La Teoria della Bilancia dei Pagamenti e la curva BP

La Teoria della Bilancia dei Pagamenti e la curva BP
Per ottenere l'esito delle Partite Correnti (PC), oltre alla differenza tra X e
Q di beni e servizi, si deve considerare il Saldo dei Trasferimenti, che però
consideriamo esogeno, poiché dipende spesso da motivazioni extraeconomiche. Pertanto, l'esito delle PC in una rappresentazione lineare è:
PC= PC0-qY+xY*- 
q>0, x>0,
 >0
cioè,
1. negativamente dal reddito domestico;
2. positivamente dal reddito del Resto del Mondo;
3. negativamente dal tasso di cambio reale   EP* , o positivamente
P
dall'indicatore di competitività o reciproco del tasso di cambio reale
1


P*
.
EP
In un modello a prezzi fissi (e tassi di cambio costanti), questo equivale a
dire che sussiste una semplice relazione negativa tra esito PC e reddito
dell'economia domestica. La sensibilità dell'esito delle PC rispetto a Y
dipenderà in particolare dalla dimensione della propensione marginale a
importare (0<q<1): più alta è tale propensione, tanto maggiore sarà il
peggioramento delle PC che fa seguito a un aumento di Y.
Accanto all'interscambio di beni, un sistema economico aperto scambia
con il Resto del Mondo attività finanziarie.
Il Saldo dei Movimenti di capitali finanziari (SMK) è uguale
SMK = FKE-FKU
dove
FKE= flusso di capitali finanziari in entrata. Dipende:
 positivamente tasso d'interesse interno, r (+);
 negativamente tassi d'interesse estero, r*(-);
 positivamente aspettativa di apprezzamento del cambio,
 e
E
(+).
FKU= flusso di capitali finanziari in uscita. Dipende:
 positivamente tassi d'interesse esteri, r* (+);
 negativamente tasso d'interesse interno, r (-);
 negativamente aspettativa di apprezzamento del cambio,
 e
E
(-).
Pertanto l'esito di SMK, in una rappresentazione lineare, sarà:
 e
SMK = K0+ r  r *  E
  0,   0,   0
 e
Se consideriamo esogeno r*, e consideriamo nulle E , SMK dipende
positivamente da r. La sensibilità di SMK rispetto a r dipende dai
parametri comportamentali degli operatori e dall'assetto istituzionale (  ).
L'esito complessivo della BdP è dato dalla somma del saldo delle PC e del
saldo SMK. Possiamo chiederci come debbano combinarsi queste 2
variabili per garantire l'equilibrio della BdP. Per illustrare tale condizione
di equilibrio si fa ricorso alla relazione BP.
Formalmente, la relazione BP esprime l'insieme delle combinazioni di
reddito e tasso d'interesse di un'economia che assicurano il pareggio della
BdP:
BP= PC(Y) +SMK( r )=0
Per ottenere l'espressione analitica, sostituiamo a PC(Y) e a SMK( r), le
espressioni delle loro funzioni. La relazione BP è quindi:
 e

PC0  qY  xY *     K0  r  r *  E   0


da cui si ricava
 e

q
r  Y   PC0  xY *   K 0  r *  E  / 



a cui corrisponde un luogo geometrico (la curva BP) nello spazio redditotasso d'interesse.
Graficamente,
r
A .
BP
D.
Y
I punti lungo la curva BP rappresentano situazioni d'equilibrio della BdP; i
punti al di sopra (come A) rappresentano situazioni associate a surplus nei
conti con l'estero: per ogni dato reddito, i tassi d'interesse sono più elevati
di quelli d'equilibrio. Analogamente i punti al di sotto della curva BP
(come D) descrivono situazioni di deficit nei conti con l'estero.
Studiamo l'inclinazione e la posizione della BP.
L'inclinazione è positiva: la pendenza della retta è q  0 .

Infatti, a fronte di un aumento del reddito, per mantenere una BdP in
pareggio è necessario che r  .
La pendenza è tanto maggiore (ossia la BP è tanto più ripida) quanto
maggiore è q e quanto meno sensibili sono i movimenti finanziari rispetto
ad r. Di contro, quanto più sensibili sono i capitali finanziari ad r, cioè
quanto più mobili i capitali finanziari, tanto più piatta sarà la BP.
