LE VIE DEI FESTIVAL 2016 XXIII edizione 22 settembre – 16 ottobre Roma - Teatro Vascello, Auditorium Parco della Musica, Museo Laboratorio della Mente, Hortus Urbis Biblioteca Quarticciolo, Biblioteca Collina della Pace Ostia - Teatro del Lido Festival di particolare interesse per la vita culturale della città 2014-2016, Le vie dei Festival, diretto da Natalia Di Iorio programma la sua XXIII edizione dal 22 settembre al 16 ottobre a Roma al Teatro Vascello, all’Auditorium e in altri spazi e a Ostia, al Teatro del Lido. Nel corso delle più recenti edizioni, Le vie dei Festival ha modificato in parte la sua impostazione di partenza: non più la rassegna che ospitava i migliori spettacoli visti nelle manifestazioni estive nazionali ed internazionali, ma un festival che, oltre a proporre creazioni provenienti dalle rassegne estive, si fa promotore di nuovi progetti, che poi continua a seguire per cercare di aiutarli a trovare nuove opportunità. Le vie dei Festival si è sempre caratterizzato per scelte innovative, facendo interagire letteratura, poesia, teatro, cinema, fotografia e nuove tecnologie. Quest’anno sarà dato spazio all’incontro del linguaggio teatrale con quello musicale, declinato nei suoi diversi generi: popolare, sinfonico, jazz. Per ulteriori informazioni e prenotazioni www.leviedeifestival.com – 334.8464104 PROGRAMMA Teatro Vascello giovedì 22 settembre ore 20.30 Sylphidarium Maria Taglioni on the ground concept, regia e coreografia Francesca Pennini musiche originali Francesco Antonioni azione e creazione Simone Arganini, Margherita Elliot, Carolina Fanti, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Francesca Pennini, Stefano Sardi, Vilma Trevisan violino Marlène Prodigo, percussioni Flavio Tanzi, disegno luci e tecnica Fabio Sajiz co-produzione CollettivO CineticO, Théâtre de Liège, Torinodanza, Festival MITO Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, L'Arboreto -Teatro Dimora di Mondaino CANGO Cantieri Goldonetta Firenze in collaborazione con Dopo il focus di due anni fa e la coproduzione dei 10 Miniballetti, spettacolo che li ha rivelati al grande pubblico nazionale e internazionale, Le vie dei Festival affida l’apertura della sua XXIII edizione al CollettivO CineticO, gruppo capace di performance sempre originali e sorprendenti, che gli hanno fatto guadagnare anche l’interesse di tanti teatri e festival europei. In Sylphidarium. Maria Taglioni on the ground, concept regia e coreografia di Francesca Pennini - Teatro Vascello, giovedì 22 settembre, 20.30 - CollettivO CineticO osserva alla sua maniera alcuni precedenti fondanti del balletto classico: La Sylphide del 1832, coreografia di Filippo Taglioni, ispirata alla figlia e la successiva versione di August Bournonville (1836) e Les Sylphides, coreografia di Michel Fokine (1909) su musiche di Chopin. Uno sguardo entomologico che ribalta verticalmente la prospettiva su tempo, tradizione e postura, mentre la musica di Francesco Antonioni dialoga con le partiture fluide di Chopin in un botta e risposta percussivo e ritmico eseguito dal vivo. Dice Francesca Pennini: “… si viene a creare un parallelismo sulla silfide tra l’insetto e la ballerina, animato dai corpi dei danzatori che si deformano dallo stato animale a quello coreutico. Il messaggio è quello di esortare lo spettatore a non dare nulla per scontato nella visione del balletto, ponendovi addosso un occhio più scientifico, distaccato e attento”. DURATA 80’ CIRCA Teatro Vascello venerdì 23 settembre ore 20.30 Teatro del Lido di Ostia sabato 24 settembre ore 21.00 Ci scusiamo per il disagio di e con Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia Zacchini, Luca Zacchini luci Emiliano Pona uno spettacolo teatrale de Gli Omini prodotto da Associazione Teatrale Pistoiese-Centro di Produzione Teatrale Torna a Le vie dei Festival, forte dei tanti riconoscimenti nel frattempo ottenuti, tra cui, nel 2015, il Premio Rete Critica, il “teatro antropologico” de Gli Omini, gruppo attivo dal 2006, con il primo obiettivo di avvicinare le persone al teatro e di far nascere il teatro dalle persone. Anche Ci scusiamo per il disagio - parte del progetto triennale T, realizzato dall’Associazione Teatrale Pistoiese - si basa su un’indagine territoriale condotta a partire dalla stazione di Pistoia allo scopo di