Storia contemporanea

annuncio pubblicitario
Storia contemporanea
Prof. Roberto Chiarini
Anno Accademico 2008/2009
1. La prima guerra mondiale
{
28 giugno 1914 - Attentato di
Sarajevo
Uno studente bosniaco Gavrilo Princip
uccide a Sarajevo, capitale della Bosnia,
l’erede al trono d’Austria, l’arciduca
Francesco Ferdinando e sua moglie.
1
Occasione non causa della Grande Guerra
I motivi risalgono a rancori e rivalità
di fine Ottocento
{
{
{
{
{
{
{
{
23 luglio 1914: Ultimatum dell’Austria alla Serbia.
La Russia si schiera con la Serbia.
La Serbia rifiuta; accetta solo in parte l’ultimatum (rifiuta la presenza di funzionari austriaci
nell’indagine sull’attentato)
28 luglio 1914: Dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia.
29 luglio 1914: la Russia mobilita le proprie forze armate sul confine con Austria,
Ungheria e Germania.
La Germania interpreta la mobilitazione RUSSA come un ATTO DI OSTILITÀ.
1° agosto 1914: La Francia – legata alla Russia da un trattato di alleanza militare –
mobilita le proprie forze aramate.
3 agosto 1914: la Germania dichiara guerra alla Francia.
2
La situazione precipita a causa dell’iniziativa del governo tedesco.
1) Complesso di accerchiamento:
la Germania si ritiene soffocata nelle sue ambizioni internazionali
2) Motivazioni militari:
Strategia tedesca della rapidità e sorpresa per non lasciare l’iniziativa in mano agli avversari.
Piano di guerra del capo di stato maggiore Alfred von Schlieffen: prima Francia poi Russia.
ATTACCO TEDESCO ALLA FRANCIA
attraverso il Belgio (= paese Neutrale)
REAZIONE INGLESE
L’Inghilterra non tollera l’aggressione di
un paese neutrale affacciato sulla Manica.
5 agosto 1914
Dichiarazione di guerra
dell’Inghilterra alla Germania.
Tutti i governi sottovalutano
la gravità dello scontro che si andava
preparando.
{
{
{
{
{
Diffusa la convinzione (ben presto smentita)
che la guerra (immaginata come breve e
vittoriosa) avrebbe soffocato i contrasti sociali
e rafforzato la posizione di governi e classi
dirigenti.
Le forze pacifiste trovano scarso appoggio.
Mobilitazione patriottica a favore delle
cause del proprio paese.
Anche i SOCIALISTI (portabandiera del
pacifismo e dell’internazionalismo) a favore
della guerra sia in Germania
(socialdemocratici) sia in Francia (socialisti) sia
in Inghilterra (laburisti).
La Seconda internazionale (espressione
della solidarietà tra i lavoratori di tutti i paesi e
a difesa della pace) cessa di esistere. È la
prima vittima della grande guerra.
Coscrizione obbligatoria
Accresciute possibilità mezzi
di trasporto
Germania
Francia
Inghilterra
In campo eserciti
di proporzioni
mai viste:
1 milione e mezzo di soldati
1 milione di soldati
1 milione e mezzo di soldati
3
{
{
Dalla Guerra lampo tedesca (sconfiggere la Francia in sei settimane) si
passa alla guerra di logoramento (dal novembre 1915 al marzo 1918 le
linee di combattimento francese non subiscono spostamenti superiori ai 15
km).
Allargamento del conflitto: DIMENSIONI MONDIALI
Agosto 1914
Nov. 1914
Giappone (legame con l’Inghilterra dal 1902)
Turchia (legame con la Germania)
Maggio 1915
Italia (legame con Austria-Ungheria)
Settem. 1915
Bulgaria (legame con Austria-Ungheria)
Marzo 1916
Portogallo (legame con Alleati)
Agosto 1916
Romania (legame con Alleati)
Aprile 1917
USA (legame con Alleati)
Giugno 1917
Grecia (legame con Alleati)
4
L’Italia dalla neutralità all’intervento
{
{
{
{
{
{
{
{
{
2 agosto 1914: il governo Salandra dichiara
neutralità dell’Italia.
