6
NE
2
LA PRONUNCIA e LA SCRITTURA
LE
ZIO
Le vocali e le semivocali
Mi accètta o mi accétta?
Che cosa sono
le vocali
Le vocali sono suoni linguistici che possono essere pronunciati da
soli e sono sempre sonori. In base all’alfabeto, in italiano i segni per
le vocali sono cinque:
a
e
i
o
u
ETIMOLOGIA
A seconda dell’apertura o della chiusura di alcune vocali, le parole cambiano significato.
Il termine vocale (dal latino vocalis) significa “lettera provvista di voce”:
infatti le vocali possono
essere pronunciate da
sole, in quanto dotate di
autonomia sillabica (, p.
20).
In realtà, le vocali della lingua italiana sono sette, perché la e e la o si
sdoppiano quando su di loro cade l’accento della parola per indicare
suoni diversi.
La e e la o accentate, infatti, possono essere aperte oppure chiuse.
Le vocali aperte sono pronunciate con un suono largo e sono scritte nel dizionario con
l’accento fonico grave (`, una stanghetta inclinata verso sinistra), come in vènto, mèrito,
còsa, lòtta. Le vocali chiuse, al contrario, sono pronunciate con un suono stretto e sono
scritte con l’accento fonico acuto (´, una stanghetta inclinata verso destra), come in stélla,
mése, cólpo, trónco.
è aperta o
é chiusa?
ò aperta o
ó chiusa?
Il modo e
il luogo di
articolazione
I suoni i e u:
semivocali o
semiconsonanti?
Di seguito vengono presentate alcune parole che cambiano significato per l’apertura o la
chiusura della e.
◗ affètto (sentimento) / affétto (da affettare) ◗ dètte (pass. remoto di dare) / détte (part.
passato di dire) ◗ èsca (da uscire) / ésca (cibo con cui si attirano animali)
◗ lègge (da leggere) / légge (norma, regola) ◗ pèsca (frutto) / pésca (da pescare)
◗ vènti (movimenti d’aria) / vénti (numero)
 La norma che prevede
la distinzione tra le
Di seguito vengono presentate alcune parole che cambiano significato
e e le o aperte e chiuper l’apertura o la chiusura della o.
se spesso non viene
◗ còlto (da cogliere) / cólto (istruito, di cultura) ◗ fòro (piazza) / fóro (buco)
rispettata, soprattutto
◗ pòse (atteggiamenti) / póse (da porre) ◗ ròsa (fiore) / rósa (da rodere)
nel Nord Italia. Se hai
dei dubbi, consulta il
◗ sòrta (specie) / sórta (part. passato di sorgere) ◗ vòlto (part. passato
dizionario.
di volgere / vólto (viso)
Le sette vocali italiane sono definite secondo il modo e il luogo di articolazione nella cavità orale.
vocale centrale palatale
a
[piena apertura del palato, lingua distesa]
vocale prepalatale aperta
è
[lieve chiusura anteriore del palato, lingua più innalzata]
vocale prepalatale chiusa
é
[chiusura anteriore del palato, lingua ancora più innalzata]
vocale anteriore
i
[chiusura anteriore del palato, labbra verso l’interno]
vocale postpalatale aperta
ò
[lieve chiusura posteriore del palato, lingua distesa]
vocale postpalatale chiusa
ó
[chiusura posteriore del palato, lingua ancora più innalzata]
vocale posteriore
u
[chiusura posteriore del palato, labbra verso l’esterno arrotondate]
I suoni i e u, che abbiamo visto classificati tra le vocali, sono detti semivocali quando sono uniti
a un altro suono vocalico, sia accentato sia privo di accento. In particolare, sono detti semivocali quando seguono l’altra vocale e sono detti semiconsonanti quando precedono l’altra
vocale. In tutti questi casi i suoni i e u formano con l’altra vocale un dittongo (, p. 18).
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Le vocali e le semivocali
1
11
ANALIZZARE
Le parole spesso si somigliano. Basta poco, però,
perché cambino significato. Leggi le frasi seguenti e
colloca le parole al posto giusto.
