α-AMILASI SALIVA Determinazione enzimatica dell’α-AMILASI nella saliva. LOT IVD Vedere etichetta esterna DESTINAZIONE D’USO Il kit α-Amilasi Saliva è un dosaggio cinetico colorimetrico per la determinazione quantitativa dell’amilasi nella saliva. 1. SIGNIFICATO CLINICO L'amilasi è il nome dato agli enzimi che idrolizzano l'amido. Sono classificati come saccaridasi, enzimi che idrolizzano i polisaccaridi. Anche se esistono differenti amilasi, indicate da lettere greche differenti, agiscono tutte su legami α1,4-glicosidici. Le α-amilasi sono metallo-enzimi, completamente incapaci funzionare in assenza di calcio. L'α-amilasi idrolizza i carboidrati a catena lunga, in maltotrioso e maltosio dall'amilosio, o maltosio, glucosio e “destrine limite” dall'amilopectina. Negli animali è l'enzima digestivo principale. Anche se è diffuso in molti tessuti, l'amilasi è presente principalmente nei succhi pancreatici e nella saliva, ciascun distretto presenta un’isoforma differente. L'amilasi salivare idrolizza l'amido in maltosio e destrina. Questa isoforma è denominata ptialina. La ptialina agisce sulle grandi, molecole insolubili di amido negli amidi solubili (amilodestrine, eritrodestrine, acrodestrine) che successivamente verranno scisse in amidi più piccoli e in maltosio. La ptialina agisce sui legami α(1,4) glucosidici lineari, ma l'idrolisi completa richiede un enzima in grado di idrolizzare legami ramificati. L'amilasi salivare è inattivata nello stomaco dall’acido gastrico. L'α-amilasi pancreatica idrolizza in modo random i legami α(1-4) glicosidici dell'amilosio liberando destrina, maltosio o molecole di glucosio. 2. PRINCIPIO DEL METODO L’amilasi umana catalizza l’idrolisi del 2-cloro -4 nitrofenil-α-maltotrioside (CNP-G3) in polimeri del glucosio e p-nitrofenil-oligosaccaridi a catena corta con formazione di 2-cloro-4-nitrofenolo (CNP). L’aumento di estinzione viene valutato fotometricamente a 405 nm e risulta proporzionale all’attività dell’amilasi presente nel campione. Σ = 96 test REF DKO075 3. REATTIVI, MATERIALI E STRUMENTAZIONE 3.1. Reattivi e materiali forniti nel kit 1. Reattivo A (1 flacone) 32 mL CNP-G3 2 mmol/L, tampone di Good 100 mmol/L, stabilizzanti e conservati REF DCE042-0 2. Conc. Assay Buffer 5x (1 flacone) 50 mL Hepes buffer 200 mM pH 7.4; BSA 0,5 g/L REF DCE049/7549-1 3. Microplate REF DMZ001-0 3.2. Reattivi necessari non forniti nel kit Acqua distillata. 3.3. Materiale e strumentazione ausiliare Dispensatori automatici. Lettore per micropiastre (405 nm) Note Conservare tutti i reattivi a 2÷8C° al riparo dalla luce. 4. PRECAUZIONI • Dopo l’apertura, i componenti del kit devono essere conservati a 2÷8°C al riparo dalla luce e non devono essere utilizzati dopo la data di scadenza. • Il kit è da utilizzarsi per il solo uso diagnostico in vitro. • Evitare il contatto con reattivi che potrebbero essere tossici se ingeriti. Non pipettare con la bocca. 5. PROCEDIMENTO 5.1. Preparazione dell’Assay Buffer Diluire l’intero flacone di Assay Buffer Conc 5x in 200 ml di acqua distillata o deionizzata. Mantenere a 2÷8°c fino alla data di scadenza riportata sull’etichetta del flacone 5.2. Preparazione del Campione Per la raccolta del campione si consiglia l’utilizzo di tubi in vetro da centrifuga e di una cannuccia in plastica. Fare defluire la saliva attraverso la cannuccia nel tubo di vetro, congelarla e scongelarla per favorire la precipitazione delle mucine. Centrifugare il campione per 15 minuti a 3000 rpm. Non usare tubi in plastica o dispositivi disponibili in commercio in quanto alterano il risultato analitico. Diluire il liquido sopranatante 10 µl a 1 mL con Assay buffer diluito (reattivo 2). Mescolare delicatamente lasciando almeno 5 minuti su agitatore rotante. Se il dosaggio non viene effettuato lo stesso giorno del prelievo conservare il campione a -20°C. 5.3. PROCEDIMENTO Portare tutti i reattivi a temperatura ambiente 22÷28°C. Nel caso di dover dispensare manualmente un numero elevato di campioni si consiglia di caricare un numero massimo di quattro strip alla volta. Allestire i pozzetti della micropiastra per ciascuno dei campioni da testare. Riporre ogni strip inutilizzata nella busta. Campione Bianco Campione diluito 10 µL --Acqua distillata --10 µL Reattivo A 300 µL 300 µL Incubare a 37°C per 3 min immediatamente dopo la dispensazione dei reattivi. A fine incubazione porre la micropiastra nel lettore a temperatura ambiente (22-28°C) e leggere la variazione di assorbanza (∆A) a 405 nm due volte, la prima volta dopo 1 minuto e la seconda dopo 5 minuti dalla fine dell’incubazione sottraendo ad ogni lettura l’assorbanza del bianco. 