LE VIE DEI FESTIVAL 2016
XXIII edizione
22 settembre – 16 ottobre
Roma - Teatro Vascello, Auditorium Parco della Musica, Museo Laboratorio della Mente, Hortus Urbis
Biblioteca Quarticciolo, Biblioteca Collina della Pace
Ostia - Teatro del Lido
Festival di particolare interesse per la vita culturale della città 2014-2016, Le vie dei Festival, diretto
da Natalia Di Iorio programma la sua XXIII edizione dal 22 settembre al 16 ottobre a Roma al Teatro
Vascello, all’Auditorium e in altri spazi e a Ostia, al Teatro del Lido.
Nel corso delle più recenti edizioni, Le vie dei Festival ha modificato in parte la sua impostazione di
partenza: non più la rassegna che ospitava i migliori spettacoli visti nelle manifestazioni estive
nazionali ed internazionali, ma un festival che, oltre a proporre creazioni provenienti dalle rassegne
estive, si fa promotore di nuovi progetti, che poi continua a seguire per cercare di aiutarli a trovare
nuove opportunità.
Le vie dei Festival si è sempre caratterizzato per scelte innovative, facendo interagire letteratura,
poesia, teatro, cinema, fotografia e nuove tecnologie. Quest’anno sarà dato spazio all’incontro del
linguaggio teatrale con quello musicale, declinato nei suoi diversi generi: popolare, sinfonico, jazz.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni www.leviedeifestival.com – 334.8464104
PROGRAMMA
Teatro Vascello giovedì 22 settembre ore 20.30
Sylphidarium
Maria Taglioni on the ground
concept, regia e coreografia Francesca Pennini
musiche originali Francesco Antonioni
azione e creazione Simone Arganini, Margherita Elliot, Carolina Fanti, Carmine Parise, Angelo Pedroni,
Francesca Pennini, Stefano Sardi, Vilma Trevisan
violino Marlène Prodigo, percussioni Flavio Tanzi, disegno luci e tecnica Fabio Sajiz
co-produzione CollettivO CineticO, Théâtre de Liège, Torinodanza, Festival MITO
Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, L'Arboreto -Teatro Dimora di Mondaino
CANGO Cantieri Goldonetta Firenze
in collaborazione con
Dopo il focus di due anni fa e la coproduzione dei 10 Miniballetti, spettacolo che li ha rivelati al grande pubblico
nazionale e internazionale, Le vie dei Festival affida l’apertura della sua XXIII edizione al CollettivO CineticO,
gruppo capace di performance sempre originali e sorprendenti, che gli hanno fatto guadagnare anche l’interesse
di tanti teatri e festival europei.
In Sylphidarium. Maria Taglioni on the ground, concept regia e coreografia di Francesca Pennini - Teatro
Vascello, giovedì 22 settembre, 20.30 - CollettivO CineticO osserva alla sua maniera alcuni precedenti fondanti
del balletto classico: La Sylphide del 1832, coreografia di Filippo Taglioni, ispirata alla figlia e la successiva
versione di August Bournonville (1836) e Les Sylphides, coreografia di Michel Fokine (1909) su musiche di
Chopin. Uno sguardo entomologico che ribalta verticalmente la prospettiva su tempo, tradizione e postura,
mentre la musica di Francesco Antonioni dialoga con le partiture fluide di Chopin in un botta e risposta
percussivo e ritmico eseguito dal vivo.
Dice Francesca Pennini: “… si viene a creare un parallelismo sulla silfide tra l’insetto e la ballerina, animato dai
corpi dei danzatori che si deformano dallo stato animale a quello coreutico. Il messaggio è quello di esortare lo
spettatore a non dare nulla per scontato nella visione del balletto, ponendovi addosso un occhio più scientifico,
distaccato e attento”.
DURATA 80’ CIRCA
Teatro Vascello venerdì 23 settembre ore 20.30
Teatro del Lido di Ostia sabato 24 settembre ore 21.00
Ci scusiamo per il disagio
di e con Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia Zacchini, Luca Zacchini
luci Emiliano Pona
uno spettacolo teatrale de Gli Omini prodotto da Associazione Teatrale Pistoiese-Centro di Produzione Teatrale
Torna a Le vie dei Festival, forte dei tanti riconoscimenti nel frattempo ottenuti, tra cui, nel 2015, il Premio Rete
Critica, il “teatro antropologico” de Gli Omini, gruppo attivo dal 2006, con il primo obiettivo di avvicinare le
persone al teatro e di far nascere il teatro dalle persone. Anche Ci scusiamo per il disagio - parte del progetto
triennale T, realizzato dall’Associazione Teatrale Pistoiese - si basa su un’indagine territoriale condotta a partire
dalla stazione di Pistoia allo scopo di valorizzare, conoscere e spettacolarizzare la Porrettana, la strada ferrata
costruita nell’Ottocento per collegare la città a Bologna, una delle linee ferroviarie più suggestive e antiche
d’Italia. Con la consueta ironia, Gli Omini ci portano la loro personale sintesi di un mese di incontri,
conversazioni, osservazioni con la varia umanità che popola la stazione: pendolari, persone che aspettano un
treno, persone che guardano i treni passare, persone che alla stazione ci vivono, anziani, giovani, bambini.
