L’ACQUA E LE CELLULE VEGETALI L’acqua L’ acqua gioca un ruolo cruciale nella vita dei vegetali Piccoli perturbamenti nel flusso d’acqua possono causare deficit idrici e danni consistenti a numerosi processi cellulari In ogni pianta il bilancio fra l’acqua assunta e quella persa è un processo delicato e rappresenta una vera e propria sfida per le piante terrestri, infatti, il loro bisogno di catturare l’anidride carbonica dall’atmosfera (fotosintesi) le espone inevitabilmente alla minaccia della disidratazione La disponibilità di acqua limita la produttività delle piante da raccolto 0.96 Å H 2O O 2s22p4 105° H H H O δ+ δ+ 1.75 Å δH tendenza all’ibridizzazione sp3 δ+ H δ- energia del legame idrogeno tra due molecole di H2O 4.5 kCal/mol O legame idrogeno δ+ H Quali sono le caratteristiche che rendono ‘speciale’ la molecola d’acqua? L’H2O non ha carica netta, ma le cariche parziali opposte la rendono una molecola polare Legami idrogeno tra le molecole di acqua Proprietà solventi dell’acqua L’acqua è un solvente eccellente: è in grado di sciogliere quantitativi enormi di un gran numero di sostanze rispetto a quanto non possano fare altri solventi simili. Questo è dovuto in parte alle piccole dimensioni della molecola dell’acqua e in parte alla sua natura polare Grazie alla sua polarità e capacità di formare legami H, l’H2O ha un alto calore specifico: energia richiesta per innalzare la temperatura di una sostanza di un determinato valore (cosi le cellule della pianta non cambiano rapidamente temperatura) ha un alto calore latente di evaporazione: energia richiesta per separare le molecole dalla fase liquida e spostarle nella fase gassosa un processo che avviene durante la traspirazione- TENSIONE SUPERFICIALE Le molecole d’acqua in un interfaccia aria-acqua sono più attratte dalle vicine molecole d’acqua che dalla fase gassosa dall’altra parte della superficie Le molecole d’acqua esercitano una forza nell’interfaccia aria-acqua influenzando sia la forma della superficie ma creando una pressione sul resto del liquido Tensione superficiale = genera le forze necessarie per spingere un flusso d’acqua attraverso il sistema vascolare delle piante L’esteso numero di legami H dell’ H2O determina le proprietà: Coesione attrazione tra molecole di H2O Adesione attrazione delle molecole di H2O da parte di una fase solida Le molecole di H2O all’interfaccia con l’aria sono maggiormente attratte dalle altre molecole di H2O che non dalla fase gassosa tendenza a ridurre l’area superficiale CAPILLARITA’ la condizione che esiste all’interfaccia è detta TENSIONE SUPERFICIALE Il movimento dell’acqua verso l’alto in un tubo capillare Più piccolo è il tubo maggiore sarà la salita per capillarità Forza di tensione capacità di resistere a forze di trazione (es. acqua nella siringa) 1 atm Pressione idrostatica = 760 mm Hg = 1.013 bar = 1.013 × 105 Pa = 0.1013 MPa CAPILLARITA’ La capillarità è un fenomeno che permette all'acqua di salire in tubicini molto sottili. Questo fenomeno è spiegato dall'esistenza di forze di attrazione tra le molecole dell'acqua e le pareti del tubicino: tali forze sono dette forze di adesione. Anche tra una molecola d'acqua e l'altra esistono forze di attrazione dette forze di coesione. Quando l'acqua è contenuta in un tubo dal diametro grande, il numero delle molecole d'acqua a contatto con il vetro è relativamente piccolo. Quando invece si tratta di un tubo capillare, il numero di molecole dell'acqua a contatto con il vetro è molto più grande, quindi prevalgono le forze di adesione sulle forze di coesione. Forza di Tensione La coesione impartisce all’acqua anche una grande