Albert Einstein e la fisica quantistica

Albert Einstein e la fisica quantistica
Albert Einstein, con la Teoria della Relatività, nel 1904, ha cambiato radicalmente la concezione
del mondo fisico : prima di lui, l’Universo era visto come un vuoto (neutro) contenente distinte
particelle solide (costituenti la materia) ma lui vide, invece, che non c’è nulla di veramente
solido ed ogni cosa (granello di polvere o galassia) é composta di concentrazioni di energia che
possiedono campi (prodotti dal loro moto) capaci di influenzare lo spazio circostante.
Einstein considerò le particelle, cariche di energia, i loro campi, la corrente prodotta e lo spazio
circostante come un tutt’uno : l’Universo è, quindi, composto di energia che può assumere
diverse forme…che sono tutte interdipendenti.
Ogni corpo è un tessuto di energia che possiede campi energetici (elettrici, magnetici,
gravitazionali) e si sposta nello spazio e nel tempo…ossia nel continuum spazio-tempo,
essendo i due inseparabili e dipendenti tra loro.
La fisica quantistica è, poi, andata oltre, arrivando ad affermare che le particelle non si
influenzano reciprocamente (solo) in base al concetto di causa-effetto, ma per
“corrispondenza” o “entanglement” : in una coppia di particelle “gemelle”(entangled) se una ha
un mutamento di energia, anche quella corrispondente ha, istantaneamente, lo stesso
mutamento.
Non è, quindi, necessario che ci sia un passaggio fisico di energie : la relazione fra le due è di
sincronicità e di corrispondenza…come fra noi Umani ed i Pianeti !
Infatti, secondo l’Astrologia la posizione dei Pianeti nel Cielo in un dato momento, riflette la
qualità di quel momento, così come riflette anche le qualità della persona nata in quel
momento : le due cose non si causano, non si influenzano ma sono sincroniche e si specchiano
una nell’altra (come ha affermato anche Jung, nel suo libro “Sincronicità”).
Nell’Universo, in realtà, non c’è né spazio vuoto né materia solida, non esistono “mattoni
fondamentali” ma solo complesse relazioni fra le varie parti ed il Tutto, che coinvolgono anche
l’osservatore : è un’inseparabile rete di modelli di energia vibrante nei quali nessun
componente ha realtà indipendente dal Tutto.
La Cosmologia Quantistica potrà essere, in futuro, la teoria adatta a spiegare
“scientificamente” l’Astrologia?
Semplicemente l’Astrologia è un fatto, una realtà…che aspetta solo di essere indagata e
compresa da una Scienza che sia priva di pregiudizi…ma continua a “funzionare” comunque,
nonostante secoli di scetticismi e di banalizzazioni dannose.
Astronomia ed Astrologia, alla fine, si reincontreranno e sarà l’inizio di una comprensione
maggiore dell’Universo, delle sue leggi e delle sue relazioni: bisognerà andare aldilà dei dogmi
e delle fissazioni del “positivismo” e dell’esoterismo, dei miti della razionalità e della
irrazionalità , essendo l’Astrologia il punto di contatto fra razionale ed irrazionale, con la sua
struttura matematica-geometrica ed il suo simbolismo psicologico-magico, perfettamente
adatta a ricordarci sempre la nostra connessione col Tutto.
Le scoperte, le innovazioni, i cambiamenti importanti nelle credenze e conoscenze umane,
avvengono quando ce n’è la necessità, quando l’umanità ha bisogno di una nuova visione e
concezione: si creano, allora, gli strumenti adatti e si scopre una nuova realtà, prima
inconoscibile.
L’idea del Cosmo e del posto in esso della Terra, è cambiato molte volte:
una Terra piatta e rotonda con un Cielo emisferico, con buchi che corrispondevano alle Stelle
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che facevano intravedere la luce “divina”esterna, una Terra cilindrica e Pianeti come grosse
rocce che girano attorno facendo cerchi perfetti, una Terra sferica, al centro di tutto ed il Sole
“grande come il Peloponneso” oppure la Terra gira attorno al Sole, enorme, a grande distanza
da lui…e le Stelle sono così lontane lontane… da farci sentire piccoli piccoli!
Il concetto che l’uomo fosse molto importante e la Terra un luogo centrale x l’Universo…è
durato molti secoli : è stato difficile accettare che l’Uomo sia parte della Natura, un animale
come gli altri e la Terra un piccolo pianeta, parte di un Cosmo immensamente grande.
Per un po’, l’Uomo si è consolato con la Scienza Esatta ossia con l’idea di poter conoscere
esattamente il Cosmo, decifrarne le leggi, comprenderne l’origine e l’evoluzione, le distanze e
le dimensioni, fino a che Einstein ha capito che tutto è relativo, che il tempo e lo spazio sono
pieghevoli ed incostanti…
Era ora che l’Uomo affrontasse l’inconoscibilità razionale del Cosmo…e di se stesso !
