Carenze minerali
N
P
K
Mg
S
B
Mn
Guida tascabile illustrata
alle carenze nutrizionali delle orticole
Sommario
Sezione 1 Introduzione
3
Sezione 2 Come utilizzare questa
guida 5
Sezione 3 Gli elementi nutritivi
8
Sezione 4 Riconoscimento delle
carenze minerali 14
Solanacee16
Cucurbitacee 32
Leguminose 44
Rosacee
50
Crucifere
54
Chenopodiacee66
Liliacee
72
Composite
78
Ombrellifere 86
Sezione 5 I concimi K+S KALI GmbH per l’orticoltura 98
Sezione 6 Raccomandazioni 2
100
Sezione 1 – Introduzione
Le piante non vivono di solo azoto o di
solo fosforo… ma, seppur in quantità
differenti, hanno bisogno di ben 16
elementi nutritivi. La nutrizione minerale
delle ortive, e non solo, deve essere
bilanciata per favorire la fertilità del
suolo e garantire un adeguato equilibrio
vegeto-produttivo per tutto il ciclo della
pianta. Fino a quando non si apporta
l’elemento carente con la concimazione,
nessun altro elemento
fornito alla pianta
potrà migliorarne
la resa (legge del
minimo). Ovvero,
ai fini produttivi è
inutile abbondare
con il fosforo
quando, ad
esempio, nel
terreno manca
lo zolfo.
3
Basandosi sulle analisi del terreno e
sulla resa attesa, la concimazione deve
puntare a prevenire e non solo a curare
eventuali carenze. Quando compaiono
dei sintomi da carenza minerale significa
che, in qualche misura, resa e qualità
sono già state compromesse. Grazie al
miglioramento genetico, le orticole hanno
oggi grandi potenzialità produttive, che
possono esprimere a pieno solo quando
i loro elevati fabbisogni nutrizionali
vengono soddisfatti con la concimazione.
I più grandi vantaggi di un’analisi visiva
sono l’economicità e la rapidità della
diagnosi; questa guida fornisce alcuni
elementi per favorire il riconoscimento
tempestivo delle carenze nutrizionali e
promuoverne la prevenzione e la cura.
4
Sezione 2 –
Come utilizzare questa guida
1 Ricerca della specie d’interesse 2 Riconoscimento visivo del disordine nutrizionale
3 Consultazione della sezione dedicata a sintomatologia, fattori di rischio e strategie preventive
4Raccomandazioni
Esistono diverse possibili cause per cui possono
presentarsi dei sintomi da carenza che possono
variare leggermente da una pianta all’altra.
E’ fondamentale agire rapidamente. L’analisi dei
tessuti, insieme a quella del terreno, può aiutare
a identificare l’eventuale disordine nutrizionale.
5
Raramente i sintomi riportati in questa
guida coincideranno al 100 % con quelli
visibili sulla pianta. Fattori come gravità
della carenza, fase fenologica, varietà,
approvvigionamento idrico, luce e
temperatura possono condizionare il
luogo in cui compaiono i sintomi, l’aspetto
della pianta e il colore. La diagnosi
pertanto dovrebbe prendere in
considerazione più piante possibili, mai
solo una, soffermandosi sulla posizione
dei sintomi sulla pianta, determinante per
individuare l’origine della carenza. Nei
casi in cui l’interpretazione dei sintomi
non fosse del tutto chiara, è consigliabile
esaminare anche il picciolo della foglia.
Talvolta i sintomi non dipendono tanto
dalla carenza quanto dall’incapacità
della pianta nell’assorbire un nutritivo
(a causa di fattori esterni come il pH del
terreno, stress idrici, alto contenuto
salino, antagonismo tra ioni): è il caso
di microelementi, fosforo, potassio,
magnesio e calcio. Quando la rimozione
di questi fattori è troppo complicata o
costosa, l’unica soluzione percorribile
è apportare l’elemento indisponibile
con la concimazione.
6
Localizzare i sintomi aiuta la diagnosi
Foglie giovani
Rame (Cu):
accartocciamento,
avvizzimento
Zolfo (S): clorosi
Boro (B):
necrosi dei meristemi
Manganese (Mn) Ferro (Fe):
clorosi internervali
Zinco (Zn):
clorosi internervali,
riduzione lamina
Foglie più vecchie
Magnesio (Mg):
clorosi internervali
Azoto (N):
clorosi
Potassio (K):
necrosi terminali
Fosforo (P):
colorazione bronzea
L'età delle foglie interessate dai sintomi fornisce
una valida indicazione sul tipo di carenza!
Più un elemento è mobile e più i sintomi di carenza
sono visibili sulle foglie più vecchie. Al contrario, i
sintomi di carenza degli elementi poco mobili sono
generalmente visibili sulle foglie più giovani.
7
Sezione 3 – Gli elementi nutritivi
La carenza di azoto (N)
E’ l’elemento nutritivo che più di tutti
influenza resa e sviluppo vegetativo. I suoi sintomi da carenza compaiono
molto velocemente e sono ben visibili.
Eventuali apporti supplementari d’azoto
dipenderanno dalle riserve nel terreno,
dalla fase fenologica e dallo stato
nutrizionale della pianta, dal possibile
ricorso a fertirrigazione e trattamenti
fogliari; per un ottimale utilizzo dell’azoto
da parte della pianta, di fondamentale
importanza un adeguato apporto di zolfo,
potassio e magnesio. Uno dei principali
sintomi di carenza è il rallentato sviluppo
della vegetazione basale ed il colore pallido
del fogliame. Se i sintomi da carenza
di microelementi e zolfo compaiono
dapprima sulle giovani foglie, nell’azoto si
osservano macchie clorotiche sulle foglie
più vecchie, poi su quelle mediane, seguite
infine da necrosi. In caso di carenza
acuta, effettuare trattamenti fogliari e
fertirrigazione con concimi azotati.