valorizzare, conoscere e spettacolarizzare la Porrettana, la strada ferrata costruita nell’Ottocento per collegare la città a Bologna, una delle linee ferroviarie più suggestive e antiche d’Italia. Con la consueta ironia, Gli Omini ci portano la loro personale sintesi di un mese di incontri, conversazioni, osservazioni con la varia umanità che popola la stazione: pendolari, persone che aspettano un treno, persone che guardano i treni passare, persone che alla stazione ci vivono, anziani, giovani, bambini. Gente che si nasconde, gente da guardare con la coda dell'occhio e che deve stare lontano dalla linea gialla. DURATA 60’ CIRCA Teatro Vascello venerdì 23 settembre ore 22.00 L’ammore nun’è ammore 30 sonetti di Shakespeare traditi e tradotti da Dario Jacobelli con Lino Musella e Marco Vidino (cordofoni e percussioni) produzione Le vie dei Festival in collaborazione con Festa di Teatro Eco Logico a Stromboli Lino Musella, classe 1980, tra i migliori talenti del teatro che nasce a Napoli, è il protagonista di questa traduzione in napoletano di alcuni sonetti di Shakespeare ad opera del poeta Dario Jacobelli, scomparso prematuramente nel 2013, che amava dedicare agli amici più cari ogni sua nuova traduzione, libero da impegni o legami con gli editori. Nascevano così il 55, il 116, il 150… Lo faceva per sé, per riuscire ad ascoltare fino in fondo quello che Shakespeare aveva da dirgli. Come un esercizio spirituale, come un gioco puro. I sonetti sono battute senza personaggio e nella traduzione di Jacobelli i versi del più grande drammaturgo al mondo rivelano una nuova e diversa teatralità. Il suo napoletano attinge da una parte a una lingua teatrale e letteraria dall’altra a contaminazioni contemporanee, che vanno dallo slang al linguaggio di strada. Lino Musella ha già ricevuto significativi riconoscimenti come interprete a teatro e la più ampia notorietà come uno dei protagonisti della serie Gomorra. prima nazionale DURATA 60’ CIRCA Teatro Vascello sabato 24 settembre ore 17.00 Pulcinella e Zampalesta nella terra dei fuochi spettacolo di burattini tradizionali napoletani e calabresi. di e con Gaspare Nasuto e Angelo Gallo scene e burattini Gaspare Nasuto e Angelo Gallo produzione Pulcinella di mare, Teatro della Maruca Per la prima volta, grazie a Gaspare Nasuto e ad Angelo Gallo, si incontrano sul palco due antiche tradizioni del teatro di burattini, quella napoletana con Pulcinella e quella calabrese con Zampalesta. Al banchetto di nozze di Pulcinella e Teresina, qualcosa non va nel verso giusto. Da un po’ di tempo la terra è maleodorante, le piante muoiono e le galline non fanno più uova. Saranno proprio Pulcinella e Zampalesta a scoprire che qualcuno sta seminando rifiuti tossici nelle campagne e a portare alla luce uno dei fenomeni più inquietanti della nostra storia recente. Nasuto e Gallo continuano con questa produzione, lo studio e la ricerca sul teatro dei burattini, strumento duttile, capace di misurarsi con l’attualità e di raggiungere il pubblico di ogni età. PER UN PUBBLICO DI TUTTE LE ETA’ – DURATA 50’ Teatro Vascello sabato 24 settembre ore 20.30 Tijuana la democrazia in Messico 1965-2015 un progetto di Lagartijas tiradas al sol con Gabino Rodrίguez co-direzione Luisa Pardo disegno luci Sergio Lopez Vigueras, video Chantal Penalosa, Isadora Carlos Gamboa, consulenza artistica Francisco Barreiro traduzione Ilaria Carnevali, diffusione Alessandra Simeoni produzione Lagartijas tiradas al sol (Durango), Marche Teatro in collaborazione con Festival Belluard Bollwerk Cosa significa democrazia in Messico oggi, se 50 milioni di persone vivono con il salario minimo? Cosa ci aspettiamo dalla democrazia? Cosa ci aspettiamo dalla politica? Domande che riguardano e interessano oggi tutte la nazioni in tutti i continenti. Sappiamo che l’economia condiziona profondamente sia la politica sia le nostre attese. Partendo da queste premesse, Gabino Rodríguez, regista della compagnia messicana Lagartijas tiradas al sol, da vita a un teatro politico-documentario vissuto in prima persona. Egli infatti ci racconta la sua esperienza diretta di operaio a salario minimo in una fabbrica di Tijuana (Bassa California), avendo assunto per 6 mesi un’altra identità, quella appunto dell’operaio Santiago Ramírez. Compagnia di punta del teatro messicano, affermata