lavoratori_rischio_elett_rev_10

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Materiale ad Uso Didattico
Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza
sul Lavoro
il Rischio Elettrico
ai sensi dell’art.37 del D.Lgs. 81/08
Accordo Stato Regioni del
21.12.2011 e 22.02.2012
Spegnere il Telefonino !!
rev. 1.0
Ente Ligure di Formazione
divisione “Sicurezza”
reg. Carrà, 19/2b
17031 Albenga (SV)
tel. 0182.559636 solo per info amministrative
fax. 0182.571209
e-mail per info tecniche
ed organizzative: [email protected]
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
1
INTRODUZIONE ALL’IMPIANTO ELETTRICO
• DESCRIZIONE DEI RISCHI DI ORIGINE ELETTRICA
• PROTEZIONE DAL RISCHIO ELETTRICO
• VALUTAZIONE DEL RISCHIO ELETTRICO (cenni)
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
E.L.Fo. - Albenga (SV)
2
1
Materiale ad Uso Didattico
I RISCHI
• Incendio
• Esplosione
• Shock elettrico
• Altri rischi
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
3
Gli incendi di origine elettrica
• Sovracorrenti nei cavi
• Dispersioni e correnti di guasto verso terra
• Cattivi contatti
• Guasti nelle apparecchiature
• Archi elettrici
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
E.L.Fo. - Albenga (SV)
4
2
Materiale ad Uso Didattico
Le sovracorrenti
Ogni componente elettrico ha un valore di
corrente nominale In, specificato dal costruttore,
che può essere sopportato per un tempo indefinito,
in condizioni stabilite.
Le sovracorrenti sono tutte le correnti di valore
superiore a In.
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
5
Le sovracorrenti negli impianti
Sovraccarichi
Su circuiti integri
Corto circuiti
Contatto tra due parti a
tensione differente: guasto
Cause
Errato dimensionamento dei
cavi
Condizioni di funzionamento
diverse da quelle di progetto
Cause
Rotture meccaniche,
invecchiamento dell’isolante,
interposizione di solidi o
liquidi, ecc.
Conseguenze
Effetti termici
Conseguenze
Effetti termici
Effetti elettrodinamici
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
E.L.Fo. - Albenga (SV)
6
3
Materiale ad Uso Didattico
IL SOVRACCARICO
Dal supplemento di gennaio 2005 della rivista Tuttonormel
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
7
IL CORTO CIRCUITO
Ha effetti immediati
Deve essere interrotto istantaneamente
Un effetto
Dal supplemento di gennaio 2005 della rivista Tuttonormel
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
E.L.Fo. - Albenga (SV)
8
4
Materiale ad Uso Didattico
Dispersioni e correnti di guasto a terra
Cause
•Guasti o riduzioni dell’isolamento (es. umidità, inquinamento
superficiale)
Dinamica
•Surriscaldamenti localizzati
•Corrente insufficiente all’intervento delle protezioni
Conseguenze
•Effetti termici
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Formazione: Francesco IMBESI
9
Cattivi contatti
Cause
•Connessioni difettose o allentate
Dinamica
•Surriscaldamenti localizzati
•Corrente insufficiente all’intervento delle protezioni
Conseguenze
•Effetti termici
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
E.L.Fo. - Albenga (SV)
10
5
Materiale ad Uso Didattico
Cattivi contatti
Dal supplemento di gennaio 2005 della rivista Tuttonormel
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
11
Archi elettrici
Arco: Passaggio di corrente attraverso canali di particelle
ionizzate (scarica) per effetti termici o per effetto della tensione
Rigidità dielettrica: massimo valore di campo elettrico
sopportabile dall’isolante prima di originare la scarica
L’isolamento deve esser correttamente dimensionato per la
tensione nominale e le condizioni di installazione.
Cause dell’arco: sovratensioni, riduzione delle distanze,
riduzione delle proprietà isolanti
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E.L.Fo. - Albenga (SV)
12
6
Materiale ad Uso Didattico
Archi elettrici
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
13
Guasti nelle apparecchiature
Hanno cause, dinamiche e conseguenze simili a quelle dei
guasti negli impianti.