8
La carenza di fosforo (P)
E’ particolarmente importante nelle
prime fasi di vita della giovane piantina,
per lo sviluppo dell’apparato radicale;
può determinare una ridotta crescita
vegetativa e il peggioramento della
qualità. Un fattore di rischio è il pH del
terreno (sia troppo acido che alcalino).
Lo stelo e le foglie più vecchie mostrano
la tipica clorosi color porpora. Sviluppo
stentato, radici e stelo sottosviluppati,
scarsa allegagione dei frutti. Con carenza
grave si osserva la caduta delle foglie.
E’ difficile curare la carenza di fosforo,
sebbene alcuni concimi fogliari si siano
dimostrati efficaci. La prevenzione è
affidata al raggiungimento e al
mantenimento di una buona dotazione
di P nel terreno, apportandolo con la
concimazione di fondo. Effettuare le
analisi del suolo ogni 3 – 4 anni in pieno
campo e ogni anno in coltura protetta.
9
La carenza di potassio (K)
Molte orticole hanno un maggiore
fabbisogno di potassio che di azoto o
fosforo. Questo perché regola il contenuto
d’acqua nei tessuti vegetali, migliorandone
la resistenza a stress. Rende gli steli più
robusti. Migliora colorazione, profumo,
pezzatura, sapidità dei frutti, l’attitudine
al trasporto e allo stoccaggio. Un’appropriata nutrizione potassica è determinante
per l’efficienza nell’uso dell’azoto.
Eccessi di calcio, magnesio o sodio ne
limitano l’assorbimento. Il tipico sintomo
è l’ingiallimento degli apici e dei margini
fogliari e poi la necrosi, che inizia nelle
foglie più vecchie. Il tessuto coinvolto è
quello compreso tra le nervature, che
restano verdi a lungo. In caso di carenza
la pianta è meno tollerante alla siccità e
più sensibile agli attacchi patogeni. Per
prevenirne la carenza, raggiungere e
mantenere una buona dotazione di K
nel terreno, apportando KALISOP o
Patentkali con la concimazione di fondo.
Effettuare le analisi del suolo ogni 3 – 4
anni in pieno campo e ogni anno in
coltura protetta.
10
Applicazioni fogliari con solfato di potassio
rappresentano una soluzione d’emergenza
per garantire un’immediata disponibilità di
K e una pronta risposta della pianta.
La carenza di magnesio (Mg)
Indispensabile per la fotosintesi, influenza
la resa e la qualità. Il suo assorbimento può
essere limitato in terreni acidi o alcalini,
dove c’è un eccesso di potassio, calcio
o sodio. Stress termici o idrici ne limitano
l’assorbimento attraverso le radici.
Si manifestano ingiallimenti internervali
delle foglie più vecchie, che poi si evolvono
in necrosi, determinandone una caduta
anticipata.
Col tempo anche le giovani foglie vengono
interessate. Le macchie gialle possono
diventare marroni e le foglie muoiono.
Per prevenirne la carenza, raggiungere
e mantenere una buona dotazione di Mg
nel terreno, apportando ESTA Kieserit con
la concimazione di fondo. Curare la
carenza con EPSO Top per via fogliare.
11
La carenza di zolfo (S)
Essenziale nelle piante proteiche (come
pisello, fagiolo) e cavoli. Carenza più
frequente in suoli sabbiosi, con un
basso contenuto di sostanza organica.
Colore verde pallido delle giovani foglie.
Trattamenti fogliari con EPSO Top,
eventualmente ripetuti 2 – 5 volte anche
in combinazione con fitofarmaci.
La carenza di manganese (Mn)
Importante per l’attività enzimatica, le
funzioni energetiche e per l’uso dell’azoto.
Generalmente carente nei suoli alcalini,
specie con basse temperature e dopo
intense precipitazioni. Nei terreni acidi
può venire dilavato, specialmente se con
scarsa disponibilità di sostanza organica.
Macchie sulle giovani foglie, aspetto
marmorizzato e caduta anticipata.
Trattamenti fogliari con EPSO Microtop,
eventualmente ripetuti 2 – 5 volte, anche
in combinazione con fitofarmaci.
12
La carenza di boro (B)
Importante per fioritura e divisione cellulare.
La carenza comporta il rallentamento della
crescita, internodi accorciati, morte dei
tessuti apicali, le radici marciscono e
risultano scavate, le foglie appaiono
deformate. Scarsa allegagione.
L’analisi del terreno consente una
diagnosi corretta della carenza, comune
nei suoli leggeri, calcarei, con pH elevato
e in condizioni di siccità.
Trattamenti fogliari con EPSO Microtop
nella fase di fioritura.
13
Sezione 4 – Riconoscimento
delle carenze minerali
Solanacee
Cucurbitacee
Leguminose
Rosacee
Crucifere
14
Chenopodiacee
Liliacee
Composite
Ombrellifere
15
Solanacee
Melanzana, Patata, Peperone, Pomodoro
N
La carenza di azoto (N)
I sintomi compaiono sulle foglie più
vecchie, basali, con la clorosi dei margini
fogliari. Con il tempo viene interessata
l’intera lamina, nervature incluse; la foglia
sviluppa prima un colore verde pallido
e successivamente giallo. Al perdurare
della carenza, segue la clorosi delle
foglie mediane e la necrosi dell’area tra
le nervature nelle foglie basali. La pianta
ha una crescita rallentata, con un minor
numero di germogli. Caduta anticipata
delle foglie danneggiate. Il frutto appare
piccolo, sottile, allungato, deforme e con
polpa poco consistente.
