CONDUCIBILITÀ IONICA Movimento di ioni nel reticolo cristallino ionico: trasporto di carica (conduzione ionica). Vacanze del reticolo. Assenza di campo elettrico movimento casuale delle vacanze: non c’è carica netta trasportata In presenza di campo elettrico le vacanze si muoveranno in relazione alla direzione del campo applicato: c’è una conduzione ionica 6/12/2011 Chimica Applicata 1 CONDUCIBILITÀ IONICA Movimento nel reticolo attivato termicamente (barriera energetica da superare); D nZ 2e 2 kT Relazione tra e D (Nernst-Einstein) 0 T 6/12/2011 Chimica Applicata exp E kT 2 CONDUCIBILITÀ IONICA n Ze = conducibilità elettrica ( –1m–1) n = concentrazione dei portatori di carica (m–3) Z = carica dello ione e = carica elementare (dell’elettrone) (1.6x10–19 coul) = mobilità dello ione (velocità di deriva/campo elettrico applicato) (m2V–1s–1) Ea RT Chimica Applicata exp 6/12/2011 3 CONDUCIBILITÀ IONICA Fattori importanti nella conduzione ionica: Struttura cristallina (presenza di cammini preferenziali) Dimensione degli ioni (ioni più grandi sono ostacolati nella mobilità a causa delle interazione degli elettroni più esterni) Carica degli ioni (ioni a carica più elevata polarizzano ioni di carica opposta innalzando la barriera energetica) 6/12/2011 Chimica Applicata 4 s in funzione di T ln T ln pendenza E kT 0 Comportamento intrinseco ed Intrinseco estrinseco Intrinseco: trascurabile effetto di difetti legati a impurezze (n non costante); Estrinseco: comportamento governato dalle impurezze (n costante). Hf N exp 0 T ln T 1 T exp ln Hf 2k Hf 0 2k 2k Ea k NaCl Ze 2kT Hf Estrinseco Ea k pendenza Ea k Ea 1 k T pendenza 6/12/2011 Chimica Applicata 5 CONDUCIBILITÀ IONICA Struttura della zirconia drogata con yttria ZrO2-Y2O3 (8 % mol) Zr+4,Y+ Formula chimica? O–2 3 Struttura cubica della fluorite Soluzione solida sostituzionale in cui Y+3 sostituisce Zr+4 Come si bilancia questo deficit di carica positiva? Cationi più grandi stabilizzano la forma cubica Y+3 = 0.106 nm, Zr+4 = 0.087 nm 6/12/2011 Chimica Applicata 6 CONDUCIBILITÀ IONICA Sensore di ossigeno Catodo : O2 ( p' ) 4e Anodo : 2O 2 Globale : O2 ( p' ) 2O 2 O2 ( p" ) 4e O2 ( p" ) Nernst : p’ p” 0.0591 p" 0.0591 p' log log 4 p' 4 p" p" è una p di riferiment o (esempio 0.21 atm) E E E 0.0591 p' log ; per T variabile : 4 pRif E RT ln 10 p' log 4F pRif Da V si ricava p’ 6/12/2011 Chimica Applicata 7 SEMICONDUTTORI Solidi covalenti con conducibilità elettrica intermedia tra quella dei conduttori e degli isolanti. Fino agli anni 50 erano poco usati Scoperta nel 1947 del transistor fatta da Bardeen, Shockley e Brattain (Premio Nobel per la fisica nel 1956). Dispositivo allo stato solido in grado di amplificare e di funzionare come interruttore (poteva sostituire le valvole). Il grande successo è dovuto alle continue miniaturizzazione dei dispositivi (tecnologia dei materiali) oggi nell’ordine di 0.1 m. 6/12/2011 Chimica Applicata 8 SEMICONDUTTORI ~ 1 eV Nei semiconduttori gli atomi sono legati tra loro con legami covalenti Nei semiconduttori BV e BC sono separate da un gap di energia Eg non molto elevato (~ 1–2 eV). 