2016 Alpinismo Giovanile Sottosezioni ALBINO GAZZANIGA DATA: 8 MAGGIO 2016 ORA PARTENZA: 7,00 GIOCO CON LE CORDE PERCORSO Località di partenza: Difficoltà: Casto Primo approccio alle ferrate PROGRAMMA Sulla strada che da Casto porta ad Alone, dopo circa un chilometro, in un contesto storico ambientale notevole per la sua suggestività, sono state realizzate ferrate e palestre di arrampicata di varie difficoltà. Ingresso Parco delle Fucine Si inizierà la giornata facendo un percorso che ci riporterà indietro nel tempo. E’ possibile visitare un vecchio distretto industriale in cui sono illustrate le attività produttive di Casto e della Valle Sabbia. E’ composto da sei fucine, un forno fusorio, un mulino e una calchera. Il complesso è stato operativo fino al 1930 ed ha prodotto arnesi di ferro per oltre cinque secoli utilizzando l’acqua come forza motrice. Cell. +39 327 2411211 www.AlbiGazza.it 2016 Alpinismo Giovanile Sottosezioni ALBINO GAZZANIGA Al termine di questo tratto di sentiero, con i ragazzi più grandi (altezza minima mt. 1,20) si percorrerà la stretta della Luina, un canyon lungo 380 metri, largo 1-2 metri e profondo 30-35 metri, prodotto dall’incredibile erosione della roccia. E’ percorribile solo in salita ed è obbligatorio l’uso dell’attrezzatura (set da ferrata + casco). Stretta della Luina I più piccoli potranno, in un’altra area a loro dedicata, cimentarsi su brevi tratti attrezzati, imparando a percorrere le vie ferrate. Nella stessa area potranno provare un percorso di equilibrio e il divertimento della carrucola. Ritrovo per il pranzo al Rifugio Paradiso, gestito dagli alpini. Cell. +39 327 2411211 www.AlbiGazza.it 2016 Alpinismo Giovanile Sottosezioni ALBINO GAZZANIGA Dopo aver mangiato, tutti insieme percorreremo un bellissimo circuito escursionistico che ci permetterà di visitare e di godere di siti naturali veramente singolari come la Cascata del “PISOT”, “Pos de l’Acqà” e del “Pisarì del Cociarì”. Cascata del Pisot Sempre nel pomeriggio ci regaleremo dei momenti di puro divertimento!!! Si passerà ad un’altra attrazione, costituita dal gruppo delle Teleferiche “Zip Line”, che permettono di sorvolare l’area ricreativa dei laghetti sul Torrente Regazzina e… divertirsi un mondo!!! Zip Line sui laghetti Cell. +39 327 2411211 www.AlbiGazza.it 2016 Alpinismo Giovanile Sottosezioni ALBINO GAZZANIGA STORIA della Valle Sabbia (di Giancarlo Marchesi - tratta dal sito www.ferratecasto.it) Nell’alta Valle Sabbia già durante il XVI secolo era chiaramente visibile un distretto manifatturiero nel quale la lavorazione dei metalli costituiva il settore più importante dell’economia. Il Savallese (la zona degli attuali comuni di Casto e Mura) vantava una spiccata vocazione manifatturiera. Nel corso del Cinquecento la capacità di lavorare i metalli (patrimonio prezioso di conoscenze e segreti produttivi, gelosamente custoditi dagli abitanti delle valli Camonica, Trompia e Sabbia all’interno del ristretto nucleo familiare) era dunque ampiamente nota all’élite politica veneta, la quale era ben consapevole che tale abilità produttiva non rappresentava solo un’eccellente fonte di sviluppo economico e sociale, ma anche un fattore strategico sia dal punto di vista politico che militare. In quella fase, sommando gli impianti dislocati nelle diverse realtà territoriali, la Valle Sabbia poteva contare su 8 forni fusori e 77 tra fucine grandi e piccole. Si era quindi di fronte ad una struttura produttiva articolata, che ricopriva un ruolo di primo piano anche all’interno dei diversi poli siderurgici dell’intero arco alpino. Nella seconda metà del XVIII secolo, a partire dal 1766, la Serenissima promosse nei territori di sua competenza un censimento generale della popolazione, dell’industria e dell’allevamento. Da tale rilevazione risulta che nel 1766 in Valle Sabbia erano censiti ben 161 impianti. La maggior parte di tali strutture era costituita da mulini e da impianti per l’attività siderurgica. Infatti, queste due ultime categorie di edifizj rappresentavano da sole quasi l’80% dell’apparato produttivo locale. Nel corso del tempo la dotazione di forni e fucine vantata dall’area valsabbina diminuì, in relazione ad una pesante crisi che investì le manifatture siderurgiche bresciane e a causa delle inondazioni di molti corsi d’acqua. Sarà solo nella seconda metà del Novecento, quando l’attività siderurgica tornò a caratterizzare la realtà manifatturiera locale, che il Savallese riuscì a riconquistare una posizione economica rilevante non solo in ambito provinciale. Nel corso degli anni Cinquanta del XX secolo, infatti, la produzione del tondino per cemento armato consentì al distretto valsabbino, da un lato, di essere nuovamente annoverato tra i maggiori poli siderurgici europei, e dall’altro, di poter ascrivere tra i propri operatori economici figure imprenditoriali di spicco che seppero ricoprire, nel corso degli ultimi decenni del Novecento, incarichi di primo piano nel panorama economico nazionale. Cell. +39 327 2411211 www.AlbiGazza.it