Sulle orme di Agostino
Viaggio in Algeria
Nella storia del cristianesimo antico, l’Africa ha certamente un
ruolo di grande importanza. Dall’anno 180 si hanno notizie dei
primi martiri cristiani che già allora parlavano latino, come in
tutta la chiesa africana che sempre si è distinta dalla chiesa di
Roma per un innato spirito d’autonomia. La figura più alta del
Cristianesimo africano è Agostino che vive proprio al termine
della pax romana, nel periodo in cui le province romane
d’Africa costringono il potere centrale di Roma ad una
continua attività militare contro i regni indigeni finché nel 429 l’occupazione dei Vandali in arrivo dalla
Spagna segna di fatto la fine dell’Africa romana. In seguito la rioccupazione bizantina da parte di Belisario
nel 534 sembrò rievocare quei tempi della pace romana ma solo fino al 7° secolo quando si verificò la
conquista territoriale e religiosa degli arabi e dell’Islam. La conversione delle popolazioni berbere all’islam fu
assai rapida. In questo periodo cominciarono a differenziarsi i territori algerini e tunisini che fino ad allora
avevano vissuto unite. Di fatto i Turchi fecero di Algeri la capitale della pirateria nel Mediterraneo
continuando una instabilità a cui i Francesi pensarono di porre termine occupando la città nel 1830. La
successiva penetrazione francese in tutto il territorio si rivelò come una delle più pesanti avventure coloniali
della storia che terminò solo nel 1962 con il rimpatrio di oltre mezzo milione di Francesi.
Dunque Fenici, Romani, Bizantini, Turchi e Francesi che hanno dominato per oltre venti secoli su una
popolazione berbera originaria che ha sempre rifiutato di farsi assimilare. Perduta l’unità e l’indipendenza
due secoli prima di Cristo, un’Algeria ora indipendente, un paese quasi totalmente di lingua araba con solo il
15% di lingua berbera, si apre cautamente al mondo occidentale.
L’Algeria è il più vasto stato dell’Africa, dopo il Sudan e complessivamente otto volte più grande dell’Italia.
Noi faremo un viaggio nell’Algeria del nord, una piccola area con una enorme appendice desertica. Gli attuali
confini politici dell’Algeria sono quelli tracciati convenzionalmente dai Francesi.
Agostino - brevemente
Anno 354 - Agostino nasce a Tagaste la domenica 13 novembre da Patrizio e Monica.
Anno 361 - A Tagaste inizia a frequentare la scuola.
Anno 367 - Studia a Maudauros per tre anni.
Anno 370 - Ritorna a Tagaste per gli studi secondari.
Anno 371 - Si reca a Cartagine per iniziare gli studi superiori. Qui studia Cicerone e le Sacre Scritture. Qui
incontra i Manichei.
Anno 374 - Inizia ad insegnare retorica a Tagaste e si lega stabilmente ad una donna da cui nasce il figlio
Adeodato.
Anno 383 - Agostino parte per Roma.
Anno 384 - Viene inviato a Milano per insegnare retorica. Conosce il Vescovo Ambrogio.
Anno 385 - La madre Monica raggiunge Agostino a Milano.
Anno 386 - La conversione di Agostino.
Anno 387 - Riceve il Battesimo dal Vescovo Ambrogio. Di ritorno in patria, ad Ostia muore la madre Monica.
Anno 388 - Di nuovo a Tagaste Agostino inizia la sua vita comunitaria.
Anno 390 - Muore il figlio Adeodato e muore Nebridio.
Anno 391 - Agostino è ordinato Sacerdote.
Anno 395 - Agostino è consacrato Vescovo di Ippona.
Anno 397 - A Milano muore il Vescovo Ambrogio. Agostino inizia a scrivere i libri delle Confessioni. Scriverà
poi nelle Ritrattazioni: “I tredici libri delle mie Confessioni lodano Dio giusto e buono per i miei mali e per i
miei beni e verso di lui sollevano la mente e gli affetti degli uomini.”
Anno 400 - Agostino scrive la Regola Monastica.
Anno 426 - Nomina Eraclio suo successore come Vescovo di Ippona.
Anno 430 - Agostino muore ad Ippona sabato 28 agosto mentre i Vandali assediano la città.
