5 a gagliardiantonio_storia__2015_16

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ALLEGATO 7.3.
Anno Scolastico 2015-2016
Programma analitico svolto di Storia
Classe V A - Insegnante: Antonio Gagliardi
1. Quadro degli aspetti fondamentali dell’economia e della società durante la
seconda rivoluzione industriale
a) Seconda rivoluzione industriale: origine nel contesto della grande depressione e della crisi
agraria; cause di quest’ultima: il mercato azionario e le speculazioni finanziarie; dal liberismo al
protezionismo e relative conseguenze; il capitalismo finanziario; le concentrazioni industriali
(trust orizzontali e verticali); tecniche e settori di espansione industriale; le innovazioni
scientifiche, la nuova medicina; il boom demografico.
b) Imperialismo e colonialismo: descrizione delle cause (Hobson, Lenin); vecchio e nuovo
colonialismo (imperialistico); caratteristiche fondamentali e quadro sintetico degli imperi
coloniali; conseguenze del colonialismo per i popoli coloniali e giustificazioni dei paesi
colonizzatori. Pangermanesimo, panslavismo, sionismo.
c) Società di massa: le caratteristiche, trasformazioni nella distribuzione e nell’organizzazione
del lavoro (taylorismo e fordismo); la nuova stratificazione sociale: classe operaia e ceto medio;
la partecipazione politica di massa: diffusione del suffragio universale maschile. Partiti e
sindacati di massa. La legislazione sociale e previdenziale, le organizzazioni di massa (scuola,
eserciti). Il movimento femminile Inghilterra.
d) La Seconda Internazionale e le correnti revisionista (Bernstein) e rivoluzionarie (Lenin,
K. Liebknecht e R. Luxemburg;).
- Il sindacalismo rivoluzionario (Sorel). Il cattolicesimo e la società di massa: la Rerum Novarum.
- Il nazionalismo: correnti libertarie e autoritarie (colonialismo).
Riferimenti:
a) vol.II, cap. 18, tutto, pp. 430-442;
b) vol.II, cap. 22 § 1, pp. 517-519;
§ 2 attenzione alle cartine (pp. 520, 521), in particolare i capoversi sul Congo belga, sulla
conferenza di Berlino, sull’espansione inglese nell’Africa sud-orientale e sull’incidente di
Fashoda, pp. 522-523; §§ 3, 4 (leggerli attentamente), pp. 524-525; studiare § 5, pp. 528-529.
Via internet: HOBSON, La vera natura dell’imperialismo (da “Imperialism: a study”, 1902)
Via internet: LENIN, L’imperialismo stadio monopolistico del capitalismo (da “L’imperialismo
fase suprema del capitalismo”, 1917).
c-d) vol.III, §§ 1-11, tutto, pp. 4-25.
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2. L’Italia giolittiana
a) La crisi di fine secolo in Italia e le trasformazioni economiche e sociali dell’epoca.
b) L’Italia giolittiana: le riforme del ministero Zanardelli; il pragmatismo di Giolitti; le riforme
giolittiane; l’avvio dell’industrializzazione italiana; Giolitti e il Sud d’Italia; rapporto con i
socialisti, i cattolici e i nazionalisti; la politica estera di Giolitti: l’impresa di Libia. La crisi del
sistema giolittiano e critiche sulla relativa politica.
Riferimenti:
vol.III, cap. 4, pp. 59-77.
- Testi inviati via internet: - Giolitti, da “Memorie della mia vita”: la politica di G. verso i conflitti di
lavoro;
- G. Salvemini, da “Il ministro della malavita”: Giolitti, corruttore dei costumi politici degli italiani.
3. Alleanze militari e contraddizioni che portano alla Grande guerra. La guerra
a) Le cause della guerra: il contesto europeo e internazionale, aree di tensione.
b) Significato epocale e periodizzante della guerra: come cambiano in seguito l’Europa e il
mondo; sintesi delle cause profonde; i due blocchi di alleanze; contraddizioni sociali,
ideologiche, politiche dell’Europa prebellica; la mobilitazione di massa: propaganda bellica e
intimidazioni verso i pacifisti.
c) Lo scoppio della guerra, la successione degli eventi, la questione delle responsabilità; la
posizione dei partiti socialisti europei; la guerra di usura, la vita al fronte; gli armamenti, il costo
umano e materiale, la militarizzazione della società e la pianificazione economica della guerra,
la posizione dei partiti socialisti europei. La posizione dell’Italia: neutralisti e interventisti;
l’intervento italiano.
d) Cronologia degli eventi, anno per anno.
e) Trattati di pace e Società delle nazioni.