Trattamento:
Alla comparsa dei primi sintomi, trattare
con concimi fogliari azotati.
16
Fonte: Terbe
Solanacee
Fonte: Terbe
Peperone
N
Pomodoro
17
P
La carenza di fosforo (P)
Si manifesta soprattutto nei primi stadi
di sviluppo della pianta, quando le radici
sono ancora poco sviluppate rispetto alla
massa vegetale e vi è un elevato fabbisogno
in fosforo. Inizialmente, le foglie basali
presentano un colore verde scuro, che
evolve poi in bruno-bluastro con riflessi
rosso-violacei sulla pagina inferiore.
Stelo sottile, verde scuro. Foglie piccole.
Scarsa allegagione dei frutti.
Con l’aggravarsi della carenza, anche
le foglie mediane iniziano a cambiare
colore e a morire. L’apparato radicale
è notevolmente sottosviluppato.
Trattamento:
La prevenzione, sulla base delle analisi
del terreno, è affidata all’apporto di
fosforo con la concimazione di fondo,
seguita dalle lavorazioni per facilitarne
l’interramento. Trattamenti fogliari per
completare la concimazione al terreno.
18
P
Solanacee
Pomodoro
19
K
La carenza di potassio (K)
Caratteristica bronzatura delle foglie
basali con necrosi di margini e apici.
I sintomi si estendono anche alle foglie
mediane che cadono anticipatamente.
La pianta è più sensibile a malattie e
stress idrici, ha uno sviluppo stentato
ed emette meno germogli. Il frutto non
ha un colore uniforme, con macchie
verdi-brunastre vicino al picciolo.
Peggioramento di calibro e pigmentazione,
frutti disomogenei. La fine prematura del
ciclo si traduce in una resa inferiore ed
una qualità insoddisfacente. Nella patata
si ha una maggiore incidenza di macchie
nere nei tuberi, a causa della maggiore
sensibilità ai danni da pressione durante
raccolta, trasporto e conservazione.
Trattamento:
In casi di carenza acuta o in suoli molto
leggeri, applicazioni fogliari con solfato
di potassio della K+S KALI GmbH.
Per soddisfare l’elevato fabbisogno in
potassio della coltura, apportare
150 – 300 kg K2O al terreno con Patentkali
o KALISOP, frazionandone gli apporti tra
pre-impianto e copertura.
20
K
Patata
Solanacee
Macchie nere su tuberi di patata
21
K
Peperone
Pomodoro
22
Solanacee
Fonte: IPNI, V. Arunachalam
Melanzana
K
23
Mg
La carenza di magnesio (Mg)
Clorosi internervale delle foglie basali e
mediane che ingialliscono a partire dal
picciolo verso l’apice. Eventuali sfumature
rosso/violacee, con le nervature che
restano verdi a lungo. A differenza della
carenza di potassio, con la quale può
essere confusa, le parti clorotiche sono
marcatamente gialle. Spesso i sintomi
della carenza di magnesio nelle solanacee
non sono evidenti se non quando la
situazione è ormai compromessa.
Sviluppo ridotto della pianta con foglie
gialle e apici arricciati verso il basso.
Resa e qualità peggiori: degradazione
delle proprietà organolettiche del frutto,
con una diffusa mancanza di dolcezza e
la comparsa di un indesiderato sapore
amaro.
Trattamento:
Impiegare 200 – 500 kg/ha ESTA Kieserit
o Patentkali nella concimazione di fondo.
Trattamenti fogliari con EPSO Top, 5 – 15
kg/ha, eventualmente ripetuti 3 – 5 volte
anche in combinazione con fitofarmaci.
24
Mg
Melanzana
Solanacee
Patata
25
Mg
Peperone
Pomodoro
26
La carenza di zolfo (S)
S
I sintomi compaiono su germogli e
giovani foglie con un ingiallimento simile
alla carenza di azoto. Le foglie appaiono
ruvide e fragili, lo sviluppo della pianta
è stentato. Una carenza severa di zolfo
si manifesta più frequentemente in
idroponica e fuori suolo.
Solanacee
Trattamento:
La prevenzione è affidata all’impiego
di ESTA Kieserit, Patentkali, KALISOP
nella concimazione di fondo. In caso
di carenza, effettuare trattamenti per
via fogliare con EPSO Top, 5 – 15 kg/ha,
eventualmente ripetuti 3 – 5 volte anche
in combinazione con fitofarmaci.
27
S
Patata
Pomodoro
28
Fonte: Terbe
Solanacee
Peperone
S
29
Mn
La carenza di manganese (Mn)
I sintomi precoci compaiono sulle foglie
più giovani e sui germogli. Il tessuto
tra le nervature ingiallisce, facendo
assomigliare la foglia ad una ragnatela.
Gradualmente, la parte clorotica si
evolve in macchie necrotiche.
Trattamento:
Applicazioni fogliari con 5 – 10 kg/ha
EPSO Microtop da ripetere per 2 – 3
volte, anche in combinazione con
fitofarmaci.
30
Mn
Solanacee
Pomodoro
31
Cucurbitacee
Cetriolo, Cocomero, Melone, Zucca, Zucchino
N
La carenza di azoto (N)
Crescita ridotta di germogli e radici. Le
giovani foglie sono più piccole mentre le
più vecchie sviluppano un colore verde
pallido che uniformemente diventa giallo.
