Apparato genitale GONADI = producono i gameti -Spermatozoi nel maschio -Ovuli nella femmina CONDOTTI DI TRANSITO ORGANI COPULATORI + utero nella femmina (destinato a nutrire e contenere il feto fino alla nascita Apparato genitale maschile Testicoli Epididimi Vasi deferenti Uretra Pene Ghiandole annesse – vescicole seminali, prostata e ghiandole bulbouretrali fascia cremasterica dartos scroto Testicoli dotto deferente setto scrotale • • • • • gonadi maschili alloggiati nello scroto forma ovoidale colore bianco (albuginea) logge piramidali o lobuli Criptorchidismo = mancata discesa dei testicoli nello scroto dotto deferente 1. tonaca albuginea (capsula connettivale) Testa dell’epididimo 2. Rivestito da sottilissima lamina trasparente (foglietto viscerale del peritoneo) dotto deferente coda dell’epididimo estremità caudale testicolo Foto da Bortolami et al. 1985 Struttura interna del testicolo (toro) rete testis g logge piramidali g tubuli seminiferi (sede di formazione degli spermatozoi) canale dell’epididimo • cellule germinali spermatogoni (indifferenziati) mediastino deferente spermatociti 1° ordine spermatociti 2° ordine spermatidi logge tubuli retti • cellule del Sertoli (di sostegno) g stroma connettivale di sostegno g cellule interstiziali o del Leyding • testosterone Epididimo lungo decine di metri f40-50 m – Ø 0,3-1 mm nel toro e piccoli ruminanti f 80 m cavallo f18 m suino sottile e ripiegato più volte su se stesso funzione: serbatoio di raccolta degli spematozoi provenienti dai tubuli seminiferi nel polo ventrale volge ad U, si ingrassa e origina il condotto deferente epididimo di ratto (colorazione dei tubuli con b-galattosidasi in blu) www.healthsystem.virginia.edu/.../ Turner.cfm vaso deferente Inizia a livello della coda dell’epididimo si introduce nella cavità addominale passa nella cavità pelvica sbocca nel tratto iniziale dell’uretra …in corrispondenza delle vescicole seminali VIA DI TRASPORTO DEGLI SPERMATOZOI DALL’EPIDIDIMO ALL’URETRA Ghiandole annesse IL LORO SECRETO VA A COSTITUIRE IL LIQUIDO SPERMATICO ß vescicole seminali (ricco di fruttosio, fonte energetica per gli spermatozoi) ß prostata (liquido vischioso ricco di sostanze proteiche - attiva la motilità degli spermatozoi) ß ghiandole bulbouretrali (o di Cowper) - producono liquido vischioso emesso prima dell’eiaculazione (funzione = elimina acidità dell’uretra prodotta dall’urina) Uretra Dotto escretore comune all’apparato urinario e genitale Inizia dal collo della vescica termina nella estremità craniale del pene (glande) Pene Organo copulatore Nel toro prima di giungere a livello dello scroto forma una curvatura ad S detta “inflessione sigmoidea” testicolo AVICOLI epididimo Apparato genitale maschile uretere canali deferenti Testicoli nella cavità addominale (dietro ai reni) Nella > parte non è presente organo copulatore cloaca Da Bernard Sauveur (1988) - INRA gallo cloaca organo copulatore anseriformi Da Bernard Sauveur (1988) - INRA Liquido spermatico Parte liquida (secreto delle vie genitali e ghiandole annesse) Elementi morfologici (spermatozoi) specie Volume/eiaculato (ml) toro 3-8 ariete concentrazione (mil per ml) Basso vol; alta concentrazione 0.8-2.0 800 mil-2 mld 2-3 mld verro 150-350 200-300 mil Alto volume; bassa concentr. stallone 60-100 150-300 mil Alto volume; bassa concentr. gallo 0.2-1.5 3-7 mld Basso vol; alta concentrazione Basso vol; alta concentrazione Apparato genitale femminile Ovaio Ovidutti (= salpinge) Utero Cervice Vagina Vulva VACCA corno uterino ovidutto ovaio corpo dell’utero cervice vagina meato urinario vestibolo labbra vulvari