Riferimenti:
a-b) Vol. III, cap. 2, “L’Europa della Belle époque”: contraddizioni, nuove alleanze e riarmo
nell’età di Guglielmo II, lo scontro tra radicali e nazionalisti in Francia in occasione del caso
Dreyfus, §§ 1, 2, 3 pp. 31-36 (del § 3 solo il caso Dreyfus e la battaglia anticlericale);
- la Germania guglielmina e i conflitti di nazionalità in Austria-Ungheria, §§ 5, 6, pp. 39-42;
- situazioni di tensione: crisi marocchine, rivolgimenti in Turchia, annessione della Bosnia, guerre
balcaniche: § 8, pp. 45-47.
c-d-e) Cap. 5, La prima guerra mondiale”: §§ 1-3, pp. 94-104; §§ da 5 a 11, pp. 107-124.
Testi inviati via internet: - Schema dei principali avvenimenti della prima guerra mondiale;
- Mappa: La Germania dopo il trattato di Versailles.
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4. La crisi del 1°dopoguerra; l’età dei totalitarismi e del capitalismo diretto.
a. Il comunismo. Le riforme della Russia zarista; le rivoluzioni in Russia; lo stalinismo
a) La situazione in Russia tra il 1861 e il 1905: la società e l’economia tradizionali; le riforme e le loro
conseguenze (abolizione della servitù della gleba, inizio dell’industrializzazione); i movimenti e le
forze politiche: i socialdemocratici, fino alla scissione (bolscevichi e menscevichi), i socialrivoluzionari.
b) La guerra russo-giapponese e la rivoluzione del 1905: i soviet e il cfr. tra la democrazia
rappresentativa e quella diretta consiliare. Sviluppo delle vicende fino al 1907; l’abolizione dei
mir e la liberazione della forza lavoro rurale.
c) La rivoluzione del 1917: la rivoluzione di febbraio, il dualismo dei poteri (governo provvisoriosoviet), le “tesi di aprile” di Lenin, i bolscevichi e i soviet e il loro rapporto; la rivoluzione d’Ottobre;
la dittatura bolscevica dai “decreti di novembre” allo scioglimento dell’Assemblea costituente; la
risposta dell’Occidente all’uscita della Russia dalla guerra: blocco economico e corpi di spedizione;
la guerra civile e le misure eccezionali per fronteggiarla. La Terza Internazionale: origine, scopo e
conseguenze; il disastro economico tra il 1918 e il ’21 e le risposte a esso: il “comunismo di guerra”
e la Nep (bilancio dei risultati); il nuovo Stato sovietico: le costituzioni del 1918 e del ’24.
Educazione, istruzione, controllo del consenso; la nuova cultura. Dopo Lenin: lo scontro tra Trotzkij
e Stalin. Un documento: il testamento politico di Lenin.
d) Lo stalinismo: la collettivizzazione forzata e il I piano quinquennale; la collettivizzazione agricola
e l’industrializzazione forzata; propaganda, gulag e terrore; le interpretazioni dello stalinismo.
Riferimenti:
a) Vol. II, cap. 20, § 10, pp. 500-501;
b) vol. III, cap. 2, § 7, pp. 42-44;
c) vol. III, cap. 6, §§ da 1 a 3, pp. 126-140;
d) cap. 10, §§. 5, 6, pp. 235-240.
b. La crisi nei paesi capitalistici: dopoguerra e capitalismo diretto
a) La crisi del primo dopoguerra: cfr. tra Usa ed Europa. La crisi economica nell’Europa
occidentale: aspetti della crisi commerciale.
b) Le trasformazioni sociali: le conseguenze demografiche della guerra, il problema dei reduci, il
biennio rosso operaio e le agitazioni della piccola borghesia; fenomeni reazionari in Europa e in
America. Adattamenti del capitalismo: il capitalismo diretto.
c) Gli Usa durante il primo dopoguerra: 1) la fase espansiva; 2) la crisi del ‘29: cause ed effetti;
3) le risposte alla crisi, da Hoover a Roosevelt: Keynes, il New Deal (obiettivi, presupposti
strutturali della corrispondente politica economica; realizzazioni).