Gente che si nasconde, gente da guardare con la coda dell'occhio e che deve stare lontano dalla linea gialla.
DURATA 60’ CIRCA
Teatro Vascello venerdì 23 settembre ore 22.00
L’ammore nun’è ammore
30 sonetti di Shakespeare
traditi e tradotti da Dario Jacobelli
con Lino Musella e Marco Vidino (cordofoni e percussioni)
produzione Le vie dei Festival in collaborazione con Festa di Teatro Eco Logico a Stromboli
Lino Musella, classe 1980, tra i migliori talenti del teatro che nasce a Napoli, è il protagonista di questa
traduzione in napoletano di alcuni sonetti di Shakespeare ad opera del poeta Dario Jacobelli, scomparso
prematuramente nel 2013, che amava dedicare agli amici più cari ogni sua nuova traduzione, libero da impegni
o legami con gli editori. Nascevano così il 55, il 116, il 150… Lo faceva per sé, per riuscire ad ascoltare fino in
fondo quello che Shakespeare aveva da dirgli. Come un esercizio spirituale, come un gioco puro. I sonetti sono
battute senza personaggio e nella traduzione di Jacobelli i versi del più grande drammaturgo al mondo rivelano
una nuova e diversa teatralità. Il suo napoletano attinge da una parte a una lingua teatrale e letteraria dall’altra
a contaminazioni contemporanee, che vanno dallo slang al linguaggio di strada.
Lino Musella ha già ricevuto significativi riconoscimenti come interprete a teatro e la più ampia notorietà come
uno dei protagonisti della serie Gomorra.
prima nazionale DURATA 60’ CIRCA
Teatro Vascello sabato 24 settembre ore 17.00
Pulcinella e Zampalesta nella terra dei fuochi
spettacolo di burattini tradizionali napoletani e calabresi.
di e con Gaspare Nasuto e Angelo Gallo
scene e burattini Gaspare Nasuto e Angelo Gallo
produzione Pulcinella di mare, Teatro della Maruca
Per la prima volta, grazie a Gaspare Nasuto e ad Angelo Gallo, si incontrano sul palco due antiche tradizioni del
teatro di burattini, quella napoletana con Pulcinella e quella calabrese con Zampalesta.
Al banchetto di nozze di Pulcinella e Teresina, qualcosa non va nel verso giusto. Da un po’ di tempo la terra è
maleodorante, le piante muoiono e le galline non fanno più uova. Saranno proprio Pulcinella e Zampalesta a
scoprire che qualcuno sta seminando rifiuti tossici nelle campagne e a portare alla luce uno dei fenomeni più
inquietanti della nostra storia recente.
Nasuto e Gallo continuano con questa produzione, lo studio e la ricerca sul teatro dei burattini, strumento
duttile, capace di misurarsi con l’attualità e di raggiungere il pubblico di ogni età.
PER UN PUBBLICO DI TUTTE LE ETA’ – DURATA 50’
Teatro Vascello sabato 24 settembre ore 20.30
Tijuana
la democrazia in Messico 1965-2015
un progetto di Lagartijas tiradas al sol
con Gabino Rodrίguez co-direzione Luisa Pardo
disegno luci Sergio Lopez Vigueras, video Chantal Penalosa, Isadora Carlos Gamboa,
consulenza artistica Francisco Barreiro
traduzione Ilaria Carnevali, diffusione Alessandra Simeoni
produzione Lagartijas tiradas al sol (Durango), Marche Teatro in collaborazione con Festival Belluard Bollwerk
Cosa significa democrazia in Messico oggi, se 50 milioni di persone vivono con il salario minimo?
Cosa ci aspettiamo dalla democrazia? Cosa ci aspettiamo dalla politica? Domande che riguardano e
interessano oggi tutte la nazioni in tutti i continenti.
Sappiamo che l’economia condiziona profondamente sia la politica sia le nostre attese. Partendo da queste
premesse, Gabino Rodríguez, regista della compagnia messicana Lagartijas tiradas al sol, da vita a un teatro
politico-documentario vissuto in prima persona. Egli infatti ci racconta la sua esperienza diretta di operaio a
salario minimo in una fabbrica di Tijuana (Bassa California), avendo assunto per 6 mesi un’altra identità, quella
appunto dell’operaio Santiago Ramírez.
Compagnia di punta del teatro messicano, affermata anche a livello internazionale con la partecipazione ai
maggiori festival europei e americani, Lagartijas tiradas al sol, pone al centro del suo lavoro la scrittura del
rapporto tra storia individuale e collettiva. I loro spettacoli muovono dal contesto socio-politico del paese,
leggendo il presente attraverso la lente del passato con diverse angolazioni.
