COMPOSITAE Divisione: Spermatophyta Sottodivisione:Angiospermae Classe: Dicotyledones Famiglia: Compositae o Asteraceae Generi: Artemisia, Ambrosia, Taraxacum (tarassaco) Tra le Spermatofite è la famiglia più ricca di generi e specie, diffuse in tutto il mondo e adattate a tutti gli ambienti. Sono prevalentemente piante erbacee ma non mancano le specie arborescenti e succulente. Le foglie sono alterne, opposte o in rosetta basale senza stipole, possono essere provviste di spine sul fusto, lungo il margine delle foglie e spesso sono spinescenti anche le brattee dell'infiorescenze. Le Composite sono una famiglia vastissima che annovera una infinità di generi e specie diffuse in tutto il mondo negli ambienti più disparati: alcune sono ruderali, infestanti e crescono spontaneamente, altre sono coltivate a scopo alimentare (Carciofo, Lattuga), officinale (Camomilla, Piretro), industriale (Girasole, per i suoi semi), o ornamentale (Margherita, Crisantemo, Dalia). I caratteristici fiori (quello della margherita è l'esempio più conosciuto), attirano gli insetti e, gli stessi granuli pollinici, presentando numerose caratteristiche spinule, aderiscono con facilità al loro corpo: si realizza cosi l'impollinazione entomofila. Polline: Il polline dell’ARTEMISIA si presenta trizonocolporato, isopolare, sferoidale, 1824 µm di diametro. Esina microechinata e ispessita nella zona mediana tra i colpi, più sottile in prossimità delle aperture; intina piuttosto ispessita. Il polline dell’AMBROSIA trizonocolporato, isopolare, oblato. Sferoidale, 15-24 µm di diametro. I colpi sono molto brevi con area polare estesa. Esina microechinata; intina piuttosto sottile. Il polline del TARASSACO si presenta trizonocolporato o trizonoporato, 20-30 µm di diametro. Ha 12-15 ampie lacune, cioè ampie fenestrature di esina mancante del tectum, insieme ad alte creste. Le aperture sono nascoste dalle creste. Polline di Ambrosia sp. Polline di Artemisia sp. Polline di Taraxacum sp. Allergie da polline: le specie responsabili di allergie sono quelle che, non disponendo di fiori vistosi, disperdono al vento enormi quantità di polline, ed in Europa sono: l'Artemisia ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli o Assenzio, diffusa in luoghi ruderali, il Tarassaco o soffione o Dente di leone che, con la caratteristica infruttescenza sferica, è protagonista di numerosi spot pubblicitari e altre meno conosciute. Negli ultimi anni, in Europa, si è assistito alla crescita di una nuova pianta infestante, l'ambrosia, una composita americana, i cui semi sono pervenuti in Europa insieme alle granaglie che gli USA per decenni anno fornito ai paesi dell'Europa orientale. Così l'ambrosia ha già colonizzato il Nord Italia e si sta diffondendo man mano nell'area mediterranea. E' cosi pericolosa e altamente allergizzante che in Canada il Governo obbliga i cittadini ad estirparla dal proprio giardino o terreno. Il suo periodo di pollinazione va da Maggio a Giugno; la sintomatologia è di solito rinocongiuntivitica; la frequenza dei soggetti allergici è abbastanza alta soprattutto nell'entroterra. ARTEMISIA Pianta erbacea, aromatica, che può raggiungere i 100-120 cm di altezza. E’ una delle più grandi composite che popolano il nostro Paese. Cresce nelle zone ruderali, nei prati e negli incolti. E’ infestante nei campi coltivati, ed è diffusa dalla pianura alla bassa montagna, fino a 1200 m di altezza. Predilige i suoli ricchi di azoto. Il potere allergenico del polline di artemisia è alto. Non bisogna confondere l'ambrosia con l'artemisia. L'artemisia ha foglie meno frastagliate, biancastre nella parte inferiore e emanano un odore penetrante. Foglie: semplici, alterne, pennatosette, (Foto da www.empolimicologica.it) di colore verde intenso sulla pagina superiore, e argenteo su quella inferiore, sessili le apicali, leggermente picciolate le basali, aromatiche. Confronti fra pagina inferiore e pagina superiore di foglie di ambrosia e artemisia (Foto da Guido Maspoli, MCSN, Servizio Fitosanitario Cantonale, aprile 2005) Fiori: ermafroditi, giallo bruni, riuniti in piccoli capolini di 3-6mm e disposti in racemi formanti una pannocchia. Ciascun fiore è tubolare con una corolla generalmente marroneARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli rossiccia. Infiorescenza a capolino formato da un ricettacolo di forma varia: piano, convesso o concavo, sul quale sono inseriti i fiori sessili accompagnati o no da pagliette, queste sono considerate i resti delle brattee madri dei fiori notevolmente ridotte. Il capolino è circondato da brattee involucrali di struttura e consistenza varia. Impollinazione entomofila, o anemofila. Fioritura tra fine luglio e inizi di ottobre. Frutti: piccoli acheni sprovvisti di pappo Portamento: erbaceo, eretto e ramificato, che raggiungono i 120 cm di altezza, a volte rossastro Usi: in cucina viene utilizzata, unitamente ad altre erbe, per la preparazione di digestivi. In medicina popolare, l'artemisia ha proprietà toniche, sedative e digestive e viene utilizzata sop rattutto nei casi