6. CONTROLLO QUALITA’ Ogni laboratorio dovrebbe analizzare i campioni nella gamma dei livelli elevati, normali e bassi di αAmilasi per il controllo delle prestazioni dell’analisi. Questi campioni dovrebbero essere trattati come ignoti ed i valori determinati in ogni test effettuato. Le tabelle di controllo qualità dovrebbero essere effettuate per seguire le prestazioni dei reagenti forniti. Metodi statistici adeguati dovrebbero essere impiegati per accertare il trend. Il laboratorio dovrebbe fissare i limiti di accettabilità di prestazioni dell’analisi. La deviazione significativa dalle prestazioni stabilite può indicare il cambiamento inosservato negli stati o nella degradazione sperimentali dei reagenti del kit. Reagenti freschi dovrebbero essere usati per determinare il motivo delle variazioni. 7. LIMITAZIONI DELLA PROCEDURA 7.1. Prestazioni dell’analisi E’ importante che il tempo di reazione di ogni pozzetto sia lo stesso per la riproducibilità dei risultati. I lettori di micropiastra misurano le OD verticalmente. Non toccare il fondo dei pozzetti. 8. RISULTATI Calcolare il ∆A/Min.= [(A5 min –A1 min) / 4] Calcolo: α-Amilasi (U/mL): ∆A/min x TV x DF MMA x SV x LP Dove : ∆A/Min = differenza di assorbanza per minuto TV = volume totale del saggio (0,310 mL) DF = fattore di diluizione MMA = coefficiente di assorbimento (estinzione) millimolare del 2-cloro-p-nitrofenolo (12,9) SV = volume del campione (0,010 mL) LP = cammino ottico in centimetri = 0,95 (specifico per la micropiastra ricevuta con il kit) ∆A/min x 0,310 x 100 = ∆A/min X 253 = U/mL(*) 12,9 x 0,010 x 0,95 (*) = attività di α-amilasi nel campione Nota: la micropiastra fornita nel kit non è trattata chimicamente ed il suo uso è inteso come recipiente di reazione. In altro modo la reazione potrebbe essere condotta in un recipiente diverso (ad esempio su cuvette per spettrofotometri) ed è quindi importante determinare il giusto cammino ottico LP ovvero la distanza percorsa dalla radiazione luminosa attraverso il campione; in generale per le cuvette standard è di 1 cm. 9. VALORI DI RIFERIMENTO Adulti (Normali) 80,0 U/mL Range assoluto: 4 – 400 U/mL 10. PARAMETRI CARATTERISTICI 10.1. Precisione 10.1.1. Intra-Assay La variabilità all’interno dello stesso kit è stata determinata replicando (16x) la determinazione di due differenti campioni di saliva. La variabilità intraassay è del < 1,5 %. 10.1.2. Inter-Assay La variabilità tra kit differenti è stata determinata replicando la determinazione di tre differenti campioni di saliva con due kit appartenenti a lotti diversi. La variabilità inter-assay è del < 1,5 %. 10.2. Sensibilità La concentrazione minima di α-Amilasi misurabile è 2,5 U/mL con un limite di confidenza del 95%. 10.3. Correlazione Il kit α-Amilasi (Diametra) è stato comparato con un kit analogo disponibile in commercio. La curva di regressione è : y = 1,19 x + 2,55 r = 0,998 (r2 = 0,996) 11. DISPOSIZIONI PER LO SMALTIMENTO I reagenti devono essere smaltiti in accordo con le leggi locali. BIBLIOGRAFIA - Tietz NW. Clinical Guide to Laboratory Tests, 3rd ed. Philadelphia: WB Saunders Company: 46-49 (1995) - (IFCC) “Approved Recommendation on IFCC Methods for the measurement of catalytic concentration of Enzymes” _Part 9 - Clin Chem Lab Med 36(3): 185 –203 (1998) Ed 04/2010 DCM075-2 DiaMetra S.r.l. Headquater: Via Garibaldi, 18 – 20090 SEGRATE (MI) Tel. 0039-02-2139184 – 02-26921595 – Fax 0039–02–2133354. Manufact: Via Giustozzi 35/35a – Z.I Paciana – 06034 FOLIGNO (PG) ITALY. Tel. 0039-0762–24864 Fax 0039–0762–316197 E-mail: [email protected] α-AMYLASE SALIVA Enzymatic determination of α-AMILASE in saliva. LOT IVD See external label INTENDED USE The α-Amylase Saliva assay is a kinetic colorimetric method for quantitative determination of α-amylase in saliva. 