SPETTACOLO IN LINGUA SPAGNOLA CON SOVRATITOLI IN ITALIANO - DURATA 75’
Teatro del Lido di Ostia domenica 25 settembre ore 18.00
Pulcinella di mare l’antica tradizione di pulcinella
di e con Gaspare Nasuto
produzione Pulcinella di mare
Questo spettacolo presenta l'originale, autentico e inimitabile Pulcinella napoletano di Gaspare Nasuto,
burattinaio e scultore molto noto all’estero e considerato tra i grandi maestri della tradizione napoletana di
burattini, punto di riferimento per chiunque voglia avvicinarsi ai segreti delle Guarattelle napoletane, antico tipo
di burattini a guanto nati a Napoli nel 1500 circa. Nelle creazioni di Nasuto, attivo dal 1989, si fondono cinque
secoli di arte dei burattini napoletani: dalla costruzione dei burattini, finemente intagliati in legno di noce e
ciliegio, alla cura minuziosa del teatrino, dall'uso della pivetta - lo strumento che il burattinaio tiene in fondo al
palato durante le rappresentazioni per ottenere la voce particolare di Pulcinella - all’esclusiva e sorprendente
tecnica di movimento dei burattini e a una potenza recitativa che fanno dei suoi spettacoli performance teatrali
incredibilmente moderne.
PER UN PUBBLICO DI TUTTE LE ETA’ - DURATA 50’
Teatro Vascello domenica 25 settembre ore 19.00
Galois
di Paolo Giordano
interpretazione e regia Fabrizio Falco
con la partecipazione di Francesco Marino
scene Eleonora Rossi, costumi Gianluca Sbicca, luci Daniele Ciprì
musiche Angelo Vitaliano, aiuto regia Maurizio Spicuzza
produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
in collaborazione con
Minimo Comune Teatro e Officina Einaudi
Lo scrittore Paolo Giordano, Premio Strega per La solitudine dei numeri primi, celebra la figura di Galois
mescolando realtà e leggenda e consegnandoci, in forma di lettera, un monologo-confessione di grande
intensità. Ne viene fuori il ritratto di un meraviglioso personaggio dai tratti irruenti e passionali: la matematica, la
militanza politica, le delusioni, le amicizie e gli amori. Morirà, infatti, in duello la notte dopo aver messo su carta
il nucleo di quella che divenne la sua omonima teoria matematica. Raccontare Galois oggi non è solo rivivere la
storia di un matematico, è anche conoscere un intellettuale che viveva nel suo tempo e cercava di cambiarlo. A
dargli corpo e voce - nella produzione del Teatro Stabile di Torino - il talentuoso Fabrizio Falco, apprezzato sul
grande schermo - all’ultima Mostra del Cinema di Venezia è protagonista del film di Irene Dionisio, Le ultime
cose nella Settimana internazionale della Critica - ma che ha al suo attivo anche una lunga e significativa
militanza teatrale. Le musiche sono di Angelo Vitaliano, le scene di Eleonora Rossi, i costumi di Gianluca
Sbicca, le luci di Daniele Ciprì.
POSTI LIMITATI, E’ CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE TEL. 334.8464104 - DURATA 60’
Teatro Vascello lunedì 26 settembre ore 20.30
L'uomo con gli occhiali da hipster
testo Jordi Casanovas
traduzione a cura Università IULM Francesca Clari con la supervisione di Francesco Fava
un progetto tra lettura scenica e spettacolo di Roberto Rustioni
con Valeria Angelozzi, Roberta Lanave, Fabrizio Lombardo, Valentino Mannias
assistente alla regia e alla drammaturgia Cecilia Gaipa si ringrazia Fabulamundi. Playwriting Europe
produzione Le vie dei Festival in collaborazione con Olinda
Una “messa in scena” in attesa di debutto quella che sarà presentata sul palcoscenico del Vascello: “più di una
lettura scenica, appena un po’ meno di uno spettacolo compiuto”. Il Festival vuole sostenere anche questo
nuovo progetto di Roberto Rustioni - come già avvenuto con Villa Dolorosa - e aiutarlo nel cammino verso la
sua forma definitiva. Proporre lo spettacolo in questa fase, se per gli artisti rappresenta la prima verifica col
pubblico di un lavoro ancora suscettibile di cambiamenti, consente al tempo stesso agli spettatori di essere
partecipi del processo creativo assistendo alle ultime prove. Casanovas è uno dei nomi di punta della nuova
drammaturgia catalana, cresciuta e affermatasi negli ultimi dieci anni. Gli intrecci, le dinamiche, la scrittura
molto cinematografica di Casanovas, la sua poetica un po' noir ed un po' romantic comedy, tra Woody Allen e
Roman Polansky, creano una miscela capace di catturare lo spettatore. L’intreccio è semplice: una sera
qualsiasi ai nostri giorni a Barcellona, Aina, Laia ed Oscar, fragili e persi nei loro dubbi, vengono visitati da un
ospite nuovo: Marcos. Poesia, giochi, battute, vino..ma da quel momento niente sarà come prima.
