FUNZIONI DEL SISTEMA NERVOSO Il sistema nervoso costituisce circa il 2% del peso del nostro corpo ma consuma quasi il 20% dell’ossigeno e dell’energia Il sistema nervoso è il maggior sistema di controllo del corpo; esso coordina l’attività di altri sistemi per farli funzionare in maniera cooperativa. Il sistema nervoso inoltre raccoglie le informazioni sensoriali dal mondo esterno e le trasmette al cervello. Il sistema nervoso comprende il Sistema Nervoso Centrale (SNC) e il Sistema Nervoso Periferico (SNP). ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO Il SNC è costituito dall’encefalo e dal midollo spinale ed è racchiuso entro le ossa (del cranio e della colonna vertebrale). Riceve ed elabora informazioni dagli organi sensoriali e dai visceri per determinare lo stato dell’ambiente esterno (informazioni sensoriali) e dell’ambiente interno (informazioni viscerali). Il SNC integra queste informazioni e prende decisioni sulle azioni appropriate, inviando istruzioni ad organi e ghiandole perché svolgano i compiti appropriati. Inoltre è anche la sede dell’apprendimento, pensieri, linguaggio, etc. ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO Il SNP è la porzione che si trova all’esterno del cranio e della colonna vertebrale ed è costituito principalmente dai nervi cranici e spinali e dai gangli. Essenzialmente è costituito dalle cellule nervose che garantiscono la comunicazione tra il SNC e gli organi. Può essere suddiviso in AFFERENTE (dagli organi al SNC e possono essere sensoriali somatiche, sensoriali da organi di senso e viscerali) ed EFFERENTE trasmette informazioni dal SNC ad organi effettori. A sua volta la via EFFERENTE può essere divisa in SN AUTONOMO (involontario) e SOMATICO ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO L’organismo possiede anche un sistema nervoso ENTERICO, intricata rete nervosa situata nel GI e funziona in modo indipendente dal resto del SN. ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO Le cellule del sistema nervoso Neuroni Cellule eccitabili (trasmettono rapidamente le informazioni, circa 100 miliardi) Cellule gliali 90% (cellule di supporto, 1000-2000 miliardi) Il sistema nervoso contiene anche da altri tipi di cellule: epiteliali, ependimali, del tessuto connettivo ecc. I neuroni sono responsabili dell’attività elettrica del SN mentre le cellule gliali (o glia) svolgono principalmente funzione di isolamento elettrico e di supporto ai neuroni. Le cellule gliali sono circa 10 volte più numerose dei neuroni ma la loro dimensione è in media un decimo di quello dei neuroni cosicché il volume occupato da questi due tipi di cellule è molto simile. Le cellule gliali si dividono per tutta la vita e pertanto quelle che muoiono sono rimpiazzate. Salvo rare eccezioni, i neuroni presenti alla nascita non possono essere rimpiazzati e pertanto il loro numero decresce con l’età. Il neurone è costituito da tre distinte regioni I dendriti Il corpo cellulare o soma L’assone Ci sono molti criteri diversi attraverso i quali i differenti neuroni possono essere riconosciuti e classificati Classificazione dei neuroni (in base alle dimensioni) Il soma dei neuroni può variare in diametro tra 10 μm e 100 μm 1 mm = 1000 μm 1 μm = 1000 nm (micron) (nanometri) Nel soma sono contenuti il nucleo e gli altri organelli citoplasmatici che servono per la sintesi delle macromolecole e per regolare il metabolismo cellulare Il diametro del soma può variare tra i 10 e i 100 µm A livello del soma inoltre avviene solitamente l’integrazione dei segnali raccolti dai dendriti I dendriti sono di norma più d’uno. Ricevono informazioni dalle altre cellule neuronali. Sono talvolta provvisti di specializzazioni chiamare spine dendritiche La lunghezza dei dendriti può variare tra i 20 e i 2000 µm Classificazione dei neuroni (in base alla struttura) •Multipolari È il tipo più diffuso di neurone e ve