Linee guida per la progettazione ed esecuzione delle opere

AZIENDA OSPEDALIERA
OSPEDALE DI CIRCOLO DI BUSTO ARSIZIO
21052 BUSTO ARSIZIO – Piazzale Prof. G. Solaro, 3
(D.P.G.R. n. 70625 del 22.12.1997)
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Allegato_____
Prescrizioni per i lavori di adeguamento della sala esami
per l’installazione di un nuovo angiografo fisso per la
Struttura di Emodinamica del Presidio Ospedaliero di
Busto Arsizio
Fornitura e installazione nuovo Angiografo fisso – Prescrizioni sui lavori
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21052 BUSTO ARSIZIO – Piazzale Prof. G. Solaro, 3
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PREMESSA
Il presente documento fornisce prescrizioni ed indicazioni generali per la
realizzazione degli interventi di adeguamento della sala esami esistente, nonché
degli impianti accessori, descrivendo le caratteristiche ed i requisiti minimi
richiesti per elementi e lavorazioni edili ed impiantistiche, connessi alla
installazione del nuovo angiografo fisso presso l’Azienda Ospedaliera “Ospedale
di Circolo di Busto Arsizio”.
Le attività in argomento sono previste presso l’attuale Struttura di Emodinamica
del presidio ospedaliero di Busto Arsizio, ubicata al piano rialzato del pad.
Polichirurgico, per la rimozione ed alienazione dell’angiografo “INTEGRIS –
PHILIPS” attualmente esistente e l’esecuzione di tutte le opere di adattamento
della sala esami necessarie alla corretta installazione dell’angiografo fisso di
nuova fornitura.
COERENZE DELLA SALA
Al piano: Terapia Intensiva, locali accessori, Pronto Soccorso, Blocco Operatorio;
Piano sottostante: diagnostiche radiologiche;
Piano sovrastante: laboratori di analisi.
LIMITI DI FORNITURA
Area d’intervento: al piano rialzato;
Cabina elettrica n. 3 BT: al piano seminterrato;
Locale UPS: al piano seminterrato.
Sono compresi negli interventi di adeguamento suddetto tutti i lavori ed
apprestamenti di cantiere, le demolizioni, le costruzioni, le opere strutturali a
terra o sospese, le opere architettoniche e di finitura, le installazioni e modifiche
impiantistiche di natura elettrica, termomeccanica e similari, comprese tutte le
schermature eventualmente necessarie sulla base di apposito studio e relazione
redatti da un esperto qualificato, nessuno escluso, nel rispetto delle normative
tecniche vigenti e delle condizioni stabilite nel presente allegato. Sono incluse
anche le opere di spostamento, modifica temporanea, ripristino e/o
adeguamento degli impianti esistenti per la realizzazione delle schermature
necessarie.
E’ inoltre prevista la fornitura e l’installazione di un apparecchio UPS a servizio
della nuova macchina.
L’esecuzione include le attività, provviste ed apprestamenti connessi alle
predisposizioni, al trasporto, alla rimozione della macchina esistente, al
montaggio ed installazione del nuovo angiografo fisso, compresi tutti i
componenti accessori.
L’esecuzione deve dare massimo riguardo alla limitazione delle interferenze con
l’attività clinica in essere e, più in generale, con l’attività sanitaria dell’intero
presidio. Le residue interferenze previste devono essere dettagliatamente ed
esplicitamente indicate.
Dimensioni, ingombri e dettaglio dello stato di fatto devono essere rilevati in
sede di sopralluogo.
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Sulla base delle esigenze installative dell’apparecchiatura, della propria
esperienza, dei vincoli realizzativi e delle prescrizioni del presente allegato, delle
risultanze del sopralluogo effettuato, dei rilievi eseguiti, della necessità di
mantenere - durante e dopo l’intervento - la massima funzionalità dei locali
attigui, di ottemperare ai vincoli normativi cogenti ed ottenere la autorizzazioni,
ecc., è facoltà della Ditta offerente proporre la tipologia di installazione ed
adeguamento, nonché le relative modalità esecutive che ritiene migliori.
In ogni caso, in relazione alle caratteristiche del nuovo angiografo ed ai
parametri progettuali stabiliti ed indicati nei documenti di gara, devono essere
calcolate ed eventualmente realizzate tutte le opere ed apprestamenti per la
schermatura necessaria verso tutte le direzioni.
Inoltre, in relazione alle suddette caratteristiche le esigenze installative del nuovo
angiografo comportino demolizioni e rimozioni parziali o totali della
pavimentazione, del rivestimento e della controsoffittatura esistente, l’intervento
di adeguamento della sala esami deve prevedere il ripristino, il parziale o
completo rifacimento di tutte le opere con materiali identici o simili, naturalmente
eseguite a regola d’arte.
Sono incluse:
- le opere d’interconnessione con le strutture, reti, elementi ed impianti
aziendali esistenti con particolare riguardo alla massima limitazione delle
interferenze con le attività clinico-sanitarie in atto, compresi la messa in
sicurezza, lo spostamento ed il ripristino di eventuali impianti e condutture in
transito;
- le opere di rinforzo, di basamento e di ancoraggio, di esecuzione tracce, fori,
fori passanti, cavedi, cunicoli, ecc.;
- apprestamenti e opere temporanee per l’esecuzione delle opere e delle
installazioni stesse ed il relativo cantiere;
- provvedimenti e provviste atti a limitare ogni impatto o interferenza con il
regolare svolgimento delle attività del presidio che dovranno essere garantite
anche nei reparti e nelle aree adiacenti il cantiere.
