Piccola guida
alla cartografia
in rete
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Google Earth
Le carte satellitari, sempre più diffuse in rete, sono uno strumento indispensabile in ambito geografico,
anche perché, grazie al progresso della tecnologie, stanno diventando sempre più funzionali e semplici da
usare. Dalle carte bidimensionali si è passati a quelle in 3D, dinamiche e sempre più ricche di informazioni.
Fra le carte più note e affermate troviamo le mappe del programma Google Earth, mappe che consentono di
visualizzare ogni luogo del pianeta da diverse prospettive oltre a dare la possibilità di tracciare veri e propri
itinerari. Qui di seguito riportiamo, a titolo esemplificativo, alcune indicazioni per l’utilizzo del programma.
Ovviamente non sono le uniche mappe che la rete ci mette a disposizione, ma sicuramente quelle di Google
Earth sono di facile utilizzo e pertanto proponibili in un contesto scolastico.
Cartografia Google Earth
Le mappe di Google Earth consentono di dare forma e collocazione nello spazio ai vari elementi del paesaggio
naturale e antropico e di avere eventuali altre informazioni grazie ai link e alle varie finestre che si aprono sulla
carta stessa. Questo strumento può essere utilizzato a vari livelli: qui di seguito riportiamo alcune indicazioni
di base che si ritrovano nel sito.
Cinque semplici cose che si possono fare
in aula con Google Earth
1. Visualizzare un’immagine della propria casa,
scuola o di qualunque luogo del pianeta.
Fai clic su In volo. Inserisci il nome del luogo nella
. Nei
casella di input e fai clic sul pulsante Cerca
risultati della ricerca (finestra Luoghi), fai doppio
clic sul luogo. Google Earth ti condurrà alla località
selezionata.
2. Tour del mondo.
Nel riquadro Luoghi, apri la cartella “Impara ed esplora” e fai doppio clic su Esplora.
3. Ottenere indicazioni stradali per recarsi da un
luogo all’altro e seguire il percorso in volo.
Consulta le sezioni Creazione di un itinerario e Tour
del percorso.
696
4. Visualizzare immagini storiche e/o recenti dei
propri luoghi preferiti.
Nel menu del visualizzatore 3D, seleziona il pulsante
.
dell’orologio
Per attivare la funzione Immagini storiche, utilizza
il dispositivo di scorrimento temporale per visualizzare segnaposto interessanti della storia recente. Per
ulteriori informazioni, consulta la sezione Visualizzazione di immagini storiche.
5. Visualizzare il terreno di un luogo in 3D.
Questa esplorazione è ancora più divertente con aree
collinari o montagnose, come il Grand Canyon negli
Usa. Dirigersi verso una località (vedi il numero 1).
Quando il luogo è visualizzato nella vista, utilizza il
dispositivo di scorrimento dello zoom per inclinare
il terreno. Per ulteriori informazioni, consulta le
sezioni Uso dei controlli di navigazione e Inclinazione
e visualizzazione di paesaggi collinari.
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Imparare a conoscere Google Earth
Nell’immagine seguente sono illustrate alcune delle funzioni disponibili nella finestra principale di Google Earth:
3
4
1
9
2
6
7
8
4
1. Riquadro Ricerca. Utilizzare questo riquadro per
trovare luoghi e indicazioni stradali e per gestire i
risultati di ricerca. In Google Earth EC questo riquadro potrebbe contenere schede aggiuntive.
2. Visualizzatore 3D. In questa finestra vengono
visualizzati il mondo e il suo terreno.
3. Pulsanti della barra degli strumenti. Consulta la
sezione “Uso dei controlli di navigazione”.
4. Controlli di navigazione. Utilizzare questi controlli per modificare lo zoom, esplorare e spostarsi
(leggi sotto).
5. Riquadro Livelli. Utilizza questo riquadro per
visualizzare i luoghi di interesse.
6. Riquadro Luoghi. Utilizzare questo riquadro per
trovare, salvare, organizzare e rivisitare i segnaposto.
7. Galleria di Earth. Fai clic su questo pulsante per
importare contenuti entusiasmanti dalla Galleria di
Earth.
8. Barra di stato. In questa barra vengono visualizzati le coordinate, l’elevazione, la data e lo stato di
streaming delle immagini.
9. Planisfero. Utilizza questa funzione per avere
un’ulteriore visuale della Terra.
Fare clic sui seguenti pulsanti della barra degli strumenti per...
Nascondere o visualizzare la barra laterale
Aggiungere un segnaposto per un luogo
Aggiungere un poligono
Aggiungere un percorso (una o più linee)
Aggiungere un overaly immagine sulla Terra
Registrare un tour
Visualizzare le immagini storiche
Visualizzare la luce solare sul paesaggio
Visualizzare il cielo, la luna e i pianeti
Misurare una distanza o le dimensioni di un’area
Inviare tramite e-mail una visualizzaione o
un’immagine
Stampare la visualizzazione corrente della Terra
Mostrare la visualizzazione corrente in Google
Maps
Piccola guida alla cartografia in rete
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697
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Proposta di lavoro per gli studenti
Osserva attentamente le indicazioni proposte nella
parte relativa a Google Earth e prova a svolgere le
seguenti operazioni:
– Per cominciare devi collegarti alla rete e devi accedere al sito di Google Earth
– Attivando le icone strade e edifici 3D, digita il tuo
indirizzo e trova così la tua abitazione
– Registra le coordinate (latitudine e longitudine)
della tua casa. Le trovi sullo schermo in basso nella
parte centrale
– Raccogli tutte le informazioni e i documenti possibili proposti da Google Earth nel raggio di 1 km
intorno a casa tua
– Traccia l’itinerario da casa tua a scuola
– Traccia l’itinerario da casa tua a una località a tua
scelta (quella che frequenti più spesso oppure l’ultima nella quale hai avuto occasione di trascorrere
qualche giorno di vacanza) e indica i principali elementi naturali e antropici individuati sulla mappa
di Google Earth
– Puoi anche svolgere un’ulteriore ricerca sul web
relativa alla località individuata e trovare le principali attrazioni di quel luogo (naturali, antropiche,
del divertimento, dello sport…) e poi confrontare
tali informazioni con quanto trovato sulla mappa
di Google Earth
698
– Ora scrivi una breve relazione in cui descrivi la località prescelta, seguendo questo schema:
a. Ubicazione
b. Caratteristiche geografiche del luogo
c. Risorse naturali
d. Risorse culturali
e. Altre risorse
f. ............................
__________________________________________
__________________________________________
__________________________________________
__________________________________________
__________________________________________
__________________________________________
__________________________________________
__________________________________________
__________________________________________
__________________________________________
__________________________________________
__________________________________________
__________________________________________
__________________________________________
__________________________________________
__________________________________________
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Stati
e se mp lari
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Italia
Capitale
San Salvador
Roma
Forma di governo
Repubblica
Repubblica
parlamentare
Lingua
spagnolo
italiano
Moneta
colón e dollaro usa
euro
Santa Ana
2362
cattolica
Superficie
21 040 km
Popolazione
6 251 494 ab.
59 464 644 ab.
Densità
297 ab./km
197 ab./km2
Incremento naturale
13,7‰
–0,6‰
Speranza di vita alla
nascita
M 67,3 anni,
F 76,8 anni
M 79,4 anni,
F 84,5 anni
Mortalità infantile
6,5‰
3,1‰
Popolazione attiva
42,2%
42,1%
Pil pro capite
3823 $
36 267 $
Isu
0,680 (107° posto)
0,874 (24° posto)
301 336 km
2
stati
territorio e la popolazione
La morfologia di El Salvador è complessa e caratterizzata dalla presenza di rilievi non molto elevati ma
diffusi e da numerosi vulcani attivi. Si possono distinguere una serie di zone che, partendo dalla pianura
costiera, procedendo verso l’interno, alternano valli a
catene di rilievi di varia altitudine. Eventi sismici sono
frequenti, a volte con conseguenze catastrofiche, come
testimoniano i danni subiti a più riprese dalla capitale
San Salvador e dalle altre città. In queste si concentra
buona parte della popolazione. Oltre alla capitale troviamo San Miguel, Santa Ana e, di più ridotte dimensioni, La Unión e Chalatenango. Data l’elevata densità,
comunque, sono ben pochi gli spazi non occupati intensamente dall’uomo anche nelle zone rurali.
