28.10.2011 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 315/1 I (Risoluzioni, raccomandazioni e pareri) RACCOMANDAZIONI COMMISSIONE EUROPEA RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE del 27 ottobre 2011 sull’iniziativa di programmazione congiunta della ricerca «La sfida microbica — una minaccia emergente per la salute umana» (2011/C 315/01) per malattia e la perdita di produttività dovuta a un decesso prematuro. I costi diretti complessivi per la so­ cietà in termini di costi sanitari supplementari e di per­ dita di produttività ammontano a 1,5 miliardi di EUR annui in Europa (4), tuttavia i costi indiretti per i paesi europei sembrano essere notevolmente superiori (5). LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in par­ ticolare gli articoli 181 e 292, considerando quanto segue: (1) La sfida microbica, causata dalla sempre maggiore resi­ stenza ai farmaci antibiotici, costituisce una delle princi­ pali minacce emergenti per la salute umana nel XXI se­ colo (1). Ogni anno nell’Unione muoiono oltre 25 000 pazienti a causa di infezioni da batteri resistenti a diversi antibiotici, i cosiddetti batteri multifarmacoresistenti (2). In alcuni paesi europei (3) il tasso di resistenza a un unico antibiotico supera il 40-50 % e la resistenza ad antibiotici multipli rappresenta un problema diffuso e in crescita. (2) Le malattie infettive causate dai batteri resistenti generano costi sanitari e costi indiretti aggiuntivi, quali l’assenza (1 ) Priority Medicines for Europe and the World, Kaplan W. & Laing R., Ginevra: Organizzazione mondiale della sanità (2004). (2) «The bacterial challenge: time to react» (La sfida batterica: è tempo di reagire), relazione tecnica congiunta del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dell’Agenzia europea per i medicinali (EMEA), settembre 2009. (3) Goldstein FW. Penicillin-resistant Streptococcus pneumoniae: selection by both beta lactam and non-beta lactam antibiotics. J Antimicrob Chemother 44:141-144 (1999). (3) Il problema della resistenza agli antibiotici è una conse­ guenza naturale e inevitabile del trattamento delle malat­ tie infettive con farmaci antibiotici. Il problema è tuttavia esasperato dal ricorso indiscriminato agli antibiotici e dalla diffusione nell’ambiente di batteri resistenti agli an­ tibiotici. Le dinamiche demografiche, compresi gli spo­ stamenti e la distribuzione planetaria dei prodotti alimen­ tari, contribuiscono notevolmente alla rapida diffusione di microorganismi infettivi resistenti (6). L’uso scorretto degli antibiotici nel settore zootecnico aumenta inoltre il rischio di trasmissione di microorganismi resistenti alle persone attraverso il consumo di alimenti (7). Nel contempo lo sviluppo di nuovi antibiotici è in netto declino. (4) Una soluzione globale al problema contempla l’adozione di misure da parte di numerosi settori della società: (4) Cfr. nota 2. (5) Relazione sulla conferenza «Innovative Incentives for Effective An­ tibacterials» (2009). (6) World health report 2007. A safer future: global public health security in the 21st century, OMS (2007). (7) Joint Opinion on antimicrobial resistance (AMR) focused on zoo­ notic infections. The EFSA Journal 7(11):1372(2009). C 315/2 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea responsabili politici, settore sanitario, educazione, indu­ stria, agenzie dell’ambiente, agricoltura, medicina veteri­ naria, ricerca e altri campi. (5) La collaborazione transfrontaliera è fondamentale, consi­ derato che la crescente resistenza dei microorganismi agli antibiotici non resta confinata in un unico paese ma costituisce una vera minaccia per la salute pubblica su scala mondiale. La condivisione delle responsabilità per affrontare in modo efficiente le sfide incombenti ricom­ penserà tutti i paesi impegnati e consentirà in futuro di gestire e trattare meglio le malattie infettive. (6) Nell’Europa intera si svolgono eccellenti attività di ricerca, tuttavia l’attuale panoramica della ricerca sulla resistenza agli antibiotici