Le opere dovranno essere conformi alle previsioni delle vigenti norme in materia
di radioprotezione, di costruzioni e antisismica, di installazione impianti, di
sicurezza e prevenzione incendi.
Si ribadisce che le aree di cantiere e intervento in appalto sono limitrofe alle
attività sanitarie del presidio non interrompibili e sono inclusi negli oneri e
previsioni a carico dell’Appaltatore tutti i provvedimenti, anche di sfalsamento
temporale, anche in giorni prefestivi e festivi e/o in orario notturno, necessari ad
eliminare o comunque limitare al massimo ogni possibile impatto o interferenza.
Appurato che durante l'esecuzione degli interventi deve essere garantita la
continuità degli impianti elettrici e dei fluidi impiantistici, la Ditta assuntrice dei
lavori, di comune accordo con la direzione lavori e con la stazione appaltante,
prima di interrompere la regolare erogazione di qualsiasi tipologia impiantistica o
di fluido dovrà accertarsi di tutte le utenze interessate e verificare che
l'intervento non arrechi disagio alcuno.
L’esecuzione deve consentire l’accessibilità, in condizioni di sicurezza, sia pure
limitata ai soli interventi programmati e/o sporadici di manutenzione e di
controllo a tutti i componenti, elementi e macchine esistenti e di nuova
installazione.
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Inclusi in appalto sono previste tutte le modifiche di elementi ed impianti limitrofi
necessari per le zone di interferenza e/o per il collegamento-allacciamento ad
impianti esistenti.
Per gli aspetti legati alla tutela della salute dei lavoratori e azioni di
coordinamento per la sicurezza del cantiere e per gli aspetti radioprotezionistici si
rinvia al capitolato tecnico e di oneri.
UPS A SERVIZIO DEL NUOVO ANGIOGRAFO FISSO
A servizio dell’apparecchiatura angiografica si dovrà fornire ed installare un
gruppo di continuità corredato del pacco batterie e della linea elettrica tra pacco
batterie e UPS.
Sarà pertanto necessario prevedere la fornitura e posa in opera di:
linea elettrica di alimentazione derivata dalla Cabina Elettrica n. 3;
linea elettrica di collegamento tra l’UPS e il quadro elettrico dedicato
all’apparecchiatura angiografica;
dispositivo remoto da installare nella Sala Angiografica per la
segnalazione di funzionamento regolare, funzionamento in batterie ed
allarme in atto all’UPS. L’allarme dovrà essere ottico ed acustico con
possibilità di disattivazione della parte acustica mantenendo attiva la
parte ottica;
messa in servizio e collaudo dell’UPS.
UPS - specifiche tecniche
Il gruppo statico di continuità (UPS) dovrà essere dimensionato adeguatamente
rispetto all’apparecchiatura angiografica offerta, ed avrà una potenza ipotizzabile
di circa 200 - 250 kVA con cos 0,80 e relative batterie di accumulatori. L’UPS
offerto dovrà essere di primaria marca.
Le batterie dovranno essere installate in un cabinet esterno ed affiancato all’UPS,
dimensionate per garantire un’autonomia minima di 20 minuti a piena potenza
con carico con cos 0,80.
In caso d’emergenza l’UPS dovrà mantenere in servizio un carico con una
potenza pari al 30% della potenza nominale dell’UPS, per almeno un’ora senza
andare in blocco automatico per scarica lenta.
UPS – normativa di riferimento
(EN) IEC62040-2 (2a ed.) Compatibilità elettromagnetica
(EN) IEC60950-1 Prescrizioni generali e di sicurezza per apparecchi usati in aree
accessibili all’operatore
EN 50272-2 Prescrizioni di sicurezza per batterie di accumulatori e loro
installazioni
(EN) IEC62040-3 Sistemi statici di continuità(UPS).Metodi di specifica delle
prestazioni e prescrizioni di prova
UPS - generalità
Il gruppo statico di continuità dovrà garantire una tensione di uscita, verso le
utenze, filtrata e stabilizzata, non dipendente dalla rete di alimentazione e sarà
composto da:
Raddrizzatore
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Il raddrizzatore dovrà essere separato dal caricabatterie e sarà dimensionato per
alimentare l’inverter a potenza nominale e simultaneamente, ed alimentare il
caricabatterie che dovrà mantenere il livello di carica della batteria o ricaricarla
alla fine di ogni periodo di autonomia.
Controllo del fattore di potenza di ingresso (PFC) (fattore di potenza in ingresso
≥0,90).
Assenza di alte corrente di spunto (avviamento progressivo tarabile).
Caricabatterie
Il caricabatterie dovrà essere una funzione separata del raddrizzatore per evitare
qualsiasi influenza sui parametri elettrici di ricarica delle batterie da parte di
eventuali variazioni dinamiche della rete di alimentazione o del carico.
Sarà possibile configurare la ricarica di batterie al piombo regolate a valvola e
ricombinazione interna (VRLA), a vaso aperto e nichel-cadmio.