anche a livello internazionale con la partecipazione ai maggiori festival europei e americani, Lagartijas tiradas al sol, pone al centro del suo lavoro la scrittura del rapporto tra storia individuale e collettiva. I loro spettacoli muovono dal contesto socio-politico del paese, leggendo il presente attraverso la lente del passato con diverse angolazioni. SPETTACOLO IN LINGUA SPAGNOLA CON SOVRATITOLI IN ITALIANO - DURATA 75’ Teatro del Lido di Ostia domenica 25 settembre ore 18.00 Pulcinella di mare l’antica tradizione di pulcinella di e con Gaspare Nasuto produzione Pulcinella di mare Questo spettacolo presenta l'originale, autentico e inimitabile Pulcinella napoletano di Gaspare Nasuto, burattinaio e scultore molto noto all’estero e considerato tra i grandi maestri della tradizione napoletana di burattini, punto di riferimento per chiunque voglia avvicinarsi ai segreti delle Guarattelle napoletane, antico tipo di burattini a guanto nati a Napoli nel 1500 circa. Nelle creazioni di Nasuto, attivo dal 1989, si fondono cinque secoli di arte dei burattini napoletani: dalla costruzione dei burattini, finemente intagliati in legno di noce e ciliegio, alla cura minuziosa del teatrino, dall'uso della pivetta - lo strumento che il burattinaio tiene in fondo al palato durante le rappresentazioni per ottenere la voce particolare di Pulcinella - all’esclusiva e sorprendente tecnica di movimento dei burattini e a una potenza recitativa che fanno dei suoi spettacoli performance teatrali incredibilmente moderne. PER UN PUBBLICO DI TUTTE LE ETA’ - DURATA 50’ Teatro Vascello domenica 25 settembre ore 19.00 Galois di Paolo Giordano interpretazione e regia Fabrizio Falco con la partecipazione di Francesco Marino scene Eleonora Rossi, costumi Gianluca Sbicca, luci Daniele Ciprì musiche Angelo Vitaliano, aiuto regia Maurizio Spicuzza produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale in collaborazione con Minimo Comune Teatro e Officina Einaudi Lo scrittore Paolo Giordano, Premio Strega per La solitudine dei numeri primi, celebra la figura di Galois mescolando realtà e leggenda e consegnandoci, in forma di lettera, un monologo-confessione di grande intensità. Ne viene fuori il ritratto di un meraviglioso personaggio dai tratti irruenti e passionali: la matematica, la militanza politica, le delusioni, le amicizie e gli amori. Morirà, infatti, in duello la notte dopo aver messo su carta il nucleo di quella che divenne la sua omonima teoria matematica. Raccontare Galois oggi non è solo rivivere la storia di un matematico, è anche conoscere un intellettuale che viveva nel suo tempo e cercava di cambiarlo. A dargli corpo e voce - nella produzione del Teatro Stabile di Torino - il talentuoso Fabrizio Falco, apprezzato sul grande schermo - all’ultima Mostra del Cinema di Venezia è protagonista del film di Irene Dionisio, Le ultime cose nella Settimana internazionale della Critica - ma che ha al suo attivo anche una lunga e significativa militanza teatrale. Le musiche sono di Angelo Vitaliano, le scene di Eleonora Rossi, i costumi di Gianluca Sbicca, le luci di Daniele Ciprì. POSTI LIMITATI, E’ CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE TEL. 334.8464104 - DURATA 60’ Teatro Vascello lunedì 26 settembre ore 20.30 L'uomo con gli occhiali da hipster testo Jordi Casanovas traduzione a cura Università IULM Francesca Clari con la supervisione di Francesco Fava un progetto tra lettura scenica e spettacolo di Roberto Rustioni con Valeria Angelozzi, Roberta Lanave, Fabrizio Lombardo, Valentino Mannias assistente alla regia e alla drammaturgia Cecilia Gaipa si ringrazia Fabulamundi. Playwriting Europe produzione Le vie dei Festival in collaborazione con Olinda Una “messa in scena” in attesa di debutto quella che sarà presentata sul palcoscenico del Vascello: “più di una lettura scenica, appena un po’ meno di uno spettacolo compiuto”. Il Festival vuole sostenere anche questo nuovo progetto di Roberto Rustioni - come già avvenuto con Villa Dolorosa - e aiutarlo nel cammino verso la sua forma definitiva. Proporre lo spettacolo in questa fase, se per gli artisti rappresenta la prima verifica col pubblico di un lavoro ancora suscettibile di cambiamenti, consente al tempo stesso agli spettatori di essere partecipi del processo creativo assistendo alle ultime prove. Casanovas è uno dei nomi di punta della nuova drammaturgia catalana, cresciuta e affermatasi negli ultimi dieci anni. Gli intrecci, le dinamiche, la scrittura molto cinematografica di Casanovas, la sua poetica un po' noir ed un po' romantic comedy, tra Woody Allen e Roman Polansky, creano una miscela capace di catturare lo spettatore. L’intreccio è semplice: una sera qualsiasi ai nostri giorni a Barcellona, Aina, Laia ed Oscar, fragili e persi nei loro dubbi, vengono visitati da un ospite nuovo: Marcos. Poesia, giochi, battute, vino..ma da quel momento niente sarà come prima. DURATA 80’ CIRCA Teatro Vascello lunedì 26 settembre ore 22.00 Genoves’ con Angelo Curti si ringrazia per la collaborazione Tenute Orestiadi - Gibellina produzione Teatri Uniti Genoves’, un altro sugo è possibile, non di solo pomodoro vive la pasta. Preparazione e consumo ad uso di pubblico limitato di una portata della cucina partenopea, con riflessioni e commenti, a partire dal fondamentale concetto filosofico napoletano: “A capa ‘e ll’ommo è ‘na sfoglia ‘e cepolla”. prima nazionale POSTI LIMITATI, PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA TEL. 334.8464104 - DURATA 45’ Teatro Vascello da martedì 27 settembre a domenica 2 ottobre ore 21.00 – martedì e domenica ore 19.00 Hai appena applaudito un criminale di e con Daniela Marazita regia Alessandro Minati elementi di scena Teresa Fano produzione Elledieffe E’ tratto dall’omonimo libro di Daniela Marazita, divenuto un caso letterario sia pure di nicchia, lo spettacolo Hai appena applaudito un criminale, intenso racconto dell'esperienza di una donna che sfida il pregiudizio estremo, scegliendo di fare teatro in carcere con uomini colpevoli di indicibili reati. L’autrice e interprete renderà il pubblico partecipe della sua esperienza di laboratorio teatrale condotta nel carcere di Rebibbia Nuovo Complesso. Un’altalena di sentimenti e contraddizioni - dalla diffidenza alla paura, dallo scoramento al riscatto, dalla seduzione al tradimento, dal giudizio morale al dolore, dall’impotenza al rigore, dalla violenza alla finzione – va a disegnare la cronaca di un'esperienza, trasfigurata grazie all’azione teatrale, che apre una riflessione anche sulle prigioni interiori, sul bene, sul male, sul valore della diversità di genere. Un femminile che interroga e si interroga, come la Nina Simone alla quale da voce Nicola Russo nel suo spettacolo programmato nella stessa serata. POSTI LIMITATI, E’ CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE TEL. 334.8464104 - DURATA 60’ Teatro Vascello martedì 27 settembre ore 20.30 e mercoledì 28 ore 22.00 Teatro del Lido di Ostia venerdì 14 ottobre ore 21.00 Nina (Montreux 1976) dedicato a Nina Simone testo e regia Nicola Russo con Sara Borsarelli scene e costumi Giovanni De Francesco, luci Cristian Zucaro, video Lorenzo Lupano, Liligutt Studio produzione Monstera in collaborazione con Le vie dei Festival e Radicondoli Festival Presentato in anteprima al Radicondoli Festival, debutta a Le vie dei festival, che lo co-produce, Nina, di Nicola Russo, uno dei giovani artisti che il Festival ha scelto già da qualche anno di accompagnare nel suo percorso. Lo spettacolo segue momento per momento il memorabile concerto di Nina Simone al Montreux Jazz Festival, dando voce al suo punto di vista durante la performance: tutto ciò che vede, che pensa, che dice e che canta durante i 50 minuti del concerto. La partitura scenica, davvero innovativa, fa sì che le immagini originali realizzate dal videoartista Lorenzo Lupano si intreccino al corpo e alla voce dell’attrice in scena, secondo un lavoro di missaggio in diretta. Il monologo, interpretato da una straordinaria Sara Borsarelli, è un flusso di pensiero che racconta in prima persona un momento della carriera della grande cantante e pianista, ma è anche una riflessione sul teatro, sullo stare in scena, su quel nucleo di necessità che permette a un artista di raggiungere la qualità nel proprio lavoro. prima nazionale POSTI LIMITATI, E’ CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE TEL. 334.8464104 - DURATA 60’ Teatro Vascello mercoledì 28 settembre ore 20.00 The Effect di Lucy Prebble regia Silvio Peroni con Fabrizio Falco, Alessandro Federico, Sara Putignano, Alessia Giangiuliani scene Katia Titolo, luci Omar Scala, video Luca Ercoli, aiuto regia Caudio Basilico produzione Pierfrancesco Pisani, Progetto Goldstein, Kilowatt Festival Vincitore in Gran Bretagna del Critics’ Circle Award 2013, The effect è il secondo appuntamento con Fabrizio Falco, attore non ancora trentenne ma dalla tecnica sicura, capace di tutti i registri della recitazione, da quello classico al contemporaneo. Il testo di Lucy Prebble, autrice anglosassone pluripremiata, ripropone in maniera diversa e originale, il dilemma esistenziale posto da Shakespeare in Amleto e da Oliver Sacks ne L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello: cos’è che ci rende noi stessi? The Effect si occupa di senso di colpa, dei misteri del cuore e del cervello umano, di “ciò che ci rende quello che siamo” e lo fa in una forma ingannevolmente semplice e sempre divertente. E’ uno spettacolo a quattro personaggi che parla di amore, di depressione e dei limiti della neuroscienza, facendo emergere reazioni e interrogativi durante la sperimentazione clinica, non priva di sorprese, di un nuovo antidepressivo. DURATA 90’ Teatro Vascello giovedì 29 settembre ore 19.00 Terra matta di Vincenzo Rabito ed. Einaudi reading di Rosario Lisma alla chitarra Gipo Gurrado produzione Jacovacci e Busacca in collaborazione con Le vie dei Festival Terra matta è l’autobiografia postuma del contadino semianalfabeta Vincenzo Rabito, pubblicata da Einaudi nel 2007. Imprevedibile, umanissimo e strepitosamente vitale, Terra matta ci racconta le peripezie, le furbizie e gli esasperati sotterfugi di chi ha dovuto lottare tutta la vita per affrancarsi dalla miseria. “Se all’uomo di questa vita non ci incontra avventure, non ave niente da arraccontare”, e di ”avventure” Rabito ne ha raccolte per una vita intera, iniziata nel 1899 a Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa e proseguita in giro per l’Italia, fino alla morte nel 1981. Una vita che attraversa due guerre, il fascismo, l’emigrazione e la vita quotidiana in Sicilia, tra brigantaggio, contrabbando e povertà endemica. Tutto il Novecento in una storia cinica, poetica e tragicomica venuta alla luce grazie al figlio Giovanni - che spedisce una riduzione della biografia all’archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano e alla giuria che, nel 2000, gli assegna il massimo riconoscimento. Il reading è tratto dalla riduzione dello stesso Rosario Lisma, che interpreta anche alcune antiche canzoni popolari siciliane, rese celebri da Rosa Balistreri, cantautrice e memoria storica isolana del ‘900 ed è accompagnato alla chitarra dal giovane cantautore Gipo Gurrado, che esegue anche suoi brani originali. Dal libro è nato il documentario di Costanza Quatriglio, Terra matta – Il Novecento italiano di Vincenzo Rabito analfabeta siciliano, vincitore nel 2013 del Nastro d’argento come miglior documentario. DURATA 50’ Teatro Vascello giovedì 29 settembre ore 20.30 Che se mangiò la zita un progetto per Le vie dei Festival di Ambrogio Sparagna e Carmelo Chiaramonte in scena con i Solisti dell’Orchestra Popolare Italiana: Eleonora Bordonaro (voce), Raffaello Simeoni (voce) Arnaldo Vacca (tamburelli e percussioni), Erasmo Treglia (violino, ghironda e ciaramella), Cristiano Califano (chitarra) produzione Finisterre in collaborazione con Le vie dei Festival La musica raffinata e popolare di Ambrogio Sparagna e della sua Orchestra Popolare Italiana “condisce” e conduce la rivisitazione della tradizione culinaria dell'Italia meridionale e siciliana del “cuciniere errante” Carmelo Chiaramonte, eclettico chef, tra i protagonisti di alcune delle più originali iniziative di cucina creativa che dimostrano il rinnovato interesse per la cultura e la ricerca della qualità del cibo. In scena entrambi gli artisti offrono una parata di odori, suoni, canti e racconti dedicati all' antica tradizione dei rituali dei matrimoni contadini, caratterizzati dalla presenza di un repertorio musicale specifico dove spiccano canti numerativi dedicati al cibo speciale della sposa, filastrocche, indovinelli, serenate e danze tradizionali fra le quali l'immancabile quadriglia. Insieme ad Ambrogio Sparagna e Carmelo Chiaromonte, cerimonieri di questa straordinaria serata tutta da gustare, appositamente commissionata da Le vie dei Festival, ci saranno anche alcuni straordinari solisti dell'Orchestra Popolare Italiana. In particolare la cantante siciliana Eleonora Bordonaro, Raffaello Simeoni, voce possente e polistrumentista, Arnaldo Vacca ai tamburelli e alle percussioni, Erasmo Treglia, al violino, ghironda e ciaramella, e Cristiano Califano alla chitarra. prima nazionale DURATA 90’ Teatro Vascello venerdì 30 settembre ore 20.30 Amleto + Die FortinbrasMaschine testo, regia, interpretazione Roberto Latini drammaturgia Roberto Latini, Barbara Weigel musiche e suoni Gianluca Misiti, movimenti di scena Marco Mencacci, Federico lepri, Lorenzo Martinelli luci e tecnica Max Mugnai produzione Fortebraccio Teatro in collaborazione con L’Arboreto -Teatro Dimora di Mondaino ATER circuito Regionale Multidisciplinare -Teatro Comunale Laura Betti, Fondazione Orizzonti d’Arte L’ultimo lavoro di Roberto Latini, uno tra gli artisti più intensi e premiati della scena italiana, maestro nell’utilizzo della voce come un vero e proprio strumento è, come lui stesso la definisce “la riscrittura di una riscrittura”. Nel 1977 Heiner Müller componeva un testo liberamente ispirato all’Amleto di Shakespeare. Oggi Latini realizza una scrittura scenica che si ispira a sua volta a Die Hamletmachine di Heiner Müller. E lo fa tornando a Shakespeare, ad Amleto, con gli occhi di Fortebraccio, in uno spettacolo che non manca di riferimenti ai miti dei nostri tempi. Già l’autore tedesco aveva intuito che Amleto rispecchia il caos storico di ogni epoca, e nel suo Hamletmachine il testo di Shakespeare diventa una traccia che evoca le brutalità dei crimini nazisti nella seconda guerra mondiale. Anche Roberto Latini rilegge i testi di Shakespeare e Müller per rievocare la decadenza, le tragedie e le tensioni di questo presente storico. Ricca di riflessioni, la messa in scena è costituita da immagini di grande potenza estetica: un Amleto incapace di sostenere il dolore dell’assassinio del padre trascina il carro della sua infinita pena, e un Roberto Latini nella bellissima metafora di Amleto/atleta ruota su se stesso con il suo lutto, come un ginnasta sugli anelli. DURATA 65’ Teatro Vascello sabato 1 ottobre ore 20.30 Dalle ceneri di Tahar Ben Jelloun con Ibrahima Diouf, Mamadou Seye, Ndiawr Diagne, Marie Madeleine Mendy, Jean Guillaume Tekagne elaborazione drammaturgica, regia e scena Massimo Luconi costumi Aurora Damanti, musiche Mirio Cosottini, Salif Keità produzione Terzopiano Teatro un progetto di Massimo Luconi con la collaborazione di Centro culturale francese di St. Louis (Senegal), Comunità senegalese di Prato, Associazione APPI, Teatro Metastasio Stabile della Toscana Tragicamente attuale, Dalle ceneri, di Tahar Ben Jelloun è un atto d’accusa contro l’ottusa stupidità della guerra - di tutte le guerre - che non lascia solo rovine, ma anche migliaia di corpi insepolti che errano senza dimora. L’autore da parola poetica a quei fantasmi, ai tanti dispersi sepolti dalla sabbia o dalla neve o sommersi dall’acqua, che vagano fra cielo e terra. Il regista e drammaturgo Massimo Luconi, autore da anni di progetti teatrali tra Italia e Senegal, affida l’interpretazione a cinque attori senegalesi, formatisi con lui nei tre anni del progetto Antigone, ritenendo che la loro spiritualità e il loro misticismo siano le qualità più adeguate per quella comunicazione poetica e onirica alla base dello spettacolo. SPETTACOLO IN FRANCESE, WOLOF E ITALIANO, CON SOVRATITOLI IN ITALIANO - DURATA 70’ Teatro Vascello domenica 2 ottobre ore 15.00 Teatro del Lido di Ostia domenica 16 ottobre ore 18.00 Quella notte che la notte non venne drammaturgia Emanuele Di Giacomo con Ottavia Leoni e Chiara lombardo disegni e scenografie Schegge di Cotone, costumi Eva Seeber una produzione Asociazione Ersilio M., Teatro Il Moderno, Schegge di Cotone L’importanza della lingua, il valore delle parole per descrivere, ma anche per immaginare, un mondo più bello: nasce da qui la fantasiosa storia di due sorelline. L’improvvisa scomparsa di Vola catapulta Margherita in un viaggio misterioso. Per ritrovarla dovrà attraversare strani universi in cui la normale grammatica quotidiana sembra impazzita. Tra sparizioni di lettere e di parole, regole inventate e stravolte, Margherita si confronterà con tutta la bellezza della lingua italiana. Una lingua piatta, povera, è anche lo specchio