4
«Vorrei comperare un’accétta. Ne ha?». «Di nuove,
ahimè, no. Ma questa l’accètta? Per quanto un po’
usata, è perfetta!».
accétta: sostantivo (“piccola scure”)
accètta: voce del verbo accettare
1. Signore, se mi ascolta e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , vedrà che ho
ragione: lo dice la . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . !
(lègge / légge)
2. Un ragazzo così . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , così pieno d’istruzio-
5
ne, avrà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . senza dubbio la sottile distinzione!
3. La
(cólto / còlto)
.......................
si è appassita, ed è
.......................,
nei petali, un po’: l’ho messa in mezzo a un libro,
così la conserverò.
(ròsa / rósa)
4. Questa navigazione durerà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . giorni; se
i . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . lo permettono, raggiungerò Lisbona
prima che tu ritorni.
2
ANALIZZARE
111
Nelle parole seguenti distingui la i e la u vocali,
semivocali e semiconsonanti.
altrui
3
(vènti / vénti)
i semivocale
9. poi
6
INDIVIDUARE
11
Indica con una crocetta se la vocale e / o evidenziata è
accentata in modo corretto (C) oppure errato (E).
1. La pésca è un’attività sportiva.
C E
2. La bòtte è un recipiente.
C E
3. Laura è còlta.
C E
4. Un sinonimo di viso è vólto.
C E
5. Mi sono vòlto a guardare il treno che partiva.
C E
6. Légge bene, ma lentamente.
C E
11
INDIVIDUARE
Indica con una crocetta se la vocale e / o evidenziata
ha un suono aperto (A) oppure chiuso (C).
1. sole
A C
7. timore
A C
2. oro
A C
8. letto
A C
3. verde
A C
9. detto
A C
4. mosche
A C
10. gelo
A C
5. cervo
A C
11. cesto
A C
6. orsi
A C
12. gola
A C
INDIVIDUARE
111
Immagina di essere un giovane attore che si prepara
per un provino. Dovrai leggere il brano seguente. Per
non fare errori di pronuncia, segna anticipatamente
sul testo le e e le o toniche (cioè quelle su cui cade
l’accento principale) aperte o chiuse.
Cristòforo
1. causa
......................
2. cuore
......................
10. guanto
......................
3. busta
......................
11. dovrei
......................
4. dieci
......................
12. odioso
......................
5. rapido
......................
13. minuto
......................
......................
7
o aperta
A C
5. La ballerina ha scelto una posa leziosa.
A C
6. Vorrei che ciò fosse di buon auspicio.
A C
(A. Manzoni, I promessi sposi)
7. Questa legge è obsoleta.
A C
6. fumata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
14. lampadario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
7. lui
......................
15. fiato
......................
8. chiuse
......................
16. indice
......................
Lessico
11
INDIVIDUARE
Indica con una crocetta se la vocale e / o evidenziata
ha un suono aperto (A) oppure chiuso (C). Cerca nel
dizionario il significato delle parole che non conosci.
1. Lessi un romanzo avvincente.
A C
2. La pesca non è un frutto esotico.
A C
3. Provo un affetto incommensurabile
nei tuoi confronti.
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A C
LEZIONE 2
4. La tregua pose fine a una guerra nefanda.
Il padre Cristòforo lo guardò, passando lo salutò, e
seguitava la sua strada; ma il vecchio se gli accostò
misteriosamente, mise il dito alla bocca, e poi, col
dito stesso, gli fece un cenno, per invitarlo a entrar
con lui in un andito buio. Quando furon lì, gli disse
sottovoce: «Padre, ho sentito tutto, e ho bisogno di
parlarle».
«Dite presto, buon uomo».
«Qui no: guai se il padrone s’avvede… Ma io so molte
cose; e vedrò di venir domani al convento».
«C’è qualche disegno?».
«Qualcosa per aria c’è di sicuro: già me ne son potuto accorgere. Ma ora starò sull’intesa, e spero di scoprir tutto. Lasci fare a me. Mi tocca a vedere e a sentir
cose…! cose di fuoco! Sono in una casa…! Ma io vorrei salvar l’anima mia».
