«L'AMORE DI LUI RENDE FELICI » (Santa Chiara) Veglia di preghiera in preparazione all’Ordinazione Sacerdotale di Enrico Russo CANTO D’INIZIO durante il quale entra il Celebrante INTRODUZIONE Guida: Per le strade di Assisi del primo decennio del duecento tante voci si incrociano a narrare che Francesco di Bernardone si è spogliato di tutto e ora vive da povero. Una ragazza sedicenne di nome Chiara da tale evento sente svegliarsi una profonda consonanza con questo nuovo folle di Dio e chiede ripetutamente di incontrarlo. La Domenica delle Palme del 1212, Chiara, ornata delle sue vesti più belle, dà prova di un'audace libertà, lasciando per sempre la casa paterna per raggiungere la Porziuncola dove si lascia tagliare i capelli e rivestire dell’abito della povertà. Vivrà per sempre da pellegrina nella lode di Dio, in povertà e fraternità. La storia di ogni chiamata è un incontrare e lasciarsi incontrare, lasciarsi amare per riamare, lasciare tutto e riavere. Con lo sguardo fisso sull’icona della santità e sequela di Chiara di Assisi, vogliamo accompagnare Enrico in questa ultima tappa del suo cammino che si aprirà in nuovi orizzonti. Gesù ha voluto moltiplicare la sua presenza e diffondere il suo messaggio con l'annunzio delle sue parole e delle sue opere, ma anche per mezzo di uomini prolungando la sua vita e la sua missione fossero suoi testimoni con la loro stessa esistenza cristificata. In questa veglia ringraziamo per il dono di chi ha già risposto e lasciamoci interpellare dalla chiamata ad essere testimoni del Cristo e luce per quanti lo cercano. PRES. Nel nome del Padre... ASS. Amen PRES. Benediciamo il Signore, principio del nostro esistere. Egli non solo ci dona l'esistenza, ma fa di tutta la nostra vita un progetto meraviglioso che si svolge nel tempo. ASS. Lodiamolo ed esaltiamolo in eterno PRES. Benediciamo il Padre, fedele alle promesse. Egli ci rende coscienti che la vera fede è celebrare la sua gloria che dimora in noi e nella nostra storia, come in quella di Gesù, nuovo tempio. ASS. Lodiamolo ed esaltiamolo in eterno PRES. Benediciamo Dio, che in ogni chiamato ci fa fare esperienza della comunità credente: cantare le sue meraviglie perchè ogni giorno ci si sente luogo della sua fedeltà. ASS. Lodiamolo ed esaltiamolo in eterno PRES. E' veramente cosa buona e giusta, lodarti e ringraziarti sempre per i tuoi benefici, Dio onnipotente ed eterno. Il Cristo Risorto, che costituisce i suoi testimoni e li invia come sale della terra e luce del mondo, ci doni il suo Spirito, per aprire i nostri cuori all’ascolto della sua voce che sceglie, chiama, e consacra. Egli vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. ASS. Amen (ci si siede) Guida: Con la certezza che è la Parola a trasformarci e a farci creature nuove preghiamo il salmo 119 Salmo 119,9-12 (recitato da due lettori alternativamente) 1 lett: Come potrà un giovane tenere pura la sua vita? Custodendo le tue parole. 2 lett: Con tutto il cuore ti cerco: non farmi deviare dai tuoi precetti. 1 lett: Conservo nel cuore le tue parole per non offenderti con il peccato. 2 lett: Benedetto sei tu. Signore; mostrami il tuo volere. Gloria al Padre... CANTO primo momento: DIVENIRE LIBERTA' NELL'OBBEDIENZA GUIDA: Nella Pasqua che stiamo vivendo, celebriamo il momento culminante in cui Dio è venuto a cambiare la storia nel silenzio e in un'efficacia inevidente che chiede la nostra fede. Gesù ha detto con forza la sua missione di fare "pasqua", di passare cioè, vivendola non come un gesto subìto, ma come una decisione libera che nessuno ha potuto rimuovere. Anche a Chiara, come ad ogni chiamato è chiesto di "passare”, con un'adesione libera, al progetto del Padre, che nessun legame affettivo e nessuna convenienza sociale hanno ridimensionato. 3 LETT. Dal Vangelo secondo Marco Mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi erano stupiti; coloro che venivano dietro erano pieni di timore. Prendendo di nuovo in disparte i Dodici, cominciò a dir loro quello che gli sarebbe accaduto: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni risusciterà». SALMO 121 (proclamato a cori alterni) 1 coro: Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore». E ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme! 2 coro: Gerusalemme è costruita come città salda e compatta. Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, secondo la legge di Israele, per lodare il nome del Signore. 1 coro: Là sono posti i seggi del giudizio, i seggi della casa di Davide. Domandate pace per Gerusalemme: sia pace a coloro che ti amano, sia pace sulle tue mura, sicurezza nei tuoi baluardi. 2 coro: Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: «Su di te sia pace!». Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene. Gloria al Padre... GUIDA: Libertà è una parola sconosciuta nel vocabolario di Chiara, ma il modo in cui pone le sue scelte, testimonia il dono che Dio le ha fatto. Il suo amore verso Dio esplica tutte le sue potenzialità, le conforma alla volontà di Dio, per lasciare scaturire una risposta senza ambiguità. Nè contestataria, nè ribelle, Chiara raccoglie semplicemente ciò che la sapienza di Dio le fa cogliere come giusto, vero e buono. Come ogni chiamato, senza esitare, si impegna veramente, senza guardare indietro, osando le scelte che si impongono. 4 LETT: Dalla Leggenda di S. Chiara Era prossima la solennità delle Palme, quando Chiara, con cuore ardente si reca dal beato Francesco, per chiedergli che cosa debba fare e come, ora che intende cambiare vita. Il padre Francesco le ordina che il giorno della festa, adorna ed elegante, vada a prendere la palma in mezzo alla folla, e la notte seguente, converta la gioia mondana nel pianto della passione del Signore. Venuta dunque la domenica, la fanciulla entra in chiesa con le altre, radiosa di splendore festivo, tra il gruppo delle nobildonne. E lì avvenne -come per un significativo segno premonitore- che, affrettandosi tutte le altre a prendere la palma, Chiara, quasi per un senso di riserbo, rimane ferma al suo posto: ed ecco che il vescovo discende i gradini, va fino a lei e le pone la palma tra le mani. La notte seguente, pronta ormai ad obbedire al comando del Santo, attua la desiderata fuga, Si affrettò verso Santa Maria della Porziuncola, dove i frati, che vegliavano in preghiera presso il piccolo altare di Dio, accolse la vergine Chiara con torce accese. Lì subito, lasciando cadere i suoi capelli per mani dei frati, depose per sempre i variegati ornamenti. Poi, dopo che ebbe preso le insegne della santa penitenza subito san Francesco la condusse alla chiesa di San Paolo, con l'intenzione che rimanesse in quel luogo finché la Volontà dell'Altissimo non disponesse diversamente. CANTO secondo momento: RICEVERE DIO DAGLI ALTRI GUIDA: La vita umana è un cammino, è un viaggio nel quale scrutiamo gli astri che ci indicano la rotta. Le vere stelle della nostra vita sono le persone che hanno saputo vivere rettamente. Esse sono luci di speranza. Certo, Gesù Cristo è la luce sopra tutte le tenebre della storia. Ma abbiamo bisogno di luci vicine, di persone che donano luce traendola dalla sua luce ed offrono così orientamento per la nostra traversata. Abbiamo bisogno di testimoni che si sono donati totalmente». Ricevere Dio dagli altri è un’esperienza di incarnazione. Egli viene a ciascuno attraverso il sacramento del fratello 5 LETT. Dagli Atti degli Apostoli (3, 1-8) Un giorno Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera verso le tre del pomeriggio. Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita e lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta «Bella» a chiedere l'elemosina a coloro che entravano nel tempio. Questi, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, domandò loro l'elemosina. Allora Pietro fissò lo sguardo su di lui insieme a Giovanni e disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse verso di loro, aspettandosi di ricevere qualche cosa. Ma Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!». E, presolo per la mano destra, lo sollevò. Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e balzato in piedi camminava; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio. SALMO 103 proclamato tra un lettore e l’assemblea 1 lett: Benedici il Signore, anima mia, * quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, * non dimenticare tanti suoi benefici. ASS: Egli perdona tutte le tue colpe, * guarisce tutte le tue malattie; salva dalla fossa la tua vita, * ti corona di grazia e di misericordia; 1 lett: Come il cielo è alto sulla terra,* così è grande la sua misericordia su quanti lo temono; ASS: Come un padre ha pietà dei suoi figli, * così il Signore ha pietà di quanti lo temono. 1 lett: La grazia del Signore è da sempre, * dura in eterno per quanti lo temono; per quanti custodiscono la sua alleanza * e ricordano di osservare i suoi precetti. Gloria al Padre... GUIDA: Nel testamento Chiara rilegge la sua esistenza. Dal suo cuore di donna l’opera di Dio e il nome di Francesco sorgono ricchi di ricordi, di ore stellate, ma anche difficili. Per Chiara la grazia di Dio si fa capire, toccare, e contemplare nel figlio del mercante di Assisi nella cui vita ella ha trovato risposta alle sue aspirazioni. Per ciascuno di noi c’è un volto che ci ricorda la chiamata di Dio, delle parole che hanno ravvivato la certezza del suo amore per noi 2 LETT. Dal Testamento di S. Chiara Il Figlio di Dio si è fatto nostra via; e questa con la parola e con l'esempio ci indicò e insegnò il beato padre nostro Francesco, vero amante e imitatore di lui. Dobbiamo perciò, sorelle carissime, meditare gli immensi benefici di cui Dio ci ha colmate, specialmente quelli che Egli si è degnato di operare tra noi per mezzo del suo diletto servo, il beato padre nostro Francesco, e non solo dopo la nostra conversione, ma fin da quando eravamo ancora tra le vanità del secolo. Mentre, infatti, lo stesso Santo, che non aveva ancora né frati né compagni, era intento a riparare la chiesa di San Damiano, dove, ricevendo quella visita del Signore nella quale fu inebriato di celeste consolazione, sentì la spinta decisiva ad abbandonare del tutto il mondo, in un trasporto di grande letizia e illuminato dallo Spirito Santo, profetò a nostro riguardo ciò che in seguito il Signore ha realizzato. Salito sopra il muro di detta chiesa, così infatti allora gridava, a voce spiegata e in lingua francese, rivolto ad alcuni poverelli che stavano lì appresso: “Venite ed aiutatemi in quest'opera del monastero di San Damiano, perché tra poco verranno ad abitarlo delle donne, e per la fama e santità della loro vita si renderà gloria al Padre nostro celeste in tutta la sua santa Chiesa. CANTO terzo momento RICONOSCERSI CREATURA E FIDARSI DI DIO GUIDA: Chiara non si affida alla rigida ascesi che sente di “meritare” la felicità, è libera dall’angoscia di volere riuscire nella propria vita, così come dall’ansia senza fine che si affaccia davanti al peso dell’avvenire. Chiara ci ricorda che la confidenza nasce dal consenso, dalla sottomissione coraggiosa e serena al reale, che diventano sorgente di pace, poichè la lode e il ringraziamento ci pongono nella verità di ciò che siamo: creature, spesso ferite e limitate, ma amate, e chiamate ugualmente da Dio dal quale ricevono continuamente la vita. 3 LETT. dal Vangelo di Matteo Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete. Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena. Guida: Pregheremo le lodi di Dio altissimo di S. Francesco, alternandoci fra l’assemblea ed Enrico che pregherà la sua parte personalizzandola. E’ un modo di accompagnarlo nella lode di Dio riconoscendo tutto ciò che ha fatto per lui in questi anni. Enrico: Tu sei santo, Signore, solo Dio, che compi meraviglie. Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo, Tu sei onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra. Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dèi, ASS. Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, il Signore Dio vivo e vero. Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza, Tu sei umiltà, Tu sei pazienza, Enrico: Tu sei bellezza, Tu sei sicurezza, Tu sei quiete. Tu sei gaudio e letizia, Tu sei la mia speranza, Tu sei giustizia e temperanza, Tu sei tutta la mia ricchezza a sufficienza. ASS.Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine. Tu sei protettore, Tu sei custode e difensore, Tu sei fortezza, Tu sei rifugio. Enrico: Tu sei la mia speranza, Tu sei la mia fede, Tu sei la mia carità, Tu sei tutta la mia dolcezza, Tu sei la mia vita eterna, ASS. grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore. 4 LETT. Dal testamento di S. Chiara Tra gli altri benefici, che abbiamo ricevuto ed ogni giorno riceviamo dal nostro Donatore, il Padre delle misericordie, per i quali siamo molto tenute a rendere a Lui glorioso vive azioni di grazie, grande è quello della nostra vocazione. E quanto più essa è grande e perfetta, tanto maggiormente siamo a lui obbligate. Dopo che l'Altissimo Padre celeste si fu degnato, per sua misericordia e grazia, di illuminare il mio cuore perché incominciassi a fare penitenza, per volontà del Signore e del beatissimo padre nostro Francesco, venimmo ad abitare accanto alla chiesa di San Damiano. Qui, in breve tempo il Signore, per sua misericordia e grazia, ci moltiplicò assai, perché si adempisse quanto egli stesso aveva preannunciato per bocca del suo Santo. Prima, infatti, avevamo dimorato, ma solo per poco tempo, in altro luogo. In seguito, egli scrisse per noi una forma di vita, e principalmente che perseverassimo nella santa povertà. RIFLESSIONE DEL PRESIDENTE Guida: La vita di ognuno di noi, come quella di Chiara, come quella di Enrico, è un itinerario verso Dio, come un viaggio, un andare semplice da un punto di partenza ben conosciuto a un obiettivo intravisto, un invito a lasciare il luogo in cui ci si trova, per cercare di raggiungerne un altro. In questo cammino Chiara ci conduce alla ricerca di Dio. Le sue parole pregate diventano un augurio e un impegno non solo per Enrico, ma per tutti noi PREGHIERA DELL’ASSEMBLEA (ispirata a una lettera di S. Chiara) Noi ti preghiamo, o Signore, che memori dei nostri propositi, teniamo sempre davanti agli occhi il punto di partenza. che conserviamo i risultati raggiunti, che facciamo bene ciò che facciamo, che non ci arrestiamo, ma anzi, con corso veloce e passo leggero, con piede sicuro, che neppure alla polvere permette di ritardarne l'andare, avanziamo confidenti e lieti nella via della beatitudine che ci hai assicurata. Amen. Pres: O Dio, nostro Padre, ti affidiamo Enrico che si appresta a donare tutto se stesso a te nel ministero sacerdotale e ti chiediamo che la sua vita testimoni il primato assoluto di te che riempi la sua esistenza e lo rendi felice. Te lo chiediamo per Cristo, nostro Signore. ASS: Amen. BENEDIZIONE DI S. CHIARA Il Signore vi benedica e vi custodisca. ASS: Amen. Mostri a voi la sua faccia e vi usi misericordia. ASS: Amen. Rivolga a voi il suo volto e vi doni la sua pace. ASS: Amen. Il Signore sia sempre con voi e faccia che voi siate sempre con Lui. ASS: Amen. CANTO FINALE che la vera fede è celebrare la sua gloria che dimora in noi e nella nostra storia, come in quella di Gesù, nuovo tempio. ASS. Lodiamolo ed esaltiamolo in eterno PRES. Benediciamo Dio, che in ogni chiamato ci fa fare esperienza della comunità credente: cantare le sue meraviglie perchè ogni giorno ci si sente luogo della sua fedeltà. ASS. Lodiamolo ed esaltiamolo in eterno PRES. E' veramente cosa buona e giusta, lodarti e ringraziarti sempre per i tuoi benefici, Dio onnipotente ed eterno. Il Cristo Risorto, che costituisce i suoi testimoni e li invia come sale della terra e luce del mondo, ci doni il suo Spirito, per aprire i nostri cuori all’ascolto della sua voce che sceglie, chiama, e consacra. Egli vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. ASS. Amen (ci si siede) Guida: Con la certezza che è la Parola a trasformarci e a farci creature nuove preghiamo il salmo 119 Salmo 119,9-12 (recitato da due lettori alternativamente) 1 lett: Come potrà un giovane tenere pura la sua vita? Custodendo le tue parole. 2 lett: Con tutto il cuore ti cerco: non farmi deviare dai tuoi precetti. 