Dovrà selezionare automaticamente il metodo e la tensione di ricarica più idonea
in funzione della temperatura in modo da limitare i fenomeni corrosivi ed
ottenere un significativo aumento della vita delle batterie.
Sarà possibile regolare la corrente di uscita massima in funzione della capacità
delle batterie.
La carica dovrà adattarsi automaticamente in funzione delle condizioni di
temperatura e di carica della batteria, al fine di limitare i fenomeni di
sovraccarico delle batterie e prolungare la loro durata.
L’UPS dovrà impedire la scarica profonda del pacco batterie al fine di non
deteriorare la sua capacità.
Considerato
inoltre
che
l’UPS
richiesto
dovrà
alimentare
un’apparecchiatura angiografica che ha un tipo di assorbimento
impulsivo dovuto alla presenza del generatore di alta tensione, al fine
di salvaguardare le batterie e i condensatori dell’UPS, che si
ritroverebbero ad integrare l’energia necessaria per alimentare il picco
di corrente, con conseguente aumento del ripple e continue micro
scariche delle batterie che causerebbero il deperimento dei
condensatori e delle batterie, l’UPS fornito dovrà essere dotato di:
sovradimensionamento dello stadio in continua per limitare il ripple;
funzione che permette di separare le batterie dallo stadio inverter
nel normale funzionamento, al fine di annullare gli effetti
dell’assorbimento impulsivo aumentando la vita delle batterie.
Batterie
La batteria di accumulatori stazionari sarà costituita da monoblocchi al
piombo regolati a valvola a ricombinazione interna (VRLA)
esclusivamente di conosciuta e primaria marca garantite per una
durata decennale.
Le batterie potranno essere alloggiate in uno o più appositi cabinet esterni con
inclusa protezione per sovraccarico e cortocircuito, il colore del cabinet sarà
uguale a quello dell’UPS;
La batteria di accumulatori dovrà garantire l’erogazione della potenza attiva
nominale dell’UPS, in caso di mancanza totale della rete di alimentazione
principale e di emergenza, per un'autonomia minima di 20 minuti a piena
potenza con carico a cos 0,80.
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L’UPS dovrà essere in grado di effettuare in maniera automatica test sulle
batterie per verificarne l’efficienza. Tale test dovrà generare un allarme nel caso
vengano rilevate anomalie.
La batteria potrà essere isolata dall’UPS senza perturbare il funzionamento
dell'invertitore (eccetto in caso di assenza della rete normale).
Sinottico
Un display grafico LCD dove dovranno essere visualizzati stati, allarmi e misure.
Dovrà essere disponibile lo storico delle misure in forma di testo ed in forma
grafica.
Una serie di ideogrammi rappresentanti le varie parti costituenti l’UPS. Tali
ideogrammi rappresenteranno illuminandosi il percorso dall’energia dall’UPS
verso il carico.
Pannello Remoto
Pannello remoto con allarme acustico luminoso per la remotizzazione del segnale
di allarme, di regolare funzionamento, di funzionamento in batterie, con chiare
indicazione del tempo di autonomia residuo in caso di mancanza rete.
UPS – modalità di funzionamento
Funzionamento normale
L’alimentazione alle utenze sarà sempre fornita dall’inverter il quale, a sua volta,
sarà alimentato dalla rete attraverso il raddrizzatore funzionante come
convertitore AC/DC.
Il carica batteria dovrà provvedere ad erogare l’energia necessaria per il
mantenimento o la ricarica al massimo livello della batteria di accumulatori.
L’inverter dovrà mantenersi costantemente sincronizzato con la rete
d’alimentazione di emergenza.
Mancanza rete
In assenza della rete primaria o al di fuori delle tolleranze ammesse,
l’alimentazione alle utenze sarà ancora fornita dall’inverter il quale, a sua volta,
sarà alimentato dalla batteria di accumulatori. Il passaggio alla modalità di
mancanza rete dovrà essere istantaneo e non dovrà generare nessuna
perturbazione alla tensione applicata al carico.
Durante questa fase la batteria di accumulatori si troverà in condizioni di scarica.
L’utente sarà avvertito dello stato di funzionamento da segnalazioni sia visive che
acustiche.
L’UPS calcolerà l’autonomia disponibile residua e la indicherà sul
display a bordo e sul dispositivo remoto.
A seguito dell’avvio del gruppo elettrogeno, si avrà a disposizione l’energia di
riserva; l’UPS dovrà automaticamente allinearsi alle tolleranze di frequenza (fino
al +/-5%) e di tensione (fino al +/-10%), per permettere all’UPS di commutare
in sincronismo al gruppo elettrogeno in modo graduale senza picchi di carico.
Ritorno della rete primaria di alimentazione
Quando la rete primaria rientra nei limiti ammessi, si avrà un nuovo buco di
tensione, a monte dell’UPS e al ritorno della rete il Gruppo Statico di Continuità
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ritornerà automaticamente a funzionare in modalità normale. A valle dell’UPS i
carichi alimentati non dovranno registrare nessuna variazione ai parametri
elettrici.
Sovraccarico, corto-circuito e condizioni anomale
In caso di arresto dell’inverter (per guasto o per intervento di una protezione
interna) l’utenza sarà automaticamente trasferita, senza soluzione di continuità,
sulla rete di riserva. Analogamente, al verificarsi di una sovracorrente
temporanea a valle dell’UPS, l’utenza sarà trasferita automaticamente ed in
tempo nullo, sulla rete di emergenza, per ritornare su inverter alla cessazione del
fenomeno.
La commutazione per sovraccarico avverrà solo nel caso in cui l’entità di tale
fenomeno sia superiore per durata o ampiezza al limite dichiarato sostenibile
dall’inverter:
del 110% della potenza nominale per 60 minuti;
del 125% della potenza nominale per 10 minuti;
del 150% della potenza nominale per 1 minuto.
Il tempo di commutazione verso la rete di soccorso dovrà essere nullo se
quest’ultima rientra nelle tolleranze.
Allarmi e misure
Gli allarmi (se attivi) dovranno essere visualizzati sul sinottico dell’UPS:
Sovraccarico in uscita
Rete di ingresso e di By-pass fuori tolleranza
Sovratemperatura o ventilazione difettosa
By-pass manuale attivo
Blocco inverter per sovraccarico
fuori tolleranza
Allarme raddrizzatore
Allarme inverter
Allarme carica batterie
Allarme by-pass
Blocco per sovraccarico
Batteria scarica
Circuito di batteria aperto
Misure in tempo reale
Tensione di uscita concatenata e stellata [V]
Carico in uscita [%]
Corrente in uscita [A]
Frequenza di uscita [Hz]
Potenza attiva di uscita totale [kW]
Potenza apparente di uscita [kVA]
Tensioni di ingresso concatenata e stellata [V]
Frequenza rete di ingresso [Hz]
Tensione di batteria [V]
Capacità di batteria [%]
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Autonomia disponibile (durante la fase di scarica) [min]
Temperatura interna [°C]
Storico eventi
Dovrà essere disponibile uno storico eventi memorizzati e facilmente
consultabile, riportante le condizioni di allarme, cambiamenti di stato di
funzionamento ed i comandi eseguiti dall’apparecchiatura con relativo riferimento
temporale (data-ora)
Connessione alla rete dati e manutenzione a distanza
L’UPS dovrà essere corredato di apposita presa RJ45 per la connessione alla rete
dati e di software per il monitoraggio da PC.
Inoltre l’UPS deve essere dotato di sistemi atti all’invio di stati d’allarme, e di
misure verso un centro di teleassistenza esterno al presidi ospedaliero anche se
tale funzione in fase d’installazione non verrà attivata
MODALITÀ DI ESECUZIONE DEI LAVORI
L'Appaltatore rimane unico responsabile dell’esecuzione ed a questo proposito si
rileva espressamente che da tale responsabilità l'Impresa non può in nessun caso
ritenersi esonerata.
Potranno essere stabilite e/o predeterminate limitazioni orarie al transito dei
veicoli e alle lavorazioni rumorose o comunque impattanti verso i locali adiacenti,
con riferimento alla normativa vigente ed alle attività sanitarie limitrofe, e
verranno richiesti particolari ed ulteriori accorgimenti per l’approntamento e la
tenuta del cantiere, anche volti a limitare e contenere la dispersione delle polveri,
ridurre la propagazione di rumori, esalazioni e vibrazioni. Per ridurre le
interferenze residue con le attività sanitarie è possibile-opportuno prevedere
attività in giorni festivi e prefestivi e/o in orari notturni.
Negli elaborati allegati sono presenti schemi e planimetrie che riportano per
l’area d’interesse lo stato attuale, nonché le principali dotazioni impiantistiche con
i percorsi delle condutture. Tali elaborati sono da ritenersi indicativi e non
sostituiscono i rilievi, misure e sopralluoghi obbligatori da parte della Ditta.
Nessuna eccezione potrà essere avanzata con riferimento alla mancata
conoscenza della situazione in essere.
L’Appaltatore dovrà condurre i lavori in modo continuativo secondo le indicazioni
del programma lavori e secondo le prescrizioni impartite dalla direzione lavori in
funzione delle necessità di svolgimento di tutte le attività nel presidio
ospedaliero, nonché delle necessità di funzionamento dei vari impianti del
presidio stesso anche in relazione alla stagione ed alle condizioni climatiche in cui
vengono interessati, senza diritto ad alcun riconoscimento di oneri aggiuntivi.
Per tutto il periodo intercorrente tra la conclusione degli interventi o fasi e la
presa in consegna da parte della Committenza, anche per opere prese in
consegna anticipatamente, ed il collaudo, e salvo le maggiori responsabilità
sancite dall'art. 1669 del Codice Civile, l'Appaltatore è comunque garante delle
opere e delle forniture eseguite, restando a suo esclusivo carico le sostituzioni ed
i ripristini che si rendessero necessari ed i danni conseguenti, con esclusione di
quelli provocati da incuria o cattivo uso da parte degli occupanti nel caso degli
spazi presi in consegna dal Committente e utilizzati prima del collaudo.
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Tutti i lavori devono essere eseguiti secondo le migliori regole d'arte, il progetto
e le prescrizioni della Direzione Lavori, in modo che le opere rispondano
perfettamente a tutte le condizioni stabilite.
L'esecuzione dei lavori deve essere coordinata secondo le prescrizioni della
Direzione Lavori e con esigenze che possano sorgere dalla contemporanea
esecuzione di altre opere nelle aree e zone d’intervento, affidate ad altre ditte.
Gli interventi potranno non essere continuativi per eventuali esigenze sanitarie
specifiche.
La Ditta dovrà prevedere, senza alcun maggiore onere a carico dell'Ente
Committente, l'attuazione di opere provvisorie necessarie per non intralciare la
normale attività nei fabbricati e non potrà sollevare eccezioni per le eventuali
ripercussioni negative sul rapido svolgimento dei lavori.
La Ditta assuntrice dell’appalto è pienamente responsabile degli eventuali danni
arrecati, per fatto proprio o dei propri dipendenti, alle opere degli edifici.
Tipologie di intervento per l’adeguamento delle schermature e le relative
modalità esecutive, devono essere opportunamente confrontate ed attentamente
valutate, anche per limitare ogni interferenza con le attività adiacenti e quindi
devono essere dettagliatamente indicate già in sede di offerta.
L’area cantiere dovrà essere opportunamente segregata con pareti in
cartongesso a tutta altezza che garantiscano una totale tenuta alle polveri.
In ogni caso il cronoprogramma operativo deve prevedere che tutte le attività
maggiormente impattanti ed interferenti con il reparto (demolizioni, tagli, ecc.) e
che comunque comportano la maggiori produzioni di polveri, rumori, esalazioni e
vibrazioni, siano eseguite di sabato e domenica. Il transito nel reparto delle
maestranze per accedere all’area segregata di cantiere dovrà essere ed
opportunamente regolamentato secondo criteri condivisi con l’Azienda
Ospedaliera.
TEMPISTICHE DELL’INTERVENTO
Tutti i lavori e le attività in appalto devono essere realizzati nelle tempistiche
stabilite ed in conformità alle previsioni del cronoprogramma d’offerta approvato.
In particolare l’intera esecuzione lavori ed installazione della macchina, comprese
le attività di cantieramento, rimozione ed alienazione dell’angiografo esistente e
componenti connessi, adeguamento della sala esami e degli elementi connessi, le
installazioni impiantistiche, l’installazione del nuovo angiografo fisso e dei relativi
componenti ed accessori, gli allacciamenti e le rifiniture, la rimozione del
cantiere, la trasmissione dei verbali di prova e verifica, le certificazioni e tutte le
documentazioni aggiornate as-built, deve essere completata nella tempistica
stabilita dalla data di consegna delle aree ed emissione del relativo verbale di
inizio lavori, fino alla data di sottoscrizione del verbale di ultimazione dei lavori e
comunicazione di fine intervento.
LIVELLO E QUALITÀ DEI MATERIALI
I materiali, la posa in opera e in generale tutti gli impianti dovranno uniformarsi
alle prescrizioni derivanti dalle presenti indicazioni tecniche e dall’insieme degli
elaborati progettuali approvati, ferma restando l’osservanza delle norme di legge,
delle norme UNI e CEI.
Ove previsto i componenti e le apparecchiature dovranno essere corredate di
marchio CE e di tutta la relativa documentazione e manualistica.
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L’Impresa esecutrice dovrà fornire materiali corredati di marchio CEI (laddove sia
previsto) o di Marchio Italiano di Qualità (in quanto esista per la categoria di
materiale considerata). I marchi riconosciuti nell’ambito CEE saranno considerati
equivalenti ai corrispondenti marchi CEI e IMQ.
Qualora nel corso dei lavori la normativa tecnica fosse oggetto di revisione,
l’Impresa è tenuta a darne immediato avviso e a concordare quindi le modifiche
per l’adeguamento degli impianti alle nuove prescrizioni.
Le marche e i modelli di alcune apparecchiature potranno essere proposti in base
alle scelte già effettuate dall’Azienda presso il presidio ospedaliero di Busto
Arsizio, in particolare per quanto riguarda: apparecchiature di protezione,
apparecchiature modulari, quadri elettrici, apparecchiature civili, elementi di
rifinitura, impianti e componenti di rivelazione incendi, sistema di supervisione e
di controllo degli impianti per omogeneità con gli impianti esistenti.
L’Impresa aggiudicataria dovrà definire l’elenco delle marche e dei modelli delle
apparecchiature, nonché dei componenti che intende impiegare. Le marche e i
modelli delle apparecchiature e dei componenti previsti, prima della posa in
opera, saranno approvate dall’Azienda che potrà accettarle o rifiutarle qualora
non le ritenga di caratteristiche adeguate.
I risultati delle scelte verranno regolarmente verbalizzati e saranno vincolanti per
l’Impresa.
L’approvazione dei materiali non esonera però l’Impresa dalle responsabilità
inerenti a difetti e a cattivo funzionamento che dovessero riscontrarsi durante
l’esecuzione dei lavori o all’atto del collaudo.
Qualora vengano rifiutati dei materiali, ancorché messi in opera, perché ritenuti
di non adeguata qualità, l’Impresa dovrà immediatamente, a sua cura e spese,
allontanare dal cantiere i materiali stessi e sostituirli con altri che soddisfino le
condizioni prescritte.
Di seguito vengono fornite alcune prescrizioni qualitative e quantitative, da
considerarsi come ulteriori indicazioni minime da prevedere nelle opere di
adeguamento della sala esami in argomento.
IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Caratteristiche di alimentazione
Energia utilizzata: Distribuzione per gli usi di forza motrice ed illuminazione alla
tensione di 400V + N sistema “TN-S” con propria cabina di trasformazione;
Punto di consegna: l’alimentazione per il nuovo angiografo della Sala di
Emodinamica è un interruttore predisposto sul power center della cabina elettrica
dello stesso padiglione (cabina 3) in rete preferenziale. La Ditta aggiudicataria,
da tale punto, dovrà posare la conduttura d’alimentazione allacciandosi
all’interruttore indicato dall’Ufficio Tecnico competente.
La nuova linea elettrica alimenterà l’angiografo attraverso un UPS da fornire ed
installare al piano seminterrato nel locale UPS dell’intera Sala Angiografica.
Distribuzione a 5 conduttori (L1+L2+L3+N+PE) per sistema trifase a 400V,
distribuzione a 3 conduttori (L+N+PE) per sistema monofase a 230V.
Conduttori
Tutti i conduttori impiegati nell’impianto dovranno rispondere alle norme
costruttive stabilite dal CEI ed alle tabelle dimensionali stabilite dall’UNEL.
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Portata massima Iz: le sezioni devono essere scelte in modo che la portata
massima in regime permanente Iz, conforme alle tabelle UNEL 35011-72, non sia
inferiore alla corrente d’impiego Ib.
Devono essere installati cavi per energia isolati in gomma e in PVC nelle seguenti
composizioni:
- cavi unipolari o multipolari in rame, isolati in gomma etilenpropilenica qualità
G7 o G10 oportunamente ignifugata, sotto guaina PVC qualità Rz, tensione
nominale Uo/U:0,6/1KV, di tipo non propagante l’incendio ed a bassa
emissione di gas corrosivi rispondenti ai requisiti della Norme CEI 20.13.
20.22 II e tabella PR.CEI UNEL 2382, da impiegare per le linee di
distribuzione principali (nella fattispecie vengono richiesti cavi FG7OM1
a bassa emissivo di gas tossici);
- cavi unipolari flessibili in rame isolati in PVC, senza guaina, tipo NO7VK,
tensione nominale Uo/U:450/750V di tipo no propagante l’incendio
rispondenti alle Norme CEI 20.20 e 20.22 e secondo tabella UNEL 35747, da
impiegare nelle distribuzioni secondarie e per posa entro tubazioni, cabalette
in PVC e nei collegamenti interni di quadri elettrici. Inoltre la sezione di ogni
cavo deve essere coordinata secondo le disposizioni delle Norme CEI 64.8/4
all’organo di protezione.
Cadute di tensione massime:
o circuiti luce 2%
o circuiti forza motrice 2%
misurate sull’utilizzatore più distante dal punto di alimentazione del circuito.
Impianto di terra ed equipotenzialità
Nel locali in oggetto l’impianto di equipotenzialità è già presente e qualsiasi
modifica, integrazione o rifacimento sarà eseguito in riferimento della norma CEI
64.8 parte 7 sezione 710 riferita ai locali ad uso medico.
Apparecchi illuminanti
Se l’impianto di illuminazione necessita di essere integrato con nuovi dispositivi,
tutti gli apparecchi illuminanti utilizzati devono sottostare ai seguenti requisiti:
- l’alimentazione, se non diversamente indicato, è a 230V – 50Hz;
- tutti gli apparecchi devono resistere alla fiamma;
- il grado di protezione degli apparecchi illuminanti devono essere adeguati
all’impiego specifico e di provata buona qualità.
Il livello di illuminamento in esercizio sarà progettato per fornire un livello medio
di luminosità ideale in base alla destinazione dei locali e farà riferimento alle
tabelle UNI 10380.
Nel locale ANGIOGRAFICO il grado di protezione IP minimo utilizzabile è IP65.
Impianto telefonico dati
Se necessita l’installazione di nuovi punti di rete dati occorrerà realizzare un
impianto di cablaggio strutturale integrato composto da punti a doppia presa
RJ45 categoria 6 collegate all’armadio telefonico dati più vicino (presso piano
terra zona ascensori) tramite cavo UTP categoria 6.
Apparecchi elettrici ed elettronici
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(D.P.G.R. n. 70625 del 22.12.1997)
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Ogni apparecchio elettrico ed elettronico, che possa emettere disturbi
elettromagnetici o ne possa essere disturbato, deve essere realizzato in modo
tale da non provocare interferenze elettromagnetiche dannose ed avere un
adeguato livello di immunità contro i disturbi, dovranno essere quindi conformi
alla direttiva 89/336 sulla compatibilità elettromagnetica e devono portare la
marcatura CE.