ne sono molti tipi differenti Si trova sia nel SN periferico (organi di senso e sist. motorio) che nel SN centrale •Bipolari Anche questo tipo si trova spesso negli organi di senso Ad es. le cellule bipolari della retina (interneurone) o le cellule bipolari dell’epitelio olfattivo •Unipolari È la forma tipica di molti neuroni sensoriali (ad es i fotorecettori, i recettori del tatto ecc) Classificazione strutturale dei NEURONI Classificazione dei neuroni (in base alla funzione) •Sensoriali (afferente) Trasduzione Interneurone Neurone sensoriale •Interneuroni •Motori Neurone motore (efferente) CENTRO PERIFERIA Classificazione funzionale dei NEURONI Efferenti: (dal SNC agli organi) con il soma nel SNC Afferenti: (dai recettori sensoriali e viscerali al SNC). Solitamente pseudounipolari con il soma all’esterno del SNC in un GANGLIO (raggruppamento di corpi cellulari) Interneuroni: che rappresentano il 99% di tutti i neuroni dell’organismo. Elaborano le informazioni provenienti dai neuroni afferenti e inviano i comandi agli organi effettori attraverso i neuroni efferenti. Classificazione dei neuroni (in base alla lunghezza dell’assone) I° tipo del Golgi (assone lungo) neuroni di proiezione. (es. cellule piramidali) II° tipo del Golgi (assone corto) neuroni a circuito locale. Es. Cellule stellate Classificazione dei neuroni (in base al tipo di neurotrasmettitore) Neuroni colinergici Usano l’acetilcolina come neurotrasmettitore Neuroni dopaminergici Usano la dopamina come neurotrasmettitore Le spine dendritiche sono strutture specializzate dove il dendrite riceve il contatto sinaptico da altre cellule neuronali L’assone conduce l’impulso nervoso lontano dal neurone che lo ha generato Il diametro dell’assone è normalmente tra i 0.2 e i 20 µm. La sua lunghezza è molto variabile e in qualche caso può superare un metro La maggior parte degli assoni sono ricoperti dalla guaina mielinica L’impulso nervoso si origina in una zona del soma alla base dell’assone chiamato monticolo assonico (o cono d’emergenza o cono d’integrazione) L’impulso nervoso si propaga lungo l’assone fino ai bottoni delle terminazioni sinaptiche Organizzazione strutturale dei neuroni nel SN Nel SNC, i corpi cellulari dei neuroni sono spesso raggruppati in NUCLEI, e gli assoni viaggiano insieme in fasci chiamati VIE, TRATTI o COMMESSURE. Nel SNP, i corpi cellulari dei neuroni sono raggruppati in GANGLI, e gli assoni viaggiano insieme in fasci detti NERVI. La sinapsi è una struttura specializzata costituita da due cellule nervose Neurone presinaptico Fessura sinaptica Neurone postsinaptico (spazio intersinaptico) Membrana pre-sinaptica Membrana post-sinaptica Le cellule gliali svolgono nel SN moltissime funzioni fondamentali: •Riempiono lo spazio separando un neurone dall’altro e isolano elettricamente gli assoni •Nutrono i neuroni •Mantengono stabile extracellulare la composizione dello spazio •Guidano la crescita e la ricrescita delle cellule neuronali •Riparano i tessuti e difendono (sostituendo il sistema immunitario) dai patogeni Cellule Gliali Microglia Cellule ependimali Astrociti Oligodendrociti Cellule di Schwann Cellule Gliali del SNC Astrociti Prendono il loro nome dalla loro forma a stella Svolgono molte funzioni importanti: Nutrono i neuroni e contribuiscono a formare la barriera emato-encefalica Regolano la concentrazione extracellulare del K+ Catturano i neurotrasmettitori che fuoriescono dalla fessura sinaptica e li metabolizzano Rimuovono detriti e proteggono i neuroni da sostanze tossiche e stress ossidativo Producono fattori di crescita Astrociti Gli astrociti assumono un ruolo importante nello sviluppo cerebrale, nelle patologie del sistema nervoso. Inoltre gli astrociti sono attivi anche nella conservazione della fisiologia cerebrale, svolgendo un ruolo importante nel ciclo metabolico del GABAe del GLUTAMMATO. Per funzionare normalmente, la