di un mondo misero, uniforme e banale. Insieme alle parole si comincia a perdere l’attenzione per una realtà ricca di sfumature: tutto inizia ad assomigliarsi, tutto diventa pian piano uguale per poter essere descritto con le solite duecento parole. Ecco che allora prendersi cura della nostra lingua diventa un modo per resistere alla banalità. ETA’CONSIGLIATA: DAI 7 ANNI prima nazionale DURATA 55’ Teatro Vascello domenica 2 ottobre ore 17.00 Vite al confino tratto da La città e l’isola - Omosessuali al confino nell’Italia fascista di Gianfranco Goretti e Tommaso Giartosio adattamento, interpretazione e regia Nicola Russo video e live drawing Lorenzo Lupano, grafica Liligutt Studio produzione Monstera in collaborazione con Le vie dei Festival Nicola Russo porta sulla scena le vicende dell’arresto e del confino di giovani omosessuali catanesi negli anni del fascismo, ricostruita da Goretti e Giartosio attraverso testimonianze e fonti di archivio. E sceglie la forma della lettura scenica, come modo per avvicinarsi con rispetto e con il necessario distacco a delle storie di vita reali. Ad accompagnarlo in questo delicato percorso gli interventi video e di disegno dal vivo di Lorenzo Lupano. prima nazionale DURATA 50’ Teatro Vascello domenica 2 ottobre ore 19.00 Ritornanti recital da Spiritilli, Rondò, Cartesiana di e con Enzo Moscato e con Giuseppe Affinito produzione Compagnia teatrale di Enzo Moscato/Casa del Contemporaneo Ri-tornare, ri-percorrere, ri-sentire, ri-montare sono modalità ricorrenti nel lavoro di Enzo Moscato, affermato autore e interprete del nostro teatro. Anche i testi che vanno a comporre Ritornanti sono stati parte di altri suoi spettacoli qui accostati in maniera diversa. Ciò non significa certo riproporle così come sono o come sono state ma, al contrario, farle agire, respirare, dibattersi, accanto o dentro uno spirito cambiato, nuovo; accanto o dentro un differente modo di capirle o percepirle. Quindi permearle di “altri” sentimenti, che le nutrono, danno loro una nuova vita, una nuova forma, che le fa percepire come diverse anche al pubblico. Dice l’autore: “….. nessuna parola già detta andrebbe abbandonata mai, in teatro. Nessun movimento, nessun gesto, nessun respiro, già vissuti, dovrebbero venir considerati finiti, de-finiti, esautorati. Morti. Il nomadismo della ricerca, lo spostamento continuo del limite attraverso i suoi territori, non dovrebbe esser disgiunto mai dal rassicurante, naturale, portarsi appresso sempre le proprie cose, il proprio passato, le proprie masserizie, ideologiche o grammaticali.” DURATA 60’ Auditorium Parco della Musica, Sala Petrassi sabato 8 ottobre ore 21.00 Concerto per Amleto da La tragedia di Amleto Principe di Danimarca di William Shakespeare drammaturgia Fabrizio Gifuni con la consulenza musicale di Rino Marrone Fabrizio Gifuni voce Rino Marrone direttore musiche di Dmitrij Šostakovič da Op. 32, musiche di scena per Amleto di Nikolai Akimov e Op.116, musiche per il film Hamlet di Grigori Kozintsev Orchestra Sinfonica Abruzzese produzione Le vie dei Festival, Istituzione Sinfonica Abruzzese Le vie dei festival presenta all’Auditorium - insieme all’Istituzione Sinfonica Abruzzese - un progetto speciale, Concerto per Amleto, drammaturgia di Fabrizio Gifuni con la consulenza musicale di Rino Marrone. Le molteplici voci de La tragedia di Amleto, Principe di Danimarca si intrecciano al potente affresco sonoro che Dmitrij Šostakovič dedicò al testo shakespeariano in due diverse occasioni: la prima, datata 1932, è una suite tratta dalle musiche di scena per un’edizione teatrale dell’Amleto firmata dal regista scenografo Nicolai Akimov. La seconda opera, del 1964, fu commissionata dal regista Grigori Kozintsev per il suo film Hamlet, che si avvaleva del prezioso adattamento di Boris Pasternak. Le immagini vengono ricreate dalla voce e dalla sapiente recitazione di Gifuni, capace di accendere la fantasia dello spettatore. Il corposo organico, composto da 45 elementi, è diretto dal Maestro Rino Marrone. prima nazionale DURATA 70’ CIRCA PROGETTI DI-VERSI Museo Laboratorio della Mente - Santa Maria della Pietà – Padiglione 6 da mercoledì 5 a domenica 9 ottobre tutte le sere ore 20.00 - domenica ore 18.00 Vuoto d’amore nessuno mi pettina bene come il vento omaggio ad Alda Merini