Piantine storiche di tutto il medioevo

Il territorio dell'Impero Romano d'Oriente
prima delle conquiste di Giustiniano
L'impero alla morte dell'Imperatore nel 565
L'Impero Romano
d'Oriente sopravvisse
fino al 1453, quando
Maometto II conquistò
la città di Bisanzio,
l'attuale Istambul.
La sua evoluzione
viene divisasolitamente
in tre periodi:
- Periodo Romano
Ecumenico (565-641)
- Periodo GrecoOrientale (641-1054)
- Periodo Bizantino
(1054-1453).
L'Italia del secolo VII era divisa tra i
ducati longobardi (con capitale a Pavia) e
l'impero Romano d'Oriente.
Roma era stretta a nord dal regno
longobardo d'Italia, ed a sud dal ducato
longobardo di Benevento.
Questo ci fa capire perché Papa Leone
III appoggiò Carlomagno, un sovrano
Franco (e quindi sostanzialmente un
barbaro) e l'incoronò solennemente a
Roma nella notte di Natale dell'800.
Ravenna era la capitale dell'Esarcato,
ovvero un distretto dell'Impero Romano
d'Oriente, che comprendeva le attuali
regioni dell'Emilia, delle Marche, della
Calabria e della Puglia.
Nel 751 l'esarcato verrà conquistato dal
re longobardo Astolfo. Alcuni territori si
resero autonomi (Venezia, Napoli, Amalfi,
Gaeta), mentre la sicilia cadrà nelle mani
degli Arabi.
La penisola italiana nel VII secolo
L'impero Carolingio
all'epoca di Carlo Magno
verso la fine dell'VIII secolo.
L’unificazione data da Carlo Magno
all’Europa era però rudimentale e
sommaria, tutto il complesso ruotava
e
si
basava
sulla
sua
forte
personalità.
L’idea dell’impero universale garante
di pace ed erede della tradizione di
Roma veniva condivisa solo da pochi.
I vasti territori imperiali verranno poi
suddivisi nell'843, con il trattato di
Verdun, che scisse l'impero in tre
parti ed assegnava a Carlo il Calvo la
Francia, a Lotario I l'italia
settentrionale (Lotaringia) e parte
della Germania occidentale, a
Ludovico la Sassonia, l'Austria, la
Carinzia ed altri territori al confine
con l'attuale Repubblica Ceca.
Si noti che Venezia si era già
costituita come stato autonomo, ed
aveva occupato le enclaves marittime
di Spalato e Ragusa insieme a
moltissime altre isole dell'Adriatico.
La penisola italiana alla fine del X secolo
Al nord sopravvivono ancora i regni
longobardi (Regno d'Italia, Ducato di
Spoleto, Principato di Benevento e di
Salerno.
I territori bizantini che erano
controllati da Ravenna, sono passati
nelle mani del Pontefice, che ha
costituito il primo nucleo del futuro
Stato Pontificio.
Gaeta, Napoli ed Amalfi sono ora
dei ducati indipendenti che ruotano
nella sfera d'influenza di Bisanzio.
Venezia ha costituito uno stato
autonomo, la Repubblica Serenissima,
che rimarrà indipendente fino a
quando non verrà conquistata nel XIX
secolo da Napoleone Bonaparte
(1797), per venire poi assegnata
all'Impero Austro Ungarico dagli
accordi del Congresso di Vienna
(1815).
Tutta la Sicilia, invece, è passata
agli Arabi, che ora controllano anche
il nord Africa e la Spagna.
L'origine del Sacro
Romano Impero è dovuta
alla riunione dei regni di
Germania e d'Italia
realizzata nel 962
dall'imperatore Ottone I di
Sassonia. La costituzione
di uno stato unitario così
esteso nell'Europa
centrale, scoraggiò
successive invasioni delle
popolazioni barbariche da
oriente.
Nella storia europea si
venne determinando una
inversione di tendenza
rispetto al recente passato:
contro l'esasperato
frazionamento territoriale
tipico del feudalesimo
prese posizione il potere
monarchico, sempre più
deciso a ridare unità
politica a territori di una
certa estensione.
Nascevano così sulle
rovine del particolarismo
feudale i regni che
costituiranno qualche
secolo dopo gli attuali stati
dell'Europa moderna.
Nella piantina si possono già vedere i confini più o meno definiti dell'Inghilterra, della Spagna, della Francia. Si noti, per
contro, il frazionamento della penisola italiana suddivisa in più stati, e soggetta al dominio dei bizantini, degli arabi, del
Papa e dell'Imperatore.
Nell'illustrazione una statua lignea di Ottone che lo raffigura nelle tipiche vesti regali, rivestito della pelliccia di ermellino.
Il Sacro Romano Impero ai tempi di Federico I, detto il Barbarossa
Federico I Barbarossa (1190)
Enrico VI (1197)
Costanza d'Altavilla
Federico II (1250)
Seppure unito formalmente, l'impero
di Federico Barbarossa è diviso in una
miriade di staterelli, ducati, regni e
contee, ed è minacciato da continue
spinte autonomiste.
Nell'Italia settentrionale i Comuni si
alleano fra loro (Lega Lombarda) e
combattono l'imperatore a Legnano
(1176) rivendicando una maggiore
indipendenza.
La storica battaglia fu ripresa anche
dalla retorica risorgimentale nel XIX
secolo per mostrare la necessità di
lottare contro l'invasore straniero (che a
quel tempo era l'Austria).
La penisola italiana dopo la pace di Caltabellotta (1302)
Per l'ennesima volta l'assetto
politico della penisola è
cambiato.
A Nord abbiamo un gran
numero di Comuni e Signorie.
Genova si è costituita in una
Repubblica, come già prima di
lei aveva fatto Venezia (che
come si può vedere dalla
piantina ha ingrandito le
proprie conquiste sulla costa
yugoslava).
Anche Pisa aveva costituito
una Repubblica che controllava
la costa tirrenica e l'Isola
d'Elba.
La Sicilia era passata agli
aragonesi, e nasceva di fatto
un nuovo stato, il Regno di
Napoli, che andava alla famiglia
degli angioini.
Piuttosto stabili rimangono i
confini dello Stato della Chiesa,
Roma non entrerà a far parte
del Regno d'Italia fino al 20
settembre 1870.