Interazione farmaci-alimenti - ASST-PG23

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Interazione
tra
farmaci
ed
alimenti
FARMACIA ESTERNA Via Statuto18/F Bergamo Tel. 035 266131 [email protected] Direttore
Pelizzari
dott.ssa
Donata
INTERAZIONE
FARMACI‐ALIMENTI
L’assunzione contemporanea o a breve distanza di un farmaco e di un alimento può dare luogo ad “interazioni”, cioè fenomeni che possono manifestarsi con la riduzione o il potenziamento dell’effetto del farmaco o con la comparsa di sintomi spiacevoli, quali nausea, vomito o bruciori di stomaco.  Non è possibile evitare del tutto le interazioni Farmaco‐Alimento.  E’ possibile ridurre al minimo gli effetti collaterali associati alle interazioni Farmaco‐Alimento.  Conoscendo i principi attivi del farmaco si può ottimizzare l’efficacia dei loro effetti terapeutici con un regime alimentare consono e appropriato. CIBI
SOLIDI
I cibi solidi rallentano lo svuotamento gastrico e diminuiscono la velocità di assorbimento di alcuni farmaci. Il fenomeno è più accentuato con cibi molto caldi, viscosi e ricchi di grassi. Non necessariamente ciò incide sull’entità dell’effetto. La velocità di assorbimento diventa però importante quando è richiesta una tempestività d’azione, come ad esempio quando si assume un analgesico per un dolore acuto. Nel caso degli antinfiammatori non steroidei (ibuprofene, naproxene, diclofenac), è da preferire l’assunzione a stomaco pieno per ridurre la ben nota gastrolesività, anche se ciò va a scapito della rapidità d’azione. E’
IMPORTANTE
essere
informati
sui
farmaci
che
si
assumono
verificando
sul
foglietto
illustrativo
o
chiedendo
consiglio
al
proprio
farmacista
se
il
medicamento
debba
essere
assunto
a
stomaco
pieno
oppure
lontano
dai
pasti.
LIQUIDI
I liquidi accelerano il passaggio attraverso lo stomaco e quindi riducono l’intervallo di tempo fra l’assunzione del farmaco e la comparsa dei suoi effetti. Un errore da evitare è la deglutizione delle compresse senz’acqua. I liquidi svolgono tre importanti funzioni: 1. impediscono l’aderenza del farmaco alla parete dello stomaco e dell’esofago, causa talvolta di ulcerazioni (antiinfiammatori, potassio e ferro); 2. permettono un più veloce attraversamento di stomaco e intestino, cosicchè il farmaco si dissolve più rapidamente laddove viene assorbito; 3. possono essere utili per la malattia che si cura (infezioni delle vie urinarie, della calcolosi renale o della febbre). ACQUA
CALDA
Non è mai consigliabile perché ritarda l’effetto del farmaco assunto.
AQUA
GHIACCIATA
Può essere utile solo per mascherare l’eventuale sapore del farmaco. ACQUE
ALCALINE
Sono controindicate nell’assunzione di corticosteroidi o farmaci attivi sul sistema cardiovascolare, mentre vanno benissimo per gli antibiotici. ACQUA
GASSATA
Può essere utile per assumere digestivi. Una bevanda innocua, consigliata anche ai bambini per mascherare il sapore cattivo, è il succo
d’arancia. Esempi
di
farmaci
che
dovrebbero
essere
assunti
a
stomaco
pieno
Esempi
di
farmaci
che
dovrebbero
essere
assunti
a
stomaco
vuoto
Acido acetilsalicilico Acido valproico Amiodarone Bromocriptina Carvedilolo Cimetidina Diclofenac Felbamato Fenoprofene Idrossiclorochina Itraconazolo Mebendazolo Metronidazolo Naprossene Nitrofurantoina Piroxicam Ritonavir Ticlopidina Trazodone Acido clavulanico Allopurinolo Amioxillicina Carbamazepina Cefpodoxina Clorochina Doxiciclina Fenofibrato Idrocortisone Indometacina Litio Metilprednisolone Misoprostol Niacina Pergolide Prednisone Saquinavir Tolmetina E’
IMPORTANTE
evitare,
se
espressamente
indicato,
l’assunzione
di
particolari
cibi
o
bevande
che
potrebbero
modificare
il
risultato
atteso.
Azitromicina Bromelina Ciprofloxacina Domperidone Famodina Ferritina Gliclazide Josamicina Lincomicina Nifedipina Pantoprazolo Propranololo Rifampicina Saccaromiceti Tetracicline Warfarin Bifosfonati Captopril Diosmina Eritromicina Fermenti lattici Glicosidi Isosorbide mononitrato Lansoprazolo Nicergolina Norfloxacina Piperazina Ranitidina Roxitromicina Sucralfato Tiroxina !
ALCOOL ‐ Il suo consumo è sconsigliato
in
qualsiasi
terapia in quanto potenzia l’effetto di tranquillanti e di alcuni antistaminici (danno sonnolenza quale effetto indesiderato). Inoltre può potenziare l’effetto irritativo degli antinfiammatori sulla mucosa gastrica. A causa della sua tossicità sul sistema nervoso è controindicato in concomitanza di terapie anticonvulsivanti. Alcune
sostanze
contenute
negli
alimenti
modificano
l’azione
del
farmaco…
LATTE_ Essendo un cibo alcalino, ha nell’immediato un effetto positivo in quanto la sua basicità va a contrastare l’acidità del reflusso ma essendo un alimento ricco di grassi e proteine rallenta lo svuotamento dello stomaco. Non deve essere assunto prima di dormire da chi soffre d’insonnia. Il calcio presente nel latte riduce l’assorbimento di antibiotici come le tetracicline. FORMAGGI_ La tiramina contenuta nei formaggi stagionati, può provocare un significativo aumento della pressione arteriosa quando assunti contemporaneamente a farmaci antidepressivi o farmaci per il morbo di Parkinson. POMPELMO_ Il succo di pompelmo accelera l’attività del fegato, principale organo che trasforma ed elimina i farmaci; è pertanto sconsigliato durante terapie farmacologiche. VERDURE
VERDI
A
FOGLIA
LARGA_
Spinaci,
broccoli,
verze contengono buone percentuali di vitamina K (antiemorragica) che antagonizzano l’azione dei farmaci anticoagulanti (warfarin) riducendone la capacità di mantenere il sangue fluido. ...
e
altre
ancora…
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