SER.T., PER SAPERNE DI PIU’ S.O.C. Tossicodipendenze allegato alla Carta dei Servizi Direttore Dott. Marcello Mazzo Cos’è il Ser.T. Ser.T. Significa Servizio per le Tossicodipendenze. È un servizio pubblico che fa parte del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda ULSS 18. Per accedere non è necessario essere iscritti al Servizio Sanitario Nazionale. Non è richiesta impegnativa medica o appuntamento. L’accesso è gratuito, così come le eventuali cure e trattamenti per le persone prese in carico. Di cosa si occupa Si occupa dei problemi correlati all’uso di sostanze (legali o illegali) che danno dipendenza: droghe, alcol, farmaci, tabacco. Si è in presenza di una dipendenza patologica quando la persona non può fare a meno di una sostanza senza andare incontro a conseguenze e per questo non riesce a smettere, malgrado i danni fisici, psicologici, legali, familiari, che l’uso di queste sostanze procura. La dipendenza patologica può derivare quindi anche da alcuni comportamenti, che diventano il centro della vita e tendono a ripetersi in maniera abnorme, senza che la persona riesca a frenarsi: il gioco d’azzardo, gli acquisti (shopping) compulsivi, l’uso di videogiochi, cellulari, internet. Per tutte queste situazioni il Ser.T. può offrire terapie e assistenza. Quali sono i suoi compiti di istituto Il Ser.T. ha come compito istituzionale la consulenza, la cura e l’assistenza alle persone che hanno o potrebbero avere problemi di dipendenza. In altre parole, se una persona ha il dubbio o sente di avere un problema di dipendenza patologica, può rivolgersi al Ser.T. per un consulto e, nel caso, ricevere cure e assistenza Possono accedere anche familiari o persone vicine a chi presenta una dipendenza; saranno aiutati a risolvere i problemi che questa situazione procura loro e possibilmente a coinvolgere l’interessato. Altro compito è la prevenzione. Il Ser.T. è presente nel territorio per informare e sensibilizzare sui rischi e le conseguenze derivanti dall’uso di sostanze; interviene inoltre per contrastare i fattori di rischio che aumentano la probabilità che nella popolazione si sviluppino problemi di dipendenza patologica e promuove invece i fattori protettivi che migliorano la salute collettiva. Per questo collabora con le scuole, promuove azioni negli ambienti di lavoro e nei luoghi di aggregazione, gestisce attività di consulenza rivolta a giovani ed adolescenti. Chi può rivolgersi al Ser.T.? 1. Chi ritiene di avere problemi di dipendenza o comunque causati da tabacco, bevande alcoliche, psicofarmaci o sostanze stupefacenti. 2. Chi vuole un aiuto per “smettere”. 3. Chi desidera controllare il proprio stato di salute rispetto ai propri comportamenti a rischio (ad esempio per accertarsi di non avere contratto virus come l'HIV) 4. Chi vuole semplicemente informazioni sulle sostanze che sta assumendo. 5. Familiari o persone vicine a chi potrebbe avere problemi di dipendenza, per un aiuto in prima persona o indiretto verso l'amico o il parente. 6. Scuole, Associazioni, Enti Locali, Istituzioni pubbliche e private che intendono collaborare in rete per il contenimento sociale di questi problemi, ricevere informazioni su questi fenomeni, avviare attività di prevenzione o percorsi di formazione rivolti ai propri appartenenti. Cosa offre il Ser.T. 1. ACCOGLIENZA, VALUTAZIONE, PROGRAMMI DI TRATTAMENTO Le persone (utenti o familiari) che accedono al Ser.T. vengono accolte per un colloquio in cui possono esporre il problema. Il colloquio può avere luogo con un medico o un altro operatore che darà le informazioni sul servizio e sul suo funzionamento ed inoltre imposterà il percorso successivo. Le dipendenze si ripercuotono su molti aspetti della vita, in modo diverso da persona a persona. Per questo il Ser.T. è chiamato ad elaborare una valutazione completa e personalizzata in cui medico, psicologo, assistente sociale, educatore integrano le proprie competenze, lavorando insieme come Equipe Multidisciplinare. Presa in carico la persona, si propone un programma terapeutico o di sostegno che in taluni casi può svolgersi totalmente presso l'ambulatorio e può essere articolato in: a) visite mediche, b) analisi