L’inconscio, il mito, il sogno diventano ostacoli insormontabili all’idea di poter vivere di pura
razionalità e l’indeterminazione di Heisemberg ha sconfitto la presunzione Newtoniana di poter
avere una conoscenza completa, esatta ed oggettiva.
Si è passati dall’esaltazione per i meccanismi, gli ingranaggi, le macchine sempre più
complesse, potenti ed efficienti che rendono l’uomo dominatore della Natura e gli danno gli
strumenti x andare ovunque e conoscere ogni cosa…alla crisi dovuta alla scoperta ed all’uso
dell’elettricità e del magnetismo : finché si usavano il carbone ed il petrolio, la forza del vapore
o del motore a scoppio, tutto era ben visibile, chiaro e tangibile, sotto controllo e senza
sorprese, ma lavorare con le correnti invisibili degli elettroni ha cambiato tutto ! E lo studio
dell’energia atomica ha dato il colpo di grazia!
Ha aperto il varco verso nuove conoscenze che hanno messo in dubbio le realtà codificate :
era, dunque, necessaria una nuova interpretazione del mondo, un nuovo modello dell’atomo e
del cosmo in cui invece di dati esatti ed oggettivi ci sono campi di probabilità che coinvolgono
l’osservatore.
Si scopre (all’inizio del ‘900) la natura indeterminata della realtà subatomica, il dualismo del
fotone che ha natura corpuscolare od ondulatoria…secondo i punti di vista !
Secondo gli esperimenti, secondo le domande che si fanno alla Natura, si hanno risposte
diverse!
L’indagine stessa condiziona la realtà, che si manifesta in un modo o in un altro.
Inoltre, nel 1964 si arriva alla prova sperimentale che due particelle con origine comune non
sono fisicamente indipendenti.
Ossia, non c’è una realtà intrinseca, oggettiva, misurabile, ma una rete complessa di
manifestazioni diverse di energia interconnesse che include l’osservatore : ogni punto è
interconnesso con tutti gli altri punti e parti lontane di uno stesso sistema interagiscono fra di
loro istantaneamente.
Durante l’epoca dello Scientismo Positivista, l’Astrologia ha cercato di ottenere la qualifica di
“scienza sperimentale” attraverso lo strumento della statistica e lo studioso Michel Gauquelin
ancora nel 1955 cercò di rifondare l’A. rendendola deterministica, legata a precisi concetti di
causalità, ma il suo grande sforzo razionale non convinse né gli scienziati né gli astrologi:
l’astrologia è rimasta una scienza analogica e probabilistica, basata sul concetto che “Tutto
quello che viene generato e prodotto in un particolare momento, reca in sé la qualità specifica
di quello stesso momento.”
La coscienza umana legge il mondo come se fosse a misura d’uomo, ossia lo interpreta “a sua
immagine e somiglianza”: la nascita è il momento in cui essa si riflette nel cosmo che
“corrisponde” alla sua natura, alla sua qualità specifica.
Le “qualità” di un Uomo, nato in un luogo ed in uno specifico momento, corrispondono alla
“qualità” delle inter-relazioni fra i campi di energia (ossia i Pianeti) che compongono il Sistema
Solare, in quel momento, viste dal suo luogo di nascita: questo è ciò che dice l’Astrologia…e ciò
che afferma la Cosmologia Quantistica!
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La non-località (concetto espresso dalla fisica quantistica) indica che ci sono relazioni
istantanee fra gli oggetti di uno stesso sistema, ossia che la distanza non conta se gli oggetti
sono correlati assieme.
E’ corretto trarre dalla “fisica dei quanti” dei concetti estremi per applicarli al mondo
Astrologico ?
Chissà ?!
Intanto è la prima volta, che io sappia, che si arriva a “spiegare” l’Astrologia con un’ipotesi
tratta dalla Scienza…naturalmente attraverso idee che trasformano il “vecchio” concetto di
Scienza Sperimentale: ancora oggi, la maggior parte degli scienziati atomici è impegnata a
cercare di provare l’esistenza di nuove particelle che devono servire a tappare i buchi presenti
nella concezione tradizionale di atomo (quello di Bohr)… ma prima o poi dovranno rassegnarsi
ad accettare un nuovo modello atomico privo di oggetti fisici…e di oggettività !
La possibilità che qualunque teoria scientifica possa dare credibilità all’Astrologia è vista con
vero orrore dagli scienziati attuali: l’unico “fuori dal coro” è Kary Mullis, premio nobel x la
chimica… che, però, è famoso x amar fare dichiarazioni clamorose (x esempio, negare il buco
nell’Ozono ed il virus dell’HIV) e quindi il suo affermare di credere nell’Astrologia è visto solo
come una delle sue “solite buffonate”.
Allora, ci vorrà ancora del tempo prima che l’Astrologia possa
essere effettivamente riconosciuta come un principio unificante del
pensiero scientifico ed umanistico, della fisica e della filosofia!
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