rete neuronale richiede che questi trasmettitori, dopo essere stati liberati, vengano rimossi e trasportati negli astrociti dove possono convertirsi in amminoacido glutammina che servirà successivamente per produrre altri neurotrasmettitori. Glutammato GABA Astrociti Altri studi hanno evidenziato il ruolo degli astrociti nella rimozione del potassio nello spazio extracellulare e quindi contribuiscono alla conservazione di un ambiente adatto ai neuroni. Per quanto riguarda lo sviluppo cerebrale, gli astrociti servono da impalcatura, consentendo in tal modo ai neuroni di trasferirsi dai loro siti di origine nel sistema nervoso che si sta sviluppando alla loro meta conclusiva nel cervello. Gli astrociti nutrono i neuroni Essi sono in contatto da un lato con i vasi del sistema circolatorio, dall’altro con i neuroni Vaso sanguigno Grazie a questo loro ruolo, gli astrociti assieme alle cellule endoteliali dei vasi vanno a costituire la barriera emato-encefalica In gran parte del corpo le cellule che rivestono i capillari non aderiscono fra loro in modo stretto. In questo modo molte sostanze possono liberamente fluire dai capillari ai tessuti circostanti. Nel SNC ciò non avviene Oligodendrociti Cellule di Schwann Sono le cellule che formano la mielina La maggior parte degli assoni sono ricoperti da un rivestimento, la guaina mielinica che serve ad isolare l’assone e ad aumentare la velocità della trasmissione dei segnali elettrici La mielina che costituisce la guaina è composta per l’80%di lipidi e per il 20% di proteine Nel sistema nervoso Centrale (SNC) la mielina è formata dagli Oligodendrociti Nel sistema nervoso Periferico (SNP) la mielina è formata dalle Cellule di Schwann La modalità con la quale queste due tipi di cellule formano la mielina è differente Nel SNP ciascuna cellula di Schwann avvolge un tratto dell’assone Nel SNC ciascun Oligodendrocita forma numerosi tratti di mielina sia nello stesso assone che in assoni di cellule diverse Formazione della mielina Oligodendrociti (SNC) Cellula di Schwann (SNP) Quando un assone viene lesionato esso degenera (mentre il soma della cellula rimane integro) Al contrario le cellule di Schwann (SNP) che circondavano l’assone rimangono nella loro posizione Dopo un po' il soma produce un nuovo abbozzo di assone Durante la ricrescita dell’assone, le cellule di Schwann fanno da guida segnalando la via precedentemente occupata. Dopo la ricrescita esse daranno origine nuovamente alla guaina mielinica Dato che tutti i nervi appartengono al SNP, quando un nervo viene lesionato esso è normalmente in grado di rigenerare. Il tempo necessario a riacquisire la funzionalità è quello necessario per la ricrescita degli assoni che costituiscono quel nervo Al contrario gli oligodendrociti del SNC non sono in grado di svolgere questa funzione. Quando ad esempio viene lesionato il midollo spinale i vuoti lasciati dagli assoni degenerati vengono presto riempiti dalle cellule gliali rendendo impossibile la ricrescita degli assoni Per questo lesioni alla colonna vertebrale comportano deficit difficilmente reversibili. Quando si ha un recupero delle funzioni, questo è solitamente dovuto all’utilizzo di vie nervose alternative che sono rimaste intatte Supporto fisico del SNC Scatola cranica (encefalo) Midollo spinale (colonna v.) Meningi (protezione per gli urti, tessuto connettivo) Liquido cerebrospinale (tra aracnoide e pia madre) 4 ventricoli il cui rivestimento sono cellule ependimali. LCS circa 150 ml e riciclato 3 volte al gg Liquido cerebrospinale (LCS) Liquido limpido che bagna il SNC, composizione simile al plasma ma con minore quantità di proteine. Il LCS non soltanto circonda il SNC ma si insinua all’interno di esso riempiendo alcune cavità, VENTRICOLI che comunicano tra loro e nell’encefalo sono 4. Liquido cerebrospinale (LCS) Il LCS viene riciclato 3 volte al giorno, il PLESSO COROIDEO