I VULCANI
I vulcani sono la manifestazione più evidente del calore interno della Terra; essi sono
prevalentemente localizzati lungo i margini convergenti e divergenti delle placche e ciò sta a
significare che lungo questi margini il flusso di calore verso l’ esterno è maggiore.
Un generico vulcano è formato da: una camera magmatica, alimentata dal magma proveniente dal
mantello; quando questa si svuota in seguito ad un'eruzione, il vulcano può accasciarsi e dar vita ad
una caldera. Le camere magmatiche si trovano tra i 10 e i 50Km di profondità nella litosfera, un
camino principale, luogo di transito del magma dalla camera magmatica verso la superficie, un
cratere sommitale, dove sgorga il camino principale. Uno o più camini secondari, i quali, sgorgando
dai fianchi del vulcano o dalla stessa base, danno certe volte vita a dei coni secondari.
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Meccanismo delle eruzioni
Il raffreddamento solidifica il magma e ne provoca la cristallizzazione all'interno della camera
magmatica. Quando la tensione di vapore del residuo fuso supera la pressione esterna, si verifica il
fenomeno eruttivo. Se l'eruzione si verifica in una fase precoce della cristallizzazione, l'attività sarà
prevalentemente effusiva, con abbondanti efflussi lavici e formazione di vulcani di lava (es.:
vulcani
a
scudo
dell'Islanda
e
delle
Hawaii).
Se l'eruzione si verifica in uno stadio avanzato del consolidamento, l'attività sarà prevalentemente
esplosiva, con formazione di coni di materiale incoerente (prodotti piroclastici) o di canali o imbuti
di esplosione. In condizione intermedie si sviluppano i vulcani a strato (es.: Vesuvio, Etna). In base
a quanto sopra esposto i vulcani si possono dividere in effusivi ed esplosivi: quelli effusivi sono più
lenti nelle eruzioni e sono causati dall'allontanamento di due zolle formandosi così un buco nella
crosta terrestre dal quale esce lava. Questo tipo di eruzione è più prevedibile e lenta. Invece i
vulcani esplosivi, come dice anche la parola, esplodono perché sono causati da accavallamenti di
due zolle: la zolla più densa sta ferma invece quella meno densa si incunea sotto quella più densa;
questo sfregamento causa:un surriscaldamento della crosta terrestre ,e dei gas che accumulandosi
non possono più restare e quindi salgono e rompono la crosta terrestre e fuoriescono. Le eruzioni
vulcaniche
si
svolgono
generalmente
in
4
fasi:
1) fase premonitrice, caratterizzata da fenomeni che precedono l'eruzione, come guizzi luminosi,
terremoti,
boati
sotterranei
e
prosciugamento
delle
sorgenti
d'acqua;
2) fase di esplosione, durante la quale dal cratere fuoriesce una nube densa di gas che trascina con
sé
ceneri,
sabbia,
lapilli
e
bome;
3) fase di deiezione, caratterizzata dall'emissione di lava dal cratere principale e dagli eventuali
crateri
secondari
del
vulcano;
4) fase di emanazione, durante la quale vengono emessi gas a temperatura elevata che,
condensandosi, assumono l'aspetto di fumo.
Il magma basaltico, più caldo e fluido, scorre liberamente all'interno del condotto vulcanico, senza
ostruirlo, fino a raggiungere la superficie, liberando via via e in modo regolare i gas contenuti
(vulcanismo effusivo).
Il magma granitico, più freddo e viscoso, tende a solidificare all'interno del condotto vulcanico,
formando un tappo che impedisce la fuoriuscita dei gas; questi si accumulano finchè la pressione
esercitata vince il peso dei materiali soprastanti, provocando un' esplosione (vulcanismo esplosivo)
Classificazione dei vulcani
VULCANI A SCUDO
Un vulcano a scudo presenta fianchi con pendenza moderata, ed è costruito dall'eruzione di lava
basaltica fluida. La lava basaltica tende a costruire tali enormi coni a bassa pendenza in quanto la
sua scarsa viscosità le consente di scorrere agilmente sul terreno o sotto di esso, nei tubi di lava,
fino ad arrivare a molti km di distanza senza consistente raffreddamento. I maggiori vulcani del
pianeta sono vulcani a scudo. Il nome viene ovviamente dalla geometria degli stessi, che li fa
assomigliare a scudi appoggiati al terreno. Vengono detti anche hawaiani perché le isole Hawaii
altro non sono che un insieme di vulcani, caratterizzati dall'emissione di lave molto fluide e a
temperatura elevata, fino a 1200 °C..
