IL SISTEMA CARDIOVASCOLARE • COSTITUITO DAL CUORE CHE POMPA IL SANGUE IN UN CIRCUITO CHIUSO DI VASI • LA FUNZIONE E’ IL TRASPORTO DI MATERIALE FRA I VARI DISTRETTI DELL’ORGANISMO • LE SOSTANZE TRASPORTATE SONO: 1. NUTRIENTI, ACQUA, GAS DALL’AMBIENTE ESTERNO 2. MATERIALI ALL’ALTRA 3. CATABOLITI ELIMINARE • SCAMBIATI CHE LE DA CHE ENTRANO UNA CELLULA CELLULE DEVONO SONO TRASPORTATI ANCHE GLOBULI BIANCHI, ANTICORPI E CALORE (DAL CENTRO VERSO LA PERIFERIA DOVE VIENE DISSIPATO) IL CIRCUITO ARTERIE: TRASPORTANO IL SANGUE DAL CUORE VERSO LA PERIFERIA •VENE: TRASPORTANO IL SANGUE DALLA PERIFERIA AL CUORE •CIRCOLAZIONE POLMONARE: VENTRICOLO DESTRO ARTERIE POLMONARI POLMONI VENE POLMONARI ATRIO SINISTRO •CIRCOLAZIONE SISTEMICA: VENTRICOLO SINISTRO AORTA ARTERIE ARTERIOLE CAPILLARI VENULE VENE VENA CAVA ATRIO DESTRO capo PRESSIONE, VOLUME, FLUSSO E RESISTENZA •IL SANGUE SCORRE NEL SISTEMA CIRCOLATORIO PERCHE’ SPINTO DA UN GRADIENTE DI PRESSIONE GENERATO DALLA CONTRAZIONE CARDIACA •I LIQUIDI SI SPOSTANO DA REGIONI A MAGGIOR PRESSIONE A REGIONI A PRESSIONE INFERIORE: NEL SISTEMA CIRCOLATORIO DAL CUORE VERSO LA VENA CAVA •QUANDO IL SANGUE SCORRE ATTRAVERSO IL SISTEMA LA PRESSIONE DIMINUISCE A CAUSA DELL’ATTRITO: LA PRESSIONE DIMINUISCE MAN MANO CHE IL SANGUE SI ALLONTANA DAL CUORE PRESSIONE DI UN LIQUIDO •CORRISPONDE ALLA FORZA ESERCITATA DAL LIQUIDO STESSO SULLE PARETI DEL CONTENITORE. SE IL LIQUIDO NON E’ IN MOVIMENTO VIENE DEFINITA IDROSTATICA ED E’ DIRETTA IN TUTTE LE DIREZIONI •SI MISURA IN mmHg O torr (1mm Hg = 1 torr CORRISPONDE ALLA PRESSIONE IDROSTATICA ESERCITATA DA UNA COLONNA DI MERCURIO ALTA 1 mm SU UN’AREA DI 1 cm2) •SE IL LIQUIDO E’ IN MOVIMENTO LA PRESSIONE RISULTA COMPOSTA DA UNA COMPONENTE DINAMICA (ENERGIA CINETICA DEL SISTEMA) E UNA COMPONENTE LATERALE, LA PRESSIONE IDROSTATICA (ENERGIA POTENZIALE) ESERCITATA SULLE PARETI. LA PRESSIONE ESERCITATA DA UN LIQUIDO IN MOVIMENTO E’ DETTA IDRAULICA CAMBIAMENTI DI VOLUME •SE IL VOLUME IN CUI E’ CONTENUTO IL LIQUIDO DIMINUISCE, LA PRESSIONE ESERCITATA DAL LIQUIDO SULLE PARETI AUMENTA •A LIVELLO CARDIACO, LA CONTRAZIONE DEL VENTRICOLO CAUSA L’AUMENTO DI PRESSIONE DEL SANGUE E IL SUO SPOSTAMENTO VERSO I VASI. VIENE DEFINITA PRESSIONE DI SPINTA •QUANDO IL CUORE SI RILASSA E SI ESPANDE LA PRESSIONE DIMINUISCE •CAMBIAMENTI DI VOLUME CHE INFLUENZANO LA PRESSIONE SI VERIFICANO ANCHE A LIVELLO DEI VASI: SE SI DILATANO LA PRESSIONE AL LORO INTERNO DIMINUISCE, SE SI CONTRAGGONO LA PRESSIONE