di laboratorio, anche per patologie correlate, c) ricerca per il virus HIV (questo esame possono effettuarlo anche persone non alcolo tossico-dipendenti), d) trattamenti farmacologici, e) colloqui di sostegno psicologico o psicoterapia individuale o familiare, f) assistenza sociale, g) consulenza o supporto educativo. In alcuni casi il programma può prevedere fasi o momenti esterni: h) programmi riabilitativi in comunità terapeutiche, i) programmi di reinserimento lavorativo, j) attività di reinserimento sociale anche in collaborazione con volontariato e reti sociali, k) consulenze o presa in carico congiunta con altri servizi (consultorio familiare, psichiatria, reparti ospedalieri, ecc) Anche i familiari possono chiedere aiuto: innanzitutto vengono aiutati a gestire le tensioni e le difficoltà incontrate nella relazione con il congiunto, che si presume possa presentare una dipendenza patologica. Si propongono strategie per facilitare l'accesso del loro familiare al servizio e avviare il percorso di valutazione ed assistenza. Infine i familiari vengono coinvolti nel processo di cambiamento. Non solo perchè possono diventare importanti risorse, ma anche perchè è necessario che tutta la famiglia nel suo complesso trovi attivamente un nuovo equilibrio. Per questo durante il programma terapeutico il Ser.T. attiva, laddove possibile, la famiglia e offre specifici programmi di gruppo, gestiti direttamente da operatori Ser.T. o, per quanto riguarda problemi alcolcorrelati, in collaborazione con l'ACAT (Associazione dei Club degli Alcolisti in Trattamento) locale. 2. GARANZIE E TUTELE: “CONSENSO INFORMATO”, PRIVACY La legge vieta che un esame o un trattamento avvenga all'insaputa o contro la volontà del paziente; ogni punto del programma viene spiegato e concordato con la persona. Ciò non significa che sia l'utente a decidere la cura, ma che è libero di accettare o no le proposte dell'Equipe. Le informazioni raccolte sul paziente sono protette dalla legge; ogni informazione “sensibile” deve essere custodita in modo sicuro e rimanere segreta. A richiesta dell’utente, il Ser.T. offre una ulteriore garanzia: i dati possono essere raccolti in forma anonima, associati ad un codice utente. 3. PERCORSI E TRATTAMENTI SPECIFICI 3.1. Utenti inviati dalla Prefettura Quando le Forze dell'ordine individuano una persona in possesso di sostanze stupefacenti, la segnalano alla Prefettura, che a sua volta la invia al Ser.T. perchè possa svolgere un programma per interrompere il consumo di droghe illegali. Il Ser.T. ha il compito di proporre e attuare un percorso finalizzato alla disassuefazione e all''astensione duratura. Nei casi in cui sia diagnosticato uno stato di tossicodipendenza l'utente viene orientato ad un programma terapeutico vero e proprio con le modalità già descritte. I consumatori occasionali che non hanno sviluppato dipendenza dalla sostanza, vengono accompagnati in un percorso di monitoraggio e sostegno, a livello individuale e/o con attività di gruppo. 3.2. Utenti detenuti I detenuti con problemi di alcoldipendenza, tossicodipendenza o con problemi psichiatrici hanno diritto alle cure da parte del Servizio Sanitario Nazionale; il Dipartimento di Salute Mentale dell’Az. ULSS 18 garantisce tale diritto, tramite gli operatori del Ser.T., che accedono direttamente alla struttura carceraria. I detenuti vengono visti già a ridosso dell’ingresso in struttura, per una valutazione del rischio suicidario; viene inoltre avviato uno screening diagnostico per una eventuale presa in carico per i problemi sopra citati Agli utenti già conosciuti dal nostro o da altri Ser.T. viene garantito il diritto alla continuità delle terapie. 