Il Pentagramma

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Un articolo trovato su un sito, che ho impaginato in
formato pdf; a quanto scrive l'Autore ho aggiunto
qualche mio commento personale.
Uno dei simboli più affascinanti e che subito rimandano al
mondo della magia e della stregoneria è senza ombra di
dubbio la stella a cinque punte, quasi sempre racchiusa in
un cerchio. Questo simbolo lo immaginiamo subito
indossato in forma di grossi medaglioni o tracciato nei
cerchi magici, circondati da ceri e candele.
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Anche per chi è ignaro di nozioni di stregoneria lo associa
immediatamente a incantesimi e rituali magici, quasi ne
percepisse l’energia e la forma pensiero che il tempo e le orde
di streghe e maghi vi hanno impresso nei secoli.
In questo articolo cercherò di esporre chiarimenti e
approfondimenti sul significato di questo simbolo.
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Il simbolismo della Stella
Le stelle, a differenza di oggi, svolgevano un ruolo
importantissimo sia nella vita comune (pensiamo ai
navigatori, contadini, ect) che nella sfera spirituale. Le
religioni arcaiche davano un ruolo rilevante alle stelle non
solo da un punto di vista che riguardava il calcolo dei tempi
per lo svolgimento di cerimonie e rituali, ma anche da un
punto di vista filosofico e metafisico.
Nota di Lunaria: in campo cattolico "lo scippo" più
grande è quello di "Maria Stella Maris", dove Maria viene
chiamata "Stella del Mare"
Si veda il confronto di questo santino cattolico, dove Maria
è rappresentata assurdamente come una Dea, per di più
marina (quando nel Vangelo, ovviamente, non si parla mai
di lei in tal senso!) e un santino di una vera Dea, Jemanja:
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La stella è uno dei simboli del fuoco e della luce celeste e ci
insegna che è necessario affrontare il buio e l’oscurità con
perseveranza per poter vedere affiorare i primi barlumi della
coscienza spirituale e dei poteri magici. Maggiore sarà la
perseveranza dell’iniziato nel vivere il mondo oscuro tanto
più la dimensione luminosa gli si manifesterà sfavillante.
Le stelle fungono da guida nel percorso dell’esistenza e ci
rammentano che non siamo mai soli; che la provvidenza e la
luce divina sono sempre presenti, anche quando sembra che
ci abbia abbandonati o non ne riusciamo a vedere la
manifestazione. La luce delle stelle schiarisce la notte anche
quando la luna è assente. La brillantezza delle stelle ci
spiega che le forze tenebrose sono illusorie. Esiste soltanto la
realtà della luce, quella che i cabalisti chiamano Luce
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Infinita. Vuol dire che non esiste l’oscurità e che l’universo
intero è pervaso dalla luce divina, anche se i nostri occhi
non possono vederne tutte le sue manifestazioni. Cioè, la
luce sfolgorante del sole è per noi così potente da accecarci e
renderci ciechi, il buio della notte senza luna invece ci
consente di vedere milioni di astri senza stancarci, e tanto
più gli occhi si abituano alla condizione di buio maggiore è
il numero di stelle luccicanti che riusciamo a vedere.
Insomma si tratta di un paradosso che ci aiuta a
comprendere l’armonia delle due polarità opposte e
complementari e che non esiste la tenebra, ma soltanto
diverse intensità di luce, al grado di evoluzione delle diverse
creature.
Di più le stelle sono anche un simbolo di generazione e
rigenerazione. Nella notte l’umidità nutre e feconda la terra,
favorendone i processi di germinazione e riposo rigenerante.
Secondo le antiche credenze astrologiche è dalla posizione
delle stelle che dipende il momento favorevole alla nascita o
all’avvio di un azione, e il carattere o destino gli viene
impresso dal quadro astrale di quel preciso momento.
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La Stella è anche presente nei Tarocchi
Proprio il fattore “genesi” pone una determinata stella in
posizione privilegiata. Si tratta della stella polare. Da un
punto di vista metafisico un universo vivo è un universo
dinamico, in cui il dinamismo ne esprime la vitalità. Nel
cielo questo concetto è espresso dalla rotazione apparente del
firmamento. Gli antichi raffiguravano questa dottrina con
l’immagine di una ruota che vortica costantemente,
inarrestabilmente. Ma in tutto questo turbinare dei cieli,
solo un punto appare costantemente immobile e identico a se
stesso: il fulcro della ruota, che nel cielo è costituito dalla
stella polare. Questa stella, molto luminosa, è situata a
Nord e nella sua fissità segna il centro del cielo e delle orbite
delle altre stelle. Gli antichi notarono anche che verso il
nord volgono le forze elettromagnetiche che attraversano il
pianeta (il muschio, le calamite, i fiori della cicoria, alcuni
cristalli, crescono tutti rivolti verso nord)e ne dedussero che
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questa stella non è soltanto il centro del cielo, ma un filo
diretto con il cuore stesso dello spirito divino. Le diverse
culture simboleggiarono questo asse terra-cielo con diversi
simboli: l’occhio di dio, l’albero del mondo, ecc.
