Canine Development

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SVILUPPO COMPORTAMENTALE DEL CANE
Urs A. Luescher
Basato su un capitolo pubblicato in Peterson, ME, Kutzler MA (a cura di): Small Animal
Pediatrics. St. Louis, 2011, Elsevier. Aggiornato al 2012.
Le esperienze acquisite durante lo sviluppo hanno un effetto duraturo sul temperamento e sul
comportamento dell’adulto, pertanto è importante distinguere tra sviluppo normale e anormale
per prevenire e risolvere problemi comportamentali.
COMPLESSITÀ DELL’AMBIENTE NELLE PRIME FASI DI VITA
Il sistema nervoso centrale di un animale sviluppa le sue funzioni geneticamente predeterminate
solo se è esposto ad appropriati stimoli ambientali, in particolare nelle primissime fasi della sua
vita. Un ambiente circostante limitato nelle fasi iniziali di sviluppo del cucciolo lo porta ad avere
una percezione sensoriale alterata. L’animale potrebbe non essere in grado di percepire gli
stimoli a cui non è stato esposto durante lo sviluppo. Un animale cresciuto in un ambiente
restrittivo sarà inoltre emotivamente instabile. Se l’ambiente in cui il cucciolo muove i primi
passi è limitato o restrittivo ne può altresì conseguire una ridotta capacità di apprendimento e
addestramento, pertanto è necessario fornire un ambiente interessante e stimolante. È inoltre
importante che l’ambiente iniziale sia prevedibile e coerente. Altrimenti, l’animale non solo
proverà frustrazione e stress, ma imparerà anche che il suo comportamento non ha alcun impatto
su ciò che gli accade intorno. In tali casi l’animale cadrà in uno stato di acquisita rassegnazione e
diventerà poi estremamente difficile da addestrare.
EFFETTO DELLO STRESS NEONATALE
Un moderato grado di stress (come le manipolazioni o la bassa temperatura) nel periodo
neonatale di un cane può accelerare la crescita, ridurre l’emotività più avanti nella vita,
migliorare la socializzazione e accrescere la resistenza ad alcune malattie. Le sessioni di
manipolazione del cucciolo fin dai primissimi giorni di vita sono raccomandate poiché non solo
espongono l’animale a un moderato livello di stress, ma ne facilitano inoltre la socializzazione
quando cresce. I cuccioli presi in mano quotidianamente dal 3° al 21° giorno mostrano meno
stress quando vengono lasciati da soli e sono più a proprio agio in contesti poco familiari. Oltre
alle sessioni di manipolazione, nei primi 5-10 giorni di vita i cuccioli possono essere rimossi
dalla cuccia materna (di preferenza mentre la madre viene portata a passeggio) e posti da soli su
una superficie fresca come un pavimento in vinile per brevi periodi (3 minuti) prima di essere
riportati nel tepore della cuccia materna. Luci intermittenti, rumori e movimenti sono altresì
utilizzati per indurre un lieve stress. Il programma dell’esercito statunitense per la creazione di
“super cani” utilizzava delle centrifughe lente e fredde per provocare un moderato livello di
stress. Se tali stimolazioni vengono effettuate nei primissimi (3) giorni di vita quando si sviluppa
l’asse ipotalamo- ipofisi-surrene, il risultato atteso è una ridotta reazione comportamentale e
fisiologica allo stress cronico, un’accresciuta reazione fisiologica allo stress acuto e una minore
emotività nel cane adulto. Lo stress cronico è causato da condizioni avverse inevitabili e
durature. In quanto inevitabili, non determinano una reazione di resistenza allo stress, bensì
esauriscono le risorse dell’animale. Negli esseri umani, lo stress cronico causa ulcere gastriche e
altre patologie. Una forte reazione a uno stress acuto è invece desiderabile. Se l’animale è
esposto a uno stimolo improvviso, intenso e potenzialmente dannoso, la capacità di attivare tutte
le sue risorse per scappare gli può salvare la vita. Pertanto, una ridotta reazione allo stress
cronico e un’accresciuta reazione alle stress acuto sono entrambe positive.
Un leggero stress in età precoce determina inoltre una maggiore resistenza ad alcune malattie, un
temperamento più stabile e meno emotivo e un’accresciuta capacità di apprendimento e
addestramento.
PERIODI SENSIBILI DELLO SVILUPPO
È ben documentato che esistono dei “periodi sensibili” nello sviluppo comportamentale del cane.
Si tratta di fasi dello sviluppo durante le quali sono necessarie alcune esperienze per conseguire
uno sviluppo normale. L’assenza di tali esperienze durante queste fasi definite “sensibili” può
avere effetti irreversibili per tutta la vita. Ad esempio, tra la 4a e la 12a settimana di età un cucciolo
impara a riconoscere l’aspetto dei suoi partner sociali. In tale periodo, il cervello sviluppa una sorta
di filtro nella corteccia visiva che lo rende sensibile alla forma dei partner sociali del cucciolo. Nel
lupo, questi sono i lupi adulti e gli altri lupacchiotti; nel cane, sono inclusi anche gli esseri umani e
altri animali domestici. Questo sistema di filtro assicura che determinati neuroni del cervello visivo
siano attivati solo quando il cucciolo vede un partner sociale. Dopo 12-14 settimane è difficile
modificare ulteriormente questo filtro, pertanto il cucciolo non imparerà (o avrà difficoltà) ad
accettare come partner sociali delle specie con cui non è venuto in contatto in precedenza.
L’individuazione di periodi sensibili specifici nello sviluppo comportamentale canino è
probabilmente una delle scoperte più importanti sui cani. Controllando l’ambiente del cucciolo
nelle sue prime fasi di vita, possiamo influenzarne l’emotività, il temperamento, la socievolezza,
la fiducia in sé stesso e la capacità di apprendimento. Interventi precoci e appropriati possono far
crescere un cane più adattabile, più facilmente addestrabile, oltre che fisicamente ed
emotivamente più sano.
Le definizioni e i nomi dei periodi di sviluppo sono il frutto di convenzioni e fungono d’ausilio
alla memoria, anziché indicare assolute realtà biologiche (il che è evidente se si considera lo
sviluppo dei gattini, che non può essere strutturato nello stesso modo di quello dei cuccioli di
cane). La durata varia a seconda degli autori (e anche dei cani in certa misura!). Il motivo è che i
periodi sensibili non iniziano e terminano repentinamente, bensì si avvicendano gradualmente in
successione temporale. Nello sviluppo dei cuccioli di cane sono stati individuati i seguenti
periodi:
TABELLA 13-1
Periodi di sviluppo dei cuccioli
Periodo
Periodo fetale
Periodo neonatale
Periodo di transizione
Periodo di socializzazione
Periodo della paura
Periodo giovanile
Ulteriore(i) periodo(i) della
paura?