1° giorno, sabato ROMA/ALGERI
Ritrovo a Roma e partenza per Algeri con volo di linea. Arrivo e giro panoramico della capitale algerina. El
Djezair (nome arabo di Algeri) fu fondata nel X secolo sul luogo di un precedente insediamento romano
(Icosium). La città divenne capitale di uno stato turco nel XVI secolo e acquistò grande importanza politica
fino a che nel 1830 cadde nelle mani dei Francesi. E’ oggi una grande metropoli che conta oltre 4 milioni di
abitanti e presenta tre aspetti: la città vecchia, la Casbah, caratteristico e misterioso quartiere che si estende
sul pendio di una collina con strade tutte in saliscendi, tortuose, strette, a scalini ineguali, che scendono sino
al mare; la città coloniale, costruita dai Francesi con uno stile ispirato al
secondo impero e al moresco, e la città moderna, costruita soprattutto dopo
l’indipendenza. Adagiata sui colli che fiancheggiano la splendida baia, Algeri si
estende, con un crescendo frenetico di costruzioni tutt’intorno all’antico cuore
cittadino, la Casbah. Durante il giorno un movimento caotico di automobili e
pedoni invade le vie ed i marciapiedi, mentre al calar della sera la città torna
tranquille e silenziosa. E’ questo il momento più bello per ammirare dalle
alture lo spettacolo della città illuminata. Arrivo in hotel. Cena e
pernottamento.
2° giorno, domenica ALGERI
Prima colazione e partenza per la visita del museo del Bardo, museo di preistoria e di etnografia. Ospitato in
una bella villa moresca del XVIII secolo, raccoglie una delle più importanti collezioni del nordafrica: reperti
delle stazioni neolitiche dell’Atlante, della preistoria e protostoria sahariana, riproduzioni dei dipinti e incisioni
dell’Hoggar e del Tassili (altopiano), gioielli e artigianato Kabyle e Tuareg, costumi e armi. Proseguimento
con la visita di Notre Dame d’Afrique, la basilica neobizantina che domina Bab el Oued e il mare. Fu costruita
tra il 1857 e il 1872 sul luogo dove annualmente due pie signore francesi Agarithe Berger ed Anna Cinquin
si recavano a rendere omaggio ad una statua della Vergine incastonata in un olivo secolare. La prima
cappella votiva provvisoria, fu edificata dall’allora vescovo di Algeri Mons. Pavy, che successivamente diede il
via alla costruzione dell’attuale Basilica, che fu consacrata nel 1872 da Mons. Lavigerie, fondatore dei Padri
Bianchi, vescovo e cardinale di Algeri dal 1866 al 1892. Seconda colazione, cena e pernottamento.
3° giorno, lunedì ALGERI/TIPASA/ALGERI
Prima colazione e partenza per Tipasa che sorge a circa 65 Km ad ovest di Algeri. La città fu in origine un
emporio fenicio (gli archeologi algerini stanno riportando alla luce preziose testimonianze), poi fu conquistata
dai Romani. Ebbe diritto latino, poi fu elevata a colonia e fiorì specialmente dopo il 200 d.C. Al tempo delle
controversie donatiste, i cattolici di Tipasa furono perseguitati da Giuliano e poi, sotto Unnerico, dai Vandali
ariani. Molti cattolici emigrarono allora in Spagna, recando con sé le reliquie della martire santa Salsa. Della
città antica che si estendeva su un promontorio, rimangono il foro con la basilica civile, un ninfeo, resti della
cinta di mura e tombe. Tra i numerosi e notevoli monumenti cristiani: i resti di una grande chiesa a pianta
basilicale, a nove navate separate da colonne e pilastri; al di là della chiesa, un vasto cimitero cristiano con
numerose tombe scavate nella roccia e sarcofagi in pietra, nel quale è inclusa una cappella trapezoidale del
IV secolo, con cripta e nove tombe, forse dei vescovi di Tipasa. Fuori le mura in mezzo a un grande
sepolcreto una basilica dedicata ai Santi Pietro e Paolo, e ancora un altro grande cimitero cristiano che
include la basilica di Santa Salsa del VI secolo, a tre navate, innalzata sulla tomba della martire. Sulla strada
di ritorno per Algeri, visita alla cosiddetta “tomba della cristiana”, edificio circolare con un diametro 63 metri,
la cui altezza era di circa 40 metri. Questo mausoleo fu presumibilmente il sepolcro di una famiglia reale e la
sua origine pare risalga al I secolo avanti Cristo. Seconda colazione, cena e pernottamento.