Le protezioni degli impianti intervengono solo
occasionalmente
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Formazione: Francesco IMBESI
E.L.Fo. - Albenga (SV)
14
7
Materiale ad Uso Didattico
Guasti nelle apparecchiature
Le protezioni dell’impianto, anche se a norma, possono non intervenire
Dal supplemento di gennaio 2005 della rivista Tuttonormel
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15
EFFETTI DELLA CORRENTE SULL’UOMO
•Effetti fisiologici
•Tetanizzazione
•Arresto respiratorio
•Fibrillazione ventricolare
•Ustioni
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16
8
Materiale ad Uso Didattico
Resistenza elettrica del corpo umano
Il valore di corrente che attraversa il
corpo umano durante un contatto
con parti in tensione è:
La resistenza totale dipende da:
•percorso della corrente
•stato della pelle
I=Vc/ Zc
•superficie di contatto
con
•pressione di contatto
Vc: tensione tra le parti toccate
Zc : impedenza del corpo umano
•tensione di contatto
Esistono curve statistiche per i
diversi valori di tensione
L'impedenza è una grandezza fisica vettoriale
che rappresenta la forza di opposizione di un
bipolo al passaggio di una corrente elettrica
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17
E’ PERICOLOSA LA CORRENTE o LA TENSIONE ?
Il danno è provocato dal passaggio di corrente
attraverso il corpo umano
La corrente è determinata dalla tensione con cui si
entra in contatto (visto che la resistenza del corpo
umano ha un valore determinato)
Si può provare a cercare dei limiti di tensione
ammissibili?
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18
9
Materiale ad Uso Didattico
SI! CON LA PROTEZIONE DAI
CONTATTI DIRETTI ED INDIRETTI
Limiti di Sicurezza
Tensione massima CA 50 Volt
Tensione massima CC 100 Volt
Corrente massima 30/50 mA
Tempo di Esposizione 500 mS
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CONTATTI DIRETTI: DEFINIZIONI
CONTATTO DIRETTO: si definisce contatto diretto quando un individuo entra in contatto
direttamente con parti attive.
PARTE ATTIVA: parte conduttrice di un impianto elettrico normalmente in tensione
durante il funzionamento.
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20
10
Materiale ad Uso Didattico
CONTATTI INDIRETTI: DEFINIZIONI
CONTATTO INDIRETTO: si definisce contatto indiretto quando un individuo
entra in contatto con una massa o con una parte conduttrice connessa ad una
massa durante un cedimento dell’isolamento.
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Formazione: Francesco IMBESI
21
Effetti
Effettidella
dellacorrente
correnteelettrica
elettricasul
sulcorpo
corpoumano
umano
Elettrocuzione
Elettrocuzione
Contatto
Contatto diretto
diretto
Contatto
Contatto
indiretto
indiretto
contatto
contattocon
conparti
parti
normalmente
normalmentein
in
tensione
tensione
contatto
contattocon
conparti
parti
conduttrici
conduttricidi
di
componenti
componentielettrici
elettrici
che
chenormalmente
normalmentenon
non
sono
sonoin
intensione
tensionema
ma
possono
possonoassumere
assumere
potenziale
potenzialeaacausa
causadi
di
guasto
guasto
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22
11
Materiale ad Uso Didattico
Effetti
Effettidella
dellacorrente
correnteelettrica
elettricasul
sulcorpo
corpoumano
umano
•• Elettrocuzione
Elettrocuzione
–– Contatto
Contatto diretto
diretto
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23
Effetti
Effettidella
dellacorrente
correnteelettrica
elettricasul
sulcorpo
corpoumano
umano
•• Elettrocuzione
Elettrocuzione
–– Contatto
Contatto indiretto
indiretto
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
E.L.Fo. - Albenga (SV)
24
12
Materiale ad Uso Didattico
Effetti
Effettidella
dellacorrente
correnteelettrica
elettricasul
sulcorpo
corpoumano
umano
•• Effetti
Effetti della
della corrente
corrente elettrica
elettrica
–– Tetanizzazione
Tetanizzazione
–– Arresto
Arresto della
della respirazione
respirazione
–– Fibrillazione
Fibrillazione (arresto
(arresto cardiaco)
cardiaco)
–– Ustioni
Ustioni
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Effetti
Effettidella
dellacorrente
correnteelettrica
elettricasul
sulcorpo
corpoumano
umano
•• Fattori
Fattori che
cheinfluiscono
influiscono sulla
sulla pericolosità
pericolositàdella
della
corrente
elettrica
corrente elettrica
–– Percorso
Percorsodella
dellacorrente
correntenel
nelcorpo
corpo
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Formazione: Francesco IMBESI
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26
13
Materiale ad Uso Didattico
CONTATTI DIRETTI E INDIRETTI: DEFINIZIONI
CONTATTO DIRETTO: con parti attive.
