Origine del sistema solare, della Terra e della sua atmosfera …A mixed italian-english lecture… II sec D.C. Tolomeo Teoria Geocentrica: Ta terra è al centro dell’universo. XVI sec., Copernico (Niklas Koppernigk) Teoria Eliocentrica – I pianeti orbitano attorno al sole. Nella sua opera De revolutionibus orbium coelestium (1543), Copernico recuperò l'ipotesi eliocentrica di Aristarco di Samo (III sec. a.C.): tutti i pianeti e la Terra compiono le loro rivoluzioni intorno al Sole, immobile al centro dell'universo. Gallileo Gallilei. Nel 1609 mise a punto il cannocchiale col quale scoprì i satelliti di Giove che davano chiaro supporto alle teorie copernicane, cosa che alla Chiesa non piacque: processato per eresia nel 1632 venne riabilitato nel 1992. Oggi: La Terra è uno dei molti pianeti che orbitano attorno al sole. Il nostro sistema solare è uno dei tanti sistemi stellari dell’universo. Origine del sistema solare. Ogni modello sull’origine del sistema solare deve spiegare le caratteristiche attuali del sole e dei pianeti: 1. I pianeti terrestri, composti essenzialmente da sostanze rocciose, sono relativamente piccoli, mentre i pianeti gioviani, composti essenzialmente da idrogeno e elio, sono relativamente grandi. Origine del sistema solare. Ogni modello sull’origine del sistema solare deve spiegare le caratteristiche attuali del sole e dei pianeti: 2. Tutti i pianeti orbitano attorno al sole nello stesso senso su un piano circa comune detto eclittica (eccetto Mercurio e Plutone che hanno orbite inclinate), e lungo orbite grossomodo circolari. Origine del sistema solare. Ogni modello sull’origine del sistema solare deve spiegare le caratteristiche attuali del sole e dei pianeti: 3. 4. 5. I pianeti terrestri orbitano vicini al sole, mentre i pianeti gioviani orbitano lontano dal sole. Tutti i pianeti ruotano su se stessi attorno ad assi grossomodo perpendicolari al piano dell’eclittica (eccetto Urano e Plutone che hanno asse di rotazione molto inclinato). Tutti i pianeti ruotano su se stessi nella stessa direzione di rivoluzione attorno al sole, e così fanno le loro lune (eccetto Venere che ha rotazione retrograda). Abbondanze degli elementi • Quasi tre quarti della massa del sole + pianeti è costituita da idrogeno. • Circa un quarto è fatto da elio. • Idrogeno e elio da soli costituiscono circa il 98% della massa del sistema solare. • Tutti gli altri elementi (e.g., ossigeno, carbonio, azoto, ferro, silicio) costituiscono il restante 2%. N protoni Abbondanze degli elementi • La dominanza di idrogeno e elio è comune a tutte le stelle e galassie dell’universo. • Idrogeno e elio si sono formati durante il Big Bang 13.7 miliardi di anni fa. • Tutti gli elementi più pesanti sono stati sintetizzati dalle stelle in tempi successivi al Big Bang, tramite reazioni termonucleari e in seguito all’esplosione di stelle massive (supernovae). • Alla morte di una stella, gli elementi pesanti sintetizzati vengono eiettati nello spazio interstellare. • Generazioni successive di stelle si formano in spazi interstellari arricchiti in elementi pesanti. • Il sistema solare contiene elementi pesanti ‘reciclati’ da stelle estinte. Età del sistema solare • L’età del sistema solare è stimata nell’ordine di 4.56 miliardi di anni (~65 milioni di volte una vita umana). • Il decadimento radioattivo di alcuni isotopi è usato per stimare l’età delle rocce. Alcuni isotopi (padri) decadono naturalmente in altri isotopi (figli) con tassi di decadimento costanti. • Misurando le quantità relative di isotopi padri e figli, e conoscendo il tasso di decadimento, si possono ottenere stime dell’età di inizio decadimento, che in prima approssimazione e sotto alcune condizioni rappresenta l’età di formazione della roccia contenente gli isotopi. When did Earth form? Insights from Chondrites A specimen of the NWA 869 chondrite (type L4-6), showing chondrules and metal flakes (Wikipedia) When did Earth form? Insights from Chondrites CAIs (white specks) in chondrite Meteorite (American Museum Nat. History) When did Earth form? Insights from Chondrites CAI = oldest dated solar system material: 4.56 By Età del sistema solare • Alcune meteoriti (i.e., piccoli asteroidi che cadono sulla superficie terrestre) sono costituite dalle rocce più antiche del sistema solare (4.56 miliardi di anni). • Le rocce lunari più antiche hanno circa 4.5 miliardi di anni. • Sulla terra sono occasionalmente presenti rocce antiche fino a circa 4 miliardi di anni, ma la maggior parte delle rocce esposte sulla terra è molto più giovane, nell’ordine delle decine o centinaia di milioni di anni. Origine del Sistema Solare Ipotesi della ”Nebulosa” (Nebula Theory) In the General History of Nature and Theory of the Heavens (Allgemeine Naturgeschichte und Theorie des Himmels) (1755), Immanuel Kant laid out the Nebular hypothesis, in which he deduced that the Solar System formed from a large cloud of gas, a nebula. Kant correctly deduced that the Milky Way was a large disk of stars, which he theorized also formed from a (much larger) spinning cloud of gas. He further suggested the possibility that other nebulae might also be similarly large and distant disks of stars. These postulations opened new horizons for astronomy: for the first time extending astronomy beyond the solar system to galactic and extragalactic realms. The Nebula Theory: Laplace and the early stages of the theory Woolfson 2000 How to lose angular momentum: magnetic braking Ionized material captured by the magnetic field lines will rotate with the Sun as if it were a solid body. As material escapes from the Sun due to the solar wind, the highly ionized material will be captured by the field lines and rotate with the same angular velocity as the Sun, even though it is carried far away from the Sun's surface, until it eventually escapes. This effect of carrying mass far from the centre of the Sun and throwing it away slows down the spin of the Sun. (source wiki). In the Sun, magnetic braking results from solar wind material following the magnetic field lines that extend well beyond the stellar surface. This coupling exerts a torque on the surface layers of the Sun, and this slows down its rotation. Example of (gravitational) braking: the Earth-Moon system Ipotesi della nebulosa solare • Il sole e i pianeti si formarono da una nebulosa solare comune. • Una nebulosa solare è un ammasso in rotazione di gas e polveri nello spazio interstellare Ipotesi della nebulosa solare • La nebulosa in rotazione iniziò a contrarsi per gravità circa 4.56 miliardi di anni fa. • La contrazione gravitazionale produsse densità maggiori di polveri e gas nelle regioni centrali della nebulosa, con formazione di un protosole. • Contrazione e rotazione produssero un appiattimento della nebulosa, che assunse forma discoidale, ed un aumento della sua velocità di rotazione. Ipotesi della nebulosa solare • Al protrarsi della contrazione gravitazionale, il protosole diventò via via più denso e la sua temperatura aumentò poiché l’energia gravitazionale veniva convertita in energia termica. • Dopo circa 10 milioni di anni dall’inizio della contrazione della nebulosa, il centro del protosole raggiunse una temperatura di alcuni milioni di °K. • A queste temperature, le prime reazioni nucleari si innescarono con conversione di idrogeno in elio. Il protosole diventò una stella. Le reazioni nucleari continuano tutt’oggi. Formazione dei pianeti Disco protoplanetario; il disco in rotazione di gas e polveri che circondava il protosole, e che per forze centrifughe non è collassato su di esso, è ritenuto il luogo di formazione dei pianeti. Le sostanze componenti il disco protoplanetario sono allo stato solido o gassoso. La temperatura di condensazione determina se una sostanza è allo stato solido o gassoso. Sopra la temperatura di condensazione, stato gasso; sotto la temperatura di condensazione, stato solido. • Idrogeno e elio sono sempre allo stato gassoso poiché la temperatura di condensazione è vicina allo zero assoluto. • Sostanze come acqua (H2O), metano (CH4) e ammoniaca (NH3) hanno temperature di condensazione basse, tra 100 e 300 °K, cioè sono solide sotto forma di particelle di ghiaccio solo a temperature relativamente basse. • Elementi pesanti come ferro, silice, magnesio, zolfo, e loro composti con l’ossigeno, hanno temperature di condensazione