DURATA 80’ CIRCA
Teatro Vascello lunedì 26 settembre ore 22.00
Genoves’
con Angelo Curti
si ringrazia per la collaborazione Tenute Orestiadi - Gibellina
produzione Teatri Uniti
Genoves’, un altro sugo è possibile, non di solo pomodoro vive la pasta. Preparazione e consumo ad uso di
pubblico limitato di una portata della cucina partenopea, con riflessioni e commenti, a partire dal fondamentale
concetto filosofico napoletano: “A capa ‘e ll’ommo è ‘na sfoglia ‘e cepolla”.
prima nazionale
POSTI LIMITATI, PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA TEL. 334.8464104 - DURATA 45’
Teatro Vascello
da martedì 27 settembre a domenica 2 ottobre ore 21.00 – martedì e domenica ore 19.00
Hai appena applaudito un criminale
di e con Daniela Marazita
regia Alessandro Minati
elementi di scena Teresa Fano
produzione Elledieffe
E’ tratto dall’omonimo libro di Daniela Marazita, divenuto un caso letterario sia pure di nicchia, lo spettacolo Hai
appena applaudito un criminale, intenso racconto dell'esperienza di una donna che sfida il pregiudizio estremo,
scegliendo di fare teatro in carcere con uomini colpevoli di indicibili reati.
L’autrice e interprete renderà il pubblico partecipe della sua esperienza di laboratorio teatrale condotta nel
carcere di Rebibbia Nuovo Complesso. Un’altalena di sentimenti e contraddizioni - dalla diffidenza alla paura,
dallo scoramento al riscatto, dalla seduzione al tradimento, dal giudizio morale al dolore, dall’impotenza al
rigore, dalla violenza alla finzione – va a disegnare la cronaca di un'esperienza, trasfigurata grazie all’azione
teatrale, che apre una riflessione anche sulle prigioni interiori, sul bene, sul male, sul valore della diversità di
genere. Un femminile che interroga e si interroga, come la Nina Simone alla quale da voce Nicola Russo nel
suo spettacolo programmato nella stessa serata.
POSTI LIMITATI, E’ CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE TEL. 334.8464104 - DURATA 60’
Teatro Vascello martedì 27 settembre ore 20.30 e mercoledì 28 ore 22.00
Teatro del Lido di Ostia venerdì 14 ottobre ore 21.00
Nina
(Montreux 1976)
dedicato a Nina Simone
testo e regia Nicola Russo
con Sara Borsarelli
scene e costumi Giovanni De Francesco, luci Cristian Zucaro, video Lorenzo Lupano, Liligutt Studio
produzione Monstera in collaborazione con Le vie dei Festival e Radicondoli Festival
Presentato in anteprima al Radicondoli Festival, debutta a Le vie dei festival, che lo co-produce, Nina, di Nicola
Russo, uno dei giovani artisti che il Festival ha scelto già da qualche anno di accompagnare nel suo percorso.
Lo spettacolo segue momento per momento il memorabile concerto di Nina Simone al Montreux Jazz Festival,
dando voce al suo punto di vista durante la performance: tutto ciò che vede, che pensa, che dice e che canta
durante i 50 minuti del concerto. La partitura scenica, davvero innovativa, fa sì che le immagini originali
realizzate dal videoartista Lorenzo Lupano si intreccino al corpo e alla voce dell’attrice in scena, secondo un
lavoro di missaggio in diretta.
Il monologo, interpretato da una straordinaria Sara Borsarelli, è un flusso di pensiero che racconta in prima
persona un momento della carriera della grande cantante e pianista, ma è anche una riflessione sul teatro, sullo
stare in scena, su quel nucleo di necessità che permette a un artista di raggiungere la qualità nel proprio lavoro.
prima nazionale
POSTI LIMITATI, E’ CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE TEL. 334.8464104 - DURATA 60’
Teatro Vascello mercoledì 28 settembre ore 20.00
The Effect
di Lucy Prebble regia Silvio Peroni
con Fabrizio Falco, Alessandro Federico, Sara Putignano, Alessia Giangiuliani
scene Katia Titolo, luci Omar Scala, video Luca Ercoli, aiuto regia Caudio Basilico
produzione Pierfrancesco Pisani, Progetto Goldstein, Kilowatt Festival
Vincitore in Gran Bretagna del Critics’ Circle Award 2013, The effect è il secondo appuntamento con Fabrizio
Falco, attore non ancora trentenne ma dalla tecnica sicura, capace di tutti i registri della recitazione, da quello
classico al contemporaneo. Il testo di Lucy Prebble, autrice anglosassone pluripremiata, ripropone in maniera
diversa e originale, il dilemma esistenziale posto da Shakespeare in Amleto e da Oliver Sacks ne L'uomo che
scambiò sua moglie per un cappello: cos’è che ci rende noi stessi? The Effect si occupa di senso di colpa, dei
misteri del cuore e del cervello umano, di “ciò che ci rende quello che siamo” e lo fa in una forma
ingannevolmente semplice e sempre divertente. E’ uno spettacolo a quattro personaggi che parla di amore, di
depressione e dei limiti della neuroscienza, facendo emergere reazioni e interrogativi durante la
sperimentazione clinica, non priva di sorprese, di un nuovo antidepressivo.