di amenorrea, di iperglicemia, di diabete e di cattiva digestione. (Foto da www.bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario) AMBROSIA Il nome deriva dalla parola greca che indicava il cibo degli dèi. Sono considerate piante infestanti e ne esistono più di trenta specie in tutto il mondo. Venne introdotta, accidentalmente in Ticino, nociva per la salute dell'uomo, per l'agricoltura e per l'ambiente. L'ambrosia è un'erba annuale, alta da 20 a 90 cm, che cresce nei terreni incolti, ai bordi degli orti, nei giardini, nei cantieri edili, lungo i fossi, i cigli stradali, i marciapiedi e nei terrapieni. Il trasporto di materiali inerti (abitazioni nuove, cantieri, ecc.) può veicolare semi di ambrosia. L'ambrosia non ha odore! Non bisogna (Foto da www.protezionecivilecunardo.it) confondere l'ambrosia con l'artemisia, pianta molto comune da noi negli ambienti che ospitano anche l'ambrosia. L'artemisia ha foglie meno frastagliate, biancastre nella parte inferiore che emanano un odore penetrante. Durante la fioritura, tra fine luglio e fine settembre, il polline dell'ambrosia è causa di forti allergie, spesso di asma, e provoca importanti costi sanitari. Una pianta d’ambrosia può produrre da 3000 a 60000 semi, che possono mantenere la loro germinabilità fino a 40 anni. Foglie: alla base opposte, alternate man mano che si sale; bipinnate, profondamente lobate e con piccioli alati, di struttura triangolare o ovata, con peli corti, di colore dal grigiastro al verde argenteo. Fiori: pianta monoica, cioè produce piccoli fiori maschili e femminili, separati ma nella stessa pianta. I numerosi minuscoli fiori maschili verde-giallastro, a forma di disco, hanno un diametro di circa 3 mm. Crescono in punte terminali, sottesi da brattee congiunte. Il fiore femminile, verde-biancastro, è posizionato senza troppa evidenza al di sotto di quelli maschili, nell'attaccatura dei piccioli delle foglie. La fioritura ha luogo da fine luglio a fine settembre. (foto da www.ag.ndsu.nodak.edu) L’impollinazione è entomofila. Frutti: piccoli acheni sprovvisti di pappo ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli Portamento: piante annuali o perenni, cespugli o cespuglietti con gambi eretti e ispidi che crescono in folti gruppi fino ad un'altezza di 75-90 cm. I gambi hanno diramazioni alla base. Usi: nessuno TARAXACUM (tarassaco) Il Tarassaco è una pianta perenne, rustica,che si adatta alle più svariate condizioni ambientali. In Italia è diffusa nelle regioni settentrionali e centrali, dal livello del mare fino a 1800 m d’altitudine, sia nei luoghi umidi sia in quelli aridi. Foglie: semplici, oblunghe, lanceolate e lobate, con margine dentato (da qui il nome di dente di leone) e prive di stipole, disposte a rosetta e ristrette alla base. Fiori: ermafroditi e di forma ligulata (cioè la corolla presenta una porzione inferiore tubolosa dalla quale si estende un prolungamento nastriforme composto dai petali) sono riuniti in capolini gialli alla sommità dello scapo fiorale. Fiore (Foto da www.wikipedia.org) Foglia (Foto da La fioritura avviene in primavera, www.wikipedia.org) verso la fine di marzo, e si può prolungare fino all' autunno. Frutti: da ogni fiore si sviluppa un achenio, frutto secco indeiscente, privo di endosperma e provvisto del caratteristico pappo piumoso atto alla dispersione del seme, quando questo si stacca dal capolino. Portamento: pianta erbacea e perenne, di altezza compresa tra i 3-9 cm. Il fusto, che si evolve in seguito dalle foglie, è Infruttescenza uno scapo cavo, glabro e (Foto da www.wikipedia.org) lattiginoso, portante all' apice un' infiorescenza Frutto (Foto da www.wikipedia.org) giallo-dorata detta capolino. Usi: Nelle arti culinarie era (ed è) un'apprezzata insalata primaverile depurativa, sia da solo che in mescolanze varie.Anche i petali dei fiori possono contribuire a dare sapore e colore ad insalate miste. In medicina popolare il tarassaco viene usato per diverse indicazioni e composizioni, con altri fitorimedi, come antireumatico spasmolitico, anaflogistico, diuretico. In fitoterapia si usa ancora la droga pura, in infusione o decotto, per disappetenza e disturbi dispeptici. ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli Calendario pollinico delle Compositae: medie mensili biennio 2007-2008 STAZ. PORTICI dic nov ott set lug ago giu mag apr STAZ. POLICASTRO STAZIONE CASTELVOLTURNO 0,40 0,30 0,20 0,10 dic nov ott set ago lug giu mag apr mar feb 0,00 gen dic nov ott set ago lug giu mag apr mar feb n°pollini/mc aria 14,00 12,00 10,00 8,00 6,00 4,00 2,00 0,00 gen n° pollini/mc aria mar gen feb n° pollini/mc aria 14,00 12,00 10,00 8,00 6,00 4,00 2,00 0,00 dic ott nov set ago lug giu apr mag mar feb gen n° pollini/mc aria STAZ. NAPOLI 14,00 12,00 10,00 8,00 6,00 4,00 2,00 0,00 N.B. Nel grafico relativo alla stazione di Policastro la concentrazione delle Compositae risulta molto più bassa: la scala delle ordinate raggiunge valore di “0,4” rispetto al “14” valevole per le altre stazioni. ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli