Rabindranath Tagore - Unitre Val di Cornia

Rabindranath Tagore
Rabindranath Tagore ( 1861 1941) è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo e filosofo
indiano. Mentre Gandhi, con la disobbedienza civile, organizzò il nazionalismo indiano sino a
ricacciare in mare gli inglesi, Tagore si propose di conciliare e integrare Oriente ed Occidente.
Opera difficile, cui egli era preparato dall'esempio di suo nonno che nel 1928, fondando il Sodalizio
dei credenti in Dio, integrò il monoteismo cristiano ed il politeismo induista.
Figlio di un santo e ricco bramino, studiò nel Regno Unito ove anglicizzò il proprio cognome.
Tornato con la convinzione che gli inglesi san ben proteggere un'India bisognosa di protezione, egli
si dedicò all'amministrazione delle sue terre e ad ogni forma d'arte.
In liriche destinate al canto, che egli stesso musicò e tradusse in inglese (Offerta di canto, 1913),
in lavori teatrali ricchi d'intermezzi lirici (La vendetta della natura, 1884), in romanzi (Il naufragio,
1906), in novelle, memorie, saggi e conferenze Tagore affermò il proprio amore per la natura e
per Dio, le proprie aspirazioni di fratellanza umana, la propria passione (anche erotica), l'attrattiva
della fanciullezza.
Esercitò un enorme fascino anche sul mondo occidentale, che lo premiò col Premio Nobel per la
letteratura nel 1913. Tagore è stato tradotto praticamente in tutte le lingue europee risultando
forse l'autore di origini bengalesi più noto in Occidente. Le sue opere sono state pure, quasi tutte,
tradotte in italiano. Inoltre fece costruire strade, ospedali e anche una scuola, la quale è ancora
oggi una università.
Poesia: Mi hai fatto senza fine
Mi hai fatto senza fine
questa è la tua volontà.
Questo fragile vaso
continuamente tu vuoti
continuamente lo riempi
di vita sempre nuova.
Questo piccolo flauto di canna
hai portato per valli e colline
attraverso esso hai soffiato
melodie eternamente nuove.
Quando mi sfiorano le tue mani immortali
questo piccolo cuore si perde
in una gioia senza confini
e canta melodie ineffabili.
Su queste piccole mani
scendono i tuoi doni infiniti.
Passano le età, e tu continui a versare,
e ancora c'è spazio da riempire.
Poesia: Donna
Donna, non sei soltanto l'opera di Dio,
ma anche degli uomini, che sempre
ti fanno bella con i loro cuori.
I poeti ti tessono una rete
con fili di dorate fantasie;
i pittori danno alla tua forma
sempre nuova immortalità.
Il mare dona le sue perle;
le miniere il loro oro,
i giardini d'estate i loro fiori
per adornarti, per coprirti,
per renderti sempre più preziosa.
Il desiderio del cuore degli uomini
ha steso la sua gloria
sulla tua giovinezza.
Per metà sei donna,
e per metà sei sogno.
“Nel tuo sonno, al limite dei sogni,
aspetto guardando in silenzio il tuo viso,
come la stella del mattino che appare per prima
alla tua finestra.
Con i miei occhi berrò il primo sorriso
che, come un germoglio, sboccerà
sulle tue labbra semiaperte.
Il mio desiderio è solo questo.”
“Ho sognato che lei, seduta vicino al mio letto,
mi sollevava dolcemente con le mani i capelli,
facendomi sentire la gentilezza delle sue dita.
Guardavo il suo viso, lottando con le lacrime
che mi offuscavano lo sguardo,
finchè il languore delle sue dolci parole
mi fermò il sogno, come una luce iridescente.”
Libro: La poesia della natura
Viaggiai per giorni e notti per paesi lontani.
Molto spesi per vedere alti monti, grandi mari.
E non avevo occhi per vedere a due passi da casa la goccia di rugiada sulla spiga di grano.