1 lett: Conservo nel cuore le tue parole per non offenderti con il peccato. 2 lett: Benedetto sei tu. Signore; mostrami il tuo volere. Gloria al Padre... CANTO primo momento: DIVENIRE LIBERTA' NELL'OBBEDIENZA GUIDA: Nella Pasqua che stiamo vivendo, celebriamo il momento culminante in cui Dio è venuto a cambiare la storia nel silenzio e in un'efficacia inevidente che chiede la nostra fede. Gesù ha detto con forza la sua missione di fare "pasqua", di passare cioè, vivendola non come un gesto subìto, ma come una decisione libera che nessuno ha potuto rimuovere. Anche a Chiara, come ad ogni chiamato è chiesto di "passare”, con un'adesione libera, al progetto del Padre, che nessun legame affettivo e nessuna convenienza sociale hanno ridimensionato. 3 LETT. Dal Vangelo secondo Marco Mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi erano stupiti; coloro che venivano dietro erano pieni di timore. Prendendo di nuovo in disparte i Dodici, cominciò a dir loro quello che gli sarebbe accaduto: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni risusciterà». SALMO 121 (proclamato a cori alterni) 1 coro: Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore». E ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme! 2 coro: Gerusalemme è costruita come città salda e compatta. Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, secondo la legge di Israele, per lodare il nome del Signore. 1 coro: Là sono posti i seggi del giudizio, i seggi della casa di Davide. Domandate pace per Gerusalemme: sia pace a coloro che ti amano, sia pace sulle tue mura, sicurezza nei tuoi baluardi. 2 coro: Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: «Su di te sia pace!». Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene. Gloria al Padre... GUIDA: Libertà è una parola sconosciuta nel vocabolario di Chiara, ma il modo in cui pone le sue scelte, testimonia il dono che Dio le ha fatto. Il suo amore verso Dio esplica tutte le sue potenzialità, le conforma alla volontà di Dio, per lasciare scaturire una risposta senza ambiguità. Nè contestataria, nè ribelle, Chiara raccoglie semplicemente ciò che la sapienza di Dio le fa cogliere come giusto, vero e buono. Come ogni chiamato, senza esitare, si impegna veramente, senza guardare indietro, osando le scelte che si impongono. 4 LETT: Dalla Leggenda di S. Chiara Era prossima la solennità delle Palme, quando Chiara, con cuore ardente si reca dal beato Francesco, per chiedergli che cosa debba fare e come, ora che intende cambiare vita. Il padre Francesco le ordina che il giorno della festa, adorna ed elegante, vada a prendere la palma in mezzo alla folla, e la notte seguente, converta la gioia mondana nel pianto della passione del Signore. Venuta dunque la domenica, la fanciulla entra in chiesa con le altre, radiosa di splendore festivo, tra il gruppo delle nobildonne. E lì avvenne -come per un significativo segno premonitore- che, affrettandosi tutte le altre a prendere la palma, Chiara, quasi per un senso di riserbo, rimane ferma al suo posto: ed ecco che il vescovo discende i gradini, va fino a lei e le pone la palma tra le mani. La notte seguente, pronta ormai ad obbedire al comando del Santo, attua la desiderata fuga, Si affrettò verso Santa Maria della Porziuncola, dove i frati, che vegliavano in preghiera presso il piccolo altare di Dio, accolse la vergine Chiara con torce accese. Lì subito, lasciando cadere i suoi capelli per mani dei frati, depose per sempre i variegati ornamenti. Poi, dopo che ebbe preso le insegne della santa penitenza subito san Francesco la condusse alla chiesa di San Paolo, con l'intenzione che rimanesse in quel luogo finché la Volontà dell'Altissimo non disponesse diversamente. CANTO secondo momento: RICEVERE DIO DAGLI ALTRI GUIDA: La vita umana è un cammino, è un viaggio nel quale scrutiamo gli astri che ci indicano la rotta. Le vere stelle della nostra vita sono le persone che hanno saputo vivere rettamente. Esse sono luci di speranza. Certo, Gesù Cristo è la luce sopra tutte le tenebre della storia. Ma abbiamo bisogno di luci vicine, di persone che donano luce traendola dalla sua luce ed offrono così orientamento per la nostra traversata. Abbiamo bisogno di testimoni che si sono donati totalmente». Ricevere Dio dagli altri è un’esperienza di incarnazione. Egli viene a ciascuno attraverso il sacramento del fratello 5 LETT. Dagli Atti degli Apostoli (3, 1-8) Un giorno Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera verso le tre del pomeriggio. Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita e lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta «Bella» a chiedere l'elemosina a coloro che entravano nel tempio. Questi, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, domandò loro l'elemosina. Allora Pietro fissò lo sguardo su di lui insieme a Giovanni e disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse verso di loro, aspettandosi di ricevere qualche cosa. Ma Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!». E, presolo per la mano destra, lo sollevò. Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e balzato in piedi camminava; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio. SALMO 103 proclamato tra un lettore e l’assemblea 1 lett: Benedici il Signore, anima mia, * quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, * non dimenticare tanti suoi benefici. ASS: Egli perdona tutte le tue colpe, * guarisce tutte le tue malattie; salva dalla fossa la tua vita, * ti corona di grazia e di misericordia; 1 lett: Come il cielo è alto sulla terra,* così è grande la sua misericordia su quanti lo temono; ASS: Come un padre ha pietà dei suoi figli, * così il Signore ha pietà di quanti lo temono. 1 lett: La grazia del Signore è da sempre, * dura in eterno per quanti lo temono; per quanti custodiscono la sua alleanza * e ricordano di osservare i suoi precetti. Gloria al Padre... GUIDA: Nel testamento Chiara rilegge la sua esistenza. Dal suo cuore di donna l’opera di Dio e il nome di Francesco sorgono ricchi di ricordi, di ore stellate, ma anche difficili. Per Chiara la grazia di Dio si fa capire, toccare, e contemplare nel figlio del mercante di Assisi nella cui vita ella ha trovato risposta alle sue aspirazioni. Per ciascuno di noi c’è un volto che ci ricorda la chiamata di Dio, delle parole che hanno ravvivato la certezza del suo amore per noi 2 LETT. Dal Testamento di S. Chiara Il Figlio di Dio si è fatto nostra via; e questa con la parola e con l'esempio ci indicò e insegnò il beato padre nostro Francesco, vero amante e imitatore di lui. Dobbiamo perciò, sorelle carissime, meditare gli immensi benefici di cui Dio ci ha colmate, specialmente quelli che Egli si è degnato di operare tra noi per mezzo del suo diletto servo, il beato padre nostro Francesco, e non solo dopo la nostra conversione, ma fin da quando eravamo ancora tra le vanità del secolo. Mentre, infatti, lo stesso Santo, che non aveva ancora né frati né compagni, era intento a riparare la chiesa di San Damiano, dove, ricevendo quella visita del Signore nella quale fu inebriato di celeste consolazione, sentì la spinta decisiva ad abbandonare del tutto il mondo, in un trasporto di grande letizia e illuminato dallo Spirito Santo, profetò a nostro riguardo ciò che in seguito il Signore ha realizzato. Salito sopra il muro di detta chiesa, così infatti allora gridava, a voce spiegata e in lingua francese, rivolto ad alcuni poverelli che stavano lì appresso: “Venite ed aiutatemi in quest'opera del monastero di San Damiano, perché tra poco verranno ad abitarlo delle donne, e per la fama e santità della loro vita si renderà gloria al Padre nostro celeste in tutta la sua santa Chiesa. CANTO terzo momento RICONOSCERSI CREATURA E FIDARSI DI DIO GUIDA: Chiara non si affida alla rigida ascesi che sente di “meritare” la felicità, è libera dall’angoscia di volere riuscire nella propria vita, così come dall’ansia senza fine che si affaccia davanti al peso dell’avvenire. Chiara ci ricorda che la confidenza nasce dal consenso, dalla sottomissione coraggiosa e serena al reale, che diventano sorgente di pace, poichè la lode e il ringraziamento ci pongono nella verità di ciò che siamo: creature, spesso ferite e limitate, ma amate, e chiamate ugualmente da Dio dal quale ricevono continuamente la vita. 3 LETT. dal Vangelo di Matteo Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete. Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena. Guida: Pregheremo le lodi di Dio altissimo di S. Francesco, alternandoci fra l’assemblea ed Enrico che pregherà la sua parte personalizzandola. E’ un modo di accompagnarlo nella lode di Dio riconoscendo tutto ciò che ha fatto per lui in questi anni. Enrico: Tu sei santo, Signore, solo Dio, che compi meraviglie. Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo, Tu sei onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra. Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dèi, ASS. Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, il Signore Dio vivo e vero. Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza, Tu sei umiltà, Tu sei pazienza, Enrico: Tu sei bellezza, Tu sei sicurezza, Tu sei quiete. Tu sei gaudio e letizia, Tu sei la mia speranza, Tu sei giustizia e temperanza, Tu sei tutta la mia ricchezza a sufficienza. ASS.Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine. Tu sei protettore, Tu sei custode e difensore, Tu sei fortezza, Tu sei rifugio. Enrico: Tu sei la mia speranza, Tu sei la mia fede, Tu sei la mia carità, Tu sei tutta la mia dolcezza, Tu sei la mia vita eterna, ASS. grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore. 4 LETT. Dal testamento di S. Chiara Tra gli altri benefici, che abbiamo ricevuto ed ogni giorno riceviamo dal nostro Donatore, il Padre delle misericordie, per i quali siamo molto tenute a rendere a Lui glorioso vive azioni di grazie, grande è quello della nostra vocazione. E quanto più essa è grande e perfetta, tanto maggiormente siamo a lui obbligate. Dopo che l'Altissimo Padre celeste si fu degnato, per sua misericordia e grazia, di illuminare il mio cuore perché incominciassi a fare penitenza, per volontà del Signore e del beatissimo padre nostro Francesco, venimmo ad abitare accanto alla chiesa di San Damiano. Qui, in breve tempo il Signore, per sua misericordia e grazia, ci moltiplicò assai, perché si adempisse quanto egli stesso aveva preannunciato per bocca del suo Santo. Prima, infatti, avevamo dimorato, ma solo per poco tempo, in altro luogo. In seguito, egli scrisse per noi una forma di vita, e principalmente che perseverassimo nella santa povertà. RIFLESSIONE DEL PRESIDENTE Guida: La vita di ognuno di noi, come quella di Chiara, come quella di Enrico, è un itinerario verso Dio, come un viaggio, un andare semplice da un punto di partenza ben conosciuto a un obiettivo intravisto, un invito a lasciare il luogo in cui ci si trova, per cercare di raggiungerne un altro. In questo cammino Chiara ci conduce alla ricerca di Dio. Le sue parole pregate diventano un augurio e un impegno non solo per Enrico, ma per tutti noi PREGHIERA DELL’ASSEMBLEA (ispirata a una lettera di S. Chiara) Noi ti preghiamo, o Signore, che memori dei nostri propositi, teniamo sempre davanti agli occhi il punto di partenza. che conserviamo i risultati raggiunti, che facciamo bene ciò che facciamo, che non ci arrestiamo, ma anzi, con corso veloce e passo leggero, con piede sicuro, che neppure alla polvere permette di ritardarne l'andare, avanziamo confidenti e lieti nella via della beatitudine che ci hai assicurata. Amen. Pres: O Dio, nostro Padre, ti affidiamo Enrico che si appresta a donare tutto se stesso a te nel ministero sacerdotale e ti chiediamo che la sua vita testimoni il primato assoluto di te che riempi la sua esistenza e lo rendi felice. Te lo chiediamo per Cristo, nostro Signore. ASS: Amen. BENEDIZIONE DI S. CHIARA Il Signore vi benedica e vi custodisca. ASS: Amen. Mostri a voi la sua faccia e vi usi misericordia. ASS: Amen. Rivolga a voi il suo volto e vi doni la sua pace. ASS: Amen. Il Signore sia sempre con voi e faccia che voi siate sempre con Lui. ASS: Amen. CANTO FINALE