DURATA 90’
Teatro Vascello giovedì 29 settembre ore 19.00
Terra matta
di Vincenzo Rabito ed. Einaudi
reading di Rosario Lisma alla chitarra Gipo Gurrado
produzione Jacovacci e Busacca in collaborazione con Le vie dei Festival
Terra matta è l’autobiografia postuma del contadino semianalfabeta Vincenzo Rabito, pubblicata da Einaudi nel
2007. Imprevedibile, umanissimo e strepitosamente vitale, Terra matta ci racconta le peripezie, le furbizie e gli
esasperati sotterfugi di chi ha dovuto lottare tutta la vita per affrancarsi dalla miseria. “Se all’uomo di questa vita
non ci incontra avventure, non ave niente da arraccontare”, e di ”avventure” Rabito ne ha raccolte per una vita
intera, iniziata nel 1899 a Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa e proseguita in giro per l’Italia, fino alla
morte nel 1981. Una vita che attraversa due guerre, il fascismo, l’emigrazione e la vita quotidiana in Sicilia, tra
brigantaggio, contrabbando e povertà endemica. Tutto il Novecento in una storia cinica, poetica e tragicomica
venuta alla luce grazie al figlio Giovanni - che spedisce una riduzione della biografia all’archivio diaristico
nazionale di Pieve Santo Stefano e alla giuria che, nel 2000, gli assegna il massimo riconoscimento. Il reading è
tratto dalla riduzione dello stesso Rosario Lisma, che interpreta anche alcune antiche canzoni popolari siciliane,
rese celebri da Rosa Balistreri, cantautrice e memoria storica isolana del ‘900 ed è accompagnato alla chitarra
dal giovane cantautore Gipo Gurrado, che esegue anche suoi brani originali.
Dal libro è nato il documentario di Costanza Quatriglio, Terra matta – Il Novecento italiano di Vincenzo Rabito
analfabeta siciliano, vincitore nel 2013 del Nastro d’argento come miglior documentario.
DURATA 50’
Teatro Vascello giovedì 29 settembre ore 20.30
Che se mangiò la zita
un progetto per Le vie dei Festival di Ambrogio Sparagna e Carmelo Chiaramonte
in scena con i Solisti dell’Orchestra Popolare Italiana: Eleonora Bordonaro (voce), Raffaello Simeoni (voce)
Arnaldo Vacca (tamburelli e percussioni), Erasmo Treglia (violino, ghironda e ciaramella), Cristiano Califano (chitarra)
produzione Finisterre in collaborazione con Le vie dei Festival
La musica raffinata e popolare di Ambrogio Sparagna e della sua Orchestra Popolare Italiana “condisce” e
conduce la rivisitazione della tradizione culinaria dell'Italia meridionale e siciliana del “cuciniere errante”
Carmelo Chiaramonte, eclettico chef, tra i protagonisti di alcune delle più originali iniziative di cucina creativa
che dimostrano il rinnovato interesse per la cultura e la ricerca della qualità del cibo.
In scena entrambi gli artisti offrono una parata di odori, suoni, canti e racconti dedicati all' antica tradizione dei
rituali dei matrimoni contadini, caratterizzati dalla presenza di un repertorio musicale specifico dove spiccano
canti numerativi dedicati al cibo speciale della sposa, filastrocche, indovinelli, serenate e danze tradizionali fra
le quali l'immancabile quadriglia. Insieme ad Ambrogio Sparagna e Carmelo Chiaromonte, cerimonieri di questa
straordinaria serata tutta da gustare, appositamente commissionata da Le vie dei Festival, ci saranno anche
alcuni straordinari solisti dell'Orchestra Popolare Italiana. In particolare la cantante siciliana Eleonora Bordonaro,
Raffaello Simeoni, voce possente e polistrumentista, Arnaldo Vacca ai tamburelli e alle percussioni, Erasmo
Treglia, al violino, ghironda e ciaramella, e Cristiano Califano alla chitarra.
prima nazionale
DURATA 90’
Teatro Vascello venerdì 30 settembre ore 20.30
Amleto + Die FortinbrasMaschine
testo, regia, interpretazione Roberto Latini
drammaturgia Roberto Latini, Barbara Weigel
musiche e suoni Gianluca Misiti, movimenti di scena Marco Mencacci, Federico lepri, Lorenzo Martinelli
luci e tecnica Max Mugnai
produzione Fortebraccio Teatro in collaborazione con L’Arboreto -Teatro Dimora di Mondaino
ATER circuito Regionale Multidisciplinare -Teatro Comunale Laura Betti, Fondazione Orizzonti d’Arte
L’ultimo lavoro di Roberto Latini, uno tra gli artisti più intensi e premiati della scena italiana, maestro nell’utilizzo
della voce come un vero e proprio strumento è, come lui stesso la definisce “la riscrittura di una riscrittura”. Nel
1977 Heiner Müller componeva un testo liberamente ispirato all’Amleto di Shakespeare. Oggi Latini realizza una
scrittura scenica che si ispira a sua volta a Die Hamletmachine di Heiner Müller. E lo fa tornando a
Shakespeare, ad Amleto, con gli occhi di Fortebraccio, in uno spettacolo che non manca di riferimenti ai miti dei
nostri tempi. Già l’autore tedesco aveva intuito che Amleto rispecchia il caos storico di ogni epoca, e nel
suo Hamletmachine il testo di Shakespeare diventa una traccia che evoca le brutalità dei crimini nazisti nella
seconda guerra mondiale. Anche Roberto Latini rilegge i testi di Shakespeare e Müller per rievocare la
decadenza, le tragedie e le tensioni di questo presente storico.
Ricca di riflessioni, la messa in scena è costituita da immagini di grande potenza estetica: un Amleto incapace
di sostenere il dolore dell’assassinio del padre trascina il carro della sua infinita pena, e un Roberto Latini nella
bellissima metafora di Amleto/atleta ruota su se stesso con il suo lutto, come un ginnasta sugli anelli.
DURATA 65’
Teatro Vascello sabato 1 ottobre ore 20.30
Dalle ceneri
di Tahar Ben Jelloun
con Ibrahima Diouf, Mamadou Seye, Ndiawr Diagne, Marie Madeleine Mendy, Jean Guillaume Tekagne
elaborazione drammaturgica, regia e scena Massimo Luconi
costumi Aurora Damanti, musiche Mirio Cosottini, Salif Keità
produzione Terzopiano Teatro
un progetto di Massimo Luconi con la collaborazione di Centro culturale francese di St. Louis (Senegal), Comunità
senegalese di Prato, Associazione APPI, Teatro Metastasio Stabile della Toscana
Tragicamente attuale, Dalle ceneri, di Tahar Ben Jelloun è un atto d’accusa contro l’ottusa stupidità della guerra
- di tutte le guerre - che non lascia solo rovine, ma anche migliaia di corpi insepolti che errano senza dimora.
L’autore da parola poetica a quei fantasmi, ai tanti dispersi sepolti dalla sabbia o dalla neve o sommersi
dall’acqua, che vagano fra cielo e terra. Il regista e drammaturgo Massimo Luconi, autore da anni di progetti
teatrali tra Italia e Senegal, affida l’interpretazione a cinque attori senegalesi, formatisi con lui nei tre anni del
progetto Antigone, ritenendo che la loro spiritualità e il loro misticismo siano le qualità più adeguate per quella
comunicazione poetica e onirica alla base dello spettacolo.
SPETTACOLO IN FRANCESE, WOLOF E ITALIANO, CON SOVRATITOLI IN ITALIANO - DURATA 70’
Teatro Vascello domenica 2 ottobre ore 15.00
Teatro del Lido di Ostia domenica 16 ottobre ore 18.00
Quella notte che la notte non venne
drammaturgia Emanuele Di Giacomo
con Ottavia Leoni e Chiara lombardo
disegni e scenografie Schegge di Cotone, costumi Eva Seeber
una produzione Asociazione Ersilio M., Teatro Il Moderno, Schegge di Cotone
L’importanza della lingua, il valore delle parole per descrivere, ma anche per immaginare, un mondo più bello:
nasce da qui la fantasiosa storia di due sorelline. L’improvvisa scomparsa di Vola catapulta Margherita in un
viaggio misterioso. Per ritrovarla dovrà attraversare strani universi in cui la normale grammatica quotidiana
sembra impazzita. Tra sparizioni di lettere e di parole, regole inventate e stravolte, Margherita si confronterà con
tutta la bellezza della lingua italiana. Una lingua piatta, povera, è anche lo specchio di un mondo misero,
uniforme e banale. Insieme alle parole si comincia a perdere l’attenzione per una realtà ricca di sfumature: tutto
inizia ad assomigliarsi, tutto diventa pian piano uguale per poter essere descritto con le solite duecento parole.
Ecco che allora prendersi cura della nostra lingua diventa un modo per resistere alla banalità.
