dossier giardino

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La biodiversità
nel nostro giardino
info scuola
WWF Svizzera, casella postale, 6501 Bellinzona, Tel 091 820 60 00, www.wwf.ch
2/2007
dossier giardino
Supplemento didattico a InfoScuola 2/2007
1. Metodo
Si tratta di un’attività mirata ai bambini delle scuole elementari e delle scuole medie, dunque ad una
fascia d’età fra 8 e 15 anni.
In una prima parte teorico-ludica da svolgere in classe, l’allievo impara il significato di biotopo, biocenosi, ambito naturale ed ecosistema; inoltre, attraverso lo studio della catena alimentare, viene a
conoscenza delle interazioni fra gli esseri viventi all’interno di uno stesso biotopo e scopre l’influenza che esercita l’essere umano su questo equilibrio e sull’ambiente in generale. In una seconda
parte, munito di una lente come un detective, l’allievo va alla scoperta del prato della scuola, fa l’inventario del biotopo, delle specie, e determina lo stato della biodiversità attorno alla scuola (numero totale delle differenti specie presenti in un determinato luogo).
Oggigiorno la diminuzione della biodiversità è uno dei problemi più grandi. Ciò è dovuto in particolare all’essere umano, al suo modo di vivere e allo sfruttamento delle risorse. È per questo motivo che riteniamo importante sensibilizzare i più giovani sull’importanza di preservare dei luoghi variati e accoglienti per la fauna e mostrar loro che a scuola possono contribuire in questa impresa.
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(é consentito fotocopiare il seguente materiale per uso didattico)
2. Definizioni
Il biotopo (dal greco bios = vita e topos = luogo) è un luogo di vita caratterizzato da fattori fisici e chimici (temperatura, umidità, insolazione, ...) e offre condizioni di vita ben precisi, alle quali si sono adattati determinati organismi.
La biocenosi è l’insieme degli esseri viventi che si trovano in un dato biotopo.
Insieme, biotopo e biocenosi, formano un ecosistema, dove esistono interazioni complesse.
3. Attività in classe
Il gioco dei biotopi: questa prima attività mira a far capire agli allievi il significato di biotopo, facendo
loro notare come alcune specie animali e vegetali dipendano da determinati fattori. In gruppi di 1012, gli allievi ricevono ognuno un’immagine (foto o disegno) raffigurante una specie animale o vegetale, con le rispettive caratteristiche. Le specie raffigurate provengono da 2 biotopi differenti (lo stagno e il muro di sassi a secco). Sulla base delle caratteristiche, i 12 allievi devono dividersi in 2 gruppi,
senza sapere che il criterio determinante è il luogo di vita. L’attività è terminata quando i 2 gruppi sono formati e i bambini sanno spiegare la loro ripartizione (non è necessario che sappiano nominare i
due biotopi, devono però far notare che ognuno dei due offre delle condizioni di vita ben diverse). Per
andare oltre, in seguito ci si può allenare a fare degli esempi di altri biotopi e di specie che vi vivono.
Specie e caratteristiche:
Lo stagno
Gerris
sono molto conosciuto perché sono capace di muovermi sulla superficie dell’acqua
Libellula
depongo le uova sulla superficie dell’acqua
Raganella
durante il giorno mi addormento spesso accanto alle canne
Tritone
vado in letargo nella terra o nell’acqua
Stiancia a foglie larghe
cresco sui suoli fangosi
Potamot
sono radicato sul fondo dell’acqua, ma le mie foglie galleggiano
Il muro di sassi a secco
Lucertola dei muri
amo scaldarmi al sole
Opilione
per me le fessure dei muri sono un buon nascondiglio
Cimice
sono chiamata anche «cherche-midi» (cerca mezzogiorno), perché sono attirata dai luoghi soleggiati
Vespa muratrice
da buona operaia costruisco i miei nidi sui muri con la terra
Licheni
sono in grado di adattarmi a condizioni di vita estreme,
è per questo che spesso cresco in luoghi ostili come le rocce
Ederina dei muri
come indica il mio nome, amo i muri
Esempio di scheda 8 x 8 cm
CIMICE (Gendarme)
LICHENI
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4. INTERAZIONI: CHI MANGIA CHI?
Le catene alimentari sono un
ottimo esempio di rapporti e
interdipendenze fra differenti
esseri viventi di un luogo.
Questa seconda attività mostra
agli allievi che ogni animale o
pianta gioca un ruolo importante nel suo luogo, perché
funge da nutrimento per gli organismi che nella catena alimentare si trovano sopra di lui
e regola la popolazione di
quelli di cui si nutre lui stesso.
In piccoli gruppi gli allievi devono completare il disegno che
rappresenta l’ecosistema della
siepe con delle frecce che significano “è mangiato da”.
Possono esserci più frecce che
partono o arrivano allo stesso
animale, perché le catene alimentari si combinano per formare una rete complessa.
Una volta corretto il lavoro
con l’aiuto della soluzione, ci si
può interrogare su quale effetto avrebbe la scomparsa di una
specie sul resto del biotopo.