Adolescenza
Età
fino alla nascita
da 0 a 10 giorni
da 11 a 21 giorni
da 3 a 12 (o 14) settimane
ca da 8 a 10 settimane
da 3 mesi alla pubertà
durata di 3 settimane, tra 4 e 11 mesi?
dalla pubertà alla maturità sociale
Periodo fetale (fino alla nascita)
Poco prima del parto, il feto maschio produce una scarica di testosterone, che ha un effetto
organizzativo sul cervello del feto maschio: mascolinizza e defeminilizza il cervello. La
mascolinizzazione determina l’organizzazione dei comportamenti tipicamente maschili, quali
l’abitudine di girovagare e di marcare il territorio con l’urina, l’aggressività nei confronti degli
altri maschi e il comportamento sessuale maschile. La castrazione riesce in genere ad attenuare
tali comportamenti, ma non li elimina completamente. L’efficacia della castrazione nell’alterare
tali comportamenti varia molto da un soggetto all’altro. La defeminilizzazione determina la
distruzione del meccanismo che provoca il comportamento sessuale ciclico delle femmine (i cani
maschi integri non hanno un ciclo dell’estro e sono sempre pronti a procreare) ed elimina la
predisposizione a mostrare un comportamento sessuale femminile. Un cane maschio castrato alla
nascita cui venisse somministrato dell’estrogeno mostrerà un comportamento sessuale e sociale
maschile e non femminile.
L’attivazione del cervello fetale maschile è irreversibile e influenza tutti i comportamenti
sessualmente dimorfici, tra cui vari tipi di aggressività, anche nei cani castrati. Pertanto un cane
castrato resta assolutamente maschio e una cagna sterilizzata rimane assolutamente femmina.
Sembrano esistere sorprendentemente poche pubblicazioni circa gli effetti dell’alimentazione
della cagna gravida sullo sviluppo comportamentale dei suoi cuccioli. Si sa tuttavia che uno
scarso afflusso di sangue e pertanto uno scarso apporto di ossigeno e di alimenti nutritivi al feto
determinano ritardi o anomalie nello sviluppo fisico. Se ne possono quindi desumere anche danni
per lo sviluppo cerebrale, con un impatto sullo sviluppo comportamentale e sulla capacità di
apprendimento dei cuccioli.
I cuccioli possono già apprendere all’interno dell’utero materno. Se la cagna gravida mangia un
alimento con un sapore particolare, come ad esempio l’anice, i cuccioli mostreranno una
preferenza per quel gusto dopo la nascita.
Periodo neonatale (da 0 a 10 giorni)
All’incirca 1-7 giorni prima del parto, dalle mammelle della cagna può già essere estratto il latte.
La cagna può mostrare un ridotto appetito 24-48 ore prima del parto e diventare più irrequieta. Si
tratta comunque di manifestazioni variabili su cui non è possibile fare affidamento per
determinare quando avverrà il parto. Tuttavia, quando la sua temperatura rettale scende sotto
37°C, ci si può attendere una nascita entro le successive 8-24 ore. Durante tale lasso di tempo il
collo dell’utero si dilata e si verifica l’escrezione di un tappo mucoso. Le deboli contrazioni che
caratterizzano questa fase non sono visibili dall’esterno.
Man mano che il parto si avvicina, la cagna si lecca più a lungo i capezzoli e le parti genitali e
inizia a preparare la cuccia (riorganizzando la biancheria, grattando, ecc.). Alcune cagne possono
a questo punto mostrare una maggiore aggressività nei confronti di estranei che si avvicinino alla
cuccia.
Tra le 6 e le 12 ore prima del parto, la temperatura corporea si alza e torna normale. Le
contrazioni sono ora visibili. Altri segni del travaglio includono cambiamenti del ritmo della
respirazione, da un ritmo ansimante a una respirazione lenta e profonda, accresciuta irrequietezza
e una diminuzione della normale attività. Il primo cucciolo discende lungo il collo dell’utero
verso il bacino. La cagna si lambisce l’area genitale mentre espelle un cucciolo avvolto nella
placenta. Lecca e rompe con i denti la placenta, recide con i denti il cordone ombelicale (cosa di
cui le specie brachicefale non sono capaci) e lecca il cucciolo. Il lambimento del cucciolo assolve
diverse funzioni: rimuove i fluidi dal naso dei cuccioli, stimola la respirazione, l’attività,
l’alimentazione, l’orinazione e la defecazione e guida il cucciolo verso la madre (i cuccioli si
muovono in risposta alla pressione). Consente inoltre di “marchiare” il cucciolo con l’odore della
madre.
In media tra una nascita e l’altra trascorrono 30 minuti, ma i tempi sono molto variabili. Lunghi
intervalli possono provocare cuccioli nati morti poiché quando la placenta non è più attaccata il
cucciolo è privato dell’ossigeno. Fattori di disturbo, quali la presenza di estranei, possono
causare ritardi da 1 a 6 ore nell’espulsione del cucciolo successivo. Tale ritardo può
sopraggiungere nella fase di riposo, in quella di travaglio o nella fase di effettiva espulsione
quando un cucciolo è già nella vagina. Lo stato di agitazione provocato dal disturbo produce
adrenalina, che inibisce l’attività uterina.
Le dimensioni della figliata sono inversamente correlate al peso dei cuccioli alla nascita. Il
numero delle precedenti gravidanze della madre non sembra incidere sul numero dei cuccioli o
sul loro peso. Nei cuccioli femmina il peso alla nascita ha un effetto sul loro comportamento: i
cuccioli che pesano di più sono più attivi, curiosi e competitivi rispetto a quelli che pesano di
meno. Inoltre, i cuccioli femmina tendono a essere più attivi e indipendenti dei cuccioli maschi.