forza di tensione definita come la capacità di resistere a forze di trazione Si può utilizzare una siringa incapucciata per generare pressioni positive e negative su un fluido come l’acqua. Premendo il pistone il fluido si comprime e si genera una pressione idrostatica positiva. La pressione viene misurata in unità definite Pascal o più semplicemente Megapascal (MPa). La pressione equivale alla forza per unità di superficie (1Pa = 1N m-2) e all’energia per unità di volume (1Pa = 1J m-3) Pressione di vapore La pressione di vapore (o tensione di vapore) di una sostanza è la pressione parziale del suo vapore che si verifica quando si raggiunge l’ equilibrio fra la fase liquida e la fase gassosa. Il movimento dell’acqua può avvenire per: •DIFFUSIONE (gradiente di concentrazione) •FLUSSO DI MASSA (gradiente di pressione) •OSMOSI (gradiente di potenziale idrico) Diffusione di una sostanza da una zona di alta concentrazione ad una zona di concentrazione minore Diffusione processo attraverso il quale le molecole in soluzione tendono, a seguito della loro agitazione termica, ad occupare tutto il volume di solvente. La diffusione determina lo spostamento di molecole da regioni ad alta concentrazione a regioni a bassa concentrazione cioè secondo gradiente LEGGE DI FICK la velocità del movimento di diffusione è direttamente proporzionale al gradiente di concentrazione Js = - D s ΔCs densità di flusso [ mol m-2 s-1 ] Δx Ds = coefficiente di diffusione misura quanto facilmente una sostanza s si muove attraverso un mezzo [m2 s-1 ] dalla legge di Fick si ricava tc=1/2 = d2 Ds K K=1 Man mano che la sostanza diffonde lontano dal punto di partenza il gradiente di concentrazione diventa meno forte e quindi il movimento netto diventa più lento Diffusione trasporto a breve distanza Flusso di massa movimento di gruppi di molecole in risposta a gradienti di pressione (correnti di convezione, flusso di un fiume, caduta della pioggia) Equazione di Poiseuille Velocità di flusso = π r4 ΔP 8η Δx [m3 s-1 ] r raggio della tubatura η viscosità del liquido (per H2O η = 10-9 MPa s-1) ΔP Δx gradiente di pressione Flusso di massa trasporto a lunga distanza OSMOSI Il termine osmosi indica in chimica e in fisica il fenomeno consistente nel movimento di diffusione di due liquidi miscibili di diversa concentrazione, attraverso un setto poroso o una membrana, semipermeabile . Ogni soluzione possiede una pressione osmotica che è direttamente proporzionale alla sua molalità. Quando sui due lati della membrana si trovano soluzioni a diversa concentrazione, la differenza di pressione osmotica muove le molecole di solvente dalla soluzione più diluita verso la soluzione più concentrata, fino a quando le concentrazioni delle due soluzioni diventano identiche OSMOSI L’osmosi avviene in risposta ad una forza motrice. Alla forza motrice per il movimento contribuiscono sia il gradiente di concentrazione sia il gradiente di pressione che determinano la direzione e la velocità del flusso diffusione acquaporina La forza motrice è espressa come il Gradiente del Potenziale Chimico o più comunemente dai fisiologi vegetali come il: GRADIENTE DI POTENZIALE IDRICO flusso di massa I fisiologi vegetali hanno definito il potenziale idrico come Potenziale chimico dell’H2O Volume molale parziale dell’H2O Potenziale chimico µ energia per mole [joule per mole] µ = µ* + µc+ µE + µP + µg µj = µ*j + 2.3RTlogCj + zjFE + Vj P + mjgh Ψw = µw- µ*w Vw Potenziale idrico si misura in unità di pressione [MPa] Ψt = Ψs + ΨP + Ψg Ψs f(concentrazione) = - π = - RTCs ΨP f(pressione) = Pidrostatica = Passoluta – Patmosferica all’interno delle cellule P