1. CLINICAL SIGNIFICANCE Amylase is the name given to enzymes that break down starch. They are classified as saccharidases, enzymes that cleave polysaccharides. Although the amylases are designated by different greek letters, they all act on α-1,4 glycosidic bonds. The α-amylases are calcium metalloenzymes, completely unable to function in the absence of calcium. The α-amylase breaks down long-chain carbohydrates, ultimately yielding maltotriose and maltose from amylose, or maltose, glucose and "limit dextrin" from amylopectin. In animals, it is a major digestive enzyme. Although found in many tissues, the α-amylase is most prominent in pancreatic juice and saliva which each have their own isoform. Salivary α-amylase breaks starch down into maltose and dextrin. This form is also called ptyalin. Ptyalin will break large, insoluble starch molecules into soluble starches (amylodextrin, erythrodextrin, achrodextrin) producing successively smaller starches and ultimately maltose. Ptyalin acts on linear α(1,4) glucosidic linkages, but compound hydrolysis requires an enzyme which acts on branched products. Salivary amylase is inactivated in the stomach by gastric acid. Pancreatic α-amylase randomly cleaves the α(1-4)glycosidic linkages of amylose to yield dextrin, maltose or glucose molecules. 2. PRINCIPLE The human α-Amylase hydrolyses the 2-chloro-4 nitrophenyl-α-maltotrioside (CNP-G3) in glucose polymers and short-chain p-nitrophenyloligosaccharide with formation of 2-chloro-4nitrophenol (CNP). The increase of the extinction is evaluated spectrophotometrically at 405 nm and is proportional to α-amylase activity in the sample. Σ = 96 test REF DKO075 3. REAGENT, MATERIAL AND INSTRUMENTATION 3.1. Reagent and material supplied in the kit 1. Reagent A (1 bottle) 32 mL CNP-G3 2mmol/L, Goods buffer 100 mmol/L, stabilisers and preservatives REF DCE042-0 2. Conc. Assay Buffer 5x (1 bottle) 50 mL Hepes buffer 200 mM pH 7.4; BSA 0,5 g/L REF DCE049/7549-1 3. Microplate REF DMZ001-0 3.2. Reagents necessary not supplied Distilled water. 3.3. Auxiliary materials and instrumentation Automatic dispenser. Microplates reader (405 nm). Note Store all reagents between 2÷ 8C° in the dark. 4. PRECAUTION • Once open, store all reagents between 2÷8°C and do not use them beyond the expiration date. • For in vitro diagnostic use only. • Avoid the contact with reagents which could be toxic if are ingested. Not pipette with the mouth. 5. PROCEDURE 5.1. Preparation of Assay Buffer Dilute the whole bottle of Assay Buffer Conc 5x in 200 mL of distilled or deionized water. Keep between 2÷8°c until expiration date (see vial label). 5.2. Preparation of the Sample For sample collection is advised to use glass centrifuge tubes and plastic straws. Do not use plastic tube or commercially available devices for the saliva collection to avoid false results. Let the saliva flow down through the straw into the centrifuge glass tube, freeze and thaw it to help to mucins precipitation. Centrifuge at 3000 rpm for 15 minutes. Dilute 10 µL of supernatant liquid to 1 mL of diluted Assay Buffer (reagent 2). Mix gently by leaving it for at least 5 minutes on a rotating shaker. If the assay is not carried out in the same day of collection, store samples at -20°C. 5.3. PROCEDURE All the reagents should be brought to room temperature 22÷28°C. If you should manually dispense a high number of samples, it is advised to use to the maximum four strips for each tests. Format the microplate wells for each patient specimen to be assayed in duplicate. Replace any unused microwell strips back into the aluminium bag, seal off and store at 2÷8°C Sample Blank Diluted Sample 10 µL --Distilled water --10 µL Reagent A 300 µL 300 µL Incubate at 37°C for 3 min immediately after reagents dispensation. At the end of incubation time put the microplate on microplate reader at ambient temperature (22-28°C) and read the absorbance variation (∆A) two times at 405 nm, the first after 1 minute and the second after 5 minute from the end of incubation time, subtracting each time the absorbance of blank. 