Stati esemplari
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Chalatenango
SAN SALVADOR
San Vicente
Acajutla
EL SALVADOR
O c
e a
n o
SCALA 1 : 5 800 000
1 cm = 58 km
0
50
100
TEGUCIGALPA
2730
2174
2
La Repubblica di El Salvador si trova in America
centrale, unico Stato della regione istmica ad avere
sbocco al mare solo sull’oceano Pacifico, in corrispondenza della sua parte meridionale. A ovest il
Paese confina con il Guatemala, con il quale confina
anche a nord assieme all’Honduras che lo limita pure
a est. El Salvador è lo Stato più piccolo della regione
centro-americana ma è quello con la densità più elevata di tutta l’America continentale. L’intensa presenza umana è giustificata certamente dalla generosità
della terra vulcanica e dall’abbondante presenza di
acqua; nel Paese vi è una stagione piovosa nei nostri
mesi estivi, e una secca nel nostro inverno, che hanno
sempre consentito elevate produzioni agricole.
700
HONDUR AS
2418 Monte Cristo
Metapán
Cerro El Pital
Santa Ana
cattolica
Il
GUATEMALA
Lago Güija
Religione
2
Mar Caribico
GUAT E MALA
El Salvador
pa
d’identità
BELIZE
El Salvador
Río
Le
m
Carta
El Salvador
150
San Miguel
San
Miguel 2130
La Unión
Go
ca
nse
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d
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NICARAGUA
P a
c i
f i
c o
200
kilometri
Un
po’ di storia
Già colonia spagnola, questa regione è divenuta indipendente nel corso dei primi decenni del secolo xix
all’interno della Federazione centro-americana, tentativo poi fallito di creare un unico Stato nell’area istmica che comprendesse gli attuali Guatemala, Nicaragua,
Honduras e Costarica. Come Stato a sé El Salvador
nasce però nel 1841 e la sua storia è segnata da lunghi
momenti di instabilità politica e inquietudine sociale
dovuti principalmente a un’iniqua distribuzione della
proprietà della terra. Tra i vari conflitti, certamente
molto grave è stato l’ultimo, che a più riprese, tra il
1979 e il 1992, ha caratterizzato la vita di El Salvador.
Si è trattato di una guerra civile, definita a “bassa intensità”, ovvero lunga, continua ma non troppo intensa, in cui fazioni governative, sostenute da un possente
esercito, si sono confrontate con una guerriglia ben
organizzata. Oggi la pace fortunatamente è tornata
ed El Salvador è pienamente inserito in un processo di
sviluppo economico e politico anche regionale.
L’economia
L’economia si basa soprattutto sulla produzione
di caffè e su attività industriali, particolarmente
nel settore tessile, collegate al processo di delocalizzazione industriale che ha come riferimento le
aziende statunitensi. Con gli Usa esiste un legame
particolare, fra l’altro El Salvador utilizza come moneta il dollaro Usa.
© Loescher 2014. Questa pagina può essere fotocopiata
per uso didattico solo da chi ha adottato Orsa Maggiore
di G. Corradi e M. Morazzoni
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Pacifico
Ecuador
Arcipelago delle Galápagos
San Salvador
Fernandina
Carta
Isabela
d’identità
Ecuador
Italia
Capitale
Quito
Roma
Forma di governo
Repubblica
Repubblica
parlamentare
Lingua
spagnolo, quechua
italiano
Moneta
dollaro usa
euro
Religione
cattolica
cattolica
Superficie
256 370 km2
301 336 km2
Popolazione
15 510 973 ab.
59 464 644 ab.
Densità
61 ab./km2
197 ab./km2
Incremento naturale
10,9‰
–0,6‰
Speranza di vita alla
nascita
M 72,7 anni,
F 78,7 anni
M 79,4 anni,
F 84,5 anni
Mortalità infantile
13,3‰
3,1‰
Popolazione attiva
45,3%
42,1%
Pil pro capite
5311 $
36 267 $
Isu
0,724 (89° posto)
0,874 (24° posto)
Santa
Cruz
C O L O M B I A
San
Baquerizo
Cristóbal
Moreno
Esmeraldas
Tulcán
E CUADOR
Portoviejo
Ibarra
QUITO
Vulcano Cayambe
5790
Vulcano Cotopaxi 5897
Tena
Latacunga
Nap
o
Ambato
Curaray
Chimborazo
Puyo
6310
Riobamba
Guaranda
Vulcano Sanguay
Pa
Guayaquil Babahoyo 5230
Azogues
Oceano
Golfo di
Guayaquil
y
Nuevo
Rocafuerte
sta
za
Cuenca
Machala
Loja
Pacifico
Macas
Cur
ara
Zamora
Macará
P
E
R
Ú
SCALA 1 : 12 000 000
1 cm = 120 km
0
125
250
375
500
kilometri
La Repubblica dell’Ecuador è uno Stato situato nella
parte nord-occidentale dell’America meridionale,
confinante a nord con la Colombia, a est e a sud
con il Perù e a ovest con l’oceano Pacifico, nelle cui
acque, a circa 1000 km dalle coste, si trova l’arcipelago delle Galapagos, anch’esso parte dell’Ecuador,
noto soprattutto per essere stato il principale campo di ricerca del naturalista Charles Darwin, padre
dell’Evoluzionismo.
Il
territorio
Il territorio dell’Ecuador presenta una morfologia
articolata in quattro regioni principali: la costa, la
sierra, l’Oriente e le isole. Lungo la costa si estende una parte pianeggiante a ridosso della quale si
trova una cordigliera, ovvero una catena di rilievi
di bassa altitudine, oggi quasi del tutto occupati da
coltivazioni. Nella parte centrale del Paese, la sierra,
si trovano le Ande divise in due catene parallele, che
si sviluppano da nord a sud, fra le quali si estende
un’ampia vallata con un’altitudine media di 2000 m,
dove si sono sviluppati numerosi importanti centri
come, ad esempio, Quito, la capitale. Nella sierra si
trovano le cime più elevate del Paese, anche oltre
i 6000 m e costituite anche da vulcani. Più a est,
oltre le montagne, c’è l’«Oriente», la regione quasi
interamente coperta dall’impenetrabile foresta amazzonica, dove vive solo il 5% della popolazione
ecuadoriana, nonostante questa parte rappresenti
© Loescher 2014. Questa pagina può essere fotocopiata
per uso didattico solo da chi ha adottato Orsa Maggiore
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ben il 50% del totale del Paese. Infine le isole, che
costituiscono l’arcipelago delle Galapagos, un territorio di origine vulcanica di 8000 km2. Il clima varia
a seconda dell’altitudine e della posizione rispetto ai
rilievi ma, essendo l’Ecuador, come indica il nome
stesso, attraversato dall’Equatore, non vi sono sostanziali differenze di temperatura nell’arco dell’anno. Vi sono invece differenze per quanto riguarda le
precipitazioni più frequenti e forti in inverno a differenza dell’estate, più asciutta. Questa distribuzione
delle precipitazioni non vale per la regione amazzonica, l’Oriente, dove non esiste una stagione secca.
La
popolazione
La popolazione, la cui densità fa dell’Ecuador lo Stato più densamente popolato dell’America meridionale, è concentrata sulla costa e nell’area della sierra
fra le due cordigliere andine. Le due città principali
sono Quito, la capitale, il cui centro storico è considerato uno dei più caratteristici e intatti fra quelli
delle città latino-americane, tanto da essere inserito
nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, e Guayaquil sulla costa, la città più popolata
del Paese.
Un
po’ di storia
I primi insediamenti in questa regione risalgono a
epoche assai remote, circa 14 000 anni fa, ma con
più precisione sappiamo che queste terre vengoStati esemplari
701
stati
GUA
Ecuador
Oceano
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stati
no incluse nell’Impero inca a metà del secolo xv a
cui segue, nel secolo successivo la colonizzazione
spagnola. L’Ecuador sovrano e indipendente nasce nel 1830 e il suo cammino politico nei decenni
successivi è caratterizzato da momenti di instabilità,
dittature, colpi di Stato e conflitti con i Paesi confinanti, Colombia e Perù, fino al quasi fallimento
dello Stato nel 2000, quando la crisi finanziaria del
sistema bancario costringe l’Ecuador a rinunciare
alla propria moneta per adottare il dollaro Usa come
valuta nazionale. La grave situazione economica che
si viene a creare spinge, inoltre, milioni di ecuadoriani a lasciare il Paese per cercare migliore fortuna
all’estero.