DEL SANGUE AUMENTA PRESSIONE E FLUSSO FLUSSO P P = P1-P2 OSSIA QUANTO PIU’ E’ ELEVATO IL GRADIENTE DI PRESSIONE TANTO MAGGIORE SARA’ IL FLUSSO IL FLUSSO Q O VOLUME DI FLUSSO E’ IL VOLUME DI SANGUE CHE CHE SCORRE ATTRAVERSO LA SEZIONE TRASVERSA DI UN CONDOTTO NELL’UNITA’ DI TEMPO (L/min) PRESSIONE E RESISTENZA LO SCORRIMENTO DEL SANGUE INCONTRA ATTRITO. Il SISTEMA CARDIOVASCOLARE PRESENTA QUINDI UNA RESISTENZA AL FLUSSO EMATICO CHE SCORRE NELLE VIE A MINORE RESISTENZA. FLUSSO 1/R PER UN LIQUIDO CHE SCORRE IN UN TUBO, I PARAMETRI CHE DETERMINANO LA RESISTENZA SONO: 1. LUNGHEZZA L 2. RAGGIO r 3. VISCOSITA’ OSSIA R= 8L/r4 ; R L/r4 Legge di Poiseuille Qv= (r4 P)/(8 L) VELOCITA’ DI FLUSSO E’ LA DISTANZA PERCORSA NEL UNITA’ DI TEMPO DA UN DATO VOLUME DI SANGUE v=Q/A DOVE A E’ L’AREA DELLA TASVERSA DEL CONDOTTO SEZIONE I VASI SANGUIGNI •LA PARETE DEI VASI SANGUIGNI E’ COSTUTUITA DA STRATI DI MUSCOLATURA LISCIA TESSUTO CONNETTIVO ELASTICO TESSUTO CONNETTIVO FIBROSO •IL RIVESTIMENTO INTERNO DI TUTTI I VASI E’ COSTITUITO DA UN EPITELIO SPECIALIZZATO DETTO ENDOTELIO AORTA E GRANDI ARTERIE •Presentano pareti con muscolo liscio e tessuto connettivo elastico e fibroso •E’ necessaria una quantità elevata di energia per distendere le loro pareti •Assorbono energia dal sangue che e’ espulso ad elevata pressione dai ventricoli e la liberano per ritorno elastico •In questo modo il flusso sanguigno viene garantito anche durante la fase di diastole MUSCOLO LISCIO VASCOLARE E VASI DI RESISTENZA •E’ SEMPRE PARZIALMENTE (TONO MUSCOLARE) CONTRATTO •E’ INFLUENZATO DA NUMEROSE SOSTANZE: ORMONI, NEUROTRASMETTITORI E FATTORI PARACRINI •QUESTE AGISCONO IN PARTICOLARE A LIVELLO DELLE ARTERIOLE: LA CONTRAZIONE O LA DILATAZIONE DELLA MUSCOLATURA LISCIA DETERMINA LA VARIAZIONE DEL LORO RAGGIO E QUINDI DELLA RESISTENZA AL FLUSSO (VASI DI RESISTENZA) MICROCIRCOLAZIONE •COSTITUITA DA ARTERIOLE, CAPILLARI E VENULE METARTERIOLE, •LE METARTERIOLE PRESENTANO UNA MINORE COMPONENTE DI MUSCOLATURA LISCIA RISPETTO ALLE ARTERIOLE •POSSONO INDIRIZZARE IL SANGUE VERSO I LETTI CAPILLARI O COSTITUIRE DEI BYPASS ARTERO-VENOSI NEL CASO IN CUI GLI SFINTERI PRECAPILLARI SIANO CONTRATTI •I CAPILLARI SONO I VASI PIU’ PICCOLI E INSIEME ALLE VENULE POSTCAPILLARI SONO LA SEDE DI SCAMBIO TRA SANGUE E IL LIQUIDO INTERSTIZIALE I VASI DI CAPACITA’ : IL SISTEMA VENOSO •COSTITUITO DA UN SISTEMA CONVERGENTE DI VASI DI DIAMETRO SEMPRE MAGGIORE •RACCOGLIE PIU’ DELLA META’ DEL SANGUE PRESENTE NELLA