4° giorno, martedì ALGERI/ANNABA (IPPONA)
Prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza per Annaba,
che dista da Algeri circa 600 Km, con volo di linea della compagnia
locale Khalifa Airways. Arrivo, sistemazione in hotel e seconda
colazione. Dopo la seconda colazione visita alle rovine della città di
Ippona e al museo. L’antica città fondata dai Fenici presso la moderna
Bona (Annaba), fu la residenza favorita dai re di Numidia, poi, dal
tempo di Augusto, fu municipio romano, molto fiorente fino
all’invasione vandalica. Agostino, vescovo di Ippona per 35 anni, vi
morì durante l’assedio del 430-431 d.C. che durò 14 mesi e distrusse parte della città. Dopo un secolo di
dominazione, i Vandali furono scacciati dai Bizantini, sotto i quali la città fu restaurata e fiorì fino al settimo
secolo d.C. Gli scavi hanno messo in luce il foro pavimentato del II secolo d.C. con i portici colonnati che lo
circondavano. Sono notevoli inoltre, la basilica, il teatro ed i resti delle terme di Settimio Severo. Vi si
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trovano anche cisterne romane, resti dell’emporium e mosaici figurati provenienti da ville romane di età
imperiale. Il museo, nel perimetro delle rovine, raccoglie mosaici di notevole interesse e un gigantesco trofeo
in bronzo che ricorda probabilmente la vittoria di Giulio Cesare su Juba I.
Cena e pernottamento.
5° giorno, mercoledì ANNABA/GUELMA/ANNUNA/ANNABA
Prima colazione. Mattinata dedicata alle celebrazioni della solennità di
Sant’Agostino. Incontro con la comunità Agostiniana, con il Vescovo
diocesano. Visita guidata alla basilica e alle opere adiacenti. Dopo la
seconda colazione partenza per Guelma, antica Calama, centro punico e poi
romano. Il suo vescovo più noto fu Possidius, biografo di Sant’Agostino.
Interessante il teatro (quasi completamente ricostruito all’inizio del 900). Il museo raccoglie i reperti
provenienti dagli scavi di Khemissa, Madaura e Tibilis. Proseguimento per Annuna, l’antica Tibilis romana, le
cui rovine ricoprono una collina piatta. Nel sito a sud, si trovano i resti di una chiesa bizantina sulla cui
facciata è scolpita un croce; l’interno è diviso da colonne in tre navate, l’abside porta ancora le tracce del
posto per la sedia episcopale e della gradinata destinata al clero. Accanto alla chiesa,i resti di un arco di
trionfo a due porte. Più in alto in direzione nord, un altro arco di trionfo le cui facciate erano precedute da
colonne. Non lontano le vestigia di un foro. A nord-ovest un’altra chiesa cristiana accanto alla quale si può
notare una piscina battesimale. Ad ovest una specie di fortino da cui si domina Annuna ed il paesaggio
circostante. Ritorno ad Annaba, cena e pernottamento.
6° giorno, giovedì ANNABA/COSTANTINA/DJEMILA/ANNABA
Prima colazione. Partenza molto resto per un intero giorno di visite ai resti di Djemila, l’antica Cuicul, e di
Costantina, capitale dell’est algerino. Djemila è senz’altro l’esempio più bello del rinascimento dei Severi nel
Maghreb. Le grandiose rovine romane sono situate in una bella cornice di colline verdeggianti. Cuicul era
all’origine una colonia di veterani, fondata dall’imperatore Nerva alla fine del I secolo d.C. all’incrocio di due
importanti assi stradali: Sitifis-Mileu-Cirta e Igilgili-Lambesis-Thamugadi. La città si allargò molto
velocemente anche oltre la prima cinta di mura originarie. Imponente è il nuovo foro detto “piazza dei
Severi” dominato dall’arco di trionfo dedicato all’imperatore Caracalla. Terme, templi, basiliche, teatro,
mercato… la città è un vero gioiello dell’urbanistica romana e sembra essere stata appena abbandonata dai
suoi abitanti. Costantina, l’antica Cirta, situata a 650 metri sul livello del mare nella valle del Rhumel, è una
vera fortezza naturale perché posta su un rilievo che domina la pianura circostante ed è circondata da due
lati, da gole profonde oltre 200 metri scavate dal fiume tra pareti a picco. Nonostante la città fosse
capoluogo di una delle tre prefetture dell’Algeria francese, a causa della sua distanza dal mare e del relativo
isolamento, è sempre rimasta nell’aspetto e nelle caratteristiche una piccola città di provincia. Costantina
però è il più importante centro commerciale dell’interno, soprattutto per il grano, ed accoglie numerose
industrie del settore molitorio. La città ha uno charme tutto particolare: bellissime moschee, edifici moderni e
antichi quartieri. Seconda colazione in corso di visita. Rientro ad Annaba. Cena e pernottamento.