702
Stati esemplari
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L’economia
Oggi il Paese si è ampiamente ripreso: è stabile e
democratico sul piano politico e in forte crescita
su quello economico. È una delle principali economie del continente americano e una di quelle con il
minor numero di disoccupati e con il più alto tasso
di crescita. I suoi punti di forza sono il petrolio, di
cui è uno dei maggiori esportatori del continente,
la produzione di banane (primo produttore mondiale), caffè, cacao, fiori e, grazie all’acquacultura,
di crostacei.
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per uso didattico solo da chi ha adottato Orsa Maggiore
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Perú
Perú
COLOMBIA
um
ECUADOR
Perú
Italia
Capitale
Lima
Roma
Forma di governo
Repubblica
Repubblica
parlamentare
euro
Religione
cattolica
cattolica
Superficie
1 285 216 km2
301 336 km2
Popolazione
30 135 875 ab.
59 464 644 ab.
Piura
Chiclayo
–0,6‰
Speranza di vita alla
nascita
M 71,4 anni,
F 76,6 anni
M 79,4 anni,
F 84,5 anni
Mortalità infantile
14,1‰
3,1‰
Popolazione attiva
52,4%
42,1%
Pil pro capite
6530 $
36 267 $
Isu
0,741 (77° posto)
0,874 (24° posto)
Chimbote
Yerupaja
6632
PERÚ
o
Cerro de
Pasco
Callao
LIMA
Oceano
Huancayo
l
Pisco Ayacucho
Ica
Nazca
Pacifico
Rio Branco
n
l
t a
ñ a
Puerto
Quince Maldonado
Machu
Mill
Picchu
Salcantay
e 6271 Cuzco
6384 Ausangate
A
Coropuna
6425
Misti
5835
Arequipa
Sandia
n
d e
Lago
Titicaca
LA PAZ
Mollendo
Il
territorio
Affacciato sull’oceano Pacifico, tra l’Equatore e il
18° di latitudine sud, il Paese presenta una stretta
fascia costiera per lo più desertica. Nell’entroterra
si eleva la cordigliera delle Ande, che supera i 6000
m e che nel sud ospita a 3830 m il lago Titicaca. Il
Nord-Est è occupato da una significativa porzione
di foresta equatoriale, la Selva, che rappresenta circa metà della superficie totale, ma ospita solo il 7%
della popolazione.
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Tacna
SCALA 1 : 18 700 000
1 cm = 187 km
0
250
500
Arica
kilometri
CILE
Popolazione
ed economia
L’esplosione urbana è coincisa con l’industrializzazione e con l’ampliamento della rete dei trasporti;
oggi tre peruviani su quattro vivono – spesso in condizioni difficili – nelle città.
La costa, intensamente irrigata, è l’area più sviluppata; qui sorgono le principali città, tra cui la capitale
Lima, e qui si concentra la ricchezza agricola (canna
da zucchero, riso, cotone, frutta). Anche i versanti
andini sono coltivati, pur se con metodi tradizionali
poiché la pendenza dei suoli ostacola l’utilizzo dei
mezzi meccanici. Il mais, principale alimento della
popolazione, è coltivato sino ai 3300 m.
Le industrie, presenti attorno a Lima e agli altri
centri costieri, si incentrano sui comparti tessile,
alimentare, meccanico e della lavorazione dei minerali. Vi è una forte presenza di capitali nordamericani, europei e giapponesi.
Stati esemplari
703
stati
Popolato sin dalla lontana antichità, il Perú si distingue per la forte presenza di elementi culturali propri
delle civiltà precolombiane; tra esse, la principale fu
quella degli inca, estesa su un’ampia area compresa
tra Ecuador e Cile. Dal xvi secolo fino al 1822 (anno
dell’indipendenza) il Paese fu sottoposto al dominio spagnolo, dal quale la popolazione ha ereditato
elementi culturali quali la lingua castigliana e la
religione cattolica.
B O L I V I A
14,7‰
B RA S I L E
e
Incremento naturale
Pucallpa
d
197 ab./km2
li
ya
ca
Cajamarca
Trujillo
ri
Java
U
a
23 ab./km2
M
l
Densità
Iquitos
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M
nuovo sol
Sullana
L a
Moneta
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italiano
Talara
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aymarà; quechua;
spagnolo
o
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Lingua
ay
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d’identità
Pu
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C o
Carta
QUITO
24/02/14 16:49
ARGENTINA
Ur
ug
ay
Uruguay
Uruguay
u
BRA S ILE
Uruguaiana
Santana do
Livramento
Rivera
Capitale
Montevideo
Roma
Forma di governo
Repubblica
Repubblica
parlamentare
Lingua
spagnolo
italiano
Moneta
peso uruguayo
euro
Religione
cattolica
cattolica
Superficie
176 215 km
301 336 km
Popolazione
3 286 314 ab.
59 464 644 ab.
Densità
19 ab./km2
197 ab./km2
Incremento naturale
5‰
–0,6‰
Speranza di vita alla
nascita
M 72,9 anni,
F 80,1 anni
M 79,4 anni,
F 84,5 anni
Mortalità infantile
8,9‰
3,1‰
Popolazione attiva
52,3%
42,1%
Pil pro capite
14 614 $
36 267 $
Isu
0,792 (51° posto)
0,874 (24° posto)
Salto
gro
Tacuarembo
Colón
Paysandú
Melo
Paso
de los Toros
Trinidad
La g
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URUGUAY
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2
Jaguarao
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513
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Río
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2
Concordia
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Uruguay
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Carta
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MONTEVIDEO
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Oc
ARGENTINA
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SCALA 1 : 9 000 000
1 cm = 90 km
0
100
200
300
400
kilometri
Posizionato nella parte sud-orientale dell’America
meridionale, l’Uruguay è uno degli Stati più piccoli
di questa parte del continente. È stretto fra i due colossi, Brasile e Argentina, rispettivamente a nord-est
il primo, e a ovest il secondo, e l’oceano Atlantico a
est, con il Río de la Plata a sud.
Il
territorio
L’Uruguay è quasi del tutto pianeggiante, solo qua e
là si trovano delle porzioni collinari, la cui altitudine
non supera comunque i 500 m (il punto più elevato
è il Cerro Catedral, 514 m). Si tratta quindi di un
vasto bassopiano compreso tra la pampa argentina
e le colline del Brasile meridionale. La costa è bassa
e sabbiosa con frequenti lagune sull’oceano, mentre
è più scoscesa sul Río de la Plata, grande estuario
formato dalle acque dei fiumi Paraná e Uruguay,
che qui si incontrano. Il fiume Uruguay segna anche
quasi per intero il confine occidentale fra lo Stato
omonimo e l’Argentina. Nella parte meridionale
del Paese il clima assomiglia molto a quello italiano
anche se, naturalmente, a stagioni invertite (quando
da noi è inverno da loro è estate e viceversa) mentre
le regioni settentrionali sono caratterizzate da un
clima subtropicale.
stati
La
popolazione
La densità non è molto elevata e neppure distribuita in modo equilibrato. Infatti quasi metà dei circa
704
Stati esemplari
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3 milioni e mezzo di uruguaiani vive nella capitale,
Montevideo, unica vera città e principale porto e
centro economico e politico del Paese. Il legame
tra Uruguay e Italia è importante, in quanto metà
della sua attuale popolazione discende da famiglie
di immigrati italiani che, fra la fine dell’Ottocento
e l’inizio del Novecento, migrarono in queste terre
alla ricerca di miglior fortuna, in fuga dalle dure
condizioni dell’Italia di quell’epoca.
Un
po’ di storia
Abitato fin da alcuni millenni prima di Cristo da
piccoli gruppi nomadi, questo territorio entra nella storia con la colonizzazione spagnola all’inizio
del xvi secolo e ottiene la propria indipendenza nel
1828. Segue un lungo periodo di conflitti interni e
con i Paesi confinanti, caratterizzato anche da un
lungo assedio alla capitale, Montevideo, a metà del
xix secolo, alla cui difesa partecipa anche Giuseppe
Garibaldi, che in quell’epoca si trovava appunto in
Uruguay e a cui vengono assegnati importanti incarichi militari. Anche nel Novecento, dittature e
governi democratici si alternano fino al periodo attuale che vede ormai da diversi anni l’affermazione
di una solida democrazia.
L’economia
Gli indicatori socio-economici dicono che l’Uruguay è un Paese in forte crescita economica e,
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di G. Corradi e M. Morazzoni
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bovini e ovini e la pesca. Le industrie sono concentrate a Montevideo e sono appunto principalmente
rivolte alla trasformazione dei prodotti agricoli,
ma esistono anche impianti chimici e tessili. Il terziario è il settore che occupa il maggior numero di
addetti ed è anche quello che cresce maggiormente.