ideazione, regia e interpretazione Enrica Rosso contributi in Auditorium: interventi visivi Massimo Achilli, allestimento Carla Ceravolo un ringraziamento speciale a AudioGuide® per l’utilizzo delle audio guide produzione CamaleontiErranti Le vie dei Festival sostiene l’omaggio ad Alda Merini realizzato e interpretato da Enrica Rosso. Nella cornice del Santa Maria della Pietà, 45 spettatori per volta verranno coinvolti con l’ausilio di audio guide in un percorso itinerante che prende spunto dal Parco della Salute e del Benessere, per svilupparsi all’interno del toccante e suggestivo Museo Laboratorio della Mente - parte del Polo Museale della ASL Roma 1 - dove i versi proposti dialogano con le potenti installazioni di Studio Azzurro: sono lampi di luce, spade, zattere di parole. L’evento si concluderà nell’Auditorium Paolo Rosa dove verrà presentato dal vivo Vuoto d’amore, un fluire di versi in forma di monologo della durata di 30 minuti, in cui la poetessa mette a nudo ed esplicita la sua estrema urgenza di amore. POSTI LIMITATI, PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA TEL. 06.68352858 - DURATA 70’ Hortus Urbis sabato 8 e domenica 9 ottobre ore 17.00 Al giardino ancora non l’ho detto reading di Lorenza Zambon dal libro di Pia Pera musiche originali dal vivo di Carlo Actis Dato, microcreazioni Antonio Catalano produzione Casa Degli Alfieri Le vie de Festival sostiene la collaborazione tra Lorenza Zambon e Hortus Urbis - Parco Regionale dell’ Appia Antica, che si concretizza nella lettura di brani tratti dall’ultimo libro di Pia Pera, scrittrice di natura e paesaggio, ma anche di romanzi e traduttrice. Il reading nasce per desiderio della stessa Pia Pera, recentemente scomparsa, che aveva chiesto alla Zambon di prepararlo insieme per presentarlo al Festivaletteratura di Mantova. Insieme infatti hanno scelto i “fili” da seguire, i frammenti da leggere passeggiando per il giardino, parlando e salutando certe piante una ad una. Ora è divenuto purtroppo oltre che un omaggio una testimonianza affettuosa del valore di ciò che Pia Pera ha lasciato. DURATA 50’ CIRCA DUE INCONTRI NELLE BIBLIOTECHE Biblioteca Quarticciolo giovedì 22 settembre ore 20 Biblioteca Collina della Pace martedì 4 ottobre ore 17 Hai appena applaudito un criminale di Daniela Marazita (edizioni Robin) due incontri in cui l’autrice a partire dalla lettura di brani scelti, dialogherà con il pubblico INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI Associazione Cadmo per Le vie dei Festival 06.3202102 – 334.8464104 www.leviedeifestival.com Ufficio stampa Simona Carlucci tel. 0765.24182 - 335.5952789 [email protected] LUOGHI DEL FESTIVAL Teatro Vascello via Giacinto Carini, 78 tel. 06.5898031 www.teatrovascello.it Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi viale Pietro de Coubertin www.auditorium.com Hortus Urbis via Appia antica, 42/50 www.hortusurbis.it Museo Laboratorio della Mente Santa Maria della Pietà, Padiglione 6 piazza Santa Maria della Pietà, 5 tel. 06.68352858 www.museodellamente.it Teatro del Lido di Ostia via delle Sirene, 22 tel. 06.5646962 www.teatrodellido.it Biblioteca Quarticciolo via Castellaneta, 10 tel. 06.45460701 www.bibliotu.it/biblioteca/teatrobibliotecaquarticciolo Biblioteca Collina della Pace – Borgata Finocchio via Bompietro, 16 tel. 06.45460741 www.bibliotu.it/biblioteca/collinadellapace BIGLIETTI TEATRO VASCELLO intero 15 € - ridotto over 65/under 26 12 € - ridotto under 18 8 € L’uomo con gli occhiali da hipster e Hai appena applaudito un criminale posto unico 10 € Genoves’, Terra matta, Vite al confino posto unico 8 € CARD LE VIE DEI FESTIVAL 4 ingressi 40 € utilizzabile da più persone per lo stesso spettacolo o in serate diverse SOLO PER GLI SPETTACOLI IN PROGRAMMA AL TEATRO VASCELLO TEATRO DEL LIDO DI OSTIA intero 10 € - ridotto 7 € LE VIE DEI FESTIVAL PER I RAGAZZI - al Teatro Vascello intero adulti 10 € - ridotto bambini 8 € - al Teatro del Lido intero 7 € - ridotto 5 € AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA intero 25 € - si applicano tutte le riduzioni abituali Musica per Roma MUSEO LABORATORIO DELLA MENTE Ingresso al Museo 15 € compreso Vuoto d’amore HORTUS URBIS Ingresso all’Hortus Urbis 10 € ridotto 8 € per i soci del Parco Regionale Appia Antica INCONTRI NELLE BIBLIOTECHE Ingresso gratuito