Sull’onda del Turismo 2.0
Le comunità virtuali sono i punti d’incontro più utilizzati per comunicare, per
conoscere nuove persone e per scambiarsi opinioni. Gente proveniente da ogni parte
del mondo scrive, commenta e tagga: questa è la realtà dei social network.
Sistemi che stanno prendendo campo in ogni ambito della società e negli ultimi anni
hanno fatto presa sul settore turistico, diventando i principali promotori a costi
bassissimi. I social network turistici danno voce ai viaggiatori, che divengono i
principali agenti di viaggio, quindi promotori dei luoghi e delle strutture ricettive
visitate.
Ne esistono di tutti i tipi e sono sorti in ogni parte del globo.
Il più conosciuto è Trip Advisor: una Routard digitale in cui i turisti scrivono di
tutto su ciò che vedono, sui cibi che assaggiano, inseriscono foto degli hotel, delle
città, dando il lato vero ai futuri viaggiatori, donandogli la parte acqua e sapone. Trip
Advisor, così come altri social consente anche di prenotare determinati alberghi,
inserendo anche sconti e allegando pensieri ed esperienze dei viaggiatori, ossia dei
loro blogger.
Dopplr è una comunità virtuale in cui non solo vengono inseriti video e foto con i
rispettivi commenti, ma consente anche la pianificazione di viaggi futuri e dà la
possibilità di prenotare direttamente dalla pagina web l’albergo che si preferisce, tra
quelli disponibili.
Un’altra risorsa è Trivago: uno dei social più recenti, che si occupa in particolar
modo della prenotazione via Internet e dello scambio dei commenti tra viaggiatori.
Come sito web è tra i più noti in Italia ed è anche molto pubblicizzato. Si rivolge,
comunque, ad un turismo globale sia di incoming che di outgoing.
Treeboo, invece, sostiene il detto “l’unione fa la forza”: è una trovata di marketing
da non sottovalutare minimamente, poiché più iscritti al sito richiedono lo stesso
viaggio, più il prezzo diminuisce, rendendo felice il viaggiatore dello sconto avuto,
ma rafforzando anche il potere del portale stesso sulla piazza del web. In questo
modo il sito acquisisce molti visitatori ed avendo maggiori entrate è anche in grado di
migliorare l’offerta.
Wayn, è l’acronimo di “Where Are You Now”. È un social network che fa uso
intensivo dei forum, delle chat istantanee e degli scambi tra gli iscritti al social stesso.
Non offre servizio di prenotazione e pianificazione, ma dà informazioni sullo
svolgimento del viaggio di un dato blogger e gli consente di informare i suoi amici
virtuali degli spostamenti e delle attrazioni viste.
Un prodotto diverso è rappresentato da Foursquare che oltre a dare informazioni in
tempo reale sullo svolgimento del viaggio dell’iscritto al sito, rende il tutto più
interessante trasformandolo in un gioco a punti virtuale, in cui è possibile fare degli
ipotetici check-in e di competere con i nostri amici. È un modo innovativo per
promuovere determinati luoghi in modo subliminale ed attualmente è il geo-social
network più diffuso nella nostra nazione.
Gowalla è sullo stile di Foursquare ed è entrato da poco nella realtà 2.0, creando un
prodotto non del tutto nuovo, ovvero ha arricchito il modello dal quale prende spunto.
Qui il gioco consiste nel visitare il maggior numero di luoghi e c’è anche la
possibilità di creare nuovi spot. Inoltre tramite il segnale Gps dà informazioni in
tempo reale sulla posizione del turista.
Qualcosa di diverso dai precedenti social presentati è Travel People, che non sfrutta
solamente il “semplice” viaggiatore, ma è coadiuvato da esperti del settore, che
spaziano da agenti di viaggio a tour operator in collaborazione con albergatori. È una
comunità che non solo è un luogo di scambio e di esperienze, ma è anche una
piattaforma collaborativa ed inoltre dà la possibilità al turista di essere consigliato da
esperti di settore.