ETA’CONSIGLIATA: DAI 7 ANNI
prima nazionale
DURATA 55’
Teatro Vascello domenica 2 ottobre ore 17.00
Vite al confino
tratto da La città e l’isola - Omosessuali al confino nell’Italia fascista
di Gianfranco Goretti e Tommaso Giartosio
adattamento, interpretazione e regia Nicola Russo
video e live drawing Lorenzo Lupano, grafica Liligutt Studio
produzione Monstera in collaborazione con Le vie dei Festival
Nicola Russo porta sulla scena le vicende dell’arresto e del confino di giovani omosessuali catanesi negli anni
del fascismo, ricostruita da Goretti e Giartosio attraverso testimonianze e fonti di archivio. E sceglie la forma
della lettura scenica, come modo per avvicinarsi con rispetto e con il necessario distacco a delle storie di vita
reali. Ad accompagnarlo in questo delicato percorso gli interventi video e di disegno dal vivo di Lorenzo Lupano.
prima nazionale DURATA 50’
Teatro Vascello domenica 2 ottobre ore 19.00
Ritornanti
recital da Spiritilli, Rondò, Cartesiana
di e con Enzo Moscato
e con Giuseppe Affinito
produzione Compagnia teatrale di Enzo Moscato/Casa del Contemporaneo
Ri-tornare, ri-percorrere, ri-sentire, ri-montare sono modalità ricorrenti nel lavoro di Enzo Moscato, affermato
autore e interprete del nostro teatro. Anche i testi che vanno a comporre Ritornanti sono stati parte di altri suoi
spettacoli qui accostati in maniera diversa. Ciò non significa certo riproporle così come sono o come sono state
ma, al contrario, farle agire, respirare, dibattersi, accanto o dentro uno spirito cambiato, nuovo; accanto o dentro
un differente modo di capirle o percepirle. Quindi permearle di “altri” sentimenti, che le nutrono, danno loro una
nuova vita, una nuova forma, che le fa percepire come diverse anche al pubblico. Dice l’autore: “….. nessuna
parola già detta andrebbe abbandonata mai, in teatro. Nessun movimento, nessun gesto, nessun respiro, già
vissuti, dovrebbero venir considerati finiti, de-finiti, esautorati. Morti. Il nomadismo della ricerca, lo spostamento
continuo del limite attraverso i suoi territori, non dovrebbe esser disgiunto mai dal rassicurante, naturale,
portarsi appresso sempre le proprie cose, il proprio passato, le proprie masserizie, ideologiche o grammaticali.”
DURATA 60’
Auditorium Parco della Musica, Sala Petrassi sabato 8 ottobre ore 21.00
Concerto per Amleto
da La tragedia di Amleto Principe di Danimarca di William Shakespeare
drammaturgia Fabrizio Gifuni
con la consulenza musicale di Rino Marrone
Fabrizio Gifuni voce
Rino Marrone direttore
musiche di Dmitrij Šostakovič
da Op. 32, musiche di scena per Amleto di Nikolai Akimov e Op.116, musiche per il film Hamlet di Grigori Kozintsev
Orchestra Sinfonica Abruzzese
produzione Le vie dei Festival, Istituzione Sinfonica Abruzzese
Le vie dei festival presenta all’Auditorium - insieme all’Istituzione Sinfonica Abruzzese - un progetto speciale,
Concerto per Amleto, drammaturgia di Fabrizio Gifuni
con la consulenza musicale di Rino Marrone. Le
molteplici voci de La tragedia di Amleto, Principe di Danimarca si intrecciano al potente affresco sonoro che
Dmitrij Šostakovič dedicò al testo shakespeariano in due diverse occasioni: la prima, datata 1932, è una suite
tratta dalle musiche di scena per un’edizione teatrale dell’Amleto firmata dal regista scenografo Nicolai Akimov.
La seconda opera, del 1964, fu commissionata dal regista Grigori Kozintsev per il suo film Hamlet, che si
avvaleva del prezioso adattamento di Boris Pasternak.
Le immagini vengono ricreate dalla voce e dalla sapiente recitazione di Gifuni, capace di accendere la fantasia
dello spettatore. Il corposo organico, composto da 45 elementi, è diretto dal Maestro Rino Marrone.
prima nazionale DURATA 70’ CIRCA
PROGETTI DI-VERSI
Museo Laboratorio della Mente - Santa Maria della Pietà – Padiglione 6
da mercoledì 5 a domenica 9 ottobre tutte le sere ore 20.00 - domenica ore 18.00
Vuoto d’amore nessuno mi pettina bene come il vento
omaggio ad Alda Merini
ideazione, regia e interpretazione Enrica Rosso
contributi in Auditorium: interventi visivi Massimo Achilli, allestimento Carla Ceravolo
un ringraziamento speciale a AudioGuide® per l’utilizzo delle audio guide
produzione CamaleontiErranti
Le vie dei Festival sostiene l’omaggio ad Alda Merini realizzato e interpretato da Enrica Rosso. Nella cornice del
Santa Maria della Pietà, 45 spettatori per volta verranno coinvolti con l’ausilio di audio guide in un
percorso itinerante che prende spunto dal Parco della Salute e del Benessere, per svilupparsi all’interno del
toccante e suggestivo Museo Laboratorio della Mente - parte del Polo Museale della ASL Roma 1 - dove i versi
proposti dialogano con le potenti installazioni di Studio Azzurro: sono lampi di luce, spade, zattere di parole.
