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terri
catalogo
mostra
in dialogo con il territorio
07_21_febbraio 2009
Poviglio_Reggio Emilia
catalogo mostra “In dialogo con il territorio”
07_21 febbraio 2009, Poviglio, Reggio Emilia
protagonisti
le bambine, i bambini, i genitori, le insegnanti della Scuola dell’Infanzia la ginestra di Poviglio
anno scolastico 2005_2006
si ringraziano
le bambine, i bambini, i genitori, le insegnanti, la pedagogista e tutto il personale della Scuola dell’Infanzia la ginestra
l’Assessore alla Cultura e alle Scuole dell’Infanzia Comunali, Filippo Ferrari
l’Ingegner Alberto Rabitti, Atelierista della terra cruda
la Biblioteca del Comune di Poviglio
l’Ufficio Scuola del Comune di Poviglio
il Corpo Associato di Polizia Municipale di Castelnovo di Sotto e Poviglio
l’Associazione Amici di Pennino
le guide dell’Oasi ex Cave Corazza
le guide del Museo della Terramara di Poviglio
il Coordinamento Pedagogico dell’Associazione Progettinfanzia Bassa Reggiana
impaginazione e grafica di Fabio Lucenti
stampa la fotolito prestampa di Ivan Parelli
La Mostra e il Catalogo
catalogo
mostra
Il senso del catalogo della Mostra “In dialogo con il territorio” vuole essere quello di restituire alla comunità
il valore del percorso attuato e portato avanti dalle bambine e dai bambini, come testimonianza delle
esperienze incontrate e come valore aggiunto alla ricchezza e alla potenza del fare dei bambini.
Il catalogo si propone di rendere visibile, attraverso la documentazione come forma comunicativa, i vissuti,
le conoscenze e gli avvicinamenti dei bambini con la materia terra cruda; materia che ha favorito allargamenti
significativi che hanno intrecciato scoperte relative alla cultura, alla storia, alla memoria del territorio nel
quale viviamo.
Il percorso progettuale “In dialogo con il territorio”, attuato con la collaborazione della Scuola Comunale
dell’Infanzia la ginestra e grazie ad un contributo di 10mila euro dalla Fondazione Manodori, ha visto
l’attuarsi di un percorso etno-culturale. Diverse esperienze partendo dal luogo privilegiato per gli incontri
e le sperimentazioni dei differenti linguaggi espressivi: l’atelier della terra cruda, un laboratorio polisensoriale
in cui i bambini hanno iniziato il loro viaggio di scoperta delle origini del proprio paese sollecitando la
curiosità sulla terra. Un elemento naturale che, nella sua visione poetica, rappresenta un filo conduttore
tra i luoghi povigliesi e che si ricongiunge con i vissuti dei bambini nell’area di riequilibrio ecologico. La
Scuola, il Museo di Terramara, l’Oasi Ex Cave Corazza, sono tutti luoghi di cultura povigliese attraversati
dai misteri nascosti nella terra.
Genesi del percorso progettuale
L’ambiente naturale, o meglio, gli ambienti naturali, rappresentano importanti opportunità dove poter
indagare ed approfondire con i bambini progetti, percorsi ed attività rivolte alla conoscenza dei loro processi
di apprendimento e dei loro saperi.
I bambini protagonisti e costruttori della propria evoluzione hanno diritto ad una educazione di qualità
dove poter apprendere tramite offerte pedagogiche capaci di stimolare ed incuriosire i loro desideri di
conoscenza. Un progetto educativo basato sull’educazione ambientale e centrato sul bambino che investe
sulle capacità di autocostruirsi, richiede un percorso ricco in cui l’agire sia vissuto attraverso tutti i canali
sensoriali, in piena totalità e libertà espressiva. L’ambiente naturale rappresenta un luogo pieno di offerte,
un luogo dove i bambini trovano risorse che in altri ambienti non hanno occasione di incontrare; la natura
costituisce un elemento formativo dalle grandi potenzialità, capace di contaminare i processi di
apprendimento e conoscenza di ogni individuo.
Per questo motivo crediamo sia fondamentale offrire ai bambini importanti aperture ai possibili incontri
che il mondo esterno propone. Vivere e abitare le risorse del territorio, inteso come contesto ricco e
disponibile, significa dare la possibilità ai bambini di diventare portavoci di una loro cultura, di un bagaglio
culturale ed ambientale che può favorire sentimenti che tendono alla costruzione di valori e di un senso di
appartenenza al luogo che spesso, purtroppo, viene abbandonato. Essere protagonisti attivi, con le mani
ed i pensieri, della valorizzazione della ricchezza che la natura, la cultura e il territorio nel quale viviamo ci
possono offrire, porta a consolidare l’idea di futuri cittadini consapevoli che si sentono parte di un mondo
che, costruito e coltivato insieme, può migliorare, evolvere e cambiare. Cambiamento che, come processo
in divenire, può trovare senso dentro ad un percorso di valori e significati compresi ed agiti che attraverso
azioni, comprensioni, idee e costruzioni possono trasformare le identità dei luoghi potenziandone la visibilità
e la ricchezza.
Da queste riflessioni nasce questo progetto che può riassumersi tramite poche parole, che creano un’idea
di complessità e circolarità delle azioni e dei significati: il bambino che indaga ciò che con il pensiero
costruisce e con la materia concretizza; dal bambino archeologo al bambino costruttore.
Dalla connessione e dall’intreccio tra le attività in atelier e la scoperta dei valori del territorio nei suoi
caratteri storici, antropici ed ambientali, si è costruito il progetto che ha ascoltato e sostenuto le curiosità,
i tempi e le suggestioni che i bambini hanno espresso durante l’anno scolastico, essendo loro i veri e primi
tessitori del percorso stesso.