Il cucciolo alla nascita è cieco e sordo, ma è in grado di uggiolare per attirare l’attenzione della
madre. Fin dalla nascita ha inoltre il senso dell’equilibrio (sebbene non riesca a stare in piedi),
del gusto, dell’olfatto, del tatto e della temperatura. Fino alle 3 settimane di età il cucciolo non è
in grado di urinare e defecare spontaneamente e dipende dallo stimolo (lambimento) della madre
per espletare tali funzioni. Il suo sistema nervoso è scarsamente sviluppato: per i primi 3 giorni i
suoi riflessi mostrano una “dominanza dei flessori” (ossia il cucciolo si raggomitola quando
viene preso per la collottola) e dal 4° al 21° giorno una “dominanza degli estensori” (ossia il
cucciolo si allunga quando viene sollevato). Sebbene per la termoregolazione i cuccioli
dipendano dalla madre, nascono con una sensibilità alla temperatura e tendono a rannicchiarsi
verso un oggetto caldo. I cuccioli appena nati si muovono in senso contrario al pelo della madre
per essere guidati verso la mammella. Si voltano o spostano inoltre verso il lato su cui sono
toccati. Da circa 2-3 giorni di età un cucciolo è in grado di strisciare, muovendo la testa da un
lato all’altro e utilizzando il naso come rilevatore tattile e di temperatura per orientarsi. Tutti i
comportamenti del cucciolo sono tesi a ritornare in mezzo alla cucciolata e verso le mammelle
della madre.
Già durante questo stadio iniziale il contatto umano e la manipolazione sono importanti per
arricchire l’ambiente del cucciolo e stimolare un leggero stress. Come si è detto, un leggero
stress può essere suscitato anche rimuovendo il cucciolo dalla cuccia per un breve periodo e
mettendolo su una superficie fresca come un pavimento in vinile. Ciò consentirà all’animale di
meglio gestire lo stress, di essere più facilmente addestrabile e di avere una maggiore stabilità
emotiva più avanti nella vita.
I cuccioli possono uggiolare in risposta a dolore, freddo o disagio o quando perdono il contatto
con il resto della cucciolata o la madre. Tuttavia, la maggior parte delle cagne non reagisce a tali
lamenti.
L’apprendimento con il “rinforzo positivo” (carezze e premi) è già possibile, benché la risposta
dei cuccioli sia molto limitata. Si è altresì riusciti a indurre reazioni condizionate di avversione
anche in cuccioli molto piccoli.
Periodo di transizione (da 11 a 21 giorni)
I cuccioli di cane vengono al mondo a uno stadio di sviluppo molto acerbo. La prole di questo
tipo è definita “altriciale”. Nel periodo di transizione, un cucciolo di cane recupera il divario e
raggiunge il livello di sviluppo degli animali che nascono a uno stadio molto più avanzato, come
i puledri o i vitelli, che sono esempi di specie “precoci”. Il cucciolo di cane comincia a
sviluppare i sensi, acquisisce il controllo sulla termoregolazione e alla fine del periodo di
transizione diventa in grado di evacuare spontaneamente (e la madre smette di mangiare le sue
feci). Da questo momento in avanti i cuccioli dovrebbero avere la possibilità di lasciare la cuccia
per evacuare. I cuccioli a cui venisse impedito diventerebbero poi pressoché impossibili da
educare a non sporcare in casa.
Lo sviluppo della vista e dell’udito rende il cucciolo più reattivo agli stimoli ambientali. Giacché
il cucciolo è in grado di abituarsi agli stimoli e trae ancora beneficio dalla complessità
dell’ambiente circostante per il suo sviluppo neurologico normale, è molto importante fornire
stimoli sensoriali, visivi e auditivi. Ciò è possibile tramite la manipolazione, mettendo i cuccioli
per brevi periodi in un piccolo recinto di gioco insieme a giocattoli, piattaforme, gallerie e così
via (con la supervisione di un adulto!) e facendogli ascoltare apposite registrazioni disponibili in
commercio di vari rumori. I cuccioli iniziano inoltre a giocare a fare la lotta e sono più capaci di
apprendere, specie tramite il “rinforzo positivo” (carezze e premi).
Attorno alle 3 settimane di età, la madre e/o il padre possono cominciare a rigurgitare il cibo per
i cuccioli. Tuttavia, probabilmente a causa dell’addomesticamento, non tutti i cani lo fanno. I
cuccioli solleciteranno il rigurgito del cibo premendo il naso contro gli angoli della bocca dei
genitori, un comportamento che successivamente diventa un gesto di acquietamento. A questo
stadio è appropriato cominciare a dare ai cuccioli cibi solidi.
Periodo di socializzazione (da 4 a 12 o 14 settimane)
Il periodo di socializzazione è stato suddiviso in un periodo di socializzazione primaria, in
genere con i propri simili (all’inizio del periodo di socializzazione) e uno di socializzazione
secondaria, con altre specie (più avanti nel periodo di socializzazione). Il gioco sociale è
l’aspetto comportamentale preponderante di questo periodo. Nel periodo di socializzazione
primaria un cucciolo impara a interagire correttamente con altri cuccioli di cane, a leggere il
linguaggio del corpo dei suoi simili, a inibire l’istinto di mordere e a integrarsi in un gruppo
sociale. Nella fase di socializzazione secondaria, il cucciolo di cane impara a prevedere le azioni
di soggetti appartenenti ad altre specie e a interagire con loro in modo appropriato.
Un cucciolo di cane allontanato presto dalla cucciolata e allevato a mano svilupperà una
relazione esclusiva con le persone. Qualora questo isolamento dalla sua specie continuasse fino a
dopo le 12 settimane, il cane potrebbe diventare timoroso e aggressivo nei confronti degli altri
cani. Per contro, se il cucciolo non interagisce con gli esseri umani durante il periodo di
socializzazione, molto probabilmente sarà sempre timoroso delle persone e potrà diventare
aggressivo nei loro confronti.
Sebbene lo svezzamento possa avvenire dalla 4 a alla 6a settimana di età, un cucciolo non
dovrebbe mai essere adottato prima di aver raggiunto le 7½-8 settimane, e preferibilmente non
prima della 10a settimana. Benché non vi siano studi scientifici approfonditi per i cani, le
osservazioni cliniche indicano che le interazioni con il resto della cucciolata nelle primissime
fasi di vita e l’effetto della madre sono assolutamente essenziali per lo sviluppo di un cane e che
un allontanamento troppo precoce dalla cucciolata può provocare instabilità emotiva. In uno
studio, i cuccioli allontanati dalla cucciolata più presto (a 6 settimane) hanno avuto maggiori
problemi di salute e comportamentali e hanno mostrato un accresciuto stress alla separazione
dalla madre. Non hanno peraltro raggiunto un miglior livello di socializzazione con gli esseri
umani rispetto a cuccioli allontanati dalla madre più avanti nello sviluppo e in contatto
quotidiano con gli esseri umani mentre rimanevano con la madre.