PARTE ATTIVA: parte conduttrice di un impianto elettrico normalmente in tensione
durante il funzionamento.
CONTATTO INDIRETTO: con una massa o con una parte conduttrice connessa ad una
massa durante un cedimento dell’isolamento.
ISOLAMENTO FUNZIONALE: ha lo scopo di far funzionare l’apparecchio o l’impianto.
ISOLAMENTO PRINCIPALE: realizzato per proteggere dalla folgorazione.
ISOLAMENTO SUPPLEMENTARE: si aggiunge all’isolamento principale per garantire la
protezione dai contatti elettrici anche in caso di cedimento dell’isolamento principale.
MASSA: 1) parte conduttrice 2) di un impianto elettrico, che 3) può essere toccata,
che 4) non è in tensione nel funzionamento normale, ma che 5) può andare in
tensione per cedimento dell’isolamento principale. Non è una massa una parte
conduttrice generica che può andare in tensione solo perché in contatto con una massa.
MASSA ESTRANEA: parte conduttrice, non facente parte dell’impianto elettrico, in
grado di introdurre un potenziale, generalmente quello di terra.
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
27
CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA TENSIONE
La NORMA CEI 64-8 classifica i sistemi elettrici in base al livello di tensione:
sistemi di categoria 0, con tensione nominale minore o uguale a 50 V, se a
corrente alternata, e 120 V, se a corrente continua;
sistemi di I categoria, con tensione nominale superiore a 50 V ma non superiore
a 1.000 V, se a corrente alternata, e superiore a 120 V ma non superiore a 1500 V, se
a corrente continua;
sistemi di II categoria, con tensione nominale superiore a 1.000 V, se a corrente
alternata, e superiore a 1500 V, se a corrente continua, ma comunque non superiore
a 30.000 V;
sistemi di III categoria, con tensione superiore a 30.000 V.
Nella PRATICA si utilizzano spesso le seguenti definizioni:
alta tensione: 30.000 V < Vn
media tensione: 1.000 V < Vn ≤ 30.000 V
bassa tensione: Vn ≤ 1.000 V
Il DPR 547/55, fissava semplicemente la differenza tra alta tensione e bassa tensione, prendendo
come limite massimo per la bassa tensione i valori di 400 V, in corrente alternata, e 600 V in
corrente continua.
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
E.L.Fo. - Albenga (SV)
28
14
Materiale ad Uso Didattico
CLASSIFICAZIONE IN BASE AL
COLLEGAMENTO A TERRA (CEI 64-8)
Prima lettera:
T = neutro collegato direttamente a terra
I = neutro isolato da terra o a terra tramite impedenza
Seconda lettera:
T = masse collegate a terra
N = masse collegate al neutro
Sistema TN-S
Sistema TT
Sistema TN-C
Sistema IT
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Formazione: Francesco IMBESI
29
CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI
Interessa il campo di l’applicazione di alcune leggi, norme, prescrizioni specifiche. Es.:
Norma CEI 64-8
Locali ordinari
Ambienti a maggior rischio in caso di incendio
Locali contenenti bagni e docce
Locali adibiti ad uso medico
cantieri
Altri
Norme CEI CT 31
Luoghi con pericolo di esplosione
Direttive ATEX
Luoghi con presenza di atmosfere esplosive
DPR 462/2001
Ambienti a maggior rischio in caso di incendio
locali ad uso medico
cantieri
verifica enti notificati imp terra
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
E.L.Fo. - Albenga (SV)
30
15
Materiale ad Uso Didattico
PROTEZIONE DALLE
SOVRACORRENTI
Si effettua mediante dispositivi in grado di aprire i
circuiti e interrompere la corrente:
Interruttori automatici
Fusibili
Relè termici e contattori
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
31
PROTEZIONE DAI
CONTATTI INDIRETTI
Con interruzione automatica
Senza interruzione automatica
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
E.L.Fo. - Albenga (SV)
32
16
Materiale ad Uso Didattico
Effetti della messa a terra delle masse
aumenta la corrente totale di guasto IG (può far
aprire gli interruttori) e si manifesta anche in
assenza di contatto della persona;
diminuisce la corrente che attraversa la persona IP;
diminuisce la tensione di contatto a vuoto VCO
(funzione del rapporto tra i valori di RT e RTN).