Con deficienza prolungata la pianta
imbrunisce e muore. Frutti sottili, deformi
e pallidi. Si tratta di una carenza osservata
sotto serra ed in campo, specialmente in
terreni sciolti, poveri di sostanza organica.
Trattamento:
Quando la clorosi è visibile soltanto nelle
foglie più basse, significa che la carenza
non è ancora severa e può esser corretta
in modo rapido e efficace con trattamenti
fogliari e fertirrigazione. La prevenzione è
affidata all’apporto autunnale di sostanza
organica, frazionando gli apporti di azoto
nel corso del ciclo.
32
Cucurbitacee
Fonte: Gerald Holmes, California Polytechnic State University at San Luis Obispo, Bugwood.org
Cetriolo
N
33
P
La carenza di fosforo (P)
A partire dagli stadi iniziali si hanno
foglie esili, scure con sfumature rosso
porpora. La base dello stelo tende al
viola. Tali sintomi possono anche essere
indotti da stress da freddo. Qualora la
condizione di carenza perduri, le foglie
più vecchie iniziano a disseccarsi.
Fenomeni di nanismo, ritardo nella
fioritura e maturazione, produzione
di frutti piccoli.
Trattamento:
Se la diagnosi è tempestiva, si
possono impiegare concimi fogliari
in post-emergenza.
34
Cucurbitacee
Fonte: IPNI, Svizzera; Adõnis Moreira
Cocomero
P
35
K
La carenza di potassio (K)
I sintomi compaiono inizialmente sulle
foglie più vecchie e sono caratterizzati
dall’ingiallimento o, nei casi più gravi,
dal disseccamento del tessuto tra le
nervature principali. Con l’aggravarsi
della carenza, la necrosi parte dagli
apici fogliari e dai margini, in direzione
del picciolo. Le nervature restano verdi
a lungo, anche quando il tessuto intorno
è secco. Le piante carenti di potassio
sono più sensibili ad attacchi fungini
e batterici, maturano più lentamente e
generano un frutto di forma anomala
e con un cattivo sapore.
Trattamento:
A seconda del contenuto di potassio nel
terreno, apportare 150 – 300 kg/ha K2O
sotto forma di Patentkali o KALISOP,
frazionando gli apporti tra concimazione
di fondo e di copertura.
36
K
Cetriolo
giovane matura
vecchia
Cetriolo
Cucurbitacee
Fonte: IPNI, G. Morris
Carenza di K su foglie di età diversa
37
Mg
La carenza di magnesio (Mg)
Sintomi generalmente visibili dopo
l’allegagione: clorosi internervale di
colore giallo chiaro/arancio sulle foglie
più vecchie, che ha inizio dal picciolo
in direzione degli apici. Le nervature
restano verdi a lungo. Col tempo le
macchie clorotiche si estendono anche
alle giovani foglie, s’imbruniscono e
muoiono, conferendo così alla foglia
un aspetto bucherellato. Eventuale
accartocciamento delle lamine.
Sviluppo stentato della pianta. Si tratta
di una carenza che si verifica più
frequentemente nei suoli sabbiosi,
dotati di una bassa capacità di
immagazzinare elementi nutritivi per
poi rilasciarli lentamente nel tempo.
Trattamento:
In suoli poveri di magnesio applicare
200 – 300 kg/ha di ESTA Kieserit o
450 – 750 kg/ha di Patentkali in autunno
e/o inizio primavera. Durante la stagione
di crescita, EPSO Top per via fogliare,
anche in combinazione con fitofarmaci.
38
Mg
Cetriolo
Cucurbitacee
Cocomero
39
S
La carenza di zolfo (S)
In caso di carenza di zolfo, gli apici dei
germogli prima e le foglie mediane dopo,
sviluppano una colorazione giallorossastra. La clorosi compare nella
pagina inferiore. Crescita stentata della
pianta. Una carenza severa di zolfo è
rara e si manifesta più frequentemente
in idroponica e fuori suolo.
Trattamento:
La prevenzione è affidata all’impiego di
100 – 150 kg/ha ESTA Kieserit, Patentkali
o KALISOP nella concimazione di fondo. In
caso di carenza, effettuare trattamenti per
via fogliare con EPSO Top, 5 – 10 kg/ha,
eventualmente ripetuti 3 – 5 volte anche
in combinazione con fitofarmaci.
40
Cucurbitacee
Fonte: Terbe
Cetriolo
S
41
B
La carenza di boro (B)
Deformazioni della lamina nelle foglie
più giovani; sulla pagina inferiore, le
nervature si ispessiscono e possono
sviluppare una tonalità verde-lilla. Si
verifica principalmente in terreni alcalini
e fortemente calcarei.
Trattamento:
Applicazioni fogliari con EPSO Microtop,
5 – 8 kg/ha, da ripetere eventualmente
ogni 7 – 10 giorni in combinazione con
fitofarmaci; possibile impiego anche in
fertirrigazione.
42
Cucurbitacee
Cetriolo
B
43
Leguminose
Cece, Fava, Fagiolo, Pisello
K
La carenza di potassio (K)
Una severa carenza di potassio determina
una clorosi o bruciature dei margini,
l’accartocciamento delle foglie verso
l’alto, l’accorciamento degli internodi.
Nelle leguminose viene compromessa
la capacità di fissare l’azoto, pertanto
l’eventuale comparsa di sintomi può
indicare la contemporanea presenza di
entrambe le carenze (N e K).
Trattamento:
Dovrebbe essere raggiunto e mantenuto
un adeguato livello di K nel terreno. A
seconda della dotazione di K, distribuire
150 – 300 kg/ha K2O sotto forma di
Patentkali o KALISOP, frazionando gli
apporti tra concimazione di fondo
e di copertura.
