• NELLA FORMA ATTIVA IL SOGGETTO COMPIE L’AZIONE ESPRESSA DAL VERBO
Angela
chi compie l’azione
intervista
azione compiuta
Laura
oggetto su cui passa l’azione
• NELLA FORMA PASSIVA, INVECE, IL SOGGETTO SUBISCE L’AZIONE ESPRESSA DAL VERBO
nota bene:
Laura
è intervistata
chi subisce l’azione
azione subita
da Angela
agente che fa l’azione
L’AZIONE CHE SI ESPRIME E’ LA STESSA, CAMBIA SOLO IL PUNTO DI VISTA
• LA FORMA PASSIVA PUO’CREARSI IN DIVERSI MODI:
▪ ESSERE + PARTICIPIO PASSATO DEL VERBO TRANSITIVO ATTIVO
▪ VENIRE + PARTICIPIO PASSATO DEL VERBO TRANSITIVO ATTIVO
▪ ANDARE + PARTICIPIO PASSATO DEL VERBO TRANSITIVO ATTIVO
▪ PRONOME PERSONALE SI + IL VERBO ALLA TERZA PERSONA SINGOLARE O PLURALE =
SI PASSIVANTE. ESSO SI COLLOCA PRIMA DEL VERBO, MA PUO’ ANCHE ESSERE
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AGGIUNTO AL VERBO COME ACCADE NEI MESSAGGI COMMERCIALI (esempio:
AFFITTASI-VENDONSI).
Domanda: COME FACCIO A CAPIRE CHE IL VERBO ACCOMPAGNATO DA SI E’ PASSIVO?
Risposta: - QUANDO IL SI NON VUOL DIRE: SE’ / SE STESSI, TRA LORO, L’UN L’ALTRO; oppure
QUANDO POSSO SOSTITUIRE SI CON IL VERBO ESSERE E POSSO TRASFORMARE LA FRASE IN
PASSIVA.
La particella pronominale SI può avere diversi significati:
1. rendere passivo un verbo: si passivante – si udirono voci confuse
2.rendere riflessivo un verbo – Maria si lava i capelli
3.rendere impersonale un verbo – si parla e non si fa nulla
ESEMPI
1. Nel primo esempio si lo potremmo sostituire con il verbo furono e questo mi fa capire che il verbo è passivo,
oltre al fatto che qualcuno sta subendo l’azione di udire voci confuse.
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2. Nel secondo esempio il si potremmo sostituirlo con: se stessa; quindi: prendo il verbo, faccio la domanda a
chi?/a che cosa? Ed ecco che ho un complemento di termine che mi fa capire che sono di fronte ad un riflessivo
apparente perché l’azione cade su una parte di Maria, i capelli, e non direttamente su di lei.
3. Nel terzo esempio il verbo è alla terza persona, non ha un soggetto chiaro e il si potremmo sostituirlo con un
generico pronome indefinito uno, cioè non si riesce ad individuare chi è che compie o subisce l’azione. Un altro
esempio è con i verbi tipo: si dice, si tramanda, si racconta, si sa, si pensa, si parte ecc…
ESEMPI
1. Nadia si guarda allo specchio
2.Si partirà domani
3.Qui si decide senza consultare nessuno
4.Non si vedono stelle
5.Non si può sempre avere ragione
6.Oggi si festeggia il patrono del paese
7.Si dice che sia ricco
8.Si parla molto e si scrive altrettanto
9.E’ opportuno sbrigarsi, se no perderemo l’aereo
10.Si è fatta notte, dobbiamo andare
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11.Si pensa che avrà poco tempo da campare
12.Si chiacchiererà in modo inconcludente anche oggi
13.Aggrappandosi alle illusioni molte volte non si avverte il peso del vivere
14.E’ più premuroso di quanto non si creda
15.Improvvisamente si videro nel cielo alcune stelle
16.Si arrampicava aiutandosi con le mani e con i piedi
17.Si è nascosto in soffitta
18.Si sono insultati a sangue
19.Non si vive di solo pane
20.E’ un film che si vede volentieri
21.Si aiutano molto tra di loro
22.Si è bevuta un’intera bottiglia d’acqua
23.Si è rotto un dito
24.Si è rotto un vetro
25.Qui non si fanno sconti
26.Il filo si è rotto
27.Qui non si scherza davvero!