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
33
Metodi con interruzione dell’alimentazione
Elementi fondamentali dell’impianto di terra
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
E.L.Fo. - Albenga (SV)
34
17
Materiale ad Uso Didattico
Metodi con interruzione dell’alimentazione
L’interruttore differenziale (protegge da contatti con parti in tensione)
È sensibile alla corrente
di guasto a terra!
Sono importanti i tempi di intervento
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
35
Metodi senza interruzione dell’alimentazione
Doppio isolamento
Bassissima tensione di sicurezza o protezione (SELV - PELV)
SELV (Safety Extra Low Voltage o in italiano bassissima tensione di sicurezza): alimentazione da fonte
autonoma (batteria) o trasformatore con doppio isolamento di sicurezza. Non deve assolutamente
esistere il collegamento verso terra e deve essere garantito l'isolamento da ogni altro circuito tramite
doppio isolamento o schermo metallico messo a terra. Per questi ultimi due motivi deve essere
impossibile connettere la spina di un sistema SELV ad una presa di qualunque altro sistema.
PELV (Protective Extra Low Voltage): molto simile al precedente con la differenza di avere un punto del
circuito connesso al potenziale di terra. Meno sicuro del precedente, si rende necessario dove per motivi
funzionale sia indispensabile la messa a terra.
Separazione dei circuiti
Locali isolanti
Collegamento equipotenziale locale
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
E.L.Fo. - Albenga (SV)
36
18
Materiale ad Uso Didattico
Tipologie di Isolamento e Masse
ISOLAMENTO PRINCIPALE: realizzato per proteggere dalla folgorazione.
ISOLAMENTO FUNZIONALE: ha lo scopo di far funzionare l’apparecchio o l’impianto.
ISOLAMENTO SUPPLEMENTARE: si aggiunge all’isolamento principale per garantire la
protezione dai contatti elettrici anche in caso di cedimento dell’isolamento principale.
MASSA: 1) parte conduttrice 2) di un impianto elettrico, che 3) può essere toccata,
che 4) non è in tensione nel funzionamento normale, ma che 5) può andare in
tensione per cedimento dell’isolamento principale. Non è una massa una parte
conduttrice generica che può andare in tensione solo perché in contatto con una massa.
MASSA ESTRANEA: parte conduttrice, non facente parte dell’impianto elettrico, in
grado di introdurre un potenziale, generalmente quello di terra.
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
37
PROTEZIONE DAI
CONTATTI DIRETTI
Protezione totale
isolamento delle parti attive
involucri e barriere
Protezione parziale
ostacoli e distanziamenti
Protezione con interruttore differenziale (addizionale)
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
E.L.Fo. - Albenga (SV)
38
19
Materiale ad Uso Didattico
TIPOLOGIA TIPICA DI IMPIANTO CON
EROGAZIONE DA MISURATORE ENEL in BT
(2P+T oppure 3P+N+T) norma CEI 64/8
Prima lettera:
T = neutro collegato direttamente a terra
I = neutro isolato da terra o a terra tramite impedenza
Sistema TT
Seconda lettera:
T = masse collegate a terra
N = masse collegate al neutro
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
Fase
39
Interruttore Magnetotermico
Differenziale 30 mA
N
Fase
F
Neutro
Neutro
Fase
Esempio su
N
Sistema TT
Utilizzatore Collegato ad
Impianto di Terra
ENEL ha il Neutro
a Terra in Cabina
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
E.L.Fo. - Albenga (SV)
40
20
Materiale ad Uso Didattico
Fase
Interruttore Magnetotermico
Differenziale 30 mA
N
Esempio su
Sistema TT
Fase
N
Fase
F
Neutro
Neutro
Cosa si Rischia
Toccando la Fase?