44
K
Fagiolo
Leguminose
Pisello
45
Mg
La carenza di magnesio (Mg)
I primi sintomi comprendono una diffusa
clorosi sulle foglie più basali e mediane
con le nervature che restano verdi.
Possono comparire delle screziature
rosate sulla foglia, che si accartoccia.
Sulla pianta si può osservare l’arresto
dello sviluppo.
Trattamento:
Al fine di mantenere una buona dotazione
di magnesio, apportare 100 – 150 kg/ha
di ESTA Kieserit o 250 – 400 kg/ha
di Patentkali con la concimazione al
terreno.
Applicazioni fogliari con 5 – 15 kg/ha
di EPSO Top rappresentano un modo
efficace per curare e prevenire le
carenze di Mg.
46
Mg
Fagiolo
Leguminose
Pisello
47
Mn
La carenza di manganese (Mn)
I primi sintomi si manifestano sulle giovani
foglie che diventano verde pallido; segue
la caratteristica clorosi internervale.
In caso di carenza severa possono
evidenziarsi macchie brune sulla lamina.
Trattamento:
Effettuare trattamenti per via fogliare
con EPSO Microtop, 5 – 10 kg/ha,
eventualmente ripetuti più volte anche
in combinazione con fitofarmaci.
48
Mn
Leguminose
Fagiolo
49
Rosacee
Fragola
K
La carenza di potassio (K)
Le foglie più vecchie sviluppano
inizialmente una colorazione bruna sui
margini. In una fase avanzata, l’intera
foglia può diventare necrotica e può
imbrunire anche il picciolo. Nel tempo,
la foglia muore. La pianta ha dimensioni
ridotte. Il frutto è di colore pallido,
poco consistente e con peggiori
caratteristiche organolettiche.
Trattamento:
A seconda del contenuto di potassio
nel terreno, apportare 500 – 700 kg/ha
di KALISOP. In caso di carenza,
applicazioni fogliari con 5 – 10 kg/ha
di solfato di potassio idrosolubile della
K+S KALI GmbH, eventualmente
ripetute.
50
Rosacee
Fonte: IPI Coordination China
Fragola
K
Fragola
51
Mn
La carenza di manganese (Mn)
Inizialmente le giovani foglie ingialliscono.
La foglia può apparire come una
ragnatela via via più marcata. In casi
gravi, l’area internervale può morire.
Si avranno frutti di pezzatura ridotta.
Trattamento:
Applicazioni fogliari con 5 – 10 kg/ha di
EPSO Microtop da ripetere per 2 – 3 volte
anche in combinazione con fitofarmaci.
52
Mn
Rosacee
Fragola
53
Crucifere
N
La carenza di azoto (N)
I primi sintomi compaiono sulle foglie
più esterne del cavolo. Certe varietà
ingialliscono uniformemente, mentre
altre (con un alto contenuto di antociani)
sviluppano un’intensa colorazione
porpora, rossa o arancio. Piante carenti
d’azoto producono infiorescenze più
piccole, con un peso ridotto.
Trattamento:
E’ possibile curare la carenza con
successo mediante trattamenti fogliari,
al manifestarsi dei primi sintomi.
Quando la carenza è severa, invece, non
è più possibile evitare una significativa
perdita in resa. In base alla lunghezza
del ciclo, si possono apportare 50 – 200
kg/ha N, frazionati tra la concimazione
di fondo e quella in copertura.
54
Cavoletto di Bruxelles, Cavolfiore, Cavolo broccolo,
Cavolo cappuccio, Cavolo nero, Cavolo verza,
Ravanello, Rucola
N
Fonte: O. Mancino di Sele Agroresearch
Rucola
Crucifere
Fonte: IPNI, J. Walworth
Cavolo
55
P
La carenza di fosforo (P)
Apparato radicale poco sviluppato,
evidenziato da una crescita insufficiente
della pianta stessa che emette foglie
piccole. Le foglie più esterne, inizialmente
di colore verde-bluastro, assumono col
tempo una tinta bruno-verdastra con
macchie rossastre. Gradualmente,
questi sintomi compaiono anche sulle
foglie più interne.
Trattamento:
Concimazione fosfatica in pre-impianto, in
funzione degli asporti e della disponibilità
nel terreno. Difficile curare la carenza di
fosforo per via fogliare.
56
Crucifere
Fonte: IPNI, Svizzera; D. Janaki
Cavolo
P
57
K
La carenza di potassio (K)
Iniziale clorosi internervale sulle foglie più
vecchie. Segue la morte del tessuto, con
le nervature principali che mantengono
un intenso colore verde a lungo.
Le piante di cavolo carenti di potassio
risultano più sensibili ai danni da freddo,
mostrando inoltre una peggiore attitudine
al trasporto e allo stoccaggio; in caso di
deficit idrico, le foglie perdono più
rapidamente il proprio turgore.
Trattamento:
Si dovrebbe raggiungere e mantenere
un adeguato livello di K nel terreno. Per
farlo, in funzione degli asporti e della
disponibilità nel terreno, frazionare
250 – 300 kg/ha K2O sotto forma di
Patentkali o KALISOP, tra concimazione
di fondo e di copertura. Alla comparsa
dei primi sintomi, effettuare uno o
più trattamenti con 5 – 10 kg/ha di
solfato di potassio idrosolubile della
K+S KALI GmbH per via fogliare, anche
in combinazione con fitofarmaci.