Non essendo soggetta al movimento e quindi ai cicli della
nascita-morte-rinascita si dedusse che la stella polare fosse
“perfetta” ovvero non soggetta alla nascita e alla morte e che
quindi fosse una forma visibile del divino, da cui tutto ha
origine e che mai cesserà di essere. Notiamo che nella
scrittura cuneiforme l’ideogramma della stella a otto punte,
usato per le desinenze con significato di “luminososplendente” è anche usato per esprimere Dio.
Nota di Lunaria: anche la Dea Ishtar è rappresentata dalla
Stella
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Sempre correlato al mondo astrologico, il segno della stella a
cinque punte corrisponde al tracciato apparente del pianeta
Venere, segnando anche i punti in cui si incontra con il
pianeta Marte. I due pianeti simboleggiano le due polarità
opposte (donna-uomo; pace-guerra, ecc) e i tempi e le
modalità delle loro interazioni. Il simbolo era spesso tatuato
o portato indosso dai marinai e viaggiatori perché lo
utilizzavano come amuleto per proteggersi durante la rotta
in quanto tramite l’orbita di Venere e la posizione della
Stella Polare potevano orientarsi e stabilire i tragitti.
Il Pentalfa dei Pitagorici
Anche gli iniziati alle dottrine pitagoriche adottarono il
simbolo della stella a cinque punte: il Pentalfa. Il nome
deriva dall’unione delle parole greche penta e alfa, e significa
le “cinque A” oppure “cinque in uno”. E’ ancora ignoto
quale fosse il significato delle cinque alfa del tracciato ma si
sa che fosse un segno fausto e apportatore di salute e
benessere. Infatti era un emblema dei medici e i latini
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testimoniano che le cinque punte stavano per la parola Salus
(in salute, sano) che spesso vi era iscritta. Ma analizziamo
ancora più nel dettaglio questo emblema misterioso dal
punto di vista numerologico e grafico.
Le virtù magiche del numero cinque
Molti dei significati e delle peculiarità del Pentagramma o
Pentalfa derivano dal numero delle sue punte. Il cinque
costituisce la metà esatta della decina, ovvero il centro
assoluto, il numero sacro dei pitagorici e dei cabalisti e
rappresenta l’ unione dei numeri 4+1 o 2+3.
Nel primo caso il numero quattro esprime il mondo
materiale e il numero uno l’assoluto e lo spirito. Lo spirito,
che posto in alto, domina sulla materia. Il quattro significa
anche i quattro elementi (terra, aria, fuoco, acqua) e lo
spirito o quintessenza in cui gli elementi si trasmutano. Di
più il quattro sta per le direzioni cardinali dello spazio e l’
uno al vertice che segna il centro (raffigura la stella polare).
Nel secondo caso, il numero è composto dal primo numero
pari e dal primo numero dispari, dove il due esprime la
polarità lunare, mentre il tre indica la polarità solare che nel
cinque sono combinati indissolubilmente. In questo caso,
quindi, il cinque significa l’unione degli opposti, dell’uomo e
della donna, del sole e della luna, esprimendo al massimo la
virtù generativa e la completezza del singolo. Il cinque
diviene quindi il simbolo dell’ “ermafrodito ermetico” (cioè
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l’uomo o donna che ha realizzato l’ equilibrio delle
componenti maschile e femminile), consacrandolo a
Mercurio oltre che a Venere.
Ma non sono solo queste le interpretazioni mumerologiche
del pentalfa. Per esporle è necessario analizzare anche la sua
forma grafica.
Le caratteristiche della figura e l’interpretazione nella
Stregoneria.
A prima vista, salta subito all’occhio l’analogia tra la stella
a cinque punte e il corpo umano, ribadendo l’antico
significato di simbolo della salute. Nella sua posizione
ordinaria significa la virtù e il dominio dei sensi, mentre
rovesciato indica la schiavitù e il vizio. L’apice della stella
raffigura anche la volta celeste e la stella polare, mentre le
quattro punte sottostanti segnano le quattro direzioni dello
spazio. Le punte sono anche in analogia con i simboli
alchemici dei quattro elementi dominati dalla quintessenzaspirito.