INTERVENTISTI: Bissolati (radicali),
Cesare Battisti (irridentista), De Ambris
(sindacalisti rivoluzionari), Corridoni
(sindacalisti rivoluzionari)
NEUTRALI: Giolitti (liberali)
PACIFISTI: papa Benedetto XV
Mussolini del Psi: PRIMA ferma condanna
alla guerra, POI dal novembre 1914
interventista.
Autunno 1914: Salandra (presidente del Consiglio) e Sonnino (ministro degli
Esteri) allacciano contatti segreti con l’Intesa.
26 aprile 1915: Patto di Londra con l’Intesa (Francia, Inghilterra, Russia). In
caso di vittoria, l’Italia avrebbe ottenuto il Trentino, il Sud Tirolo, la Venezia
Giulia e l’intera penisola istriana (eccetto Fiume), una parte della Dalmazia
con numerose isole.
Appoggio del re Vittorio Emanuele III e manifestazioni di piazza a favore del
Patto siglato senza la consultazione del Parlamento.
24 maggio 1915: dichiarazione di guerra all’Austria.
5
Al momento dell’entrata in guerra: convinzione che sarebbe stata una breve
campagna militare.
Ben presto falliscono queste previsioni.
{
{
{
Fine 1915: morti 250.000 soldati italiani e esercito fermo sulle stesse posizioni di
giugno sia sul fronte orientale sia quello francese.
Guerra di trincea:
Trincea = primitiva fortificazione difensiva, scavata nel terreno. All’inizio è
concepita come un rifugio provvisorio, poi diventa stabile e tutto il fronte è
ricoperta da una fitta rete di fossati disposti su due o più linee, collegati fra loro
da camminamenti.
La vita nelle trincee è monotona, rischiosa logora i combattenti nel morale
oltre che nel fisico. Le condizioni igieniche sono deplorevoli, i soldati non si
possono né cambiare né lavare.
6
Gli ufficiali di completamento: per quanti provati e disillusi restano fedeli alle
motivazioni ideali originarie.
I soldati semplici, per lo più di origine contadina, accettano la guerra con
fatalistica sopportazione.
Truppe speciali: Sturmtruppen tedesche e arditi italiani.
Paura e avversione alla guerra: forme di autentico rifiuto (autolesionismo e
ribellione collettiva, ossia scioperi militari).
Nuova tecnologia militare: armi chimiche, cioè gas indirizzati verso le
trincee nemiche che provocavano la morte per soffocamento
La guerra sollecita lo sviluppo anche di settori giovani, come l’aeronautica e la
radiofonia.
Fanno la loro prima comparsa sommergibili, mezzi corrazzati e sottomarini.
7
Innovazioni belliche
tecnologiche
Popolazione delle zone di guerra coinvolte
direttamente e con conseguenze drammatiche
MOBILITAZIONE
TOTALE
Mobilitazione
industriale che
alimenta la macchina
gigantesca degli
eserciti al fronte
In Germania: socialismo di guerra.
Strumento essenziale:
LA PROPAGANDA
Rafforzamento degli apparati statali:
aumento della burocrazia
Militarizzazione della società
Deriva dalla locuzione latina “de
propaganda fide” (sulla fede da
diffondere).
= diffusione deliberata e
sistematica di informazioni e
messaggi volti a fornire
un’immagine positiva o negativa
di determinati fenomeni
8
La svolta del 1917
{
{
{
{
{
{
{
Marzo 1917: manifestazione politica degli operai di Pietrogrado contro il regime
zarista. Il 15 marzo lo zar abdica e viene arrestato con tutta la famiglia.
6 aprile 1917: gli Stati Uniti entrano in guerra contro la Germania.
Dissoluzione dell’esercito russo: difficoltà militari per l’Intesa.
Manifestazioni d insofferenza popolare (scioperi, ammutinamenti) sia nei paesi
dell’Intesa sia negli imperi centrali.
Agosto 1917: a Torino sommossa per la mancanza di pane.
Invito di papa Benedetto XV a porre fine all’“inutile strage”.