Immagine C. Pitois, dal dossier didattico “Nature sans Frontières” © 2005
FRAPNA www.frapna.org
Conclusione
È stata dunque dimostrata l’importanza della biodiversità: in
un luogo ricco, una specie che
scompare può essere “rimpiazzata” più facilmente da un'altra che ha pressapoco lo stesso
ruolo (mangia la stessa cosa).
Esempio
Senza la quercia, il bruco non
trova più le foglie per nutrirsi e rischia di estinguersi, di colpo la
cinciazzurra, che si ciba del bruco, non può più mangiare, e così
di seguito.
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Al contrario, se ci sono delle
querce ma nessuna cincia, i bruchi diventeranno talmente numerosi che rischieranno di mangiare
tutte le foglie e mettere in pericolo gli alberi!
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Esercizio:
Chi mangia chi,
in cortile?
Cerca di capire chi
mangia chi in cortile
collegando gli esseri viventi con delle frecce
che significano “viene
mangiato da”
Per esempio:
Immagine C. Pitois, dal dossier didattico “Nature sans Frontières” © 2005
FRAPNA www.frapna.org
foglie
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bruco
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5. Andiamo alla scoperta del nostro prato!
Ora che gli allievi sono coscienti del legame fra diversità dei biotopi e ricchezza delle specie animali,
è arrivato il momento di andare nel cortile della scuola e osservare se c’è la presenza di una fauna e
una flora diversificata.
In un primo tempo gli allievi vanno nel cortile e determinano il numero di biotopi che ci sono. In seguito, dopo aver confrontato i risultati osservati, essi si preparano per la fase successiva: la cattura e
l’osservazione degli animali.
Materiale
Per la cattura (a seconda dei biotopi presenti):
- un lenzuolo grande bianco siepe, arbusti
- piatti colorati (preferibilmente gialli) prato, fazzoletto di erba
- 2 retini (fissare un manico a una vecchia racchetta) erba alta
- 2 aspiratori a bocca muri, sassi, tronchi, ...
- 2 guadini (fissare un colino all’estremità di un manico) stagno
Per osservare:
- lenti
- contenitori in plastica trasparente
- scatolette con lente e piccoli contenitori trasparenti
- cucchiai o pinzette entomologiche (morbide) per i più grandi
- eventualmente dei libri per provare a identificare gli insetti
In piccoli gruppi, gli allievi procedono alla cattura oppure osservano alla lente gli animali che hanno
catturato nei biotopi seguenti
1) Siepe, arbusti: due bambini tengono il lenzuolo bianco sotto la siepe e altri due scuotono i rami per
fare cadere gli insetti. In seguito bisogna sbrigarsi a catturare questi animali, prima che scappano, tramite un cucchiaio o un aspiratore a bocca. Per osservarli è sufficiente metterli in una scatoletta a lente.
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2) Prato, erba: è sufficiente posare i piatti colorati sull’erba e aspettare che qualche insetto attirato
dal colore vivo del piatto vi si posi. In seguito si può spostare l’animale in un barattolo o in una scatoletta con lente.
3) Erba alta: si avanza facendo dei grandi movimenti nell’erba. In seguito, svuotando il retino in un
contenitore, si osserva se si è catturato qualcosa.
4) Stagno: mettere il guadino nell’acqua, muoverlo nella vegetazione ma senza raschiare i sassi. In seguito svuotarlo in un contenitore trasparente contenente un po’ di acqua.
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Indicazioni da rispettare:
- Non si uccidono né si feriscono gli animali (attenzione anche con le pinzette entomologiche!)
- Non si mette più di un insetto per contenitore perché c’è il rischio che si ammazzino a vicenda!
- Dopo l’osservazione si rimette ogni animale laddove lo si è trovato!
Non appena ogni bambino ha qualche piccolo animaletto da osservare, ognuno può compilare una mini scheda di identificazione per ognuno di questi animaletti: nome (se lo si conosce), descrizione, numero di zampe (6, 8, molte) al fine di ottenere una classificazione di base (insetti, ragni, millepiedi),
eventualmente disegno, ecc. Per i più grandi potrebbe essere interessante guardare in un libro specializzato per determinarne precisamente la specie. Per semplificare l'esercizio ci si può anche accontentare di contare il numero di specie differenti che si trovano.
Sintesi:
Alla fine di questa giornata i bambini sono in grado di stabilire lo stato della biodiversità nel cortile sulla base delle
loro osservazioni, secondo il numero di specie e di biotopi che hanno inventariato. In generale più è grande il numero di specie diverse in un luogo, più questo potrà essere considerato ricco. I bambini più grandi possono redigere un
rapporto sulla biodiversità nel cortile, introducendo i loro inventari e proponendo delle soluzioni per migliorare la situazione!
6. Dossier didattico sul tema:
Dossier didattico
«Nature sans frontières»
(dagli 8 ai 12 anni - in francese)
Questo dossier permette agli allievi di capire i legami che
esistono tra le attività dell’uomo e l’ambiente. Mette in evidenza le difficoltà alle quali si trovano confrontate le specie per spostarsi nei diversi ambienti e propone varie soluzioni. Si tratta di una mappetta contenente una parte
teorica, delle schede di attività e dei giochi.
WWF, FNE e FRAPNA, 2005, 89 pagine, A4, Frs. 57.-
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