Argomenti di Patologia Clinica Esame delle urine Rene e laboratorio E Esame d delle ll urine i Esame fisico Esame chimico Esame microscopico R Raccolta lt 12 ml Campione ideale: prime urine del mattino Mitto intermedio C Conservazione i e ttrasporto t Molte componenti stabili per 2 ore Urinocoltura: entro 1 ora dalla raccolta Refrigerare se non analizzato entro 2 ore C Conservazione i e ttrasporto t Molte componenti stabili per 2 ore Urinocoltura: entro 1 ora dalla raccolta Refrigerare se non analizzato entro 2 ore La stabilità dipende da: – – – – – Intensità della luce Temperatura pH Peso Specifiche caratteristiche chimicochimico-fisiche C Conservazione i e ttrasporto t Col passare del tempo: I batteri ed i lieviti iniziano a moltiplicarsi rapidamente I batteri ureasici producono NH3 che aumenta il pH I batte batteri ut utilizzano a og glucosio ucos o d diminuendone ue do e la a concentrazione I cilindri d e le cellule u si s deteriorano d oa o Avvengono modifiche chimicochimico-fisiche: – Degradazione g di bilirubina e urobilinogeno g – Formazione di cristalli e sedimenti amorfi – ... E Esame fi fisico i Colore – Normale: giallo – Anormale: Bianco Æ p pus Rosa/rosso Æ sangue o emoglobina l bi Marrone Æ bilirubina Nero Æ melanina Altri colori Æ farmaci Aspetto e caratteristiche: – Normale: limpido – Anormale: torbido – Materiale amorfo – Pus – Sa Sangue gue – Cellule epiteliali – Batteri – Cristalli – Cilindri E Esame fi fisico i Odore – Normale: odore caratteristico provocato da acidi p volatili – Anormale: Acetone Æ odore di frutta Batteri Æ odore di ammoniaca Peso specifico o indice refrattivo Indica il peso dell’urina confrontato con il p peso di un uguale volume di H2O Misurato : Con mezzi chimici Otticamente (refrattometro) Urinometro E Esame chimico hi i Glucosio Bilirubina Chetoni Peso specifico Sangue pH H Proteine Urobilinogeno Nitrati Leucociti E Esame chimico hi i E Esame chimico hi i Glucosio – Non rilevato fino a quando il livello ematico > 160--180 mg/dl 160 – Causa più comune di iperglicemia: patologie pancreatiche Bilirubina – Danno epatico – Ittero ostruttivo – Anemia emolitica E Esame chimico hi i Chetoni – Gli acidi grassi sono catabolizzati ad acetoacetato,, acido β idrossibutirrico ed acetone acetoacetato – Misura dell dell’acido acido acetoacetico Peso specifico – Indica la capacità del rene di concentrare le urine – Una delle prime funzioni perse in seguito a danno tubulare E Esame chimico hi i Sangue – Ematuria: presenza di sangue nelle urine. – Possono essere globuli rossi (GR) intatti od emoglobina da GR emolizzati – I GR possono provenire dal glomerulo fino all’uretra Patologie renali Calcoli renali Traumi del rene, della vescica e dell’uretra dell uretra Tumori vescicali E Esame chimico hi i pH (Range 55-9) – Determinato D t i t d da: Dieta Metabolismo condizioni fisiologiche e patologiche Proteine – Di norma sono escrete piccole quantità di proteine a basso peso molecolare (< 1515-20 mg/dl) – Le cartine sono più sensibili per ll’albumina albumina (presente in diverse patologie renali) E Esame chimico hi i Urobilinogeno – ↑ nelle patologie epatiche – Valori di riferimento: 0.2 0.2--1.0 UI Nitriti – Presenti in molte infezioni urinarie da batteri Gram positivi Leucociti – Le cartine determinano la presenza di livelli anormali di granulociti – La reazione positiva di norma indica un minimo di 5515 WBC per campo microscopico ad alto ingrandimento (HPMF) V l i di riferimento Valori if i t Glucosio Negativo Peso specifico Bilirubina Negativa pH Bambini 1 1.002 1.002002-1.006 1 006 Neonati 5-7 Adulti 