I Facoltà di Medicina e Chirurgia Master I Livello in Scienze Tecniche Applicate alla Gestione dei Sistemi Informativi in Diagnostica Per Immagini Polo didattico Azienda Ospedaliera San Camillo – Forlanini Presidente: Prof. Lucio Maria Porfiri EVOLUZIONE DI UNA PROFESSIONE Docente D.ssa Marina Macari Anno Accademico 2010/2011 8 novembre 1895: il Fisico tedesco Wilhelm Conrad Roentgen scopre i raggi x, aprendo la strada ad una nuova branca della Medicina: LA RADIOLOGIA i coniugi Roentgen pionieri della professione nel campo dell‘ impiego dei raggi x sul corpo umano. Evoluzione di una professione in un secolo di storia D opo aver orbitato per anni attorno al campo della fotografia, la radiografia perse ogni legame con essa conquistando una posizione all’ interno della disciplina medica. Negli anni ’20, la professione medica inizia a delegare a nuove figure professionali, continuando a mantenere comunque il controllo sui processi operativi e sui compiti assegnati, parte delle attività. Nascono quindi nuove occupazioni. La figura del tecnico di radiologia nacque dalla necessità del medico di potersi concentrare sui compiti cruciali del processo di diagnosi e cura. Ad esso infatti vennero assegnati compiti “tecnici” legati agli apparecchi, compiti di tipo preparatorio e ancillari nonché, quando apparvero chiari i pericoli dell’ esposizione ripetuta alle radiazioni, compiti considerati non gradevoli. Neg li anni ’30 la neces s ità di avere pers onale addes trato porta alla nas cita dei primi cors i di formazione e alla pubblicazione dei primi tes ti s pecifici per tecnici radiolog i, neces s ari per pas s are da una conos cenza bas ata s ull’ es perienza ad una più s cientifica. S iamo in un periodo s torico, in g enerale, caratterizzato da una realtà fatta di s alari bas s i, turni pes anti e as s enza di diritti s indacali . Ques to s tato di cos e , vers o la metà deg li anni ’50 s pins e la categ oria a riunirs i in as s ociazione dando vita all’ Unione Nazionale Tecnici di R adiolog ia (UNTR ). Le parole chiave che portarono all’ evoluzione furono: UNIONE E PR OFE S S IONALITA’ C on la nas cita della profes s ione era infatti iniziata la ricerca di una identità e di uno s pazio occupazionale. Nel 1954 con il D.P.R . n. 1550 del 29 s ettembre viene is tituita pres s o l’ Is tituto E. De Amicis di R oma una s cuola con finalità ed ordinamento s peciale che as s umerà la denominazione di Is tituto Profes s ionale di S tato per l’Indus tria e l’Artig ianato. I primi anni ’60 videro il coronamento di tanti sforzi e la realizzazione del sogno di vedere la quasi totalità della categoria dei Tecnici di Radiologia rappresentata da una organizzazione forte e coesa, l’Associazione Nazionale dei Tecnici Italiani di Radiologia (ANTIR). Nel 1965 arriva la prima Regolamentazione Giuridica dell’ esercizio dell’Arte ausiliaria Sanitaria di Tecnico di Radiologia Medica: LEGGE n. 1103 del 4 agosto 1965 in seguito al recepimento delle direttive EURATOM per la regolamentazione della complessa materia delle radiazioni ionizzanti derivanti dall’impiego pacifico dell’energia nucleare La scuola “E. De Amicis” restò chiusa per un anno per riprendere nell’ anno 1966 dopo aver modificato il titolo in “Tecnico di Radiologia Medica” e attraverso la Legge 1103/65 definito le prime regole e modalità di accesso alle scuole per tecnico di Radiologia. Nel 1970 si costituì la Federazione Nazionale Collegi Tecnici di Radiologia Medica a cui venne affidato il compito di emanare norme specifiche da applicare all’ Associazione nella realizzazione dei Collegi periferici . L’ associazionismo della categoria segnò il passaggio ad arte ausiliaria. IL COLORE DEL CAMICE DIVENNE SIMBOLO DI EMANCIPAZIONE. Si passò dal camice nero, adatto alle ore di lavoro in camera oscura tra acidi e pellicole, a quello bianco che assicurava dignità professionale