58
K
Cavolo
Crucifere
Cavolfiore
59
Mg
La carenza di magnesio (Mg)
I sintomi si manifestano sulle foglie più
esterne del cavolo, sotto forma di clorosi
internervale che, solitamente, parte dal
picciolo e avanza verso i margini fogliari.
Il colore della clorosi dipende molto dalla
varietà (contenuto di pigmenti di colore
rosso-blu). Le nervature principali restano
verdi a lungo.
Trattamento:
La carenza di magnesio può essere
prevenuta distribuendo 160 – 200 kg/ha
ESTA Kieserit o 400 – 500 kg/ha Patentkali
con la concimazione di fondo. Il riconoscimento tempestivo dei sintomi,
consente di curare la carenza con 5 – 10
kg/ha di EPSO Top per via fogliare, da
ripetere 3 – 5 volte anche in combinazione con fitofarmaci.
60
Mg
Cavolfiore
Crucifere
Cavolo
61
S
La carenza di zolfo (S)
Rispetto ad altre specie orticole, i cavoli
hanno un elevato fabbisogno in zolfo. I
sintomi si manifestano inizialmente sulle
giovani foglie, sotto forma di una clorosi
giallo uniforme. Si ha la formazione di
foglie strette, allungate.
Trattamento:
Si previene la carenza di zolfo con
l’apporto di 200 – 500 kg/ha di Patentkali
o di KALISOP con la concimazione di
fondo.
La cura consiste in trattamenti fogliari
con 5 – 10 kg/ha di EPSO Top ripetuti
3 – 5 volte, anche in combinazione con
fitofarmaci.
62
S
Cavolo broccolo
Crucifere
Cavolo verza
63
B
La carenza di boro (B)
Nei casi di carenza acuta le punte delle
foglie muoiono, le lamine si deformano.
Sintomatologia caratteristica nei cavoli:
il fusto è cavo e imbrunito.
Trattamento:
Nei terreni fortemente calcarei ( > 5 %
CaCO3 ) l’assorbimento di boro è difficile.
Ai primi accenni di carenza eseguire
trattamenti fogliari con EPSO Microtop,
5 kg/ha, eventualmente ripetuti
3 – 5 volte, anche in combinazione con
fitofarmaci.
64
B
Cavolfiore
Crucifere
Cavolo cappuccio
65
Chenopodiacee
Barbabietola da orto, Bietola da coste, Spinacio
K
La carenza di potassio (K)
Foglie giovani più strette. Bollosità del
lembo fogliare su quelle più vecchie,
su cui compare una clorosi internervale
che, via via, si estende a tutta la lamina.
Perdurando la deficienza potassica si
hanno bruciature marginali ed internervali.
Appassimento fogliare. Lesioni longitudinali
su piccioli e nervature principali.
Trattamento:
Raggiungere e mantenere una buona
dotazione di potassio nel terreno:
effettuare analisi del suolo ogni 3 – 4 anni.
Apportare 300 – 400 kg/ha di KALISOP
e interrare con la lavorazione principale
del terreno.
66
Chenopodiacee
Fonte: Tiwari
Spinacio
K
67
Mg
La carenza di magnesio (Mg)
Si manifesta sulle foglie più vecchie con
una clorosi internervale che ha inizio su
apici e margini, seguita da necrosi.
Trattamento:
In base alle analisi del suolo e alla resa
attesa, applicare 200 – 300 kg/ha di ESTA
Kieserit o 500 – 750 kg/ha di Patentkali
nella concimazione di fondo. Effettuare
trattamenti per via fogliare con EPSO Top,
5 – 15 kg/ha, eventualmente ripetuti
più volte anche in combinazione con
fitofarmaci.
68
Chenopodiacee
Spinacio
Mg
69
S
La carenza di zolfo (S)
Determina un ingiallimento delle foglie
più giovani, più piccole e strette del
normale. La lamina può anche essere
incurvata a cucchiaio.
Trattamento:
Come per il magnesio.
70
Chenopodiacee
Fonte: Agroscope Switzerland
Spinacio
S
71
Liliacee
Aglio, Asparago, Cipolla, Porro
K
La carenza di potassio (K)
Sintomi evidenti sulle foglie esterne più
vecchie, che prima sviluppano la clorosi
e poi la necrosi. Solo quando la carenza
è severa, i sintomi si estendono anche
sulle foglie più giovani. La carenza di
potassio pregiudica la tenuta dei bulbi
durante magazzinaggio, trasporto e
lavorazione. Minore resistenza a patogeni
fungini.
Trattamento:
In funzione degli asporti e della
disponibilità nel terreno, apportare
150 – 250 kg/ha di KALISOP o
250 – 450 kg/ha di Patentkali con la
concimazione al terreno. Applicazioni
fogliari con 5 – 10 kg/ha di solfato di
potassio idrosolubile della K+S KALI
GmbH, eventualmente ripetute durante
la fase di ingrossamento del bulbo,
anche in combinazione con fitofarmaci.
72
K
Liliacee
Cipolla
73
Mg
La carenza di magnesio (Mg)
Accrescimento rallentato della pianta.
Le foglie più vecchie ingialliscono per
tutta la loro lunghezza. Può seguire
l’imbrunimento degli apici e la loro morte.
Trattamento:
Distribuire 150 – 300 kg/ha di ESTA Kieserit
o 400 – 750 kg/ha di Patentkali alla
preparazione del terreno. Applicazioni
fogliari con EPSO Top 5 – 10 kg/ha, da
ripetere eventualmente ogni 7 – 10 giorni
in combinazione con fitofarmaci.