Consideriamo 2 casi limite:
1. BP perfettamente verticale se i movimenti dei capitali finanziari sono
del tutto insensibili ad r, cioè se i capitali finanziari sono totalmente
immobili. La BP si troverà in corrispondenza di quel reddito che
garantisce il pareggio dei conti con l'estero;
2. BP perfettamente orizzontale se i capitali finanziari sono
infinitamente sensibili ad r (caso di "perfetta integrazione finanziaria").
Posizione della curva BP. Essa dipende da fattori tipicamente esogeni, in
particolare:
 se Y*  , la curva BP si sposta verso destra nel piano;
 se r*  , la curva BP si sposta verso sinistra nel piano;
 se   (deprezzamento reale),la curva BP si sposta verso destra;
 e
 se E  (attesa di svalutazione del cambio), poiché provoca un
peggioramento del SMK, richiede un minore livello del reddito e
quindi uno spostamento della curva BP verso sinistra.
Considerando la curva BP, insieme con la IS e la LM, possiamo analizzare
congiuntamente gli effetti delle politiche economiche sul mercato dei beni,
su quello della moneta e sull'andamento dei conti con l'estero.
Gli effetti delle politiche macroeconomiche in economia aperta: il
modello IS-LM-BP
Ci si basa su un modello che unisce i due contributi proposti negli anni '60
da R. Mundell e da J.Fleming.
L'ipotesi sottostante il modello IS-LM-BP è che il mercato dei beni e
quello della moneta, come nel modello IS-LM; raggiungano l'equilibrio
grazie a modifiche endogene della produzione (ossia del reddito) e del
tasso d'interesse. L'equilibrio IS-LM comporta conti con l'estero che,
invece, nel breve periodo possono essere in disequilibrio (surplus o deficit
Bilancia dei Pagamenti). Tuttavia, il disequilibrio nei conti con l'estero
necessariamente si traduce in un endogeno movimento o del tasso di
cambio (se l'economia adotta cambi flessibili) o della quantità di moneta
(se l'economia adotta cambi fissi). Si mettono quindi in moto processi di
aggiustamento automatico dei conti con l'estero, che saranno differenti a
seconda del sistema di cambio vigente e che portano, nel lungo periodo,
all'equilibrio su tutti e tre i mercati (beni, moneta, interscambio con
l'estero).
Il modello IS-LM-BP viene in genere utilizzato in esercizi di statica
comparata.
Si considera una situazione di equilibrio iniziale del sistema economico e
si esamina come cambia l'equilibrio in seguito a shock esogeni specifici, o
a specifiche azioni di politica economica.
Si distinguono gli effetti di breve periodo (in cui vi può essere un
disequilibrio della BdP) da quelli di lungo periodo (in cui i meccanismi di
aggiustamento automatico hanno portato equilibrio su tutti i 3 mercati). E'
possibile quindi che i risultati raggiunti dall'azione di politica economica
nel breve periodo differiscano da quelli conseguiti nel lungo periodo.
Negli esercizi bisogna definire il contesto istituzionale delle economie in
esame. In particolare,
1. sapere se i capitali finanziari sono caratterizzati da alta o da bassa
mobilità (inclinazione della curva BP);
2. conoscere il regime di cambio.
Effetti delle politiche economiche in un'economia aperta con cambi
flessibili
Ricordiamo che, in un regime di cambi flessibili, un avanzo della BdP
genera, nel lungo periodo, un apprezzamento del tasso di cambio, mentre
un disavanzo conduce ad un deprezzamento.
La politica fiscale
Consideriamo, ad esempio, una politica fiscale espansiva.
Se i capitali sono poco mobili, la BP sarà piuttosto ripida (fig.1a).
Se i capitali finanziari sono mobili, la BP sarà piuttosto piatta (fig.1b).
Come è noto, una politica fiscale espansiva sposta la IS verso destra
(  Y ,  r ).
Circa i conti con l'estero, l'esito non è scontato. Vi è un duplice effetto:
  Y  PC ;
  r  SMK .
Quale componente della BdP prevarrà?
Se i capitali finanziari sono mobili (BP relativamente piatta) è ragionevole
che prevalga l'effetto su SMK; se i capitali sono poco mobili (BP
relativamente ripida) è ragionevole che prevalga l'effetto sulle PC.
BP
r
BP’’
r
B
LM
D
C
A
LM
BP’’
BP
B
A
IS
IS’ IS’’
IS
y
1. (a)
IS’’ IS’
y
1.(b)
Il punto B, di equilibrio di breve periodo, si troverà al di sotto della
BP (quindi in corrispondenza di un deficit) nella figura (a), laddove i
capitali sono poco mobili, e al disopra della BP (quindi in
corrispondenza di un surplus), laddove i capitali sono molto mobili
(figura (b)).
