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MC2
Mothers’ Colors 2
Rassegna Stampa
Indice
Cartaceo
29/11/16
La Sicilia
A Gibellina “Mc2”, 12 ore in scena
01/12/16
100nove
Dodici ore con gli “Esos Theatre”
03/12/16
La Sicilia
Maratona d’arte a Gibellina
03/12/16
Gazzetta del Sud
I linguaggi artistici si fondono sul palcoscenico
della creatività
06/12/16
Giornale di Sicilia
Dodici ore filate tra pittura, musica e teatro
07/12/16
La Sicilia
“Mothers’ Colors 2” una maratona di prosa, canto
e arte
07/12/16
Gazzetta del Sud
I linguaggi dell’arte a Gibellina
09/12/16
Corriere della Sera
Gibellina, gran madre di Sicilia
28/11/16
Balarm.it
“Mc2”: dodici ore di performance artistiche a…
28/11/16
Lagazzettatrapanese.it
12 ore di teatro sperimentale e pittura a Gibellina...
28/11/16
Livesicilia.it
Gibellina, esperimenti a teatro
28/11/16
New.Castelvetranonews.it Gibellina, 12 ore di teatro sperimentale e pittura…
28/11/16
Scomunicando.it
Teatro – A Gibellina 12 ore di passione
30/11/16
Segno.it
MC2 – Mothers’Colors2
30/11/16
Catania Report
“Mc2”. A Gibellina 40 artisti in una performance…
30/11/16
Itamcomunicazione.it
A Gibellina il 7 dicembre 12 ore no stop per …
02/12/16
Agenziarepubblica.it
A Gibellina, il 7 dicembre “Mc2”, una …
02/12/16
Blogsicilia.it
“Mothers’ Colors” ovvero performance e …
02/12/16
Inside Art
Mothers’Colors 2, una performance lunga 12 ore…
02/12/16
Scomunicando.it
Teatro – “MC2” a Gibellina il 7 dicembre …
02/12/16
Vivienna.it
Gibellina: il regista Sasà Neri e la pittrice Solveig...
03/12/16
New.Castelvetranonews.it A Gibellina via il 7 dicembre alla “maratona”…
Online
04/12/16
Dramma.it
Mothers’ Colors 2
04/12/16
ProgettoItaliaNews.net
A Gibellina nasce la maratona artistica “MC2”
05/12/16
Bebopradio.it
MC2 il dolore come rinascita
05/12/16
Viaggiarteecucina.it
A Gibellina il 7 dicembre “MC2”, una …
06/12/16
Limegator.it
In scena a Gibellina la performance MC2
06/12/16
BitSicilia.com
In scena a Gibellina la performance MC2
06/12/16
Magazinepausacaffè.com A Gibellina la performance “Mothers Colors 2”…
06/12/16
Trapaniook.it
Domani a Gibellina la performance MC2 tra …
06/12/16
Vivienna.it
Il scena a Gibellina la performance MC2
06/12/16
Lapisnet.it
MC2 – Mothers’ Colors 2
07/12/16
Askanews.it
Mothers Colors 2, la performance del Teatro …
07/12/16
Notizie.Tiscali.it
Mothers Colors 2, la performance del Teatro …
07/12/16
It.Notizie.Yahoo.com
Mothers Colors 2, la performance del Teatro …
07/12/16
Repubblicapalermo.it
La maratona d’arte di Gibellina, 12 ore contro la…
07/12/16
RDS.it
Mothers Colors 2, la performance del Teatro…
07/12/16
Il Fogliettone.it
Mothers Colors 2, la performance del Teatro…
07/12/16
Stream24.ilsole24ore.it
Mothers Colors 2, la performance del Teatro…
08/12/16
Corriere.it
Gibellina, gran madre di Sicilia
09/12/16
Tike.news
Gibellina, gran madre di Sicilia
09/12/16
Dagospia.it
Una maratona d’arte per dire no alla violenza…
11/12/16
Tp24.it
Gibellina, gran madre di Sicilia. Performance…
17/12/16
Imgpress.it
Messina, mercoledì 21 “Gli Aristojazz”, il…
17/12/16
Strettoweb.com
A Messina lo spettacolo “Gli Aristojazz”
17/12/16
Progettoitaianews.net
Messina, mercoledì 21”Gli Aristojazz”, il musical...
TV
07/12/16
TGR Sicilia
09/12/16
Rei TV
13/12/16
RaiNews24
CARTACEO
ONLINE
Eventi Arriva a Gibellina, mercoledì 7 dicembre, "Mothers'Colors2", performance lunga un giorno promossa e sostenuta da Fondazione Terzo Pilastro ‐ Italia e Mediterraneo "Mc2": dodici ore di performance artistiche a Gibellina Dodici ore di durata. Quaranta artisti coinvolti. Recitazione, canto, musica, danza e pittura insieme. E’ “Mothers’Colors 2”, in acronimo “MC2”, l’evento che la Fondazione Terzo Pilastro ‐
Italia e Mediterraneo promuove e realizza in Sicilia in collaborazione con la Fondazione Orestiadi. L’appuntamento è per giorno 7 dicembre a Gibellina, nella sede del Museo delle Trame Mediterranee. In scena saranno l’ensemble messinese di drammaturgia sperimentale “EsosTheatre. Il Teatro degli Esoscheletri” di Sasà Neri e la pittrice romana di origini siciliane Solveig Cogliani. L’opening al pubblico avrà luogo alle ore 11. Ma la pittrice e i performer saranno insieme già dalle ore 9 per rafforzare concentrazione e ispirazione comune. “Lo spettacolo ‘MC2’ rappresenta una vera e propria maratona teatrale e pittorica in cui gli artisti si esibiscono per 12 ore consecutive in una performance innovativa, sperimentando nuove interazioni fra le diverse forme dell’arte – sottolinea il Presidente della Fondazione Terzo Pilastro ‐
Italia e Mediterraneo, Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele – La compagnia teatrale diretta dal regista Sasà Neri è composta da giovani che, spesso dopo un confronto difficile con la vita o dopo aver vissuto esperienze dolorose e complicate, sono riusciti ad affrontare e risolvere i loro drammi ed a trasformare il loro disagio in espressione artistica. Essi quindi testimoniano, con la loro attività ed il loro impegno, e soprattutto con il loro talento, la possibilità di ritornare ad essere in qualsiasi momento padroni di se stessi, parte di un gruppo e membri fattivi della società. Insieme agli attori si esibisce anche la pittrice Solveig Cogliani che, con il suo tratto intenso, a volte tormentato, ma sempre creativo, utilizzando i colori caldi dei paesaggi della Sicilia, ispira     FONDATO DA FRANCESCO FORESTA LUNEDÌ 28 NOVEMBRE 2016 ‐ AGGIORNATO ALLE 18:41 HiQPdf Evaluation 11/28/2016 RASSEGNA WEB LIVESICILIA.IT Data pubblicazione: 28/11/2016 Link al Sito Web UNA GALLERIA DI FOTO Bellezze nascoste al Museo Salinas L'INCHIESTA SUL MOVIMENTO 5 STELLE Firme false, riuniti i probiviri Nuti e Mannino, sospensione vicina ARS Assestamento, mannaia di Ardizzone Un mutuo per salvare i Comuni PALERMO Firme false, tre nuovi indagati Il silenzio dei deputati Cinquestelle Live