24 ottobre 1917: sconfitta dell’esercito italiano a Caporetto per mano degli
austriaci (tattica dell’infrazione). 300.000 prigionieri italiani, una quantità
impressionante di armi, munizioni e vettovaglie sequestrate.
9
{
{
{
{
{
{
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
Rimozione del generale Cadorna, sostituito con Diaz: guerra difensiva.
Servizio P, ossia di propaganda tra l’esercito italiano attraverso la
diffusione di giornali di trincea.
6/7 novembre 1917: rivoluzione russa guidata dai bolscevichi. Il
potere viene assunto da un governo rivoluzionario presieduto da Lenin.
3 marzo 1918: pace di Brest-Litovsk (ai confini con la Polonia) tra russi
e tedeschi.
Gli stati dell’Intesa accentuano il carattere ideologico della guerra = è
una crociata della democrazia contro l’autoritarismo, una difesa della
libertà dei popoli contro i disegni egemonici dell’imperialismo tedesco
(politica del presidente americano Wilson: la guerra è per stipulare
“un accordo fra popoli liberi” non in vista di rivendicazioni territoriali).
Gennaio 1918: 1 14 punti di pace di Wilson:
Pubblici trattati di pace, conchiusi apertamente, dopo i quali non vi
saranno più accordi internazionali privati di qualsivoglia natura; ma la
diplomazia procederà sempre francamente e pubblicamente.
Libertà assoluta di navigazione sui mari, al di fuori delle acque territoriali,
sia in tempo di pace che in tempo di guerra, salvo il caso che i mari siano chiusi
totalmente o parzialmente con un'azione internazionale in vista della
esecuzione di accordi internazionali.
Soppressione, nei limiti del possibile, di tutte le barriere economiche e
stabilimento di condizioni commerciali uguagli per tutte le nazioni che
consentono alla pace e si associano per mantenerla.
Garanzie sufficienti date e prese che gli armamenti nazionali saranno
ridotti all'estremo limite compatibile con la sicurezza interna del paese.
Composizione libera, in uno spirito largo ed assolutamente imparziale,
di tutte le rivendicazioni coloniali, fondata sul rigoroso rispetto del principio
che, nel regolare tutte le questioni di sovranità, gli interessi delle popolazioni
interessate, dovranno avere ugual peso delle domande eque del Governo il cui
titolo si dovrà definire.
Evacuazione di tutti i territori russi e regolamento di tutte le questioni
concernenti la Russia, in guisa da assicurare la migliore e la più larga
cooperazione delle altre nazioni del mondo per fornire alla Russia l’occasione
opportuna di fissare, senza ostacoli né imbarazzi, in piena indipendenza, il suo
sviluppo politico e nazionale per assicurarle una sincera accoglienza nella
Società delle Nazioni libere sotto un governo che essa stessa avrà scelto; per
assicurarle infine il massimo aiuto, qualunque possa essere o quale essa
potrebbe desiderare. Il trattamento accordato alla Russia dalle nazioni sue
sorelle durante i mesi prossimi sarà la pietra di paragone che rivelerà la buona,
volontà e la comprensione di queste nazioni per i bisogni della Russia, a
prescindere dai loro propri interessi e dalla loro intelligente simpatia.
Il mondo intero sarà d'accordo che il Belgio debba essere evacuato e
restaurato, senza alcun tentativo di limitare la sovranità di cui fruisce al la
stregua delle altre nazioni libere. Nessun atto meglio di questo servirà a
stabilire la fiducia delle nazioni nelle leggi stabilite e fissate per reggere le loro
reciproche relazioni. Senza questo atto di riparazione la struttura e la validità di
tutte le leggi internazionali sarebbero per sempre infirmate.
10
8)
9)
10)
11)
12)
13)
14)
Tutto il territorio francese dovrà essere liberato, e le parti invase
dovranno essere interamente ricostruite. Il torto fatto alla Francia dalla
Prussia nel 1871, per quanto concerne l'Alsazia-Lorena, che ha turbato la
pace del mondo per quasi cinquant'anni,dovrà esser riparato affinché la Pace
possa essere ancora una volta assicurata nell'interesse di tutti.