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
41
Neutro
Fase
Interruttore Magnetotermico
Differenziale 30 mA
Esempio su
Sistema TT
Neutro
Fase
Neutro
Fase
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
E.L.Fo. - Albenga (SV)
42
21
Materiale ad Uso Didattico
•• Fattori
Fattoriche
cheinfluiscono
influisconosulla
sullapericolosità
pericolositàdella
dellacorrente
correnteelettrica
elettrica
–– Intensità
della
corrente
e
durata
del
contatto
Intensità della corrente e durata del contatto
Zone
Zonetempo/corrente
tempo/corrente
relative
relativealla
allacorrente
corrente
sinusoidale
sinusoidaleaa50/60
50/60Hz.
Hz.
IEC
IEC479-1
479-1IEC
IEC479-2
479-2
Curva a:
Curva b:
Curva c1:
Curva c2:
Curva c3:
soglia di sensibilità
limite di pericolosità convenzionale
soglia della fibrillazione ventric.
soglia della fibrillazione ventric. con probabilità del 5%
soglia della fibrillazione ventric. con probabilità del 50%
Zona 1:
Zona 2:
Zona 3:
Zona 4:
assenza di reazioni apprezzabili
assenza di effetti pericolosi
effetti fisiopatologici in genere reversibili
probabile innesco di fibrillazione
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Formazione: Francesco IMBESI
43
•• Intensità
Intensità della
della corrente
corrente ee durata
durata del
del contatto
contatto
–– Zona
Zona1.1.E’
E’delimitata
delimitatadalla
dallaretta
rettaaa0,5
0,5mA
mAche
che
rappresenta
la
soglia
di
percezione.
Normalmente
rappresenta la soglia di percezione. Normalmentenon
non
cicisono
reazioni
al
passaggio
della
corrente.
sono reazioni al passaggio della corrente.
•• Intensità
Intensità della
della corrente
corrente ee durata
durata del
del contatto
contatto
–– Zona
Zona2.2.Normalmente
Normalmentenessun
nessuneffetto
effettofisiopatologico
fisiopatologico
pericoloso.
pericoloso.L’asintoto
L’asintotoverticale
verticaleaa10
10mA
mAindica
indicache
chetale
tale
valore
risulta
convenzionalmente
non
pericoloso
valore risulta convenzionalmente non pericoloso
qualsiasi
qualsiasisia
sialaladurata
duratadel
delcontatto.
contatto.
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Formazione: Francesco IMBESI
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44
22
Materiale ad Uso Didattico
•• Intensità
Intensitàdella
dellacorrente
correnteeedurata
duratadel
delcontatto
contatto
–– Zona
3.
Compresa
tra
la
curva
Zona 3. Compresa tra la curvabbeelalacurva
curvac1
c1soglia
sogliadidifibrillazione
fibrillazione
ventricolare.
In
questa
zona
si
manifestano
effetti
ventricolare. In questa zona si manifestano effettifisiopatologici
fisiopatologicigeneralmente
generalmente
reversibili
reversibiliquali
qualicontrazione
contrazionemuscolare,
muscolare,difficoltà
difficoltàdidirespirazione,
respirazione,disturbi
disturbi
cardiaci.
cardiaci.Pericolosa
Pericolosaperché
perchélalatetanizzazione
tetanizzazionepuò
puòaumentare
aumentarelaladurata
duratadel
del
contatto
contattofacendo
facendoattraversare
attraversarelalacurva
curvac1
c1oltre
oltrelalaquale
qualesisientra
entranella
nellazona
zonadidi
fibrillazione
fibrillazionecardiaca.
cardiaca.
•• Intensità
Intensitàdella
dellacorrente
correnteeedurata
duratadel
delcontatto
contatto
–– Zona
Zona4.4.Delimitata
Delimitatadalla
dallacurva
curvac1
c1soglia
sogliadidifibrillazione
fibrillazioneventricolare.
ventricolare.InInessa
essa
sisiinnesca
innescalalafibrillazione
fibrillazioneventricolare
ventricolarecon
conprobabilità
probabilitàcrescente
crescente
allontanandosi
allontanandosidalla
dallacurva
curvac1.
c1.La
Lacurva
curvac2
c2rappresenta
rappresentalalaprobabilità
probabilitàdidi
fibrillazione
del
5%.