CIRCOLAZIONE SISTEMICA. LE VENE SONO PIU NUMEROSE DELLE ARTERIE E HANNO UNA QUANTITA’ MINORE DI TESSUTO ELASTICO RISPETTO ALLE ARTERIE: SI ESPANDONO PIU’ FACILMENTE •IL FLUSSO EMATICO VENOSO CONTRO LA FORZA DI GRAVITA’ E’ AGEVOLATO DALLA PRESENZA DI VALVOLE E DALLA POMPA MUSCOLARE SCHELETRICA LA PRESSIONE ARTERIOSA •I VENTRICOLI CONTRAENDOSI GENERANO UNA PRESSIONE ELEVATA CHE OSCILLA FRA 0 E 120 mmHg •LA PRESSIONE AORTICA RAGGIUNGE UN VALORE MASSIMO DI CIRCA 120 mmHg (PRESSIONE SISTOLICA) DURANTE LA SISTOLE VENTRICOLARE PER SCENDERE FINO A CIRCA 80 mmHg (PRESSIONE DIASTOLICA) DURANTE LA DIASTOLE VENTRICOLARE •LA PRESSIONE ARTERIOSA DIASTOLICA E’ ELEVATA GRAZIE ALLA COMPONENTE ELASTICA DELLE ARTERIE •PRESSIONE DIFFERENZIALE = PRESSIONE SISTOLICA - PRESSIONE DIASTOLICA •PRESSIONE ARTERIOSA MEDIA = PRESSIONE DIASTOLICA + 1/3(PRESSIONE DIFFERENZIALE) E’ IL PRINCIPALE FATTORE DETERMINA IL FLUSSO DI SANGUE CHE MISURAZIONE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA FATTORI CHE DETERMINANO LA PRESSIONE ARTERIOSA MEDIA LA PAM E’ DETERMINATA DALL’EQUILIBRIO FRA IL SANGUE IN ENTRATA NELLE ARTERIE E IL SANGUE IN USCITA DIPENDE PRINCIPALMENTE: • DALLA GITTATA CARDIACA E DALLA RESISTENZA DELLE ARTERIOLE (RESISTENZA PERIFERICA) • DAL VOLUME DI SANGUE TOTALE E DALLA SUA DISTRIBUZIONE NELLA CIRCOLAZIONE SISTEMICA REGOLAZIONE DELLA RESISTENZA DELLE ARTERIOLE • AUTOREGOLAZIONE MIOGENA: RISPOSTA INTRINSECA (COSTRIZIONE) DEL MUSCOLO LISCIO VASCOLARE ALLA TENSIONE PROVOCATA DALL’AUMENTO DI PRESSIONE (CANALI ATTIVATI DA STIRAMENTO, ENDOTELINE) • RILASCIO DI SOSTANZE PARACRINE • RILASCIO DI ORMONI • SISTEMA NERVOSO SIMPATICO NO : GAS AD EMIVITA BREVE, (5-6) SECONDI SINTETIZZATO A PARTIRE DA L-ARGININA E O2: LA REAZIONE E’ CATALIZZATA DALLE NO-SINTASI (cNOS , iNOS). I PRODOTTI TERMINALI SONO L-CITRULLINA E NO. PRODOTTO A LIVELLO ENDOTELIALE, DIFFONDE AL MUSCOLO LISCIO DOVE ATTIVA LA GUANILATO CICLASI AUMENTANDO I LIVELLI DI GUANOSINMONOFOSFATO CICLICO E INDUCENDO IL RILASSAMENTO DELLE CELLULE MUSCOLARI LISCE RILASCIO DI NO E’ STIMOLATO DA ACh, ATP, BRADICHININA, ISTAMINA LE CONCENTRAZIONI DEI FATTORI PARACRINI VARIANO IN RELAZIONE ALLO STATO METABOLICO CELLULARE AD ES. BASSI LIVELLI DI O2 E/O ALTI LIVELLI DI CO2 NEL LIQUIDO INTERSTIZIALE INDUCONO VASODILATAZIONE DELLE ARTERIOLE PER INCREMENTARE IL FLUSSO TISSUTALE IPEREMIA ATTIVA: AUMENTO DEL FLUSSO DI SANGUE ASSOCIATO AD UN AUMENTO DELL’ATTIVITA’ METABOLICA IPEREMIA REATTIVA: AUMENTO DEL FLUSSO