Riferimenti:
a-b) Vol. III, cap. 7, §§ 1, 2, 3, 4, pp. 142-150;
c) cap. 9, §§ 1-7, pp. 202-213.
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c. La crisi del primo dopoguerra in Italia e il fascismo
a) La “vittoria mutilata”; le classi sociali (gruppi dirigenti e ceti popolari); nascita del PPI e le divisioni
nel PSI (massimalisti, minimalisti, ”Ordine nuovo”: la nascita del PCdI); i Fasci di combattimento.
b) Il biennio rosso: le agitazioni di piazza, l’occupazione delle fabbriche e delle terre nel Sud, le
lotte agrarie nella Bassa pianura padana; la fine dello Stato liberale: gli ultimi governi liberali e
in particolare il governo Giolitti e la sua tattica diversificata verso le agitazioni sociali. Il nuovo
volto del fascismo: lo squadrismo rurale (sostenitori, manifestazioni, reazioni, conseguenze).
La marcia su Roma. La conquista del potere: 1921-’22 e il primo governo di Mussolini. Il delitto
Matteotti e la secessione dell’Aventino. Le “leggi fascistissime” e il passaggio all’aperta dittatura.
c) Il regime fascista: il “totalitarismo imperfetto”. Aspetti del totalitarismo fascista. I Patti lateranensi.
d) La politica economica del fascismo (linee De Stefani e Volpi). L’ideologia corporativistica. Le
condizioni di vita. Persistenze rurali. Limiti temporali ed estensione sociale del consenso. Il cfr.
tra fascismo e nazismo; ricerca e imposizione del consenso: violenze e intimidazioni, rituali di
massa e liturgia fascista; obiettivi e realizzazioni: la propaganda fascista (romanità, slogan,
sport, inquadramento giovanile, radio e cinema).
e) La politica estera del fascismo (1924: annessione di Fiume; la repressione della guerriglia
berbera in Libia). L’aggressione all’Etiopia e le sue conseguenze. L’asse Roma-Berlino, l’aiuto a
Franco, il patto AntiComintern.
Riferimenti:
a-b) Cap. 8 tutto, pp. 161-177;
c-e) cap. 11, pp. 250-271;
Via internet: Date fondamentali del fascismo.
d. La Germania di Weimar e il nazismo
a) La crisi del 1° dopoguerra in Germania: classi sociali, movimenti e partiti, nascita del nazismo
e suo programma, i partiti che rappresentavano il movimento operaio.
b) Fine 1918-primi del 1919: lo scontro tra i poteri provvisori e il fallimento dell’insurrezione
comunista. Origine e caratteristiche della repubblica di Weimar. La crisi della Ruhr. Il periodo
tra il ’24 e il ’29 (età di Stresemann) e la fase che dalla crisi del 1929 porta all’affermazione del
nazismo, fino all’ascesa alla presidenza da parte di Hitler (2 agosto ’34).
c) La società nazistificata: il füherprinzip, la repressione politica e quella antiebraica; il terrore e
la censura; la repressione politica e quella antiebraica.
d) Cenni sull’espansione dei fascismi in Europa. La guerra civile spagnola.
Riferimenti:
a-b) Vol. 3, Cap. 7, §§ 5, 7, pp. 150-152; 154-158. c-d) Cap. 10, §§ da 1 a 4; 8, pp. 222-235;
pp. 243-246.
Via internet: Schema sulla Germania di Weimar e nazista.
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4. Le relazioni internazionali tra le due guerre
La situazione politica in Europa tra le due guerre (1919-1939). In particolare: Locarno (’25),
Parigi (’28), la crisi della sicurezza collettiva e i fronti popolari, Stresa (’35), Monaco (’38) e
annessioni tedesche, patto Molotov-Ribbentrop e patto franco-inglese di aiuto alla Polonia (23
e 25 agosto ’38); patto di acciaio (maggio 1939).