«Il Signore vi benedica!» e, proferendo sottovoce queste parole, il frate mise la mano sul capo bianco del
servitore, che, quantunque più vecchio di lui, gli stava
curvo dinanzi, nell’attitudine d’un figliuolo. «Il Signore vi ricompenserà», proseguì il frate: «non mancate
di venir domani».
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34
Guida all'uso
del DIZIONARIO
Come
si consulta
il dizionario
Per imparare a consultare il dizionario si deve conoscere bene la sua particolare struttura e acquisire alcune abilità:
1. imparare a sfogliare
rapidamente le pagine
2. saper riconoscere la forma
base sotto la quale è
registrata una parola
3. conoscere le convenzioni
tipografiche
4. sapere quali informazioni
si possono ricavare dal
dizionario
Che cos’è
il lemma

ricorda che le parole sono elencate in ordine alfabetico.

ricorda che i dizionari non riportano tutte le forme delle parole variabili,
ma solo la forma base.

ricorda che l’esigenza di condensare in poco spazio molte informazioni
nel dizionario richiede la presenza di molte abbreviazioni, che devi saper
riconoscere.

ricorda che nel dizionario si possono trovare molte informazioni utili:
non soltanto il significato delle parole, ma anche come si scrivono, come
si dividono in sillabe, come si pronunciano, eventuali particolarità morfologiche, quando sono nate, che etimologia hanno, a quale categoria
grammaticale appartengono, in quali contesti si usano, con quali parole
si accompagnano, le eventuali forme alterate, le varietà regionali ecc. I
vari significati sono contraddistinti da un numero progressivo e in genere
sono accompagnati da esempi concreti, scritti in corsivo.
Si chiama lemma ogni voce registrata nel dizionario. I lemmi sono di solito evidenziati graficamente; spesso sono scritti in grassetto. Il lemma presenta sempre la forma
base di un parola:
wper i nomi e per gli aggettivi, il singolare maschile:
non troverai piedi, ma piede; non troverai belle, ma bello
wper i verbi, l’infinito:
non troverai andrò, ma andare
wper i pronomi, il maschile singolare:
non troverai esse, ma esso
wper gli avverbi in -mente, l’aggettivo corrispondente:
non sempre troverai esattamente: in questo caso cerca esatto
wper gli aggettivi superlativi, la forma positiva:
non troverai dolcissimo, ma dolce
wper i nomi alterati, la forma primitiva:
non troverai cagnolino, ma cane
Le
abbreviazioni
Le abbreviazioni sono sempre elencate all’inizio o alla fine del dizionario.
Alcuni esempi: s. = sostantivo; f. = femminile; sing. = singolare; fig. = uso figurato;
etim. = etimologia.
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Guida all’uso del dizionario
Esempio
di lemma
grafia corretta ■
i vari significati ■
numerati in ordine
progressivo
uso proprio (letterale),
estensivo (generalizzato),
figurato (metaforico),
scherzoso (o ironico)
eventuali forme
alterate (diminutivo,
dispregiativo ecc.)
etimologia ■
nascita ■
della parola (prima
attestazione)
1
■ pronuncia e
divisione in sillabe
farfalla ‹far·fàl·la› s.f.
1. Nome com. degli Insetti appartenenti all’ordine dei Lepidotteri.
2. fig. Persona leggera e volubile ♦ scherz. Cambiale, citazione in giudizio, ordine di servizio o altro foglio volante
che giunga non gradito ♦ al pl. Sorta di pasta in forma di
fiocchetti ♦ Nodo a f., nodo a quattro capi, con due code
e due cocche, simili alle ali della farfalla; cravatta a f., da
portarsi annodata in tal modo (anche papillon).
3. part. Stile di nuoto sul petto, in cui la spinta delle braccia, portate oltre la testa fuor d’acqua e richiamate rapidamente sui fianchi, segue e continua la spinta delle gambe
♦ Nella tecnica: valvola a f., vedi valvola ~ Ago a f., ago per
iniezioni monouso, provvisto di due alette di plastica per
consentirne la fissazione alla cute con un cerotto ♦ Nella
vela, tipo di andatura con il vento in poppa e la randa e le
vele di prua posizionate su mure differenti. • DIM. farfallétta, farfallìna, farfallìno m. (v.), farfallùccia. ACCR. farfallóna, farfallóne m. (v.).