1.001--1.030 1.001 Dopo 5-8 Chetoni Negativi Sangue Negativo P t i Proteine Negati e Negative U bili Urobilinogeno 0.20 2-1 UI 0.2 Nitriti Negativi Leucociti Negativi T t di secondo Test d li livello ll Refrattometro o urinometro – usato t per quantificare tifi pesii specifici ifi i > 1.030 1 030 o verificare i risultati su campioni con pH ≥ 8 Acetest – Usato per verificare i risultati dei chetoni – Sensibilità simile ma permette di valutare più fedelmente la variazione di colore Icotest – Più sensibile e specifico per la bilirubina T t di secondo Test d li livello ll Clinitest: – Misura tutte le sostanze riducenti permettendo un risultato quantitativo fino a 5 g/dl – L’identificazione di sostanze riducenti è importante nei bambini b b Æ se presenti possono indicare d anomalie congenite del metabolismo con rischio di ritardo mentale Test di Exton – determina la presenza di proteine diverse dall’albumina Proteinuria di Bence Jones Glicoproteine Mioglobina ed altre globuline A li i microscopica Analisi i i Analisi del sedimento “a fresco” per identificare elementi significativi Analisi a basso ingrandimento: g 100-150 x 100(LP) Analisi ad alto ingrandimento (HP) 400400-450x Indicazione numerica (Elementi / HPMF) Possibile colorazione di SternheimerSternheimer-Malbin C ll l Cellule Globuli rossi (GR): – possono originare da ogni parte del rene e delle vie urinarie Globuli bianchi (WBC): – Possono entrare nelle urine in ogni punto, dal glomerulo all’uretra a u et a Cellule epiteliali: – possono originare da ogni parte del tratto genitogenito-urinario Cellule epiteliali squamose Cellule dell’epitelio p di transizione Cellule dell’epitelio tubulare renale Globuli Gl b li rossii (ematuria) ( t i ) Se presenti in grossa quantità: – infezioni / infiammazioni – Traumi – Tumori – Calcoli renali – Danno glomerulare – Contaminazione di origine mestruale Cause di ematuria Globuli bianchi (leucocituria, piuria) La loro presenza suggerisce: – Processi infiammatori del tratto urinario Cistiti Pielonefriti – Infezioni genitali Prostatiti Cerviciti C i iti Vaginiti – Possono anche trovarsi in condizioni non infettive Glomerulonefriti Disidratazione St Stress Febbre C ll l epiteliali Cellule it li li Cellule epiteliali squamose – Origine g uretrale o vaginale g Æ scarso significato g Cellule dell’epitelio di transizione – 2-4 volte più grandi dei leucociti – Tonde o a forma di pera – Originano da: Pelvi renale Uretere Cellule dell’epitelio tubulare renale Vescica Uretra – Poco più grandi dei leucociti – Piatte, cuboidali o colonnari – La loro presenza suggerisce un danno tubulare Necrosi tubulare Rigetto trapianto Pielonefrite Globuli Gl b li rossii Globuli Gl b li rossii Globuli rossi e globulo bianco Globuli rossi e globuli bianchi Gl b li bianchi Globuli bi hi Gl b li bianchi Globuli bi hi Cellule epiteliali squamose Cellule epiteliali di transizione Cellule C ll l epiteliali it li li tubulari t b l i Cili d i Cilindri Si formano nel lume tubulare Mucoproteina di TammTamm-Horsfall: ritenuta la matrice di tutti i cilindri Sono denominati ed identificati in base alle loro caratteristiche morfologiche Riportati come n° n°/ campo microscopico a basso ingrandimento (LPMF) Ti i di cilindri Tipi ili d i Cilindri ialini: – I più comuni – Rinvenuti spesso dopo esercizio fisico o stress Cilindri eritrocitari: – Suggestivi di ematuria renale – Sempre indicativi di una patologia Trauma renale Glomerulonefrite Nefrite lupica ... Ti i di cilindri Tipi ili d i Cilindri leucocitari – Formati da PMN neutrofili – Osservati in: Pielonefrite acuta Nefrite