Sicilia PROVINCIA DI PALERMO Schianto mortale nella notte | Pioppo piange i tre giovani amici PALERMO Questo non è il cappuccino | accusato di violenza sessuale IMMAGINI VIOLENTE Rissa sul volo Ryanair | Il VIDEO delle botte I FUNERALI L'ultimo bacio a Carola | Salemi, il giorno del dolore IN PROVINCIA DI PALERMO questa voglia di rinascita. Ritengo, quindi, di fondamentale importanza, oltre che di grande valore etico e sociale, – conclude il Prof. Emanuele – promuovere e sostenere l’opera di questi artisti, peraltro in un luogo come la Fondazione Orestiadi a Gibellina, per offrire ai giovani del territorio un esempio concreto della valenza dell’arte come volano per la crescita interiore e sociale dell’essere umano”. Il Presidente della Fondazione Orestiadi Prof. Calogero Pumilia afferma: “La Fondazione Orestiadi di Gibellina accoglierà nel proprio Museo delle Trame Mediterranee una performance di straordinario valore culturale, quella che sarà realizzata da quaranta artisti siciliani a conclusione di un'iniziativa voluta e finanziata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo ed in particolare dal suo Presidente Emanuele. Le Orestiadi, anche attraverso questa manifestazione, confermano il proprio ruolo di istituzione culturale tra le più importanti e vive del panorama siciliano e nazionale e consolidano il proprio rapporto con la Fondazione Terzo Pilastro in una visione comune del valore fondante della cultura e delle sue capacità di trainare la crescita civile ed economica della nostra regione. Per un giorno intero si alterneranno recitazione, canto, musica, danza e pittura, componendo un insieme di azioni che concludono il percorso iniziato già da tempo nella cornice più propria della Fondazione Orestiadi”. “Prosegue e si rafforza l’impegno per le nuove generazioni, in stretta collaborazione con la Fondazione Terzo Pilastro ‐ Italia e Mediterraneo”, aggiunge la Prof. Francesca Corrao, Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Orestiadi di Gibellina. “L’accoglienza nella programmazione 2016 dell’evento ‘MC2’ ne è ulteriore testimonianza”. “Come sottolineato dal Prof. Emanuele – conclude l’Arch. Enzo Fiammetta, Direttore del Museo delle Trame Mediterranee – ci ha colpito il fatto che a essere in scena e a sfidare nuovi linguaggi e nuove integrazioni artistiche siano giovani e giovanissimi performer che, sotto la guida del loro regista, Sasà Neri, intavolano un dialogo complesso, pur se decisamente fecondo, con una sensibilità altra, rappresentata dalla pittrice romana Solveig Cogliani. E ci ha colpito positivamente anche la tenacia, la disciplina che ha visto lavorare insieme, tra Roma e Messina, tra una espressione artistica e l’altra, un gruppo così ampio di talenti”. Stralci di classici, storie di cronaca, suggestioni pop e testi inediti formano il copione “patchwork” su cui si snoderà la performance di teatro, canto, musica e danza degli Esoscheletri. Immersa nell’azione drammaturgica, Solveig Cogliani dipingerà in tempo reale sull’onda delle emozioni provate la tela “Ecatombe”. “MC2” è uno spettacolo‐
unicum, non replicabile. Per renderlo possibile, Neri e Cogliani, che insieme avevano già dato vita a “Mothers’Colors” a Roma nel febbraio del 2014, hanno condiviso un percorso di ricerca durato due anni, tra art of painting e arti performative. Al loro fianco, anche Agnese Carrubba e Claudia Bertuccelli, rispettivamente vocal coach e coreografa degli Esoscheletri. La performance è a ingresso gratuito e rimarrà aperta al pubblico dalle ore 11 alle ore 21. Lunedì 28 Novembre 2016 ‐ 17:38 Dodici ore di durata. Quaranta artisti coinvolti. Recitazione, canto, musica, danza e pittura insieme. E’
“Mothers’Colors 2”, in acronimo “MC2”, l’evento che la Fondazione Terzo Pilastro – Italia e
Mediterraneo promuove e realizza in Sicilia in collaborazione con la Fondazione Orestiadi.
L’appuntamento è per giorno 7 dicembre a Gibellina, nella sede del Museo delle Trame Mediterranee.
In scena saranno l’ensemble messinese di drammaturgia sperimentale “EsosTheatre. Il Teatro degli
Esoscheletri” di Sasà Neri e la pittrice romana di origini siciliane Solveig Cogliani. L’opening al pubblico
avrà luogo alle ore 11. Ma la pittrice e i performer saranno insieme già dalle ore 9 per rafforzare
concentrazione e ispirazione comune.
“Lo spettacolo ‘MC2’ rappresenta una vera e propria maratona teatrale e pittorica in cui gli artisti si
esibiscono per 12 ore consecutive in una performance innovativa, sperimentando nuove interazioni fra
le diverse forme dell’arte – sottolinea il Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e
Mediterraneo, Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele – La compagnia teatrale diretta dal regista Sasà
Neri è composta da giovani che, spesso dopo un confronto difficile con la vita o dopo aver vissuto
esperienze dolorose e complicate, sono riusciti ad affrontare e risolvere i loro drammi ed a trasformare
il loro disagio in espressione artistica. Essi quindi testimoniano, con la loro attività ed il loro impegno, e
soprattutto con il loro talento, la possibilità di ritornare ad essere in qualsiasi momento padroni di se
stessi, parte di un gruppo e membri fattivi della società. Insieme agli attori si esibisce anche la pittrice
Solveig Cogliani che, con il suo tratto intenso, a volte tormentato, ma sempre creativo, utilizzando i
colori caldi dei paesaggi della Sicilia, ispira questa voglia di rinascita. Ritengo, quindi, di fondamentale
importanza, oltre che di grande valore etico e sociale, – conclude il Prof. Emanuele – promuovere e
sostenere l’opera di questi artisti, peraltro in un luogo come la Fondazione Orestiadi a Gibellina, per
offrire ai giovani del territorio un esempio concreto della valenza dell’arte come volano per la crescita
interiore e sociale dell’essere umano”.