è chiamata PRESSIONE DI TURGORE cioè la pressione esistente nelle cellule e dovuta alla spinta del protoplasto contro la parete Ψg f (gravità) = ρwgh Ψ = P – π + ρwgh se h < 5-10 m Ψ=P–π ρwg = 0.01 MPa m-1 - π indica la riduzione del potenziale idrico dovuto ai soluti disciolti L’acqua entra nella cellula secondo il gradiente di potenziale idrico L’acqua può uscire dalla cellula anche in risposta ad un gradiente di potenziale idrico Abbassa il potenziale osmotico Il potenziale idrico della soluzione è maggiore (meno negativo) rispetto alla cellula, l’acqua si sposterà dalla soluzione di saccarosio verso la cellula Processo industriale dell’osmosi inversa, dove una pressione applicata dall’esterno serve a separare l’acqua dai suoi soluti Il potenziale idrico della soluzione sarà più negativo di quello della cellula e quindi l’acqua si sposterà dalla cellula verso la soluzione La velocità di trasporto dell’acqua in una cellula dipende dalla differenza di potenziale idrico ΔΨw e dalla conduttività idraulica delle membrane cellulari (Lp) Più grande è la conduttività idraulica e maggiore è la velocità di flusso. Jw = Lp(ΔΨw) All’aumentare della quantità d’acqua assorbita aumenta il potenziale idrico e la forza motrice diminuisce Il trasporto dell’acqua diminuisce col tempo Deficit idrici portano: - Inibizione della divisione cellulare - Inibizione della sintesi proteica e di parete - Accumulo di soluti - Chiusura degli stomi e all’inibizione della fotosintesi meccanismi e forze motrici per il trasporto dell’acqua gradiente di concentrazione del vapor d’acqua nella traspirazione gradiente di pressione nel trasporto a lunga distanza nello xilema gradiente di potenziale idrico nella radice gradiente di pressione nel suolo L’acqua nel suolo Il contenuto idrico e la velocità di movimento dell’acqua nel suolo dipendono per la maggior parte dal tipo e dalla struttura del suolo. Ψsuolo > Ψradice > Ψfusto > Ψfoglia > Ψaria Potenziale idrico del suolo dipende da: Potenziale osmotico π generalmente basso (≈ 0.01 MPa, in suoli salini può raggiungere 0.2 MPa) Pressione idrostatica l’acqua del suolo è sempre sotto tensione P ≤ 0 (in suoli aridi può raggiungere -3 MPa) Da dove deriva la pressione negativa dell’acqua del suolo? L’acqua possiede un’alta tensione superficiale che tende a ridurre l’interfaccia aria-acqua. Man mano che il contenuto idrico del suolo diminuisce l’acqua recede negli interstizi fra le particelle del suolo e la superficie aria-acqua si restringe portando alla formazione di menischi ricurvi. Più acqua viene rimossa dal suolo e più si formano menischi sempre più stretti, portando a tensioni sempre più alte (pressioni sempre più negative) P= -2τ r τ tensione superficiale (7.28 × 10-8 MPa m) r raggio di curvatura del menisco Potenziale idrico del suolo o potenziale di matrice Il Ψw delle piante deve essere più negativo Ψw del suolo, altrimenti il suolo estrarrebbe acqua dalla pianta Come fanno le piante dei suoli aridi ad ottenere un Ψw sufficientemente bassi? • Abbassando i valori di Ψs, accumulando gli ioni nel vacuolo e bilanciando l’osmolarità del citosol con soluti biocompatibili (prolina, betaine) Piante con bassi Ψs (-2.5MPa): • Alofite • piante che accumulano grandi concentrazioni di zuccheri (barbabietole da zucchero, canna da zucchero) Nel suolo l’H2O si muove per flusso di massa La velocità del flusso idrico dipende dal ΔP/ Δx (gradiente di pressione ) e dalla conduttività idraulica del suolo. La conduttività misura la facilità con la quale l’acqua si muove attraverso il suolo. I suoli sabbiosi hanno alte conduttività idrauliche, quelli argillosi basse (piccoli