IL SUOLO: origine, evoluzione, caratteristiche IL SUOLO è LO STRATO Più SOTTILE DEL NOSTRO PIANETA, MA ANCHE QUELLO DA CUI I VEGETALI TRAGGONO IL LORO NUTRIMENTO, CON LE QUALI ELABORANO LE PROPRIE SOSTANZE ALIMENTARI DA CUI TUTTI I VIVENTI E L’UMANITA’ DIPENDONO, NONCHE’ IL LUOGO IN CUI AVVIENE LA BIOGENESI, OVVERO TUTTI I COMPLESSI PROCESSI DI RINNOVAZIONE DELLA VITA. Di circa 22 Km di spessore medio della crosta terrestre usiamo solo pochi cm, per le coltivazioni e per le fondazioni. Questa sottile pellicola che riveste il pianeta è però quella che sostiene la vita. Cos’è’? (altre possibili definizioni) - Ogni materiale capace di ospitare piante, per uno spessore massimo di 2 metri, viene per definizione considerato suolo (definizione incompleta e imprecisa). - deposito di prodotti risultanti dalla disgregazione e dal disfacimento dei vari componenti organici e minerali in esso contenuti e che vi si sono in esso accumulati (questa definizione è più adatta per definire il substrato pedogenetico). - Il terreno, o substrato pedologico, è l’ambiente in cui normalmente si sviluppano le radici delle piante e da cui esse traggono sostegno e nutrimento. Più correttamente è da considerarsi suolo (o pedosfera) il substrato pedologico in cui c’è o è avvenuta attività biologica. La terra fine è il presupposto necessario affinché nel suolo possa esserci vita. Tutto ha origine dalle rocce, che sono insiemi o aggregati di minerali e che costituiscono la parte essenziale della LITOSFERA. A seconda della loro origine le rocce possono essere: - rocce eruttive (= di origine vulcanica), si distinguono in intrusive (es.: granito), effusive (quarzo, basalti, ecc.), piroclastiche. - Rocce sedimentarie (sabbie, arenarie, argille, calcari, dolomie, marne, tufo, pozzolane). - Rocce metamorfiche (risultato di trasformazioni strutturali e mineralogiche di altre rocce). IL SUBSTRATO PEDOGENETICO è l’insieme di tutti i materiali originari da cui deriva il terreno. Esso può rimanere sul posto (substrato autoctono) o essere trasportato più o meno lontano dal luogo di origine (substrato alloctono o di trasporto). A seconda dell’agente del trasporto si distinguono i seguenti substrati: - alluvionali (acque correnti) - eolici (vento) - morenici o glaciali(ghiacciai) - colluviali (forza di gravità) - marini (depositi marini) - lacustri (per prosciugamento di zone umide) G. NALIN L’ALTERAZIONE E LA DISGREGAZIONE DELLE ROCCE La frantumazione delle rocce in frammenti sempre più piccoli è provocato dalle seguenti cause: - di tipo fisico - di tipo chimico - di tipo biologico Variazioni di temperatura formazione di ghiaccio nelle crepe pressione radicale forza di gravità vento (azione di asporto, abrasione, ecc.) azione idrolizzante dell’acqua azione solvente dell’acqua azione idratante dell’acqua interazione dell’acqua con altre sostanze è determinato da una serie di alterazioni di origine fisica e chimica dovute all’azione diretta di esseri viventi: batteri, alghe, funghi, licheni, muschi, piante superiori (trattenimento acqua, deposito sostanze, assorbimento sali, instaurarsi di radici e fusti, formazione di acidi organici, ecc.) PROFILO DEL TERRENO E ORIZZONTI G. NALIN IN UN TERRENO SONO DISTINGUIBILI TRE FASI: una SOLIDA, una LIQUIDA e una GASSOSA FASE SOLIDA: è la parte essenziale del terreno; si distingue in: - FRAZIONE INORGANICA (frammenti di roccia, minerali, sostanze amorfe) FRAZIONE ORGANICA (fauna, flora, radici, residui vegetali, humus) FASE LIQUIDA: è l’acqua del terreno; si distingue in: - falda freatica acqua di percolazione (o gravitazionale) acqua capillare acqua igroscopica FASE GASSOSA: è l’aria del terreno; contiene: - azoto ossigeno anidride carbonica altri gas PROPRIETA’ FISICHE DEL TERRENO - tessitura o grana peso specifico o densità porosità struttura tenacità, plasticità, adesività, costipamento sofficità e permeabilità colore e temperatura giacitura, inclinazione, esposizione PROPRIETA’ CHIMICHE DEL TERRENO - G. NALIN reazione o pH potere tampone colloidi potere adsorbente