interstiziale Nefrite lupica p Cilindri granulari: – La loro p presenza indica normalmente patologie p g renali significative – A volte sono presenti pure dopo esercizio fisico estremo t Cili d iialino Cilindro li Materiale ialino Cili d granulare Cilindro l Cili d granulare Cilindro l Cili d eritrocitario Cilindro it it i Cili d eritrocitario Cilindro it it i Cili d eritrocitario Cilindro it it i Cili d lleucocitario Cilindro it i Cilindro leucocitario nel tubulo renale Cilindro leucocitario nel tubulo renale Ti i di cilindri Tipi ili d i Cilindri di cellule epiteliali – Derivano da: Cilindri cerei – Derivano dalla d ll degenerazione d dei d cilindri l d granulari l – Osservati in: Stasi urinaria Degenerazione tubulare Necrosi tubulare Insufficienza renale cronica severa I t Ipertensione i maligna li Amiloidosi renale Patologie renali acute Infiammazione e degenerazione tubulare Cilindri lipoidei – derivano da: Degenerazione lipoidea dell’epitelio dell epitelio tubulare Sindrome nefrosica Cilindro di cellule epiteliali Cili d cereo Cilindro Cili d li Cilindro lipoideo id Reperti R ti varii Batteri – Le urine sono normalmente sterili – Un grande numero di batteri e WBC è indcativo di infezione urinaria (UTI) – La presenza di d solil batteri, b senza WBC, all’esame ll’ diretto d può indicare una contaminazione Lieviti – Possono riscontrarsi nelle infezioni e nei diabetici Sperma Muco C i grassii ovalari Corpi l i B tt i Batteri Sedi di infezione delle vie urinarie Sintomi delle infezioni delle vie urinarie Pionefrosi od ascesso perinefrico Pielonefrite acuta • Febbre • Malessere • Nausea •Tremito •Dolore lombare •Perdita P dit di peso •Sudori notturni • Vomito • Dolore addominale Infezione delle basse vie urinarie • Disuria • Pollachiuria • Ematuria • Urina torbida • Nicturia • Dolore soprapubico p p • Stranguria • Urgenza urinaria Li iti Lieviti Li iti Lieviti Muco Muco Muco – microscopio di fase Corpi C i grassii ovalari l i Corpi grassi ovalari – microscopio polarizzatore Parassiti P iti Trichomonas vaginalis: – Il p parassita più p frequente q Schistosoma haematobium: – Diffusione ematogena g Æ localizzazione nelle vene pelviche Æ deposito uova nella parete muscolare di vescica, ureteri ed uretra E t bi vermicularis: Enterobius i l i – Contaminante – È possibile ibil vedere d delle d ll uova nelle ll femmine f i adulte d lt Pediculosis pubis – Contaminante C t i t che h origina i i dai d i pelili pubici bi i Trichomonas C l li urinari Calcoli i i Formazione: 1. ↑ concentrazione urinaria dei costituenti dei calcoli 2. Superamento del limite di solubilità 3. Formazione di piccoli cristalli e poi di calcoli Fattori facilitanti la formazione di calcoli – Dieta ricca di: – – C l i Calcio Vitamina C o D Proteine Ossalato Sale Scarsa ingestione di acqua Farmaci C l li urinari Calcoli i i Tipi: – Di calcio l i (> ( 75%) Ossalato di calcio (73%) Fosfato di calcio – Triplo fosfato (15%) Magnesio, ammonio, fosfato – Acido urico (5 (5--10%) – Cistina (<2%) Composizione p chimica vs. frequenza q di calciuria in Inghilterra Composizione Frequenza (%) Ossalato e fosfato di calcio 40 Ossalato di calcio puro 25 Fosfato di magnesiomagnesio-ammonio e fosfato di calcio Fosfato di calcio 20 Acido urico 7 Cistina 1 7 Cristalli (urine acide, di norma non patologici) Cristalli di acido urico – – Anche nelle urine normali 16% dei pz con gotta – Alte concentrazioni di acido ossalico in: Cristalli di ossalato di calcio Vegetali a foglia verde Pomodori Bibite gasate The Cioccolato Urati amorfi Cristalli di acido ippurico – Assunzione di frutta e