Ciò vale per tutte le attività del terziario tradizionale
ma ancor più per il turismo e per le attività legate
all’informatica (software).
ic
o
m
complessivamente, tra quelli con il più alto livello
di vita in America Latina. I problemi, legati soprattutto all’iniqua distribuzione delle ricchezze, non
mancano ma Pil pro capite, Isu e tasso di disoccupazione sembrano confermare il momento favorevole di questo piccolo Stato. I punti di forza della
sua economia sono in agricoltura la produzione di
cereali, frutta e di colture che alimentano l’apparato
industriale per le esportazioni: soia, girasole, arachidi e lino. Rilevanti sono anche l’allevamento di
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per uso didattico solo da chi ha adottato Orsa Maggiore
di G. Corradi e M. Morazzoni
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Stati esemplari
705
stati
400
24/02/14 16:49
Eritrea
Eritrea
Asmara
Roma
Forma di governo
Repubblica
Repubblica
parlamentare
arabo; tigrino;
inglese; italiano
italiano
Moneta
nakfa
euro
Religione
musulmana; copta
cattolica
Superficie
121 100 km
301 336 km2
Popolazione
5 580 862 ab.
59 464 644 ab.
Densità
46 ab./km
197 ab./km2
Incremento naturale
28‰
–0,6‰
Speranza di vita alla
nascita
M 59,1 anni,
F 63,8 anni
M 79,4 anni,
F 84,5 anni
Mortalità infantile
46,3‰
3,1‰
Popolazione attiva
n.d.
42,1%
Pil pro capite
546 $
36 267 $
Isu
0,351 (181° posto)
0,874 (24° posto)
2
2
Situato nella parte settentrionale del Corno d’Africa,
affacciato sul mar Rosso, questo Stato presenta un
clima generalmente asciutto, a eccezione del periodo
delle piogge che va da giugno a settembre.
Il
territorio
Nel Paese è presente la parte più settentrionale dell’altopiano Etiopico, con quote tra i 2000 e i 2400 metri. Una lunga pianura costiera si estende a oriente,
mentre pianure più ridotte si trovano nella regione
nord-occidentale. Il litorale è costellato da circa 300
isole. I fiumi non hanno una portata d’acqua regolare
nel corso dell’anno e, quindi, difficilmente raggiungono il mare.
stati
La
popolazione
Di origine afro-asiatica, la popolazione è suddivisa
in nove gruppi etnici con diverse origini linguistiche. Il principale gruppo etnico è rappresentato dai
tigrini, che vivono nell’entroterra. La popolazione
vive principalmente in villaggi rurali. Solo Asmara,
la capitale, e i porti di Massaua e Assab presentano
caratteri urbani. Carestie e guerre hanno provocato ondate migratorie e oggi oltre un milione di eritrei vive fuori dai confini. L’Eritrea si inquadra tra
i Paesi a forte incremento di popolazione, infatti la
dinamica demografica naturale si caratterizza per
un tasso di natalità pari al 36,2‰ e una mortalità
ancora elevata (7,7‰).
706
Stati esemplari
30663_PH1_Risorse_per_l'insegnante_695_720.indd 706
B a ra ka
Isole Dahlak
Massaua
ASMARA
E R I T RE A
o
Lingua
Cheren
YEMEN
Dalol
G a
s h
Ramlu
Macallè
ETIOPIA
SCALA 1 : 10 400 000
1 cm = 104 km
0
125
250
2130
Dan
ca
li
Carta
Capitale
Nakfa
2575
Enghershatu
ss
Italia
Ro
Eritrea
ar
d’identità
M
SUDAN
A R A BIA
SAU DITA
a
Assab
G IB UTI
kilometri
Un
SOMALIA
po’ di storia
Per tutto il periodo della colonizzazione italiana
(1899-1941), la storia dell’Eritrea è stata legata a quella
dell’Etiopia. Successivamente la regione è rimasta sotto
la tutela britannica finché, nel 1952, l’Eritrea è stata
dichiarata «unità autonoma» federata con l’Etiopia, a
cui è stata annessa dieci anni dopo. Contro il dominio
etiopico si è sviluppata una lunga guerra di liberazione, che si è conclusa nel 1993 con la proclamazione
d’indipendenza dell’Eritrea. Nel 1998 è scoppiata una
nuova guerra contro l’Etiopia, per questioni di confini,
e si è conclusa con la firma della pace nel 2000.
L’economia
Poco più del 70% della popolazione è occupata nel
settore primario; le colture principali sono cereali,
ceci, e patate. Attiva è la pesca nel mar Rosso, che dà,
oltre al pescato tradizionale, ostriche perlifere. L’allevamento di caprini, ovini e cammelli è ancora oggi
prevalentemente nomade. L’agricoltura è penalizzata
dalle siccità e dall’erosione dei suoli e il persistente
deficit alimentare viene in parte coperto dagli aiuti
del Programma di alimentazione mondiale dell’Onu.
In via di esplorazione da parte di società straniere sono
le materie prime e nel 2011 è iniziata l’estrazione di oro,
argento, zinco. Nel comparto industriale prevalgono
le industrie petrolchimiche, meccaniche, alimentari,
tessili, conciarie, del cemento, della carta e del tabacco.
Il terziario si lega al comparto del commercio.
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per uso didattico solo da chi ha adottato Orsa Maggiore
di G. Corradi e M. Morazzoni
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Capitale
Kinshasa
Roma
Forma di governo
Repubblica
Repubblica
parlamentare
Lingua
francese
italiano
Moneta
franco congolese
euro
Religione
cattolica, protestante
cattolica
2 344 858 km2
Popolazione
69 575 394 ab.
59 464 644 ab.
Densità
30 ab./km2
197 ab./km2
Incremento naturale
26,7‰
–0,6‰
Speranza di vita alla
nascita
M 46,8 anni,
F 50 anni
M 79,4 anni,
F 84,5 anni
Mortalità infantile
110,6‰
3,1‰
Popolazione attiva
37%
42,1%
Pil pro capite
237 $
36 267 $
Isu
0,304 (186° posto)
0,874 (24° posto)
La Repubblica Democratica del Congo si trova
nell’Africa centrale e si affaccia sull’oceano Atlantico. Diviso in due dall’Equatore, è uno degli Stati più
grandi dell’Africa e presenta un clima equatoriale,
caldo e umidissimo (sia per le abbondanti precipitazioni sia per i terreni imbevuti d’acqua).
Il
territorio
È costituito per 3/5 dalla pianura alluvionale creata
dal bacino del fiume Congo. Alte catene montuose
si estendono invece sul confine orientale, dove si affiancano colline, grandi laghi e vulcani. La parte nord
del Paese è occupata da una delle più grandi foreste
equatoriali del mondo, mentre nel Sud si estende la
savana alberata. Nella parte estrema occidentale, a
nord della foce del grande fiume Congo, si sviluppa
la costa atlantica.
La foresta pluviale contiene una grande varietà di
specie endemiche e rare, tra queste lo scimpanzé e il
gorilla di montagna. L’ambiente della foresta è protetto da numerosi parchi, di cui cinque compresi nei
Siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Nonostante i vincoli ambientali a protezione di questo grande
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di G. Corradi e M. Morazzoni
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go
Co
n
Lago
Mai-Ndombe
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a
Ilebo
i
B a n d u n d u
Kikwit
Tshikapa
5109 UGANDA
ri
Goma
Margherita
Peak
Lago Kivu RUANDA
Bukavu
2981 BURUNDI
Kindu
Ugoma
Kasongo
Kananga
Mbuji-Mayi
Mwene-Ditu
K a t a n g a
ANGOLA
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Lodja
Kamina
Atlantico
Lago
Albert
Lago
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Bandundu
Oceano
Lago
Upemba
Kalemie
Lago
Tanganica
2460
Lago
Mweru
Likasi
Kolwesi
Lubumbashi
SCALA 1 : 28 700 000
1 cm = 287 km
0
250
500
750
1000
ZAMBIA
kilometri
301 336 km2
Superficie
d e l
C o n g o
KINSHASA
Cascate
Livingstone
Kisangani
B a c i n o
CO N G O
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C o n g o
C a t e n a d e i M i t u m ba
Carta
Italia
A l t o
polmone verde, la Repubblica Democratica del Congo
soffre, a causa soprattutto delle guerre civili che dilaniano il Paese, mettendo in serio pericolo il sistema
economico, e del problema del bushmeat, che consiste
nella caccia di animali selvatici con trappole a scopo
alimentare.