Il Presidente della Fondazione Orestiadi Prof. Calogero Pumilia afferma: “La Fondazione Orestiadi di
Gibellina accoglierà nel proprio Museo delle Trame Mediterranee una performance di straordinario
valore culturale, quella che sarà realizzata da quaranta artisti siciliani a conclusione di un’iniziativa
voluta e finanziata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo ed in particolare dal suo
Presidente Emanuele. Le Orestiadi, anche attraverso questa manifestazione, confermano il proprio
ruolo di istituzione culturale tra le più importanti e vive del panorama siciliano e nazionale e consolidano
il proprio rapporto con la Fondazione Terzo Pilastro in una visione comune del valore fondante della
cultura e delle sue capacità di trainare la crescita civile ed economica della nostra regione. Per un
giorno intero si alterneranno recitazione, canto, musica, danza e pittura, componendo un insieme di
azioni che concludono il percorso iniziato già da tempo nella cornice più propria della Fondazione
Orestiadi”.
“Prosegue e si rafforza l’impegno per le nuove generazioni, in stretta collaborazione con la Fondazione
Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo”, aggiunge la Prof. Francesca Corrao, Presidente del Comitato
scientifico della Fondazione Orestiadi di Gibellina. “L’accoglienza nella programmazione 2016
dell’evento ‘MC2’ ne è ulteriore testimonianza”.
“Come sottolineato dal Prof. Emanuele – conclude l’Arch. Enzo Fiammetta, Direttore del Museo delle
Trame Mediterranee – ci ha colpito il fatto che a essere in scena e a sfidare nuovi linguaggi e nuove
integrazioni artistiche siano giovani e giovanissimi performer che, sotto la guida del loro regista, Sasà
Neri, intavolano un dialogo complesso, pur se decisamente fecondo, con una sensibilità altra,
rappresentata dalla pittrice romana Solveig Cogliani. E ci ha colpito positivamente anche la tenacia, la
disciplina che ha visto lavorare insieme, tra Roma e Messina, tra una espressione artistica e l’altra, un
gruppo così ampio di talenti”.
Stralci di classici, storie di cronaca, suggestioni pop e testi inediti formano il copione “patchwork” su cui
si snoderà la performance di teatro, canto, musica e danza degli Esoscheletri. Immersa nell’azione
drammaturgica, Solveig Cogliani dipingerà in tempo reale sull’onda delle emozioni provate la tela
“Ecatombe”.
“MC2” è uno spettacolo-unicum, non replicabile. Per renderlo possibile, Neri e Cogliani, che insieme
avevano già dato vita a “Mothers’Colors” a Roma nel febbraio del 2014, hanno condiviso un percorso di
ricerca durato due anni, tra art of painting e arti performative. Al loro fianco, anche Agnese Carrubba e
Claudia Bertuccelli, rispettivamente vocal coach e coreografa degli Esoscheletri. La performance è a
ingresso gratuito e rimarrà aperta al pubblico dalle ore 11 alle ore 21.
02/12/2016
Dodici ore di durata.
Quaranta artisti coinvolti.
Recitazione, canto, musica,
danza e pittura insieme.
E’“Mothers’Colors 2”, in
acronimo “MC2”, l’evento
che la Fondazione Terzo
Pilastro – Italia e
Mediterraneo promuove e
sostiene in Sicilia in
collaborazione con
la Fondazione Orestiadi.
L’appuntamento è per giorno
7 dicembre a Gibellina, nella
sede del Museo delle Trame
Mediterranee. In scena
saranno l’ensemble
messinese di drammaturgia
sperimentale “EsosTheatre. Il Teatro degli Esoscheletri” di Sasà Neri e la pittrice romana di origini
siciliane Solveig Cogliani. L’opening al pubblico avrà luogo alle 11. Ma la pittrice e i performer
saranno insieme già dalle ore 9 per rafforzare concentrazione e ispirazione comune.
“Lo spettacolo ‘MC2’ rappresenta una vera e propria maratona teatrale e pittorica in cui gli artisti si
esibiscono per 12 ore consecutive in una performance innovativa, sperimentando nuove interazioni
fra le diverse forme dell’arte – sottolinea il Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e
Mediterraneo, Emmanuele F. M. Emanuele – La compagnia teatrale diretta dal regista Sasà Neri è
composta da giovani che, spesso dopo un confronto difficile con la vita o dopo aver vissuto
esperienze dolorose e complicate, sono riusciti ad affrontare e risolvere i loro drammi ed a
trasformare il loro disagio in espressione artistica. Essi quindi testimoniano, con la loro attività ed il
loro impegno, e soprattutto con il loro talento, la possibilità di ritornare ad essere in qualsiasi
momento padroni di se stessi, parte di un gruppo e membri fattivi della società. Insieme agli attori si
esibisce anche la pittrice Solveig Cogliani che, con il suo tratto intenso, a volte tormentato, ma
sempre creativo, utilizzando i colori caldi dei paesaggi della Sicilia, ispira questa voglia di rinascita.
Ritengo, quindi, di fondamentale importanza, oltre che di grande valore etico e sociale, – conclude
il Prof. Emanuele – promuovere e sostenere l’opera di questi artisti, peraltro in un luogo come la
Fondazione Orestiadi a Gibellina, per offrire ai giovani del territorio un esempio concreto della
valenza dell’arte come volano per la crescita interiore e sociale dell’essere umano”.
Il Presidente della Fondazione Orestiadi Calogero Pumilia afferma: “La Fondazione Orestiadi di
Gibellina accoglierà nel proprio Museo delle Trame Mediterranee una performance di straordinario
valore culturale, quella che sarà realizzata da quaranta artisti siciliani a conclusione di un’iniziativa
voluta e finanziata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo ed in particolare dal suo
Presidente Emanuele. Le Orestiadi, anche attraverso questa manifestazione, confermano il proprio
ruolo di istituzione culturale tra le più importanti e vive del panorama siciliano e nazionale e
consolidano il proprio rapporto con la Fondazione Terzo Pilastro in una visione comune del valore
fondante della cultura e delle sue capacità di trainare la crescita civile ed economica della nostra
regione. Per un giorno intero si alterneranno recitazione, canto, musica, danza e pittura,
componendo un insieme di azioni che concludono il percorso iniziato già da tempo nella cornice più
propria della Fondazione Orestiadi”.
