Panoramica delle principali religioni
ISLAM
ISLAM
La parola araba Islam significa sottomissione
e indica la dipendenza del fedele da Dio.
Musulmano significa credente.
L'Islam nasce nel VII secolo d.C. in Arabia ed è
diffuso nel Medio Oriente, in vaste regioni
dell'Africa del Nord e dell'Asia (es. in Pakistan e
Indonesia) e, in seguito all'immigrazione, anche
nel Nord America e in Europa.
Secondo l'ordine cronologico è la terza religione
monoteista successiva all'Ebraismo e al
Cristianesimo.
ISLAM
Un primo dato che occorre considerare è che la
definizione stessa di religione applicata all'islam
è riduttiva, poiché l'islam non si concepisce come
una religione soltanto (se per religione si intende
un complesso di riti, norme, credenze che siano
separate o separabili dalla vita politica, sociale ed
economica).
L'islam infatti è una realtà onnicomprensiva, in
cui non c'è distinzione tra scienza e fede, o
stato e religione.
ISLAM - MAOMETTO
ISLAM - MAOMETTO
Muhammad (Maometto, significa 'il lodato'), nato
alla Mecca intorno al 570 d.C. e morto a Medina
nel 632, è il fondatore dell'Islam.
Secondo l'Islam Allah (Dio), prima di rivelarsi a
Maometto, si è rivelato a profeti come Abramo,
Giacobbe, Mosé, e a Gesù stesso.
Ma per ultimo e in maniera definitiva si è rivelato
a Maometto, che per questo motivo è il più
grande dei profeti.
ISLAM - MAOMETTO
Maometto rifiutò la tradizione religiosa politeista
degli arabi del suo tempo e cercò altrove le
risposte alle sue domande su Dio.
Durante questa ricerca venne a contatto con la
religione ebraica e con quella cristiana rimanendo
colpito dal libro sacro della Bibbia, dalla storia di
Abramo come padre della fede in un unico
Dio, e da diversi elementi di queste due religioni,
come ad esempio l'idea del giudizio finale di Dio.
ISLAM - MAOMETTO
ISLAM - MAOMETTO
Verso il 610 Maometto, a La Mecca, ebbe una
particolare esperienza religiosa: ricevette
dall'arcangelo Gabriele la missione di annunziare
- l'esistenza di un solo Dio, Allah;
- l'imminenza del giudizio;
- la necessità di convertire gli arabi.
Ma gli abitanti de La Mecca si mostrarono ostili
alla predicazione di Maometto che fu costretto a
fuggire a Yathrib (più tardi chiamata Medina, che
significa città del profeta).
Era il 24 settembre del 622. Questa data
stabilisce l'inizio del calendario islamico.
ISLAM - MAOMETTO
A Medina, dove visse per dieci anni, Maometto
fissò l'insieme di norme che dovevano
caratterizzare la vita del fedele e della comunità
islamica. Inoltre stabili che l'islam non sarebbe
stata una religione tribale, ma
l'unità di tutti coloro che avrebbero
riconosciuto la supremazia di Allah
e divenne un capo non solo religioso ma anche
politico e militare.
Nel corso di dieci anni conquistò vaste regioni
dell'Arabia, unificandole sotto l'unico vincolo
religioso dell'islam.
ISLAM - UMMA
ISLAM - UMMA
L'umma è la comunità dei fedeli musulmani.
Fin dalla successione di Maometto, che teneva
assieme ogni divergenza, cominciarono le prime
divisioni.
I sunniti (fedeli alla Sunnah = tradizione)
vogliono Abu Bakr, fedele compagno di Maometto
Gli sciiti (Shi At = partito) vogliono Ali, genero di
Maometto (marito della figlia Fatima).
Appartengono a questo gruppo ancora oggi i
musulmani dell'Iran.
ISLAM - CORANO
ISLAM - CORANO
Il Corano è il libro sacro dell'islam;
raccoglie i testi delle rivelazioni
che Dio fece a Maometto.
I materiali in origine erano recitati da Maometto e
imparati a memoria dai suoi seguaci.
In un'epoca successiva, ma quando Maometto
era ancora in vita, il materiale venne raggruppato
in modo tale da formare le Sure (114 +1), ovvero
i capitoli.
