Macchine rotanti a corrente continua Determinazione del rendimento In campo industriale, soprattutto nei servizi di fabbricazione e di riparazione, è frequente incontrare macchine rotanti a corrente continua. L’obiettivo dell’applicazione descritta in questa sede, consiste nel caratterizzare due macchine a corrente continua. Mediante le specifiche dei costruttori delle 2 macchine, è possibile determinare un rendimento teorico dell'insieme, ottenendo così un valore di riferimento. I risultati delle misure seguenti vi permetteranno di verificare il rendimento reale di questo sistema. Le prove sono state realizzate con due macchine a corrente continua e collegate: una macchina con funzione motore, che aziona l'albero di un’altra macchina, con funzione generatore. RI1 Ui1 Ii1 Ii2 Carica Charge E E Iex1 Uex1 RI2 Iex2 Uex2 Schema di cablaggio di un motore Elettromeccanica Manutenzione Potenze Determinazione del rendimento di un motore Il motore a corrente continua Il motore a corrente continua possiede due parti ben distinte: l'indotto (rotore) e l'induttore (statore). Nota bene: lo statore è la parte statica del motore elettrico. Può creare un campo magnetico che, per interazione con il campo magnetico del rotore, produce la coppia elettromeccanica e aziona il motore. Teoricamente le caratteristiche sono le seguenti: Motore U I N = 1,500 giri/minuto Induttore 200 V 0.7 A P = 3 kW Indotto 220 V 15 A Generatore N = 1,500 giri/minuto Inductor U 200 V I 0.8 A P = 3 kW Indotto 220 V 14 A Caso pratico… Primo passo: Determinare la resistenza dell'indotto di ogni motore Si consiglia di fare girare il motore prima di effettuare la misura. Infatti, il calore è un fattore che influisce sulla resistenza dell’indotto. Per ottenere misure affidabili, occorre operare alla temperatura di funzionamento normale del motore. Previa verifica dell’assenza di tensione ai morsetti dell’indotto mediante il DDT/VAT C.A 760N, basta attivare la modalità ‘Ohmmetro’ che diventa disponibile sullo schermo premendo il tasto ‘Multimetro’ dell’Handscope®. Si misurano quindi 1,5 Ω per il motore e 1,37 Ω per l'indotto del generatore. Utilizzo dell'oscilloscopio Handscope® per la misura della resistenza Secondo passo: Regolare le due tensioni ai morsetti dell'induttore Se la tensione dell'induttore tende a 0 e se nessuna tensione è presente nell'indotto, la velocità tenderà all'infinito, da un punto di vista teorico. In pratica, questo fenomeno rischia di danneggiare il motore. L'oscilloscopio Handscope® si collega ai due canali dell'induttore; potete effettuare misure simultaneamente, poiché le masse non sono collegate. I canali sono totalmente isolati fino a 600 V CAT III fra loro e rispetto a terra. Essi permettono quindi di ottenere misure di segnali aventi un riferimento elettrico diverso, nella massima sicurezza. Innanzitutto, l’Handscope® va regolato in posizione ‘tensione continua’. La pressione sul pulsante ‘AutoSet’ permette di effettuare una regolazione automatica preliminare. In caso di bisogno, è possibile un adattamento mediante una regolazione manuale. Nella foto il canale 1 dell’Handscope® è collegato all'induttore tramite un connettore BNC/Banana. Collegando la pinza MA100 all’Handscope®, è possibile sorvegliare simultaneamente la tensione e la corrente. Si ottengono quindi un’intensità di 0,5 A per il motore e 0,8 A per il generatore.. Determinazione del rendimento di un motore Terzo passo: Misurare le tensioni, le correnti d’ingresso e di uscita Basta aumentare progressivamente la tensione dell'indotto, pur sorvegliando la velocità del motore, affinché non superi la velocità nominale. L’allacciamento dell'oscilloscopio SCOPIX® avviene