Il punto B non rappresenta però la posizione finale del sistema
economico.
Nel caso rappresentato nella figura (a), il deficit della BdP darà luogo
ad un deprezzamento del cambio, quindi ad una maggiore
competitività della produzione nazionale che farà spostare verso destra
sia la IS (da IS' a IS'') sia la BP (da BP a BP''). L'equilibrio di lungo
periodo sarà nel punto C, di intersezione della IS con la LM e la BP,
caratterizzato da un livello ancora maggiore sia di Y sia di r.
I meccanismi di aggiustamento automatico hanno rafforzato gli effetti
di aumento su Y (a anche quelli su r) ottenuti già come risultato della
azione di politica economica espansiva.
Nel caso rappresentato dalla figura (b), l'avanzo della BdP, genera nel
tempo un apprezzamento del cambio che, a sua volta, comporta una
perdita di competitività della produzione nazionale e una riduzione
della domanda autonoma. Pertanto, l'apprezzamento del cambio farà
spostare verso sinistra sia la BP (da BP a BP''), sia la IS (da IS' a IS'').
L'equilibrio di lungo periodo è rappresentato dal punto D.
L'effetto di impatto ottenuto dalla politica fiscale espansiva, di
innalzare sia il reddito sia il tasso d'interesse, viene attenuato dai
meccanismi automatici che si sono messi in moto a seguito
dell'avanzo registrato in BdP.
In conclusione: in un regime di cambi flessibili, gli effetti espansivi di
una politica fiscale espansiva saranno esaltati nel lungo periodo
qualora i capitali finanziari siano poco mobili, mentre saranno
attenuati in un contesto caratterizzato da elevata mobilità dei capitali
finanziari.
Caso limite: perfetta mobilità dei capitali (BP perfettamente
orizzontale): la politica fiscale sarà totalmente inefficace nel lungo
periodo e gli effetti espansivi sul reddito (e di incremento del tasso
d'interesse) sono soltanto transitori. Il punto di equilibrio di lungo
periodo corrisponde al punto di partenza iniziale. (figura 2)
r
B
LM
A
BP
IS=IS’’
IS’
y
fig.2
L'apprezzamento del cambio, in questo caso, farà spostare verso
sinistra la IS (da IS' a IS''= IS). L'effetto sulla BP è peculiare: poiché
la BP è perfettamente orizzontale, la sua trasposizione a sinistra fa sì
che essa continui a rimanere esattamente identica a prima. Il
significato economico di ciò è legato al fatto che poiché vi è perfetta
mobilità dei capitali, vi è un unico livello del tasso d'interesse
compatibile con l'equilibrio dei conti con l'estero.
La politica monetaria
Esaminiamo il caso di una politica monetaria espansiva,
rispettivamente, nel caso in cui i capitali finanziari siano poco mobili
(figura 3.a) e nel caso in cui i capitali finanziari siano molto mobili
(figura 3.b).
r
BP’’
r
BP
LM
LM’
LM
LM’
A
A
BP
BP’’
C
B
D
B
IS’’
IS’’ IS’
IS
IS
y
3. (a)
y
3.(b)
Prendiamo in esame un'economia che parta da una situazione
d'equilibrio su tutti e tre i mercati (punto A). In seguito ad una politica
monetaria espansiva la LM si sposta verso destra (da LM a LM'). Ciò
da luogo a un aumento di Y e a una diminuzione di r. L'esito nei conti
con l'estero è scontato:  Y  PC;  r  SMK (tanto maggiore quanto
più i capitali sono mobili).
Il passivo dei conti con l'estero provoca un deprezzamento che
migliora la competitività dei prodotti nazionali e quindi comporta uno
spostamento verso destra della IS e della BP. Questi spostamenti
proseguiranno fin tanto che l'equilibrio IS-LM non assicuri il pareggio
dei conti con l'estero (rispettivamente punti C e D, fig.3.a e 3.b)
Pertanto, rispetto all'equilibrio di breve periodo, i meccanismi di
aggiustamento automatico, in un regime di cambi flessibili, esaltano
l'effetto espansivo sul reddito della politica monetaria espansiva
(mentre riducono il decremento del tasso d'interesse). Questa
conclusione non è influenzata dal grado di mobilità dei capitali
finanziari. Anche nel caso limite, (curva BP orizzontale) l'effetto
espansivo di impatto di una politica monetaria espansiva è esaltato nel
lungo periodo.