ETIMO Etimo discusso; prob. voce imitativa da far-far, onomatopea del battito delle ali.
DATA fine sec. XIII.
1
Metti in ordine alfabetico le parole seguenti.
daino • kiwi • zanzara • maiale • gnu • k-way • yogurt • lucertola •
tana • bruco • birillo • farfalla • chiave • libro • vocabolario • foglio •
dente • zucchero • rosso • rugiada • uggioso • pioggia • liquido
2
35
111
Senza consultare il dizionario, scrivi tutte le parole
che conosci incluse tra i due termini proposti. Quante
parole hai elencato? Ora consulta il dizionario: quante
parole sono attestate?
■ categoria
grammaticale
esempi concreti,
espressioni particolari,
modi di dire
■ uso specialistico
(in particolari ambiti:
matematica, musica,
architettura...):
a volte indicato con
part. = particolare
(G. Devoto e G. C. Oli,
Il Devoto-Oli. Vocabolario
della lingua italiana,
Le Monnier, Firenze 2010)
1. pudico 2. amaca 3. caduco 4. infido 5. leccornia 6. salubre
7. rubrica 8. zaffiro 9. persuadere 10. cosmopolita
5
1
Con l’aiuto del dizionario, controlla la corretta
divisione in sillabe delle parole seguenti.
1. andare 2. stella 3. gregge 4. poeta 5. eroe 6. sentiero
6
1
Cerca nel dizionario se è presente il plurale femminile
delle parole seguenti, che potrebbero costituire
difficoltà ortografiche.
1. mare-marmo 2. gatto-gelo 3. zaino-zenzero 4. faro-favola
5. danno-dazio 6. sale-sangue
1. grigio 2. ciliegia 3. camicia 4. maglia 5. valigia 6. goccia
3
7
11
Per ogni parola proposta, indica la forma base
che cercheresti nel dizionario.
1. baci 2. avrei dato 3. cossi 4. appartamentino 5. sognarono
6. curiosamente 7. andando 8. bevette 9. casette
4
11
Con l’aiuto del dizionario, trova la pronuncia corretta
delle parole seguenti.
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111
Scopri nel dizionario l’etimologia delle parole seguenti.
1. abate 2. abito 3. salmonella 4. morfina 5. deficiente
8
11
Scrivi il significato delle abbreviazioni seguenti.
1. agg. 2. pl. 3. bur. 4. dial. 5. dis. (o disus.) 6. lat. 7. arc. 8. es. 9.
tr. 10. pop. 11. v. 12. sin. 13. sott. 14. suff. 15. cfr. 16. cit. 17. ca.
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Esercizi di riepilogo
131
ESERCIZI DI RIEPILOGO [LEZIONI 30-48]
Nome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Classe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1
AGGETTIVI E PRONOMI: RIPASSO
DELLA TEORIA
Indica con una crocetta le risposte corrette.
1
8. Quale gruppo di parole contiene anche un pronome non
personale?
a Mio, noi, essi
b Tu, si, lui
c Egli, lo, gli
d Io, lei, voi
1. Gli aggettivi si distinguono in:
a
b
c
d
variabili e invariabili
astratti e concreti
qualificativi e indicativi
primitivi e derivati
9. In quale frase il pronome relativo non è usato in modo cor-
retto?
a Il ragazzo di cui ti ho parlato si chiama Lorenzo.
b Ha preparato la cena Gianni, il quale è molto bravo in
cucina.
c La cena la quale Gianni ha preparato era squisita.
d Attento, lo sgabello su cui ti stai sedendo è traballante.