6/12/2011 Chimica Applicata 9 SEMICONDUTTORI INTRINSECI I semiconduttori puri sono detti intrinseci. Eg non molto elevata un certo numero di e- viene eccitato termicamente nella BC a 300 K (T ambiente) . Portatori di carica nei semiconduttori: elettroni liberi nella BC e lacune elettroniche nella BV. Energia Elettrone libero Lacuna elettronica 6/12/2011 Chimica Applicata 10 CHE COSA SUCCEDE A T > 0 K? DISTRIBUZIONE DI FERMI-DIRAC Probabilità che un elettrone ha una energia E ad una temperatura T: distribuzione di Fermi-Dirac; La f(E) non dice se l’energia E è veramente possibile per l’elettrone f(E) 1 exp 1 E Ef kT f(E) = probabilità che il livello energetico E sia occupato Ef = livello di Fermi k = costante di Boltzmann T = temperatura assoluta 6/12/2011 Chimica Applicata 11 DISTRIBUZIONE DI FERMIDIRAC Ef Gli elettroni si “sparpagliano” su livelli energetici superiori a Ef in funzione di T (se quei livelli sono effettivamente disponibili). 6/12/2011 Ef è tale che f(Ef) = 0.5 a qualunque T; A T = 0 K: per E < Ef, f(E) = 1, mentre per E > Ef, f(E) = 0. Chimica Applicata 12 LACUNE ED ELETTRONI LIBERI Creazione di una coppia elettrone-lacuna Movimento della coppia elettrone-lacuna I portatori di carica sono soggetti a ricombinazione 6/12/2011 Chimica Applicata 13 SEMICONDUTTORI INTRINSECI: CONDUCIBILITÀ Elettroni liberi: concentrazione n (elettroni/m3), mobilità e (Vsm–2) e carica trasportata e (1.6x10–19 coul) Lacune elettroniche: concentrazione p (lacune/m3), mobilità –2 –19 coul) p (Vsm ) e carica trasportata e (1.6x10 = ne e + pe p Nei semiconduttori intrinseci n = p = ni e quindi = nie( e + p) ni dipende dalla temperatura e dal energia di gap Eg. Per determinare tale concentrazione occorre utilizzare la distribuzione di Fermi-Dirac. 6/12/2011 Chimica Applicata 14 CONCENTRAZIONI DEI PORTATORI DI CARICA INTRINSECI (n e p) La concentrazione di elettroni presenti tra E ed E+dE è data dal prodotto della densità di stati tra E e E+dE per la probabilità di occupazione f(E) (distribuzione di Fermi-Dirac) n Etop EC N ( E ) f ( E )dE EC = fondo della BC Densità efficaci degli stati nella BC e sono f(T) Etop = top della BC Risultato della integrazione per T tali che E – EF » kT 6/12/2011 Chimica Applicata n N C exp EC EF kT 15 CONCENTRAZIONI DEI PORTATORI DI CARICA INTRINSECI In modo analogo si perviene alla concentrazione delle lacune elettroniche p NV exp Top della BV E F EV kT Densità efficaci degli stati nella BV e sono f(T) “sparpagliamento” degli elettroni nella BC al variare della T 6/12/2011 Chimica Applicata 16 CONCENTRAZIONI DEI PORTATORI DI CARICA INTRINSECI A 300 K per i semiconduttori tipici NC e NV 2.5x1025 m–3. Nei semiconduttori intrinseci n = p = ni e quindi np ni N C NV ni2 1/ 2 exp EF NV exp kT E F EV kT Concentrazione dei portatori intrinseci al variare della temperatura Eg 2kT Legge di azione di massa (intrinseci ed estrinseci) 6/12/2011 EC N C exp 2 i np n Chimica Applicata 17 SEMICONDUTTORI INTRINSECI: CONDUCIBILITÀ La conducibilità elettrica è quindi: σ ni e μ e μ h e μ e μ h N C NV 1/ 2 exp Eg 2kT La conducibilità elettrica cresce in modo praticamente esponenziale con la temperatura (trascurabile la dipendenza da T di NC, NV e delle mobilità) il fattore preesponenziale raggruppabile in un unico termine 0, indipendente da T: σ 6/12/2011 σ 0 exp Eg 2kT Chimica Applicata 18 SEMICONDUTTORI INTRINSECI: CONDUCIBILITÀ Diagramma della conducibilità elettrica in funzione della temperatura. 