Sotto l’aspetto numerologico, geometrico e astrologico il
segno del pentacolo rivela ancora altri misteri. Come esposto
più sopra, il cinque è composto dall’unione indivisibile del
pari e del dispari, dell’ attivo e del passivo, del sole e della
luna. Nella figura, i tre vertici superiori, che chiamerò
“corona” simboleggia il numero 3 ed è la parte solare,
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celeste e maschile, mentre le due punte inferiori, che
chiamerò “gambe” simboleggiano il 2 e la parte lunare,
terrestre e femminile. La corona raffigura il sole inteso come
espressione massima della luce e del mondo spirituale. Essa
disegna il sole ascendente (alba), il mezzogiorno (nella
punta superiore) e il sole discendente (tramonto). Le gambe
della figura ritraggono le due falci lunari e alla dualità del
mondo materiale. Queste configurazioni rimandano alle
divinità pagane espresse come un dio unico e trino solare (o
triadi divine) e una dea lunare del mondo ctonio, duplice
signora della vita e della morte. Ma per il mistero che
concerne la completezza della figura e dell’armonia degli
opposti, il concetto si può esprime anche all’inverso, come
avviene nell’epoca moderna. Questo significa che la corona
raffigura la componente lunare o femminile: disegna le
mezzelune e il plenilunio (questo posto al vertice) che
esprimono la Triplice Dea (triade femminile).
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Le gambe invece significano il Dio Cornuto signore della
vita e della morte, guardiano del mondo materiale e infero
(inferiore, sotterraneo, dei defunti).
Raffigura il sole del solstizio d’ estate e quello dell’ inverno
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(identificati con il Re Agrifoglio e Re Quercia) che nella loro
alternanza governano il ciclo del raccolto.
L’intreccio indissolubile di queste due polarità fa del
pentacolo un potentissimo simbolo della generazione,
espressa dal congiungimento del sole e della luna, del Dio e
della Dea che altro non sono che manifestazioni di un’
energia unica (la possibilità di scambiare-sovrapporre i
simboli).
Questa non va intesa solo nel senso di genesi e di fecondità,
ma anche dal punto di vista magico, ovvero della buona
riuscita dell’ incantesimo; nella certezza della
manifestazione del cambiamento desiderato.
Posto in relazione agli astri, il pentacolo è anche un segno
legato alla Luna, l’astro che più di tutti influenza il mondo e
la Stregoneria. La punta centrale è posta in relazione al
plenilunio, mentre la due punte orizzontali sono occupate
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dalle mezzelune, infine le due punte inferiori sono legate
rispettivamente alle prime luci del mese crescente e,
dall’altro lato, alle ultime luci della luna calante. Il vuoto opposto al vertice della figura - cioè lo spazio tra le due
punte inferiori, simboleggia la luna nera, l’assenza di luce e
corrisponde al centro della stella: il luogo in cui avviene la
congiunzione luna-sole e da cui ripartirà il ciclo.
Nascosto nel tracciato tra le quattro punte del
pentagramma, troviamo il simbolo della morte che si
sottopone a quello della nascita (il centro luna-sole) e vi fa
da guardiano il Dio Cornuto o la Dea dell’Inferno con il
volto metà bianco e metà nero; mentre sopra troneggia la
corona della triplice Dea della rinascita o del Dio trino della
luce. Questo è un insegnamento che ammonisce le forze
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contrarie alla vita, dichiarando che non esiste morte in un
universo che pulsa di vita e che è manifestazione stessa della
Divinità: tutto ciò che esiste è l’eterno ciclo della vita e della
rinascita in un continuo susseguirsi di trasformazioni (i
quattro elementi che si trasformano e ritornano allo spirito
per discendere ancora nella forma di elementi). Le quattro
punte segnano anche i quattro sabba maggiori e i quattro
sabba minori all’interno della Ruota dell’Anno, chiamate
Feste del Fuoco. Si tratta di quel fuoco divino che è parte del
triangolo della punta superiore che troneggia al centro dei
quattro sabba della ruota dell’anno – e che rammenta le
dinamiche del Cono di Potere.