e garantiva sicurezza ai pazienti, i quali erano messi in grado di individuare la figura sanitaria che li sottoponeva a ricerche diagnostiche . Il 2 , 3 e 4 marzo del 1974 a Castellammare di Stabia, fu promosso il “Primo Congresso Nazionale di Tecnica Radiologica”. Testimoniò un importante momento di incontro e confronto per tutti i tecnici e un’opportunità per ascoltare le nuove proposte della Federazione Nazionale Collegi Tecnici di Radiologia Medica Negli anni ’80 a seguito dell’ avvento di nuove metodiche di Imaging, figlie dell’ evoluzione tecnologico-informatica come la Tomografia Computerizzata (TC) e la Risonanza Magnetica (RM), fu necessario innalzare il livello di professionalità, di ruolo e di competenze del Tecnico dell’ arte ausiliaria di radiologia medica. Grazie alla Legge n. 25 del 31 Gennaio 1983 il TRM non è più un Operatore di arte Ausiliaria ma un interprete di una “Professione Sanitaria” (TSRM) Il TSRM ora “collabora”! Si assiste al miglioramento del processo formativo, grazie alla modifica dei programmi di insegnamento, e all’ introduzione, in ambito scolastico, del formatore tecnico docente/tutor. Nel 1993 di fronte all’ incalzante flus s o di innovazioni tecnolog iche e alla mag g ior definizione del proces s o di profes s ionalizzazione, la Federazione Nazionale dei C olleg i Profes s ionale dei TS R M elabora e pubblica il C odice Deontolog ico, definendo le caratteris tiche etiche s pecifiche della profes s ione. Nel 1994 con il D.M. Della Sanità n. 746 si regolamentò il “Profilo Professionale del TSRM” venendo così individuato: “il TSRM è l’ operatore sanitario che in possesso di Diploma Universitario abilitante e dell’ iscrizione all’ Albo professionale è responsabile degli atti di sua competenza ed è autorizzato ad espletare indagini e prestazioni radiologiche in autonomia o in collaborazione con altre figure sanitarie” • Partecipa all’organizzazione e alla programmazione del lavoro; • E’ responsabile degli atti attributi; • Svolge attività in strutture pubbliche, private, in rapporto di dipendenza o libero professionale; • Verifica e controlla la qualità; • Collabora con il Servizio di fisica Sanitaria; • Contribuisce alla sua formazione e al suo aggiornamento •Forma il personale di supporto. Nell’ A.A. 1996-97 avviene il passaggio della formazione delle Professioni sanitarie dalle scuole regionali all’ università: nascono i DIPLOMI UNIVERSITARI. Questo comporta un ulteriore miglioramento dei programmi di insegnamento. Legge n. 42 del 26 febbraio del 1999 Ha sostanzialmente riformato l’ esercizio professionale abolendo i mansionari e la denominazione “professione sanitaria ausiliaria”. HA DEFINITO I RIFERIMENTI CONCRETI PER L’ INDIVIDUAZIONE DEGLI AMBITI E DEI CONFINI DI CIASCUNA SPECIFICA PROFESSIONE Programma di insegnamento da DM 3 agosto 1984 D. Lgs. 187/2000 Principio della giusta causa(appropriatezza); Principio dell’ottimizzazione; Principio della limitazione delle dosi. LEGGE 42/1999 I campi di attività e di responsabilità delle Professioni Sanitarie sono determinate da: •Profili professionali •Codici deontologici •Ordinamenti didattici dei corsi di Laurea Legge n. 251 del 10 agosto del 2000 COMPLETA IL PERCORSO E RAFFORZA GLI OBIETTIVI AUTONOMIA E DIRETTE RESPONSABILITA’ suddividendo le professioni sanitarie in quattro classi Prevede, con la promulgazione di successivi atti regolamentari, la possibilità dell’ istituzione della Laurea Specialistica per le Professioni Sanitarie. Ciò comporta l’ avvio delle procedure per l’ attivazione di area contrattuale per la Dirigenza delle Professioni Sanitarie DI LG. 42/99 LG. 251/00 HANNO SEGNATO UN PUNTO FONDAMENTALE E RIVOLUZIONARIO DI UN LUNGO E A TUTT’ OGGI IN ATTO PROCESSO DI RIFORMA LA SCOMPARSA DEL CARATTERE DI AUSILIARIETA’ nei confronti della professione medica L’AUTONOMIA PROFESSIONALE grazie al riconoscimento