“Prosegue e si rafforza l’impegno per le nuove generazioni, in stretta collaborazione con la
Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo”, aggiunge la Prof. Francesca Corrao, Presidente
del Comitato scientifico della Fondazione Orestiadi di Gibellina. “L’accoglienza nella
programmazione 2016 dell’evento ‘MC2’ ne è ulteriore testimonianza”.
“Come sottolineato dal Prof. Emanuele – conclude Enzo Fiammetta, Direttore del Museo delle
Trame Mediterranee – ci ha colpito il fatto che a essere in scena e a sfidare nuovi linguaggi e nuove
integrazioni artistiche siano giovani e giovanissimi performer che, sotto la guida del loro regista,
Sasà Neri, intavolano un dialogo complesso, pur se decisamente fecondo, con una sensibilità altra,
rappresentata dalla pittrice romana Solveig Cogliani. E ci ha colpito positivamente anche la tenacia,
la disciplina che ha visto lavorare insieme, tra Roma e Messina, tra una espressione artistica e
l’altra, un gruppo così ampio di talenti”.
Sperimentare nuove possibilità di interazione fra le diverse forme artistiche sembra lo scopo
di Mothers’Colors 2. Appuntamento il 7 dicembre a Gibellina, nella sede del Museo delle Trame
Mediterranee, quando grazie alla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo e la
fondazione Orestiadi, è possibile partecipare a una performance lunga 12 ore consecutive. In
scena l’ensemble messinese di drammaturgia sperimentale EsosTheatre il Teatro degli
Esoscheletri di Sasà Neri e la pittrice romana di origini siciliane Solveig Cogliani. L’opening al
pubblico è alle ore 11. Stralci di classici, storie di cronaca, suggestioni pop e testi inediti formano il
copione base della performance di teatro, canto, musica e danza mentre immerse in queste
atmosfere Cogliani dipinge in tempo reale sull’onda delle emozioni provate.
«Lo spettacolo – sottolinea il Presidente della Fondazione
Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, Prof.
Avv. Emmanuele F. M. Emanuele – rappresenta una vera
e propria maratona teatrale e pittorica in cui gli artisti si
esibiscono per 12 ore consecutive in una performance
innovativa, sperimentando nuove interazioni fra le diverse
forme dell’arte. La compagnia teatrale diretta dal regista
Sasà Neri è composta da giovani che, spesso dopo un
confronto difficile con la vita o dopo aver vissuto
esperienze dolorose e complicate, sono riusciti ad
affrontare e risolvere i loro drammi ed a trasformare il loro disagio in espressione artistica».
Info: www.mc2performance.it
Gibellina (Tp). Un progetto lungo due anni,
nato per “germinazione spontanea” dalla
maratona artistica “Mothers’Colors (oltre il
blues). Rave d’arte e tavola rotonda” che si è
svolta a Roma il 23 febbraio 2014. Un
progetto, inoltre, che viaggia su una sintonia
artistica che si è sviluppata e approfondita tra
Messina e Roma, tra arti performative
sceniche (recitazione, danza, canto, musica)
e arte pittorica.
“Mothers’Colors 2” ovvero “MC2”, la
performance lunga 12 ore in programma al
Museo delle Trame del Mediterraneo a
Gibellina, promossa e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo in
collaborazione con la Fondazione Orestiadi, rappresenterà il nuovo passaggio creativo collettivo
realizzato dall’ensemble di drammaturgia sperimentale “EsosTheatre. Il Teatro degli Esoscheletri”
di Sasà Neri e la pittrice Solveig Cogliani.
Teatro e pittura a confronto, ma, soprattutto “un’esperienza nuova, rischiosa come sempre un
accadimento creativo comporta”. Solveig Cogliani torna a confrontarsi con il teatro performativo
degli Esoscheletri e il tema su cui l’evento si incentra è quello, ampio e attualissimo, della violenza.
“Torno a creare con loro e per loro – dice la pittrice – dopo l’esperienza straordinaria di
‘Mothers’Colors’ che mi ha visto dipingere l’opera ‘Alessandra’, che sulla tela reca iscritte le parole
suggerite ed ossessivamente ripetute dagli Esoscheletri durante lo spettacolo, e che ho dipinto
davanti agli occhi del pubblico proprio a partire dai lineamenti della performer Alessandra
Borgosano”.
“In realtà – continua l’artista – gli Esoscheletri, pur partendo dall’idea della rappresentazione
teatrale, vivono sulla scena insieme al pubblico. Gli spettatori diventano loro stessi attori,
protagonisti di un’esperienza che nella percezione di ciascuno è reale, è realtà. Ecco perché, nulla
può esser ripetuto in EsosTheatre, neppure l’intervento pittorico”.
Per Gibellina Cogliani sa soltanto che sceglierà di evocare l’inquietudine attraverso “il richiamo agli
animali dipinti dai primi uomini come capovolti/travolti dagli accadimenti di oggi”. “In accordo con il
progetto che abbiamo costruito insieme con Sasà Neri, dedicherò a ‘MC2’ una performance
pittorica che ho intitolato ‘Ecatombe’, dall’antico significato di hecatómbe in greco (con in
significato di ‘magnifico sacrificio’) e farò emergere le lettere ἑκατόμβη sulla tela preparata con la
terra”.
“Ho provato una tensione particolarissima in questi due anni durante i quali abbiamo lavorato a
‘MC2’, ogni spettacolo e ogni scelta vissuti come tappa inderogabile del percorso. Oggi siamo
vicini alla realizzazione della performance. Lo dobbiamo ad alcune persone che hanno creduto in
noi, nel valore, nella bellezza e nel talento dei nostri artisti. Ciò che sento ora è un’immensa calma
e una grande gratitudine”, aggiunge Sasà Neri, regista e ideatore del format “Esoscheletri” su cui si
sviluppa il teatro performativo EsosTheatre.
“Dico grazie dunque alla grande artista Solveig Cogliani, al Prof. Avv. Emmanuele Emanuele,
Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, che ci ha supportato e seguito
con attenzione e cura, alla Fondazione Orestiadi di Gibellina che ci accoglierà nel suo Museo delle
Trame Mediterranee. E dico grazie agli Esoscheletri, i performer che hanno trasformato
EsosTheatre da folle sogno personale in realtà collettiva di ricerca e sperimentazione, e alle due
coach Agnese Carrubba, per canto e musica, e Claudia Bertuccelli, per la danza e i movimenti
scenici”.
Ma cosa concretamente ci si deve aspettare da “MC2”? “Teatro, pittura, canto, musica, danza …
Sarà una maratona, succederà tanto. Ma soprattutto – come sempre e più di sempre – la
performance nascerà in tempo reale dalle vibrazioni che promaneranno dai nostri ospiti-spettatori
e dal luogo stesso che ci ospiterà”.