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28.Si sono fatti diversi passi avanti nella lotta alla delinquenza
29.Si prega di non parlare all’autista
30.Katia si trucca sempre vistosamente
31.Si gustano i cibi genuini
32.Si cammina quando non si riesce a star fermi
33.Difficilmente si alzava tardi
34.Si trova solo quello che non serve
ANCORA:
LA PASTA SI CUCINA CON L’ACQUA = LA PASTA E’ CUCINATA CON L’ACQUA
A CASA TUA SI MANGIA BENE = A CASA TUA E’ MANGIATA BENE
GIOVANNA SI LAVA = GIOVANNA E’ LAVATA
LAURA SI LAMENTA = LAUREA E’ LAMENTATA
VERBI RIFLESSIVI
SI CHIAMANO COSI’ PERCHE’ L’AZIONE ESPRESSA DAL VERBO SI RIFLETTE SUL SOGGETTO
STESSO. IN QUESTO TIPO DI VERBI SOGGETTO E OGGETTO COINCIDONO. LA CONIUGAZIONE E’
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QUELLA DI UN VERBO TRANSITIVO ATTIVO (NORMALE) SOLO CHE SI AGGIUNGONO LE PARTICELLE
PRONOMINALI.
ESISTONO QUATTRO TIPI DI RIFLESSIVI:
- PROPRI = IO MI LAVO
- APPARENTI = IO MI LAVO LE MANI
- RECIPROCI = ABBRACCIAMOCI
- PRONOMINALI = MI LAMENTO DI CIO’
NEL PRIMO CASO IO LAVO CHI? ME STESSO, QUINDI E’ UN RIFLESSIVO VERO E PROPRIO,
PERCHE’ OGGETTO E SOGGETTO COINCIDONO.
NEL SECONDO CASO L’AZIONE CADE SU UNA PARTE IO LAVO COSA? LE MANI, A CHI? A ME
L’AZIONE RICADE SU UNA PARTE DI ME QUINDI SOGGETTO E OGGETTO NON COINCIDONO,
ANCHE SE FANNO PARTE DELLA STESSA PERSONA.
NEL TERZO CASO IL VERBO PRESUPPONE UN’AZIONE RECIPROCA, DUE PERSONE CHE SI
AVVICINANO E FANNO LA STESSA COSA; QUINDI, QUESTO TIPO DI RIFLESSIVO VUOLE UNO SCAMBIO
TRA PERSONE O COSE.
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NELL’ULTIMO CASO LA PARTICELLA MI NON E’ COMPLEMENTO OGGETTO E NON CREA UN VERBO
RIFLESSIVO; NON FORMA NESSUN COMPLEMENTO MA FA PARTE DEL VERBO STESSO CHE E’
SEMPRE INTRANSITIVO. SUL DIZIONARIO IO INFATTI TROVO LAMENTARSI. ALTRI VERBI DI
QUESTO TIPO SONO: PENTIRSI, VERGOGNARSI, ACCORGERSI, AVVIARSI, ADIRARSI.
Come vediamo, aver studiato le particelle pronominali serve anche a capire le varie forme del
verbo.
VERBI IMPERSONALI
SONO VERBI CHE ESPRIMONO UN’AZIONE O UN PROCESSO CHE NON SI POSSONO RIFERIRE AD
ALCUN SOGGETTO SPECIFICO. SI USANO ALLA TERZA PERSONA SINGOLARE DI TUTTI I TEMPI DEI
MODI FINITI E NEI MODI INDEFINITI CHE DI PER SE’ NON HANNO PERSONE.
I VERBI IMPERSONALI VERI E PROPRI SONO SOLO QUELLI CHE INDICANO FENOMENI ATMOSFERICI
E COME AUSILIARE POSSONO AVERE SI ESSERE CHE AVERE.
ESSI POSSONO AVERE IL SOGGETTO SOLO QUANDO SONO USATI IN SENSO FIGURATO. ESEMPIO:
- DALLA LOTTERIA PIOVONO MILIONI DI EURO
- PERCHE’ SEI PIOVUTO QUI SENZA AVVISARE?
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