Effetti delle politiche economiche in un'economia aperta con
cambi fissi
Esaminiamo il caso di un'economia che aderisca ad accordi
internazionali per tenere il cambio fisso. Squilibri della BdP si
riversano, in questo caso, nella variazione della base monetaria. A
seguito di avanzi nei conti con l'estero, la domanda di moneta
domestica aumenta, e questo comporta che debba essere emessa base
monetaria, al fine di mantenere costante il tasso di cambio. Di contro,
un deficit nei conti con l'estero porta a una situazione in cui la Banca
Centrale deve ritirare moneta domestica dai cittadini, concedendo in
cambio valuta straniera.
La politica fiscale
Esempio: politica fiscale espansiva. Anche in questo regime di cambio
distinguiamo il caso di limitata mobilità dei capitali finanziari, dal
caso in cui la mobilità dei capitali sia elevata (rispettivamente fig. 4.
(a) e 4. (b)).
r
r
BP
LM LM'
LM'
C
LM
A B
B
A
IS IS'
D
IS
Y
4(a)
BP
IS'
Y
4(b)
Esaminiamo un'economia che parta da una situazione di equilibrio (A).
Una politica fiscale espansiva genera uno spostamento verso destra della
IS: l'effetto di impatto (punto B) è un aumento di Y e di r. Circa i conti con
l'estero, questo comporta rispettivamente:
  Y  PC ;
  r  SMK .
Quale di questi due effetti contrapposti prevalga, dipende da quanto mobili
sono i capitali finanziari: se sono molto mobili (fig.24.4b) prevarrà l'effetto
sul SMK; se sono poco mobili, prevale il disavanzo delle PC (fig.24.4a).
Il punto B non può rappresentare la posizione finale del sistema
economico, in quanto il disequilibrio dei conti con l'estero - pur sostenibile
nel breve periodo - mette in atto meccanismi di aggiustamento automatico.
In regime di cambi fissi, succede che:
a) se c'è disavanzo nella BdP, si distrugge base monetaria;
b) se c'è un avanzo nella BdP, si genera base monetaria.
Questo effetto si ripercuote sulla posizione della curva LM, a parità di
tutto il resto. In particolare, in caso di disavanzo (e conseguente
distruzione di base monetaria) la LM si sposta verso sinistra, mentre nel
caso di avanzo ( e conseguente creazione di base monetaria), la LM si
sposta verso destra.
I punti di equilibrio di lungo periodo, in cui si intersecano la IS, la LM e la
BP, sono rispettivamente, nelle due figure Ce D.
Conclusioni:
1. quando i capitali sono poco mobili, una politica fiscale espansiva, nel
breve periodo, è efficace, (  Y ,  r ); ciò comporta però un deficit nei
conti con l'estero che, in regime di cambi fissi, si traduce in una
distruzione di base monetaria che equivale ad una manovra monetaria
restrittiva, che porta, nel lungo periodo, Y ad abbassarsi (e r ad alzarsi
ulteriormente). Pertanto, gli effetti espansivi d'impatto sul reddito,
esercitati da una politica fiscale espansiva con cambi fissi, vengono
mitigati nel lungo periodo.
2. quando i capitali sono molto mobili, una politica fiscale espansiva, nel
breve periodo, è efficace (  Y ,  r ); ciò comporta inoltre un avanzo della
BdP che - in regime di cambi fissi - comporta un aumento della base
monetaria, equivalente ad una manovra di politica monetaria espansiva
(LM verso destra).Y aumenterà ulteriormente nel lungo periodo (r
invece diminuisce rispetto all'effetto di impatto).
L'effetto espansivo sul reddito di una politica fiscale espansiva, con cambi
fissi, è esaltato nel lungo periodo, se i capitali finanziari sono molto
mobili, mentre è ridotto se i capitali sono poco mobili (e addirittura
annullato se i capitali sono perfettamente immobili, BP verticale).
La politica monetaria
Esempio: politica monetaria espansiva.
Anche in questo caso, distinguiamo il caso in cui vi è una limitata mobilità
dei capitali dal caso in cui sia una elevata mobilità dei
capitali.(rispettivamente fig.5.a e 5.b)
r
BP
IS
r
LM
IS
LM
A=C
BP
LM'
LM'
B
A=C
B
Y
5(a)
Y
5(b)
Data una manovra di politica monetaria espansiva, la curva LM si sposta
verso destra e l'equilibrio di breve periodo del sistema IS-LM sarà in B.
L'effetto di impatto è, quindi, Y , r  .
Circa i conti con l'estero, ciò determina inequivocabilmente un deficit della
Bdp. Infatti:  Y  PC,  r  SMK .Il punto B si trova quindi in entrambi i
casi (a) e (b) al di sotto della BP.