Un altro motivo per lasciare i cuccioli più a lungo con la madre è che da lei possono imparare. I
cuccioli di cani addestrati a lavorare hanno mostrato migliore capacità di imparare un dato
compito se lo vedevano compiere dalla madre.
Soprattutto durante l’ultima parte del periodo di socializzazione, il cucciolo deve abituarsi alla
socializzazione con le persone e con ogni altra specie con cui dovrebbe andare d’accordo
facilmente senza mostrare comportamenti predatori. Tra queste vi sono gli altri animali
domestici, ma nel caso di cani da pastore anche le pecore.
Nel periodo di socializzazione dovrebbe essere fatto il possibile per esporre il cucciolo a
un’ampia gamma di diversi stimoli visivi, sonori e altre esperienze sensoriali. La complessità
dell’ambiente è ancora molto importante per assicurare uno sviluppo neurologico ed emotivo
normale. Inoltre, in questo stadio le capacità sensoriali del cucciolo sono migliorate e può
abituarsi con facilità a una varietà di stimoli ambientali. In una ricerca si è scoperto che i cani
esposti al traffico da cuccioli avevano minori probabilità di soffrire di fobie sonore più avanti
nella vita. Un’area di gioco per cuccioli contenente ogni tipo di oggetti e stimoli e in cui i
cuccioli giocano liberamente, ma sempre sotto supervisione, è molto utile per fornire
un’esperienza sensoriale complessa. Ad esempio, può contenere una pavimentazione inusuale,
oggetti che fanno rumore, una bacinella d’acqua, oggetti che pendono dall’alto e così via. Gli
allevatori responsabili abituano i cuccioli anche ai canili e ai viaggi in automobile.
Il cucciolo può ora apprendere più facilmente dalle esperienze positive e, in particolare dalla 8a
settimana di età, anche da quelle negative. Il cucciolo dovrebbe essere educato con tecniche di
addestramento positive, così impara che il suo comportamento può influenzare l’ambiente
(apprendendo a imparare). L’addestramento ricevuto a questo stadio è interiorizzato facilmente e
accresce probabilmente la successiva addestrabilità del cane. Molti degli esercizi utili a prevenire
problemi (ad esempio l’insegnamento del comando “lascia”, di mangiare solo dalla ciotola,
dell’inibizione del morso, ecc.) sono realizzati più facilmente in questo stadio. I corsi per
cuccioli possono fornire questi e altri insegnamenti in maniera strutturata e sistematica.
Periodo della paura (da 8 a 10 o più settimane)
Il periodo della paura è ricompreso in quello della socializzazione ed è incluso in tale periodo da
molti autori. Inizia attorno alla 8a settimana, tuttavia l’età precisa sembra variare
considerevolmente a seconda delle razze e dei singoli soggetti. In una ricerca, cuccioli di
bracchetto di 5 settimane puniti (ad esempio con uno shock elettrico per aver avvicinato una
persona) mostravano paura, ma tornavano ad avvicinarsi a quella persona quando risottoposti
allo stesso test più avanti. Se i cuccioli avevano tra le 8 e le 9 settimane, conservavano la paura
di tale persona. Cuccioli più grandi di 12 settimane sono meno influenzati da lievi shock elettrici
e possono rispondere avvicinandosi alla persona malgrado lo shock. A causa dell’accresciuta
timorosità e della maggiore capacità di apprendere dalle cattive esperienze durante il periodo
della paura, è sconsigliabile sottoporre un cucciolo a un viaggio durante tale periodo. Ogni
esperienza negativa dovrebbe essere evitata in questo stadio, poiché può avere conseguenze
permanenti sui livelli di emozionalità, ansia, paura, iperattività, reattività e aggressività. I cani
che hanno avuto esperienze negative durante il periodo della paura spesso non sono riabilitabili.
Alcuni cani che sono geneticamente predisposti alla paura possono iniziare a mostrare paura
durante il periodo della paura e rimanere timorosi anche in assenza di qualsiasi trauma.
Periodo giovanile (da 3 mesi alla pubertà)
Il periodo giovanile è un periodo di rapida crescita fisica e di accresciuta attività, eccitabilità e
indipendenza. Questo è uno stadio difficile (per il padrone), in particolare se il cucciolo non è
ancora mai stato educato. Un addestramento precoce dà i suoi frutti in questo stadio dello
sviluppo.
Molti proprietari di cuccioli non sentono la necessità di portare il proprio cane a un corso per
cuccioli. Dicono che il loro cucciolo è così bravo e li segue spontaneamente ovunque vadano e
che è “il miglior cane al mondo” senza alcun addestramento. Quando poi il cucciolo arriva a 4
mesi di età sono spesso delusi amaramente. Il cucciolo che era così spontaneamente obbediente
improvvisamente non sembra più prestar loro attenzione e diventa molto faticoso esercitare
qualsiasi controllo su di lui. È questo il motivo per cui molti cani vengono abbandonati attorno ai
5-6 mesi di età.
In questa fase inizia a svilupparsi una gerarchia tra i cuccioli. Rispetto ai lupi che hanno una
gerarchia sociale molto strutturata, tra i cani della maggior parte delle razze la gerarchia sociale
resta sempre simile a quella dei lupi cuccioli. A seconda del grado di neotenia di una razza (ossia
la permanenza delle caratteristiche giovanili anche nella fase di maturità), questa gerarchia
sociale può essere rilassata e flessibile o può essere più rigida e lineare. In alcune razze, il rango
sociale dipende dal genere, e tutti i maschi sono dominanti su tutte le femmine, come ad esempio
nel caso nei terrier e dei Basenji, due razze dove il grado di neotenia è inferiore alla media.
Il periodo giovanile termina con la maturità sessuale attorno ai 5-14 mesi, a seconda del soggetto
e della razza. Tuttavia, il raggiungimento della maturità sessuale non implica la maturità sociale.