Il testo del Corano fu fissato attorno al 650.
ISLAM - CORANO
Per la fede islamica, il Corano è la trascrizione
esatta di un libro che è in cielo e che Dio
stesso ha fatto conoscere a Maometto,
utilizzando la voce dell'arcangelo Gabriele.
Il Corano è stato scritto e tramandato in arabo
e questa è l'unica sua forma corretta.
Il Corano viene letto, recitato, imparato a
memoria dal fedele.
Secondo i musulmani tutti i tentativi di tradurre la
parola di Dio pongono il traduttore davanti
all'imperdonabile errore di tradire la vera essenza
della parola divina.
ISLAM - SHARIA
<<
ISLAM - SHARIA
La Shari'a è la legge coranica.
Tutte le regole della shari'a dipendono
immediatamente dalla rivelazione data da Dio a
Maometto e dunque per il musulmano non vi è
nessuna differenza tra la legge civile e la legge
religiosa.
Questa unità è particolarmente visibile negli stati
islamici, dove sono considerati reati civili e
penali anche atti religiosi come l'apostasia, che
comporta la perdita dei diritti civili.
ISLAM – I CINQUE PILASTRI
ISLAM – I CINQUE PILASTRI
Un buon musulmano esprime la sua fede
osservando cinque precetti:
1. Shahada (la professione di fede): ripetere
durante il giorno le seguenti parole "Non c'è che
un Dio e Maometto è il suo profeta".
2. Salah (la preghiera): pregare cinque volte al
giorno rivolti verso La Mecca. Il muezzin sale sul
minareto e, in specifici momenti della giornata,
dall'altoparlante, invita tutti alla preghiera. La
preghiera inizia sempre con la ripetizione per
quattro volte della formula Allah Akbar (Dio è il più
grande).
ISLAM – I CINQUE PILASTRI
3. Sawm (il digiuno): nel mese di Ramadan
dall'alba al tramonto tutti i musulmani adulti si
astengono dal mangiare, dal bere e dal fumare. È
un tempo di penitenza e di purificazione.
4. Zakkat (l'imposta di solidarietà): aiutare i poveri
con l'elemosina.
5. Hajj (il pellegrinaggio): tutti i musulmani che ne
hanno i mezzi sono tenuti a compiere un
pellegrinaggio a La Mecca almeno una volta nella
loro vita.
ISLAM – LA PREGHIERA
ISLAM – LA PREGHIERA
I musulmani pregano Allah prostrandosi a terra
rivolti verso La Mecca e recitano la Shahada,
leggendo e meditando il Corano oppure recitando
i 99 nomi coi quali Dio è nominato nel Corano
(es. il re, il santissimo, il misericordioso, il buono,
l'eterno, la luce, il fedele). Questa preghiera è
fatta con l'ausilio di un rosario composto da 33
grani che viene sgranato per tre volte.
Il venerdì è il giorno di festa e i fedeli si riuniscono
nella moschea per la preghiera del pomeriggio
guidata dall'imam.
ISLAM – JIHAD E VIOLENZA
ISLAM – JIHAD E VIOLENZA
In tutte le religioni si pone
il problema della violenza.
In tutte le religioni si può trovare qualcosa che
richiami la coercizione e la violenza. Ma in
particolare c'è violenza nelle religioni
profetiche, che all'esterno sono orientate in
maniera attiva, combattiva, missionaria.
E in particolare c'è violenza nell'Islam, poiché
appunto lo stesso Maometto non era soltanto
profeta, ma anche - cosa di cui i musulmani
vanno orgogliosi - un generale ricco di successi.
ISLAM – JIHAD E VIOLENZA
Ancora oggi il Corano viene naturalmente citato
con i suoi appelli alla jihad. Ma jihad non
dovrebbe essere tradotto con 'guerra santa'.
Jihad significa letteralmente 'sforzo':
sforzo morale in favore di Dio,
contro le proprie imperfezioni.
Solo nel caso estremo, secondo la concezione di
molti musulmani, questo «affaticarsi sulla via che
porta a Dio» deve venire inteso come un «dovere
della guerra contro i nemici miscredenti».