Una rettifica delle frontiere italiane dovrà esser effettuata secondo le
linee di nazionalità chiaramente riconoscibili.
Ai popoli dell'Austria-Ungheria, di cui desideriamo salvaguardare il posto
fra le nazioni, dovrà esser data al più presto la possibilità di uno sviluppo
autonomo.
La Romania, la Serbia e il Montenegro dovranno essere evacuati;
saranno ad essi restituiti quei loro territori che sono stati occupati. Alla Serbia
sarà accordato un libero accesso al mare, e le relazioni fra i diversi Stati
balcanici dovranno esser fissate radicalmente sugli amichevoli suggerimenti
delle Potenze secondo linee stabilite storicamente. Garanzie internazionali di
indipendenza politica, economica e d'integrità territoriale saranno fornite a
questi Stati.
Alle parti turche del presente Impero ottomano saranno assicurate
pienamente la sovranità e la sicurezza, ma le altre nazionalità che vivono
attualmente sotto il regime di questo Impero devono, d'altra parte, godere
una sicurezza certa di esistenza e potersi sviluppare senza ostacoli;
l'autonomia deve essere loro data. I Dardanelli saranno aperti in permanenza
e costituiranno un passaggio libero per le navi e per il commercio di tutte le
nazioni, sotto garanzie internazionali.
Uno Stato polacco indipendente dovrà essere costituito, comprendente
i territori abitati da nazioni incontestabilmente polacche, alle quali si
dovrebbe assicurare un libero accesso al mare, l'indipendenza politica,
economica e l'integrità territoriale di queste popolazioni saranno garantite da
una Convenzione internazionale.
Una Società generale delle nazioni dovrebbe esser formata in virtù di
convenzioni formali aventi per oggetto di fornire garanzie reciproche di
indipendenza politica e territoriale ai piccoli come ai grandi Stati.
1918: l’ultimo anno di guerra
{
{
{
{
{
{
8-11 agosto 1918: battaglia di Amiens > sconfitta tedesca.
Gli alleati tedeschi crollano militarmente o si disgregano dall’interno (settembre:
Bulgaria; ottobre: Turchia).
24 ottobre 1918: vittoria italiana a Vittorio Veneto contro gli austriaci.
3 novembre 1918 a Villa Giusti (PD): armistizio Italia-Austria, entrato in
vigore il 4 novembre 1918.
Novembre 1918: ammutinamento della flotta tedesca in Germania >
rivoluzione generale > il socialdemocratico Ebert è eletto capo del governo.
Bilancio della guerra:
11
I trattati di pace e la nuova carta d’Europa
{
{
{
18 gennaio 1919: Conferenza di Versailles, il cui trattato di pace è
firmato il 28 giugno 1919.
I principali protagonisti delle potenze vincitrici: l’americano Wilson, il
francese Clemenceau, l’inglese Lloyd Georg e l’Italiano Orlando (che
tuttavia svolse un ruolo marginale).
Contrasto tra L’IDEALE di una PACE DEMOCRATICA e L’OBIETTIVO
di una PACE PUNITIVA.
12
Clausole economico-militari
{
{
La Germania si impegna a rifondere ai vincitori i danni subiti in conseguenza
del conflitto.
La Germania è costretta ad abolire il servizio di leva, a rinunciare alla marina
militare, a ridurre la consistenza del proprio esercito entro il numero di
100.000 uomini
Condizioni umilianti per la Germania
Clausole territoriali
{
{
{
{
La Germania perde le sue colonie, spartite tra Francia, Gran Bretagna e
Giappone.
La Germania cede l’Alsazia e la Lorena alla Francia.
Si dissolve l’impero asburgico: ne trae vantaggio l’Italia, nascono la Polonia,
la Repubblica Cecoslovacchia e la Jugoslavia (slavi del
sud+Serbia+Montenegro).
Nascono Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania (stati-cuscinetto).
Società delle Nazioni
{
{
{
Già prevista dai 14 punti di Wilson, accettata dalla Conferenza di Versailles.
Marzo 1920: ritiro degli USA (stagione di ISOLAZIONISMO).
Egemonizzata da Gran Bretagna e Francia.
13
Scarica