spazi tra le particelle) capacità di campo quantità di H2O che il suolo è capace di trattenere punto permanente di appassimento valore del Ψ del suolo al di sotto del quale la pianta non può più ripristinare la P di turgore I peli radicali sono delle estrusioni microscopiche di cellule epidermiche della radice in contatto intimo con le particelle del suolo. Aumentano l’area di superficie necessaria per l’assorbimento dell’acqua da parte della pianta. I peli radicali sono delle cellule delicate che si rompono facilmente quando il suolo viene smosso. Questo è il motivo per cui le pianticelle appena trapiantate necessitano di essere protette dalla disidratazione durante i primi giorni dopo il trapianto. I peli radicali, crescendo nel suolo, permettono inoltre alla pianta di affrontare meglio gli stress idrici Assorbimento dell’H2O dalle radici Banda di Caspary parete cellulare radiale nell’endodermide impregnata di suberina I peli radicali aumentano enormemente la superficie disponibile per l’assorbimento. L’H2O entra prevalentemente nella zona apicale che non è suberinizzata L’H2O può seguire tre vie apoplastica transmembrana simplastica Conduttanza idraulica radicale Lroot = Jv ΔΨ Jv è la velocità di flusso dell’acqua - ΔΨ è la differenza di potenziale idrico attraverso la radice Pressione radicale o pressione idrostatica positiva I soluti assorbiti dalle radici aumentano la π dello xilema determinando una diminuzione di Ψ assorbimento di H2O dalle radici aumento di P nello xilema La pressione xilematica positiva causa l’essudazione di succo xilematico da strutture localizzate vicino a tracheidi terminali idatodi, si osserva guttazione dalle foglie tessuto vascolare xilema floema responsabile del trasporto di H2O e nutrienti dalle radici alle foglie responsabile del trasporto di H2O e di vari composti nella pianta XILEMA struttura specializzata per il trasporto dell’H2O con la massima efficienza sovrapposizione di elementi vasali a formare un vaso elementi vasali tracheidi le tracheidi e gli elementi vasali sono cellule morte che non possiedono membrane e organuli. Tubi cavi rinforzati da pareti secondarie lignificate Tracheidi angiosperme, gimnosperme Vasi angiosperme punteggiature appaiate vie a bassa resistenza per il trasporto dell’H2O Spostamento dell’H2O nello xilema Flusso di massa Pressione radicale? non è sufficiente (0.1 MPa e si annulla se la traspirazione è elevata) L’H2O si muove per la forte TENSIONE (pressione idrostatica negativa) che si sviluppa in seguito alla traspirazione e che tende ad aspirare l’H2O nello xilema TEORIA DELLA COESIONE-TENSIONE Parete secondaria necessaria per evitare il collasso dello xilema forza esercitata sulle pareti dall’H2O sotto tensione Teoria della coesione-tensione Nella pianta intera l’acqua è portata alle foglie tramite lo xilema dei fasci vascolari fogliari, che si ramifica in una rete di venature In seguito all’evaporazione dell’H2O si sviluppa sulla superficie delle pareti cellulari una pressione negativa che permette al succo xilematico di raggiungere la foglia P= -2τ r TEORIA DELLA COESIONE-TENSIONE L’acqua all’interno della pianta forma una colonna di liquido continua dalle radici alle foglie. Tale continuità idraulica permette il trasferimento istantaneo delle variazioni di P La forza motrice per il movimento dell’acqua è la tensione superficiale che si sviluppa a livello della superficie di evaporazione Il raggio dei menischi ricurvi è sufficientemente piccolo da supportare colonne di acqua molto alte (r = 0.12 µm supporta una colonna di 120 m) L’evaporazione determina un gradiente di pressione o tensione lungo