Peeling con Acido mandelico
L’acido mandelico appartiene alla famiglia degli alfa idrossiacidi (AHA). E’ un derivato dell’estratto di mandorle amare ed è stato introdotto nell’uso
dermatologico grazie alle esperienze maturate prima in America latina, poi negli Stati uniti, e quindi successivamente anche in Europa.
Da oltre tre anni è possibile valutarne, scientificamente, le caratteristiche salienti poiché è disponibile in forma pura, a concentrazioni note, o in associazione
con molecole note.
Possiede una molecola molto grande, caratterizzata da un grande ingombro fisico che gli dona una bassa capacità di penetrazione, esercitando così un’azione
di superficie. Grazie a questa proprietà è stato definito come un peeling ideale della pelle, e non essendo un fotosensibilizzante è applicabile in tutti i periodi
dell’anno.
In particolare al rientro dalle vacanze, la pelle è soggetta alla perdita di abbronzatura che scompare gradualmente lasciando talvolta delle zone piu scure di
altre. L’acido mandelico in questo periodo è molto utile per restituire alla pelle la giusta idratazione purificandola, rendendo cosi l’incarnato compatto e
luminoso. L’acido mandelico presenta, rispetto ad altri peeling inoltre un effetto batteriostatico e sebostatico, effetti straordinari per migliorare la “texture”
della cute; per tale motivo viene proposto come peeling chimico per trattare la cute anche affetta da acne.
Definizione
Similmente all’acido glicolico e lattico, l'acido mandelico appartiene alla categoria degli alfaidrossiacidi, molecole largamente utilizzate in cosmesi per la
realizzazione di creme esfolianti, schiarenti ed antiossidanti.
Analisi chimica
La formula molecolare dell'acido mandelico è C6H5CH(OH)CO2H: si tratta di un solido cristallino solubile in acqua, etere ed alcool isopropilico. La
sostanza si presenta sottoforma di grandi cristalli trasparenti, reperibile in polvere cristallina bianca che, sottoposta ad un'irradiazione UV solare od artificiale
prolungata, imbrunisce e si decompone facilmente. L'acido mandelico è inodore oppure lievemente aromatico; al gusto la sostanza presenta un sapore salino
molto pungente.
Applicazioni
L'acido mandelico è stato oggetto di numerose ricerche in campo cosmetico grazie alle sue proprietà antibatteriche, depigmentanti ed esfolianti.
Si consiglia l’applicazione del peeling all’acido mandelico nei casi di:
•
trattamento dell'acne volgare, grazie alle sue proprietà antibatteriche, capaci di ridurre la proliferazione del Propionibacterium acnes,
•
trattamento dei comedoni (punti neri)
•
trattamento di pigmentazioni della pelle anomale e nel caso di melasma, cloasma e lentiggini
•
miglioramento di segni e sintomi legati all'acne pustolosa/papulosa
•
trattamento ricompattante della pelle asfittica e ptosica
•
rimedio contro le rughe superficiali e sottili
•
trattamento alternativo contro la rosacea, migliorando visibilmente i segni e i sintomi del disturbo
In conclusione il risultato ottenuto è riassunto da una pelle più flessibile, liscia e dal tono più uniforme
Vantaggi
L'acido mandelico si distingue per le straordinarie proprietà esfolianti e per i vantaggi che offre. E’ una sostanza molto gradita per la sua (quasi totale)
assenza di effetti collaterali e controindicazioni sulla pelle.
A differenza delle creme all'acido glicolico e dei prodotti preparati con altri alfa-idrossiacidi (esfolianti chimici), il peeling all’acido mandelico non è foto
sensibilizzante, di conseguenza può essere applicato anche poche ore prima di esporsi al sole o di una seduta abbronzante.
Confrontandolo con l'acido glicolico, l'acido mandelico, una volta applicato sulla pelle, produce minor eritema, molte volte perfino impercettibile. Infatti,
nella maggior parte dei casi, immediatamente dopo la stesura del prodotto su pelli sane, il paziente non accusa bruciore, pizzicore né tantomeno dolore.
Consigli pratici
Dopo un peeling chimico all'acido mandelico si consiglia comunque di applicare sulla pelle una generosa dose di crema ad azione emolliente e nutriente.
Anche le creme naturali formulate con estratti di piante ad azione lenitiva (es. estratto di calendula) si rivelano un ottimo aiuto per la pelle
Approfondimento
L’acido mandelico riesce a curare l’acne e le rughe dei soggetti giovani in età evolutiva, ed è efficace anche nella cura di acne in soggetti di età adulta. Uno
dei principali vantaggi legati a questa tipologia di acido è dovuto al suo più alto grado di sicurezza su qualsiasi tipo di pelle, a differenza di acido glicolico o
tretinoina; infatti può essere tranquillamente applicato anche su carnagioni scure, mentre anche solo il 5-10% di altri acidi può innescare
un’iperpigmentazione nella pelle più scura.
Uso dell'acido mandelico
Come detto l’acido mandelico produce ottimi risultati nel trattamento d’acne, sia quella pustolosa infiammatoria, comedonica che papulare; per di più ha
dimostrato di essere efficace persino di fronte ai casi in cui altri tipi di medicinali o persino antibiotici non sono stati in grado di agire in modo efficace. I
risultati possono essere visibili già pochi giorni dopo l’inizio del trattamento sulla pelle, e numerosi studi hanno dimostrato che oltre alla cura dell’acne,
l’acido mandelico offre altri significativi vantaggi per la pelle danneggiata come nel caso di cicatrici post acneiche.
Perché usare l’acido mandelico
La struttura molecolare dell’acido mandelico è più grande rispetto quella dell’acido glicolico, il che lo rende ancora più tollerabile da parte della pelle, tanto
che nonostante la sua minore irritazione, l’acido mandelico è in realtà più forte di quello glicolico.
Le qualità antibatteriche dell’acido aiutano a combattere ed eliminare i batteri che portano alla formazione di acne e grazie alle sue proprietà esfolianti il
problema della congestione è tenuto a debita distanza.
La metodica dello studio Montironi è tale da adottare un approccio graduale nell’uso degli esfolianti chimici al fine di eseguire un trattamento meno
aggressivo applicando l’acido in modo graduale ed in piccole dosi piuttosto che procedere con modalità d’urto.
L’uso regolare di acido mandelico migliora le condizioni della pelle poiché essa può nel frattempo beneficiare dell’azione antibiotica caratteristica dell’acido.
Esistono differenti tipi di pelle che reagiscono differentemente all’applicazione dei qualsiasi tipo di peeling. E’ bene in ogni caso adottare procedure tali da
non rischiare effetti collaterali e che vi verranno spiegate in fase di prima visita.
Alla prima applicazione possono apparire segni reattivi differenti che vanno da una totale tolleranza del prodotto ad una immediata e forte reazione irritativa.
Tali modalità determineranno il tempo di applicazione del peeling stesso.
Post trattamento
L’uso di creme con fattore di protezione solare sono sempre indicate in qualsiasi tipo di trattamento esfoliante a base di peeling.