Ci sono stato segue il modello tradizionale del social network turistico: nome non
troppo accattivante, ma efficace che presenta il prodotto in tre parole. Si appoggia su
un altro sito che è Booking e offre anche il servizio di prenotazione diretta per hotel,
voli e autonoleggio. È una comunità di scambio di esperienze, ma anche un sito di
prenotazione rapido e sicuro. In più sono disponibili ricette culinarie di ogni
tradizione.
Esistono anche comunità virtuali concentrati su zone più specifiche e tra questi
abbiamo Alta Pusteria e Basilicata Travel: sono strumenti per raccontare quel dato
territorio, una sorta di azienda di promozione turistica on-line, sottoforma di social
network. Danno la sensazione al viaggiatore di avere un interlocutore diretto e di
essere ascoltati. Queste forme di promozione mostrano anche il progresso tecnologico
operato in ambito turistico in quella data area.
Trip Wolf è una grandissima community che propone blog turistico, scambio di idee
e segue abbastanza il modello di Trip Advisor. Così come tutti gli altri si rivolge
soprattutto ad un target giovanile puntando allo scambio di idee e al fatto di avere un
proprio blog.
Una piattaforma che confronta prezzi ma non offre prenotazione è Zoover: comunità
con scambio di idee, comunicazione sui viaggi e comparazione di prezzi, proprio per
aiutare il viaggiatore a fare la scelta più adeguata alle proprie esigenze, senza però
spendere troppo.
TripWiser è orientato prettamente ad un target giovanile: social dinamico, pratico,
sicuro e taggato su Google Map. Aiuta i giovani nella pianificazione dei viaggi,
rendendo tutto rapido e molto semplice, consigliando i posti da visitare secondo le
esigenze del turista e l’età dello stesso. Ciò che rende interessante il tutto è che il sito
consiglia cosa fare giorno per giorno creando un vero e proprio itinerario.
Il prodotto Sheraton in quanto social network turistico è un prodotto totalmente
differente dai precedenti, poiché è focalizzato solo sul prodotto Sheraton e sulla
promozione dello stesso. È definito piattaforma indipendente ed è atto a sostenere due
progetti: Sheraton Moments e Community Sheraton.
Travelistic è un servizio video-web sulla falsa riga di YouTube: consente a tutti gli
utenti di aprire un proprio blog e di inserire video sui luoghi visitati correlati da
commenti. Sono brevi documentari che narrano viaggi, luoghi visitati, insomma un
report su un qualsiasi luogo del globo.
CouchSurfing è una forma di social che sfrutta tantissimo la viralità dello stesso:
grande comunità di soggetti interessati ad un turismo a basso costo, che ha lo scopo
di far avvicinare i soggetti alle località promosse da loro stessi. Si tratta di una
promozione effettuata tramite un ampio uso dei social network, non solo turistici.
Un social network che propone una forma di scambio molto diffusa in Germania è
Roadsharing, in cui i soggetti chiedono ed offrono passaggi per ammortizzare i costi
del viaggio e allo stesso tempo per non viaggiare da soli. Vero è che è un po’
rischioso, però potrebbe essere un’opportunità per fare nuove conoscenze.
Mapvivo è dedicato alla semplice creazione di un diario di bordo che consente di
taggare i luoghi anche su Google Maps ed è stato creato per scambiare emozioni ed
esperienze tra i vari viaggiatori sui luoghi da loro visitati.
Tutti questi social network presentano tra loro differenze e somiglianze, perseguono
tutti, però uno stesso scopo: la promozione turistica. Quest’ultima può essere
sublimata dalla creazione di giochi tra i vari utenti, può essere resa migliore o
peggiore dalla grafica utilizzata, può essere più o meno conosciuta dipendentemente
dalla pubblicità effettuata. Non sempre si ha la sicurezza che ciò che viene scritto su
questi social sia vero o attendibile, però senz’altro è uno strumento sufficientemente
valido ed assolutamente gratuito per orientarsi nella scelta del viaggio più adatto a sé
stessi. In questo modo le agenzie di viaggi così come le conosciamo andranno via via
scomparendo. Questo non è un dato così negativo come può apparire, ma bensì è uno
strumento di valutazione per albergatori e turisti, che spesso dalle agenzie di viaggio
non può essere reperito.
