Gruppo vocale ‘UNA VOCE Udine’ Il coro nasce nel 2014, quando alcuni qualificati cantori, facenti parte di importanti realtà vocali regionali, decidono di formare un gruppo a supporto liturgico per la chiesa di San Giacomo. Il presidente delle sezione di Udine, dott. Mario Della Savia, propone allora che il gruppo porti il nome dell’associazione “Una Voce”, realtà che da quasi cinquant’anni promuove a livello internazionale la salvaguardia della liturgia latino-gregoriana e del relativo patrimonio musicale religioso. Dalla sua fondazione il gruppo vocale è diretto dal maestro Andrea Toffolini, docente presso il liceo musicale di Udine ed organista titolare della chiesa di San Giacomo con un repertorio che spazia dal canto graduale gregoriano al madrigale del rinascimento, dal barocco al contemporaneo. In soli due anni il gruppo sostiene diversi concerti in tutta la regione ed anima la messa in latino nella Chiesa cittadina di Santo Spirito. WOLFANGO AMEDEO musica sacra del giovane Mozart in Italia Chiesa San Gottardo vi via a Cividale 65 650 0 - Ud Udine ine Animazione sul Territorio Udine - via Cividale 337 tel 0432 1274333 sabato 3 dicembre 2016 ore 20.30 [email protected] INFO: PUNTOINFORMA tel. 0432 1273717 www.comune.udine.gov.it www.udinecultura.it ASSESSORATO AL DECENTRAMENTO Programma Litaniae Lauretanae kv 109 Alma Dei Creatoris kv 277 Inter Natos Mulierum kv 72 Te Deum kv 141 Missa Brevis kv 194 Interpreti coro Una Voce soprano Annalisa Miliotto contralto Isabella Comand tenore Rinaldo Battaini basso Paolo Cevolatti quartetto d’archi direttore Andrea Toffolini Questa serata presenta la figura di Wolfgang Amadeus Mozart come compositore di musica sacra. Nel suo viaggio in Italia, a 14 anni, Mozart ascolta presso la Cappella Sistina il Miserere di Allegri, complessa composizione a 9 voci e la trascrive interamente a memoria dimostrando la straordinaria dote musicale che possiede. Durante il viaggio di ritorno fa anche tappa a Loreto, luogo che colpisce notevolmente il giovane compositore tanto che al suo rientro in Austria, compone le Litaniae Lauretanae kv 109, brano con cui si apre il programma del concerto. Il brano successivo Alma Dei Creatoris kv 277, composto nel 1977 quando Mozart era alle dipendenze dell’Arcivescovo di Salisburgo Hieronymus von Colloredo, vede l’alternanza tra le voci soliste e il coro ed è caratterizzato da una scrittura semplice e lineare, ma pur sempre raffinata. L’Offertorio di S. Giovanni Battista Inter Natos Mulierum kv 72, composto per i Vespri che precedevano la festività dedicata al santo, anche se considerato un lavoro minore, lascia intravedere nella composizione la maestria che il giovane compositore quindicenne aveva. Il Te Deum kv 141, composto nel 1769, vede l’influenza della musica di Michael Haydn che era ampiamente eseguita nelle chiese di Salisburgo. La composizione si articola in 4 quadri in cui si vuole elogiare rispettivamente la grandezza dell’universo, dono di Dio Onnipotente, la misericordia di Dio, la creazione e, infine, la dichiarazione di fede. Il programma si conclude con la Missa Brevis kv 194, composta l’8 agosto del 1774 a Saliburgo. In questa composizione Mozart provò a soddisfare tutte le richieste dell’Arcivescovo Colloredo che gli richiedeva brevità e concisione nella stesura dell’opera. Tutte le parti della messa sono quindi prive d’introduzione orchestrale, presenza di pochissime parti fugate e strumentazione orchestrale ridotta. Un piccolo saggio di come Wolfgang Amadeus Mozart si sia accostato, nella sua pur breve vita, alla composizione della musica sacra e di come egli stesso fosse legato alla religione. Di questo ne da testimonianza egli stesso in una lettera indirizzata al padre il 25 ottobre del 1777: “Papà può vivere tranquillo, io ho sempre Iddio dinanzi agli occhi. Riconosco la sua Onnipotenza, temo la sua ira, ma riconosco pure il suo Amore, la sua Compassione e la sua Misericordia in relazione alle sue creature; egli non abbandonerà mai i suoi servi. Tutto ciò che va secondo la sua volontà, questo piace anche a me, di conseguenza nulla può mancarmi, ed io sono felice e contento. Con piena coscienza e diligenza voglio altresì seguire fedelissimamente la raccomandazione e il consiglio che lei ha avuto la bontà di darmi...”.