La
popolazione
I primi abitanti furono i pigmei, cui si aggiunsero
tribù nere bantu che, nel xiv secolo, costituirono un
vero e proprio Regno del Congo. La popolazione è
oggi composta da oltre 200 gruppi etnici e un terzo
vive nei centri urbani. Gli abitanti originari (i pigmei)
si sono ridotti a 200 000 unità e si nascondono nel centro della foresta. La maggior parte degli abitanti vive
in condizioni misere e l’assistenza sociale e sanitaria
è insufficiente.
Un
po’ di storia
Nel 1908 l’attuale Repubblica Democratica del Congo divenne una colonia belga. Ottenne l’indipendenza nel 1960, ma solo cinque anni dopo un colpo
di Stato portò al governo il generale Mobutu, che
instaurò una dittatura e chiamò il Paese Zaire. Solo
nel 1997 le forze democratiche, appoggiate da forze
straniere, sono riuscite a conquistare il potere e a
porre fine alla lunga dittatura. Il nome dello Stato,
da quel momento, è tornato ad essere Repubblica
Democratica del Congo, ma le forze democratiche
non sono riuscite a creare un governo stabile e pacifico. Le divisioni interne restano forti e ci sono frequenti scontri armati. Nel 2003 le parti in causa
hanno firmato (con la mediazione della Repubblica
Stati esemplari
707
stati
OMALIA
Mbandaka
Muanda
Rep. Dem. Congo
Bondo
Buta
Bumba
gui
Congo
Matadi
d’identità
ou
Mbom
Ouban
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GAB O N
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S U DA N
R E P U B B L I CA
C E N T R AF R I CANA
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lab
Lua
ami
m
Repubblica
Democratica
del Congo
IA
TA
Rep.dem.
del Congo
24/02/14 16:49
Sudafricana) gli accordi di Sun City e nel 2006-2007
si sono tenute elezioni democratiche. Ancora una
volta si registra il paradosso di un Paese assai ricco
dal punto di vista delle risorse naturali, in cui però
gli abitanti vivono in condizioni di estrema precarietà.
L’economia
stati
Il Congo è uno dei Paesi con il Pil più basso del
mondo, a causa di un’economia sempre in difficoltà, nonostante la presenza dell’industria mineraria, che può contare su moltissime risorse (miniere
708
Stati esemplari
30663_PH1_Risorse_per_l'insegnante_695_720.indd 708
di diamanti sfruttate dalle compagnie straniere)
poco sfruttate a causa dell’instabilità politica. La
maggior parte degli abitanti è attiva nel settore primario, dove l’agricoltura di piantagione (cacao,
caffè, cotone, gomma, zucchero, tè, olio di palma,
corteccia di china), gestita da grandi multinazionali, si affianca a quella di sussistenza (manioca, patate dolci, riso, mais, miglio e legumi), alla pesca e
all’allevamento tradizionale poco produttivo. Nel
settore terziario prevale il commercio soprattutto
dei prodotti di piantagione. Ingenti gli investimenti
cinesi.
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Capitale
Dacca
Roma
Forma di governo
Repubblica
Repubblica
parlamentare
Lingua
bengali
italiano
Moneta
taka
euro
Religione
islamica
cattolica
Superficie
147 569 km2
301 336 km2
Popolazione
152 408 774 ab.
59 464 644 ab.
Densità
1033 ab./km2
197 ab./km2
Incremento naturale
14‰
–0,6‰
Speranza di vita alla
nascita
M 68,2 anni,
F 69,7 anni
M 79,4 anni,
F 84,5 anni
Mortalità infantile
36,7‰
3,1‰
Popolazione attiva
48,5%
42,1%
Pil pro capite
818 $
36 267 $
Isu
0,515 (146° posto)
0,874 (24° posto)
B H UTAN
N E PAL
Saidpur
I N DIA
Rangpur
Bogra
Rajshahi
Ga
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Jamalput
Brahmaputra
Italia
I A
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Bangladesh
Sylhet
Brahmanbaria
DACCA
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Comilla
BANGLADESH
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Barisal
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Khulna
s
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Bandarban
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d’identità
CINA
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Carta
Bangladesh
Bangladesh
Teknaf
G o l f o
Il
territorio
Il suo territorio corrisponde in buona parte al delta che si viene a formare alla confluenza del Gange,
del Brahmaputra e del Meghna. La pianura alluvionale che si è creata per il continuo lavoro di questi
fiumi è una delle terre più fertili al mondo e, infatti,
non si spiegherebbe altrimenti l’altissima densità di
popolazione, una delle più elevate al mondo, che si
registra in questo Paese. La prossimità del mare, la
presenza di fiumi così potenti, la mancanza di luoghi
in altitudine (la maggior parte del territorio si trova al
di sotto dei 12 m; l’unico punto elevato si trova nella
regione sud-orientale con la catena dei Mowdok che
raggiunge i 1052 m) fanno sì che quando si scatena la
stagione delle piogge monsoniche, da giugno a ottobre, il Paese soffra per inondazioni, alluvioni e smottamenti, che sono purtroppo spesso causa di vittime.
La
popolazione
Il Bangladesh è il settimo Paese per popolazione in assoluto (circa 150 milioni di abitanti) pur avendo una
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d e l
SCALA 1 : 9 700 000
1 cm = 97 km
0
125
250
B e n g a l a
kilometri
superficie pari alla metà di quella italiana. La densità
è, di conseguenza, elevatissima. Non esistono praticamente aree spopolate, ma certamente le maggiori concentrazioni si rilevano nelle città. La più importante
è Dacca, la capitale, seguita da Chittagong e Khulna.
Un
po’ di storia
Abitata originariamente da popolazioni dravidiche,
l’attuale regione del Bangladesh fu occupata, come
tutto il Nord dell’India, successivamente dagli arii
provenienti da Occidente. Queste terre seguirono quindi le vicende delle varie dinastie induiste e
buddiste fino all’arrivo dei dominatori musulmani
che, a partire dal xii secolo, vi introdussero l’islam.
Già colonia inglese, unita al Bengala occidentale,
al momento dell’indipendenza si separò dal resto
dell’Unione Indiana divenendo Pakistan orientale,
che costituiva con la lontana parte occidentale, l’attuale Pakistan, lo Stato in cui si concentrarono i musulmani che non volevano vivere come minoranza
tra gli induisti dell’India. La distanza tra le due parti
e le differenze culturali, storiche e politiche furono
però tali da condurre, nel 1971, a una divisione del
Paese, a seguito di un breve conflitto, e alla nascita
dell’attuale Bangladesh al posto del vecchio Pakistan
Stati esemplari
709
stati
Il Bangladesh, oltre ad essere quasi completamente
circondato dall’India, tranne che per un breve tratto
orientale confinante con il Myanmar e per il litorale
affacciato sull’oceano Indiano (golfo del Bengala), è
ad essa strettamente collegato, sia geograficamente sia
culturalmente e storicamente, dato che rappresenta la
porzione orientale del Bengala, la cui parte occidentale
si trova, appunto, nell’Unione Indiana.
24/02/14 16:49
orientale. Oggi, nonostante gravi difficoltà economiche, sociali e politiche, che hanno anche portato
all’istaurazione di dittature, il Paese sembra avere
acquistato maggiore stabilità, in cammino verso una
democrazia sempre più certa.
L’economia
stati
Storico produttore di iuta, il Bangladesh ha dovuto
diversificare le proprie attività da quando i prodotti
dell’industria chimica l’hanno sostituita. Oggi il Paese
esporta soprattutto riso, tè e senape, ma ben più rilevante sta diventando l’industria dell’abbigliamento
che opera su commesse provenienti dai grandi mar-
710
Stati esemplari
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chi dell’Occidente. Vi sono occupate soprattutto donne abili nel lavoro e pagate infinitamente meno delle
lavoratrici occidentali. Recentemente ci sono stati
anche gravi incidenti causati dalla scarsa sicurezza dei luoghi di lavoro, che hanno determinato la
morte di molte lavoratrici. La pressione dell’opinione pubblica mondiale e soprattutto dei consumatori
dovrebbe imporre un cambiamento con l’adozione
di adeguate misure di sicurezza per tutti i lavoratori.
Di fondamentale importanza per il Paese sono anche
le rimesse degli emigrati, che a milioni lavorano in
Asia, soprattutto in Medio Oriente, Europa e America
settentrionale.
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di G. Corradi e M. Morazzoni
24/02/14 16:49
Pakistan
Pakistan
TAGIKISTAN
TURKMENISTAN
CINA
Pamir
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Gilgit r a k K2
H i n Tirich Mir
o 8617
7690
o
inglese; urdu
Repubblica
parlamentare
euro
301 336 km2
Popolazione
179 951 140 ab.
