Dalla sintesi al Monetarismo LA CRITICA ALLA SINTESI DEGLI ANNI 50-60 E LA RIPRESA DELLA MACROECONOMIA PREKENESIANA Alla fine degli anni 60 si apre una fase di ripensamento della teoria macroeconomica prevalente (la sintesi neoclassica). I progressi teorici degli 60 nel campo della teoria dell’equilibrio economico generale (dovuti a Arrow e Debreu) ridanno vigore all’impostazione walrasiana. Incomincia un processo di riavvicinamento della macroeconomia alla teoria walrasiana: l’artefice è Milton Friedman La macroeconomia “riscopre” la teoria classica Terminologia: - in macroeconomia, per teoria classica si intende l’analisi dei fenomeni aggregati prevalente prima della pubblicazione della Teoria Generale di Keynes; - questa teoria classica coincide con la teoria walrasiana, opportunamente semplificata, sul funzionamento di un insieme di mercati interconnessi; - da non confondersi quindi con l’Economia politica classica, dei primi pensatori moderni, quali Smith, Ricardo, Malthus e Marx. Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma E. Marchetti Dalla sintesi al Monetarismo La macro della teoria classica (pre-keynesiana) Un semplice modello per sintetizzare le idee macroeconomiche pre-keynesiane. Si tratta di una semplificazione della teoria di Walras, in cui un sistema economico chiuso viene rappresentato come costituito da quattro mercati, di rilevanza macroeconomica: ¾ il mercato del lavoro ¾ il mercato dei beni prodotti ¾ il mercato dei fondi prestabili (risparmi e investimenti) ¾ il mercato della moneta Nei primi tre mercati vige: concorrenza perfetta; perfetta informazione (non ci sono forme di incertezza); market clearing istantaneo prezzi perfettamente flessibili. Il mercato della moneta è un po’ “particolare” – vedremo oltre… Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma E. Marchetti Dalla sintesi al Monetarismo Il perno dell’analisi è il mercato del lavoro: Domanda di lavoro: ⎛W ⎞ N D = N D⎜ ⎟ ⎝P⎠ dY W = dN P max Π = P ⋅ f ( N ) − WN N Offerta di lavoro: con: N D '< 0 con: N S '< 0 deriva dalla scelta dei lavoratori-consumatori: ∂v(1 − N )∂N W = P ∂u (C )∂C max U = u (C ) + v(1 − N ) C,N ⎛W ⎞ NS = NS⎜ ⎟ ⎝P⎠ s.t. PC + S = WN + R Infatti se: ↑ W come visto in precedenza, deriva dalla: ⇒ ↑ ∂v(1 − N ) ∂N ⇒ ↓ 1− N ⇒ ↑N (assumiamo u. marginale decrescente: v’’<0) Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma E. Marchetti Dalla sintesi al Monetarismo Incontro di domanda e offerta con salario reale flessibile: W/P NS ⎛W ⎞ ⎜ ⎟ ⎝ P ⎠P ND NP N N P è il livello di occupazione di pieno impiego. Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma E. Marchetti Dalla sintesi al Monetarismo Y = f (N ) YP = f ( N P ) Il mercato dei beni: Dal lato dell’offerta: Domanda aggregata: occorre che si crei una domanda sufficiente ad acquistare tuta l’offerta YP Legge di Say: “l’offerta crea sempre la sua domanda” Affinché la legge di Say sia valida: occorre che sia: YP = C + I YP − C = I SP = I cioè il risparmio corrispondente al reddito di pieno impiego S P deve tradursi interamente in investimenti: Deve esserci equilibrio nel mercato risparmio-investimenti. Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma E. Marchetti Dalla sintesi al Monetarismo Nel mercato S – I il tasso di interesse i è la variabile prezzo S = S (YP , i ) Offerta di risparmio: (in effetti sarebbe il tasso reale r). SY > 0, Si > 0 - i risparmiatori acquistano solo (nuovi) titoli - no domanda di moneta speculativa (i titoli sono fruttiferi…) I = I (i ) Domanda di investimenti: Ii < 0 - le imprese emettono titoli per finanziare gli investimenti; - i è un costo (del finanziamento) per le imprese. i S (YP , i ) La flessibilità di i assicura che sia: iP S (YP , i ) = I (i ) I(i) I = Sp Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma S,I E. Marchetti Dalla sintesi al Monetarismo Resta il mercato della moneta. Vale l’equazione degli scambi: In effetti è sempre verificata; MV ≡ PY per la teoria classica: - non c’è domanda di moneta speculativa, ma solo transattivi; - la velocità di circolazione V è stabile (fissa); - l’offerta di moneta (nominale) è data dalle autorità monetarie. Domanda di moneta: M D = kY Offerta di moneta: M P Equilibrio: M = kY P Essendo Y = YP e ponendo: V = 1 / k : è la Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma MV = PYP TEORIA QUANTITATIVA DELLA MONETA E. Marchetti Dalla sintesi al Monetarismo Il modello nel suo insieme: ⎧ D D ⎪ N = N (W / P ) ⎪ S S ⎪ N = N (W / P ) ⎪N D = N S ⎪ ⎪Y = f ( N ) ⎪ ⎪⎪ I = I (i ) ⎨S = S (Y , i ) ⎪I = S ⎪ ⎪ ⎪ D ⎪M = Y / V ⎪ S M ⎪M = P ⎪ ⎪⎩MV = PY Valgono dunque: 10 equazioni in 10 variabili: N S , N D ,W , P, Y , I , S , i , M S , M D Parte reale del sistema: determina: Y p , N p , S p , i p di equilibrio (al pieno impiego); e soprattutto il salario reale di equilibrio: nel mercato del lavoro. (W / P )P Parte monetaria del sistema: determina il livello dei prezzi PP , dato Y p e il salario monetario, dato PP : WP = (W / P )P ⋅ PP - Dicotomia: le variabili reali sono determinate in modo indipendente dalle variabili nominali; - Neutralità della moneta: una variazione di M determina una variazione esattamente uguale di P, e lascia inalterate le variabili reali; Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma E. Marchetti Dalla sintesi al Monetarismo Confronto tra la teoria classica e la teoria di Keynes Per Keynes, le scelte a lungo termine (investimenti) dipendono dalle aspettative, in un ambiente caratterizzato da incertezza profonda. Peggioramento aspettative di redditività sugli investimenti: da I a I’: i S (Y ' , i ) S (Y , i ) iP i' A C B I I’ I '= S' S,I I = Sp Si passa prima in B: dove I < S P il reddito cala a Y’ i risparmi passano a S’ Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma eccesso offerta di beni; i non ritorna a iP Per Keynes i risparmi si adeguano agli investimenti (il moltiplicatore) E. Marchetti Dalla sintesi al Monetarismo NOTA: anche per Keynes deve valere (ex post) l’equazione degli scambi MV ≡ PY Però, secondo Keynes: - la moneta è usata per fini anche speculativi; - la moneta speculativa ha velocità di circolazione nulla; - V è una media delle due velocità di circolazione (per transazioni e per la speculazione); Nell’esempio precedente: → i diminuisce, quindi aumenta la moneta speculativa; → si riduce la moneta transattiva (cala il reddito: Y ' < YP ); → la velocità di circolazione complessiva V diminuisce a causa della riallocazione monetaria. Dunque: ↓V , ↓Y MV = PY continua a valere. Però non vale più la neutralità della moneta. Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma E. Marchetti Dalla sintesi al Monetarismo IL MONETARISMO L’obiettivo è riproporre l’analisi pre-keynesiana, aggiornandola: ¾ mostrare come nel lungo periodo valga la teoria quantitativa; ¾ superare però la dicotomia del modello classico ¾ criticare la teoria del menù di policy della sintesi; ¾ conciliare fluttuazioni del reddito nel tempo con un mercato del lavoro sempre in equilibrio di market clearing; infatti: se il mercato del lavoro è sempre in equilibrio (a N P ), allora fluttuazioni di domanda generano solo fluttuazioni del livello dei prezzi: Ma c’era anche un nuovo fatto stilizzato: la stagflazione degli anni 70: P Inflazione e disoccupazione in Italia (1970-1980) AS 25,0 P1 Tasso di inflazione 20,0 15,0 AD1 P0 AD0 YP Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma Y 10,0 5,0 0,0 3,5 4 4,5 5 5,5 Tasso di disoccupazione 6 6,5 E. Marchetti Dalla sintesi al Monetarismo I monetaristi adottano la spiegazione della curva di Phillips basata sulla domanda e offerta di lavoro. ~ ~ u = tasso di disoccupazione con Pt = Wt = 0 ; è chiamato: tasso naturale di disoccupazione: u N ~ Wt = η (u N − ut ) Curva di Phillips: • Equilibrio del mercato del lavoro: ut = u N ; ~ • se si parte da ut = u N , i salari non dovrebbero variare (Wt = 0 ); • questo però vale per i salari reali; non per quelli monetari; infatti: • domanda e offerta di lavoro sono funzioni del salario reale • se P ↑ del 5% W P W ↑ del 5% per mantenere inalterato W P • se ciò non accadesse, i lavoratori soffrirebbero di illusione monetaria in contrasto con l’ipotesi di comportamento razionale ~ Occorre modificare la relazione Wt = η (u N − ut ) per evitare la possibilità di illusione monetaria Per Friedman, il salario contrattato è influenzato dalle attese sui prezzi futuri: Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma Pte E. Marchetti Dalla sintesi al Monetarismo Se vi è equilibrio nel mercato del lavoro ut = u N : Wt ↑= Pt e ↑ ~ Dunque la relazione tra Wt e ut sarà: ~ ~ Wt = Pt e cioè: ~ ~ Wt = η (u N − ut ) + Pt e cioè: Curva di Phillips corretta per le aspettative La curva di Phillips si sposta parametricamente a seconda delle aspettative di inflazione: ~ Wt 10% 5% 0 ~ P e = 10% uN ~ P e = 5% u ~ Pe = 0 Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma E. Marchetti