Immagine presa da.http://www.google.it/#q=i+vulcani&hl
GLI STRATOVULCANI
Alternano periodi in cui l'attività è caratterizzata dall'emissione di lava a periodi in cui vengono
emesse soprattutto ceneri, lapilli e bombe vulcaniche. Per questo l'edificio vulcanico presenta
stratificazioni successive di lave solidificate e di piroclasti. Sono stratovulcani alcuni dei vulcani più
"famosi" del mondo: il Vesuvio, il Fujiyama in Giappone, il Krakatoa in Indonesia e il Popocatepetl
in Messico. La natura della loro attività li rende particolarmente pericolosi: le nubi di ceneri e gas
ad alta temperatura, che emettono nelle loro esplosioni, possono innalzarsi fino a 20 km di altezza e
poi precipitare ricoprendo tutto con coltri di ceneri bollenti spesse anche diversi metri. È ciò che è
accaduto nell'esplosione del Vesuvio che causò la distruzione delle città di Pompei ed Ercolano nel
79 d.C.
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I VULCANI STROMBOLIANI
I loro magmi sono viscosi e ciò fa sì che i gas si liberino con violenza trascinando con sé una gran
quantità di scorie vulcaniche. Le lave scorrono poco velocemente e per questo l'edificio vulcanico
presenta fianchi ripidi e scoscesi.
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I VULCANI PELEANI
Prendono il nome dal vulcano La Pelée, che si trova nella Martinica. I loro magmi sono talmente
viscosi che la lava, non riesce quasi a scorrere e forma cupole o guglie intorno al cratere, perché si
solidifica nella parte esposta all'aria appena uscita dal cratere stesso. I gas del magma si liberano
con estrema violenza, trascinando con sé polveri e scorie che formano enormi nubi ad altissima
temperatura, le nubi ardenti, che crollano sotto il loro stesso peso e precipitano come una valanga
lungo i fianchi dell'edificio vulcanico, distruggendo tutto ciò che incontrano sul loro cammino.
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Quando c’è un’eruzione vulcanica dal cratere del vulcano escono:
 Materiali solidi:
Lava
Cenere vulcanica
Polvere vulcanica
Lapilli, cioè piccoli sassi
 Materiali sotto forma di gas
Vapore d’acqua
Anidride carbonica
Come nasce un vulcano?
Quando c’è un’eruzione vulcanica, la lava esce dalla bocca del
vulcano.
La lava è roccia molto calda, per questo è quasi liquida.
La lava copre il terreno intorno alla bocca del vulcano, poi si
raffredda e diventa dura, cioè la lava diventa roccia.
Quando c’è un’altra eruzione, altra lava esce dal vulcano, copre
la vecchia lava e diventa dura.
Eruzione dopo eruzione si forma una montagna.
Vulcanesimo nel mondo
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Attività dei vulcani
Le attività vulcaniche sono molteplici. Tra le più tipiche la proiezione di ceneri, lapilli o lava, le
effusioni o le estrusioni di lava, le esplosioni, l'emissione continua o periodica di vapori.
Particolarmente catastrofiche sono le nubi e le valanghe ardenti.
IL VULCANESIMO SECONDARIO
Il vulcanismo se Le manifestazioni conclusive dell'attività di un vulcano danno luogo a una serie di
fenomeni detti di vulcanismo secondario; essi si originano a causa della presenza di magma in
prossimità del suolo, che, raffreddandosi, determina la liberazione dei gas o il riscaldamento delle
acque del sottosuolo, con conseguente emissione di gas e vapor d'acqua (fumarole, soffioni
boraciferi, geyser).
VULCANESIMO IN ITALIA
I vulcani italiani sono distribuiti prevalentemente lungo la costa tirrenica, dalla Toscana alla Sicilia
orientale .Molti di essi sono ormai spenti. Nei crateri di alcuni di questi antichi vulcani si sono
raccolte le acque,formando dei laghi, detti appunto laghi vulcanici: tra essi ricordiamo:laghi di
Bolsena, Bracciano, Albano,d’Averno e Monticchio. I vulcani italiani piu’ importanti sono:l’Etna e
il Vesuvio. L’Etna e’ il piu’ alto vulcano attivo d’Europa: 3345 m di altezza e 30 km di diametro di
base. Il Vesuvio e’ alto 1279 m, nell’eruzione del 79 d. c. furono distrutte Pompei, Ercolano e
Stabia. L’ultima eruzione risale al 1944.Stromboli e’ in continua attivita’ da 2000 anni.
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Serena Bartalini