2. Quali sono i gradi dell’aggettivo qualificativo?
a
b
c
d
Uguaglianza, maggioranza, minoranza
Assoluto, relativo di maggioranza
Difettivo, relativo di minoranza, sovrabbondante
Positivo, comparativo, superlativo
3. Quale di questi gruppi di aggettivi è formato solo da paro-
10. Quale di questi pronomi indefiniti è solo singolare?
a
b
c
d
le che possono essere anche pronomi?
a Quelle, tante, nostre
b Suo, molto, forte
c Mia, questo, ogni
d Tuo, rosso, poco
4. Come si formano gli aggettivi derivati?
a
b
c
d
Aggiungendo un prefisso
Aggiungendo un suffisso
Dall’unione di due aggettivi
Dall’unione di un pronome e un aggettivo
5. Nella frase Questo è il quinto esercizio, quinto è un aggetti-
vo numerale:
a cardinale
b ordinale
c moltiplicativo
d distributivo
6. Il pronome è quella parola che
a
b
c
d
precisa il significato del nome a cui si aggiunge
si colloca tra il nome e l’aggettivo
sta sempre prima del nome a cui si aggiunge
sostituisce un nome o un gruppo di parole e ne evita la
ripetizione
7. Le particelle pronominali mi, ti, si, ci, vi, gli sono forme:
a
b
c
d
toniche
atone
composte
primitive
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2
Tutto
Ognuno
Alcuno
Tanto
11
AGGETTIVI E PRONOMI POSSESSIVI
Nelle frasi sottolinea gli aggettivi possessivi (sono 9)
e incornicia i pronomi possessivi (sono 11).
Si vede che i tuoi scarponi sono nuovi, al contrario dei miei .
1. Non è che il mio vestito non mi piaccia… ma il tuo è fa-
voloso!
2. La mia pesca è più matura e dolce della tua.
3. Nicola si è seduto al mio posto ed io al suo.
4. Quando vai a prendere il tuo, ritira anche il mio cappotto
dal guardaroba, per favore.
5. Posso usare il tuo vocabolario? Ho lasciato il mio in mon-
tagna.
6. Butto via i miei giornalini vecchi. Che cosa faccio dei tuoi?
7. Io non segno le pagine dei libri piegandone gli angoli! Tu
fallo nei tuoi, se vuoi, non nei miei.
8. Non so più se Alex ha prenotato la pizzeria con il suo
nome o con il mio.
9. Pirandello è il mio autore preferito: il suo qual è?
10. Il vostro percorso è impegnativo, ma il loro è forse ancora
più difficile.
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4
MORFOLOGIA: le parti VARIABILI del DISCORSO
Mettiti in GIOCO
1
1
Nel riquadro sono nascosti alcuni aggettivi che presentano forme irregolari di comparativo e di superlativo. Individuali
e cerchiali. Le dieci lettere che rimangono escluse formano un aggettivo che, pur non essendo di grado superlativo,
esprime l’idea di una qualità posseduta al massimo grado. Quale?
I
U
L
T
I
M O
N
L
G
S
N
I
T
F
T
I
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T
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P
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A
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M
O
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O
O
O
S
O M M O
R
T
E
R
S
O
C
E
O
P
E
S
S
I
M O
L’aggettivo è
...........................................................................
2
11
Completa lo schema inserendo il nome che corrisponde alla definizione. Come puoi notare, tutte le definizioni
presentano degli aggettivi. Di quale grado?
1. È il giorno più lungo dell’estate.
1
2. È la pietra più dura.
2
3. È la montagna più alta.
3
4. È il mare più salato.
4
5. Segue l’ultimo giorno dell’anno.
5
6. È il più giovane dei sette nani.
6
Z
M
S
O
P
C
Il grado dell'aggettivo è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
3
11
Risolvi i rebus: otterrai degli aggettivi. Scrivi una frase per ciascuno.
N
nte
..............................................................
..............................................................
..............................................................
..............................................................
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174
Verbi causativi e frasali
LE
ZI
ON
E6
2
IL VERBO
Luca, finisci la pizza! Altrimenti mi faccio avanti io.
Queste due frasi contengono un verbo causativo e uno frasale.
Quali? Pensaci su!