A Gibellina via il 7 dicembre alla "maratona" di 12 ore
del MC2. Pittura, canto,
musica e non solo
Un progetto lungo due anni, nato per
“germinazione spontanea” dalla maratona
artistica “Mothers’Colors (oltre il blues). Rave
d’arte e tavola rotonda” che si è svolta a Roma
il 23 febbraio 2014. Un progetto, inoltre, che
viaggia su una sintonia artistica che si è
sviluppata e approfondita tra Messina e Roma,
tra arti performative sceniche (recitazione,
danza, canto, musica) e arte pittorica.
“Mothers’Colors 2” ovvero “MC2”, la performance lunga 12 ore in programma al Museo delle
Trame del Mediterraneo a Gibellina, promossa e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro Italia e Mediterraneo in collaborazione con la Fondazione Orestiadi, rappresenterà il nuovo
passaggio creativo collettivo realizzato dall’ensemble di drammaturgia sperimentale
“EsosTheatre. Il Teatro degli Esoscheletri” di Sasà Neri e la pittrice Solveig Cogliani. Teatro e
pittura a confronto, ma, soprattutto “un’esperienza nuova, rischiosa come sempre un
accadimento creativo comporta”.
Solveig Cogliani torna a confrontarsi con il teatro performativo degli Esoscheletri e il tema su
cui l’evento si incentra è quello, ampio e attualissimo, della violenza. “Torno a creare con loro
e per loro – dice la pittrice – dopo l’esperienza straordinaria di ‘Mothers’Colors’ che mi ha visto
dipingere l’opera ‘Alessandra’, che sulla tela reca iscritte le parole suggerite ed
ossessivamente ripetute dagli Esoscheletri durante lo spettacolo, e che ho dipinto davanti agli
occhi del pubblico proprio a partire dai lineamenti della performer Alessandra Borgosano”. “
In realtà – continua l’artista – gli Esoscheletri, pur partendo dall’idea della rappresentazione
teatrale, vivono sulla scena insieme al pubblico. Gli spettatori diventano loro stessi attori,
protagonisti di un’esperienza che nella percezione di ciascuno è reale, è realtà. Ecco perché,
nulla può esser ripetuto in EsosTheatre, neppure l’intervento pittorico”.
Per Gibellina Cogliani sa soltanto che sceglierà di evocare l’inquietudine attraverso “il richiamo
agli animali dipinti dai primi uomini come capovolti/travolti dagli accadimenti di oggi”. “In
accordo con il progetto che abbiamo costruito insieme con Sasà Neri, dedicherò a ‘MC2’ una
performance pittorica che ho intitolato ‘Ecatombe’, dall’antico significato di hecatómbe in greco
(con in significato di ‘magnifico sacrificio’) e farò emergere le lettere ἑκατόμβη sulla tela
preparata con la terra”.
“Ho provato una tensione particolarissima in questi due anni durante i quali abbiamo lavorato
a ‘MC2’, ogni spettacolo e ogni scelta vissuti come tappa inderogabile del percorso. Oggi
siamo vicini alla realizzazione della performance. Lo dobbiamo ad alcune persone che hanno
creduto in noi, nel valore, nella bellezza e nel talento dei nostri artisti.
Ciò che sento ora è un’immensa calma e una grande gratitudine”, aggiunge Sasà Neri, regista
e ideatore del format “Esoscheletri” su cui si sviluppa il teatro performativo EsosTheatre.
“Dico grazie dunque alla grande artista Solveig Cogliani, al Prof. Avv. Emmanuele Emanuele,
Presidente della Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo, che ci ha supportato e
seguito con attenzione e cura, alla Fondazione Orestiadi di Gibellina che ci accoglierà nel suo
Museo delle Trame Mediterranee.
E dico grazie agli Esoscheletri, i performer che hanno trasformato EsosTheatre da folle sogno
personale in realtà collettiva di ricerca e sperimentazione, e alle due coach Agnese Carrubba,
per canto e musica, e Claudia Bertuccelli, per la danza e i movimenti scenici”.
Ma cosa concretamente ci si deve aspettare da “MC2”? “Teatro, pittura, canto, musica, danza
… Sarà una maratona, succederà tanto. Ma soprattutto – come sempre e più di sempre – la
performance nascerà in tempo reale dalle vibrazioni che promaneranno dai nostri ospitispettatori e dal luogo stesso che ci ospiterà”.
Mothers’Colors 2 Scritto da Fondazione Terzo Pilastro Italia e Mediterraneo. Un progetto lungo due anni, nato per “germinazione spontanea” dalla maratona artistica “Mothers’Colors (oltre il blues). Rave d’arte e tavola rotonda” che si è svolta a Roma il 23 febbraio 2014. Un progetto, inoltre, che viaggia su una sintonia artistica che si è sviluppata e approfondita tra Messina e Roma, tra arti performative sceniche (recitazione, danza, canto, musica) e arte pittorica. “Mothers’Colors 2” ovvero “MC2”, la performance lunga 12 ore in programma al Museo delle Trame del Mediterraneo a Gibellina, promossa e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro ‐ Italia e Mediterraneo in collaborazione con la Fondazione Orestiadi, rappresenterà il nuovo passaggio creativo collettivo realizzato dall’ensemble di drammaturgia sperimentale “EsosTheatre. Il Teatro degli Esoscheletri” di Sasà Neri e la pittrice Solveig Cogliani. Teatro e pittura a confronto, ma, soprattutto “un’esperienza nuova, rischiosa come sempre un accadimento creativo comporta”. Solveig Cogliani torna a confrontarsi con il teatro performativo degli Esoscheletri e il tema su cui l’evento si incentra è quello, ampio e attualissimo, della violenza. “Torno a creare con loro e per loro – dice la pittrice – dopo l’esperienza straordinaria di ‘Mothers’Colors’ che mi ha visto dipingere l’opera ‘Alessandra’, che sulla tela reca iscritte le parole suggerite ed ossessivamente ripetute dagli Esoscheletri durante lo spettacolo, e che ho dipinto davanti agli occhi del pubblico proprio a partire dai lineamenti della performer Alessandra Borgosano”. “In realtà – continua l’artista – gli Esoscheletri, pur partendo dall’idea della rappresentazione teatrale, vivono sulla scena insieme al pubblico. Gli spettatori diventano loro stessi attori, protagonisti di un’esperienza che nella percezione di ciascuno è reale, è realtà. Ecco perché, nulla può esser ripetuto in EsosTheatre, neppure l’intervento pittorico”. Per Gibellina Cogliani sa soltanto che sceglierà di evocare l’inquietudine attraverso “il richiamo agli animali dipinti dai primi uomini come capovolti/travolti dagli accadimenti di oggi”. “In accordo con il progetto