di una definita area di competenze e di responsabilità, affermata anche in virtù dell’ abrogazione di norme di abilitazione di carattere mansionariale •Con il decreto 136 del 2 Aprile 2001 si assiste alla trasformazione dei pregressi Diplomi Universitari in corsi di Laurea di primo Livello. •2004 nuovo Codice Deontologico •A.A. 2004-2005 Specialistica attivati primi •Legge n. 43 del 1 febbraio 2006 E’ il definitivo riconoscimento delle professioni sanitarie quali professioni intellettuali e prevede: Istituzione degli Ordini professionali suddivisi per classi ( L.251/2000) Aree di esclusiva competenza Istituzione delle funzioni di Coordinamento corsi di Laurea LEGGE 43/2006 Prevede che i professionisti siano suddivisi in 4 classi: 4. 5. 6. 7. Laurea triennale Laurea triennale + master di coordinamento Laurea triennale + master specialistico Laurea triennale + laurea specialistica Recepita parzialmente CCNL che: dall’ ultimo 5. Richiede il master per accedere alle funzioni di coordinamento. 6. Non prevede alcun tipo di funzione differente per chi abbia conseguito un master specialistico. 7. Il CCNL SPTA crea la dirigenza unica, ma non norma l’accesso al 2° livello Cosa siamo ora? Dallo sviluppo sociale e legiferativo nasce il TSRM: un professionista laureato, al servizio della salute, con coscienza etica Figura professionale della sanità in possesso di Diploma di Laurea in "Tecniche di R adiologia M edica per Immagini e R adioterapia" e iscritto all'Albo P rofessionale. Opera autonomamente o in collaborazione con altri operatori sanitari, per ottemperare alle prescrizioni mediche che richiedono l'uso di radiazioni ionizzanti , di energie termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica nucleare ed interviene nella protezionistica fisica e dosimetrica. Responsabile degli atti di sua competenza ne risponde secondo la legge. Partecipa alla programmazione del lavoro. O rganizza e gestisce l'erogazione delle prestazioni in collaborazione diretta con il medico R adiologo. S volge attività didattica finalizzata alla propria formazione ed al proprio aggiornamento professionale. P artecipa alla ricerca S cientifica di settore. E spleta la propria attività nelle strutture sanitarie pubbliche e private, in rapporto di dipendenza o libero professionale. Il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica si occupa di: Gestione delle immagini (RIS-PACS) Radiodiagnostica Tradizionale Tomografia Computerizzata Risonanza Magnetica Medicina Nucleare Radioterapia Radiologia Interventistica Fisica Sanitaria GESTIONE DELLE IMMAGINI (RIS-PACS) Oltre alla valutazione tecnica dell’ iconografia, che egli stesso produce, al TSRM spettano anche tutte le operazioni che riguardano la gestione delle immagini e cioè: •elaborazione •archiviazione •stampa •trasmissione Il RIS cioè il sistema informativo radiologico ha il compito di gestire le informazioni prodotte in un reparto di radiologia e in particolare: •prenotazione e accettazione dei pazienti •gestione della logistica (occupazione, sale, personale, materiale) •refertazione •archiviazione dei referti e delle pellicole Il PACS è un sistema informativo/informatico integrato con il RIS, per la gestione e l’ archiviazione delle immagini diagnostiche digitali finalizzato all’ eliminazione delle pellicole radiografiche. Grazie a questo nuovo modo di gestire le informazioni è così possibile una disponibilità immediata dei precedenti del paziente, la trasmissione di referti ed immagini tra i reparti, l’ eliminazione degli archivi cartacei e la conseguente riduzione dei costi per i materiali di consumo. Ora, vista l’ indubbia utilità che ci arriva dalla tecnologia, è importante ricordare che uno degli elementi fondamentali per il completo avvio di un sistema RISPACS è la perfetta integrazione del sistema stesso con tutti gli operatori e in particolare con