6/12/2011 Chimica Applicata 19 SEMICONDUTTORI INTRINSECI: LIVELLO EF n p N C exp EF NV NC proibita 6/12/2011 EC EC EV 2 EF kT NV exp kT N C ln 2 NV E F EV kT EC EV 2 EF cade a metà della banda di energia Chimica Applicata 20 SEMICONDUTTORI ESTRINSECI Drogaggio del silicio (difetto sostituzionale) con un elemento del gruppo V (P, As o Sb). Drogaggio con elemento del gruppo V: semiconduttore di tipo-n 6/12/2011 Chimica Applicata 21 SEMICONDUTTORI ESTRINSECI Drogaggio del silicio (difetto sostituzionale) con un elemento del gruppo III (B o Al) Drogaggio con elemento del gruppo III: semiconduttore di tipo-p 6/12/2011 Chimica Applicata 22 SEMICONDUTTORI ESTRINSECI Gli atomi (P o As ad esempio) che forniscono un elettrone in più del necessario sono detti elementi donatori; gli atomi (B o Al per esempio) che forniscono un elettrone in meno sono detti elementi accettori. Modificazioni della struttura a bande energetiche nei semiconduttori estrinseci. Relazione approssimata per l’energia di legame (quella che trattiene il V° elettrone su P) E 6/12/2011 Chimica Applicata me 4 8 02 r2 h 2 23 SEMICONDUTTORI ESTRINSECI Livelli donatori Ipotesi della completa ionizzazione dei droganti: per ogni donatore aggiunto il suo elettrone aggiuntivo è nella BC e per ogni atomo accettore si forma una lacuna elettronica nella BV. L’atomo donatore diventa ione (+) mentre l’atomo accettore diventa ione (–). Ipotesi ragionevole perché EC – Ed (e Ea – EV) 0.04-0.05 eV (a 300 K, kT = 0.026 eV). Ipotesi è valida se il drogaggio è inferiore a 1025 atomi/m3. Livelli accettori 6/12/2011 Chimica Applicata 24 SEMICONDUTTORI ESTRINSECI: PORTATORI DI CARICA Nei semiconduttore estrinseci n p. Legge di azione di massa continua a valere: np = ni2 6/12/2011 Chimica Applicata 25 SEMICONDUTTORI ESTRINSECI: CONCENTRAZIONE DEI PORTATORI Drogaggio con Nd atomi donatori/m3 nell’ipotesi di completa ionizzazione. Cariche presenti: n elettroni (–), p lacune (+), Nd ioni (+) Bilancio della carica: n = p + Nd Legge di azione di massa: np = ni2 2 equazioni e 2 incognite (n e p) 6/12/2011 Chimica Applicata 26 SEMICONDUTTORI ESTRINSECI: CONCENTRAZIONE DEI PORTATORI Nell’ipotesi Nd2/4 » ni2: n Nd e p ni2/Nd Conducibilità elettrica per i semiconduttori estrinseci: = ne e + pe p = Nde e + ni2/Nde p Nde 6/12/2011 = Nde e tipo-n = Nae h tipo-p Chimica Applicata e 27 SEMICONDUTTORI ESTRINSECI: EFFETTO SULLA MOBILITÀ Anche le mobilità di elettroni e lacune sono influenzate dal drogaggio 6/12/2011 Chimica Applicata 28 SEMICONDUTTORI ESTRINSECI: CONDUCIBILITÀ ELETTRICA Comportamento intrinseco A temperatura ambiente per avere silicio drogato con arsenico dentro l’ intervallo di esaurimento: 1021 atomi As/m3. Nei semiconduttori di tipo-p si parla di intervallo di saturazione. È importante osservare gli i semiconduttori devono operare in tali intervalli in modo che sia poco variabile con T. Ionizzazione delle impurezze 6/12/2011 Chimica Applicata 29 SEMICONDUTTORI ESTRINSECI: LIVELLO EF Nei semiconduttori estrinseci il livello di Fermi (EF,es) si sposta verso l’alto per quelli di tipo-n e verso il basso per quelli di tipo-p. Nell’ipotesi che l’approssimazione EC – EF,es » kT sia conservata la posizione del livello di Fermi per semiconduttore estrinseco di tipo-n si può determinare da: EF ,es 6/12/2011 EF kT ln Chimica Applicata Nd ni 30 GIUNZIONE p-n Giunzione p-n: pezzo di semiconduttore tipo-n unito ad un pezzo di semiconduttore di tipo-p (in realtà si prepara per diffusione allo stato solido di droganti tipo-p su un semiconduttore di tipo-n). Le proprietà elettriche della giunzione p-n sono alla base di tutti i dispositivi basati sui semiconduttori. Regione di svuotamento (~ 10–4 cm) Ampiezza della regione di svuotamento inversamente proporzionale al drogaggio 6/12/2011 Chimica Applicata 31 GIUNZIONE p-n: EQUILIBRIO TERMICO Non c’è tensione applicata ai capi della giunzione. Flusso di elettroni e lacune fino al raggiungimento dell’equilibrio: i