Riferimenti:
Vol. 3, Cap.7, § 8, pp. 158-159; Cap. 10, § 7, 9, pp. 240-242; 246-248.
Via internet: La situazione politica internazionale tra gli anni Venti e Trenta.
5. La II guerra mondiale
a) La II guerra mondiale: il suo carattere “totale”. Le vicende: dallo scoppio, all’offensiva delle
Alpi (giugno ’40). L’operazione Leone marino (luglio ’40). Le difficoltà belliche italiane e
l’intervento dei tedeschi in Libia e in Grecia e Jugoslavia; l’operazione Barbarossa. L’ingresso in
guerra degli Usa e le motivazioni della politica giapponese e di quella americana. Il dominio
dell’Asse verso la metà del ’42 e la resistenza delle popolazioni sottomesse.
b) La svolta alla fine del ’42: dalla resistenza di Stalingrado e dalle vittorie alleate nell’Atlantico e
in Libia (Montgomery) alle tre direttrici dell’accerchiamento della Germania: Le conferenze
interalleate (Terranova, Washington, Casablanca, Teheran).
c) Lo sbarco alleato in Sicilia e la caduta del fascismo (25 luglio ’43); l’occupazione tedesca fino
alla linea Gustav. L’8 settembre 1943 e le sue conseguenze (possibili interpretazioni); l’Italia
divisa: Regno del sud e Repubblica sociale italiana, il CLN e l’origine della Resistenza, le brigate
partigiane; la svolta di Salerno e le ultime fasi (inverno ’44, linea Gotica, liberazione).
d) La conclusione della guerra: sbarco in Normandia e offensiva generale; bombe atomiche e
capitolazione del Giappone. Bilancio della guerra. Le conferenze di Mosca, Yalta e Potsdam.
Riferimenti:
Cap. 14, pp. 285-314; - v. anche schemi in fotocopia:
- sui principali avvenimenti della seconda guerra mondiale;
- sulle conferenze internazionali e sui cambiamenti territoriali postbellici.
6. La guerra fredda e il mondo bipolare
a) Le conseguenze della seconda guerra mondiale; Bretton Woods e gli accordi finanziari; l’Onu
e il nuovo ordine economico mondiale. Dalla pace alla “guerra fredda”: le tensioni tra 1946 e
1953. Dalla guerra fredda alla coesistenza bipolare: i due blocchi fino al 1956. L’Urss e gli Stati
satelliti (ma solo la Jugoslavia di Tito e non le vicende degli altri Stati dell’Est satelliti dell’Urss).
Gli Usa durante la presidenza Truman e il maccartismo.
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Riferimenti:
a) Cap. 14, §§. 1-6, pp. 348-360 (prima parte del § 5 compresa), non 360, pp. 361-363;
b) §§ 6, 7, 12 (gli USA, la Francia, l’Inghilterra, il Giappone), pp. 362-366; 374-375;
c) §§ 9-10 (guerra fredda e coesistenza pacifica, destalinizzazione e crisi ungherese), pp. 368-371.
7. L’Italia repubblicana
La società: problemi e prospettive; i partiti politici. I primi governi: dall’unità dei partiti
resistenziali alle divisioni della guerra fredda. Il trattato di pace e le scelte internazionali. Le
elezioni politiche del 18 aprile 1948. La Costituzione repubblicana. La ricostruzione economica.
Riferimenti:
Cap. 16, §§ 1-8, pp. 397-412.
Manuale in adozione:
GIARDINA, SABBATUCCI, VIDOTTO, Storia. Nuovi programmi. Dal 1900 a oggi, Editori Laterza,
Roma-Bari, 2013.
Per il periodo precedente:
GIARDINA, SABBATUCCI, VIDOTTO, Storia. Nuovi programmi. Dal 1650 al 1900, Editori Laterza,
Roma-Bari, 2009
Torino, 6 giugno 2016.
Per gli studenti:
In originale firma di Federico Maldera e Federica Bullaro
L’insegnante:
Antonio Gagliardi
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