i TSRM tra i cui compiti, ricordiamolo, c’è proprio la gestione delle immagini prodotte all’ interno del reparto di Radiologia. •L’ introduzione dei sistemi digitali nel settore radiologico ha richiesto al TSRM lo sviluppo e l’ applicazione di nuove competenze relativamente alla natura, alla comprensione, alla manipolazione e al trasferimento delle informazioni sia nell’ ambito dell’ intero sistema informativo sanitario che in quello diagnostico e radiologico in particolare. •L’ avvento dei sistemi di rilevazione digitale dell’ immagine radiologica, CR (radiografia computerizzata) e DR (radiografia digitale), da un lato e l’ implementazione e integrazione dei sistemi informativi anche in radiologia, RIS (Radiological Information System) e PACS (Picture Archiving and Communication System), dall’ altro, richiedono l ‘analisi e la comprensione delle dinamiche che stanno alla base dell’ acquisizione e della gestione delle immagini e delle informazioni ad esse associate. Tale corretta gestione, infatti, è uno degli strumenti cruciali nell’ ottimizzazione delle risorse umane e materiali e delle procedure, in vista di una sempre maggior efficacia degli interventi diagnostici. GESTIONE DELLE IMMAGINI (RIS-PACS) Alle funzioni tradizionali e in risposta alle crescenti esigenze legate alla complessita' diagnostica negli anni è sorta la necessità di istituire una funzione del TSRM dedicata agli aspetti informatici AMMINISTRATORE DI SISTEMA CHI E'? Un amministrativo ? Uno specialista informatico? Un medico radiologo? Un tecnico sanitario di radiologia medica? AMMINISTRATORE DI SISTEMA Un amministrativo? Perchè si Utilizzo massiccio del RIS (dalla prenotazione alla consegna del referto, alle eventuali elaborazioni statistiche) Perchè no Impreparazione nella parte clinica Nessuna competenza con l'esecuzione degli esami AMMINISTRATORE DI SISTEMA Uno specialista informatico? Perchè si Dimestichezza con lo strumento informatico Perchè no Non conoscenza clinica Non presenza in reparto AMMINISTRATORE DI SISTEMA Un medico Radiologo? Perchè si conoscenza delle immagini diagnostiche presenza in reparto esperienza del flusso di lavoro Perchè no solitamente “scarsa propensione” per lo strumento informatico mancanza di volontà/tempo costo elevato AMMINISTRATORE DI SISTEMA Un Tecnico di Radiologia Medica? Perchè si E' l'esecutore degli esami Esperto del flusso di lavoro Già avvezzo alla tecnologia informatica conoscenza clinica Perchè no ???????????? AMMINISTRATORE DI SISTEMA Decreto novembre 2008 Garante della Privacy ha imposto che gli Amministratori di Sistema siano persone preparate: “..........L'attribuzione delle funzioni deve avvenire previa valutazione dell'esperienza, della capacità e dell'affidabilità del soggetto designato” AMMINISTRATORE DI SISTEMA All'interno delle Aziende Sanitarie il TSRM è la figura professionale che meglio cogniuga conoscenza della tecnica radiologica e dei processi produttivi dell'immagine diagnostica,capacità tecnica di valutazione ed influenza della qualità dell'immagine, conoscenza delle apparecchiature e dei flussi informatici, formazione specifica in informatica radiologica AMMINISTRATORE DI SISTEMA Il Codice Deontologico definisce il TSRM come il professionista che “ fa uso appropriato delle tecnologie di diagnostica per immagini e radioterapia a sua disposizione e per ogni singolo caso, adotta le tecniche più adeguate alle esigenze delle persone a lui affidate” punto 7.4 PER CONCLUDERE SE IL TSRM E' INDICATO COME IL RESPONSABILE DELLE IMMAGINI E' OPPORTUNO,SE NON NECESSARIO,AFFIDARE IL RUOLO DI AMMINISTRATORE DI SISTEMA RIS-PACS A TALE FIGURA PROFESSIONALE Riferimenti bibliografici FRANCO ASCOLESE PAOLA BINETTI BRUNO BEOMONTE DAL CORE COMPETENCE AL CORE CURRICULUM Società Editrice Universo Tesi di Laurea A.A.2008-2009 TSRM: Evoluzione di una professione D.ssa TSRM Veronica Alloggia