clitoride da Meregalli et al. 1996 vulva VACCA corno uterino sx corno uterino dx ovaio follicolo scoppiato ovaio legamento largo corpo dell’utero cervice vagina vescica F Ovaio = sede di produzione delle cellule uovo F Ovidutto = via di passaggio delle cellule-uovo dall’ovaio all’utero (zona di fecondazione) F Utero corna uterine corpo dell’utero Funzione = contenere e nutrire il feto durante la gravidanza F Vagina ovaio sede di produzione delle cellule uovo • • • • numero pari posizione: regione sottolombare accolte nella borsa ovarica forma variabile con la specie •cavalla (fagiolo) • vacca (ovoidale) • pecora (mandorla) • scrofa (mora) • epitelio ovarico germinativo (esterno) • parenchima ovarico (interno) • zona midollare rossa (riccamente vascolarizzata) • zona corticale giallastra (ricchissima di follicoli) L = 3-4 cm peso = 10-20 g bovina peso = 10 g (superficie irregolare) scrofa ovaio Follicoli primari Follicoli in accrescimento Follicolo maturo Follicoli primordiali Corpo luteo in regressione deiescenza del follicolo ovulazione Corpo luteo (secerne progesterone) CORPO LUTEO Corpo luteo spurio o periodico - Se l’ovocellula non viene fecondata inizia a rgredire dal 14°-15° giorno dopo l’ovulazione Corpo luteo vero o gravidico - Se l’ovocellula viene fecondata persiste a lungo e inizia a rgredire al 5° mese di gravidanza ovaio di vacca Normale con piccoli follicoli Normale con corpo luteo Anormale con grande cisti ovarica Ovidutto = tuba o salpinge • collega le ovaie al rispettivo corno uterino • è sede della fecondazione • epitelio provvisto di ciglia (facilita avanzamento dell’oocita verso l’utero) Utero • Composto da 2 corna, corpo e collo (o cervice) • Fissato alle pareti dorso lombari da 2 legamenti larghi • Pareti uterine (dall’esterno all’interno) • perimetrio (tonaca sierosa – peritoneo) • miometrio (tonaca muscolare) • endometrio (tonaca mucosa – contiene gh. Uterine) • Contiene e nutre il feto fino al parto Tipologie di utero Cavalla, vacca, pecora Corpo uterino prominente scrofa corna uterine prominenti donna legamenti larghi CAVALLA corna 20-25 cm corpo utero 20 cm SCROFA corna uterine L>1 m Disposte a formare anse simili a quelle dell’intestino corpo utero 5 cm Corno SCROFA ovario vagina cervice vulva Corpo uterino ovario vescica Corno uterino Apparato riproduttore della gallina 10 mm Ö18 min Magnum Ö 30 cm 3 ore Istmo Ö 10 cm 75 min Camera calcigena (12 cm) - 20 ore Ritmo formazione del guscio 0,3 g/h (130 mg Ca e 190 mg ioni carbonato)/h arresto calcificazione 2-4 h prima dell’espulsione Apparato genitale femminile negli avicoli- E' costituito dall'ovario e dall'ovidutto. L'ovario è unico ed è situato nel lato sinistro del corpo tra il polmone ed il rene sinistro ed aderisce alla parete dorsale della cavità del corpo. L'ovidutto è rappresentato da un'ampio condotto più volte ripiegato ed occupa gran parte della parte sinistra della cavità del corpo. In una gallina che depone le uova l'ovario è rappresentato da una massa giallastra a grappolo che non sono altro che tuorli (ovuli contenuti all’interno del follicolo ovarico). Il numero di follicoli ovarici in una gallina è molto elevato (parecchie centinaia) ma pochi sono in grado di proseguire il loro sviluppo portando a maturazione l’ovocellula inizialmente formatasi. Sulla superficie di ogni ovulo è visibile una piccola macchia chiara (disco germinativo) in corrispondenza della quale si svilupperà l’embrione. L’ovulo è inoltre circondato ed avvolto da una sottilissima membrana (membrana vitellina) che lo separa dall’albume. Istmo Infundibulum Magnum camera calcigena