ULTERIORI ONERI A CARICO DELL’APPALTATORE
Sono a carico dell'Appaltatore anche gli oneri ed obblighi seguenti, il cui
corrispettivo è compreso nel prezzo di aggiudicazione:
a) ponteggi di servizio ed ogni altra opera provvisionale;
b) allacciamenti idrici ed elettrici di cantiere eventuali da ente distributore;
c) installazione di ogni impianto tecnologico necessario al corretto
funzionamento delle apparecchiature ed accessori oggetto delle fornitura;
d) l'impiego di tutti i necessari mezzi d'opera e del personale comune e
specializzato per il trasporto, lo scarico ed il collocamento in opera delle
macchine e dei materiali e per l'esecuzione di tutti i lavori;
e) l'allontanamento ed il trasporto a pubbliche discariche dei materiali di risulta;
f) la fornitura e manutenzione di cartelli di avviso e segnalazione nei punti
prescritti e quant'altro potrà occorrere a scopo di sicurezza, indicato dalla
Direzione dei lavori e/o dal coordinatore per la sicurezza;
g) il permesso di accedere nei locali in cui si eseguono gli impianti agli operai di
altre ditte che vi debbano eseguire i lavori affidati alle medesime e la
sorveglianza per evitare danni o manomissioni ai propri materiali ed alle
proprie opere, tenendo sollevata l'Amministrazione da qualsiasi responsabilità
al riguardo;
h) prevenire, eliminare o limitare al massimo la propagazioni di rumori,
vibrazioni ed esalazioni all’interno del cantiere e, soprattutto, verso i locali ed
aree limitrofe al cantiere stesso;
i) nel corso delle opere la ditta dovrà seguire le regole di buona tecnica per
prevenire la diffusione della polvere derivante dai vari tipi di lavorazione ed in
particolare:
- lavorare mantenendo una condizione di umidità sufficiente a ridurre la
dispersione di polveri;
- utilizzare attrezzature con sistemi di aspirazione;
- costruire barriere impermeabili tra le aree di degenza dei ricoverati e le
aree in cui si svolgono i lavori, per prevenire l'ingresso di polvere nelle
degenze (ad esempio di plastica o muri a secco);
- in accordo con la Direzione Medica e la S.A. Tecnico, stabilire la
tempistica di attività del cantiere con i relativi orari di lavoro, dare
informazione al personale ed ai visitatori sulle zone in cui è interdetto il
passaggio, anche mediante adeguata cartellonistica; individuare e
segnalare percorsi alternativi;
- rimuovere il materiale di risulta evitando la dispersione di polvere
mediante l'utilizzo di opportuni presidi;
- dirigere il passaggio delle persone provenienti dalla zona dei lavori
lontano dalle aree di degenza, in modo da limitare al massimo l'apertura e
chiusura di porte (o di altre barriere), che possa provocare la diffusione di
polveri nelle aree sanitarie;
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avvisare tempestivamente l’Azienda Ospedaliera nel caso si rendano
necessari spostamenti di degenti o attività;
- pulire adeguatamente ogni giorno la zona di lavoro;
- le aree nelle quali risultano ultimate le lavorazioni devono essere pulite
tempestivamente.
Dovranno essere altresì adottati tutti gli accorgimenti per far sì che gli
impianti di rilevazione incendi, esistenti all’interno dell’ospedale ed
eventualmente presenti anche nell’area di cantiere o limitrofe, possano
essere mantenuti in funzione durante i lavori. Si dovrà pertanto prevedere
la posa in opera di appositi cappucci, da utilizzare solamente quando sono
in corso lavorazioni che possono danneggiare i rilevatori stessi o
provocare falsi allarmi, e che saranno invece rimossi al termine delle
suddette lavorazioni e durante la notte.
la fornitura e posa in opera di apposite targhette, nel numero, tipo e
dimensioni da stabilirsi da parte della Direzione lavori sentita l’Azienda
Ospedaliera, con le indicazioni occorrenti per rendere facile l'esercizio degli
impianti anche a chi non ne abbia seguito l'esecuzione;
la disponibilità di adatta mano d'opera, gli apparecchi e strumenti di controllo
e misura preventivamente tarati e quant'altro occorrente per eseguire la
verifica e le prove preliminari e collaudali degli impianti;
la stesura di opportuna documentazione relativa all'esito delle verifiche di cui
al punto precedente, nonché la documentazione relativa alle certificazioni ed
omologazioni dei materiali installati;
conservare presso il cantiere, una raccolta completa ed aggiornata dei
documenti relativi ai lavori eseguiti, al personale impiegato, ai materiali
entrati, usciti ed utilizzati, in modo da rendere rapida e agevole ogni
operazione di conteggio e controllo da parte della Direzione Lavori;
provvedere a propria cura e spese a tutte le opere provvisorie di recinzione,
protezione e segnalazione locale a riparo e difesa della zona ove
effettivamente avvengono i lavori, tali da soddisfare pienamente gli obblighi
che in merito la legge e le norme di sicurezza gli impongono come
costruttore;
fornire il cartello di cantiere previsto dall’art. 118 del D.Lgs n.163/06
conforme alle circolari del Ministero LL.PP.;
le prestazioni di personale esperto, munito degli occorrenti strumenti, per
effettuare almeno settimanalmente e comunque ogni qualvolta si renda
necessario eventuali tracciamenti, misurazioni, rilievi dei lavori e stesura dei
dati contabili.