In regime di cambi fissi, il disavanzo dei conti con l'estero si traduce in
una distruzione di base monetaria che corrisponde ad una politica
monetaria restrittiva (spostamento verso sinistra della LM, ferme restando
sia la BP che la IS). La LM inizia a tornare "indietro" fino a quando non
tornino in equilibrio i conti con l'estero. Poiché né la IS né la BP si
spostano, il punto di equilibrio di lungo periodo corrisponderà al punto di
equilibrio iniziale. Questo risultato vale qualunque sia la mobilità dei
capitali finanziari.
In conclusione, la politica monetaria, in un regime di cambi fissi, è
totalmente inefficace nel lungo periodo e può avere effetti soltanto
transitori.
Valutazione degli effetti delle politiche economiche in casi particolari
 Assenza di mobilità dei capitali finanziari
(BP perfettamente verticale)
In questo caso, dal momento che il livello di r non rileva sull'esito dei conti
con l'estero, l'unica variabile rilevante è il reddito interno. Indichiamo con
YBP , il livello di reddito compatibile con l'equilibrio dei conti con l'estero
e con YPI, il livello di reddito di pieno impiego. Supponiamo che YBP< YPI.
r
F
G
H
BP
IS LM
YBP
YPI
Come è noto, l'equilibrio IS-LM non necessariamente garantisce né
l'equilibrio dei conti con l'estero né il pieno impiego. Esso pertanto può
avere luogo sia nella regione F, sia in G, sia in H.
Immaginiamo, in questo conteso, di voler perseguire, come obiettivi di
politica economica, l'equilibrio dei conti con l'estero e il pieno impiego e
di avere a disposizione uno strumento di politica fiscale e uno di politica
monetaria.
Se ci troviamo nella regione F, bisogna muovere in senso espansivo sia lo
strumento di politica fiscale sia quello di politica monetaria.
Se ci troviamo invece nella regione H, bisogna muovere in senso restrittivo
sia lo strumento di politica fiscale sia quello di politica monetaria.
Se l'economia si trova in un punto della regione G, vi è un conflitto tra
obiettivi: se perseguiamo l'obiettivo del pieno impiego, dovremmo adottare
politiche espansive, mentre se perseguiamo l'obiettivo del pareggio dei
conti con l'estero, bisognerebbe adottare politiche restrittive. (ad esempio,
l'Italia nella seconda metà degli anni '70).
Come uscire da questo conflitto fra obiettivi?
In regime di cambi flessibili, la situazione di deficit nei conti con l'estero
implica un processo di deprezzamento del cambio (spostamento verso
destra della BP e avvicinamento dell'obiettivo esterno a quello interno).
Tale meccanismo automatico è tuttavia troppo lento. E' preferibile pertanto
ricorrere a nuovi strumenti di politica monetaria:
 una soluzione è far deprezzare (o svalutare) il tasso di cambio più
velocemente di quanto succeda in virtù del meccanismo di riequilibrio
automatico (questa fu la politica adottata dall'Italia nella seconda metà
degli anni '70);
 un'altra politica praticabile (di tipo "istituzionale" è quella di fare
acquisire di nuovo sensibilità ai movimenti di capitali. In questo caso
la BP diventa positivamente inclinata e vi sarà un punto di intersezione
tra la YPI e la BP che configura contemporaneamente l'obiettivo
interno )pieno impiego) e quello esterno (pareggio della bilancia dei
pagamenti). In Italia, negli anni '70, non si scelse questa politica per
paura di un deflusso troppo grande di capitali finanziari verso l'estero.
 Perfetta mobilità dei capitali finanziari
L'attuale fase di globalizzazione finanziaria è assimilabile al caso di
perfetta mobilità dei capitali finanziari (BP perfettamente orizzontale).
In questo contesto, r più che essere una variabile endogena del sistema
economico (e un potenziale obiettivo di politica economica) rappresenta
per i policy makers un vero vincolo.
Circa gli effetti delle politiche economiche, ricordiamo che:
 in regime di cambi flessibili, la politica fiscale, può avere solo effetti
transitori, mentre gli esiti delle politiche monetarie sono esaltati dagli
aggiustamenti automatici che si mettono in moto nel lungo periodo;
 in regime di cambi fissi, gli effetti delle politiche fiscali vengono
esaltati dagli aggiustamenti automatici nel lungo periodo, mentre le
politiche monetarie si rivelano inefficaci nel lungo periodo.