74
Liliacee
Fonte: K. N. Tiwari
Cipolla
Mg
75
S
La carenza di zolfo (S)
Sintomi molto simili a quelli dovuti alla
carenza di azoto: ingiallimento uniforme
delle foglie, morte degli apici e crescita
stentata. La carenza può manifestarsi
sia nei terreni acidi che sciolti, in seguito
a abbondanti precipitazioni.
Trattamento:
Apportare 200 – 300 kg/ha di KALISOP
o Patentkali con la concimazione al
terreno.
Applicazioni fogliari con solfato di potassio
idrosolubile della K+S KALI GmbH,
5 – 10 kg/ha eventualmente ripetute,
anche in combinazione con fitofarmaci.
76
S
Liliacee
Cipolla
77
Composite
Carciofo, Cicoria, Indivia, Lattuga
N
La carenza di azoto (N)
Le foglie sono di colore verde pallido o
giallo uniforme su tutta la lamina fogliare.
Quelle giovani appaiono normali. Se la
carenza è limitata ad una fase del ciclo,
le foglie basali diventano pallide, poi
necrotiche e quindi cadono. Quando
la carenza è prolungata, tutta la pianta
risulta pallida e stentata, a causa del
ridotto accrescimento.
Nella lattuga, le foglie esterne (più
vecchie) prima diventano verde pallido
e poi ingialliscono. All’aggravarsi della
carenza, i sintomi compaiono anche sulle
foglie giovani, più interne. La testa del
cespo assume un colore verde pallido
e resta piccola, poco sviluppata.
Trattamento:
La concimazione fogliare può ridurre
i sintomi, ma solo un’adeguata
concimazione di copertura ne previene
la comparsa.
78
N
Lattuga
Normale
Sintomi
Sintomi
Fase
iniziali evidentiavanzata
Lattuga
Composite
Fonte: IPI, Svizzera; Grija Vijayan
Evoluzione della carenza di N
79
P
La carenza di fosforo (P)
Crescita stentata, piante deboli. Foglie
giovani verde scuro, foglie vecchie che
vanno dal rosso-porpora al verde-bluastro
opaco. Nel carciofo si manifesta con
una colorazione verde-grigio delle foglie
con riflessi metallici. L’apparato radicale,
compatto e poco allungato ha tinte
violacee.
Trattamento:
In funzione della dotazione del terreno e
della resa attesa, apporto di fosforo con
la concimazione di fondo, seguita dalle
lavorazioni per facilitarne l’interramento.
Trattamenti fogliari completano la
concimazione fosfatica al terreno.
80
Composite
Fonte: IPNI, Svizzera; J. Hong
Fonte: L’Informatore Agrario
Carciofo
P
Lattuga
81
K
La carenza di potassio (K)
Compare inizialmente sulle foglie più
vecchie, con l’ingiallimento del tessuto
tra le nervature; la clorosi si diffonde
poi anche sulle foglie più giovani. Con
carenza severa, a partire dalle foglie più
vecchie si sviluppano delle macchie
necrotiche internervali. Nel carciofo la
carenza provoca un iniziale arrotolamento
dell’apice fogliare verso l’alto e una
clorosi che dai margini si estende verso
l’interno; seguono poi macchie necrotiche che dai margini interessano l’intera
lamina.
Trattamento:
Apporti fogliari possono alleviare i sintomi
ma non soddisfano l’elevato fabbisogno
della pianta. In base alla dotazione del
terreno e alla resa attesa, mantenere una
buona disponibilità di potassio nel terreno
attraverso l’apporto di 300 – 600 kg/ha
di KALISOP o 500 – 1000 kg/ha di
Patentkali, in pre-impianto.
82
K
Fonte: L’Informatore Agrario
Carciofo
Sintomi evidenti
Fase avanzata
Lattuga
Composite
Fonte: IPNI, Svizzera; Grija Vijayan
Evoluzione della carenza di K
Normale
Sintomi
Sintomi
Fase
iniziali evidentiavanzata
83
Mg
La carenza di magnesio (Mg)
Clorosi internervale nelle foglie più
vecchie, le nervature restano verdi.
Possono comparire chiazze irregolari
necrotiche e zone con scollamento
dell’epidermide superiore. Le foglie
più giovani, che inizialmente appaiono
solo ricurve verso il basso, col tempo
evidenziano gli stessi sintomi.
Trattamento:
A seconda del contenuto di magnesio
nel terreno e della resa attesa, impiegare
300 – 500 kg/ha di ESTA Kieserit nella
concimazione di fondo. Effettuare
trattamenti per via fogliare con EPSO Top,
5 – 15 kg/ha, eventualmente ripetuti
3 – 5 volte anche in combinazione
con fitofarmaci.
84
Composite
Fonte: L’Informatore Agrario
Carciofo
Mg
85
Ombrellifere
Carota, Finocchio, Prezzemolo, Sedano
N
La carenza di azoto (N)
Le foglie vecchie assumono un colore
verde pallido o giallo. Gradualmente
appaiono tinte rossastre sui margini
fogliari. Foglie piccole, l’accrescimento
della pianta è stentato.
Trattamento:
In caso di carenza effettuare trattamenti
fogliari con urea 1% o DAP 2 %, eventualmente ripetuti 1 – 2 volte a settimana.
86
Fonte: Terbe
Ombrellifere
Carota
N
87
P
La carenza di fosforo (P)
Sviluppo stentato, in alcune piante le
foglie più vecchie basali assumono un
colore bruno o violaceo per poi morire
precocemente. Fusti sottili.
Trattamento:
Apporto di fosforo con la concimazione
di fondo, in funzione della dotazione del
terreno e della resa attesa.