comprese tra circa 1300 e 1600 °K, cioè sono solidi sotto forma di grani di polvere anche a temperature relativamente alte. Formazione dei pianeti • • • Nella nebulosa, la temperatura decresce all’aumentare della distanza dal centro. Nelle regioni interne e calde, prossime al centro della nebulosa, solo gli elementi pesanti e i loro composti con l’ossigeno rimangono allo stato solido sotto forma di grani di polvere. Nelle regioni esterne e fredde, lontane dal centro della nebulosa, le particelle di ghiaccio potevano sopravvivere. Dust grain Formazione dei pianeti • • • Nelle regioni interne della nebulosa, reiterate collisioni di grani di polvere produssero, nel corso di alcuni milioni di anni, planetesimi, cioè oggetti solidi del diametro di circa un chilometro. L’azione di forze gravitazionali causò reiterate collisioni tra planetesimi con formazione di protopianeti, oggetti di dimensione e massa simili a quelli della luna. Successive collisioni gravitazionali di protopianeti condussero alla formazione dei pianeti terrestri. Formazione dei pianeti • Nelle regioni esterne della nebulosa, più materiale allo stato solido era disponibile per la formazione dei planetesimi. Oltre ai grani di polvere, anche le particelle di ghiaccio erano disponibili. I planetesimi esterni erano dunque formati da un misto di materiale roccioso e ghiaccio. • Atomi gassosi leggeri come idrogeno ed elio, muovendosi verso le regioni esterne fredde della nebulosa, rallentavano il loro moto (diminuzione agitazione termica) e potevano facilmente venire catturati gravitazionalmente ai planetesimi-protopianeti in formazione. • Il risultato fu la formazione di pianeti di elevate dimensioni con una spessa atmosfera di idrogeno avviluppante un nucleo roccioso di 510 volte la massa della terra; esempio: Giove. A Hubble Space Telescope view of a small portion of the Orion Nebula. Four of the stars are surrounded by gas and dust trapped as the stars formed, but were left in orbit about the star. These are possibly protoplanetary disks that might evolve on to agglomerate planets. Oligarchic growth stage Planet Formation Stages 1–2 Settling of dust & growth of 1 km sized planetesimals Planet Formation Stage 3: Runaway Growth timescales for the growth of Earth and Venus (Wetherill 1986) Planet Formation Stage 4: Oligarchic growth Stages 3-4. The last phases in the growth of terrestrial planets involves the collisional accretion of a population of planetary embryos and planetesimals. Raymond, Quinn & Lunine (2006) attempted to reproduce the inner Solar System. The simulation starts from 1885 roughly Moon-sized planetary embryos from 0.5-5 AU, and includes a fully-formed Jupiter at 5.5 AU. Note that Red = dry and blue = wet. • Luna Derivata dalla terra durante le fasi iniziali dell’evoluzione terrestre. • Impatto con gigantesco corpo di dimensioni tipo Marte (Stadio 4 – crescita oligarchica). • Materiale di impatto condensato nella protoluna, intrappolata dalla gravità terrestre. • Fusione e differenziazione terrestre (vedi più avanti) Formazione della luna • La velocità di rotazione terrestre aumentò. • L’asse di rotazione terrestre si inclinò (23.5° sull’eclittica) Oligarchic growth Stage – Theia and protoEarth = Earth and Moon http://www.boulder.swri.edu/~robin/ Beta Pictoris – a solar system in the making? This new and very detailed image of the famous circumstellar disk around the southern star Beta Pictoris. It shows (in false colours) the scattered light at wavelength 1.25 micron (J band) and is one of the best images of this interesting feature obtained so far. The disk around Beta Pictoris is probably connected with a planetary system. In particular, various independent observations have led to the conclusion that comets are present around this star, and variability of its intensity has been tentatively attributed to the occultation (partial eclipse) by an orbiting planet. Pianeti extra-sistema solare • Il primo pianeta al di fuori del sistema solare fu scoperto nel 1995 da Michel Mayor e Didier Qeloz dell’osservatorio di Ginevra (su osservazioni condotte in Cile). • Al primo pianeta se ne sono rapidamente aggiunti altri, fino ad arrivare al numero attuale di 3483 pianeti. http://exoplanet.eu/ Kepler 482-b Kepler 452-b Cosa spiega la teoria della nebulosa? 