Biologia e Tecnologie della Riproduzione Roberto Gualtieri Riccardo Talevi Marianna Castaldo L’attività di ricerca di base in biologia della riproduzione ha contribuito alla comprensione della fisiologia dei gameti, della fecondazione e dello sviluppo embrionale ed all’allestimento di nuove tecnologie nella riproduzione assistita nell’uomo e negli animali da allevamento [email protected] [email protected] [email protected] LINEE DI RICERCA Sviluppo Sviluppo aa blastocisti blastocisti con con sperm sperm selezionati selezionati ee non: non: numero numero medio medio di di cellule cellule B C * * * E TUNEL CASPASI 150 138 100 85 50 0 Unselected Selected Dinamica Dinamica del del rilascio rilascio spermatico spermatico indotto indotto da da eparina eparina Epitelio tubarico in vitro: in verde, citocheratina; in blù, nuclei C 160 160 140 140 2 120 120 B 100 100 80 80 60 60 40 40 20 20 0 0 contr. contr. E 5min 5min 15min 15min D Sulfidrili di superficie F D I contaminanti ambientali possono influenzare la fertilità maschile e danneggiare la fecondazione e/o lo sviluppo embrionale. Gli effetti su spermatozoi umani vengono studiati in vitro valutando la cinetica spermatica (A), la capacità di aderire alla zona pellucida dell’ovocita (B), di andare incontro a reazione acrosomiale (C), lo stato apoptotico (D,E). L’influenza sulla fecondazione e sviluppo viene studiata utilizzando i bovini come modello animale (F). Agenti farmacologici, quali gli inibitori della fosfatidil inositolo 3 chinasi, migliorano la motilità in vitro di spermatozoi di individui oligoastenospermici. L’influenza degli inibitori sui parametri sopra esposti (A-F) viene studiata per valutare la possibilità di un loro utilizzo terapeutico nella fecondazione assistita umana. Criopreservazione e vitrificazione di ovociti umani: parametri cellulari e molecolari indicativi della competenza allo sviluppo embrionale Nella riproduzione assistita in Italia, non possono essere inseminati più di 3 ovociti. La criopreservazione di ovociti sovrannumerari può aumentare le percentuali di successo e limitare il numero di trattamenti per le pazienti. Ma la criopreservazione dell’ovocita è una tecnica sperimentale e non si conoscono le sue conseguenze. Lo studio in corso si propone di valutare gli effetti della criopreservazione sulla “qualità” dell’ovocita andando a determinare eventuali perturbazioni nella distribuzione di organuli citoplasmatici (ultrastruttura e analisi in fluorescenza), stato del DNA (frammentazione, metilazione), qualità e quantita di trascritti immagazzinati. FINANZIAMENTI OTTENUTI -Prin 2002: Il bovino come modello sperimentale per l’identificazione e la caratterizzazione nella mappa proteica in 2D di proteine della superficie dello spermatozoo umano -Regione Campania 2003: Inquinamento ambientale da piombo e salute riproduttivo: Effetti sull’integrità del DNA e sulla capacità fecondante di spermatozoi umani -Prin 2004: Modulatori farmacologici della motilità e capacitazione degli spermatozoi umani: Studio in un modello animali degli effetti sulla motilità, capacitazione, fecondazione e sviluppo embrionale in vitro -Prin 2005:Influenza della criopreservazione su parametri qualitativi di ovociti umani maturati in vivo 200 Effetti di contaminanti ambientali ed agenti farmacologici sulla fisiologia spermatica nell’uomo e sulla fecondazione e sviluppo embrionale in modelli animali A * * * A b o u n ds s p e r m / 0 0 5 m m2 b o u n d p e r m / 0 .. 0 5 m m L’adesione all’epitelio tubarico in vitro (A,B) seleziona una subpopolazione spermatica con elevata competenza alla fecondazione e sviluppo embrionale (C). L’adesione mantiene la motilità fin quando segnali periovulatori, quali i glicosaminoglicani solfati (D), permettono il rilascio degli spermatozoi e la loro migrazione verso l’ovocita. Il rilascio è indotto dalla capacitazione. Esso è infatti accompagnato da incrementi di Ca2+ intracellulare e fosforilazione in tirosina di proteine (D). L’adesione e il rilascio sono modulati dallo stato redox, disolfuri-sulfidrili di proteine di superficie (E). Studi in corso sulle proteine della superficie spermatica che vengono ridotte durante il rilascio spermatico potranno aiutare a identificare le proteine di adesione coinvolte nella selezione spermatica. Day 8 Blastocyst cell number Ruolo dell’interazione spermatozoi-cellule tubariche nella selezione e capacitazione spermatica COLLABORAZIONI -Dr Raffaele Boni, Boni, Dip Scienze Produz Animali, Facoltà di Agraria, POTENZA -Prof G Forti, Prof E Baldi, Dip Fisiopatologia Clinica, Facoltà Medicina e Chirurgia, FIRENZE -Prof M Mattioli, Mattioli, Prof B Barboni, Dip Fisiologia Veterinaria, TERAMO -Prof L Stuppia, Stuppia, Dip Genetica Medica, CHIETI -Prof Y Englert, Englert, Dr Serena Emiliani, Dr. Giovanna Fasano, Fasano, Laboratory for Research on Human Reproduction, Reproduction, BRUXELLES CORSI -Citologia ed Istologia, 1° anno, BGA -Tecniche di Microscopia e Colture Cellulari, 2° anno, BGA -Applicazioni in Biologia:Tecniche di Fecondazione Assistita, 3° anno BGA -Biologia della Riproduzione, 1° anno, Laurea specialistica in Biologia della Riproduzione e del Differenziamento -Corso di Perfezionamento Post Laurea “Biologia e Tecnologie della Riproduzione Assistita”