verdura che contengano acido benzoico Acido urico Acido urico – microscopio p polarizzatore Acido urico Acido urico Ossalato di calcio Ossalato di calcio Urati amorfi Cristalli (urine basiche, di norma non patologici) Triplo fosfato Carbonato di calcio Fosfato di calcio Biurato d’ammonio Fosfati amorfi Triplo fosfato Fosfati amorfi Caratteristiche di presentazione dei calcoli nelle vie urinarie superiori Dolore caliciale Dolore ottuso, ricorrente al fianco Bacinetto renale Episodi di dolore intenso quando il calcolo si incunea nel GPU Uretere Dolore estremo a tipo colica M Macroscopica i e microscopica i i (può ( ò essere associata i t Ematuria i I f i Infezione a trauma lieve) I f i i ricorrenti Infezioni i ti delle d ll vie i urinarie i i Vomito Grave infezione sistemica con irrigidimento e f bb associati febbre i ti ad d ostruzione t i ed d infezione i f i Di solito associato a colica Un’eventuale infezione urinaria può provocare vomito, specialmente nei bambini P i i i della Principi d ll litotrissia lit t i i Cristalli (patologici) Cristalli di cistina: – Patologie metaboliche congenite Patologie degenerative tissutali, incluse le epatiti e le leucemie C i t lli di leucina Cristalli l i – Patologie degenerative tissutali incluse le tissutali, epatiti e le leucemie Cristalli di colesterolo – – – Cristalli di tirosina – Patologie renali Sindrome nefrosica Condizioni che portano alla formazione o deposizione di lipidi nel rene Cristalli di bilirubina – Ittero clinico – Emolisi severa Cristalli di emosiderina Anemie emolitiche Reazioni trasfusionali Cristalli di cistina Cristalli di tirosina Cristalli di leucina Cristalli di colesterolo Al i cristalli Altri i lli Sulfonamidi – I sulfamidici possono formare calcoli e provocare danni tubulari Mezzo di contrasto Rx – In seguito a pielografia endovenosa Sulfonamidi Valori di riferimento microscopici Eritrociti Leucociti 0-3 / HPMF Cellule epiteliali squamose Batteri Presenti 0-5 / HPMF Mitto intermedio < 10 / HPMF campione da catetere Assenti Cilindri ialini 0 – 3 / LPMF Cristalli Basso numero di cristalli non patologici HPMF = campo microscopico ad alto ingrandimento LPMF = campo microscopico basso ingrandimento Esame delle urine: riassunto Campione fresco = campione valido Aspetto: – Sangue – Colore (emoglobina, mioglobina) – Torbidità (infezioni, sindrome nefrosica) Peso specifico: – Gli stick misurano solo le specie ioniche (non il glucosio) g ucos o) pH: – Normale = acido, tranne dopo i pasti Cause di d co colorazione o a o e de delle e urine Blu, verde Blu di metilene Pseudomonas Riboflavina Rosa, arancione, rosso Emoglobina Rosso, marrone, nero Emoglobina Mioglobina Fenolftaleina Porfirine Rifampicina Mioglobina Eritrociti Acido omogentisico L-DOPA Melanina Metildopa Esame delle urine: riassunto Glucoso – Aumento glicemia – Scarso riassorbimento renale (disordini tubulari) Proteinuria – Normale: < 200 mg /24 h – Stick + Æ > 300 mg / l – Cause: Sovraccarico (aumento proteine plasmatiche a basso peso molecolare = Bence Jones, mioglobina) Perdita glomerulare Diminuito riassorbimento tubulare (RBP, albumina) Proteine di origine renale Esame delle urine: riassunto Sedimento – Esame microscopico del sedimento da urine fresche Cellule cilindri (proteina di Tamm Cellule, Tamm--Horsfall), Horsfall) gocce lipidiche Cilindri eritricitari – ematuria Æ p patologie g glomerulari g Cilindri leucocitari + PMN + batteriuria Æ pielonefrite PMN (senza cilindri) + batteri Æ Infezioni urinarie Ematuria, cellule, cilindri Æ glomerulonefrite acuta Sedimento minore Æ glomerulonefrite cronica