cloaca Follicoli ovaio GHIANDOLA MAMMARIA Presente in entrambi i sessi Ma funzionale solo nella femmina subito dopo il parto Nella vacca: 2 mammelle per lato Nella pecora, capra e cavalla: 1 mammella per lato Nella scrofa: 2 file di 6-9 mammelle per lato LA GHIANDOLA MAMMARIA Bovini 4 quarti separati da tessuto connetivo Indipendenti Ovini e caprini 2 emimammelle ¾Alla nascita capezzoli, dotti papillari, cisterna, dotti e qualche alveolo ¾ nascita-pubertà accrescimento isometrico (segue quello corporeo) ¾ pubertà accrescimento allometrico (maggiore di quello corporeo) ¾ Gravidanza inizialmente lento, successivamente elevato ¾ Parto piena funzionalità della ghiandola mammaria MORFOLOGIA DELLA GHIANDOLA MAMMARIA legamento sospensore mediano legamento sospensore mediano parenchima ghiandolare dotti galattofori legamento sospensore laterale cisterna ghiandolare solco intermammario cisterna capezzolare capezzolo dotto papillare orifizio capezzolo Il capezzolo cisterna ghiandolare cisterna capezzolare dotto papillare Rappresentazione schematica del capezzolo e particolarità del suo sfintere nella bovina: 1) orifizio; 2) tappo di cheratina; 3) anelli muscolari; 4) rosetta di Fustenberg’s (Naitana et al., 1992) - rosetta di Furstemberg: ripiegature lasse della mucosa di rivestimento - la cheratina è un tappo fisico che occlude il canale durante l’asciutta inibisce la crescita dei patogeni le bovine più predisposte alla mastite sono quelle con cheratina più sottile - anelli muscolari che circondano l’orifizio: impediscono la fuoriuscita del latte e fungono da barriera alla penetrazione batterica - è provvisto di nervi (intervengono nel riflesso di eiezione) Lo sfintere del capezzolo deve essere sufficientemente elastico in quanto l’elevata frequenza di sollecitazioni a cui è sottosposto durante la mungitura (120-150 aperture) provoca l’affaticamento delle fibre muscolari che non determinano la completa chiusura dell’orifizio alla fine della mungitura, attraverso il quale è facilitato l’ingresso dei batteri Legamenti sospensori apparato sospensore della mammella legamenti sospensori mediani e laterali componente connettivale e elastica funzione di attutire gli shock meccanici della deambulazione perdita di elasticità con il procedere della lattazione (mammella pendula) BOVINI LEGAMENTI SOSPENSORI LATERALI E MEDIALE NEGLI OVINI Cisterna mammaria CISTERNA DI PECORA CISTERNA DI VACCA Mammella di donna cisterna mammaria assente alveoli mammari dotti galattofori cisterna mammaria cisterna capezzolare ALVEOLO Lume alveolare Cellule mioepiteliali Dotto alveolare Rappresentazione schematica dell'alveolo mammario - (Naitana et al. 1992) Modello di alveolo (a) piccoli dotti (d) - irrorazione sanguigna, adipociti cellule mioepiteliali cellule plasmatiche (PC = tipo di globuli bianchi che producono anticorpi). elevata attività metabolica del tessuto mammario attivissima circolazione ematica ricca rete vascolare: 1 ml latte - 400 ml di sangue 35 litri di latte - passaggio nella mammella di 14.000 l sangue Cellule secretrici Rappresentazione schematica dell’epitelio mammario in diversi stadi fisiologici (TJ = tight junction; GJ = gap junction; D = desmosomi; RER = reticolo endoplasmatico rugoso) Le cellule secretrici sono unite tra loro da giunture di collegamento asciutta lattazione Permeabilità dell’epitelio mammario nelle diverse situazioni fisiologiche APPARATO ENDOCRINO COMPOSTO DA GHIANDOLE A SECREZIONE INTERNA I LORO PRODOTTI (ORMONI) VERSATI DIRETTAMENTE NEL CIRCOLO SANGUIGNO ORMONI: MESSAGERI CHIMICI Ormone Sostanza biologicamente attiva secreta nel