Verbi
causativi
In italiano esiste una categoria del tutto particolare di verbi che hanno la caratteristica di essere:
wtransitivi: quando è espresso l’oggetto del verbo;
wintransitivi: quando c’è solo il soggetto.
Il contadino brucia l’erba. (= transitivo; non è il contadino a bruciare, ma l’erba!)
L’erba brucia. (= intransitivo; non è retto nessun oggetto).
Questi verbi sono detti causativi perché il soggetto non esprime chi compie l’azione, ma
indica chi è “causa” dell’azione espressa dal verbo. Il contadino è la causa per cui l’erba
brucia; nell’esempio, però, è l’erba a bruciare. In questo caso, il contadino è il soggetto
sintattico perché concorda con il verbo nel numero (infatti brucia è alla terza persona
singolare), ma non è soggetto dal punto di vista del significato (non è “colui che compie
l’azione”, ma “colui che è causa perché l’azione si compia”).
I principali verbi causativi sono: affondare, annerire, cambiare, cessare, continuare, diminuire,
finire, guarire, iniziare, migliorare, raffreddare, terminare.
Luca finisce la pizza. (è la pizza che finisce, non Luca)
Il fumo annerisce il muro. (è il muro che annerisce, non il fumo)
La vitamina C guarisce il raffreddore. (è il raffreddore che guarisce, non la vitamina C)
La
costruzione
causativa
Se, invece, si vuole indicare che il soggetto è in realtà la causa dell’azione espressa dal
verbo, in italiano si usa la costruzione causativa che consiste nei verbi fare, lasciare +
infinito del verbo sia con i verbi transitivi sia con i verbi intransitivi:
Il professore ha fatto leggere Marta. (verbo transitivo)
Guido ha fatto rispondere la sua compagna di banco. (verbo intransitivo)
Verbi frasali
Anche l’italiano, come la lingua inglese (in cui il fenomeno è molto diffuso), presenta un
gruppo speciale di verbi che sono seguiti da avverbi e che, in questo modo, costruiscono
un significato complessivo non riducibile al significato del verbo di partenza.
Tali verbi sono detti frasali proprio per intendere il fatto che la costruzione “verbo + avverbio” costituisce una sorta di piccola “frase”.
Ci dormirò su.
Il governo non si tirerà indietro.
Chi viene prima?
I verbi frasali sono molto usati nella nostra lingua e sono per lo più verbi di movimento;
ciò rende possibile alcune costruzioni tipiche dell’italiano con gli avverbi qui e là:
Vieni qui dietro.
Vai là davanti.
Ecco un elenco di espressioni costruite con i verbi frasali: andar bene / male; andare
avanti / indietro; buttarsi via; crescere addosso; darsi / dare via; essere contro; farsi avanti; gettar
via; lanciarsi contro; lasciar fuori; mettere su; parlar dietro (a qualcuno); rimanere indietro; tirare
avanti; tirare diritto; tirarsi indietro; tornarci su; venir fuori; voltarsi indietro; votare contro.
UNO SGUARDO ALLE ALTRE LINGUE
I verbi frasali in inglese
In inglese i verbi frasali sono molto frequenti. Prendiamo come esempio il verbo to look (“guardare”). Quelli che
seguono sono solo alcuni dei significati che esso può assumere a seconda della preposizione cui si accompagna:
To look after (“badare a”): The baby-sitter looks after the children. “La baby-sitter bada ai bambini.”
To look for (“cercare”): The child is looking for his mother. “Il bambino sta cercando sua madre.”
To look in on (“visitare”): The child looks in on his old grandmother. “Il bambino fa visita alla sua vecchia nonna.”
To look up to (“stimare”): I look up to Mario. “Io stimo Mario.”
To look up (“consultare”): The student looks up the encyclopaedia. “Lo studente consulta l’enciclopedia.”
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Verbi causativi e frasali
1
1
CONOSCERE LA REGOLA
Indica con una crocetta se le affermazioni sono vere
(V) o false (F).
1. I verbi causativi sono sempre passivi.
V F
V F
3. I verbi causativi sono intransitivi quando
V F
c’è solo il soggetto.