1. 2. 3. 4. Il collasso gravitazionale di una nebulosa rotazionale con formazione di un disco rotazionale spiega la concentrazione di massa nel piano dell’eclittica e il fatto che quasi tutti i pianeti orbitano attorno al sole nello stesso senso. Poiché le regioni interne della nebulosa erano calde, solo grani di roccia e metalli potevano condensare, da cui l’origine dei pianeti terrestri interni. Il fatto che le regioni esterne della nebulosa erano fredde spiega la presenza di abbondante ghiaccio e idrogeno gassoso nei pianeti esterni gioviani. Se un oggetto presente nelle regioni esterne fredde mai raggiunse massa sufficiente a catturare idrogeno, esso rimase allo stato di piccolo pianeta di ghiaccio, come Plutone, le comete e alcune lune dei pianeti più esterni. Cosa spiega la teoria della nebulosa? L’atmosfera dei pianeti terrestri è di origine interna (degassazione vulcanica), mentre i pianeti gioviani svilupparono un’atmosfera per cattura gravitazionale. I pianeti di ghiaccio non hanno atmosfera poiché erano troppo piccoli per catturarne una e troppo freddi per emetterla. 6. Asteroidi (corpi fatti di roccia) e comete (corpi fatti di ghiaccio) sono ‘avanzi’ inutilizzati nella formazione dei pianeti. 7. Le età più antiche riscontrate nel sistema solare sono tutte concentrate attorno ad un valore di 4.56 miliardi di anni poiché tutto si formò assieme e allo stesso tempo. 5. …ma ci sono eccezioni alla teoria della nebulosa • Mercurio e Plutone hanno orbite inclinate rispetto a quelle degli altri pianeti; • Venere ha rotazione retrograda; • Urano e Plutone hanno asse di rotazione molto inclinato sull’eclittica; …varie spiegazioni adottate, solitamente comprendenti collisioni catastrofiche con planetesimi… Inoltre, la questione del trasferimento del momento angolare è ancora dibattuta. Dalla Nebula alla Terra: età di formazione e differenziazione Oldest Meteorites Oldest Moon Rocks Oldest Earth Rocks Press & Siever, Fig. 1.10 Formazione della Terra stratificata… • Se la terra si fosse accresciuta da planetesimi avrebbe avuto una struttura inizialmente omogenea. • Come e quando sviluppò una composizione stratificata? - e.g., nucleo, mantello, crosta, atmosfera. Differentiation Press & Siever, Fig. 1.6 Terra omogenea primordiale • Composta da planetesimi accrezionati. • Soggetta a bombardamento continuo. Press & Siever, Fig. 1.6 Fusione & Differenziazione • Oggetto gigantesco (~Marte) collise con la terra ca. 45 Ma dopo inizio formazione sistema solare. • Energia da impatto trasformata in calore; terra in fusione. • Il materiale pesante affondò. • Il materiale leggero galleggiò. • Gli ejecta diventarono la luna Terra stratificata Press & Siver, Fig. 1.6 • Differenziazione: - Nucleo di metalli pesanti. - Mantello viscoso silicatico. - Crosta leggera silicatica. • Traporto di calore verso la superficie, dove viene disperso. • Guida la tettonica delle placche. Composizione della Terra Press & Siever, Fig. 1.7 Composizione della Terra Press & Siever, Fig. 1.7 Terra (3rzo dal sole; 5nto in dimensioni) (diametro: 12,756 km; distanza dal sole: 149,000,000 km) • • • • Atmosfera moderata: 77% N, 21% O; CO2, H2O. Temperature moderate (~14° C); pressione: 1 atm. Gli Oceani coprono il 71% della superficie della terra. Intensa attività tettonica e vulcanica (le rocce superficiali hanno mediamente <500 Ma). Origine dell’atmosfera The first atmosphere • The original atmosphere – Probably made up of hydrogen and helium. – These are fairly common in the universe. • Original atmosphere stripped away by the solar wind – H and He are very light • Hydrogen and helium have the smallest atoms by mass. – The early earth was not protected by a magnetic field. – Thus the current atmosphere is secondary The source of the solar wind is the Sun's hot corona. The temperature of the corona is so high that the Sun's gravity cannot hold on to it. The coronal gases are super-heated to temperatures greater than 1,000,000ºC. At these high temperatures both hydrogen and helium (the two dominant elements) are completely