percio’ produce circa 400-500 ml di LCS al giorno. Appena prodotto, il LCS circola attraverso il sistema ventricolare ed entra nello spazio subaracnoideo attraverso gli orifizi del IV ventricolo. A questo livello il LCS viene riassorbito nel sangue venoso attraverso i villi aracnoidei localizzati alle sommità dell’encefalo. Funzioni del Liquido cerebrospinale (LCS) Protegge il tessuto nervoso dagli urti contro il tessuto osseo. Agisce come struttura ammortizzante che previene le collisioni del tessuto nervoso con la scatola cranica. Contribuisce a mantenere stabile la composizione ionica all’esterno delle cellule (essenziale per l’eccitabilità cellulare) e fornisce nutrienti alle cellule della glia ed ai neuroni. Irrorazione del SNC Anche se rappresenta solo il 2% del peso corporeo riceve circa il 15 % del sangue pompato dal cuore Consuma circa il 20% di O2 consumato dall’intero organismo e il 50% del glucosio (riduzione del flusso ematico comportano deficit irreversibili) Cellule nervose non possono immagazzinare glucosio come glicogeno e non possono utilizzare gli acidi grassi come fonte energetica (beta ossidazione) Non sono in grado di ottenere energia da reazioni metaboliche anaerobiche Riesce ad ottenere energia dai corpi chetonici (in condizioni di digiuno o diabete) ma non è abbastanza In Italia ogni anno ben 200.000 persone vengono colpite da ictus: di queste, 40.000 muoiono entro breve termine e altre 40.000 subiscono un grave handicap che cambia radicalmente la loro vita e quella delle loro famiglie. Circolazione del sangue nel SNC Anche se rappresenta solo il 2% del peso corporeo riceve circa il 15 % del sangue pompato dal cuore Consuma circa il 20% di O2 consumato dall’intero organismo e il 50% del glucosio (riduzione del flusso ematico comportano deficit irreversibili) Cellule nervose non possono immagazzinare glucosio come glicogeno e non possono utilizzare gli acidi grassi come fonte energetica (beta ossidazione) Non sono in grado di ottenere energia da reazioni metaboliche anaerobiche Riesce ad ottenere energia dai corpi chetonici (in condizioni di digiuno o diabete) ma non è abbastanza La barriera emato-encefalica Grazie alla barriera emato-encefalica (e al lavoro degli astrociti) viene controllato il passaggio di tutte le molecole (dagli ioni alle macromolecole) all’interno del SNC Le sue funzioni principali sono: Mantenere costante la concentrazione di ioni nel liquido extracellulare dei tessuti del SNC (infatti le variazioni nella concentrazione ionica che si osservano nel sangue non sarebbero compatibili con il funzionamento dei neuroni) Evitare il contatto dei neuroni con molte sostanze presenti nel sistema circolatorio che hanno un forte effetto sui neuroni (ad esempio l’amminoacido Acido Glutammico presente nel sangue anche ad alte concentrazioni, nel sistema nervoso viene utilizzato come neurotrasmettitore ed è pertanto in grado di eccitare molti neuroni) Barriera Ematoencefalica: barriera fisica tra sangue e LCS Nelle cellule endoteliali del SNC non avviene la transncitosi e le molecole idrofiliche attraversano le pareti dei capillari passando dalla barriera ematoencefalica . Molto selettiva, solo alcuni composti riescono a passarla grazie alla presenza di trasportatori specifici La barriera ematoencefalica inoltre impedisce l’entrata di macromolecole o di agenti patogeni che potrebbero infettare il tessuto nervoso Sostanza grigia e sostanza bianca SNC non è una struttura omogenea, ma diviso in sostanza bianca (60%) e grigia (40%) (colore). Sostanza Grigia: corpo cellulare dei neuroni, dai dendriti, dai terminali assonici che formano le sinapsi con il soma. Qui avviene la trasmissione e l’integrazione neuronale. Sostanza Bianca: assonici meilinici (lipidi della mielina danno il colore biancastro) Sostanza grigia e sostanza bianca Collega i due emisferi La superficie esterna dell’ENCEFALO