59 464 644 ab.
Densità
226 ab./km2
197 ab./km2
Incremento naturale
20,2‰
–0,6‰
Speranza di vita alla
nascita
M 64,5 anni,
F 66,4 anni
M 79,4 anni,
F 84,5 anni
Mortalità infantile
59,2‰
3,1‰
Popolazione attiva
31%
42,1%
Pil pro capite
1296 $
36 267 $
Isu
0,515 (146° posto)
0,874 (24° posto)
Cerniera tra il mondo dell’Asia centro-occidentale e
la regione indiana, di cui geograficamente fa parte, il
Pakistan, letteralmente «Terra dei puri», si trova tra
Iran a ovest, Afghanistan a nord-ovest, Cina a nordest e India a est. A sud il Paese si affaccia sul mar
Arabico, derivazione del più ampio oceano Indiano.
Il
territorio
Il Pakistan è caratterizzato da tre principali aree
geografiche: i territori montuosi del Nord, la pianura dell’Indo e l’altopiano del Belucistan. Le catene
di rilievi a nord, Karakoram, Hindu Kush e Pamir,
annoverano al loro interno alcune fra le cime più
elevate del mondo (cinque dei quattordici rilievi
esistenti che superano gli 8000 m). Fra queste l’assai noto K2 nel Karakoram, seconda montagna del
pianeta per altezza. Un’ampia pianura alluvionale
caratterizza buona parte del corso del fiume Indo,
che attraversa il Paese secondo una direttrice che
va da nord-est a sud-ovest, dal Kashmir, in India,
dove nasce, al mar Arabico dove sfocia. Questa è la
regione più popolata, dove si trovano le migliori
condizioni per l’insediamento umano e dove oggi si
sono sviluppate le città più importanti. Infine, nella
parte occidentale si trova l’arido altopiano del Belucistan, la cui provincia si estende su una superficie
pari a circa metà del totale del Paese, ma con una
densità di popolazione molto bassa. Qui la terra è
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di G. Corradi e M. Morazzoni
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Nawabshah
Makran
Pasni
Mohenjo-Daro
I N D I A
a
cattolica
796 096 km2
Bahawalpur
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Larkana
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islamica
Superficie
Ghazi
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Karachi
id
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Religione
Beluchistan
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rupia pachistana
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2462
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italiano
Moneta
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Hyderabad
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do
SCALA 1 : 27 200 000
1 cm = 272 km
0
250
500
750
1000
kilometri
più difficilmente coltivabile e, in generale, le condizioni sono più dure a causa della scarsità d’acqua
e della presenza di rilievi.
Il clima varia da tropicale a temperato a seconda
della regione del Paese. Come abbiamo visto, infatti,
in un territorio che si estende da circa 24° a 36° di
latitudine nord, le condizioni morfologiche variano
parecchio e così quelle climatiche. In linea generale,
il Paese risente comunque del regime dei monsoni,
che portano piogge tra giugno e settembre, il periodo più caldo, e aria asciutta tra dicembre e febbraio,
il periodo più freddo.
La
popolazione
Il consistente numero di abitanti fa del Pakistan la
sesta nazione per abitanti e la seconda fra i Paesi di
religione musulmana dopo l’Indonesia. In prospettiva, tenendo conto cioè della tendenza del tasso di
incremento di popolazione, questo Stato potrebbe
diventare nei prossimi anni la terza potenza demografica dopo Cina e India. La popolazione occupa soprattutto la pianura dell’Indo e qui si trovano
le maggiori città come Karachi, che è anche il porto
principale (15 200 000 ab.), Lahore (7 100 000 ab.),
Faisalabad e Rawalpindi, accanto alla quale sorge Islamabad, città di nuova fondazione, divenuta capitale
nel 1967.
Un
po’ di storia
Terra di antico insediamento (poco più di 2000 anni a.C.), l’attuale Pakistan vide passare e insediarsi
gli arii provenienti dal vicino Afghanistan, gli stessi
che poi occuparono la pianura gangetica dell’India
odierna. La storia del Paese si intrecciò da allora con
quella dell’India settentrionale, compreso il periodo
Stati esemplari
711
stati
Repubblica
Lahore
Faisalabad
P u
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a b Harappa
3593 Multan
j
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ISLAMABAD
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Forma di governo
Pakistan
o
Capitale
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Ind
d’identità
I R A N
Carta
AFGHANISTAN
ra
Peshawar
24/02/14 16:49
in cui tutta la regione entrò a far parte dell’Impero
britannico. Nel 1947, con l’indipendenza dal Regno
Unito, nacque il Pakistan, che comprendeva inizialmente l’attuale Bangladesh, chiamato allora Pakistan orientale (fino al 1971), come Stato a maggioranza musulmana, dove potessero riunirsi tutti
coloro i quali non volevano vivere in India, dove la
maggioranza era costituita dagli induisti. Da allora
in poi le relazioni con la confinante India non sono
mai state troppo buone e conflitti locali si sono sviluppati per risolvere la questione della sovranità del
Kashmir, regione confinante e attribuita all’India
al momento della nascita dei due Stati, ma la cui
popolazione è quasi totalmente musulmana. Governi democratici si sono alternati a dittature militari in
un Paese difficile da governare, anche per la presenza di diverse etnie, seppure unite dalla comune fede
islamica, ma soprattutto per le pressioni provenienti
dai turbolenti confini con l’Afghanistan da una parte e l’India dall’altra.
L’economia
stati
L’economia del Pakistan è in rapida crescita grazie
anche ai recenti interventi nelle infrastrutture dei
trasporti e per la produzione di energia elettrica.
Permangono ancora però grandi differenze fra le
712
Stati esemplari
30663_PH1_Risorse_per_l'insegnante_695_720.indd 712
aree intorno al fiume Indo e il resto del Paese. Le
produzioni diversificate delle regione di Karachi e
delle città del Punjab, vicino al confine con l’India,
generano sviluppo e ricchezza, comunque non distribuita in modo equo, mentre le regioni del Nord
e dell’Est si caratterizzano per un’economia ancora
molto arretrata. Il problema della concentrazione
della ricchezza e delle più importanti attività produttive in poche mani è tutt’ora di grande rilevanza e contribuisce certamente a rallentare una più
armonica crescita del Paese. L’agricoltura è ancora
molto importante, in particolare il Pakistan è un
grande produttore di grano. Nel settore industriale
c’è stata una grande crescita nei comparti dell’abbigliamento, del tessile, del chimico, del siderurgico, dell’alimentare e della produzione di cemento.
Oltre a centrali termoelettriche e idroelettriche il
Paese dispone anche di centrali nucleari per la produzione di energia (il Pakistan dispone anche di armamenti nucleari come l’India). Il settore terziario
è molto importante in tutte le attività tradizionali,
come il commercio, ma anche nel comparto ad alta tecnologia dell’informatica, nato da poco ma in
forte crescita. Sono da considerare, infine, determinanti per l’economia del Paese le rimesse dei milioni
di emigrati presenti in Asia, Europa e America.
© Loescher 2014. Questa pagina può essere fotocopiata
per uso didattico solo da chi ha adottato Orsa Maggiore
di G. Corradi e M. Morazzoni
24/02/14 16:49
Sri Lanka
Sri Lanka
t
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O c e a n o
Jaffna
I n d i a n o
d’identità
Capitale
Forma di governo
Sri Lanka
Italia
Sri Jayewardenepura
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Roma
Repubblica
Repubblica
parlamentare
Golfo di
Trincomalee
Mannar
Anuradhapura
Lingua
singalese; tamil
italiano
Moneta
rupia di Sri Lanka
euro
Religione
buddista
cattolica
Superficie
65 610 km2
301 336 km2
Negombo
Popolazione
20 263 723 ab.
59 464 644 ab.