Ci sarebbero tante idee da poter proporre per migliorare o comunque arricchire questi
social network, o meglio idee per la creazione di un prodotto nuovo. Nell’ambito
della regione Toscana, ad esempio, potrebbe essere creato un social network in cui i
viaggiatori che visitano o hanno intenzione di visitare la nostra regione possano
scrivere le loro esperienze e consigliare luoghi da visitare, cibi da assaporare e
strutture in cui soggiornare. In un Paese come il nostro, in cui il turismo si basa sulla
forza della piccola e media impresa, non avendo quindi una base solida, sarebbe
interessante che ogni regione per promuovere se stessa senza gigantesche e troppo
costose campagne pubblicitarie, creasse un proprio social.
Dobbiamo pensare che siamo in un’era in cui il sito internet fa notizia in sé per sé, in
cui gli utenti di ogni età consultano ogni giorno queste comunità virtuali per sapere,
informarsi e, perché no, curiosare tra le righe scritte dai propri amici. È assolutamente
necessario entrare nell’ottica che il miglior modo per farsi conoscere è fare notizia sul
web: tutto si basa sul marketing virale, tipologia di promozione su internet senza la
quale non sarebbe possibile la nuova forma di passaparola, formata da “link”,
commenti e tag vari.
Come tutti gli strumenti che hanno una data potenza vanno saputi utilizzare: un
albergo di una determinata categoria non può non essere presente in questi social,
poiché un po’ come le riviste di moda segnano le tendenze, determinando cos’è in e
cos’è out, infatti è la voce di popolo a portare sulla cresta dell’onda o a far affondare
una struttura o una località turistica. Le immagini, i commenti e le promozioni
proposte fanno dell’hotel o comunque della struttura qualcosa che sul mercato
funziona oppure no. Così come è un’arma per gli hotel di alta categoria, dovrebbe
essere una grande risorsa per gli hotel a basso budget, poiché se ben sfruttato
garantisce una forma di promozione a costo zero.
La parola chiave in ogni campo è INNOVAZIONE e anche nel mercato turistico,
soprattutto in quello italiano, c’è bisogno di innovazione dal punto di vista di
promozione e pubblicità. Bisogna saper fare marketing anche delle piccole cose:
applicare la propria strategia aziendale in una pubblicità a costo zero ma che agisce
su un’ampia gamma di utenti, non solo riduce il budget necessario per la promozione,
ma velocizza la diffusione della stessa e la rende facilmente accessibile.
È necessario saper sfruttare al meglio questo strumento potentissimo che collega ogni
parte del mondo in tempo reale e senza tempi di attesa. Come già detto in precedenza
occorre innovarsi e rinnovarsi: la novità fa notizia e fa correre la notizia. Senza
dubbio chi crea questi social ha ben compreso cosa voglia dire fare marketing
orientandosi al 2.0, ovvero alla dimensione del web. Chi si occupa della creazione di
queste comunità virtuali mira ad un target, conosce cosa può accattivare quel
determinato pubblico e a quel punto il gioco è fatto: saranno gli utenti stessi a far
crescere e muovere il social network. Un ruolo fondamentale in questo insieme lo
svolge la grafica scelta dai creatori del sito: sono i colori a guidare l’interesse, sono le
immagini e i memi, ovvero slogan e frasi fatte, ad accattivare l’utente che appartiene
al target prescelto.
È tutto un sistema di attori, ovvero albergatori, agenti di viaggio e turisti, che in
questo caso, però si trovano a cooperare: i viaggiatori si trovano a fare pubblicità più
o meno positiva ad hotel e località turistiche in maniera involontaria e allo stesso
tempo le strutture subiscono l’effetto del bello e del cattivo tempo segnato dagli
utenti che sfruttano questi servizi.
In conclusione questo è un potentissimo mezzo, un’arma a doppio taglio che ha i suoi
pro e i suoi contro, però è senza dubbio il primo mezzo per rendere realmente globale
e alla portata di tutti il turismo e i suoi soggetti. È uno strumento che propone e
sostiene la globalizzazione ed allo stesso tempo permette a persone provenienti da
varie parti del mondo e sconosciuti tra loro di conoscersi, scambiarsi opinioni e
condividere le proprie esperienze rendendole una piccola guida per i propri amici
virtuali.
Federica Santini
IPSSAR “F. Martini”