-
j)
k)
l)
m)
n)
o)
p)
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
La realizzazione dell’opera dovrà rispettare le norme tecniche e le disposizioni di
Legge vigenti. In particolare dovranno essere rispettate le prescrizioni cogenti in
materia di sicurezza dei luoghi di lavoro e dei cantieri, di prevenzione incendi, di
reazione e resistenza al fuoco di strutture ed elementi, realizzazione delle opere
di natura edilizia, antisismica ed urbanistica, di installazione degli impianti, di
protezione contro le scariche atmosferiche, di abbattimento delle barriere
architettoniche, ambientali e di risparmio energetico, smaltimento dei rifiuti, di
limitazione delle emissioni atmosferiche ed acustiche, di requisiti strutturali
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tecnologici ed organizzativi minimi delle strutture sanitarie per l’accreditamento,
ecc.
A titolo indicativo e non esaustivo si riportano alcune disposizioni vincolanti:
- Legge 9/01/91 n.10 - Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale
in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo
delle fonti rinnovabili di energia e relativi regolamenti e decreti successivi;
- D.Lgs. 19/08/2005, n. 192 - Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al
rendimento energetico nell'edilizia;
- D.Lgs. 311 del 29/12/06 - Disposizioni correttive ed integrative al decreto
legislativo 192/2005;
- Legge 07/12/1984 n. 818;
- D.M. 22/01/08 n. 37 - Norme per la sicurezza degli impianti e relativo
regolamento di attuazione;
- DPR 6/12/1991 n. 447 - Regolamento di attuazione della Legge 46/90 in
materia di sicurezza degli impianti e successivi aggiornamenti;
- D.Lgs. 09/04/2008 n. 81 smi - Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e
successivi aggiornamenti;
- D.P.R. 21/04/1993 n. 246 - Regolamento di attuazione della direttiva
89/106/CE relativa ai prodotti da costruzione e s.m.i.;
- D.M. 18/09/02 - Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione
costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private;
- D.P.R. 01/08/2011 n. 151;
- D.P.R. 380/2001 e smi;
- D.Lgs. 25/02/2000 n. 93 - Attuazione della direttiva 97/23/CE in materia di
attrezzature a pressione;
- D.M. 14.09.2005;
- OPCM n. 3274 del 20.03.2003 così come modificato dall’OPCM n. 3431
03.05.2005 ecc. (Normativa Tecnica per le Costruzioni);
- D.P.R. 24 luglio 1996 n. 503 - Normativa per l’Eliminazione delle Barriere
Architettoniche;
- Legge 10/03/68 n. 186 - Impianti elettrici;
- D.P.R. 14/01/1997 - Requisiti strutturali tecnologici ed organizzativi minimi
per le strutture sanitarie;
- Piano Regolatore con relative NTA, regolamento di igiene e regolamento
edilizio del Comune di Busto Arsizio;
- Disposizioni e raccomandazioni dei Vigili del Fuoco, degli enti locali,
dell’azienda sanitaria locale, ISPESL, ARPA, ecc…;
- normative UNI – UNI EN, UNEL ; CEI, IEC;
- Prescrizioni e raccomandazioni dell'Autorità e degli enti distributore
dell’energia elettrica e del gas, dell’ente fornitore del servizio telefonico.
Ogni altra prescrizione, normativa, regolamentazione e raccomandazione
emanata da eventuali Enti ed applicabili agli impianti oggetto del presente
documento.
ELABORATI TECNICI ALLEGATI
Sono allegati al presente documento, per farne parte integrante, i seguenti
elaborati tecnici, in formato digitale.
Essi forniscono alcuni elementi circa la situazione attuale nell’area d’intervento e
che, fatto salvo l’obbligo di verifica constatazione ed analisi delle condizioni
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effettivamente esistenti in sede di sopralluogo, possono essere adoperati per lo
sviluppo degli elaborati progettuali.
Si precisa che le tavole relative allo “stato di fatto” sono copie dei disegni AS
BUILT elaborati dalla Ditta installatrice dell’angiografo INTEGRIS.
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STATO
STATO
DI FATTO - 1608008003 Opere Proteximetriche.pdf
DI FATTO - 1608008004-02 Canaline e ancoraggi a soffitto.pdf
DI FATTO - 1608008004-03 Sezioni carpenteria a soffitto.pdf
DI FATTO - 1608008005-01 Quadro elettrico Generatore RX.pdf
DI FATTO - 1608008005-02 Quadro elettrico Circuiti Ausiliari.pdf
DI FATTO - 1608008006 Piastra a pavimento.pdf
DI FATTO - 1608008009 Struttura ancoraggio a soffitto.pdf
DI FATTO - C0411D04 Pianta Canali Rev.01.pdf
DI FATTO - E06164 Quadro elettrico generale.pdf
DI FATTO - E0615901 Canalizzazione impianto elettrico.pdf
DI FATTO - E0616001 Forza Motrice.pdf
DI FATTO - E0616201 Illuminazione.pdf
DI FATTO - E0616301 Distribuzione impianto elettrico.pdf
DI FATTO - E0616601 Schema Unifilare.pdf
DI FATTO - Piano Rialzato.pdf
DI FATTO - Planimetria generale Presidio Ospedaliero.pdf
DI FATTO - Relazione Tecnica CDZ.pdf
DI PROGETTO - Impianto elettrico e similare.pdf
DI PROGETTO - Modifica allarmi.pdf
Ufficio Tecnico P.O. Busto Arsizio
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