è ricoperta da uno strato sottile di sostanza grigia (SG): CORTECCIA CEREBRALE. La sostanza bianca (SB) è localizzata al di sotto. Vi si trovano delle aree di SG, chiamate NUCLEI. Nella SB, gli assoni sono organizzati in FASCI che collegano una SG ad un’altra e prendono il nome in base alle regioni che collegano (cortico spinale: corteccia e midollo spinale) Sostanza grigia e sostanza bianca Collega i due emisferi La SB del SNC, gli assoni (fibre nervose) sono organizzati in fasci o tratti che collegano una regione di SG con un’altra. Differenti fasci nervosi sono classificati in funzione delle regioni che collegano. FASCI di PROIEZIONE: connettono la corteccia con aree inferiori o con il midollo spinale. FIBRE di ASSOCIAZIONE connettono aree diverse della corteccia. FIBRE COMMISSURALI collegano l’area corticale di un emisfero con la corrispondente area corticale dell’altro emisfero (corpo calloso. Midollo Spinale Tessuto nervoso di forma cilindrica che origina dalla porzione terminale del midollo allungato ed è circondato dalla colonna vertebrale. In un adulto è lungo circa 44 cm ed un diametro tra 1 e 1.4 cm. Sostanza Grigia all’interno e Bianca all’esterno. Midollo Spinale (MS):nervi spinali Sono 31 paia. Definito in base alle regioni dalle quali origina 8 Paia di nervi cervicali 12 Paia di nervi toracici 5 Paia di nervi lombari 5 Paia di nervi sacrali 1 nervo coccigeo Il MS si estende solo per 2/3 della colonna vertebrale, 1/3 sono solo nervi (coda equina) usato per trattamento epidurale Midollo Spinale (MS):dermatomeri Le fibre nervose che compongono un singolo nervo spinale viaggiano verso regioni adiacenti del corpo. I dermatomeri sono le regioni innervate da un particolare nervo spinale. L’area della cute innervata dalla radice posteriore (sensitiva) di un singolo nervo spinale. La faccia non ha una rappresentazione dermatomerica perché è innervata dai nervi cranici Il C1 non ha una componente sensoriale cutanea Utile per risalire al danno del MS o nervi spinali Sostanza Grigia e Bianca del MS La SG è all’interno con una forma a farfalla. Contiene corpi cellulari e dendriti di neuroni EFFERENTI e terminali degli assoni AFFERENTI. I neuroni EFFERENTI viaggiano nei nervi spinali diretti verso gli organi effettori, i neuroni AFFERENTI viaggiano nei nervi spinali verso il MS (cono dorsale) partendo dai recettori sensoriali della periferia. I corpi cellulari dei neuroni AFFERENTI non sono localizzati nel midollo spinale, ma all’esterno, dove sono raggruppati nei GANGLI della radice dosale. I corpi cellulari dei neuroni EFFERENTI sono localizzati all’interno del MS. Sostanza Grigia e Bianca del MS Perciò gli assoni AFFERENTI ed EFFERENTI viaggiano insieme nei nervi spinali, separandosi in differneti fasci all’ingresso o all’uscita del MS. I fasci deli assoni AFFERENTI sono noti come RADICI DORSALI, mentre quelli contenenti assoni EFFERENTI sono noti come RADICI VENTRALI. A breve distanza dal MS le RADICI DORSALI E VENTRALI si uniscono per formare i nervi spinali, detti MISTI per tale motivo (cioè contengono assoni efferenti ed afferenti) Sostanza Bianca del MS Formata da FASCI che forniscono una comunicazione tra diversi livelli del MS o tra MS e cervello. Tratti ASCENDENTI: dal MS al Cervello Tratti DISCENDENTI: dal Cervello al MS Sono BILATERALI Via ASCENDENTI I neuroni afferenti sono attivati da stimoli che agiscono per es. sui recettori sensoriali, parte un PDA che viaggia in un terminale assonico posto solitamente nel corno dorsale del MS. Il terminale assonico rilascia il NT che trasmette il segnale ad un interneurone (in rari casi direttamente ad un neurone efferente). Alcuni di questi interneuroni formano tratti ascendenti che trasmettono la percezione degli stimoli Via DISCENDENTI Segnali provenienti dall’encefalo viaggiano, attraverso tratti discendenti, verso i neuroni efferenti nel corno ventrale. Per