Quando il naso è responsabile della cefalea La cefalea che accompagna patologie nasali è caratterizzata da dolore alla radice del naso che può irradiarsi all'occhio, dura alcune ore o alcuni giorni è scatenata da variazioni climatico-ambientali o da reazioni allergiche o infettive, può accompagnarsi a fotofobia (fastidio alla luce), lacrimazione ed arrossamento dell'occhio dallo stesso lato della anomalia anatomica endonasale. La responsabilità del naso e dei seni paranasali nell’insorgenza di dolore cranio-facciale è stata dimostrata essere frequente. Il dolore sono provocati e sostenuti da: anomalie anatomiche, processi infiammatori nasosinusali e più raramente da neoplasie. Le anomalie anatomiche più frequentemente presenti nei pazienti che soffrono di cefalea rinogena sono rappresentate da irregolarità della parte alta del setto nasale, del turbinato medio, degli sbocchi dei seni paranasali. Queste aree particolarmente sensibili al dolore possono accentuare questa sensibilità per allergie, infiammazioni, modificazioni del clima e dell’ambiente (sostanze chimiche e polveri). Talora il disturbo compare per sofferenza delle fibre nervose naso-sinusali o delle vie nervose che trasmettono gli stimoli al cervello. In quest’ultimo caso si parla di sindromi altiche rinogene neurogene. Nelle cefalee rinogene neurogene il danno può essere situato: a livello dei recettori per il dolore situati nelle zone trigger naso-sinusali oppure a livello del ganglio sfeno-palatino (centro nervoso del naso e dei seni paranasali). La cefalea è caratteristica: si localizza alla radice del naso, si irradia all'occhio, all'orecchio e talvolta al collo alla spalla e ad un braccio. Può durare alcune ore ed è caratterizzata da un dolore urente (bruciore) a crisi improvvise che si ripetono senza una frequenza precisa non precedute da sintomi premonitori. La crisi dolorosa è scatenata da situazioni particolari (stanchezza, ciclo mestruale, inalazione di alcune sostanze odorose come l'alcool e l'ammoniaca) si accompagna a ostruzione nasale, fastidio alla luce, talora lacrimazione ed arrossamento dell'occhio dallo stesso lato dei dolore. CEFALEA RINOGENA DA CAUSE ORGANICHE Può essere dovuta a: - - - Anomalie anatomiche (contatti tra parete laterale del naso e setto) Rappresentano la causa più frequente di cefalea rinogena. Consistono nelle presenza di irregolarità del setto che comprimono la parete laterale della fossa nasale dove si trovano i turbinati stimolando aree di mucosa ricche di terminazioni nervose deputate alla percezione del dolore. La sintomatologia dolorosa viene scatenata dalla occasionale esposizione a fenomeni infiammatori (allergici o infettivi), a modificazioni dell'aria inspirata (variazioni climatico-ambientali), all'inalazione di polveri o di altre sostanze. La cefalea è caratteristica. Si localizza alla radice del naso e si irradia all'occhio, dura alcune ore o alcuni giorni, si accompagna a fotofobia (fastidio alla luce), lacrimazione ed arrossamento dell'occhio dallo stesso lato della anomalia anatomica endonasale. La diagnosi si formula in base al colloquio ( storia dei sintomi e delle malattie del paziente), all’esame endoscopico e la TAC. Raramente può essere richiesta una Risonanza magnetica. Un test fondamentale in tutte le sospette cefalee rinogene ed in particolare in quelle da contatto turbino-settale è il test di soppressione anestetica della crisi algica che si esegue applicando all'interno del naso una medicazione anestetica nella zona del contatto. Tale medicazione, se il test è positivo, elimina il dolore Processi infiammatori e infezioni (allergie, riniti, sinusiti) I dolori cranio - facciali causati dalle sinusiti si localizzano in sedi diverse a seconda della localizzazione dell’infezione. Tipici sono le irradiazioni alla radice del naso nella sinusite etmoidale, al vertice del cranio e alla regione occipitale nella sinusite sfenoidale, alla fronte nelle sinusiti frontali - Neoplasie del naso e dei seni paranasali Il dolore, in questi casi presenta carattere continuo o subcontinuo, progressivamente ingravescente e si localizza in rapporto alla regione interessata. Solitamente si accompagna ad altri sintomi quali l’ostruzione nasale (uni o bilaterale) il sanguinamento, la secrezione nasale ed altri sintomi che dipendono dalle caratteristiche di ogni singola neoplasia. DIAGNOSI DELLE CEFALEE Per la diagnosi di queste forme, oltre alla visita otorinolaringoiatrica, è sempre assolutamente necessaria una consulenza. TERAPIA DELLE CEFALEE La terapia farmacologica tradizionale si basa sull'utilizzo di FANS, di antidolorifici e di altri farmaci specifici ed ha lo scopo di alleviare la sintomatologia ma non agisce sulla causa se essa è organica. In quaro caso solo la terapia chirurgica è in grado di risolvere il problema.