Ulteriori periodi della paura (3 settimane, tra 4 e 11 mesi)
Durante il periodo giovanile i cani possono attraversare uno o più periodi della paura, ognuno dei
quali dura circa 2-3 settimane. In questi momenti il cane si spaventa molto più facilmente e
apprende particolarmente bene dalle esperienze negative. Questi periodi aggiuntivi della paura
non sono stati documentati scientificamente. Tuttavia, molti allevatori hanno constatato che i
cani giovanili o adolescenti attraversano fasi in cui sono molto più facilmente spaventati anche
da circostanze familiari. Ad esempio, un cane che incontra dei camion della spazzatura due volte
alla settimana durante la sua passeggiata quotidiana può essere improvvisamente spaventato e
non osare avvicinarsi, rizzare il pelo e abbaiare. Ciò non dovrebbe preoccupare eccessivamente i
proprietari, poiché spesso è sufficiente attendere che questa fase passi. Per aiutare l’animale a
superare il problema si può ricorrere a un controcondizionamento (rendendo la situazione
piacevole offrendo del cibo o giocando con il cane), a un ridirezioname nto verso un’azione
sostitutiva (insegnando un comportamento alternativo in quella situazione e premiandolo) e, in
casi gravi, a una sistematica desensibilizzazione (esponendo gradualmente l’animale a una
situazione e premiandolo quando si rilassa). Un cane normale supererà questa fase dello sviluppo
e ritroverà la sicurezza molto rapidamente. Tecniche di addestramento negative, come le
punizioni, e altre esperienze traumatiche potrebbero avere effetti duraturi sullo stato di paura,
aggressività ed emotività e dovrebbero essere evitate.
Adolescenza
Il periodo dell’adolescenza inizia con la pubertà e termina al raggiungimento della maturità
sociale nella razza. Rispetto ai lupi, i cani restano cuccioloni anche in età adulta e non diventano
mai socialmente maturi. Il grado di maturità sociale raggiunto varia a seconda delle razze: i cani
da pastore restano molto cuccioloni e, in ordine di crescente maturità, seguono poi i cani da presa
e riporto (retriever e spaniel), i cani da caccia (pointer e stalker), i cani da bovari (heeler) e i
terrier. Le razze che restano socialmente immature sono tra l’altro meno predatrici, più
giocherellone e amano di più il contatto fisico; possono pertanto avere qualità domestiche più
apprezzabili rispetto a razze che diventano più mature.
PREVENZIONE DEI PROBLEMI
AMBIENTE INIZIALE COMPLESSO
Come esposto in precedenza, per prevenire problemi comportamentali è importante fornire al
cucciolo un ambiente iniziale complesso e ricco di stimoli. Inoltre, manipolare i cuccioli ed
esporli a un lieve stress nei primissimi giorni di vita può essere benefico. L’esposizione ad
ambienti variati durante il periodo di socializzazione è importante per ridurre paura e
aggressività. I cuccioli dovrebbero essere portati a fare brevi tragitti in automobile o a visitare la
casa di altre persone, idealmente prima che siano allontanati dalla cucciolata e sicuramente dopo
che sono con il nuovo proprietario.
Socializzazione
I corsi per cuccioli che consentono al cucciolo di giocare possono fornire un modo sicuro per
esporlo ai suoi simili. Sotto la supervisione di un esperto, un cucciolo può apprendere a
interagire correttamente con altri cuccioli in condizioni di rischio minimo.
Poiché i cani fanno parte della società umana, la socializzazione con gli esseri umani è
fondamentale. Questa include la socializzazione con individui di entrambi i sessi e di tutte le
razze, con persone affette da disabilità fisiche, che utilizzano stampelle o carrozzelle e
soprattutto con i bambini. In particolare i proprietari di cuccioli che prevedono di avere dei
bambini dovrebbero preventivamente esporre il cucciolo in maniera sicura ai bebè (o almeno
all’odore e ai suoni dei bebè), ai bimbi ai primi passi e ai bambini di tutte le età, poiché i cani
non sembrano essere in grado di formarsi un’immagine generalizzata estesa a tutti i gruppi di età.
Chiaramente, tutte le interazioni dovrebbero essere piacevoli e sicure. Qualora un cucciolo
mostri paura, gratificandolo immediatamente con un bocconcino si renderà l’esperienza più
positiva.
Anche i bambini dovrebbero essere educati sul modo di interagire correttamente con un
cucciolo e devono essere costantemente sotto la sorveglianza di un adulto quando sono insieme
al cane. Devono imparare come accarezzare il cane e in particolare come giocare con il cane.
Non ci si dovrebbe aspettare dal cane che sopporti tutto quello che un bambino gli vuole fare e
molti cani possono reagire con aggressività se un bambino li infastidisce o li sollecita troppo.
Esperienze
Durante la fase di socializzazione e successivamente è di fondamentale importanza esporre il
cane con prudenza a stimoli potenzialmente inquietanti, rendendo ogni esperienza piacevole con
attenzioni, gioco e gratifiche. Portare il cane a passeggio al guinzaglio in un luogo trafficato può
essere particolarmente importante per ridurre il rischio di sviluppo di fobie al rumore più avanti
nella vita. I cuccioli non dovrebbero mai essere obbligati ad avvicinarsi a stimoli che li
spaventano e gli stimoli inquietanti (ad es. un passeggino, una pala, ecc.) non dovrebbero mai
essere mossi verso il cucciolo, ma solo perpendicolarmente rispetto al punto dove il cucciolo si
trova. Ogni volta che il cucciolo si spaventa, bisognerebbe mettergli in bocca un bocconcino: la
paura non può essere fugata con il cibo, ma il cibo rende la situazione più piacevole.
Bisognerebbe far conoscere al cucciolo varie superfici con cui dovrebbe avere dimestichezza in
futuro: superfici instabili, sabbia, acqua, ecc. Se il cucciolo non vuole camminare sulla
superficie, bisognerebbe disseminarla di bocconcini in modo tale che il cucciolo possa
raggiungerne un paio dai suoi margini, ma che debba poi (volontariamente!) avventurarsi sulla
superficie per raggiungere gli altri.
I cuccioli dovrebbero essere abituati anche ai viaggi in macchina (già dall’allevatore, giacché la
maggior parte dei cuccioli sarà prelevata dai nuovi padroni in macchina), viaggi in treno,
possibili viaggi in barca, ecc. Possono essere portati a fiere, stazioni ferroviarie, luna park, parchi
giochi, ma l’esperienza deve iniziare sempre a una distanza di sicurezza e gli stimoli dovrebbero
essere avvicinati lentamente e solo se il cucciolo si muove volontariamente verso di essi. Giochi
e bocconcini aiuteranno in tale processo.