es. nel movimento di un dito, il cervello trasmette comandi attraverso fibre discendenti ai neuroni efferenti che controllano i muscoli scheletrici che determinano il movimento del dito. Queste fibre non determinano soltanto il movimento, ma provvedono anche a modulare informazioni sensoriali provenienti dai recettori periferici (es. effetto analgesico) Via DISCENDENTI Da notare che i tratti ascendenti e discendenti incrociano (solitamente) verso il lato opposto al loro sito di origine (generando fibre controlaterali) Quando una via resta sullo stesso lato della sua origine è detta IPSILATERALE. Quando una via incrocia passando sul lato opposto alla sua origine è detta CONTROLATERALE. Solitamente le informazioni relative al lato destro del corpo sono trasmesse al lato sinistro dell’emisfero cerebrale. ENCEFALO Diviso in Prosencefalo, Cervelletto e Tronco dell’encefalo ENCEFALO Il CERVELLO è un’ampia struttura a forma di “C” contenente SG e SB. La SG comprende la CORTECCIA ed i NUCLEI PROFONDI SOTTOCORTICALI. Il DIENCEFALO comprende il TALAMO e l’IPOTALAMO. Il CERVELLETTO struttura bilaterale simmetrica con una corteccia esterna e nuclei in profondità. Il TRONCO dell’encefalo connette il prosencefalo ed il cervelletto con il MS. 3 regioni: mesencefalo (collega al prosencefalo), il ponte (connette al cervelletto) ed il midollo allungato (si connette al MS) CORTECCIA CEREBRALE 109 neuroni 1012 sinapsi 6 strati Porzione + esterna del cervello. SG è uno strato sottile molto convoluto (solchi e giri). E’ la regione + evoluta del cervello e l’ultima che si è sviluppata. Ci permette di percepire tutte le sensazioni. E’ un centro di integrazione! CORTECCIA CEREBRALE 4 LOBI: frontale, parietale, occipitale e temporale 2 solchi: quello centrale tra il lobo frontale e parietale, quello laterale tra i lobi frontale e parietale e quello temporale All’interno di ciascuno lobo la corteccia è divisa in aree specializzate FUNZIONI della CORTECCIA Phineas Gage, 1923-1960 Da un’analisi computerizzata si è dedotto che il danno che il danno riportato da Gage riguardava essenzialmente i lobi frontali, noti per svolgere un ruolo importante nei comportamenti finalizzati che http://www.youtube.com/watch?v=EBBdxnXhbz8&feature=relatednascono nelle zone “impulsive” dell’encefalo, come il sistema limbico. I freni inibitori di Gage, dopo l’incidente non erano piu’ presenti per cui la sua vita era regolata solo dal comportamento emozionale del suo encefalo non più modulato dai lobi frontali. Omuncolo sensoriale e Omuncolo motorio Molte aree della corteccia sono organizzate topograficamente in base alla loro funzione Omuncolo Sensoriale Omuncolo Motorio Gabrielle Gifford 8 Gennaio 2011 Funzioni integrate del SNC: i RIFLESSI Le reti neuronali sono costituite da una serie di neuroni, connessi via sinapsi che formano una linea di comunicazione necessaria per adempiere a specifici compiti Può succedere che reagiamo ad uno stimolo in modo automatico, cioè senza interventi coscienti. RIFLESSO: risposta automatica ad uno stimolo sensoriale Funzioni integrate del SNC: i RIFLESSI Sono suddivisi in 4 gruppi: SPINALI o CRANICI in relazione alla localizzazione dell’elaborazione neuronale (localizzazione ed elaborazione). Nei riflessi spinali il livello di integrazione si realizza nel midollo spinale; in quelli cranici è richiesto un coinvolgimento del cervello SOMATICI o NEUROVEGETATIVI in relazione alla via nervosa afferente. Quelli somatici coinvolgono segnali inviati attraverso neuroni somatici ai muscoli scheletrici; i riflessi neurovegetativi (viscerali) si realizzano attraverso segnali inviati attraverso neuroni vegetativi alle cellule muscolari lisce, cardiache o ghiandole Funzioni integrate del SNC: i RIFLESSI spinali cranici Funzioni integrate del SNC: i RIFLESSI Sono suddivisi in 4 gruppi: INNATI o CONDIZIONATI cioè presenti dalla nascita (uguali in