La Danimarca è formata dalla penisola dello Jylland e da 500 isole, dove solo un centinaio è abitato. Le isole più grandi sono Sjaelland e Fyn. Della Danimarca fa parte anche la Groenlandia e le isole Fær Øer. La Danimarca è bagnata a ovest e a nord dal Mare del Nord, a est dal Mar Baltico. È separata dalla Penisola scandinava e da dei canali, che divide l’isola di Sjaelland dalla Svezia. Confina a sud, per 70 km, con la Germania. Il territorio danese è prevalentemente pianeggiante, con basse colline glaciali. I fiumi sono brevi: il più lungo è il Gudenå. Nello Jylland si trovano alcuni laghi di origine glaciale. Le coste sono basse e sabbiose, interrotte da lagune, a parte a est che sono alte e frastagliate. Il clima è temperato, con inverni freddi. I venti che arrivano da nord – est, abbassano la temperatura. Le precipitazioni sono abbondanti. Bandiera e storia La bandiera della Danimarca fu adottata 1854. Secondo una leggenda, apparve nel cielo rosso, una croce bianca nel 1219, durante una battaglia contro i pagani dell’Estonia. Nel VII sec. a.C. la Danimarca è occupata dai Normanni o Vichinghi. Sottomettono i Cimbri e gli Juti. Intorno al Mille, sorge un villaggio di pescatori che diventerà Copenaghen. Divenuta un regno unitario, la Danimarca conquista la Norvegia e la Svezia con l’Unione di Kalmar. Nel 1520 la Svezia riacquista l’indipendenza. Iniziano le guerre fra la Danimarca e la Svezia. Nel 1814 la Danimarca perde anche la Norvegia. La Danimarca è neutrale nelle due guerre mondiali, ma nella seconda viene occupata dai tedeschi. Nel 1945 è liberata dagli Alleati e nel 1949 aderisce alla NATO. Dal 1973 fa parte dell’Unione. Oggi è una monarchia costituzionale, dove dal 1953 anche le donne possono salire al trono. Popolazione e città, economia e società. La lingua ufficiale è il danese, molto simile allo svedese. La religione più professata è quella protestante, con minoranze di altre religioni. La capitale, Copenaghen, è il centro economico e culturale del paese. Costituisce il più grande insediamento industriale. Il suo porto sull’Øresund, ha un ruolo importante negli scambi commerciali fra l’Europa e la Penisola scandinava. Copenaghen è ricca di aree verdi e canali, su cui si affacciano case colorate. Tra i monumenti più celebri, troviamo Amalienborg, il Castello di Rosenborg e la Torre Rotonda. Ha una università del 1479. Tra le altre città troviamo: Århus, secondo porto commerciale; Odense, sede di un importante cantiere navale; Ålborg, sede di industrie siderurgiche, cementifici e distillerie. L’agricoltura, praticata con mezzi moderni, incide poco sul reddito nazionale. I prodotti principali sono: cereali, barbabietole da zucchero, patate e ortaggi. Si allevano animali da cortile, suini, bovini e animali da pelliccia. La pesca è molto diffusa; la farina di pesce e l’olio di pesce sono largamente esportati. Il sottosuolo è povero di minerali, ma si trova calce, argilla e caolino. Nell’industria le attività principali sono quelle dei cantieri navali e delle industrie meccaniche e quelle alimentari (zuccherifici e fabbriche di birra). Il terziario è favorito dal commercio e dal turismo. La rete delle comunicazioni stradali e ferroviarie è ben sviluppata.