in maniera da monitorare la tensione e la corrente dell'indotto delle due macchine. Poiché le masse dei due canali sono separate un corto circuito non è possibile. Lo SCOPIX® in modalità Multimetro permette la regolazione canale per canale fino all’ottenimento delle tracce volute. Questa modalità permette la selezione di ogni canale individualmente e la definizione dell'unità A sarà eseguita automaticamente, se si utilizza una pinza PROBIX® HX0034, oppure manualmente con le altre pinze, a seconda del e relativo rapporto di trasformazione, per permettere una lettura agevole e diretta. In seguito si aumenta gradualmente la velocità del motore, sorvegliandola sempre mediante l’utilizzo del tachimetro C.A 1725. Durante questo esperimento, la velocità ha raggiunto 1.460 giri/minuto sull'albero del motore con una tensione all'indotto di 183 V e una portata di 4,91 A. Le misure fatte all’uscita della macchina a corrente continua collegata come generatore una tensione di 216 V e un’intensità di 2,79 A. Possediamo ora tutti i dati per effettuare i calcoli di coppia e di potenza. U M M U Misure effettuate sul motore -- Indotto: Ui1 = 183 V e Ii1 = 4.91 A -- Induttore: Uex1 = 100 V e Iex1 = 0.5 A -- n = 1,460 giri/minuto -- Ri1 = 1.5 Ω Misure effettuate sul generatore -- Indotto: Ui2 = 216 V e Ii2 = 2.79 A -- Induttore Uex2 = 100 V e Iex2 = 0.8 A -- n = 1,460 giri/minuto -- Ri2 = 1.37 Ω Conclusione: Il rendimento corrisponde alla potenza utile divisa per la potenza assorbita dal sistema. Infatti, esistono perdite per effetto Joule, per isteresi dell’indotto (perdite dovute al campo magnetico che aziona il sistema), oltre a perdite meccaniche dovute all’attrito. L’insieme di queste perdite causa una diminuzione del rendimento. Senza chiarire in dettaglio i calcoli matematici e partendo dalla formula generale: R = (Pu / Pa), il risultato ottenuto corrisponde ad un rendimento di R = 0,5859. Il rendimento è espresso da un valore compreso fra 0 e 1. Più il valore è vicino a 1, migliore è il rendimento. Nella fattispecie il rendimento è pari a 0,5859, ossia il 59 % se espresso in %. Questo valore indica chiaramente lo scarso rendimento del sistema. Determinazione del rendimento di un motore Gli strumenti di misura utilizzati •• •• •• •• •• •• •• •• Oscilloscopi SCOPIX III OX7104 e/o Handscope OX5042 PROBIX HX0031: adattatore PROBIX per cavo BNC PROBIX HX0033: adattatore PROBIX per cavo a banana Probix HX0034: pinza di corrente AC/DC 0,02 A - 60 Arms/1 MHz Pinza amperometrica MA100 Pinza amperometrica CM605 Tachimetro C.A 1725 Rilevatore di Tensione C.A 760N Lo SCOPIX® III OX7104 è un oscilloscopio dotato di 4 canali isolati e di una banda passante di 100 MHz. Il sistema PROBIX®, brevettato da Chauvin Arnoux / Metrix®, permette un riconoscimento immediato del sensore collegato ai canali isolati dello SCOPIX®. Inoltre i PROBIX® alimentano i sensori allacciati quindi non occorre un’alimentazione aggiuntiva. Per la parte didattica TP, maggiori ragguagli sono disponibili a brand of CHAUVIN ARNOUX GROUP. L’Handscope®, con li suoi due canali isolati, possiede una banda passante da 40 MHz. www.chauvin-arnoux.com/scopix. Il nostro Ufficio Assistenza si tiene a vostra disposizione per qualsiasi domanda sui prodotti o relative applicazioni [email protected]. ITALIA AMRA SpA Via S. Ambrogio, 23 20846 MACHERIO (MB) Tel: +39 039 245 75 45 Fax: +39 039 481 561 [email protected] www.chauvin-arnoux.it SVIZZERA Chauvin Arnoux AG Moosacherstrasse 15 8804 AU / ZH Tel: +41 44 727 75 55 Fax: +41 44 727 75 56 [email protected] www.chauvin-arnoux.ch 906214383 - Ed. 1 - 07/2013 - Documento non contrattuale. sul mini-sito SCOPIX, rubrica FAQ