TISSUTALE SUCCESSIVO AD UN PERIODO DI BASSA PERFUSIONE SISTEMA SIMPATICO E CONTROLLO RIFLESSO DEL MUSCOLO VASCOLARE LISCIO RECETTORI ADRENERGICI NE>E maggior parte dei tessuti 1 NE=E muscolo cardiaco, rene 2 E>NE agonisti: alcuni vasi, muscolo liscio arteriole del cuore e di alcuni organi, fegato, muscolo scheletrico fenilefrina isoproterenolo antagonisti -bloccanti: propanololo (1 e 2) ; metoprololo (1) RECETTORI ADRENERGICI NE>E maggior parte dei tessuti 1 NE=E muscolo cardiaco, rene 2 E>NE alcuni vasi, muscolo liscio di alcuni organi, fegato, arteriole cuore, muscolo scheletrico Risposta di “lotta o fuga” ad un evento stressante: aumento generalizzato dell’attività simpatica. NE a livello dei recettori determina vasocostrizione E rafforza la vasocostrizione tramite gli ma provoca vasodilatazione mediata da 2 e potenzia il flusso a cuore, muscoli scheletrici e fegato IL CONTROLLO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA •CONTROLLO CENTRALE A LIVELLO DEL BULBO. IL SNC RICEVE AFFERENZE SENSORIALI DA MECCANOCETTORI SENSIBILI ALL’ALLUNGAMENTO TONICAMENTE ATTIVI, I BAROCETTORI CAROTIDEI (FLUSSO DIRETTO ALL’ENCEFALO) E AORTICI (FLUSSO AL CORPO); LE VIE EFFERENTI RAGGIUNGONO CUORE E MUSCOLO LISCIO DEI VASI (NERVI AUTONOMI) •MODULAZIONE DA PARTE DELL’ATTIVAZIONE DI CHEMOCETTORI ( O2 CIRCOLANTE CAUSA GITTATA CARDIACA E FREQUENZA RESPIRATORIA) •MODULAZIONE DA PARTE DI CENTRI SUPERIORI (IPOTALAMO E CORTECCIA CEREBRALE) TERAPIE ANTI-IPERTENSIVE • CALCIO-ANTAGONISTI • - BLOCCANTI (RECETTORI 1) • ACE INIBITORI LA DISTRIBUZIONE DEL SANGUE AI TESSUTI •VARIA IN RELAZIONE ALLE NECESSITA’ METABOLICHE DEI SINGOLI TESSUTI •REGOLATA DA MECCANISMI DI CONTROLLO LOCALE E RIFLESSI OMEOSTATICI •DETERMINATA DAL NUMERO E DALLE DIMENSIONI DELLE ARTERIOLE PRESENTI IN UN TESSUTO LA DISTRIBUZIONE DEL SANGUE AI TESSUTI •IL FLUSSO TOTALE E’ PARI ALLA GITTATA CARDIACA, MA IL FLUSSO CHE ATTRAVERSA LA SINGOLA ARTERIOLA DIPENDE DALLA SUA RESISTENZA •GLI SFINTERI PRECAPILLARI CONTROLLANO IL FLUSSO ALL’INTERNO DEI CAPILLARI •LE ARTERIOLE SONO DISPOSTE IN PARALLELO E QUINDI RICEVONO TUTTE CONTEMPORANEAMENTE SANGUE DALL’AORTA SCAMBIO DI SOSTANZE A LIVELLO DEI CAPILLARI • SI VERIFICA FRA IL PLASMA E LE CELLULE DEI TESSUTI • NON SONO SCAMBIATE CELLULE EMATICHE E PROTEINE • LE SOSTANZE ATTRAVERSANO I CAPILLARI PRINCIPALMENTE PER DIFFUSIONE E PER FILTRAZIONE (SPINTI DALLA PRESSIONE IDRAULICA); ALCUNE PROTEINE PASSANO PER TRANSCITOSI • CAPILLARI CONTINUI CON