stripped of their electrons. Even minor elements like carbon, nitrogen, and oxygen are stripped down to bare nuclei. Only the heavier trace elements like iron and calcium are able to retain a few of their electrons in this intense heat. These highly ionized elements stream off of the Sun in all directions at speeds of about 400 km/s. The Earth magnetic field Schematic diagram illustrating Elsassar’s model for the Earth’s magnetic field. The solid mantle rotates at a different rate from the liquid outer core, which is molten Fe and Ni alloys. The magnetic field is important for the evolution of complex life on Earth since it shields organisms from cosmic radiation (the same highenergy particles that form C14 in the upper atmosphere. Fig. 6.9 The second atmosphere • Formed from degassing of volcanoes-shielded by magnetic field • Gasses emitted probably similar to the gasses emitted by volcanoes today. – H2O (water), 50-60% – CO2 (carbon dioxide), 24% – SO2 (sulfur dioxide), 13% – – – – – – – CO (carbon monoxide), S2 (sulfur), Cl2 (chlorine), N2 (nitrogen), H2 (hydrogen), NH3 (ammonia) and CH4 (methane) Modern atmosphere Nitrogen (N2) azoto: 78%, Oxygen (O2): 21%, Carbon Dioxide (CO2): 0.03 %, How did Earth evolve from second to modern atmosphere? 2nd atmosphere by Volcanic outgassing H2O – 50-60% Modern Atmosphere CO2 – 24% O2– 21% SO2 – 13% CO2– 0.03% N2 – 78% 1. Where did all the O2 come from? 2. Where did all the CO2 go? -> a 3-step story… Step 1 - Formation of the oceans When the early heavy bombardment during planetary accretion (~4.56–4.4 Ga) ended (Fig.3), the Earth became cool enough to allow it thick atmosphere of volcanic steam (water vapour) to condense into oceans. It seems likely that a consistent volume of water was also added by the impact of icy planetary embryos, carbonaceous chondrites, and comets on the atmosphere. CO2 dissolves into the oceans. Step 2 - Origin of life. Life evolved in the oceans as there was no oxygen in second atmosphere, thus, no ozone layer, so harmful ultraviolet radiation flooded the earth’s surface. • The ingredients necessary for life come from volcanoes – NH3 – ammonia – CH4 – Methane – H2O – Water • These can produce amino acids, the building blocks of life. Step 2 continued -Life changed the atmosphere Photosynthetic organisms evolved. These organisms use CO2 to generate organic matter and produce oxygen (O2) as a waste product. When organic matter is buried as organisms die, the CO2 they contain is subtracted from the atmosphere to form coal and oil. CO2 goes into coal and oil Photosynthetic cyanobacteria Coal (carbone) Photosynthetic organisms are very old, older that 3.7-3.8 Ga! And perhaps even older! Step 3 - the weathering of silicate rocks on land (reaction B in figure) coupled with the formation of carbonate rocks in the oceans (reaction C in figure) produces reaction D: CO2 + CaSiO3 -> CaCO3 + SiO2 CO2 goes into the carbonate rocks In Summary • Where did the O2 come from? – Produced by photosynthetic life. • Where did the CO2 go? – Dissolved in the oceans – Used by life by photosynthesis and buried when plants and micro-organisms die. The source of coal and oil. – Trapped into carbonate rocks by the chemical weathering of silicates+deposition of carbonates in the oceans Once the output pathways of CO2 subtraction from the atmosphere were set in motion, presumably soon after early bombardment (~4.56-4.4 Ga) ended, the input of CO2 from volcanoes attained substantial equilibrium with the output of CO2 into coal, oil, and carbonate rocks. Thanks to this equilibrium, the level of CO2 in the atmosphere is relatively steady and the planet is habitable. 1st atmosphere Summary H and He from solar nebula 2nd atmosphere H20, CO2 and SO2 from volcanic degassing Current atmosphere N2, O2, little CO2 O2 from Lost to solar wind photosynthesis. CO2 lowered by onset of efficient output pathways in rocks (oil, coal, carbonates). Then, CO2 input from volcanoes attained equilibrium with output in rocks. Percent of total Percent total air by volume air by volume ATMOSFERA TERRESTRE 100 80 N (g) 2 60 40 20 0 CO (g) O (g) 2 H (g) 2 2 4 3 2 Billions of years ago 1 0