SABBIONETA Chiesa della Beata Vergine del Carmine La chiesa della Beata Vergine del Carmine, come ogni altro edificio religioso, è un luogo legato ad una storia, a tradizioni di fede, a culti e devozioni che hanno radici antiche e profonde. Al centro dell'abside un grande Crocifisso miracoloso. Ad esso h legata la storia di tanta gente, dei più poveri, degli ammalati . Il popolo chiamò questa comunità "I frati della Beata Vergine Maria" perchè i primi eremiti si erano radunati attorno ad una chiesetta sul monte Carmelo dedicata alla Madonna. Nel 1613 fu emanato un decreto che permetteva la predicazione della speciale assistenza della Vergine ai suoi devoti in Purgatorio. Chiesa della Beata Vergine Incoronata L’elemento che la caratterizza è la pianta ottagonale ispirata a modelli lombardi del XV secolo di matrice bramantesca. Nell’estate del 1988 durante i lavori di risanamento della pavimentazione della chiesa fu scoperta la tomba di Vespasiano Gonzaga. Chiesa di San Giorgio Martire La Chiesa di San Giorgio Martire sorge sul luogo di un oratorio della seconda metà del Quattrocento, già dedicato a San Giorgio Martire, su progetto dell'architetto viadanese Pietro Antonio Maggi, che la realizza in un elegante stile tardo-barocco.La Chiesa ad unica navata voltata a botte è costituita da cinque cappelle per lato. Quelle centrali hanno la stessa larghezza della navata e costituiscono con essa quasi un' aula quadrata conferendo all'ambiente una forma centrica. La facciata è divisa in due ordini da una cornice fortemente aggettante. In quello inferiore una serie di lesene, poggianti su di un'alto zoccolo, incornicoiano il portale ad edicola, mentro quello superiore, ridotto in larghezza, si accorda alla cornice marcapiano con due volute. Ai lati il cornicioine termina con due pinnacoli a piramide. Una cimasa a vela conclude la facciata e si raccorda alla cornice sottostante con altre due volute. L'interno è un trionfo di decorazioni in stucco lumeggiante d'oro con finali a conchiglia, a ciuffo, a friammella e a lingue dorate. Chiesa di Santa Maria Assunta L'elemento che la caratterizza è la pianta ottagonale ispirata a modelli lombardi del XV secolo di matrice bramantesca. Nell'estate del 1988 durante i lavori di risanamento della pavimentazione della chiesa fu scoperta la tomba di Vespasiano Gonzaga. Al disotto del monumento marmoreo era presente una cripta chiusa da un muro di sbarramento, come attesta il Libro dei Morti conservato nell'Archivio Storico Parrocchiale di Sabbioneta. Nella tomba, invasa da finissimi sedimenti che costituivano uno spesso strato, furono rinvenuti i resti ossei della famiglia ducale di Sabbioneta. Chiesa Parrocchiale di Villa Pasquali Villa Pasquali è dominata dalla mole imponente della parrocchiale di Sant'Antonio Abate, e rappresenta una splendida sorpresa per il visitatore che visita un piccolo borgo. Il tempio, famoso per le scenografie architettoniche e le decorazioni rococò, fu edificato, su progetto dell'architetto Antonio Galli Bibiena, nella seconda metà del 700 per volere del parroco Giovan Battista Pedrazzi e con l'apporto delle più importanti confraternite della parrocchia. La chiesa venne innalzata tra il 1765 e il 1784; nel Novembre del 1766 la cupola e l'area presbiteriale crollarono improvvisamente, e in seguito si tornò a costruire e l'edificio venne ultimato ad esclusione della seconda torre e degli intonaci della facciata. L'interno, di impianto longitudinale, è a navata unica con tre cappelle laterali per lato, comunicanti tra loro. Le quattro cappelle minori sono a pianta quadrata e concluse da cupolette con lanterna impreziosite da stucchi dorati. Galleria degli Antichi Fu costruita tra il 1584 ed il 1586 per essere il contenitore della collezione archeologica del duca, una raccolta di marmi antichi che egli acquistò dopo il suo rientro dalla corte reale di Spagna nel 1578. La collezione di marmi antichi e trofei fu trasferita nel 1773, per decreto austriaco, nel palazzo dell'Accademia di Mantova. N el 1774 i funzionari al servizio del governo austriaco confiscarono tutti gli oggetti mobili presenti nei palazzi ducali di Sabbioneta e soprattutto i marmi antichi. La decorazione ad affresco delle pareti fu realizzata nel 1587 da Giovanni e Alessandro Alberti. Itinerari Naturalistici a Sabbioneta L'argine si apprezza in particolare se percorso a piedi, in bicicletta o a cavallo ed offre scorci naturalistici di pregio nonchè testimonianze di architettura idraulica, iniziata nel XII secolo per poi essere completata con la dominazione gonzaghesca. Lo sviluppo di circa 18 km, cinge per un'altezza arginale massima di circa 8 metri, la maggior parte dell'attuale territorio comunale. Il punto di osservazione rilevato consente di percepire la bellezza dell'area circoscritta che comprende centri abitati di notevolissimo interesse storico - architettonico. La statua di Minerva a Sabbioneta Minerva, assimilazione della greca Athena, è la dea protettrice di tutte le arti che richiedono tecnica, sapere e memoria, ma hèanche Athena Polias, protettrice della Città. Il monumento sorge al centro di Piazza d'Armi, costituito da diversi elementi sovrapposti. Al centro di tre gradoni h appoggiato un alto dado parallelepipedo a sezione quadrata. Sopra di esso si erge una colonna ionica, anch 'essa come gli altri elementi in pietra di Botticino, con plinto e base in bronzo, di ordine corinzio, su questo è collocata la statua in marmo di Minerva. Museo d'Arte Sacra A passo d'Uomo Il museo è collocato nel centro storico della città, a lato della chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta. L'edificio pur essere fatto risalire alla seconda metà del secolo XVI. Nel 1989 fu inaugurato il Museo di arte sacra con l'apertura al pubblico di una prima sezione denominata "sala del tesoro gonzaghesco". Successivamente si h arricchito di altre cinque sezioni. Al suo interno custodisce oggetti liturgici, dipinti, tessuti, sculture che vanno dal secolo XVI al XVIII di pertinenza della Parrocchia di Santa Maria Assunta. 