Sempre seguendo l’ astrologia scopriamo che ad occupare le
cinque punte non sono soltanto gli elementi, ma anche i
cinque pianeti erranti, mentre il centro, come abbiamo
appreso è occupato dal sole e dalla luna. I cinque pianeti
sono Saturno, Giove, Marte, Venere e Mercurio, e gli
elementi ad essi associati secondo le antiche corrispondenze
astrologiche occidentali e orientali (l’estremo oriente
attribuisci ai pianeti cinque elementi estranei alla tradizione
occidentale e mediorientale, questi sono: fuoco, terra, acqua,
legno, metallo). Dall’interazione dei cinque pianeti e degli
elementi si possono svelare molti misteri del regno celeste,
naturale e dell’alchimia. Il pentacolo è anche messo in
relazione alla mano e può essere sfruttato per agevolare le
sedute di chiromanzia e altre pratiche connesse alla
gestualità magica o gli anelli.
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Il potere protettivo del pentacolo
Da tutte queste informazioni comprendiamo che il
pentagramma è un simbolo magico dalle molteplici proprietà
benefiche che ne fanno un simbolo importantissimo che
racchiude in se l’essenza stessa della magia bianca. Questo
spiega perché gli antichi libri e le superstizioni ne fanno un
talismano potente contro ogni genere di negatività e di
spiriti maligni.
In epoca medievale, al pentacolo furono associate le quattro
lettere del Tetragramma (il nome di Dio in ebraico, scritto
con quattro lettere e impronunciabile)
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e la lettera Shin (che simboleggia lo spirito) posta nel vertice
della figura.
Questa formula compone il nome di Gesù in ebraico (Ioshua
o Yesu). Cristianizzato e riabilitato nella tradizione
cristiana, l’antico simbolo pagano fu introdotto nelle
decorazioni delle cattedrali e degli oggetti sacri divenendo
un potentissimo talismano che preserva dal male e dal
demonio e attira su di se la benevolenza del Cristo (da
notare anche che la stella del pentalfa richiama la stella
cometa e la posizione del Cristo sulla croce, ribadendone il
simbolismo della nascita-morte-rinascita).
Nota di Lunaria: qui l'Autore è fin troppo gentile nei
confronti del cristianesimo... mentre io dico le cose più
schiettamente! Infatti trovo disgustoso che i cristiani
abbiano scippato in lungo e in largo i simboli e le concezioni
spirituali dei Pagani!
Si veda questo orrore, il Pentagramma associato a Cristo
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(pure nudo!!!)
Ma le peculiarità protettive del pentacolo non sono legate
solo al simbolismo cristiano, anzi, essendo un simbolo
anteriore al cristianesimo, anche la sua virtù esorcistica e
protettiva risale all’antico simbolismo pagano.
Come ho esposto più volte in precedenza, il pentagramma è
emblema delle tre luci riunite assieme: astri, sole e luna.
Questa combinazione luminosa spaventa e acceca le forze
oscure, scacciandole o sottomettendole (da qui l’uso de
pentacolo per domare e invocare gli spiriti). La sua figura e
numerologia completa e perfetta neutralizza le forze del caos
riportandole all’originario equilibrio cosmico. A potenziare
l’efficacia della figura stellare vi è quasi sempre un cerchio
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che la racchiude. Questo cerchio allude al disco solare e alla
luna piena, al cielo e all’infinito; essendo una figura senza
angoli e costituita da un’unica linea (forma che può essere
considerata allo stesso tempo centro e circonferenza) rafforza
il concetto di luce e protezione della stella - il cerchio è una
figura fortemente protettiva. -
Non a caso quindi, troviamo questo simbolo in diverse
culture e in tutte le epoche, spesso associato alle divinità (es.
Venere, Freya);
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insomma un simbolo potente che incontriamo anche nella
struttura di moltissime specie vegetali, spesso considerate
magiche.
Tutto il simbolismo viene rovesciato quando la figura è
posta all’inverso (le due punte in alto).
Nota di Lunaria: per correttezza, c'è da dire che non è
necessariamente vero, che il pentagramma rovesciato
simboleggi sempre e comunque negatività; in campo
satanista razionalista viene caricato di valenze materiali e
carnali molto piacevoli e vitali.
Spero di aver spiegato chiaramente il significato del simbolo
che più rappresenta la Magia e la Stregoneria, in modo da
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far chiarezza ed evitare errate associazioni con qualcosa di
oscuro e malvagio. Anzi spero di aver contribuito a spiegare
perché le moderne Streghe Wiccan e non, sono fortemente
legate a questo simbolo che porta in se l’antica magia dei
nostri antenati.
So che avrò tralasciato alcuni attributi o per negligenza o
per mia ignoranza, ma secoli e secoli di storia hanno
caricato il simbolo di moltissime interpretazioni.
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