che abbiamo costruito insieme con Sasà Neri, dedicherò a ‘MC2’ una performance pittorica che ho intitolato ‘Ecatombe’, dall’antico significato di hecatómbe in greco (con in significato di ‘magnifico sacrificio’) e farò emergere le lettere ἑκατ όμβη sulla tela preparata con la terra”. “Ho provato una tensione particolarissima in questi due anni durante i quali abbiamo lavorato a ‘MC2’, ogni spettacolo e ogni scelta vissuti come tappa inderogabile del percorso. Oggi siamo vicini alla realizzazione della performance. Lo dobbiamo ad alcune persone che hanno creduto in noi, nel valore, nella bellezza e nel talento dei nostri artisti. Ciò che sento ora è un’immensa calma e una grande gratitudine”, aggiunge Sasà Neri, regista e ideatore del format “Esoscheletri” su cui si sviluppa il teatro performativo EsosTheatre. “Dico grazie dunque alla grande artista Solveig Cogliani, al Prof. Avv. Emmanuele Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro ‐ Italia e Mediterraneo, che ci ha supportato e seguito con attenzione e cura, alla Fondazione Orestiadi di Gibellina che ci accoglierà nel suo Museo delle Trame Mediterranee. E dico grazie agli Esoscheletri, i performer che hanno trasformato EsosTheatre da folle sogno personale in realtà collettiva di ricerca e sperimentazione, e alle due coach Agnese Carrubba, per canto e musica, e Claudia Bertuccelli, per la danza e i movimenti scenici”. Ma cosa concretamente ci si deve aspettare da “MC2”? “Teatro, pittura, canto, musica, danza … Sarà una maratona, succederà tanto. Ma soprattutto – come sempre e più di sempre – la performance nascerà in tempo reale dalle vibrazioni che promaneranno dai nostri ospiti‐spettatori e dal luogo stesso che ci ospiterà”. www.mc2performance.it www.fondazioneterzopilastro.it
Gibellina – Dodici ore di durata. Quaranta artisti coinvolti. Recitazione, canto, musica, danza e pittura insieme. E’ “Mothers’Colors 2”, in acronimo “MC2”, l’evento che la Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo promuove e realizza in Sicilia in collaborazione con la Fondazione Orestiadi. L’appuntamento è per giorno 7 dicembre a Gibellina, nella sede del Museo delle Trame Mediterranee. In scena saranno l’ensemble messinese di drammaturgia sperimentale “EsosTheatre. Il Teatro degli Esoscheletri” di Sasà Neri e la pittrice romana di origini siciliane Solveig Cogliani. L’opening al pubblico avrà luogo alle ore 11. Ma la pittrice e i performer saranno insieme già dalle ore 9 per rafforzare concentrazione e ispirazione comune. “Lo spettacolo ‘MC2’ rappresenta una vera e propria maratona teatrale e pittorica in cui gli artisti si esibiscono per 12 ore consecutive in una performance innovativa, sperimentando nuove interazioni fra le diverse forme dell’arte – sottolinea il Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele – La compagnia teatrale diretta dal regista Sasà Neri è composta da giovani che, spesso dopo un confronto difficile con la vita o dopo aver vissuto esperienze dolorose e complicate, sono riusciti ad affrontare e risolvere i loro drammi ed a trasformare il loro disagio in espressione artistica. Essi quindi testimoniano, con la loro attività ed il loro impegno, e soprattutto con il loro talento, la possibilità di ritornare ad essere in qualsiasi momento padroni di se stessi, parte di un gruppo e membri fattivi della società. Insieme agli attori si esibisce anche la pittrice Solveig Cogliani che, con il suo tratto intenso, a volte tormentato, ma sempre creativo, utilizzando i colori caldi dei paesaggi della Sicilia, ispira questa voglia di rinascita. Ritengo, quindi, di fondamentale importanza, oltre che di grande valore etico e sociale, – conclude il Prof. Emanuele – promuovere e sostenere l’opera di questi artisti, peraltro in un luogo come la Fondazione Orestiadi a Gibellina, per offrire ai giovani del territorio un esempio concreto della valenza dell’arte come volano per la crescita interiore e sociale dell’essere umano”. Il Presidente della Fondazione Orestiadi Prof. Calogero Pumilia afferma: “La Fondazione Orestiadi di Gibellina accoglierà nel proprio Museo delle Trame Mediterranee una performance di straordinario valore culturale, quella che sarà realizzata da quaranta artisti siciliani a conclusione di un’iniziativa voluta e finanziata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo ed in particolare dal suo Presidente Emanuele. Le Orestiadi, anche attraverso questa manifestazione, confermano il proprio ruolo di istituzione culturale tra le più importanti e vive del panorama siciliano e nazionale e consolidano il proprio rapporto con la Fondazione Terzo Pilastro in una visione comune del valore fondante della cultura e delle sue capacità di trainare la crescita civile ed economica della nostra regione. Per un giorno intero si alterneranno recitazione, canto, musica, danza e pittura, componendo un insieme di azioni che concludono il percorso iniziato già da tempo nella cornice più propria della Fondazione Orestiadi”. “Prosegue e si rafforza l’impegno per le nuove generazioni, in stretta collaborazione con la Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo”, aggiunge la Prof. Francesca Corrao, Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Orestiadi di Gibellina. “L’accoglienza nella programmazione 2016 dell’evento ‘MC2’ ne è ulteriore testimonianza”. “Come sottolineato dal Prof. Emanuele – conclude l’Arch. Enzo Fiammetta, Direttore del Museo delle Trame Mediterranee – ci ha colpito il fatto che a essere in scena e a sfidare nuovi linguaggi e nuove integrazioni artistiche siano giovani e giovanissimi performer che, sotto la guida del loro regista, Sasà Neri, intavolano un dialogo complesso, pur se decisamente fecondo, con una sensibilità altra, rappresentata dalla pittrice romana Solveig Cogliani. E ci ha colpito positivamente anche la tenacia, la disciplina che ha visto lavorare insieme, tra Roma e Messina, tra una espressione artistica e l’altra, un gruppo così ampio di talenti”. Stralci di classici, storie di cronaca, suggestioni pop e testi inediti formano il copione “patchwork” su cui si snoderà la performance di teatro, canto, musica