6. QUALITY CONTROL Each laboratory should assay controls at normal, high and low levels range of α-amylase for monitoring assay performance. These controls should be treated as unknowns and values determined in every test procedure performed. Quality control charts should be maintained to follow the performance of the supplied reagents. Pertinent statistical methods should be employed to ascertain trends. The individual laboratory should set acceptable assay performance limits. Other parameters that should be monitored include the 80, 50 and 20% intercepts of the standard curve for runto-run reproducibility. In addition, maximum absorbance should be consistent with past experience. Significant deviation from established performance can indicate unnoticed change in experimental conditions or degradation of kit reagents. Fresh reagents should be used to determine the reason for the variations. 7. LIMITATION OF PROCEDURE 7.1. Assay Performance It is important that the time of reaction in each well is held constant for reproducible results. Plate readers measure the OD vertically. Do not touch the bottom of the wells. 8. RESULTS Calculate il ∆A/Min.= [(A5 min –A1 min) / 4] Calcul: α-Amylase (U/mL): ∆A/min x TV x DF MMA x SV x LP Where : ∆A/Min = Absorbance difference per minute TV = Total assay volume (0.310 mL) DF = Dilution factor MMA = Millimolar absorption (extinction) coefficient of 2-chloro-p-nitrophenol (12.9) SV = Sample volume (0.010 mL) LP = Light path in centimeters = 0.95 (specific to microplate received with kit) ∆A/min x 0.310 x 100 = ∆A/min X 253 = U/mL(*) 12.9 x 0.010 x 0.95 (*) = α-amylase activity in sample Note: The microplate provided with the kit is not chemically treated and its use is intended like a batch of reaction. Otherwise the reaction may be conduct in a different batch (for example in a spectrophotometer cuvette) and it is important to know the right optical path lenght LP that is the distance the light travels through the sample; for standard cuvette is generally 1 cm. 9. REFERENCE VALUE Adults (Normal) 80.0 U/mL Absolute Range: 4 – 400 U/mL 10. PERFORMANCE AND CHARACTERISTICS 10.1. Precision 10.1.1. Intra-Assay Within run variation was determined by replicate determination (16x) of three different levels of control sera in one assay. The within assay variability is < 1.5 %. 10.1.2. Inter-Assay Between run variation was determined by replicate measurements of three different saliva samples in 2 different lots. The between assay variability is <1.5 %. 10.2. Sensitivity The lowest detectable concentration of α-amylase that can be distinguished from the zero standard is 2.5 U/mL at the 95 % confidence limit. 10.3. Correlation The α-Amylase kit (Diametra) was compared to a similar commercially available kit. The linear regression curve was calculated y = 1.19 x + 2.55 r = 0.998 (r2 = 0.996) 11. WASTE MANAGEMENT Reagents must be disposed off in accordance with local regulations. REFERENCES - Tietz NW. Clinical Guide to Laboratory Tests, 3rd ed. Philadelphia: WB Saunders Company: 46-49 (1995) - (IFCC) “Approved Recommendation on IFCC Methods for the measurement of catalytic concentration of Enzymes” _Part 9 - Clin Chem Lab Med 36(3): 185 –203 (1998) Ed 04/2010 DCM075-2 DiaMetra S.r.l. Headquater: Via Garibaldi, 18 – 20090 SEGRATE (MI) Tel. 0039-02-2139184 – 02-26921595 – Fax 0039–02–2133354. Manufact: Via Giustozzi 35/35a – Z.I Paciana – 06034 FOLIGNO (PG) ITALY. Tel. 0039-0762–24864 Fax. 0039–0762–316197 E-mail: [email protected] DIA.METRA SRL Mod. PIS IT PACKAGING INFORMATION SHEET Spiegazione dei simboli DE FR ES Explication des symboles Significado