La
curva
c3
la
probabilità
del
50%.
fibrillazione del 5%. La curva c3 la probabilità del 50%.
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Formazione: Francesco IMBESI
45
•• Fattori
Fattoriche
cheinfluiscono
influisconosulla
sullapericolosità
pericolositàdella
dellacorrente
correnteelettrica
elettrica
–– Condizioni
fisiche
del
soggetto
(R
=
3
kΩ)
Condizioni fisiche del soggetto (Rcorpo
=
3
kΩ)
corpo
–– Forma
Formad’onda
d’ondadella
dellacorrente
corrente
–– Frequenza
Frequenzadella
dellacorrente
corrente
–– Fase
del
ciclo
Fase del ciclocardiaco
cardiaco
•• Soglia
Sogliadidipericolosità
pericolosità
–– Corrente
Correntecontinua
continua
•• 100
100mA
mA
–– Corrente
Correntealternata
alternata
•• 11mA
mA(formicolio)
(formicolio)
•• II<<10
mA
10 mA
•• 10
10mA
mA<<II<<50
50mA
mA
•• 50
mA
<
I
<
500
50 mA < I < 500mA
mA
•• II>>500
500mA
mA
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
E.L.Fo. - Albenga (SV)
46
23
Materiale ad Uso Didattico
•• Alta
Alta Tensione
Tensione (( oltre
oltre 1000
1000 Volt
Volt ))
–– L’infortunato
L’infortunato viene
vienescagliato
scagliato lontano
lontano
–– Frequenti
Frequentiustioni
ustioni gravissime
gravissime ee diffuse
diffuse
•• Bassa
Bassa Tensione
Tensione (( meno
meno 1000
1000 Volt
Volt ))
–– IlIl pericolo
pericolo maggiore
maggioreèè costituito
costituito da
da danni
danni al
al
cuore
cuore;; una
unascossa
scossa elettrico
elettrico può
può provocare
provocare
l’arresto
l’arresto cardiaco
cardiaco
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Formazione: Francesco IMBESI
47
Folgorazione
FolgorazioneNozioni
Nozionidi
diprimo
primosoccorso
soccorso
Provvedere subito a staccare la corrente
•Interruttore
•Interruttoregenerale
generale
•Spina
•Spina
•Fusibili
•Fusibili
Allontanare
Allontanarel'infortunato
l'infortunatodalla
dallafonte
fontedidicorrente
correnteelettrica
elettrica
Usare
Usare materiale
materialeisolante
isolante
Stare
Stare su
susuperficie
superficieasciutta
asciutta
Toccare
Toccaresolo
solocose
cose asciutte
asciutte
ogni secondo di contatto con la sorgente di elettricità
riduce le possibilità di sopravvivenza del folgorato
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48
24
Materiale ad Uso Didattico
Folgorazione
FolgorazioneNozioni
Nozionidi
diprimo
primosoccorso
soccorso
ATTENZIONE Se la tensione è elevata
ARCO FOTOVOLTAICO
La SCOSSA può avvenire anche
senza CONTATTO DIRETTO
Anche a parecchi metri di distanza
NON
’ LL’IMPIANTO
’IMPIANTO NON
’ SPENTO
FINCHE
EE’
NONAVVICINARSI
AVVICINARSIFINCHE’
FINCHE’
NONE’
SPENTO
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
49
Folgorazione
FolgorazioneNozioni
Nozionidi
diprimo
primosoccorso
soccorso
Verificare i PARAMETRI VITALI dell'infortunato
POLSO
RESPIRO
ATTENZIONE
ATTENZIONE !!
!!
nei
neicasi
casidi
di folgorazione
folgorazionei imuscoli
muscolimasticatori
masticatorisono
sono
fortemente
contratti
e
la
bocca
fortemente contratti e la boccatenacemente
tenacementechiusa
chiusa
VERIFICARE LO STATO GENERALE
FERITE
FRATTURE
cercare sia l’ustione di entrata,
sia quella di uscita
E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile
Formazione: Francesco IMBESI
E.L.Fo. - Albenga (SV)
TRAUMI
SONO
SONOUSTIONI
USTIONIGRAVI
GRAVI
50
25
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