tutti) o appresi in base alle esperienze personali (cambiano tra persona e persona) (nausea in seguito all’esposizione ad un cibo con il quale è stata fatta indigestione) MONO- o POLI- SINAPTICI a seconda che la via nervosa consta di una o più sinapsi (i mono hanno 2 neuroni e 1 sinapsi) Un determinato riflesso può appartenere a più di una classe Funzioni integrate del SNC: i RIFLESSI Funzioni integrate del SNC: i RIFLESSI appresi appresi La via riflessa più semplice è l’arco riflesso 5 componenti: •Recettore sensoriale •Neurone afferente •Centro integratore •Neurone Efferente •Organo effettore Per poter generare un’azione riflessa il recettore deve essere stimolato opportunatamente , l’informazione viene trasmessa al SNC dal neurone afferente, il SNC funge da centro di integrazione che invia segnali al neurone efferente che a sua volta li trasmette all’organo effettore, generando una risposta specifica. L’integrazione puo’ essere + complessa nel caso del riflesso polisinaptico. Il riflesso piu’ semplice è quello da STIRAMENTO o PATELLARE E’ il solo riflesso monosinaptico del corpo umano. Il recettore coinvolto è il FUSO NEUROMUSCOLARE struttura specializzata che risponde a stiramenti muscolari Si colpisce il Tendine rotuleo Stiramento del muscolo quadricipite Si eccitano i fusi neuromuscolari (generazione dei PDA nei neuroni afferenti al midollo spinale) CONTRAZIONE Sinapsi dirette eccitatorie con i neuroni efferenti che innervano il muscolo quadricipite Inoltre i muscoli antagonisti (flessori della gamba) devono rilasciarsi. Questo è possibile grazie all’inibizione di tali muscoli da parte delle sinapsi inibitorie con interneuroni che innervano i muscoli flessori Tendine rotuleo Muscoli antagonisti Riflesso FLESSORIO e ESTENSORIO CROCIATO Riflesso flessorio: quando un arto è sottoposto ad un dolore. Vengono attivati i nocicettori. Questi trasferiscono l’informazione al MS dove stabiliscono sinapsi eccitatorie con interneuroni che eccitano i neuroni efferenti che innervano i muscoli scheletrici (1). Tale contrazione provoca la CONTRAZIONE dell’ARTO Ci allontaniamo Riflesso FLESSORIO e ESTENSORIO CROCIATO Però la contrazione dei muscoli dei muscoli che porta al riflesso flessorio non deve essere contrastata dall’azione antagonista di altri muscoli (che prolungherebbero l’esposizione allo stimolo doloroso). Questo avviene grazie all’attivazione di interneuroni inibitori (2) che controllano il quadricipite. Perciò il Riflesso flessorio attiva contemporaneamente la CONTRAZIONE dei flessori ed il RILASCIAMENTO degli estensori (quadricipiti) così da poter FLETTERE la gamba. Perché non cadiamo? Riflesso FLESSORIO e ESTENSORIO CROCIATO Perché non cadiamo? Perché si attiva un secondo riflesso contemporaneamente RIFLESSO ESTENSORIO CROCIATO Riflesso FLESSORIO e ESTENSORIO CROCIATO Al riflesso flessorio si accompagna il riflesso estensorio crociato che permette di mantenere la posizione eretta. I neuroni afferenti dai nocicettori emettono diramazioni che inviano comandi a neuroni efferenti che controllano i muscoli dell’arto controlaterale. Si ha la contrazione dei muscoli estensori (quadricipiti) (3) e il rilasciamento di quelli flessori (4) cosi’ quando un arto si flette in seguito a stimolo doloroso l’altro si estende per mantenere la stazione eretta. La consapevolezza di cosa avviene si ha grazie ai segnali ascendenti da parte dei neuroni afferenti (5). E’ possibile controllare tale riflesso grazie all’attivazione dei neuroni inibitori del MS Riflesso FLESSORIO e ESTENSORIO CROCIATO Il RILFESSO FLESSORIO puo’ essere controllato: Riusciamo a non fare cadere una tazza di porcellana pregiata malgrado sia molto calda Questo grazie all’attivazione di interneuroni inibitori da parte del cervello nel MS che inibiscono i neuroni che generano il riflesso di allontanamento Riflesso Pupillare alla luce Riflesso Cranico e vegetativo