appare alquanto complessa e frammentata. Molte reti e organizzazioni di ricerca a livello unionale e nazionale definiscono autonomamente le priorità di ri­ cerca, il che si traduce in sovrapposizioni o in attività di ricerca concorrenti spesso prive di una massa critica. (7) Il documento di lavoro dei servizi della Commissione, del 18 novembre 2009, sulla resistenza agli antibiotici (8) riepiloga le iniziative a livello unionale in questo settore. In esso sono state proposte e seguite diverse azioni, compreso un controllo rafforzato sulla resistenza e l’uso degli antibiotici, oltre a misure di gestione del rischio. (8) (9) (10) In occasione della riunione del 1o dicembre 2009 (9), il Consiglio dell’Unione europea si è appellato agli Stati membri per «sostenere la condivisione di infrastrutture di ricerca, l’assunzione di ricercatori, lo stimolo e la pro­ mozione della cooperazione mondiale nel campo della ricerca, l’estensione della diffusione dei risultati della ri­ cerca e delle conoscenze per mezzo di strutture per lo scambio di informazioni e prendendo in esame gli stru­ menti finanziari esistenti al pari di strumenti finanziari nuovi» per elaborare incentivi innovativi finalizzati alla produzione di antibiotici efficaci. Nella riunione del 26 maggio 2010 (10), il Consiglio «Competitività» ha individuato e documentato una serie di potenziali iniziative di programmazione congiunta, compresa l’iniziativa «La sfida microbica — una minaccia emergente per la salute umana» nonché i settori in cui la programmazione congiunta della ricerca creerebbe un valore aggiunto rispetto agli attuali sforzi non coordinati degli Stati membri. Nelle sue conclusioni il Consiglio ha pertanto riconosciuto la necessità di varare un’iniziativa di programmazione congiunta in questo settore e ha invitato la Commissione a contribuire alla preparazione di tale iniziativa. Gli Stati membri hanno confermato la loro partecipa­ zione a tale iniziativa di programmazione congiunta me­ diante l’invio di una lettera di impegno formale. (8) SANCO/6867/2009r6. (9) Consiglio dell’Unione Europea. Conclusioni del Consiglio su incen­ tivi innovativi per farmaci antibiotici efficaci. Adottate alla 2980a sessione del Consiglio Occupazione, politica sociale, salute e con­ sumatori del 1o dicembre 2009 a Bruxelles. (10) 10246/10. 28.10.2011 (11) La programmazione congiunta della ricerca nei settori della ricerca sulla resistenza agli antibiotici come propo­ sto nell’iniziativa «La sfida microbica — una minaccia emergente per la salute umana» contribuirà ad affrontare la frammentazione delle attività di ricerca degli Stati membri e promuoverà la mobilitazione di competenze, conoscenze e risorse per far avanzare e rafforzare la leadership dell’Europa e la competitività della ricerca e dell’innovazione in questo settore. Inoltre, affrontando una delle principali sfide per la società, si integrano la strategia Europa 2020 (11) e l’Unione dell’Innova­ zione (12). (12) Al fine di conseguire gli obiettivi fissati dalla presente raccomandazione, gli Stati membri dovrebbero garantire la cooperazione e la sinergia con le principali iniziative del settore quali l’Iniziativa in materia di medicinali in­ novativi; ricerca, sviluppo e innovazione sostenuti nel­ l’ambito del programma quadro, compresi i settori sani­ tario, agroalimentare e ambientale, se del caso coadiuvati dalle tecnologie dell’informazione come da altre inizia­ tive, quali i pertinenti piani ERA-NET. (13) Per consentire alla Commissione di riferire in proposito al Parlamento europeo e al Consiglio, è opportuno che gli Stati membri trasmettano alla Commissione relazioni periodiche in merito ai progressi compiuti in questa pro­ grammazione congiunta, HA ADOTTATO LA PRESENTE RACCOMANDAZIONE: 1. Gli Stati membri sono incoraggiati a sviluppare una visione comune, basata su un approccio multidisciplinare, su come la cooperazione e il coordinamento nel settore della ricerca a livello europeo possano migliorare il modo di affrontare le sfide della resistenza antimicrobica e sfruttare le opportunità che presenta, al fine di garantire l’efficacia degli sforzi con­ giunti profusi dagli Stati membri. 