la via di traspirazione. Ciò causa un influsso di acqua dal suolo alla superficie di traspirazione. L’acqua nello xilema è in uno stato metastabile e può dar luogo al fenomeno della cavitazione Cavitazione I gas disciolti nell’H2O sotto tensione tendono a passare nella fase vapore formando bolle che si espandono. La notte, quando la traspirazione è bassa, diminuisce la tensione nello xilema e i gas si ridisciolgono. Anche la presenza di una pressione radicale limita la cavitazione. LIMITAZIONE DELLA CAVITAZIONE La cavitazione è un fenomeno consistente nella formazione di zone di vapore all'interno di un liquido. Ciò avviene a causa dell'abbassamento locale di pressione ad un valore inferiore alla tensione di vapore del liquido stesso, che subisce così un cambiamento di fase a gas, formando cavità contenenti vapore. Nella cavitazione la pressione del liquido scende improvvisamente, mentre la temperatura e la pressione di vapore restano costanti. Per questo motivo la "bolla" da cavitazione resiste solo finché non esce dalla zona di bassa pressione idrostatica: appena ritorna in una zona del fluido in quiete, la pressione di vapore non è sufficiente a contrastare la pressione idrostatica e la bolla da cavitazione implode immediatamente. l’H2O, evaporata dalla superficie delle cellule negli spazi aeriferi, esce dalla foglia per diffusione d2 tc=1/2 = Dw (10-3 m)2 = 0.042 s 2.4 × 10-5 m2 s-1 la forza motrice per la perdita di H2O è il GRADIENTE DI CONCENTRAZIONE del vapor d’acqua tra gli spazi aeriferi e l’aria Cwv(foglia) - Cwv(aria) Rima stomatica Strato limite dell’aria La velocità di traspirazione dipende, oltre che dal gradiente di concentrazione, dalla resistenza alla diffusione E= Cwv(foglia) - Cwv(aria) rs + r b E [mol m-2 s-1] r [m-1 s] Cw [mol m-3] Potenziale idrico dell’aria Ψ= RT ln(RH) Vw RH umidità relativa dell’aria V volume molare dell’acqua allo stato liquido RH = Cwv 0 < RH < 1 Cwv(sat.) RH è la concentrazione del vapor d’acqua dell’aria espresso come la concentrazione di saturazione del vapor d’acqua un aumento di T determina la diminuzione di RH (l’aria trattiene più acqua) diminuisce Ψ e altra acqua evaporerà dalla superficie fogliare quando l’aria è ferma, l’apertura degli stomi non determina una grande variazione del flusso di traspirazione quando l’aria è in movimento (vento), l’apertura degli stomi comporta un forte incremento della traspirazione perché lo strato limite è più sottile. La resistenza stomatica è il mezzo principale per la regolazione degli scambi gassosi attraverso le superfici fogliari. Questo controllo biologico è esercitato da un paio di cellule epidermiche specializzate, le cellule di guardia che circondano la rima stomatica cellule di guardia a manubrio complesso dello stoma cellule di guardia reniformi STOMI rima stomatica cellule sussidiarie Cellule di guardia presenti nelle graminacee e in poche altre monocotiledoni presenti nelle dicotiledoni e nelle altre monocotiledoni le pareti delle cellule di guardia sono ispessite (≈ 5 µm) rispetto a quelle delle altre cellule epidermiche (≈ 1-2 µm) orientamento delle microfibrille di cellulosa in cellule normali sono orientate trasversalmente rispetto all’asse principale della cellula nelle cellule reniformi le microfibrille si aprono a ventaglio l’ingrandimento cellulare è rinforzato e le cellule si curvano verso l’esterno L’apertura degli stomi è causata da un aumento di turgore delle cellule di guardia Rappresentazione generale del potenziale idrico e delle sue componenti, in diversi punti, durante la via di trasporto che dal suolo porta all’atmosfera passando attraverso la pianta