e danza degli Esoscheletri. Immersa nell’azione drammaturgica, Solveig Cogliani dipingerà in tempo reale sull’onda delle emozioni provate la tela “Ecatombe”. “MC2” è uno spettacolo‐unicum, non replicabile. Per renderlo possibile, Neri e Cogliani, che insieme avevano già dato vita a “Mothers’Colors” a Roma nel febbraio del 2014, hanno condiviso un percorso di ricerca durato due anni, tra art of painting e arti performative. Al loro fianco, anche Agnese Carrubba e Claudia Bertuccelli, rispettivamente vocal coach e coreografa degli Esoscheletri. La performance è a ingresso gratuito e rimarrà aperta al pubblico dalle ore 11 alle ore 21. Opening alle ore 11:00 al Museo delle Trame Mediterranee. L'evento è promosso e sostenuto dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo in collaborazione con la Fondazione Orestiadi. Dopo due anni di sperimentazione e incontri si realizzerà domani, mercoledì 7 dicembre, al Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina. la performance “MC2. Mothers’Colors 2”, a ingresso gratuito e aperta al pubblico ininterrottamente dalle ore 11 alle ore 21, che vede in scena una quarantina di artisti del centro di drammaturgia sperimentale “EsosTheatre. Il Teatro degli Esoscheletri” di Messina, diretti da Sasà Neri, insieme con la pittrice romana (di origini siciliane) Solveig Cogliani che dipingerà il quadro “Ecatombe” muovendosi all’interno dell’azione di EsosTheatre. EsosTheatre ‐ immagini dalle performance Il programma della giornata prevede una prima fase riservata agli artisti, non aperta al pubblico, che avrà luogo dalle ore 9 alle ore 11. Alle ore 11 si terrà l’opening della manifestazione. Interverranno il Prof. Calogero Pumilia, Presidente della Fondazione Orestiadi, la Prof.ssa Francesca Corrao, Presidente del Comitato Scientifico Fondazione Orestiadi, il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo. Il Prof. Emanuele anticipa con queste parole il significato dell’evento: “La compagnia teatrale diretta dal regista Sasà Neri è composta da giovani che, spesso dopo un confronto difficile con la vita o dopo aver vissuto esperienze dolorose e complicate, sono riusciti ad affrontare e risolvere i loro drammi ed a trasformare il loro disagio in espressione artistica. Ho ritenuto, quindi, un dovere morale e civico ineludibile promuovere e sostenere l’opera di questi artisti, peraltro in un luogo come la Fondazione Orestiadi a Gibellina, per offrire ai giovani del territorio un esempio concreto della valenza dell’arte come volano per la crescita interiore e sociale dell’essere umano”. Locandina In scena, tra l’altro, “Stanotte ho saputo che c’eri”, tratto da "Lettera a un bambino mai nato" di Oriana Fallaci, “I Figli” (Kahlil Gibran), “Maria Farrar” (Bertold Brecht), “Questa casa è nostra” (dal film “The Others” di Alejandro Amenábar), “Maria” (di Fabrizio De Andrè), “L’uomo è assurdo” (Albert Camus),. “Tutto è compiuto” (da “Il Drago” di Evgenji Schwarz), “Amori miei” (da “From Medea” di Grazia Verasani), e una serie di casi di cronaca, assieme alle coreografie “Flying” (sul brano di Garth Stevenson), “Uschuaya” (sul brano di Gustavo Santaolalla), “Ancora qui” (su brano di Ennio Morricone), e ai canti “Oh death” (Jen Titus), Sweet dreams (Eurythmics), “Over the rainbow” (Harold Arlen e E.Y. Harburg), “Enjoi the silence” (Depeche Mode), “Orders from the dead”, in lingua inglese e greco (Rotting Christ), “Nel naufragio” (Fabrizio Pollio). La regia è firmata da RASSEGNA WEB MAGAZINEPAUSACAFFE.BLOGSPOT.COM Data pubblicazione: 06/12/2016 Link al Sito Web Sasà Neri, canti e arrangiamenti musicali sono di Agnese Carrubba, coreografie e movimenti scenici di Claudia Bertuccelli. Tecnico audio è Simone Lo Presti. Videomaker è GianPiert. Fotografo Maurizio Di Fiore. Info: www.mc2performance.it www.fondazioneterzopilastro.it Labels Eventi, Fondazione Orestiadi, Fondazione Terzo Pilastro, Gibellina, Mothers'Colors 2, Museo delle Trame Mediterranee, Sasà Neri, Solveig Cogliani, Spettacolo e Cultura, Teatro degli Esoscheletri Post più vecchio Roma – Ha fatto tappa al Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina, in
provincia di Trapani, la performance “MC2 Mothers Colors 2”, promossa e
sostenuta dalla Fondazione Terzo Pilastro Italia e Mediterraneo in
collaborazione con la Fondazione Orestiadi.
MC2 ha visto in scena una quarantina di artisti del centro di drammaturgia
sperimentale EsosTheatre, il Teatro degli Esoscheletri, diretti da Sasà
Neri, che spiega:
“E’ molto bello il luogo, ci sono tantissime evocazioni già nel territorio.
Questo museo all’interno di un vecchio baio racconta proprio le trame del
Mediterraneo e quindi l’essere umano perfettamente in linea con quello
che Orestiadi si propone di fare ormai da 6 anni. Quello che accadrà è una
serie di vibrazioni emozionali artistiche su vari livelli, partendo dalla
recitazione, attraversando il canto, la danza, la pittura”.
La compagnia teatrale è composta da giovani che, spesso dopo un
confronto difficile con la vita o dopo aver vissuto esperienze dolorose e
complicate, sono riusciti ad affrontare e risolvere i loro drammi ed a
trasformare il loro disagio in espressione artistica.
Durante la performance Solveig Cogliani, pittrice romana di origini siciliane
e condirettrice della compagnia, ha realizzato il dipinto Ecatombe
muovendosi all’interno dell’azione di EsosTheatre.
La presidente del Comitato scientifico fondazione Orestiadi, Francesca
Corrao: “E’ grazie alla Fondazione Orestiadi e alla Fondazione Terzo
Pilastro che si rinnova questa scommessa con l arte e con i giovani per
creare la voglia di andare avanti, seguendo grandi ideali e guardare al
passato e al grande lavoro che si è fatto sino ad oggi per poter individuare
un nuovo orientamento per il futuro”.
DOMENICA
Mothers Colors 2, la
performance del teatro degli
Esoscheletri
7 DIC 2016
Roma, (askanews) - Ha fatto tappa al Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina, in provincia di
Trapani, la performance "MC2 Mothers Colors 2", promossa e sostenuta dalla Fondazione Terzo
Pilastro Italia e Mediterraneo in collaborazione con la Fondazione Orestiadi.
