Un libro una città: Atene
“Titoli di coda” di Petros Markaris (Bompiani)
Tesori archeologici
e testimonianze d'Arte
Tre musei ateniesi presentano un prezioso patrimonio millenario
di Bruga
I
l più recente romanzo del
giallista greco,
ambientato
inevitabilmente nelle convulse
giornate della crisi economica
che si avvita su se stessa, ci
porta nella capitale greca di
questo periodo, nuovamente
paralizzata dal timore del
default e scossa solo dalle
manifestazioni di protesta.
Per il turista che voglia invece
seguire un suo itinerario nella
bellezza e, direi, nell’unicità che
può offrire la capitale greca,
ecco alcuni suggerimenti per
trarre il massimo da una visita
anche breve. D’obbligo,
naturalmente, la visita
approfondita del Museo
archeologico nazionale
(www.namuseum.gr) , costruito
quasi due secoli fa e riallestito
all’inizio del nuovo millennio. Si
tratta di un museo meno
all’avanguardia rispetto al
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Il romanzo giallo di Petros markaris, Bompiani 2015. Sopra il titolo, l'ingresso del
Museo Archeologico Nazionale (foto Bruga).
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Tes ori a r cheolo gi ci e te sti moni a nze d'Ar te
In alto; a sinistra, Museo Archeologico Nazionale - Statua bronzea di Poseidon, 450 a.C. circa (foto Bruga); a destra, Museo
Archeologico Nazionale - Particolare del gruppo scultoreo in bronzo del Ragazzo a cavallo, 140 a.C. circa (foto Bruga). Sopra; a
sinistra, Museo Archeologico Nazionale - Maschera funeraria in oro detta Maschera di Agamemnone, XVI secolo a.C (foto Bruga); a
destra, Museo Archeologico Nazionale – Statua bronzea dell'imperatore Augusto, 12-10 a.C. (foto Bruga).
nuovo Museo del Partenone, ma
certamente fra i più importanti
al mondo per la ricchezza e la
varietà di ciò che mostra. Si va
dal periodo miceneo a quello
arcaico, dalla sculture classiche
al periodo ellenistico e romano,
senza dimenticare il
bell’allestimento dedicato agli
affreschi di Santorini (che
comunque è meglio vedere
sull’isola). Tutto meraviglioso e
ben presentato, a cominciare dal
giovane Fantino di Artemìsion,
che nel vecchio allestimento era
il biglietto da visita del museo.
Ma quello che forse colpisce di
più è la serie di semplici e
toccanti monumenti funerari, in
genere sotto forma di stele, che
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si rivelano modernissimi e
anticipano tanta arte successiva,
da quella etrusca fino a certe
Madonne con bambino o a certe
Pietà posteriori di
millecinquecento o duemila
anni.
Un altro unicum è il Museo di
arte cicladica (www.cycladic.gr),
di estrema bellezza sia per il
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In alto; a sinistra, l'edificio principale del
Museo d'Arte Cicladica (foto Museum of
Cycladic Art); a destra, Museo d'Arte
Cicladica - Coppa emisferica in rame con
iscrizione cipriota-minoica, 1200-1050
a.C. (foto Museum of Cycladic Art).
Sopra, Museo d'Arte Cicladica - Anforetta
portaprofumi in vetro, V secolo a.C. (foto
Museum of Cycladic Art).
A sinistra, Museo Benaki - La sala delle
icone bizantine (foto Bruga).
Sotto; a sinistra, Museo Benaki – La sala
di arte orientale (foto Bruga); a destra,
Museo Benaki – Dipinti, arredi e
abbigliamento XIX secolo (foto Bruga).
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La b e llez za cla ss i ca d i un’Atene mi llenaria
Sopra, il Palazzo del Parlamento
sulla Piazza Sindagma (foto Bruga).
A destra, il cambio della guardia
degli Euzoni (foto Bruga).
contenitore che il contenuto.
Anche in questo caso, forme
stilizzate in maniera
modernissima, figure di donne
soprattutto che risalgono a un
periodo piuttosto ampio, che va
dal quinto al secondo millennio
AC. Isole che adesso sono
difficili da raggiungere anche
nella stagione turistica, che
qualche millennio fa erano in
grado di esprimere un livello di
elaborazione artistica raggiunto
solo da artisti quasi
contemporanei come
Modigliani o Brancusi.
La terza tappa ci porta in un
altro museo privato, il Benàki
(www.benaki.gr), creato da un
mecenate di origine grecoegiziana e aperto solo 15 anni fa.
Il palazzo ottocentesco ha già il
suo fascino, ma le raccolte, vaste
ed eterogenee, consentono di
ripercorrere quattromila anni di
arte greca fino ai giorni nostri,
con una sezione moderna
abbastanza interessante, che
copre anche la lotta per
l’indipendenza che – guarda
caso – si svolse con notevoli
intrecci fra la storia greca e
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quella tedesca!
Dal Benàki a piazza Sìndagma,
sede del Parlamento, è una
breve passeggiata: se non ci
sono manifestazioni in corso,
godetevi il cambio della guardia
dei militari in costume
dell’Epiro, detti “euzoni”, che
varie volte al giorno attirano
turisti di tutto il mondo con una
coreografia tanto curiosa quanto
ridicola …
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