GIUNZIONI SERRATE (AD ES. BARRIERA EMATOENCEFALICA) • CAPILLARI FENESTRATI CON GRANDI PORI (AD ES. RENE E INTESTINO) SCAMBIO DI SOSTANZE A LIVELLO DEI CAPILLARI • IL SANGUE NEI CAPILLARI SI MUOVE LENTAMENTE PER PERMETTERE AI PROCESSI DI DIFFUSIONE DI RAGGIUNGERE L’EQUILIBRIO. • LA VELOCITA’ DI FLUSSO E’ BASSA PERCHE’ L’AREA DELLA SEZIONE TRASVERSA TOTALE DI TUTTI I CAPILLARI E’ MOLTO AMPIA. SCAMBIO DI SOSTANZE A LIVELLO DEI CAPILLARI • LE MOLECOLE LIPOSOLUBILI (AD ES. CO2, O2) ATTRAVERSANO RAPIDAMENTE IL DOPPIO STRATO DELLE CELLULE ENDOTELIALI. LA VELOCITA’ DI DIFFUSIONE E’ ELEVATA E LIMITATA DAL COEFFICIENTE DI RIPARTIZIONE OLIO/ACQUA DELLE SOSTANZE. • MOLECOLE LIPOINSOLUBILI DI PICCOLE DIMENSIONI PASSANO ATTRAVERSO I PORI: LA DIFFUSIONE E’ RAPIDA (AD ES. UREA, NaCl, GLUCOSIO). IL FATTORE CHE LIMITA LA DIFFUSIONE E’ LA VELOCITA’ DEL FLUSSO SANGUIGNO: DIFFUSIONE FLUSSO-LIMITATA. • PER MOLECOLE LIPOINSOLUBILI DI MAGGIORI DIMENSIONI IL PROCESSO DI SCAMBIO E’ LIMITATO DALLA LORO DIFFUSIONE ATTRAVERSO L’ENDOTELIO: TRASPORTO DIFFUSIONE-LIMITATO FILTRAZIONE E RIASSORBIMENTO DI LIQUIDI A LIVELLO CAPILLARE • PRESSIONE OSMOTICA E IDRAULICA DETERMINANO UN FLUSSO NETTO DI LIQUIDI (ACQUA E SOLUTI) FRA IL SANGUE E IL LIQUIDO INTERSTIZIALE • FILTRAZIONE: MOVIMENTO DEI CAPILLARI • ASSORBIMENTO: MOVIMENTO VERSO L’INTERNO DEI CAPILLARI • IN GENERALE SI VERIFICA FILTRAZIONE NETTA A LIVELLO DELL’ESTREMITA’ ARTERIOSA E RIASSORBIMENTO NETTO A LIVELLO DELL’ESTREMITA’ VENOSA VERSO L’ESTERNO SCAMBIO DI LIQUIDI A LIVELLO DEI CAPILLARI • PRESSIONE IDRAULICA DEI CAPILLARI: PRESSIONE LATERALE ESERCITATA DAL FLUSSO CHE SPINGE FUORI IL LIQUIDO ATTRAVERSO I PORI • PRESSIONE OSMOTICA O COLLOIDOOSMOTICA O ONCOTICA: DETERMINATA DALLE PROTEINE PRESENTI NEL PLASMA E ASSENTI NEL LIQUIDO INTERSTIZIALE • LA DIFFERENZA FRA QUESTE FORZE DETERMINA IL MOVIMENTO NETTO DI LIQUIDI E SOLUTI ATTRAVERSO I CAPILLARI DRENAGGIO DELLO SPAZIO INTERSTIZIALE • SISTEMA LINFATICO: RETE DI CAPILARI A FONDO CHIUSO DOTATI DI ALTA PERMEABILITA’. ANCORATI AL TESSUTO CONNETTIVO DA FIBRE CHE PERMETTONO L’APERTURA DI FESSURE FRA LE CELLULE ENDOTELIALI IN RISPOSTA A STIMOLI MECCANICI. LA POMPA E’ DETERMINATA DALLA ATTIVITA’ MUSCOLARE E LA DIREZIONE DEL FLUSSO DIPENDE DA UN SISTEMA DI VALVOLE • DRENA 2-3 l DI LIQUIDO AL GIORNO, PROTEINE, GROSSE MOLECOLE E CELLULE • IL LIQUIDO E’ RIPORTATO NEL SISTEMA CIRCOLATORIO (VENE SUCCLAVIE ALLA GIUNZIONE CON LA GIUGULARE) • ALTRE FUNZIONI: TRASPORTO DEI GRASSI