Dall’investigazione della terra, di ciò che la compone e di ciò che cela attraverso attività archeologiche
presso l’Oasi ex Cave Corazza, è nato un percorso di approfondimento di ciò che con le mani si è scavato.
Attività dapprima intime, portate ad un contatto polisensoriale con le materie che compongono la terra
cruda e poi creative, sfruttando l’alta plasmaticità degli impasti a base di argilla.
Il rilancio verso l’indagine di ciò che è stata la storia di Poviglio e dei resti che ancora oggi ne disegnano
parte del territorio è stato il presupposto al processo di immaginazione che ha condotto a concretizzare
elaborati e costruzioni che bambine, bambini ed adulti hanno creato attraverso il loro saper fare.
in dialogo con il territorio
Ambiente e relazione con il territorio sono temi su cui si vogliono sensibilizzare sempre più adulti e bambini.
La conoscenza del territorio e delle sue peculiarità consente, infatti, di radicare il bambino nel mondo che
abita, di renderlo partecipe della sua storia. Nasce da qui la Mostra che rende visibile a tutta la cittadinanza
il percorso svolto con i bambini; inaugurata sabato 7 febbraio 2009 presso la Sala Civica del Centro
Culturale di Poviglio, l’esposizione rimarrà a disposizione dei visitatori per la durata di quindici giorni, fino
al 21 febbraio.
_Sala Civica del Centro
Culturale, Poviglio,
Reggio Emilia_
pannelli in itinere, dimensioni 70x100
questi pannelli rappresentano l’accompagnamento nel tempo del percorso progettuale vissuto dai bambini; abitano le sezioni della scuola (tre pannelli per ogni
sezione) e favoriscono la memoria e il senso, per i bambini, per le insegnanti e per i genitori, del fare delle bambine e dei bambini protagonisti del progetto
3 anni
...tutti i colori della terra sono marroni,
c’è il marrone scuro, chiaro, chiarino...
la terra...magie di colori
la terra è esperienza
...abbiamo visto tante terre... siamo
andati dentro nella terra, ma si cadeva
perchè c’erano Ie montagne...
...ho toccato la terra, era tosta...
diventa fine se è mossa....
la terra è trasformazione
4 anni
la terra è estetica
...con tutte le polveri, con la sabbia, la
terra e i sassi anche se sono duri si
possono fare tante cose...
...i camini li usavano quelli che scavavano la terra, quelli
che accendevano il camino per riscaldarsi...
camini di terra
le città di terra sono in Africa
...le città di terra sono
lontano, lontanissimo...
5 anni
...il camino serve per non fare entrare il fumo dentro
la casa, se no ti viene una tosse!...
per scaldare la terra...
la terra è odore
...la terra ha l’odore dell’acqua... per me ha odore
di sporco, invece quando è asciutta sa di fiore...
quando piove tanto, tanto la terra si infanga...
quando pioggia tanto viene il fango sulla terra...
...la terra sa di arata... sa di fumo... sa di
scarpa... mi sembra di montagna... ha un
odore di puzzo di nuvole...
la terra è azione
3/4 anni
gli occhiologi
...sono quelli che vanno sottoterra per trovare
dei vasi e degli ossi di animali...
...prima devi fare le palle grosse, poi le devi riempire
tanto di terra e dopo, sai, Alberto ci ha fatto insegnare
perchè noi non abbiamo capace...
la terra prende forma
terra bagnata
...sulla terra ci vengono dei segni perchè
c’è molle e poi rimangono...
pannello di sintesi di uno spaccato del percorso progettuale, dimensioni 110x250
questo pannello, della sezione 3/4 anni, vuole restituire i processi conoscitivi dei bambini relativi ad una parte del percorso inerente il linguaggio costruttivo;
abita una parete della piazza della scuola dove sono esposti anche gli elaborati dei bambini: il muro di terra cruda e la palafitta
pannelli di sintesi di uno spaccato del percorso progettuale, dimensioni 66x180
questi pannelli, della sezione 5 anni, restituiscono i processi conoscitivi dei bambini relativi ad una parte del percorso inerente l’incontro con la cultura e la
storia della Terramara; abitano uno spazio della piazza della scuola dove si trova anche una teca di plexiglas contenente gli elaborati in creta -utensili del
museo- realizzati dai bambini
pannelli conclusivi, dimensioni 115x228
questi pannelli rappresentano l’elaborazione conclusiva del percorso progettuale annuale di tutte quattro le sezioni; vestono lo spazio esterno della scuola,
dall’ingresso del parco fino all’entrata della piazza; abbiamo scelto l’esterno in quanto soglia tra il dentro e il fuori, tra territorio e scuola, per testimoniare anche
attraverso la collocazione dei pannelli documentativi, il valore del dialogo e della stretta connessione che lega il territorio e la comunità con la scuola e i bambini
grafica e impaginazione a cura di Fabio Lucenti
mattonelle e quadri, dimensioni 35x50
queste mattonelle e quadri rappresentano un “estratto” di accompagnamento attraverso immagini e grafiche che evidenziano ed “ingrandiscono” la
focalizzazione intorno al percorso della terra cruda; immagini forti e rappresentative di luoghi e contesti agiti ed abitati dai bambini ed interpretazioni
attraverso il linguaggio grafico dei loro vissuti
Comune di Poviglio_Assessorato alla Cultura e alle Scuole dell’Infanzia
con il contributo della Fondazione Manodori
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