3.3. Utenti inviati dalla Commissione Medica Patenti di Guida Le persone sanzionate per guida in stato di ebbrezza alcolica (art.186 C.d.S.), oltre alla sanzione della sospensione della patente, devono sottoporsi ad una visita che accerti la loro idoneità alla guida. Titolare di questo accertamento è la Commissione Provinciale Medica Patenti di Guida. Al momento della visita le persone devono tuttavia presentare alcuni documenti, tra cui una “Valutazione Ser.T.” ovvero una certificazione in cui il Ser.T. attesta se la persona presenti segni o sintomi di dipendenza dall'alcol e/o problemi alcolcorrelati. Per rilasciare tale attestazione il Ser.T. svolge un programma di valutazione articolato, curato da medici, infermieri, educatori e assistenti sociali. Questo programma si svolge in orari specifici e su appuntamento. Durante il periodo di valutazione ai nuovi utenti viene offerto un percorso didattico di quattro lezioni per dare informazioni utili a poter guidare in sicurezza e non incorrere in ulteriori infrazioni analoghe. 4. PREVENZIONE La fascia di età privilegiata è quella dell’adolescenza. Gli interventi sono rivolti dunque ai giovani, ma anche alle figure educative principali: i genitori e gli insegnanti. Le aree di intervento sono prevalentemente quelle della consulenza individuale e degli interventi nei contesti di vita, in particolare nella scuola e nei contesti di aggregazione spontanea 4.1.Servizio di Consulenza Adolescenti (S.C.A.) E’ un servizio di consulenza del Dipartimento di Salute Mentale che si svolge in una sede informale, esterna alle strutture sanitarie e senza insegne istituzionali. In questa sede adolescenti, giovani o genitori possono ricevere consulenza psicologica e informazioni sui problemi legati all’uso di alcol e sostanze, o in generale problemi che non riescono ad affrontare con serenità, riferiti alla sfera affettiva e sessuale, all’ambito scolastico, al rapporto con adulti o coetanei. La consulenza è gratuita ed anonima. L’accesso può essere diretto senza bisogno di prenotazione negli orari sotto indicati. Oppure si può prendere contatto con modalità facilitanti: chiamando un numero di cellulare dedicato; inviando un SMS o un messaggio di posta elettronica. 4.2.Programmi rivolti alle Scuole Il Ser.T. collabora con le scuole con interventi rivolti direttamente agli studenti o di consulenza e supporto agli educatori scolastici: a. Formazione e informazione specifica. Si effettuano interventi informativi rivolti a gruppi classe sulle sostanze stupefacenti e l’alcol, su fattori relazionali e psicologici connessi ai comportamenti a rischio. I moduli mirano a fornire informazioni corrette, a promuovere capacità critiche, capacità di instaurare relazioni significative e di fronteggiare i conflitti interni e le pressioni sociali. b. Formazione Peer Educators Il Ser.T. cura la formazione e supervisione dei gruppi di Peer Educators: studenti impegnati nella loro scuola in attività preventive e di promozione volte al passaggio di informazioni e stimolo al confronto tra pari. Il contatto tra coetanei è complementare al rapporto adulto-adolescente e punta su un più elevato livello di confidenza e fiducia. c. Sostegno delle competenze educative. Vengono proposti annualmente percorsi di formazione rivolti ad insegnanti o genitori, per aiutarli a svolgere il proprio ruolo in modo più efficace. Oltre alle conoscenze sulle sostanze stupefacenti e sulle dipendenza patologiche, vengono sviluppate competenze sulla comunicazione interpersonale, sulla gestione di conflitti e di situazioni difficili. Insegnanti motivati possono essere formati e supervisionati nella conduzione di attività di prevenzione rivolte poi agli studenti (Scuola Media). d. Consulenza individuale presso gli sportelli C.I.C. Gli Istituti Superiori devono per legge attivare sportelli di consulenza individuale, rivolti a studenti, genitori, insegnanti. Il Ser.T. da tempo collabora con numerosi Istituti, offrendo consulenza psicologica per problemi legati all’uso di sostanze, problemi affettivi e relazionali, difficoltà di apprendimento, vissuti nell’esperienza scolastica e non. Interventi nei contesti di aggregazione giovanile E’ attiva su gran parte del territorio dell’Azienda ULSS una equipe di Educatori di Strada coordinati e supervisionati dal Ser.T.. Il loro compito consiste nel contattare e condividere momenti di socialità con gruppi informali di adolescenti e giovani; offrire disponibilità al dialogo adultoadolescente con approccio libero e non giudicante; fornire se necessario supporto educativo e informazioni; orientare alla fruizione dei servizi socio-sanitari in caso di difficoltà e facilitandone l’accesso.