V F
4. I verbi frasali sono tipici dell’italiano.
5. I verbi frasali sono composti da un verbo
V F
e da un avverbio.
6. Nei verbi frasali l’avverbio non modifica
V F
il senso del verbo a cui si riferisce.
111
INDIVIDUARE
Spesso nei romanzi di scrittori contemporanei sono
presenti verbi frasali. Ne troverai uno per ciascuno dei
brani proposti, sottolineali.
1. È una di quelle cose che è meglio che non ci pensi,
2. Nei verbi causativi il soggetto esprime
chi è causa dell’azione.
4
se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando
ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il
giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando
vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui.
Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei
vecchio. Quando, in mezzo all’Oceano, Novecento
alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: «A New York, fra
tre giorni, io scenderò da questa nave».
Ci rimasi secco.
(A. Baricco, Novecento. Un monologo,
Feltrinelli, Milano 1994)
7. La maggior parte dei verbi frasali italiani
V F
è costituita da verbi di movimento.
2
COMPLETARE
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Completa le frasi seguenti con il verbo causativo
corretto, scegliendolo dall’elenco proposto.
migliora • affonda • ingrassa • annerisce • diminuisce
• finisce
Il malato migliora.
1. Il fumo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . il camino.
2. Il bambino non . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . la minestra.
3. Il siluro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . la nave.
2. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi, quasi
vicini, perché fra di loro vi è sempre un numero pari
che gli impedisce di toccarsi per davvero. Numeri
come l’11 e il 13, come il 17 e il 19, il 41 e il 43. Se si ha
la pazienza di andare avanti a contare, si scopre che
queste coppie via via si diradano. Ci si imbatte in numeri primi sempre più isolati, smarriti in quello spazio
silenzioso e cadenzato fatto solo di cifre e si avverte il
presentimento angosciante che le coppie incontrate
fino a lì fossero un fatto accidentale, che il vero destino sia quello di rimanere soli.
4. La temperatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
(P. Giordano, La solitudine dei numeri primi,
Mondadori, Milano 2008)
5. La cioccolata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
3
Lessico
INDIVIDUARE
1
Trova un sinonimo per ciascuno dei verbi frasali
seguenti, tipici della lingua parlata, scegliendolo
dall’elenco proposto.
organizzare • proporsi • pensarci intensamente • ignorare • escludere • spettegolare • sfidare • emergere •
scrivere affrettatamente • opporsi • ripensarci • sottrarsi • svilirsi • precedere • sopravvivere
organizzare
mettere su
1. lasciar fuori
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4. votare contro
3. lanciarsi contro
6. farsi avanti
...................................
...................................
.......
................................
...................................
...................................
7. tirare avanti
2. venir fuori
...................................
5. buttarsi via
8. tirarsi indietro
9. dormirci su . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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12. tirare dritto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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(A. Scurati, Il sopravvissuto,
Bompiani, Milano 2005)
14. tornarci su
VOCABOLARIO
Il termine prosopopea1 significa “presunzione, boria”.
Individua nell’elenco seguente la parola che non è sinonimo
di prosopopea, eventualmente aiutandoti con il dizionario:
a alterigia; b arroganza; c supremazia; d supponenza.
LEZIONE 62
13. parlar dietro
3. Il preside sta tenendo uno dei suoi inconcludenti
discorsi programmatici, ma nessuno lo ascolta. Anzi.
La gran parte dei colleghi, anche quelli che non ne
avrebbero voglia, si impegna a chiacchierare con il vicino. Un vero e proprio boicottaggio. Non è mai stato
amato l’insegnante di disegno tecnico venuto dal sud
a dirigere una scalcinata scuola del nord con la prosopopea1 di una spedizione interplanetaria. Non è mai
piaciuto, per la mancanza di senso del ridicolo e per
molti altri motivi. Ma quest’anno, evidentemente, si
è deciso di farlo fuori. Mirando al suo punto debole,
al punto debole di ogni uomo del nostro tempo, e in
particolar modo di quelli che svolgono la nostra professione: il sistema nervoso.
..................................
10. buttare giù . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11. venire prima
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20/12/10 12.24