1 Oratorio della B.V. di Loreto La distinzione del paese di Commessaggio in due entità, è dovuta al fatto che la più grande di queste fa comune, mentre la più piccola (detta "inferiore" non per dimensioni, ma rispetto al corso del Navarolo) h frazione del Comune di Sabbioneta. Costruito nel 1721 per conto della Comunit` di Oltreponte e col patrocinio del Duca di Sabbioneta e Guastalla Antonio Ferdinando Gonzaga, l'Oratorio della Beata Vergine Lauretana si erge sull'argine destro del Navarolo con slanciata ed elegante architettura. Palazzo del Giardino Villa suburbana, costituiva un luogo in cui il duca si ritirava per leggere, studiare e trovare sollievo dagli impegni di governo. Edificio di modeste dimensioni, a due piani e di forma allungata, è caratterizzato da una facciata intonacata di bianco in contrasto con il prezioso cornicione in quercia, fu trasformato a partire dal 1578 e ultimato con il suo apparato decorativo nel 1587 circa. Nel 1588 il duca ne fece dipingere l'esterno con motivi geometrici in finto marmo. Nonostante la sobria struttura, all'interno si scopre un itinerario decorativo basato sulla vasta cultura letteraria di Vespasiano. Palazzo Ducale Sede di rappresentanza, centro della vita pubblica ed amministrativa dello stato di Sabbioneta, domina l'omonima Piazza Ducale. Fu realizzato tra il 1560 e il 1561 dopo un violento incendio che aveva devastato l'edificio precedente. Il palazzo si sviluppa su 4 livelli: seminterrato, piano terra, piano nobile e piano ammezzato, adibito a residenza del duca Vespasiano Gonzaga. La facciata presenta nella parte inferiore un porticato a bugnato posto ad un livello rialzato, caratterizzato da cinque aperture arcuate. L'alta gradinata d'ingresso è in marmo bianco. Sabbioneta, il museo diffuso Sabbioneta, voluta dal duca Vespasiano Gonzaga nella seconda metà del Cinquecento, costituisce lo straordinario evento di una città ideale interamente realizzata, 'un sogno fatto pietra'. La città, modello di urbanistica rinascimentale, cinta da possenti mura a forma di stella, presenta il suo volto monumentale in quattro edifici propri del Principe: PALAZZO DUCALE, PALAZZO GIARDINO, GALLERIA DEGLI ANTICHI, il TEATRO ALL'ANTICA. A questi si aggiunge la preziosa SINAGOGA, nell'antico quartiere ebraico, testimonianza di una significativa tradizione culturale in un itinerario storico - artistico di grande eccellenza. Sinagoga di Sabbioneta La Sinagoga di Sabbioneta fu edificata nel 1824, probabilmente su progetto dell'architetto Carlo Visioli. Nel 1840 furono eseguiti gli stucchi della volta dall'artista svizzero Pietro Bolla. L'attuale Sinagoga ne sostitul un'altra più antica, di cui non si conosce l'ubicazione. Dopo un lungo periodo di abbandono, il restauro della Sinagoga è stato ultimato nel 1994 ed ha permesso la riapertura dell'edificio al pubblico. Della vecchia Sinagoga era stata conservata, fino al 1970, l'Arca Santa che ora è stata trasferita a Gerusalemme. Non è più sede di culto. Teatro all' Antica Gioiello di rara bellezza, primo esempio di teatro stabile d'Europa, riveste un ruolo di primaria importanza nell'ambito degli edifici teatrali europei. Fu realizzato tra il 1588 e il 1590. L'elegante esterno h a 2 ordini: quello inferiore, con finestre, portali e spigoli contornati a bugnato poggianti su un alto zoccolo, e quello superio re, contraddistinto da lesene doriche binate, nicchie e finestre sormontate da timpani triangolari e curvospezzati contenenti tazze ovoidali. Un'innovazione è l'ingresso nel retro riservato agli artisti (musici e attori), che permette l'accesso ai camerini. Villa la Grangia Poco distante da Sabbioneta, in località Villa Pasquali, sorge la corte agricola della "Grangia". Le origini dell'edificio non sono note, i primi documenti che la menzionano risalgono al 1496 quando Ludovico Gonzaga rese navigabile il canale Naviglio per collegare la "Corte della Villa", l’antico nome della Grangia, con la città. Fu con Vespasiano Gonzaga che l'edificio conobbe il periodo di massimo splendore, quando la villa fu scelta come luogo di riposo del principe. Alla morte di Vespasiano la Grangia perde il ruolo di residenza nobiliare mantenendo comunque la sua originaria vocazione agricola. Le trasformazioni avvenute nel corso dei secoli hanno purtroppo modificato in modo radicale l’assetto della villa gonzaghesca. Chiesa di S. Rocco Il piccolo oratorio fino alla fine del XVI Secolo fu sede della Confraternita dei Disciplini; la struttura architettonica attuale risale all’inizio del XVII Secolo. L’interno a navata unica con due cappelle ai lati è concluso da una volta sorretta da lesene e trabeazione mistilinea; la decorazione risale alla seconda metà del Settecento 2