L’evento si concluderà nell’Auditorium Paolo Rosa dove verrà presentato dal vivo Vuoto d’amore, un fluire di
versi in forma di monologo della durata di 30 minuti, in cui la poetessa mette a nudo ed esplicita la sua
estrema urgenza di amore.
POSTI LIMITATI, PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA TEL. 06.68352858 - DURATA 70’
Hortus Urbis sabato 8 e domenica 9 ottobre ore 17.00
Al giardino ancora non l’ho detto
reading di Lorenza Zambon dal libro di Pia Pera
musiche originali dal vivo di Carlo Actis Dato, microcreazioni Antonio Catalano
produzione Casa Degli Alfieri
Le vie de Festival sostiene la collaborazione tra Lorenza Zambon e Hortus Urbis - Parco Regionale dell’ Appia
Antica, che si concretizza nella lettura di brani tratti dall’ultimo libro di Pia Pera, scrittrice di natura e paesaggio,
ma anche di romanzi e traduttrice. Il reading nasce per desiderio della stessa Pia Pera, recentemente
scomparsa, che aveva chiesto alla Zambon di prepararlo insieme per presentarlo al Festivaletteratura di
Mantova. Insieme infatti hanno scelto i “fili” da seguire, i frammenti da leggere passeggiando per il giardino,
parlando e salutando certe piante una ad una. Ora è divenuto purtroppo oltre che un omaggio una
testimonianza affettuosa del valore di ciò che Pia Pera ha lasciato.
DURATA 50’ CIRCA
DUE INCONTRI NELLE BIBLIOTECHE
Biblioteca Quarticciolo giovedì 22 settembre ore 20
Biblioteca Collina della Pace martedì 4 ottobre ore 17
Hai appena applaudito un criminale
di Daniela Marazita (edizioni Robin)
due incontri in cui l’autrice a partire dalla lettura di brani scelti, dialogherà con il pubblico
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Associazione Cadmo per Le vie dei Festival
06.3202102 – 334.8464104
www.leviedeifestival.com
Ufficio stampa
Simona Carlucci
tel. 0765.24182 - 335.5952789
[email protected]
LUOGHI DEL FESTIVAL
Teatro Vascello
via Giacinto Carini, 78 tel. 06.5898031
www.teatrovascello.it
Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi
viale Pietro de Coubertin
www.auditorium.com
Hortus Urbis
via Appia antica, 42/50
www.hortusurbis.it
Museo Laboratorio della Mente
Santa Maria della Pietà, Padiglione 6
piazza Santa Maria della Pietà, 5 tel. 06.68352858
www.museodellamente.it
Teatro del Lido di Ostia
via delle Sirene, 22 tel. 06.5646962
www.teatrodellido.it
Biblioteca Quarticciolo
via Castellaneta, 10 tel. 06.45460701
www.bibliotu.it/biblioteca/teatrobibliotecaquarticciolo
Biblioteca Collina della Pace – Borgata Finocchio
via Bompietro, 16 tel. 06.45460741
www.bibliotu.it/biblioteca/collinadellapace
BIGLIETTI
TEATRO VASCELLO
intero 15 € - ridotto over 65/under 26 12 € - ridotto under 18 8 €
L’uomo con gli occhiali da hipster e Hai appena applaudito un criminale posto unico 10 €
Genoves’, Terra matta, Vite al confino posto unico 8 €
CARD LE VIE DEI FESTIVAL
4 ingressi 40 €
utilizzabile da più persone per lo stesso spettacolo o in serate diverse
SOLO PER GLI SPETTACOLI IN PROGRAMMA AL TEATRO VASCELLO
TEATRO DEL LIDO DI OSTIA
intero 10 € - ridotto 7 €
LE VIE DEI FESTIVAL PER I RAGAZZI
- al Teatro Vascello
intero adulti 10 € - ridotto bambini 8 €
- al Teatro del Lido
intero 7 € - ridotto 5 €
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA
intero 25 € - si applicano tutte le riduzioni abituali Musica per Roma
MUSEO LABORATORIO DELLA MENTE
Ingresso al Museo 15 € compreso Vuoto d’amore
HORTUS URBIS
Ingresso all’Hortus Urbis 10 €
ridotto 8 € per i soci del Parco Regionale Appia Antica
INCONTRI NELLE BIBLIOTECHE
Ingresso gratuito