Se un cucciolo mostra molta paura per un oggetto, un suono o una situazione, si dovrebbe
ricorrere all’aiuto di un addestratore qualificato o di un esperto di comportamento, che potrà
aiutare a creare un programma di desensibilizzazione tramite cui il cucciolo si abituerà
gradualmente allo stimolo senza stress. Forzare un cucciolo in una situazione od obbligarlo ad
avvicinare uno stimolo inquietante è disumano e spesso controproducente.
Predisposizione del successo
La prevenzione dei problemi include saper indirizzare il cucciolo a fare la cosa giusta
(predisporre l’ambiente in modo tale che il cucciolo non possa fare cose sbagliate e scelga
automaticamente di fare la cosa giusta). Se sin dall’inizio il cucciolo avverte il suo
comportamento appropriato come un successo, ripeterà tale comportamento senza tentare di
trovarne altri (e se l’ambiente è stato preparato correttamente, anche se tenta altri comportamenti,
questi non avranno successo). Ciò include predisporre la casa a prova di cucciolo, creare appositi
spazi confinati e assicurare un’adeguata supervisione.
Ad esempio, un cucciolo smangiucchierà ogni oggetto che trova. È pertanto importante
rimuovere tutti gli oggetti che non dovrebbero essere smangiucchiati e rosicchiati (e rendere
quelli che non possono essere rimossi inappetibili applicando un gusto spiacevole) e mettere a
disposizione abbastanza giocattoli interessanti da rosicchiare. Per far sì che i giocattoli siano
sempre interessanti, si può intercambiarli ogni giorno. I giocattoli contenenti cibo sono sempre
interessanti per un cucciolo. Lo stesso principio è utilizzato per educare un cucciolo a non
sporcare in casa (cfr. sezione più avanti).
Addestramento allo spazio chiuso
Abituare il cucciolo al trasportino o a uno spazio chiuso è un altro accorgimento utile a prevenire
problemi comportamentali, inclusa l’aggressività. Molti cani diventano aggressivi o ansiosi se
confinati in uno spazio chiuso. Insegnare al cucciolo che il trasportino è un posto meraviglioso
può facilmente prevenire tali problemi. Un cucciolo apprezzerà il suo trasportino o la sua gabbia
se ogni volta che vi entra vi trova un bocconcino nascosto e/o un giocattolo, specie se contenente
del cibo, e se il cucciolo viene nutrito al suo interno. Dare al cucciolo un bocconcino attraverso
la porta del trasportino dopo che la si è chiusa e mentre vi si avvicina può altresì prevenire
l’aggressività in queste situazioni.
L’addestramento allo spazio chiuso è importante anche perché ci saranno situazioni in cui il cane
dovrà essere confinato in un trasportino o una gabbia, ad esempio per i viaggi, o a seguito di
operazioni, o per l’addestramento a non sporcare in casa.
Addestramento a non sporcare in casa
Dove fare i propri bisogni è una delle cose più importanti da insegnare al cucciolo, giacché molti
giovani cani sono abbandonati proprio perché non sono stati educati a non sporcare in casa. Si
tratta di un insegnamento di facile apprendimento se fin dall’inizio il cucciolo viene portato fuori
quando è probabile senta lo stimolo a espellere i propri bisogni (ad es. dopo che ha dormito,
mangiato e bevuto, giocato o fatto degli esercizi) e con sufficiente frequenza tra una passeggiata
e l’altra. Il cucciolo dovrebbe sempre essere portato nello stesso posto e dovrebbe essere
premiato dopo che ha fatto i suoi bisogni. Il cucciolo dovrebbe inoltre essere sempre tenuto
d’occhio per riconoscere i segni di imminente necessità. Se mostra segni di stare per espellere
dove si trova, dovrebbe essere distratto e portato fuori immediatamente. Il padrone deve stare
insieme al cucciolo finché ha fatto i suoi bisogni e poi premiarlo immediatamente prima di
riportarlo in casa. Quando non è possibile sorvegliarlo, il cucciolo dovrebbe essere confinato
(cfr. sezione sull’addestramento allo spazio chiuso). Il trasportino o la gabbia dovrebbe essere
sufficientemente grande affinché il cucciolo possa starci comodamente sia in piedi che sdraiato. I
trasportini con parti mobili sono particolarmente utili per addestrare i cuccioli a non sporcare in
casa. Lunghi periodi di confinamento dovrebbero essere evitati. Un cucciolo di 3 mesi può
riuscire ad aspettare fino a 4 ore, uno di quattro mesi riuscirà a trattenersi per un massimo di 5
ore; tuttavia, periodi di confinamento così lunghi dovrebbero essere l’eccezione. Se un cucciolo
finisce per espellere nel suo trasportino ed è obbligato a sedere tra gli escrementi, potrebbe
perdere ogni capacità di essere educato a non sporcare in casa.
Passeggiate
Le passeggiate fuori dalla proprietà soddisfano il desiderio innato del cucciolo di esplorare cose
nuove, aiutano nel processo di esposizione e desensibilizzazione agli stimoli e facilitano la
socializzazione. Le passeggiate fuori dalla proprietà diminuiscono inoltre lo stato di eccitazione e
la reattività del cane e riducono l’ansia e il rischio di aggressività verso il padrone. A tal fine è
necessario addestrare il cucciolo a camminare al guinzaglio e a tornare dal padrone quando viene
chiamato.
Arricchimento dell’ambiente
I giocattoli e i giochi interattivi, i giocattoli che contengono cibo, la rotazione dei giocattoli per
mantenere la sensazione di novità e un’attività di gioco appropriata aiutano ad arricchire
l’ambiente e a fornire stimoli mentali. L’addestramento all’obbedienza ha un effetto simile.
Inoltre, il processo di addestramento a obbedire agli esseri umani (tramite metodo gentile o
condizionamento operante) fornisce un’interazione prevedibile, coerente e priva di stress, nonché
l’opportunità per il cane di controllare l’ambiente con un risultato prevedibile. Se il nostro
training è ripetitivo e costante, il cane ha molto controllo sulla situazione (ossia sul nostro
comportamento e sui premi). L’addestramento basato sul condizionamento operante avviene con
un apposito dispositivo metallico che emette un clic-clac (detto “clicker”), con il quale il cane ci
può fare letteralmente “cliccare”. La prevedibilità e il controllo del contesto faranno sentire il
cane più sicuro e rilassato, ridurranno l’ansia e diminuiranno le possibilità di aggressività nei
confronti del padrone.