MC2 ha visto in scena una quarantina di artisti del centro di drammaturgia sperimentale
EsosTheatre, il Teatro degli Esoscheletri, diretti da Sasà Neri, che spiega:
"E' molto bello il luogo, ci sono tantissime evocazioni già nel territorio. Questo museo all'interno di
un vecchio baio racconta proprio le trame del Mediterraneo e quindi l'essere umano perfettamente
in linea con quello che Orestiadi si propone di fare ormai da 6 anni. Quello che accadrà è una serie
di vibrazioni emozionali artistiche su vari livelli, partendo dalla recitazione, attraversando il canto,
la danza, la pittura".
La compagnia teatrale è composta da giovani che, spesso dopo un confronto difficile con la vita o
dopo aver vissuto esperienze dolorose e complicate, sono riusciti ad affrontare e risolvere i loro
drammi ed a trasformare il loro disagio in espressione artistica.
Durante la performance Solveig Cogliani, pittrice romana di origini siciliane e condirettrice della
compagnia, ha realizzato il dipinto Ecatombe muovendosi all'interno dell'azione di EsosTheatre.
La presidente del Comitato scientifico fondazione Orestiadi, Francesca Corrao: "E' grazie alla
Fondazione Orestiadi e alla Fondazione Terzo Pilastro che si rinnova questa scommessa con l arte e
con i giovani per creare la voglia di andare avanti, seguendo grandi ideali e guardare al passato e al
grande lavoro che si è fatto sino ad oggi per poter individuare un nuovo orientamento per il futuro".
L’infanzia è un terremoto», ha scritto Carola Susani, ricordando il suo arrivo, insieme con i genitori, architetti veneti, nella Valle del Belìce un anno dopo il sisma del 15 gennaio 1968. Era lo sguardo di una bambina su paesi sconosciuti — Partanna, Salaparuta, Menfi, Montevago, Poggioreale, Salemi, Santa Margherita di Belìce, Santa Ninfa — che all’improvviso si riempirono di macerie, di morti (650) e di sfollati (90 mila). Mentre Gibellina, il paese più colpito, fu completamente rasa al suolo. Ricostruire, rinascere, ricominciare, sarebbe stato difficile, complicato, impossibile. Ci sarebbe voluto un miracolo. O forse la forza di un’utopia che soltanto i matti possono coltivare. Soprattutto quando montano la rabbia e la disperazione, e le accuse, spesso ingiuste, per sprechi e malversazioni, avvelenano l’aria ancor più dell’alito della morte. «Come se l’intervento dello Stato centrale dovesse limitarsi alla sola ricostruzione delle case, tutto il resto essendo superfluo», diceva qualche anno fa, prima di morire, Ludovico Corrao, sindaco di Gibellina, senatore, uno dei più tenaci sostenitori di quell’utopia di resurrezione concretizzatasi nella nuova Gibellina, che fu salvata dall’arte e dagli artisti, dagli architetti e dagli urbanisti, dagli scrittori e dai poeti, e che al tempo stesso ha salvato la sua gente, diceva sempre Corrao, «dal ripiegamento, dalla depressione, dalla noia, dal fallimento delle vite». Ma lo sforzo di immaginazione doveva continuare anche dopo il terremoto, doveva essere permanente, affinché tutta quella gente non abbandonasse la propria terra e trovasse un senso per rimanervi e prendersene cura, nonostante tutte le tragedie, le ingiustizie, le vecchie e nuove povertà, e la consapevolezza che quasi sempre, nella condizione umana, «l’infanzia è un terremoto». Ecco allora che a Gibellina nasce e si afferma un luogo, il Museo delle Trame mediterranee (ma come, un museo? sì, un museo affatto singolare), di fronte a La montagna di sale di Mimmo Paladino, non lontano dal Cretto di RASSEGNA WEB TP24.IT Data pubblicazione: 11/12/2016 Burri, e in cui è possibile essere trascinati dentro una performance «esagerata» di 40 attori che mercoledì 7 dicembre, in 12 ore non stop di musiche, danze, letture e recitazione di testi classici e storie di cronaca, ha tentato (riuscendoci) di centrare un obiettivo, diciamo così, semplice semplice, e cioè «indagare l’essere umano» attraverso una performance di teatro totale. Nello spettacolo Mothers’ Colors 2(a cura della Fondazione Terzo Pilastro in collaborazione con la Fondazione Orestiadi) i 40 attori del gruppo Esotheatre di Messina diretti da Sasà Neri — tutti ragazzi fra i 20 e i 30 anni, alcuni dei quali con percorsi di vita e familiari non facili — rimettono Gibellina, il Belìce, la Sicilia, con i colori dei suoi dolori, le emozioni dolorose delle sue madri, delle sue donne, dei suoi bambini, al centro del Mediterraneo. Non per scelta autoreferenziale, ma perché i colori e i dolori di Gibellina e della Sicilia sono comuni al resto del Mediterraneo, ora che la cronaca ce lo descrive come un mare di sangue, ma anche allora — 2.500 anni fa — quando Eschilo (nato in Grecia, ma esiliato e morto a Gela) nell’Orestearaccontava di un figlio (Oreste) che uccideva la madre (Clitennestra), che a sua volta aveva ammazzato il marito (Agamennone) in combutta con l’amante nonché cugino (Egisto). E poi di nuovo ora, con i ragazzi dell’Esotheatre che interpretano Euripide, la cui Medea uccide i propri figli, come le donne che li gettano nella spazzatura o in un water. Infanticidi, donne e ragazze violentate, bambini mai nati. Da testi classici, ma anche da Brecht, Pasolini, Fallaci, Camus, sulle musiche di De André, Morricone, Eurythmics, e di tutto quanto tra pop, jazz, fusion, riesca il più possibile a creare contaminazione, mescolanza, dissolvimento di ogni pretesa «identitaria», che sarebbe ridicola nel Mediterraneo e specialmente in Sicilia, dove di «identità» ce ne saranno almeno venti, ma dove tuttavia esiste un assessorato regionale all’Identità siciliana (!), benché Apuleio (eccolo qui, un altro cives romanus algerino) già duemila anni fa avvertisse che in Sicilia si parlava greco, latino e anche una terza lingua, il punico o forse l’ebraico. «Tu sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù», cantato, danzato, sussurrato e gridato dagli attori di Esotheatre, è però anche un urlo rivolto alla propria terra, affinché non sia più matrigna e «proprietaria» dei figli che mette al mondo, ma diventi capace di essere, appunto, soltanto madre: che affianchi i propri figli, ma li lasci camminare da soli. Carlo Vulpio, Il Corriere della Sera, 8 Dicembre 2016