7° giorno, venerdì ANNABA/SOUK ARHAS/ MAUDAUROS/ANNABA
Prima colazione. Partenza per Tagaste (l’attuale Souk Arhas). E’ la città natale di Agostino. Fece parte
dell’Africa pro-consolare, quindi della Numidia. In età cristiana fu sede episcopale e tra i suoi vescovi fu
Alipio, buon amico di Sant’Agostino. Incontro con il prefetto di Souk Arhas. Proseguendo verso sud, si
incontra il sito di Maudauros. Antica città della Numidia, divenuta colonia romana verso la fine del I secolo
d.C. fu città natale di Apuleio scrittore famoso dell’epoca di Antonino e autore dell”Asino d’oro”; sede di
celebri scuole, vi studiò Agostino. Resti importanti: un mausoleo romano, una fortezza bizantina dell’epoca di
Giustiniano, delle grandi terme e una grande basilica cristiana di epoca bizantina divisa in tre navate da un
doppio colonnato. Seconda colazione in corso di visita. Rientro ad Annaba, cena e pernottamento.
8° giorno, sabato ANNABA/TUNISI
Prima colazione e nelle prime ore del mattino partenza in pullman per il confine tunisino percorrendo la
stessa strada seguita da Sant’Agostino per andare a Cartagine. La strada si snoda attraverso boschi e in
prossimità di laghi ricchi di fauna. Arrivo a Tunisie sistemazione in hotel. Dopo la seconda colazione visita di
Cartagine, ex colonia fenicia fondata, secondo la tradizione, nel 814 a.C. I resti della città sono sparsi su una
vasta area di 2 Km. Si visitano in particolare le terme di Antonino sul lungomare, i porti punici, il teatro che si
ritiene fosse tra i più grandi dell’impero romano ed il museo nazionale. Cena e pernottamento.
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9° giorno, domenica TUNISI/ALGERI
Prima colazione e rapida visita della medina di Tunisi, la città vecchia animata da venditori sorridenti e da
una folla vivacissima. Intorno alla grande moschea sorgono le ricche dimore che, secondo l’uso orientale,
voltano le spalle alla strada, aprendosi sui cortili interni. In tarda mattinata trasferimento in aeroporto e
partenza per Algeri con volo di linea. Arrivo e sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
10° giorno, lunedì ALGERI/ROMA
Prima colazione. Trasferimento in aeroporto e partenza per
Roma con volo di linea. Arrivo in tarda mattinata.
Scheda Tecnica
G.1 / Volo Roma-Algeri. Seconda colazione a bordo. Accoglienza aeroporto di Algeri. Trasferimento in città.
HB hotel Aurassi (4*) situato in posizione panoramica sulla città e la baia di Algeri.
G.2 / Seconda colazione in ristorante ad Algeri. HB hotel Aurassi.
G.3 / Seconda colazione di pesce in ristorante a Tipasa. HB hotel Aurassi.
G.4 / Trasferimento aeroporto ed imbarco su volo Roma-Annaba. FB hotel Plaza/Seybouse (4*) situato al
centro città.
G.5 / Seconda colazione in ristorante ad Annaba. HB hotel Seybouse.
G.6 / Seconda colazione pic-nic. HB Hotel Seybouse.
G.7 / Seconda colazione pic-nic. HB Hotel Seybouse.
G.8 / Seconda colazione in ristorante e HB Hotel International Tunis (4*), situato al centro città.
G.9 / Volo Tunisi-Algeri. Seconda colazione a bordo. Ad Algeri HB hotel Aurassi.
G.10 / Volo Algeri-Roma.