Colombo
Densità
309 ab./km2
197 ab./km2
Moratuwa
Incremento naturale
11,5‰
–0,6‰
Speranza di vita alla
nascita
M 71,9 anni,
F 78,1 anni
M 79,4 anni,
F 84,5 anni
O c e a n o
Mortalità infantile
10,5‰
3,1‰
I n d i a n o
Popolazione attiva
41,8%
42,1%
Pil pro capite
2873 $
36 267 $
Isu
0,715 (92° posto)
0,874 (24° posto)
S R I L A NK A
Batticaloa
Kurunegala
Kandy
Pidurutalagala
Badulla
2524
SRI JAYEWARDENEPURA KOTTE
Ratnapura
Kottawa
Matara
SCALA 1 : 5 200 000
1 cm = 52 km
0
50
100
150
Già nota come Ceylon, nome di derivazione portoghese, l’attuale Repubblica Democratica Socialista
dello Sri Lanka si trova poco distante dall’estremità
sud-orientale dell’India. Il suo territorio è costituito
principalmente dall’isola omonima, la cui particolare forma richiama quella di una goccia, tanto da
essere soprannominata, anche a causa della sua posizione, «lacrima dell’India».
seconda della posizione: quando soffia il monsone
da sud-ovest, tra maggio e agosto, la pioggia cade
nella parte sud-occidentale, mentre nella parte opposta c’è la stagione secca. Fra ottobre e gennaio,
quando invece il monsone soffia da nord-est, è la
regione nord-orientale a ricevere la pioggia. NordOvest e Sud-Est sono invece le regioni più aride,
poiché non ricevono che poca pioggia.
Il
Popolazione
territorio
Lo Sri Lanka è circondato dall’oceano Indiano e separato dall’India dal golfo di Mannar e dallo stretto
di Palk. Testimonianze riportano che fino al 1480
era possibile raggiungere l’India dall’isola via terra, attraverso una sottile linea di terra che univa le
due sponde: si tratterebbe del ponte che, secondo la
mitologia, avrebbe fatto costruire il dio Rama per
raggiungere Lanka e liberare la moglie Sita. Nelle
epoche successive numerosi cicloni hanno fatto
sprofondare, però, questi lembi di terra. La maggior parte del territorio dell’isola è pianeggiante.
Fa eccezione la porzione centro-meridionale dove
si trovano alcune montagne, fra le quali svetta, con
i suoi 2524 m, la cima più alta, il Pidurutalagala. Il
clima è tropicale umido, con scarse variazioni di
temperatura nell’arco dell’anno e influenzato dai
monsoni per quanto riguarda il regime delle piogge.
Infatti, nonostante le dimensioni abbastanza ridotte
del Paese, la stagione delle piogge varia totalmente a
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per uso didattico solo da chi ha adottato Orsa Maggiore
di G. Corradi e M. Morazzoni
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200
kilometri
e storia
La densità di popolazione è molto elevata e i maggior
valori si registrano nelle città. Tra queste spiccano
Colombo, cuore dell’economia, Sri Jayewardenepura Kotte, la capitale, Jaffna, Galle e Kamdy. All’inizio
furono i singalesi, di religione buddista, a popolare
l’isola, qualche secolo a.C., e quindi i tamil, induisti dal sud dell’India, probabilmente dopo il x secolo
d.C. Ancora oggi il Paese vede la presenza di questi
gruppi etnici (singalesi 75%, tamil 18%) come gruppi
maggioritari del moderno Stato. Dopo il xvi secolo si
svilupparono i contatti con gli europei: portoghesi e
olandesi prima, inglesi poi. Questi, all’inizio dell’Ottocento, fecero dell’allora Ceylon una colonia e tale
rimase fino all’indipendenza ottenuta nel 1948. Da
allora con intensità variabile ma in modo piuttosto
costante, il maggiore problema politico del Paese, che
nel 1972 assunse l’attuale nome di Sri Lanka in sostituzione di quello antico, Ceylon, è rappresentato dalle
tensioni e dai conflitti tra maggioranza singalese e
Stati esemplari
713
stati
Carta
St
re
IN DIA
24/02/14 16:49
minoranza tamil, concentrata soprattutto nella porzione nord-orientale dell’isola. Tra gli anni Ottanta del secolo scorso e il 2000 è scoppiata una vera e
propria guerra civile, che ha causato molte vittime e
ha costretto molti tamil a lasciare il Paese. Dal 2001,
anche per l’intervento di mediatori stranieri, in particolare la Norvegia, sono stati raggiunti accordi fra
le parti e la tragedia dello tsunami del Natale 2004,
che ha causato oltre 35 000 morti nello Sri Lanka, ha
contribuito, pur nella sua drammaticità, a riavvicinare le parti. Sembra, quindi, prospettarsi un futuro
migliore per questo Paese.
L’economia
stati
Le coltura da esportazione, tè e caucciù, che negli anni Settanta del secolo scorso rappresentavano
714
Stati esemplari
30663_PH1_Risorse_per_l'insegnante_695_720.indd 714
circa il 90% del Pil sono oggi scese a poco più del
20%, mentre ben più importanti per l’economia
sono diventate le produzioni industriali del settore
tessile e dell’abbigliamento.
Rilevante è anche la crescita del settore terziario, in
particolare nei comparti delle telecomunicazioni,
assicurativo e bancario.
In forte crescita è anche il turismo che, comunque,
è fortemente condizionato, forse in misura ancora
maggiore che per le altre attività, dalla situazione
politica, ovvero dalla cessazione totale e completa
di qualsiasi forma di conflitto.
Complessivamente i dati economici del Paese sono
postivi e indicano una crescita costante che ha portato lo Sri Lanka ad essere il Paese del subcontinente
indiano con il Pil pro capite più elevato.
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Filippine
Filippine
CINA
TAIWAN
SCALA 1 : 17 600 000
1 cm = 176 km
0
250
500
Italia
Mar
Capitale
Manila
Roma
Cinese
Forma di governo
Repubblica
Repubblica
parlamentare
300 000 km2
301 336 km2
Popolazione
99 384 460 ab.
59 464 644 ab.
Densità
331 ab./km2
197 ab./km2
Incremento naturale
19‰
–0,6‰
Speranza di vita alla
nascita
M 65,5 anni,
F 72,2 anni
M 79,4 anni,
F 84,5 anni
Popolazione attiva
39,9%
42,1%
Pil pro capite
2614 $
36 267 $
Isu
0,654 (114° posto)
0,874 (24° posto)
Mindoro
FILIPPINE
Panay
Iloilo
Il
territorio
Tra le numerose isole spiccano per dimensione Luzon a nord, dove si trova anche la capitale Manila,
e Mindanao a sud. Il territorio è complessivamente
montuoso (la cima più elevata è quella del Monte
Apo, 2954 m) con numerosi vulcani fra i quali il
Pinatubo, la cui eruzione nel 1991 viene considerata
come quella terrestre più grande del xx secolo. Lo
sviluppo costiero è fra i maggiori al mondo, non so© Loescher 2014. Questa pagina può essere fotocopiata
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Tacloban
Cebu
Palawan
Negros
Puerto
Princesa
Bohol
Cagayan
de Oro
Mar di Sulu
Mindanao
Zamboanga
Isole
Sulu
MALAY SIA
La Repubblica delle Filippine è uno Stato del Sud-Est
asiatico interamente costituito da isole, poco più di
7000, adagiate nell’oceano Pacifico e nei mari che da
esso prendono vita: mar Cinese Meridionale, mare
di Sulu, mare di Celebes e mar delle Filippine. L’area
in cui si trovano è caratterizzata da una forte sismicità, confermata dalla presenza di numerosi vulcani
attivi. Il clima è tropicale caldo e umido fortemente
influenzato dai monsoni, che portano pioggia quando soffiano da sud-ovest, tra maggio e ottobre, e aria
secca quando spirano da nord-est. Le temperature
medie sono intorno ai 26 °C, senza grandi variazioni
nell’arco dell’anno. Il clima è quindi favorevole, l’acqua dolce è abbondante e la terra vulcanica è particolarmente fertile e, infatti, le Filippine, su una superficie pari a quella dell’Italia, ospitano una popolazione
decisamente superiore, 99 milioni, ai quali vanno
aggiunti gli 11 milioni di emigrati all’estero.
Samar
Bacolod
Cebu
I
N
D
O
Davao
Apo
Cotabato
o
3,1‰
Naga
c
5,8‰
Lucena
i
Mortalità infantile
MANILA
2954
Mar di
Celebes
N
E
S
I
A
lo per la caratteristica interamente insulare di questo
Stato, ma anche per la forma delle isole stesse, assai
mossa, con golfi, insenature e promontori che allungano così ulteriormente il litorale.
La
popolazione
L’incremento naturale della popolazione filippina è
piuttosto elevato e si prevede quindi un deciso aumento del numero degli abitanti nei prossimi anni.
Nell’isola di Luzon vivono due terzi della popolazione
con la massima concentrazione nell’area metropolitana della capitale Manila. La frammentazione
geografica ha certamente contribuito a differenziare
le diverse popolazioni caratterizzando l’arcipelago
per una marcata multietnicità, che trova però forti
elementi unitari nella religione cattolica, con l’eccezione di una combattiva minoranza musulmana nel
sud, e nella lingua tagalog, utilizzata dalla maggior
parte dei filippini e comunque da tutti conosciuta.
