Lo studio delle arterie bronchiali con TC multidetettore

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TC
UNO STUDIO PER VALUTARE
L'IMPORTANZA DELLA
MAPPATURA BRONCHIALE PER
IL RADIOLOGO INTERVENTISTA.
Lo studio delle arterie
bronchiali con TC
multidetettore
N
SOLIDARIETÀ
ei pazienti con emottisi
spettivamente 57 Tc torace abbiamo
spensabili per la buona riuscita dell’in-
rienza possiamo dire che la TC multi-
la circolazione bron-
individuato 56 bronchiali di destra, 53
tervento di embolizzazione. È risaputo
detettore è una metodica estremamen-
chiale rappresenta la maggior fonte di
bronchiali di sinistra, 7 arterie inter-
che una possibile causa di risanguina-
te utile nell’identificare l’origine e il
sanguinamento delle vie aeree e la tera-
costali laterali 4 di destra, 3 di sinistra
mento dopo una adeguata embolizza-
decorso delle arterie bronchiali e nel
pia più efficace nell’arresto del sangui-
e 1 ramo della mammaria interna sini-
zione risiede nella possibilità, anche
predire la presenza di vasi sistemici non
namento è rappresentata dall’emboliz-
stra e dell’arteria frenica inferiore de-
piuttosto frequente, che altre arterie
bronchiali responsabili da soli o con
zazione bronchiale. All’esame angio-
stra. Il nostro studio conferma che
sistemiche che non appartengono alla
arterie bronchiali del sanguinamento,
grafico la ricerca delle arterie bron-
l’arteria bronchiale destra origina dal
circolazione bronchiale possano, attra-
dando precise ed utili informazioni
chiali da embolizzare può risultare
tronco intercostobronchiale, dalla pa-
verso aderenze della pleura, essere la
al radiologo interventista prima dell’e-
spesso assai difficoltosa in quanto le
rete mediale nella maggioranza dei casi
fonte del sanguinamento. Il tempo ri-
secuzione di una BAE. Infatti l’oppor-
arterie in que-
(77%), mentre l’arteria bronchiale si-
chiesto per ricercare, incannulare e em-
tunità di avere queste informazioni
stione hanno
nistra origina da sola dalla aorta tora-
bolizzare l’arteria responsabile del san-
prima che il paziente giunga in sala
una frequente
cica discendente dalla parete anteriore
guinamento può richedere molto tem-
angiografica potrebbe permettere di
variabilità d’o-
nel 70% dei casi. Entrambe dopo un
po e può andare incontro ad insuccesso
ridurre il tempo di esecuzione dell’em-
rigine. Il nostro
decorso intramediastinico spesso lun-
per diverse ragioni tecniche. Essere a
bolizzazione delle arterie bronchiali:
scopo è stato
go e tortuoso, specialmente per l’arte-
conoscenza prima dell’intervento di
si eviterebbe in tal modo la caratteriz-
quello di valu-
ria bronchiale destra, penetrano attra-
quali vasi embolizzare riduce drastica-
zazione selettiva di tutte le arterie
tare se la TC
verso l’ilo polmonare nel parenchima
mente il tempo di procedura e conse-
concentrandosi unicamente su quelle
multidetettore
polmonare. Quando disponibili le in-
guentemente anche gli eventuali rischi
bronchiali e sistemiche responsabili del
sia in grado di
formazioni anatomiche sulle arterie
iatrogeni, soprattutto nel caso di arte-
sanguinamento, preliminarmente indi-
i n d iv i d u a r e
bronchiali possono aiutare a rendere
rie sistemiche non bronchiali ipertrofi-
viduate con l’angio-TC. Gli ottimi ri-
correttamente
più veloce ed efficace l’approccio inter-
che. Inoltre eseguire una angio-TC pri-
sultati ottenuti fanno presupporre che
le arterie bron-
ventista soprattutto in quei casi di
ma di sottoporre il paziente ad una an-
l’angio-TC diventerà uno step fonda-
chiali responsa-
emottisi massiva in cui la velocità e
giografia permette anche di individua-
mentale nell’iter diagnostico dei pa-
bili del sangui-
prontezza di trattamento incidono sul-
re quei casi in cui la sintomatologia
zienti con emottisi candidati all’embo-
namento in mo-
la mortalità.
non è supportata da un reperto patolo-
lizzazione.
do da fornire al
Inoltre l’angiotc ci ha permesso anche
gico. In un 10-30% di casi esistono
radiologo in-
di individuare alcune arterie sistemiche
dell’emottisi “sine materia”dove cioè
terventista la precisa mappatura del
non bronchiali responsabili del sangui-
non si identifica alcuna patologia pol-
circolo bronchiale. Studiando retro-
namento. Tali informazioni sono indi-
monare. Da questa preliminare espe-
SOCIALE
I
EVENTI
Il Centro Diagnostico Italiano
rinnova l’appuntamento
con Settimo Milanese
Ancora una volta il Centro Diagnostico Italiano ha risposto con entusiasmo alla richiesta dell’Associazione Villaggio dei Fiori di Settimo Milanese partecipando domenica 1 ottobre, con una propria unità mobile,
alla festa che vede impegnate numerose realtà dell’hinterland milanese a
sostegno delle persone meno fortunate. Ogni anno, infatti, l’obiettivo della giornata è quello di raccogliere
IMAGING
fondi da devolvere a una particolare
causa benefica: quest’anno lo scopo
era quello di acquistare un pulmino
speciale per l’associazione Betel che si
occupa di ragazzi diversamente abili.
Aderendo alla sua mission e al valore
di solidarietà sociale, CDI ha messo a
disposizione per l’intera giornata di
domenica una delle sue unità mobili,
allestita con elettrocardiogramma e
cabina silente. All’interno, due medici
del Centro Diagnostico Italiano, un
cardiologo e un otorino, sono rimasti
a disposizione di tutti coloro che desiderassero sottoporsi a un controllo
della pressione, a un elettrocardiogramma, o a un esame audiometrico.
L’iniziativa ha riscosso notevole successo: oltre una settantina di persone,
infatti, si è fatta visitare dai medici
del CDI.
LO STAFF DEL CDI, IMPEGNATO
NELLA GIORNATA DI
SETTIMO MILANESE.
SOTTO: L'UNITÀ MOBILE DI CDI
IN CUI GLI SPECIALISTI HANNO ESEGUITO
ELETTROCARDIOGRAMMI E AUDIOMETRIE.
Dott.ssa Francesca Brovelli
Unità di radiologia CDI