sangue da una cellula (cellula endocrina) e capace di regolare le funzioni di un’altra cellula posta a distanza (cellula bersaglio) Sulla cellula bersaglio particolari siti (i recettori) sono presenti H vaso sanguigno H cellula endocrina cellula target recettori SEGNALE ENDOCRINO (DISTANTE) Vaso sanguigno Secrezione dell’ormone nel sangue da parte della gh. endocrina Cellula target distante SEGNALE PARACRINO Cellula secretrice Cellula target adiacente esempio: mediatori locali delle infiammazioni SEGNALE AUTOCRINO Segnale diretto verso la stessa cellula che ha sintetizzato il composto Ghiandole endocrine o m a l a i pot a m e t s i s ( i s i f Ipo i s i f i p E e d i o r i T di i o r i t li a n Pa r a e r ur s e l nd o a i h G s a e r c Pa n i d a n go ) o i r a s -ipofi Ipofisi Piccola ghiandola unita alla parte ventrale del diencefalo (ipotalamo) mediante il peduncolo ipofisario. Connessione cosi intima che si parla di sistema ipotalamo-ipofisario Ipotalamo Ipofisi L’ipofisi comprende due parti: Peduncolo ipofisario neuroipofisi Lobo posteriore adenoipofisi Lobo anteriore Ipofisi Adenoipofisi (o ipofisi anteriore) • • • • • Ormone somatotropo(GH) (ormone della crescita) Ormone adrenocorticotropo (ACTH) (agisce sul surrene) Ormone tireotropo (TSH) (agisce sulla tiroide) Prolattina (secrezione latte dopo il parto – sviluppo alveoli m,ammari) Ormoni luteinizzante e follicolostimolante (LH e FSH) Neuroipofisi (o ipofisi posteriore) È sede di deposito e di transito di 2 sostanze nervose secrete dai nuclei ipotalamici: • • Vasopressina (ormone antidiuretico) Ossitocina (contrazione muscolatura uterina – rilascio muscol. cervice) Epifisi L' epifisi si trova al centro del cervello: il suo ruolo all' interno dell' organismo non stato ancora chiarito del tutto La sua formazione viene inibita dalla luce L' ormone secreto è la melatonina, che influisce sulla attività sessuale Ipotalamo Ghiandole surrenali ghiandole poste al di sopra dei reni si dividono sostanzialmente in due parti: una esterna detta CORTICALE Glucocorticoidi (CORTISONE) - metabolismo lipidico, glucidico e proteico – pressione – funzione antiinfiammatoria e antiallergica Mineralcorticoidi una interna, chiamata MIDOLLARE Adrenalina Noradrenalina Aumento frequenza battito cardiaco, consumo O2, glicogenolisi Pancreas organo a doppia funzione: esocrina (digestione) ed endocrina. secerne due ormoni ad azione antagonista che controllano l' omeostasi del glucosio, agendo sul fegato, sui muscoli e sul tessuto adiposo: prodotti entrambi da gruppi di cellule del pancreas denominate isole di Langerhans Cellule A Cellule B glucagone insulina Pancreas stomaco cistifellea dotto biliare dotto pancreatico duodeno pancreas funzioni Utilizzazione del glucosio insulina Liposintesi Sintesi proteica Trasporto del potassio Tiroidi La tiroide situata nella parte frontale del collo, poco al di sotto della laringe. Tiroxina ormone che controlla lo sviluppo ed il metabolismo dell' organismo. Contiene iodio. Calcitonina controlla il metabolismo del calcio, con una azione antagonista a quella svolta dal paratormone (secreto dalle paratiroidi) Testicoli Le cellule interstiziali producono testosterone che determina comparsa e mantenimento dei caratteri sessuali secondari maschili Ovaie Il follicolo maturo produce estrogeni Il corpo luteo produce progesterone L’utero produce prostaglandine F2a ad effetto luteolitico e antiprogestativo Paratiroidi Le paratiroidi sono quattro piccole ghiandole poste dietro alla tiroide Paratormone regola il metabolismo del calcio con azione antagonista a quella della calcitonina.