livelli di Fermi delle due regioni si allineano 6/12/2011 Chimica Applicata 32 GIUNZIONE p-n: POLARIZZAZIONE INVERSA Collegando gli estremi della giunzione ad una batteria come in figura: p-side n-side Lacune elettroniche Carrier-Depleted Zone Elettroni liberi In ciascun lato della giunzione i portatori di maggioranza sono allontanati dalla giunzione stessa. Lungo la giunzione può circolare solo una debolissima corrente, legata ai portatori di minoranza, praticamente indipendente dalla tensione V applicata (corrente di dispersione ~ A). 6/12/2011 Chimica Applicata 33 GIUNZIONE p-n: POLARIZZAZIONE DIRETTA Collegando gli estremi della giunzione ad una batteria come in figura: p-side n-side In ciascun lato della giunzione i portatori di maggioranza sono spinti verso la giunzione. Lungo la giunzione circola una elevata corrente, legata ai portatori di maggioranza, che dipende dalla tensione V applicata. 6/12/2011 Chimica Applicata 34 GIUNZIONE p-n: MODIFICA DEI DIAGRAMMI A BANDE ENERGETICHE I diagrammi a bande energetiche si modificano per conformarsi alla condizione di equilibrio termico. 6/12/2011 Chimica Applicata 35 GIUNZIONE p-n: CALCOLO DELLA CORRENTE CIRCOLANTE Si può dimostrare che la corrente circolante in una giunzione polarizzata è data dalla seguente equazione (di Shockley): I I0 eV exp kT 1 I0 è la corrente di dispersione 6/12/2011 Chimica Applicata 36 GIUNZIONE p-n: CURVA CARATTERISTICA I-V 6/12/2011 Chimica Applicata 37 GIUNZIONE p-n: MECCANISMI DI SCARICA Meccanismi di rottura (breakdown) della giunzione quando la polarizzazione inversa oltrepassa una certa soglia: a) breakdown per effetto valanga (avalanche breakdown) b) breakdown per effetto Zener (Zener breakdown) EFFETTO VALANGA: per campi elettrici molto elevati gli e– hanno energia cinetica superiore a Eg; diventa probabile che urti tra questi e– e il reticolo diano luogo alla formazione di coppie lacune-elettroni, le quali a loro volta danno urti in grado di generare altre coppie di portatori con un fenomeno di moltiplicazione a valanga. Ogni materiale è caratterizzato da un valore soglia di campo oltre il quale ha luogo l’effetto valanga. 6/12/2011 Chimica Applicata 38 GIUNZIONE p-n: MECCANISMI DI SCARICA EFFETTO ZENER: quando la zona di svuotamento è sottile è possibile che gli elettroni attraversino la giunzione per effetto tunnel tra gli elettroni della BV (zona p) e la BC (zona n) (fenomeno quantistico): sono rotti i legami covalenti dal campo elettrico. Il fenomeno è favorito da una zona di svuotamento sottile (drogaggio pesante). Tranne drogaggi molto forti il campo di rottura per effetto valanga è inferiore a quello Zener. 6/12/2011 Chimica Applicata 39 APPLICAZIONI DELLE GIUNZIONI p-n La giunzione p-n è alla base dei componenti elettronici fondamentali quali transistor, MOSFET, diodi, ecc. 6/12/2011 Chimica Applicata 40 MATERIALI PER SEMICONDUTTORI I materiali potenzialmente utilizzabili come semiconduttori sono molteplici: Si, Ge elementi GaAs, InP, InSb come composti III-V CdTe, ZnS come composti II-VI 6/12/2011 Chimica Applicata 41 MATERIALI PER SEMICONDUTTORI Cosa ha dettato il successo del silicio come materiale principe per l’elettronica? Due caratteristiche non del Si, ma del suo ossido SiO2: L’ossido di silicio (SiO2) risulta praticamente impermeabile alle impurezze utili al drogaggio del silicio (maschera). L’ossido può essere rimosso con acido fluoridrico (HF) a cui invece è inerte il silicio (selettività dell’attacco chimico). 6/12/2011 Chimica Applicata 42