LABORATORI
POTENZIALI EVOCATI
I PESS (potenziali evocati somatosensoriali) studiano le vie afferenti somatosensoriali, attraverso la
stimolazione del nervo mediano per l’arto superiore e il nervo tibiale per arto inferiore. Vengono
registrati applicando un piccolo stimolo elettrico al polso, per lo studio degli arti superiori, o alla
caviglia per gli arti inferiori.
Il potenziale elettrico viene registrato lungo il tragitto dal nervo attraverso il midollo, fino alla
corteccia parietale con elettrodi di superficie fissati alla cute del paziente con una pasta
conduttrice. L’esame ha una durata di circa 60 minuti per lo studio dei quattro arti. Per una buona
riuscita dell’esame, è necessaria una condizione di rilassamento, e non richiede una particolare
collaborazione da parte del paziente.
I PEV (potenziali evocati visivi) studiano la funzione del nervo ottico fino alla corteccia visiva. Si
registrano con una coppia di elettrodi di superficie applicata allo scalpo del paziente che viene
stimolato attraverso un monitor raffigurante una scacchiera i cui quadrati cambiano
alternativamente colore da bianco a nero (pattern reversal). L’esame ha una durata di circa 20
minuti e richiede una attiva collaborazione da parte del paziente. Nei pazienti non collaboranti,
che non riescono a fissare una mira rossa al centro dello schermo, è possibile stimolare con flash a
luce bianca, ottenendo, con tale metodica, informazioni più generiche sulla funzione visiva.
I PEA (potenziali evocati acustici) studiano la funzione del nervo acustico fino al tronco encefalico.
Si registrano con elettrodi di superficie fissati allo scalpo e ai lobi auricolari del paziente che viene
stimolato attraverso una cuffia con dei “click”. L’esame ha una durata di circa 20 minuti e non
richiede una collaborazione attiva del paziente.