Durante il gioco bisognerebbe sempre evitare di sovreccitare il cucciolo. È bene interrompere il
gioco di tanto in tanto e far calmare il cucciolo (ad es. chiedergli di sedere). Come premio per
essersi calmato, il gioco può riprendere. Il gioco deve sempre essere controllato dal padrone e
deve essere sempre possibile interrompere il gioco che diventa troppo irruente (il modo più facile
è ignorare il cucciolo per un po’).
Se si vuole giocare a “tira e molla” con il cucciolo, bisognerebbe usare sempre lo stesso oggetto,
affinché il cucciolo non prenda l’abitudine di tirare i pantaloni, ecc. Il gioco dovrebbe essere
interrotto di tanto in tanto chiedendo al cucciolo di lasciare andare (comando “lascia”, cfr. sotto),
di sedere, e poi consentire al gioco di riprendere. In nessun momento durante il gioco il padrone
dovrebbe arrabbiarsi o punire il cucciolo, per evitare di creare una reazione conflittuale nel
cucciolo.
Regole coerenti
Non bisogna dominare il proprio cane. La relazione con il cane non è un rapporto di dominanza e
sottomissione. Tuttavia, è necessario controllare le diverse possibilità di comportamento di un
cane, il che significa fare in modo che i comportamenti per noi corretti siano appaganti per il
cane e che quelli non desiderati non lo siano. La definizione e il rigoroso rispetto dei ruoli sono
estremamente importanti. Se le regole non sono coerenti, il cucciolo non può capirle e non può
rispettarle e non può quindi sentire di aver ottenuto un successo. Sarebbe ad esempio come
andare a trovare degli amici che stanno giocando a carte a un gioco che non conoscete. Vi
chiedono di unirvi a loro e vi spiegano le regole. Iniziate a giocare e dopo un po’, quando pensate
di avere una mano vincente, scoprite le vostre carte e dichiarate vittoria, ma a quel punto i vostri
amici aggiungono un’altra regola. Dopo due o tre volte che la scena si ripete, cominciate a
sentirvi frustrati e arrabbiati (aggressività come comportamento conflittuale!) e rifiutate di
continuare a giocare. È così che si sente il vostro cane se non ci sono regole chiare o se le
cambiate continuamente. Come forma di compensazione, il cane può sviluppare istinti di
sopravvivenza con conseguenze prevedibili a breve termine (ad esempio l’aggressività) o uno
stato di acquisita rassegnazione (ossia impara che il suo comportamento non ha alcun effetto su
ciò che gli accade intorno). L’utilizzo di regole rigorose pertanto non ha nulla a che vedere con la
dominazione, ma piuttosto con il dare al cane la possibilità di interagire positivamente con
l’ambiente circostante e ottenere risultati prevedibili. Un cane ben predisposto all’addestramento
è desideroso di interagire positivamente con il suo ambiente e il suo benessere sarà compromesso
se non viene mantenuta una struttura di regole coerenti.
I comportamenti desiderati dovrebbero essere costantemente premiati (una volta che il
comportamento è stato ben appreso, si può adottare uno schema di rinforzo positivo
intermittente). I comportamenti indesiderati dovrebbero essere ignorati (un comportamento che
non è premiato [ossia che non ha successo] verrà abbandonato). Chiaramente, un comportamento
che è di per sé appagante, come rovistare nella spazzatura o fare a pezzi uno strofinaccio, non
viene abbandonato anche se è ignorato. Tali comportamenti devono essere prevenuti
predisponendo l’ambiente adeguatamente o sorvegliando il cucciolo e coinvolgendolo in
comportamenti alternativi e appropriati (come ad esempio rosicchiare un apposito giocattolo).
Addestramento all’obbedienza
Oltre a fornire un’interazione coerente, l’addestramento a obbedire a semplici comandi come
“vieni”, “siedi”, “giù”, “a cuccia”, ecc. dà al padrone la possibilità di controllare il cane e di
disinnescare situazioni potenzialmente pericolose (come quando il cane mostra aggressività nei
confronti di bambini ospiti o rincorre un’automobile). Ad esempio, se un cane è sul divano e
ringhia quando il padrone si avvicina, ma il padrone può mandare il cane nella sua cuccia con un
semplice comando, il ringhio smette di essere un problema per il padrone. Inoltre, il cane impara
un comportamento che gli permette di uscire dalla situazione senza pericolo e di non sentire il
bisogno di difendersi.
Addestramento al guinzaglio
Una cosa importante da insegnare a un cucciolo è camminare al guinzaglio senza tirare. Giacché
i cani che non camminano al guinzaglio senza tirare spesso non vengono portati a passeggio, non
camminare al guinzaglio contribuisce all’ansia e quindi a problemi di comportamento. Ci sono
molti modi per insegnare a un cucciolo a camminare al guinzaglio, e nessuno di questi include
tecniche negative. Un modo piuttosto semplice è di fermarsi tutte le volte che il cucciolo tira.
Addestramento a non saltare addosso
Per far sì che un cucciolo smetta di saltare addosso alle persone, si può semplicemente fare un
passo indietro ogni volta che il cucciolo tenta di saltar su, di modo che ricada sulle sue zampe
(un comportamento che non ha successo non viene mantenuto). Se il cucciolo conosce il
comando “siedi”, gli si può impartire tale comando e premiarlo. Quando il cucciolo va verso una
persona e spontaneamente si siede, gli si deve dare attenzione; quando salta su, deve essere
ignorato.
Comando “lascia” (o “lascia” e “posa”)
Un altro comando utile per prevenire l’aggressività contro gli oggetti è il comando “lascia”:
insegna al cucciolo a mollare qualcosa e indietreggiare (molti addestratori utilizzano due
comandi, “lascia” e “posa”; tuttavia, questo autore preferisce l’utilizzo di un solo comando per
semplicità per il cane e per una migliore generalizzazione). Il comando “lascia” è facilmente
insegnato tenendo un bocconcino in una mano, lasciando che il cucciolo lo annusi e aspettando
finché indietreggia, e dandogli poi immediatamente un bocconcino con l’altra mano. Quando il
cucciolo ha imparato a limitarsi a toccare la mano e indietreggiare ogni volta, il comando
“lascia” può essere impartito appena prima che il cucciolo indietreggi. Tale comando può essere
facilmente generalizzato ad altre situazioni, come ad esempio quando il cane gratta alla porta,
salta addosso a una persona, ha un oggetto proibito e potenzialmente pericoloso nella bocca, ecc.