2. Gli Stati membri sono incoraggiati a definire un’agenda stra­ tegica comune di ricerca che individui le necessità di ricerca a medio e lungo termine e fissi obiettivi nell’ambito della resi­ stenza antimicrobica. L’agenda strategica di ricerca dovrebbe includere un piano di attuazione che definisca priorità e tempistica, precisando nel contempo le azioni, gli strumenti e le risorse necessarie per la sua attuazione. 3. Gli Stati membri sono incoraggiati a inserire nell’agenda strategica di ricerca e nel piano di attuazione le seguenti azioni: a) individuare e scambiare informazioni pertinenti ai pro­ grammi nazionali e alle attività di ricerca; b) rafforzare le capacità congiunte di previsione e valuta­ zione tecnologica; (11) COM(2010) 2020 definitivo. (12) COM(2010) 546 definitivo. 28.10.2011 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea c) scambiare informazioni, risorse, buone prassi, metodi e orientamenti; d) individuare i settori o le attività di ricerca che trarrebbero vantaggio dal coordinamento, da gare d’appalto congiunte o dall’utilizzazione in comune delle risorse; e) definire procedure dettagliate per lo svolgimento con­ giunto della ricerca nei settori di cui alla lettera d); f) prendere in considerazione le esigenze dei sistemi sanitari e di cura del paziente ai fini della definizione degli obiet­ tivi dei programmi di ricerca sulla resistenza antimicro­ bica; g) condividere, se del caso, le infrastrutture di ricerca esi­ stenti oppure sviluppare nuovi strumenti, come banche dati coordinate, o sviluppare modelli per lo studio dei processi di resistenza antimicrobica; h) incoraggiare una maggiore collaborazione tra i settori pubblico e privato, nonché un’innovazione aperta tra le diverse attività di ricerca e i settori economici afferenti alla resistenza antimicrobica; i) esportare e diffondere la conoscenza, l’innovazione e gli approcci metodologici interdisciplinari nonché identificare e affrontare gli ostacoli nella ricerca e nel sistema inno­ vativo che impediscono la commercializzazione rapida delle soluzioni innovative suscettibili di incidere positiva­ mente sulla società; C 315/3 4. Gli Stati membri sono incoraggiati a mantenere un’efficiente struttura di gestione comune nel settore della ricerca sulla resistenza antimicrobica, incaricata di stabilire condizioni, regole e procedure comuni per la cooperazione e il coordi­ namento e di monitorare l’attuazione dell’agenda strategica di ricerca. È opportuno che tale struttura di gestione sia snella, efficiente e flessibile, e che tenga conto degli orientamenti volontari sulle condizioni quadro in materia di programma­ zione congiunta della ricerca elaborati dal gruppo ad alto livello per la programmazione congiunta (GPC). 5. Gli Stati membri sono incoraggiati ad attuare di concerto l’agenda strategica di ricerca, anche attraverso i rispettivi programmi di ricerca nazionali, tenendo conto degli orien­ tamenti volontari sulle condizioni quadro in materia di pro­ grammazione congiunta definiti dal GPC o di altre attività di ricerca nazionali. 6. Gli Stati membri sono incoraggiati a basarsi sulle conoscenze specialistiche disponibili presso la Commissione e a tener conto degli orientamenti volontari sulle condizioni quadro nell’elaborazione e nell’attuazione dell’agenda strategica di ricerca allo scopo di coordinare le iniziative di programma­ zione congiunta con altri programmi e iniziative in questo settore. 7. Gli Stati membri sono invitati a riferire periodicamente al Consiglio e alla Commissione in merito ai progressi e ai risultati di tale iniziativa di programmazione congiunta, compresi gli insegnamenti acquisiti sul conseguimento di un livello di efficienza ottimale. Fatto a Bruxelles, il 27 ottobre 2011 Per la Commissione j) creare reti di centri dedicati alla ricerca sulla resistenza agli agenti antimicrobici. Máire GEOGHEGAN-QUINN Membro della Commissione