CRISTOFORO
COLOMBO
CRISTOFORO COLOMBO NACQUE A GENOVA NEL
1451.
SUO PADRE ERA UN POVERO CARDATORE DI
LANA.
GIOVANISSIMO SCELSE LA CARRIERA DEL MARE.
NEI SUOI NUMEROSI VIAGGI MATURÒ UNA
GRANDE ESPERIENZA E GRANDI SOGNI:
“BUSCAR EL LEVANTE
POR EL PONIENTE”
UN GRANDE SOGNO
Cristoforo Colombo voleva tracciare una nuova rotta
per le Indie navigando a ponente.
Da tempo si pensava che la Terra fosse sferica; solo i più creduloni
continuavano a pensare che fosse piatta.
Il buon esito dell’impresa dipendeva tuttavia dai venti,
dalle correnti e dalla distanza.
Il geografo fiorentino Paolo dal Pozzo Toscanelli aveva esposto
questo progetto al re del Portogallo nel 1474.
Per questo Colombo si diresse in quelle terre.
IN PORTOGALLO
In Portogallo le proposte di Colombo furono discusse per la prima volta
nel 1484, ma respinte; il genovese rimase in quelle terre per chiedere
nuovamente udienza.
Solo nel 1487, quando
Bartolomeo Diaz raggiunse e
doppiò il capo di Buona
Speranza, aprendo così la via alle
indie verso ponente lungo la via
dell’Africa, il progetto di Colombo fu
messo definitivamente da parte.
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Colombo in Spagna
Dopo il fallimento maturato in Portogallo, Colombo tentò di essere finanziato da
Francia o Inghilterra, ancora senza risultato.
Si rivolse quindi alla corona Spagnola.
I sovrani spagnoli inizialmente non volevano ascoltarlo,
ma poi la regina Isabella decise di acconsentire, si pensa spinta dal desiderio di
riconquistare la Terrasanta attaccando I Turchi anche da Occidente:
trovata la somma necessaria (secondo alcuni anche grazie alla vendita dei
gioielli della regina, il cui scrigno è ancora conservato a Granada), Colombo
ebbe tre navi e un equipaggio di bravi marinai e ufficiali esperti.
Colombo divenne ammiraglio del gran mare Oceano e governatore della
corona di Spagna
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Palos
Colombo partì da Palos, una cittadina del sud della Spagna che si era
resa colpevole di atti di pirateria. Come ammenda la città fu costretta ad
armare tre navi, le tre caravelle.
La caravella fu un tipo di nave non troppo grossa, ma robusta e veloce.
Era attrezzata con due o tre alberi dotati di vele quadre
e/o triangolari. Era molto adatta ai viaggi di lunga durata,
grazie alla sua solidità e manovrabilità.
Palos
Per trovare altri marinai, Colombo non
esitò a seguire un costume del tempo:
promise la libertà a qualunque
prigioniero che si fosse imbarcato
con lui e avesse fatto ritorno.
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La caravella
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LA PARTENZA
COLOMBO PARTÌ DA PALOS
IL 3 AGOSTO 1492,
PUNTANDO LA PRORA
ALL’OCCIDENTE E
ABBANDONANDO LE ROTTE
CONOSCIUTE.
RIMASE IN MARE PIÙ DI TRE MESI
SENZA AVVISTARE TERRA, MA
CONFORTATO DALLE ALGHE E
DAGLI STORMI DI UCCELLI.
L’ALBA DEL 12 OTTOBRE 1492
CI FU IL GRANDE GRIDO: TERRA!
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I quattro viaggi
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Gli indigeni
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Il Natale 1492
Dopo aver toccato San Salvador e Cuba, Colombo giunse alla moderna
Haiti, da lui chiamata Hispaniola, dove fermò le navi.
La notte di Natale 1492 una violenta tempesta si abbatté su Hispaniola.
La Santa Maria si arenò sul fondale corallino e divenne inutilizzabile.
Colombo allora con il legname ricavato dalla carcassa della nave
costruì un forte, La Navidad,
dove alcuni suoi marinai avrebbero atteso il suo ritorno.
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Il secondo viaggio:
1493
Il dispiegamento di mezzi fu amplissimo: una flotta di 17 navi e 1200
marinai. L’intento era quello di colonizzare Hispaniola:
l’ammiraglio portava con sé anche contadini e sementi,
artigiani e sacerdoti. L’isola doveva diventare infatti
una base per nuove colonizzazioni.
L’ammiraglio esplorò tutte le isole circostanti.
Colombo era però sentito come uno straniero;
non riuscì dunque ad essere un buon governatore.
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Il terzo viaggio: 1498
Non vi erano più volontari per il viaggio:
si dovette nuovamente ricorrere ai carcerati.
Esplorò parte della costa sudamericana,
capendo probabilmente di trovarsi
di fronte a un nuovo continente.
Colombo tornò a Hispaniola,
ma i coloni erano in rivolta
e lui non riuscì a calmarli.
Fu rimandato in Spagna in catene.
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Il quarto viaggio: 1503
Toccò l’Honduras e la Costa Rica, dove trovò finalmente l’oro;
le sue navi furono attaccate da parassiti del legno tipici della zona che le
fecero naufragare; scampato da una ribellione degli indigeni,
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tornò in Spagna. Morì nel 1506.
La diplomazia spagnola
Per impedire al Portogallo di lanciarsi nell’avventura oceanica la Spagna
decise di chiedere al Papa Alessandro VI di mettere un confine, la Raya,
il meridiano posto a 370 leghe a W delle isole di Capo Verde
(poi spostato a W dopo il trattato di Tordesillas – 1494):
Alla Spagna le terre a W, al Portogallo quelle a E
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La riscossa portoghese
Il Portogallo cercò quindi altre vie per giungere alle Indie e
decise di sfruttare le scoperte di Bartolomeo Diaz.
Nel 1497 il portoghese Vasco da Gama riuscì a raggiungere le Indie
via mare circumnavigando l’Africa.
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Nuova riscossa
portoghese
Nel 1500 il Re del Portogallo commissionò segretamente
a Pedro Alvarez Cabral di apprendere qualcosa di più preciso su
un’ulteriore nuova terra, nella parte portoghese della raya,
il Brasile.
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Amerigo Vespucci
Un anno dopo, nel 1501, un esploratore
fiorentino,
Amerigo Vespucci, navigò lungo le coste
dell’America Meridionale, rendendosi conto
che quello era un nuovo continente.
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Ferdinando Magellano
La prima circumnavigazione del globo
avvenne dal 1519 al 1522 ad opera di
Ferdinando Magellano, navigatore portoghese
a servizio della corona spagnola, e Sebastiàn del Cano
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