Insegna al cucciolo a rinunciare a un oggetto serenamente poiché quel comportamento ogni volta
è gratificato ed elimina la motivazione a difendere un oggetto.
INIBIZIONE DEL MORSO
I cuccioli giocano talvolta in modo molto irruente. Di norma imparano a inibire il morso
giocando con i loro fratellini. Se un cucciolo è troppo irruente, l’altro cucciolo non vorrà più
giocare. Tuttavia, molti cuccioli sono allontanati dalla cucciolata prima di imparare questa
lezione e devono quindi essere addestrati a inibire il morso per evitare che più avanti nella loro
vita provochino gravi ferite con un morso. Per far ciò è necessario interrompere bruscamente il
gioco e ignorare il cucciolo per un po’. La maggior parte degli autori raccomanda di emettere
prima un gemito di dolore. Tuttavia, stando alla nostra esperienza non è necessario e può talvolta
eccitare ancor più il cucciolo. Una persona diventa gradualmente sempre più sensibile, fino a
interrompere il gioco ogni volta che i denti del cucciolo toccano la sua pelle. Si noti che metodi
negativi non sono né necessari né consigliabili per insegnare l’inibizione del morso.
Desensibilizzazione e controcondizionamento alle manipolazioni
Dato che la paura può essere strettamente associata all’aggressività, la paura dovrebbe essere
prevenuta con una desensibilizzazione del cucciolo a tutte le interazioni che possono indurre
spavento, in particolare essere preso in braccio, trattenuto, farsi manipolare le zampe, tagliare le
unghie, ecc. Alcune situazioni inquietanti possono invece essere associate molto semplicemente
a un’esperienza piacevole: ogni volta che il cucciolo mostra paura, bisognerebbe mettergli in
bocca un bocconcino.
Quest’ultimo consiglio potrebbe sembrare contradditorio, in quanto si potrebbe pensare che dare
del cibo al cucciolo quando è spaventato potrebbe rafforzare la paura. Si pensi per un momento
di essere bloccati in ascensore. Gradualmente ci si agita sempre più poiché i soccorsi tardano ad
arrivare. A quel punto un’altra persona nell’ascensore tira fuori una scatola di dolci e ne offre a
tutti. Che effetto può avere sulla paura? Ciò che di fatto succede è che il condizionamento
classico, in quanto insegnamento più istintivo, prende il sopravvento sul condizionamento
operante. Si associa la situazione di essere in ascensore all’esperienza piacevole di ricevere un
dolce (anziché avere un rafforzamento della paura con il dolce) e la paura diminuisce.
Una risposta di paura è tesa a richiamare l’aiuto del gruppo o a trovare riparo dal pericolo.
Pertanto il contatto fisico, come essere preso in braccio o toccato, rafforzerebbe la reazione di
paura e dovrebbe essere evitato.
Se un cucciolo riceve un bocconcino ogni volta che è afferrato per il collare, molto rapidamente
imparerà ad apprezzare essere afferrato per il collare e non avrà paura. Se un cucciolo impara che
ogni volta che allungate la mano fino alla sua bocca ci infilate un bocconcino, sarà più che felice
di lasciarsi somministrare una medicina, procedura che molti cani invece rifiutano.
Analogamente, se sedete accanto alla ciotola del cucciolo e mentre mangia ci aggiungete cibo o
bocconcini prelibati, il cucciolo sarà ben contento di lasciarvi avvicinare alla sua ciotola. Questi
piccoli accorgimenti fanno molto per prevenire l’aggressività in situazioni in cui i cani sono di
solito aggressivi.
Addestramento alla solitudine: prevenzione dell’ansia da separazione
Un cucciolo può essere desensibilizzato alla solitudine sistemandolo nel suo trasportino per
periodi di tempo sempre più lunghi (con un giocattolo contenente bocconcini prelibati).
Inizialmente bisogna farlo mentre il padrone resta a casa. L’esercizio va poi ripetuto con il
padrone che si assenta veramente, sempre iniziando con periodi di tempo molto brevi. Un altro
modo per evitare l’ansia da separazione è ignorare il cucciolo per un certo periodo di tempo
prima di uscire, affinché il cucciolo non sia motivato a interagire con il padrone in quel frangente
e si senta meno frustrato quando il padrone esce.
METODI NEGATIVI
Nessun metodo aggressivo o punitivo deve essere utilizzato nell’addestramento dei cuccioli,
altrimenti il cucciolo imparerà soprattutto ad associare la situazione a un’esperienza negativa (il
condizionamento classico prevale sul condizionamento operante). Molto rapidamente il cucciolo
apprenderà ad associare il suo padrone o la persona a un’esperienza negativa. Inoltre i padroni
solo raramente amministrano la punizione con coerenza (ogni volta entro mezzo secondo dal
comportamento e con la giusta intensità) e pertanto per il cucciolo lo stimolo negativo
arriverebbe a casaccio e in modo imprevedibile. Tentativi incoerenti e inadeguati di punire il
cucciolo gli insegnano che non può controllare o evitare gli stimoli negativi con un
comportamento corretto e ne accrescono l’ansia e spesso l’aggressività.
TEST PER CUCCIOLI
I test per cuccioli sono poco efficaci nel determinare se un cucciolo è a rischio di diventare
aggressivo più avanti nella vita.
LETTURE CONSIGLIATE
Fox MW:Canine behavior, Springfield, IL, 1965, Charles C Thomas.
Lindsay SR:Handbook of applied dog behavior and training: adaptation and learning, Ames, IA,
2000, Blackwell.
Peterson, ME, Kutzler MA (a cura di): Small Animal Pediatrics. St. Louis, 2011, Elsevier.
Scott JP, Fuller JL:Dog behavior, the genetic basis, Chicago and London, 1965, The University
of Chicago Press.
Serpell J, Jagoe JA: Early experience and the development of behavior. In Serpell J (a cura
di):The domestic dog, its evolution, behavior and interactions with people, Cambridge, 1995,
Cambridge University Press.
Van Dam P, Bleicher S:The ultimate puppy toolkit, Toronto, 2005, Urban Puppy Inc.
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