Estensione Facoltativa
Tamanrasset e il massiccio dell’Hoggar, l’Assekrem
Il Sahara è stato teatro di grande attività vulcaniche a partire dell’era terziaria. Sulle rocce più antiche del
mondo, che formano lo zoccolo di base, si sono posate le colate basaltiche di un vulcanismo arcaico. In
epoche geologiche più recenti un secondo ciclo di attività vulcanica ha costellato la regione dell’Hoggar di
circa trecento picchi costituiti da lava trachitica. La susseguente opera di smantellamento degli agenti
esogeni ha frantumato la parte esterna degli antichi vulcani ed ha messo a nudo il “tappo lavico” interno,
creando un paesaggio di rara forza e bellezza, semplicemente fantastico: ai grandi altopiani di pietrame di
origine vulcanica si alternano vallate scoscese, uadi sabbiosi, giganteschi ammassi di rocce granitiche, picchi
svettanti verso il cielo…
10° giorno, lunedì ALGERI/TAMANRASSET
In mattinata partenza per Tamanrasset, che dista
da Algeri 2.000 Km, con volo della compagnia Air
Algérie. Si arriva nel pomeriggio. Trasferimento in
città e sistemazione all’hotel Tahat. Prima visita di
"Tam", piacevole e vivace cittadina tuareg, porta
dell’Africa nera, crocevia di culture, capitale
dell’Hoggar, situata su un altopiano a 1400 m.
Visita della prima casa e del fortino di Padre de
Foucauld, figura leggendaria di missionario, il
primo degli europei che all’inizio del XX secolo, si
avvicinò ai Tuareg studiandone la lingua e la
cultura. Cena e pernottamento in hotel.
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11° giorno, martedì TAMANRASSET/ASSEKREM
La mattina passeggiata in città per visitare i suk, animati e i coloratissimi mercati. Partenza con le macchine
fuoristrada verso il cuore del massiccio dell'Hoggar, passando per la bella guelta (punto d’acqua) di
Imlaulauen, ricca di fauna e vegetazione. Visita della guelta e della sua cascata. Si prosegue arrivando prima
del tramonto al colle dell’Assekrem (2.600 m), dove si trova il rifugio costruito anni fa dal Club Alpino
Francese. Passeggiata e visita all’eremo di Padre de Foucauld (2.726 metri, si raggiunge in circa 20 minuti
percorrendo una mulattiera) da dove si gode uno spettacolare panorama sulle superbe cime vulcaniche
dell’Atakòr. Piccoli Fratelli di Gesù (ordine fondato da Charles de Foucauld) vivono in una casa adiacente e
accolgono i visitatori con gentilezza e cordialità. Cena e pernottamento al rifugio.
12° giorno, mercoledì ASSEKREM/TAMANRASSET/ALGERI
Dalla cima dell’Assekrem, si potrà attendere l’alba partecipando alla Santa Messa celebrata dai frati nella
piccola cappella dell’eremo, splendida nella sua semplicità. Dopo la prima colazione al rifugio partenza in
direzione sud per raggiungere la guelta di Afilale. Passeggiata lungo l’oued che si insinua nella roccia fino a
disperdersi nelle gole antistanti. Si continua costeggiando la montagna Akar Akar dirigendosi verso
Tamanrasset e l’aeroporto, da dove si riparte per Algeri con volo Air Algérie. Trasferimento all’hotel Aurassi,
cena e pernottamento.
13° giorno giovedì, ALGERI/ROMA
Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto e volo per Roma.
Scheda Tecnica
G.10 / Volo Algeri-Tamanrasset.
Seconda colazione al sacco a bordo. HB Hotel Tahat a Tamanrasset in camera doppia con bagno, categoria
turistica locale (il migliore hotel di Tam).
G11 e 12 / Spedizione in veicoli 4x4. Pensione completa con cuoco al seguito. Seconde colazioni pic-nic. Il
giorno 11 cena e pernottamento al rifugio dell'Assekrem, molto modesto, in camerate con servizi in comune.
Il giorno 12 volo per Algeri. HB hotel Aurassi.
G13 / Volo Algeri-Roma.
Gli hotels previsti
Algeri, hotel el-Aurassi - Annaba, hotel Seybouse - Tamanrasset, hotel Tahat - Assekrem, rifugio
• Per il visto di ingresso occorre il passaporto valido per almeno sei mesi e con almeno una pagina vuota. Sul
passaporto non deve comparire il visto d’Israele. Occorrono anche due foto formato tessera a colori.
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