Un
po’ di storia
Terra di antico insediamento, le Filippine entrarono in contatto con gli spagnoli, che ne fecero una
Stati esemplari
715
stati
Superficie
Quezon City
f
cattolica
i
cattolica
c
Religione
San Fernando
Olongapo
a
euro
P
peso filippino
Luzon
o
Moneta
2934
n
italiano
Pulog
Baguio
a
inglese, pilipino
Mer idionale
e
Lingua
Laoag
c
Filippine
d’identità
O
Carta
kilometri
24/02/14 16:49
colonia nel XVI secolo. Alla fine del xix secolo, a
causa di un conflitto con gli Stati Uniti, l’arcipelago
passò sotto il controllo statunitense e vi rimase fino
alla fine del secondo conflitto mondiale, nel corso
del quale dovette subire l’occupazione giapponese.
In questo lungo periodo sotto controllo occidentale
prese corpo un senso di unità territoriale, premessa
per la nascita di uno Stato, e si sviluppò un forte legame culturale con gli Usa, che ancora oggi è chiaramente percepibile soprattutto dal diffuso utilizzo
della lingua inglese, che è anche lingua ufficiale.
L’economia
stati
Il Paese può contare per la propria economia su
alcuni fattori di grande vantaggio: un terreno fertile e produttivo, un mare pescoso, un’abbondante
forza lavoro giovane e la diffusa conoscenza della
lingua inglese. Questi elementi fanno ben sperare
716
Stati esemplari
30663_PH1_Risorse_per_l'insegnante_695_720.indd 716
per un prossimo futuro e i dati confermano segnali
positivi di crescita economica, ma la situazione di
partenza, anche a causa di un lungo periodo di malgoverno, è talmente problematica che ancora esistono
ampie parti di popolazione che vivono in condizioni
difficili. Ne è prova l’alto numero di emigrati, sia
in Asia, sia in Europa e in America che con le loro
rimesse contribuiscono in modo determinante alla
crescita economica del Paese. L’economia filippina si sta comunque trasformando, da prevalentemente agricola sta diventando in parte industriale
ma, soprattutto, di servizi. Infatti, il settore terziario
è quello che occupa la maggior parte dei lavoratori
e che contribuisce da solo per oltre la metà del Pil.
Le principali esportazioni di merci e prodotti agricoli comprendono frutta, olio di cocco, prodotti
elettronici, mezzi di trasporto, semiconduttori e
capi d’abbigliamento.
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Corea del Sud
Corea
Del Sud
SCALA 1 : 12 000 000
1 cm = 120 km
CI NA
0
125
250
375
500
Capitale
Seoul
Roma
Forma di governo
Repubblica
Repubblica
parlamentare
Lingua
coreano
italiano
Moneta
won sudcoreano
euro
Religione
protestante; animista; cattolica
religione sincretica
Superficie
99 646 km2
Popolazione
48 588 326 ab.
59 464 644 ab.
Densità
488 ab./km2
197 ab./km2
Incremento naturale
4,4‰
–0,6‰
Speranza di vita alla
nascita
M 77,5 anni,
F 84,4 anni
M 79,4 anni,
F 84,5 anni
Mortalità infantile
4,1‰
3,1‰
Popolazione attiva
52,5%
42,1%
Pil pro capite
23 113 $
36 267 $
Isu
0,909 (12° posto)
0,874 (24° posto)
Il
territorio
Distesa da sud a nord, la Corea del Sud è formata
da una serie di rilievi che, dal continente asiatico, movimentano soprattutto il versante centro-orientale
del Paese, per prolungarsi poi, oltre il mare dell’Est
(mar del Giappone), nell’isola di Kiushu e nelle altre
più a Nord dell’arcipelago giapponese. Le pianure
sono ovunque scarse, ma interamente coltivate.
La
popolazione
La Repubblica di Corea è uno dei Paesi più densamente abitati del mondo, con densità abitative più
elevate nelle regioni nord-occidentali e meridionali, dove si estendono vaste aree pianeggianti e dove
l’insediamento sia rurale sia urbano è più consolidato. La popolazione è etnicamente molto compatta, seppure il 2% circa degli abitanti sia di origine
giapponese. Oggi la vita dei coreani si svolge quasi
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del
Giappone
Sorak 1708
SEOUL
Inchon
Chungju
Chonju
Andong
DEL SUD
Ulsan
Taegu
Kwangju
Mokpo
Ullung
Chunchon
Chongju
Taejon
Giallo
Kangnung
COREA
Suwon
Mar
301 336 km2
Territorio asiatico appartenente all’area dell’Estremo
Oriente insieme a Cina e Giappone, la Corea del Sud
presenta un clima a quattro stagioni e temperature
simili a quelle dell’Europa meridionale. Nettamente
distinti sono invece i mesi delle precipitazioni e quelli
della scarsa piovosità per l’influenza dei venti monsonici: umidi d’estate, in quanto provenienti dai caldi mari del Sud, e asciutti d’inverno, quando la loro
provenienza è prevalentemente continentale. Il clima
è, comunque, sostanzialmente temperato.
Mar
Pusan
Chinju
C
Sunchon
or
ea
Str. di Cheju
GIA PPO N E
Cheju
interamente nelle due grandi conurbazioni di Seoul
e Pusan. In particolare, la popolazione è giunta in
massa a Seoul dopo il 1953, attratta dal simbolo di
libertà e di efficienza che questa città ha immediatamente rappresentato per i coreani del Sud.
Un
po’ di storia
La storia contemporanea della Corea si può dire che
abbia inizio nel 1945 con l’occupazione degli Stati
Uniti, che posero fine alla presenza giapponese. La
Corea del Sud divenne indipendente nel 1948, con
pretese anche sulla parte settentrionale della penisola. La vita di questo Paese fu ulteriormente sconvolta
nel 1950 con lo scoppio di una lacerante guerra tra
le due Coree, che si caratterizzò anche per il massiccio intervento delle forze statunitensi a fianco della
Corea del Sud. L’armistizio del 1953 pose fine al
conflitto e sancì la divisione del territorio lungo il
38° parallelo. Da allora fino alla fine degli anni Settanta, la Corea del Sud ha vissuto una fase di governi
autoritari appoggiati dai militari e dagli Usa, in cui
le libertà individuali erano sacrificate in nome della
costante emergenza dovuta al confronto con la confinante Corea del Nord. Nel 1979, dopo l’assassinio
del presidente Park Chung Hee, al potere dal 1961,
si sono svolte imponenti manifestazioni di piazza
per il ripristino delle libertà politiche. Un processo di democratizzazione è stato così avviato e nella
Costituzione del 1987 sono state introdotte le prime
Stati esemplari
717
stati
Italia
di
Corea del Sud
tto
d’identità
COREA
DEL
NORD
Stre
Carta
kilometri
24/02/14 16:50
innovazioni. Nel 1992 è stato eletto per la prima volta un civile al governo del Paese. Il processo teso
all’avvicinamento delle due Coree è, invece, sempre
aperto ma la riconciliazione resta ancora lontana.
L’economia
stati
La crescita economica e sociale del Paese è stata,
in questi ultimi quattro decenni, strepitosa e continua. La natura, la forma e la funzione degli insediamenti umani ne sono la testimonianza più efficace.
Diversamente la Corea del Nord non ha avviato un
analogo sviluppo economico. La capacità produttiva
dei coreani del Sud ha reso estremamente redditizi
gli investimenti americani, giapponesi ed europei.
L’industrializzazione accelerata che ne è conseguita
718
Stati esemplari
30663_PH1_Risorse_per_l'insegnante_695_720.indd 718
ha permesso al Paese di investire capitali a sostegno
dell’agricoltura, promossa peraltro per frenare l’esodo
dalle campagne verso le città. Oggi il sistema economico sudcoreano si inserisce nella rete degli scambi internazionali, indispensabili sia per il rifornimento
delle materie prime (scarse nel Paese) sia per la vendita dei prodotti industriali.
L’agricoltura è praticata dal 4% della popolazione attiva e la principale coltura rimane quella tradizionale
del riso. A promuovere, invece, l’industria sono stati
soprattutto la chimica e più ancora l’elettronica e
la meccanica. Il terziario assorbe invece i due terzi
della popolazione attiva, in linea dunque con i Paesi
più sviluppati. All’interno del settore i servizi bancari e finanziari hanno un peso notevole.
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