de los simbolos PT Verwendete Symbole REF yyyy-mm-dd Σ = xx Max Min GB Explanation of symbols Explicaçao dos simbolos DE ES FR GB IT PT In vitro Diagnostikum Producto sanitario para diagnóstico In vitro Dispositif medical de diagnostic in vitro In vitro Diagnostic Medical Device Dispositivo medico-diagnostico in vitro Dispositivos medicos de diagnostico in vitro DE ES FR GB IT PT Hergestellt von Elaborado por Fabriqué par Manufacturer Produttore Produzido por DE ES FR GB IT PT Bestellnummer Nûmero de catálogo Réferéncès du catalogue Catalogue number Numero di Catalogo Número do catálogo DE ES FR GB IT PT Herstellungs datum Fecha de fabricacion Date de fabrication Date of manufacture Data di produzione Data de produção DE ES FR GB IT PT Verwendbar bis Establa hasta (usar antes de último día del mes) Utiliser avant (dernier jour du mois indiqué) Use by (last day of the month) Utilizzare prima del (ultimo giorno del mese) Utilizar (antes ultimo dia do mês) DE ES FR GB IT PT Biogefährdung Riesco biológico Risque biologique Biological risk Rischio biologico Risco biológico DE ES FR GB IT PT Gebrauchsanweisung beachten Consultar las instrucciones Consulter le mode d’emploi Consult instructions for use Consultare le istruzioni per l’uso Consultar instruções para uso DE ES FR GB IT PT Chargenbezeichnung Codigo de lote Numero de lot Batch code Codice del lotto Codigo do lote DE ES FR GB IT PT Ausreichend für “n” Tests Contenido suficiente para ”n” tests Contenu suffisant pour “n” tests Contains sufficient for “n” tests Contenuto sufficiente per “n” saggi Contém o suficiente para “n” testes DE ES FR GB IT PT Inhalt Contenido del estuche Contenu du coffret Contents of kit Contenuto del kit Conteúdo do kit DE ES FR GB IT PT Temperaturbereich Límitaciôn de temperatura Limites de température de conservation Temperature limitation Limiti di temperatura Temperaturas limites de conservação yyyy-mm Cont. \\Strumenti\metodiche\Metodiche WORD\Metodiche aggiornate Word\DCM075-2 metodica AMILASI SALIVA CE.doc DIA.METRA SRL Mod. PIS PACKAGING INFORMATION SHEET SUGGERIMENTI PER LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI/TROUBLESHOOTING ERRORE CAUSE POSSIBILI/ SUGGERIMENTI Nessuna reazione colorimetrica del saggio - mancata dispensazione del Reattivo A - contaminazione del Reattivo A - errori nell’esecuzione del saggio (es. Dispensazione accidentale dei reagenti provenienti da flaconi sbagliati, etc.) Reazione troppo blanda (OD troppo basse) - Reattivo A non idoneo (es. non proveniente dal kit originale) - tempo di incubazione troppo breve, temperatura di incubazione troppa bassa Reazione troppo intensa (OD troppo alte) - Reattivo A non idoneo (es. non proveniente dal kit originale) - tempo di incubazione troppo lungo, temperatura di incubazione troppa alta Valori inspiegabilmente fuori scala - contaminazione di pipette, puntali o contenitori , CV% intrasaggio elevato - reagenti e/o strip non portate a temperature ambiente prima dell’uso - condizioni di incubazione non costanti (tempo o temperatura) - dilatazione dei tempi di dispensazione - variabilità intrinseca degli operatori ERROR POSSIBLE CAUSES / SUGGESTIONS No colorimetric reaction - no Reagent A pipetted - contamination of Reagent A - errors in performing the assay procedure (e.g. accidental pipetting of reagents from the wrong vial, etc.) Too low reaction (too low ODs) - incorrect Reagent A (e.g. not from original kit) - incubation time too short, incubation temperature too low Too high reaction (too high ODs) - incorrect Reagent A (e.g. not from original kit) - incubation time too long, incubation temperature too high Unexplainable outliers - contamination of pipettes, tips or containers, CV% too high within-run - reagents and/or strips not pre-warmed to room temperature prior to use - incubation conditions not constant (time, temperature), CV % too high between-run - too long dispense time - person-related variation \\Strumenti\metodiche\Metodiche WORD\Metodiche aggiornate Word\DCM075-2 metodica AMILASI SALIVA CE.doc