88
Ombrellifere
Fonte: Terbe
Carota
P
Prezzemolo
89
K
La carenza di potassio (K)
I sintomi si manifestano dapprima con la
clorosi dei margini delle foglie più vecchie,
in seguito tutta la foglia ingiallisce. Crescita
ridotta, internodi accorciati, bordi imbruniti
o bruciature dei margini, macchie necrotiche
sulla foglie basali, meno germogli laterali,
tendenza ad avvizzire rapidamente. Con
carenza acuta, i sintomi si estendono alle
giovani foglie. Nella carota ad esempio,
la carenza di K determina una ridotta
pezzatura della radice, una peggiore
attitudine al trasporto e significative
perdite di prodotto in fase di stoccaggio;
il colore della radice è pallido.
Trattamento:
Il riconoscimento tempestivo dei sintomi
consente di limitare la perdita di prodotto;
effettuare uno o più trattamenti fogliari
con 5 – 10 kg/ha di solfato di potassio
idrosolubile della K+S KALI GmbH,
anche in combinazione con fitofarmaci.
La carenza di potassio può essere
prevenuta distribuendo 100 – 300 kg/ha di
K2O, attraverso l’apporto di KALISOP e/o
Patentkali frazionati tra la concimazione
di fondo e di copertura.
90
K
Carota
Ombrellifere
Finocchio
91
Mg
La carenza di magnesio (Mg)
I sintomi si manifestano sulle foglie più
vecchie. Queste possono ingiallire sui
bordi o cadere anticipatamente; vicino al
picciolo si evidenzia una zona di colore
verde, di forma triangolare. Riduzione
della crescita, clorosi internervale o, in
alcune specie, ingiallimento di tutta la
foglia.
Trattamento:
In caso di carenza, effettuare trattamenti
per via fogliare con EPSO Top, 5 – 10 kg/ha,
eventualmente ripetuti 3 – 5 volte anche
in combinazione con fitofarmaci.
92
Ombrellifere
Sedano
Mg
93
S
La carenza di zolfo (S)
Vegetazione stentata, colore giallo pallido
diffuso sulle foglie. Con carenza severa
la clorosi si estende alle giovani foglie.
Trattamento:
In caso di carenza, effettuare trattamenti
per via fogliare con 5 – 10 kg/ha
di EPSO Top, eventualmente ripetuti
3 – 5 volte anche in combinazione
con fitofarmaci.
La prevenzione è affidata all’impiego di 100 – 150 kg/ha di ESTA Kieserit nella
concimazione di fondo.
94
S
Finocchio
Ombrellifere
Sedano
95
B
La carenza di boro (B)
Il deperimento dei punti di crescita
determina uno sviluppo stentato,
ingiallimento dei margini fogliari,
arrossamento delle foglie. Seccumi
interni del gambo o delle foglie,
spaccature su carota e coste del
sedano.
Trattamento:
Applicazioni fogliari con 5 – 10 kg/ha
di EPSO Microtop ogni 7 – 10 giorni anche
in combinazione con fitofarmaci, a partire
dalla formazione delle prime foglie;
possibile impiego anche in fertirrigazione.
96
B
Carota
Ombrellifere
Sedano
97
Sezione 5 –
I concimi K+S KALI GmbH
per l’orticoltura
Concimi granulari per la concimazione al terreno
Solfato di magnesio*
25 % MgO
50 % SO3
30 % K2O
Solfato potassico
magnesiaco*
Solfato di potassio –
povero in cloro*
98
10 % MgO
42,5 % SO3
50 % K2O
45 % SO3
Concimi idrosolubili per trattamenti
fogliari / fertirrigazione
Solfato di magnesio*
Solfato di magnesio
con boro e manganese*
Solfato di potassio –
povero in cloro*
Cloruro di potassio
16 % MgO
32,5 % SO3
15 % MgO
31%SO3
0,9 %B
1%Mn
52 % K2O
45 % SO3
60 % K2O
* Consentito in agricoltura biologica
99
Sezione 6 – Raccomandazioni
Prevenzione delle carenze
con applicazioni al terreno
elemento
simbolo concime
nutritivo
potassioK2O
KALISOP, Patentkali
magnesio
MgO
ESTA Kieserit, Patentkali
zolfoSO3
ESTA Kieserit, KALISOP, Patentkali Cura delle carenze con applicazioni fogliari
elemento
simbolo concime
nutritivo
potassioK2O
HORTISUL
magnesio
MgO
EPSO Top
zolfoSO3
EPSO Top, HORTISUL boro /
B, Mn
manganese
EPSO Microtop * Le dosi raccomandate hanno carattere indicativo
perché possono variare in base a specie,
100
dose concime
(kg/ha)
epoca d’impiego
200 – 650*
250 – 1.100*
pre-impianto, copertura
100 – 400*
250 – 1.000*
pre-impianto, copertura
100 – 300*
pre-impianto, copertura
dose concime / n° applicazioni, applicazione
epoca d’impiego
(0,5 – 2%)
5 – 10 kg/ha
2 – 5 applicazioni durante il ciclo
5 – 15 kg/ha
2 – 5 applicazioni durante il ciclo
5 – 15 kg/ha
2 – 5 applicazioni durante il ciclo
5 – 10 kg/ha
2 – 5 applicazioni durante il ciclo
varietà, resa attesa, stato nutrizionale della pianta,
fertilità suolo e perdite per dilavamento.
101
® = Marchio Ragistrato dalla K+S KALI GmbH
Una Societá del Gruppo K+S
7617/1215/K/It./NH
K+S Italia S.r.l.
Via Giberti 7 · 37122 Verona
Tel. 045 597 977 · Fax 045 597 508
[email protected] · www.kali-gmbh.com